Storie di donne 2014 – idee

La mia mamma dice che sono bella
di Arianna Lattisi
La mia mamma dice che sono molto bella, peccato per le orecchie a
sventola. Per fortuna, però, si possono operare. Il dottore ha detto che sono
ancora troppo piccola, che è meglio se prima compio dieci anni o anche di più, e
la mia mamma si è arrabbiata. Gli ha urlato che non può certo tenersi una
bambina con quelle orecchie ancora per quattro anni. Io lo so che tanto mi tiene
lo stesso, anche perché ormai ha inventato tanti modi per nascondere le mie
orecchie a sventola. Delle volte mi fa una coda tirando forte forte i capelli sopra
le orecchie, con tanto tanto gel, così stanno attaccate alla testa e non si notano.
Quando sono a scuola, dopo la ricreazione, inizia a farmi un po’ male la fronte, la
sento tirare, ma la mamma dice che se bella vuoi apparire devi soffrire. Altre
volte, invece, mi fa i boccoli con la piastra: deve stare attenta perché scotta
tantissimo, una volta mi ha bruciato un po’ il collo. Per fortuna aveva un buon
correttore ed è riuscita a nascondere il segno fino a che è sparito. Anche coi
boccoli le orecchie non si vedono, tranne qualche volta quella di sinistra, che è
più a sventola dell’altra e spunta un po’ fuori. Allora la mamma si innervosisce,
ma poi le passa. Io ho imparato a mettermi una fascia sui capelli, proprio sulla
parte alta delle orecchie, così le tiene a posto.
La mia mamma dice che sono bella, ed è un peccato che non viviamo in
America perché lì le bambine belle come me vincono i concorsi di bellezza. Qui,
invece, c’è solo Miss Italia ma è per le ragazze grandi e io non posso partecipare.
Allora intanto mi prepara, così quando avrò diciotto anni vincerò di sicuro.
Il mio papà certi giorni litiga con la mamma. Le dice che deve lasciarmi
giocare con le bambole, che sono ancora una bambina. Non lo capisco tanto
bene, perché io ci gioco sempre con le bambole. Anche se le mie bambole sono
un po’ diverse da quelle della mia amica Evelin: le sue hanno gambe e braccia,
tutto il corpo insomma. Io invece di bambole ne ho tre e tutte hanno solo una
bella testa, il collo e una parte delle spalle. Ma così va bene perché a cosa
servono le braccia e le gambe? Non si pettinano mica!
La mia bambola preferita è la Merilyn: ha i capelli biondi e di solito le
mettiamo i bigodini per farli ricci. Lavoriamo in coppia, io e la mamma: lei usa
la Sofia e mi fa vedere come si fa, e io copio sulla Merilyn. Dice che così fra
poco riuscirò a fare lo stesso anche su me stessa, e potrò prepararmi da sola.
I capelli mi riescono ormai abbastanza bene: con i bigodini mi sono
allenata tanto, e anche con le trecce a spina di pesce sono diventata brava. È col
trucco che ancora non sono capace. La mamma si arrabbia sempre.
«Ludovica, ti ho detto che l’ombretto deve arrivare fino alla linea di
congiunzione tra la fine dell’occhio e quella del sopracciglio! Se vai oltre sei
volgare»
Ho delle difficoltà soprattutto con l’eye liner. Non capisco perché, ma
quando me lo mette la mamma, viene una riga perfetta. Se provo a metterlo alla
Merilyn, invece, mi viene tutto sbavato.
«Tesoro mio, l’eye liner è fondamentale: se non impari a metterlo bene,
non sarai mai davvero bella!»
Fortuna che per imparare a metterlo non serve fare operazioni, perché già
quella per sistemare le orecchie mi fa un po’ paura. Il dottore ha detto che deve
farmi un taglio lungo tre centimetri dietro il padiglione, che è quella parte
dell’orecchio che va in fuori. Poi deve tirare fuori non ho capito bene cosa, tirare
un po’ qua e là, e ricucire tutto. Dice che mi farà male per un po’ di giorni, e a me
non piace sentire male. Che poi a me, le mie orecchie, piacciono così come sono.
Un po’ mi dispiace doverle cambiare, ma la mamma dice che se non le sistemo
resterò per sempre brutta. E io non voglio essere brutta, perché la mamma dice
che le femmine brutte non sono neanche da prendere in considerazione, perché
nella vita non avranno mai successo. Dice anche che le donne grasse sono
sempre brutte, quindi devo stare attenta a quello che mangio. Questo mi dispiace,
perché alla mensa della scuola ci sono sempre delle cose buone, ad esempio la
pasta al ragù che una volta ho assaggiato rubando una pennetta dal piatto della
mia amica Evelin. La mia mamma non lo sa, meglio non dirglielo perché si
arrabbierebbe tantissimo. Lei dice che la pastasciutta è peggio del veleno, perché
ci sono dentro i carboidrati e i carboidrati fanno ingrassare. Ma ancora peggio il
formaggio, perché quello invece ha dentro i grassi, e se si chiamano grassi ci sarà
pure un motivo, dice la mia mamma. Allora alla mensa posso mangiare solo la
carne, ma solo quando non è ricoperta di olio o sughetti. E posso mangiare la
verdura, ma devo stare attenta a lasciare il condimento nel piatto perché se ne
mangio tanto divento grassa. La mia mamma mi ha insegnato un trucco: metto
sotto il piatto, ma solo da una parte, il tovagliolo piegato, così l’olio cola
dall’altra parte e l’insalata resta più asciutta.
La mia mamma è furbissima, sa un sacco di cose. Mi ha insegnato anche
un altro trucco, è una cosa che lei fa da tantissimo tempo quindi dice che
funziona alla grande: quando le maestre mi obbligano a mangiare tanto - qualche
volta succede perché loro dicono che i bambini hanno bisogno del cibo perché dà
energia e non diventano grassi - allora devo andare in bagno appena suona la
campanella, infilo due dita in bocca e spingo giù più in fondo che posso, così
vomito tutto quello che ho mangiato e resto sempre magra. La mia mamma
infatti è magrissima, per questo è bella. A me fa un po’ schifo vomitare, perché le
dita mi restano puzzolenti anche se le lavo col sapone, ma la mia mamma mi dice
che se bella vuoi apparire devi soffrire, e che se mi lamento sono una bimbetta
sciocca.
La mia mamma dice che sono molto bella, peccato per le orecchie a
sventola, e allora anche se è un po’ una fatica seguire tutti i suoi consigli, perché
operare le orecchie mi farà male e anche vomitare mi fa male alla pancia, io lo
faccio lo stesso e sono contenta, perché se sono bella la mia mamma mi vuole
bene.