Numero 2 — Luglio 2014 Cina: una ghiotta opportunità AITI UP!: casa accogliente per startup innovative industriali IBSA: azienda farmaceutica vincente e innovativa Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 L’EDITORIALE Chiusi sull’Expo ma aperti alla Cina Stefano Modenini - Direttore AITI Mentre nel cantone Ticino va in scena un pasticcio politico inverosimile a proposito della partecipazione a Expo 2015, a livello svizzero siamo per fortuna capaci di mostrare anche il volto costruttivo del nostro paese, che vive sostanzialmente di esportazioni e di relazioni internazionali. Il 1° luglio è entrato infatti in vigore l’importante accordo di libero scambio fra la Svizzera e la Cina. I due paesi intrattengono da tempo relazioni significative e questo è il primo accordo della Cina con una potenza economica dell’Europa occidentale. La Cina è il terzo partner commerciale più importante del nostro paese dopo l’Unione europea e gli Stati Uniti. Gli investimenti delle imprese svizzere in questo paese hanno superato la soglia dei 6 miliardi di franchi e nel solo 2012 gli scambi commerciali bilaterali sono raddoppiati. Impressum Fare Impresa Editore: Associazione industrie ticinesi (AITI) Redazione: AITI Corso Elvezia 16, c.p. 5130, 6901 Lugano Telefono+41 091 911 84 84 Fax +41 091 923 46 36 [email protected] www.aiti.ch Stampa: Salvioni arti grafiche SA Via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Grafica e impaginazione: Plastical Sagl Corso S. Gottardo 14, 6830 Chiasso Diffusione: Tiratura: 1’400 copie Abbonamento gratuito per i soci AITI Abbonamento supplementare: - CHF 10.- annuo (+IVA) - per i non soci 20.- annuo (+IVA) Frequenza: Fare Impresa appare almeno 4 volte all’anno. 2 L’accordo di libero scambio Svizzera-Cina prevede una riduzione dei dazi doganali per oltre il 90 per cento delle merci elvetiche esportate e interviene pure sulle cosiddette posizioni non tariffali. Si accentuerà la sicurezza giuridica per le imprese elvetiche che esportano e marchi e brevetti potranno essere meglio protetti. Le procedure di fornitura dei certificati di origine delle merci verranno semplificate. Al di là degli aspetti tecnici, questo accordo di libero scambio è importante perché rafforza la fiducia fra i due paesi e si sa che la fiducia è una base indispensabile per fare affari. E’ pure importante sottolineare che l’accordo di libero scambio va a vantaggio anche del grande tessuto di piccole e medie imprese e non solo delle multinazionali. Le PMI svizzere sono imprese sovente specializzate che operano in nicchie di mercato e che sono in grado di proporre prodotti e servizi su misura per il cliente. Il connubio fra lo Swiss Made e l’elevata competenza tecnica può fare davvero la fortuna delle nostre aziende. Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 PRIMO PIANO Cina, una ghiotta opportunità p. 5 CONOSCERE L’INDUSTRIA IBSA, casa farmaceutica vincente p. 13 NETWORK È nata AITI UP! p. 21 L’EDITORIALE P. 2 Chiusi sull’Expo ma aperti alla Cina LE RUBRICHE DA P. 15 I SOCI INFORMANO Pamp SA, Luxury Goods International e Viscom IN BREVE P. 4 Salari nominali in diminuzione ma non nell’industria Approvvigionamento elettrico sicuro in Svizzera ISTANTANEE AITI Palcoimpresa, Sicurezza aziendale, Imposte alla fonte e premio Espoprofessioni FORMAZIONE AITI PIL svizzero in aumento grazie a industria, commercio e servizi finanziari Scuola dell’obbligo, il lavoro entra in classe e raggiunge i suoi obiettivi Ravano nuovo Direttore delegato per la ricerca e l’innovazione Deloitte e TI Traduce 1° trimestre 2014: produzione industriale in aumento Una casa accogliente per startup innovative industriali PRIMO PIANO Registrazione semplificata del tempo di presenza AITISERVIZI DA P. 5 Cina CONOSCERE L’INDUSTRIA IBSA, casa farmaceutica vincente AITI UP! SPAZIO OPINIONI ECONOMIESUISSE DA P. 13 Evitiamo esperimenti sui salari L’AGENDA P. 24 3 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 IN BREVE Salari nominali 2013 in diminuzione, ma non nell’industria Nel complesso gli stipendi dei lavoratori svizzeri sono aumentati in maniera inferiore nel 2013 rispetto ai tre anni precedenti. L’indice dei salari nominali stabilito dall’Ufficio federale di statistica (UST) è cresciuto dello 0,7% su ritmo annuo, a 102,6 punti. La tendenza al ribasso non ha però interessato il settore industriale. Per quanto concerne l’industria, i salari nominali sono cresciuti dello 0,7%. I tre settori di esportazione, che sono la fabbricazione di macchinari ed apparecchiature, il chimico e farmaceutico, ed i prodotti informatici, mostrano i balzi avanti più netti (1,6%, 1%, 1%). Il fanalino di coda è costituito dal settore delle