Quaderni acp 2014

Quaderni acp 2014; 21(4): 188
Rubrica a cura di Stefania Manetti
“Nati per Leggere”:
i primi 15 anni
Stefania Manetti
Pediatra di famiglia, Piano di Sorrento (NA)
Leggimi subito, leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima.
Bruno Tognolini
Nell’Editoriale pubblicato su questo
numero di Quaderni si ricorda la storia di
“Nati per Leggere” (NpL) a quindici anni
dalla sua nascita in Italia.
Ripercorrendo a ritroso questi anni possiamo affermare che NpL ha avuto nel
nostro Paese una diffusione notevole e
inaspettata. Con modalità e risorse diverse, ogni Regione italiana ha nel suo territorio pediatri e bibliotecari, lettori volontari, scuole, ospedali, nidi e punti lettura
che hanno accolto il programma. Da
un’alleanza, che sembrava strana e poco
“sintonizzabile”, è nato uno scambio di
competenze, idee, professionalità, emozioni e relazioni che hanno arricchito
enormemente il lavoro dei bibliotecari,
dei pediatri e dei lettori. È nato, in effetti,
un non tanto piccolo, appassionato e
determinato “esercito” di persone che
sono riuscite, spesso con pochissime
risorse, grandi ostacoli, ma molta competenza e voglia di innovazione, a radicare
la promozione della lettura ad alta voce in
tanti e diversi contesti familiari.
Guarda che faccia è stato il primo libro di
NpL, con il quale abbiamo cominciato a
entrare nel mondo della lettura e della
editoria, all’inizio con non poche difficoltà. Oggi, a distanza di tempo, le case
editrici producono libri in edizione speciale per NpL; gli editori con grande
competenza promuovono libri adatti a
fasce piccole di età, consapevoli della
importanza di diffondere la lettura ad alta
voce molto precocemente. Molti libri
sono stati donati, molti hanno invaso gli
ambulatori pediatrici.
Il censimento dei progetti locali condotto
nel 2008 su dati relativi al 2007 ha rilevato l’attività di 7468 operatori. Il bacino demografico interessato dai progetti
locali risulta più che raddoppiato rispetto
al 2003, riguardando il 33% della popolazione complessiva italiana. I bambini di
Per corrispondenza:
Stefania Manetti
e-mail: [email protected]
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Vedi anche
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età compresa tra 0 e 5 anni, entrati in contatto con i progetti locali, sono stati pari
al 24% della popolazione destinataria.
Diversi pediatri hanno inserito nella loro
pratica clinica l’utilizzo del libro, in alcune realtà anche il dono del libro stesso ai
bilanci di salute, intervento che sappiamo
avere una valenza enorme in particolare
nei contesti svantaggiati. Citiamo tra i
tanti, come esempio recente di buona pratica, la Provincia di Verona che con la
ASL ha attuato il dono del libro per il
2013-2014 nei centri vaccinali e nei punti
nascita. Impossibile elencare tutte le cose
fatte (Premio NpL, lo spot, il video, la
bibliografia aggiornata, i materiali…),
per questo vi invitiamo a visitare il sito
www.natiperleggere.it.
Per i pediatri che hanno accolto NpL il
modo di lavorare e la relazione con i
genitori e i bambini sono, per loro affermazione, cambiati nel tempo. Il libro, per
molti genitori, ha rappresentato l’occasione per parlare di problematiche diverse che i genitori ritengono importanti per
lo sviluppo del loro bambino. Il pediatra
con l’utilizzo del libro è riuscito a entrare
in sintonia con i genitori e i bambini, a
introdurre argomenti come, ma non solo,
la promozione della lettura, per promuovere lo sviluppo. Il libro è diventato
anche strumento utile nella valutazione
dello sviluppo psicomotorio e del linguaggio. I bambini hanno i libri dal proprio pediatra, a volte i lettori volontari
che leggevano in sala di attesa, alcuni
sono tornati a casa con un nuovo libro da
leggere.
Tutto questo lavoro di rete, di persone, di
professioni diverse con l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce in famiglia, precocemente e a tutte le famiglie,
partendo dal presupposto che una delle
sfide maggiori nella promozione dello
sviluppo dei bambini è quella di applicare buone pratiche scaturite da solide evidenze scientifiche.
Formare i pediatri delle cure primarie alla
promozione della lettura ad alta voce a
partire dai 6-8 mesi di vita inglobando
l’intervento nei bilanci di salute produce
cambiamenti nell’attitudine a leggere in
famiglia, e questo incide significativa-
mente sullo sviluppo del linguaggio, sul
successo scolastico, in particolare in contesti svantaggiati. Per poter assicurare
che tutti coloro che sono impegnati nella
promozione di questo programma possano acquisire competenze specifiche e
altamente appropriate a promuovere la
literacy in famiglia, negli ultimi anni il
Coordinamento nazionale NpL ha focalizzato molto l’attenzione sulla formazione degli operatori: bibliotecari, lettori
volontari e pediatri. Il modello formativo
che attualmente viene proposto è composto da moduli diversi: le evidenze scientifiche, la ricerca, la comunicazione, l’uso
del libro in ambulatorio durante i bilanci
di salute attraverso la visione di video
clips; i laboratori per la scelta di libri adeguati e la organizzazione necessaria per
implementare un progetto. Il tutto considerando sempre l’approccio multidisciplinare e di rete che è alla base del programma e delle parole chiave che guidano la formazione NpL: universalità, famiglia e precocità. Su questo il Coordinamento nazionale si impegnerà sempre
per diffondere e offrire una formazione di
qualità in tutte le Regioni italiane.
Da questo lavoro di rete sono poi nate
tante idee nuove che hanno consentito a
NpL di diffondersi ed espandersi anche in
altri Paesi al di fuori del nostro: Croazia,
Catalogna, Grecia, Svizzera.
Il lavoro costante di tanti bibliotecari e la
presenza in una parte del nostro Paese di
eccellenti e belle biblioteche per bambini
hanno facilitato molto la diffusione di
NpL. Ai bibliotecari, noi pediatri, lettori
di questa rivista, dobbiamo molto. La
loro competenza sui libri e la lettura ci
hanno aperto le porte al mondo dei libri
di qualità, all’universo della letteratura
per l’infanzia e alle biblioteche.
Come tutti i programmi che hanno come
obiettivo la promozione dello sviluppo
dei bambini intervenendo precocemente
con interventi di qualità, NpL cerca nella
sua applicabilità di proporre un cambiamento importante attraverso l’alleanza
tra competenze e professionalità diverse.
Questo è il cuore del programma, questa
la sua forza e anche la sua peculiarità.
Buon compleanno NpL. u