newSLETTER 2014 FONDAZIONE SynapSiS

FONDAZIONE
SYNAPSIS
Ricerca Alzheimer Svizzera RAS
Fondazione per il sostegno alla ricerca sul morbo di Alzheimer
e altre malat tie neurodegenerative
Newsletter 2014
Care amiche e cari amici della Fondazione Synapsis,
la giornata mondiale dedicata all’Alzheimer cade ogni anno
il 21 di settembre e ci ricorda che la malattia di Alzheimer
rappresenta un problema di portata planetaria, che colpisce le
persone indipendentemente dalla loro posizione sociale, dalla
loro origine o dalla loro religione.
Nel mondo intero sono tuttavia pure in atto importanti ricerche, caratterizzate da un obiettivo comune: riuscire a trattare
con successo la malattia di Alzheimer e infine persino curarla.
Anche i ricercatori sostenuti in Svizzera dalla Fondazione
Synapsis beneficiano di connessioni internazionali e cooperano con partner rinomati in tutto il mondo. Questo garantisce
il loro posizionamento allo stato più attuale delle conoscenze
e la possibilità di realizzare sinergie con studiosi che lavorano
a progetti di ricerca complementari.
Ci siamo posti l’obiettivo di sostenere in particolare i talenti più
giovani e promettenti. Essi rappresentano il futuro, anche nel
settore della ricerca.
In questo bollettino siamo lieti di potervi informare in merito.
Grazie alla loro doppia formazione, gli studenti con indirizzo
MD o PhD, quindi dei giovani medici interessati alla ricerca che
preparano inoltre un dottorato in scienze naturali, sono in particolare predestinati a fornire contributi di successo alla ricerca sull’Alzheimer.
E come sempre a questo punto, vi ringrazio di tutto cuore a
nome della nostra Fondazione, ma anche a nome delle giovani
ricercatrici e dei giovani ricercatori, per il vostro sostegno!
dott. Margrit Leuthold
presidente del Consiglio di fondazione
Consiglio di fondazione
dott. Margrit Leuthold, presidente
Fondazione sicurezza dei pazienti svizzera, Zurigo
prof. em. Denis Monard
Friedrich Miescher Institute for Biomedical
Research, Basilea e ex presidente dell’Accademia
svizzera di scienze naturali (SCNAT)
Danielle Y. Schwaar
Reuss Private, Bremgarten
prof. Brigitte Tag
Istituto di giurisprudenza dell’Università di Zurigo
dott. Daniel Vonder Mühll
amministratore delegato, SystemsX.ch:
The Swiss Initiative in Systems Biology, Zurigo
Comitato patrocinatore
prof. Mario Botta
architetto, Mendrisio
prof. Martin Täuber
rettore, Università di Berna
prof. Kurt Wüthrich
Scuola politecnica federale (ETH), Zurigo
e The Scripps Research Institute (TSRI),
La Jolla, CA, USA
prof. Thomas Zeltner
Università di Berna e fondazione Science et Cité
Consiglio di consulenza scientifica
prof. Adriano Aguzzi, responsabile
Istituto di neuropatologia
dell’Ospedale universitario, Zurigo
prof. Christian Haass
Ludwig-Maximilians-Universität, Istituto AdolfButenandt, Monaco
prof. Pierre Magistretti
Università di Losanna e
Scuola politecnica federale di Losanna (EPFL)
prof. Magdalini Polymenidou
Università di Zurigo
Direzione
Erich Tschirky
Viktorija Rion
U n n u ovo m e m bro de l c o mi tat o pat ro cin at o r e de l l a F o nda zio n e Sy n a p si s
Il prof. Martin Täuber sostiene la
Fondazione Synapsis – Ricerca
Alzheimer Svizzera RAS in veste
di nuovo membro del comitato
patrocinatore.
Il prof. Täuber è un medico
specializzato in internistica e
infettivologia. Oltre all’attività
clinica, nelle sue ricerche si è soprattutto occupato delle infezioni al sistema nervoso centrale.
Dal 2004 al 2008 è stato decano della facoltà di
medicina dell’Università di Berna, e nel 2011 è
stato eletto rettore dell’istituto.
È inoltre impegnato in qualità di membro
dell’organo scientifico per la medicina altamente
specializzata della conferenza dei direttori della
salute (organo scientifico MAS).
