ROTARY CLUB BIELLA Bollettino n. 12

ROTARY CLUB BIELLA
- Fondato nel 1937 -
DISTRETTO 2031
Riunioni al Circolo Sociale, Piazza Martiri Libertà, 16 (tel. 015.22175)
Conviviali 1° 2° 3° lunedì del mese ore 19,45 – Aperitif 4° lunedì ore 19
ANNO ROTARIANO 2014–2015 - Presidente: Renato Bertone
Bollettino n. 12
INDICE:
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Le Presenze del 3 Novembre 2014
Programmi
Relazione
1 – Le Presenze del 3 Novembre 2014
Riunione del 3 Novembre presso il Circolo Sociale presieduta dal Presidente Renato Bertone
Percentuale di presenza: 54,12%
2 – Programmi
DATA E ORA
PROGRAMMA DEL GIORNO
Lunedì 10
Novembre ore
19.45
Riunione Conviviale al Circolo Sociale
Lunedì 17
Novembre ore
19.45
Lunedì 24
Novembre ore 19
Serata dedicata alla Rotary Foundation
Relatore: Socio Alberto Solazzi - Presidente Commissione R.F.
Concerto: Il Regio Itinerante presenta il programma "SoleVoci"
Sarà gradita la partecipazione dei Coniugi
PRENOTAZIONI IN SEGRETERIA PER I CONIUGI ENTRO IL 7 /11
Riunione Conviviale al Circolo Sociale
Oropa: risorsa, problemi, opportunità
Relatore: Socio Giancarlo Macchetto
Sarà gradita la partecipazione dei Coniugi
PRENOTAZIONI IN SEGRETERIA PER I CONIUGI ENTRO IL 14/11
Riunione Aperitivo al Circolo Sociale
Presentazione libro: Infanzia di guerra in Valle Cervo
Relatore: Elena Accati
SEGRETERIA: Via Sabadell, 1 – 13900 Biella Tel. E Fax 01533872 Sito Web: www.rotarybiella.it e-mail: [email protected]
Rotary Club Biella
Venerdì 28
Novembre ore
20.00
In sostituzione
di Lunedì 1
Dicembre
Riunione Conviviale alla Fondazione Pistoletto, via Serralunga Biella
Interclub con R.C. Vallemosso e R.C. Viverone Lago
Serata dedicata alla presentazione dell'opera di Michelangelo Pistoletto
riservata ai Soci per finanziamento service.
Sarà presente il Maestro Michelangelo Pistoletto
Sarà gradita la partecipazione dei Coniugi
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA IN SEGRETERIA ENTRO IL 21/11
3 – Relazione
La formazione militare fulcro di un'educazione civile
Una conviviale di altissimo valore morale ed educativo quella di lunedì 3 novembre scorso a
Rotary Club Biella in occasione della tradizionale serata dedicata alle Forze Armate, presidio
di ordine e civiltà in ogni società che voglia davvero essere democratica.
Anima della serata, l'entusiasmante relazione “Formazione militare e scolastica". "La
soluzione della Scuola Militare dell'Esercito” tenuta dal colonnello Francesco Giordano,
attualmente Comandante dei corsi di formazione presso il Comando per la Formazione e
Scuola di applicazione dell'Esercito di Torino nonché ex comandante della prestigiosa Scuola
Militare Teulié di Milano.
La serata, preceduta da una Santa Messa in San Filippo a suffragio dei soci rotariani defunti,
ha visto la partecipazione delle principali autorità militari e civili cittadine, dal Questore di
Biella, dottor Salvatore Arena, al comandante provinciale della Gdf di Biella, colonnello Ugo
Dallerice, al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Lucio Pica al Viceprefetto
dottor Davide Garra.
La relazione del colonnello Francesco Giordano (vedi curriculum allegato), ha saputo non solo
tenere vivo l'interesse dell'uditorio rotariano, ma soprattutto ha contribuito a illustrare alcuni
principi e valori che l'istituzione scolastica deve mantenere fermi e certi nell'ottica della
formazione del buon cittadino prima ancora che del buon militare.
Francesco Giordano ha ripartito il suo intervento in due parti: nella prima, egli ha illustrato la
storia e la struttura della Scuola Militare Teulié; nella seconda, con garbo unito ad una
fermezza che si avvertiva derivare dal convincimento profondo del leale servitore della Patria,
egli ha posto la questione circa l'attualità tout court dei valori che la formazione scolastica di
tipo militare può oggi avere per i giovani di oggi.
