RELAZIONE SUL PERCORSO ESPERIENZIALE (Prof. Trinchero) Ins. Carra Mariella -classe 2° Scuola Primaria di MazzèSeguendo il corso del prof. Trinchero ho avuto la possibilità, innanzitutto, di chiarire e approfondire il concetto di competenza quale comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale. Ho potuto, inoltre, focalizzare meglio gli indicatori dell'agire con competenza: − risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti dell'allievo) − strutture di interpretazione (come l'allievo “legge” ed assegna significati alle situazioni) − strutture di azione (come l'allievo agisce in risposta ad un problema) − strutture di autoregolazione (come l'allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni). Sulla base di queste indicazioni ho progettato un'attività in classe seguendo il ciclo di apprendimento esperienziale che parte da una situazione-problema in lingua italiana, sentita come reale dagli alunni della classe: l'uso dell' “h” nel verbo avere. Gli alunni della mia classe erano già sufficientemente motivati e preparati a questo nuovo apprendimento poiché spesso leggendo o scrivendo avevano trovato questa difficoltà ortografica e ci eravamo posti il problema di trovare una regola per capire, per esempio, perchè certe volte la “a” si scrive senza “h” e certe volte con l' ”h”e per non sbagliare. Per progettare questa attività ho utilizzato anche le indicazioni contenute nel testo “Formare per innovare” (Il Cooperative Learning nella provincia di Torino) per quanto riguarda le modalità cooperative di organizzare il lavoro in classe. 0. PROBLEMA: “Caccia alla difficoltà....Quale sarà la difficoltà ortografica di cui ci occuperemo oggi?” (Lavoro a coppie) Obiettivi cognitivi: ascoltare e comprendere recuperare conoscenze pregresse memorizzare trovare conferme a ipotesi Obiettivi sociali: condivisione di aspettative/ipotesi parlare a turno Metodologia: -Ho letto a voce alta, diverse volte, le seguenti frasi dopo aver detto ai bambini di cercare conferma alla loro ipotesi individuando la difficoltà supposta a coppie: 1) Ma tu stai leggendo o giocando? 2) Vado a casa in bicicletta. 3) Lo scorso anno al mare arrivò anche Luigi. 4) Ai tuoi amici piace il mio cane. (le coppie sono state decise da me, così pure il portavoce di ogni coppia -l'alunno più debole- ; per ogni attività erano indicati i tempi ai quali attenersi) Su un foglietto appositamente predisposto, ogni alunno doveva scrivere la parolina “difficile” di ogni frase e poi confrontare all'interno della coppia le parole individuate. Su un apposito foglietto di coppia si dovevano poi scrivere le 4 parole individuate come difficoltà. -Ho letto altre 4 frasi invogliando i bambini a trovare, a coppie, ulteriore riscontro alla loro ipotesi: 1) Io ho molto sonno. 2) Ieri Paola ha visto un bel film. 3) Carlo e Virginia hanno lavorato molto bene. 4) Quante figurine hai? Sul foglietto di coppia ho fatto scrivere le altre 4 parole individuate insieme. -In assemblea sono state condivise le ipotesi che sono state poi scritte su un cartellone. 1. ESPERIENZA: “Place map” (lavoro di gruppo) Obiettivi cognitivi: memorizzare trovare conferme a ipotesi analizzare la frase individuare l'elemento significativo Obiettivi sociali: condivisione di aspettative/ipotesi parlare a turno responsabilità del ruolo assegnato Metodologia: -Ho formato i gruppi composti da due coppie -Ogni gruppo ha inventato un nome e una particolare stretta di mano che lo distingueva -Ho dato le indicazioni per svolgere il lavoro e ho consegnato ad ogni gruppo il materiale necessario (le “mappe”): ogni componente doveva scrivere, nell' apposito spazio, le 8 frasi lette precedentemente da me; al centro del “place map” il gruppo doveva poi scrivere le 8 frasi, utilizzando, nel rispetto dei ruoli precedentemente assegnati (moderatore, segretario, portavoce), confronto e scambio di informazioni tra i membri; per ogni attività sono stati assegnati precisi tempi da rispettare. 2. COMUNICAZIONE: (Assemblea) Obiettivi cognitivi: trovare conferme a ipotesi ascoltare confrontare Obiettivi sociali: condivisione di aspettative/ipotesi ascoltare responsabilità del ruolo assegnato parlare a turno sviluppare interdipendenza di identità/scopo e celebrazione Metodologia: -Condivisione in assemblea del lavoro di gruppo attraverso la lettura da parte dei segretari delle 8 frasi o di quelle che si era riusciti a scrivere. -Celebrazione del gruppo vincitore con la dimostrazione della stretta di mano di gruppo alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i bambini. 