Siamo particolarmente lieti di poter annoverare
nella persona del prof. Martin Täuber un nuovo
ambasciatore della Fondazione Synapsis – Ricerca
Alzheimer Svizzera RAS.
L a m a l at t i a di A l z h e i m e r
A c h e p u n t o è l a r i c e rc a ? Q u a l e è
il contributo dell a Svizzera ?
A seconda della persona a cui si pone la domanda,
la ricerca sull’Alzheimer si trova in una fase di entusiasmanti sviluppi terapeutici oppure in stallo.
I pessimisti fanno notare che, negli ultimi 15 anni,
tutti gli esperimenti clinici con sostanze aventi
lo scopo di impedire o ridurre gli accumuli della
proteina amiloide-Beta (Aß) sono falliti. Le placche Aß sono tutt’ora considerate la causa principale della malattia di Alzheimer, sebbene questo
dogma venga sempre più messo in discussione da
un numero crescente di studiosi. Dal canto loro,
gli ottimisti sono convinti che le prospettive di
successo con la seconda generazione di terapie
anticorpali siano decisamente migliori.
Tutti sembrano tuttavia concordi sul fatto che ci
vorrà ancora moltissima ricerca, sia a livello di
base, sia in ambito clinico: un fatto, questo, riconosciuto anche in Svizzera, dove negli ultimi anni
hanno preso il via nuove e importanti iniziative
che riguardano gli studi sulla demenza. Ad esempio, le università di Zurigo e Losanna progettano
centri per la prevenzione delle demenza, nei quali si intendono tra l’altro ricercare indizi precoci
dell’Alzheimer nel cervello di persone sane o affette da leggeri disturbi della memoria mediante
bioimmagini (PET). Inoltre, l’Ufficio federale del-
la sanità pubblica ha recentemente approvato la
«Strategia nazionale sulla demenza 2014–2017»,
che verte tuttavia in primo luogo sulla qualità dei
trattamenti e l’offerta commisurata al fabbisogno
e meno sulla promozione della ricerca.
Le grandi aziende farmaceutiche con sede in Svizzera sono all’avanguardia nel mondo intero quanto allo sviluppo di possibili nuove terapie: diverse
sostanze sono a livello di verifiche cliniche (fasi II
e III), come ad esempio due anticorpi della nuova
generazione contro l’Aß, nonché un cosiddetto inibitore MAO-B, che dovrebbe impedire la formazione di radicali liberi tossici nel cervello. Molto ci si
aspetta anche dalla nuovissima tecnologia «brain
shuttle», che consente di far passare delle molecole terapeutiche attraverso la barriera ematoencefalica. Se queste strategie terapeutiche
spiccheranno il volo, lo dirà il futuro.
Apparentemente – questo l’argomento degli scettici – sappiamo sempre ancora troppo poco
sull’insorgenza dell’Alzheimer: occorre perciò
continuare a investire molto nella ricerca di base.
Un argomento sostenuto anche dal prof. Adriano
Aguzzi, neuroscienziato di spicco dell’Università
di Zurigo e responsabile del Consiglio di consulenza scientifica della Fondazione Synapsis: «Dobbiamo tornare sul campo, occorrono nuovi e migliori
approcci alla ricerca.»
E alcuni di questi nuovi approcci sono in atto in
vari laboratori svizzeri. All’Università di Losanna,
Bogdan Draganski ha elaborato un progetto di
diagnosi precoce della malattia di Alzheimer che
combina la resa non invasiva di immagini del
cervello con un’analisi altamente precisa della
deambulazione. Dal canto suo, all’Università di
Basilea, Markus Tolnay studia le analogie tra la
diffusione delle cosiddette fibrille tau – e probabilmente anche delle proteine Aß – e quella dei
prioni.
I progetti scientifici sostenuti dalla Fondazione
Synapsis si caratterizzano per una varietà tematica che dimostra come nel nostro paese la ricerca sulle demenze sia ottimamente rappresentata.
«Sono progetti di massimo livello», commenta il
prof. Aguzzi.
A fronte delle enormi sfide cui la tematica delle
demenze ci mette a confronto, un maggiore impegno anche nel settore della ricerca di base sarebbe opportuno. La Fondazione Synapsis intende imboccare questa strada. E grazie a un volume
di donazioni sempre maggiore, confida di essere
presto in grado di sostenere non solo singoli progetti, ma anche centri di ricerca locali nel campo
dell’Alzheimer.