La Scuola Teulié (che trova le proprie ascendenze sin dall'Imperial Regio Collegio dei Cadetti
voluto da Ferdinando I d'Asburgo) ha avuto una storia lunga 207 anni, durante i quali il
Collegio venne chiuso e riaperto varie volte. Nel 1935, l'allora Governo decise di istituire la
Scuola Militare di Milano, che avrebbe poi nuovamente chiuso nel 1943 a causa dei fatti dell'8
settembre. Passarono 53 anni durante i quali l'edificio divenne caserma dei militari in servizio
presso il comando dello Stato Maggiore del III Corpo d'Armata (due compagnie ed un plotone
di minuto mantenimento) e, nel 1996, la Scuola fu riaperta come sede staccata della Scuola
Rotary Club Biella
Militare “Nunziatella”, divenendo in seguito autonoma nel 1998 e conquistando la
denominazione si “Seconda Scuola Militare dell'Esercito” oggi Scuola Militare Teulié.
Attuale motto della Teulié è “Iterum alte volat” (Di nuovo altamente vola).
E che tale Scuola sappia davvero volare molto alto nella preparazione della classe dirigente
(non solo militare) lo dimostra l'attività didattica che, lungi dal perdersi in itinerari formativi
minori, punta sugli unici veri percorsi in grado di dare una formazione completa e profonda:
il Liceo Classico ed il Liceo Scientifico. La Teulié, come bene spiegato dal colonnello Giordano,
segue i programmi ministeriali e recluta regolarmente i propri docenti, con concorso per titoli,
tra il personale non militare che passa dai ruoli del Ministero della Pubblica Istruzione a
quelli del Ministero della Difesa. Ma a fare la differenza è il fatto che la Teulié (cui i ragazzi
accedono mediante un concorso selettivo riservato a studenti idonei a frequentare la I Liceo
Classico e III Liceo Scientifico) è una caserma e quindi le attività e la permanenza all'interno di
essa seguono le regole, auree e sempre benefiche, della vita militare. I ragazzi possono uscire
con orari prestabiliti dall'ufficiale che rilascia la libera uscita, mentre accanto alle attività
didattiche più classiche è data particolare importanza alle attività sportive. Non solo, ma gli
allievi della Teulié, oltre alla normale attività di studio, svolgono attività militari quali
istruzione formale. Vengono attuati pertanto addestramento individuale al combattimento,
istruzioni sulle armi da tiro, difesa personale e corsi di primo soccorso, mentre per
perfezionare l'addestramento vengono svolti campi estivi nelle varie aree addestrative
dell'Esercito Italiano. Il ciclo di studi si completa con il conseguimento del relativo diploma di
maturità ed include, oltre alle materie scolastiche, anche i corsi di lingua inglese, informatica e
formazione finalizzati alla carriera militare. Attualmente, sono circa 250 gli allievi della Teulié
(una sessantina ragazze). Come precisato dal colonnello Giordano, circa l'80% degli ex allievi
segue la carriera militare, mentre un buon 20% decide di seguire, forte di una preparazione
davvero eccezionale, normali corsi universitari quasi sempre con grande successo.
Senso del dovere, senso dell'onore e sentimento di Patria sono i valori che trapassano ai
ragazzi formati secondo questo eccezionale modello (l'allievo giura fedeltà alla Patria).
Qualche personaggio, prigioniero del ridicolo mito della contemporaneità come sospetto
verso la tradizione, potrebbe chiedere se questo rappresenti un modello superato o abbia in sé
i connotati dell'attualità.
Indipendentemente dal fatto che si abbia avuto l'onore di essere stati militari o meno, la
risposta non può che essere nel secondo senso. In un'epoca in cui troppa sperimentazione
deleteria e abborracciata produce un livellamento verso il basso della formazione ed una
svalutazione di ogni titolo di studio, il modello della scuola militare rappresenta l'unico
credibile modello di una scuola d'élite per la formazione della classe dirigente del futuro.
Oggi, in una società che ha cancellato il servizio di leva, reintrodurre nella scuola un modello
educativo basato sul rispetto dell'altro, sul senso della gerarchia e sul valore dell'onore
rappresenterebbe una strada felice per salvare le nuove generazioni. Il colonnello Francesco
Giordano, ha voluto concludere con una metafora calcistica per sintetizzare lo spirito della
formazione scolastica militare: una squadra che punta solo al pareggio, difficilmente vince.
Una scuola che non sappia garantire lo stimolo all'eccellenza competitiva e al rispetto delle
regole - ci permettiamo di aggiungere noi - perde sempre.
Serata di grande livello e di estrema concretezza: il modo migliore per dire un sempre
doveroso grazie alle Forze Armate e un altrettanto doveroso “viva la Patria”.