3. ANALISI: “Round Robin” e “Tutti per uno” “Round Robin” Obiettivi cognitivi: esprimere le proprie idee per iscritto scrivere correttamente comprendere i diversi usi del verbo avere Obiettivi sociali: parlare a turno acquisire maggiore responsabilità individuale e di gruppo sviluppare interdipendenza di identità e di scopo Metodologia: -Ho composto gli stessi gruppi e ho fatto ripetere il saluto di gruppo. -Ho assegnato i ruoli di gruppo. -Ho preparato 4 domande ognuna delle quali era scritta su di un foglio: ogni bambino scriveva la sua risposta, la firmava e poi piegava il foglio, secondo le linee tracciate in modo da nascondere ciò che aveva scritto, e lo passava al compagno di destra e così via fino a quando tutti i componenti del gruppo avevano risposto a tutte le domande. 1) Quali parole conosci che iniziano per “h”? 2) Che cosa vuol dire possedere? 3) Che cosa vuol dire provare/sentire? 4) Che cosa vuol dire avere fatto un'azione? -Condivisione e discussione delle risposte in gruppo, in modo che sia chiara la risposta condivisa ad ogni domanda e il portavoce la sappia esporre. -Ogni attività si deve svolgere nei tempi stabiliti. -Condivisione nel Grande Gruppo Cooperativo creando dei significati chiari utilizzando anche esempi da scrivere sul quaderno. “Tutti per uno” Obiettivi cognitivi: comprendere e applicare il diverso uso del verbo avere creare frasi corrette creare un prodotto finito Obiettivi sociali: responsabilità di ruolo Metodologia: -Ho composto gli stessi gruppi e ho fatto ripetere il saluto di gruppo. -Ho spiegato il lavoro: ogni gruppo deve fare uno sforzo di fantasia e inventare frasi belle e corrette che verranno attaccate a completamento di un cartellone. Ogni bambino ha a disposi zione 3 foglietti colorati sui quali dovrà scrivere 3 frasi con significato di “possedere” (foglio giallo), “provare/sentire” (foglio azzurro), “avere fatto un'azione” (foglio rosa). Poi si leggono le frasi di tutti e si scelgono le 3 più significative e corrette come frasi di gruppo. -Ho assegnato i ruoli e i tempi. -Il Grande Gruppo Cooperativo ha scelto poi le frasi migliori da incollare sul cartellone. 4. GENERALIZZAZIONE: Lezione frontale Obiettivi cognitivi: analizzare i diversi usi del verbo avere scoprire una regola generale per l'uso dell' “h” nel verbo avere scrivere frasi corrette nelle varie voci verbali Obiettivi sociali: valutare il proprio e altrui lavoro Metodologia: − Riprendendo le frasi scritte sul cartellone ho stimolato gli alunni ad analizzare i diversi usi del verbo avere e a formulare alcune regole generali per l'uso dell' “h”in questo verbo, dopodichè abbiamo “trasformato” alcune frasi per declinarle e scriverle sul quaderno nelle varie voci verbali. 5. APPLICAZIONE: Esercizi collettivi, a coppie e individuali Obiettivi cognitivi: applicare la regola imparata discriminare tra o/ho; a/ha; ai/hai; anno/hanno Obiettivi sociali: confrontare il proprio lavoro con quello dei compagni valutare la correttezza del proprio e altrui lavoro Metodologia: -Utilizzo di esercizi e di schede sul libro -Lavoro collettivo, a coppie e individuale A conclusione del lavoro svolto, do una valutazione globale positiva del metodo di apprendimento esperienziale perchè mette gli alunni in condizione di essere parte attiva e responsabile del processo di apprendimento. Le competenze cognitive e sociali messe in atto da alcuni alunni durante tutto il processo sono state soddisfacenti, mentre con altri bambini ci sono stati molti problemi e difficoltà a rispettare consegne, ruoli e tempi all'interno dei gruppi. Mi ripropongo, perciò, di organizzare ancora altre attività seguendo il ciclo di apprendimento esperienziale e il metodo del Cooperative Learning. Per quanto riguarda il contenuto specifico dell'esperienza svolta, l'uso dell' “h” nel verbo avere, nella parte di “Applicazione” ho riscontrato una buona correttezza negli esercizi svolti dalla maggior parte degli alunni, ma non ho ancora fatto una verifica oggettiva: nelle prove di fine quadrimestre inserirò anche un dettato di frasi per valutare in modo più preciso le conoscenze acquisite.
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