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p ro g e t t o di r i c e rc a p r e ss o
l’ U n i v e r s i tà di L o s a n n a
L’Alzheimer, la più importante
tra le malattie neurodegenerative, rappresenta per la società
un onere particolarmente gravoso. Siccome i danni al cervello si verificano già anni prima
dell’insorgere dei primi sintomi clinici, la diagnosi precoce,
e con questa anche un inizio
altrettanto precoce del trattamento, sono particolarmente
importanti.
Una delle sfide maggiori in relazione al degrado
cognitivo in età avanzata consiste nel distinguere
la malattia di Alzheimer dal «normale» processo
di invecchiamento del cervello: entrambi i processi interessano infatti i medesimi sistemi cerebrali.
Grazie al generoso sostegno della Fondazione
Synapsis – Ricerca Alzheimer Svizzera RAS, nel
2013 abbiamo avuto modo di avviare un progetto di ricerca sulla diagnosi precoce della malattia
di Alzheimer che combina la resa di immagini del
cervello con un’analisi altamente precisa della
deambulazione. Poiché degli studi precedenti indicavano con fondatezza che le alterazioni della
deambulazione consentono prognosi affidabili
sul successivo degrado cognitivo, correlaiamo le
analisi automatizzate del movimento con analisi
estremamente precise delle alterazioni dell’anatomia cerebrale.
Nei nostri esperimenti, partiamo dall’ipotesi che
la malattia di Alzheimer sia connessa a specifiche
alterazioni delle proprietà del tessuto cerebrale e
a cambiamenti della velocità di deambulazione del
tutto caratteristiche e dotate di comportamenti
diversi rispetto al processo di invecchiamento
sano.
In stretta collaborazione con la ricerca clinica, è
nostra intenzione elaborare un modello teorico
per la diagnosi clinica preventiva dell’Alzheimer.
Ciò che vorremmo realizzare è una base di lavoro per la diagnosi di routine e il monitoraggio di
studi terapeutici multicentrici in grado di servire
a medici e pazienti, ma anche alla ricerca di base e
clinica nell’ambito delle neuroscienze.
prof. Bogdan Draganski
Laboratory for Research in Neuroimaging (LREN)
CHUV, Università di Losanna
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Simposio Synapsis,
13 l u g l i o 2 0 14 a B r u n n e n
La terza conferenza europea per MD-PhD si è tenuta dall’11 al 13 luglio 2014 a Brunnen (Svitto).
Nel quadro di questo incontro, la Fondazione
Synapsis – Ricerca Alzheimer Svizzera RAS ha
sponsorizzato e organizzato un simposio durante
il quale a quattro giovani ricercatori è stata offerta l’opportunità di presentare il loro lavoro. Per essere presentato al Simposio Synapsis, un progetto
doveva essere conforme allo scopo della Fondazione (ricerca nel campo della malattia di Alzheimer
e di altre patologie neurodegenerative).
Dopo una breve introduzione del professor
Adriano Aguzzi, responsabile del Consiglio di
consulenza scientifica della Fondazione Synapsis,
Reza Asadohalli ha parlato di analisi estese al
genoma dei disturbi dello sviluppo del sistema
nervoso, mentre Ajmal Zemmar ha presentato
il proprio lavoro sul ruolo della proteina della
membrana Nogo-A in relazione alla plasticità
sinaptica. In seguito, Stephen Auger ha parlato di
realtà virtuale e risonanza magnetica funzionale e, in conclusione, il dott. U. Herrmann ha presentato una nuova opzione di trattamento delle
patologie prioniche.
Lo scopo primario del seminario era di offrire agli
studenti in MD-PhD e ai mentori provenienti da
paesi europei e ambiti di ricerca diversi una piattaforma per lo scambio di esperienze con programmi di studio e progetti di ricerca. Si è inoltre
voluto discutere le possibili strategie tese a una
combinazione di successo tra ricerca di base e
lavoro clinico.
dott. Uli Herrmann
Ospedale universitario di Zurigo
Fondazione Synapsis – Ricerca Alzheimer Svizzera RAS
Zollikerstrasse 27 | CH-8008 Zurigo | Telefono +41 44 271 35 11 | [email protected] | www.Alzheimer-Synapsis.ch
Conto donazioni: PC 85-244800-5 IBAN CH04 0900 0000 8524 4800 5