industrie estrattive e di produzione e distribuzione di energia ed acqua (0%), così come delle industrie alimentari e del tabacco (0%). Ritornando ai dati generali, tenendo conto di un tasso d’inflazione annuo medio del -0,2%, i salari reali sono migliorati dell’1% durante il periodo in analisi. L’UST precisa che sono cresciuti in media dell’1,2% dal 2009 al 2013. Approvvigionamento elettrico sicuro in Svizzera La sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in Svizzera è buona ed è garantita anche a medio termine. A questa conclusione giunge la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) nel suo rapporto, pubblicato di recente, sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in Svizzera. Negli ultimi tre anni, i principali indicatori relativi all’esercizio della rete di trasporto hanno fatto registrare un’evoluzione positiva. Nel confronto internazionale, la disponibilità delle rete raggiunge una qualità molto elevata. A medio e lungo termine, il previsto abbandono dell’energia nucleare comporterà diverse sfide in relazione alla sicurezza dell’approvvigionamento. PIL svizzero in aumento grazie a industria, commercio e servizi finanziari Nel 1° trimestre 2014 il prodotto interno lordo reale della Svizzera (PIL) è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente*. Dal lato della spesa, alla crescita del PIL hanno contribuito soprattutto la bilancia commerciale dei beni e servizi e gli investimenti nell’edilizia. Dal lato della produzione (sviluppo del valore aggiunto settoriale), invece, i contributi più sostanziosi alla crescita del PIL sono venuti dall’industria, dal commercio all’ingrosso e dai servizi finanziari. Rispetto al 1° trimestre 2013 il PIL è aumentato del 2%. 4 Ravano nuovo Direttore delegato per la ricerca e l’innovazione Il Consiglio della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) ha nominato il professor Giambattista Ravano quale Direttore delegato per la ricerca e l’innovazione, a partire dal 1° ottobre 2014. L’introduzione di una persona qualificata e competente nell’organigramma della scuola a supporto del Direttore generale SUPSI, si fa sapere, permetterà di assicurare una visione di insieme sul piano istituzionale delle attività di ricerca, garantendo un legame con la strategia della scuola, e di rafforzare i legami con il territorio e l’impatto della SUPSI sui grandi progetti sul piano nazionale e internazionale. 1° trimestre 2014: produzione industriale in aumento Secondo i risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST), nel primo trimestre 2014 la produzione nell’industria è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cifre d’affari sono invece rimaste invariate. L’afflusso di ordinazioni è aumentato del 4,3%, le ordinazioni in portafoglio sono salite del 3,6. Il ramo che ha registrato la progressione più marcata nel trimestre in esame è stato «Fabbricazione di apparecchi elettrici», con un incremento dell’11,2%, mentre la flessione più significativa è stata registrata dal ramo «Fornitura di energia elettrica» (-12,7%). Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 PRIMO PIANO Accordo di libero scambio con la Cina Pronti a cogliere una ghiotta opportunità Eliminazione totale o parziale dei dazi doganali con la seconda (per il momento) economia al mondo in ordine di grandezza dopo gli Stati Uniti. In estremi sintesi è questa la principale conseguenza (positiva) dell’Accordo di libero scambio (ALS) firmato lo scorso 6 luglio 2013 dalla Svizzera con la Cina, entrato in vigore il 1° luglio 2014. Tra i principali partner economici del nostro Paese, la Cina è il più grande acquirente di prodotti industriali svizzeri in Asia e il terzo più grande al mondo (dopo l’UE e i Stati Uniti). Non a caso la Svizzera nel 2010 ha esportato verso la Cina merci per un valore di 7,8 miliardi di franchi (3,7 % di tutte le esportazioni dal nostro Paese), mentre le importazioni dalla Repubblica popolare si sono attestate a 10,3 miliardi di franchi (5,5 % di tutte le importazioni). > 5 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 > Per approfondimenti http://www.seco.admin.ch/ emen/00513/00515/01330/05115/ index.html?lang=fr http://www.ezv.admin.ch/zollinfo_ firmen/04021/04023/04024/04986/ index.html?lang=fr Tra i principali beni d’esportazione figurano macchine, strumenti di precisione, orologi, nonché prodotti chimici e farmaceutici. Dalla Cina si importano, tra l’altro, macchine, prodotti tessili e d’abbigliamento, prodotti chimici e dell’industria orologiera. Non meno importante è il commercio dei servizi: in Cina operano numerosi prestatori di servizi svizzeri (tra cui banche, assicurazioni, imprese di logistica, di controllo delle merci e della qualità e di consulenza aziendale), mentre diverse aziende di servizi cinesi dimostrano sempre più interesse per la piazza economica svizzera. L’Accordo di libero scambio firmato dalla Cina con il nostro Paese è il primo Accordo di questa natura sottoscritto dalla Repubblica popolare con un Paese occidentale. Dopo la Cina, la Confederazione sta oggi negoziando un ALS con l’India, mentre non è ancora previsto un Accordo di libero scambio con gli USA. % +10 % +11 .9 5% -11 . +18 .4 5.7 % +3 .8% -10 % +12 +3 2 Esportazioni verso la Cina % % Cosa prevede l’ALS con la Cina L’Accordo copre i seguenti campi tematici: commercio di beni (prodotti industriali e agricoli), regole d’origine, procedure doganali e agevolazioni degli scambi, misure di difesa commerciale, prescrizioni tecniche, misure sanitarie e fitosanitarie, scambi di servizi, protezione della proprietà intellettuale, concorrenza, promozione degli investimenti, trasparenza nel settore degli appalti, questioni ambientali e del lavoro attinenti al commercio, collaborazione economica e tecnica, disposizioni istituzionali (comitato misto, procedura di consultazione, composizione delle controversie). In virtù del suo ampio campo d’applicazione, l’ALS facilita quindi l’esportazione di merci e servizi svizzeri verso il vasto mercato cinese, tuttora in crescita, agevola il commercio bilaterale, migliora la protezione della proprietà intellettuale e, in generale, la sicurezza giuridica negli scambi economici, promuove la collaborazione bilaterale tra Svizzera e Cina e contribuisce allo sviluppo sostenibile. L’ALS conferisce all’economia svizzera un vantaggio concorrenziale nei confronti dei Paesi che non dispongono di un tale accordo con la Repubblica popolare. Nel contempo, l’accordo previene il pericolo di una discriminazione degli operatori economici svizzeri rispetto ai partner di libero scambio della Cina attuali e futuri. L’ALS crea inoltre un quadro istituzionale per la collaborazione tra le relative autorità, finalizzata a sorvegliare e sviluppare l’accordo e a risolvere problemi concreti. ‘05 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 (I-IV) Fonte: Amministrazione Federale delle Dogane 6 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Laura Carola Beretta Senior trade advisor di Trade Law Management sagl e docente dell’Università Bocconi di Milano ALS con la Cina: il parere dell’esperto Dato un incentivo notevole a investire in Svizzera in attività produttive “L’Accordo di libero scambio (ALS) con la Cina è importante perché è il primo della Cina con una potenza economica dell’Europa continentale”. Laura Carola Beretta, senior trade advisor di Trade Law Management sagl e docente dell’Università Bocconi di Milano non ha dubbi. Visto che, rispetto ad altre potenze commerciali quali USA e UE, “la Cina ha iniziato in tempi relativamente recenti ad aprirsi al regionalismo economico con gli accordi di integrazione regionale (un cambiamento di prospettiva che oggi si traduce in relazioni commerciali preferenziali sia bilaterali sia regionali con alcuni principali Stati dell’area asiatica (spiccano l’accordo Cina-ASEAN e l’APTA), e di quella sudamericana (Cile, Perù e Costa Rica)), l’ALS firmato dal nostro Paese con la Repubblica popolare permetterà ai prodotti fabbricati in Svizzera di essere storicamente i primi, rispetto a quelli delle altre potenze del mondo occidentale, a beneficiare di un accesso al mercato cinese agevolato da una graduale riduzione delle tariffe doganali”. E questo è a tutti gli effetti, secondo Beretta, “un incentivo notevole a investire in Svizzera in attività produttive, non solo per le imprese dell’UE”. Gli accordi di libero scambio della Svizzera con l’Europa Come funzionerà nella pratica la liberalizzazione del commercio di beni tra Svizzera e Cina? A seconda dei prodotti i dazi all’importazione in Cina sono eliminati o ridotti, con scatti di liberalizzazione annuale e lungo un arco temporale che varia dai 5, ai 10, ai 12 ai 15 anni massimo. Anche la Svizzera accorda una riduzione daziaria diversa a seconda della tipologia di prodotti, ma a differenza della Cina applica le preferenze daziarie sin dal primo giorno di entrata in vigore dell’accordo. Sia la Cina che la Svizzera escludono dalla liberalizzazione i prodotti molto sensibili per la propria economia. I prodotti esportati da Svizzera a Cina, e viceversa, potranno beneficiare delle riduzioni daziarie nella misura prevista se interamente ottenuti o sostanzialmente trasformati in base alle regole di trasformazione produttiva previste per ciascuna categoria, le c.d. regole di origine. È notevole la semplificazione di alcune regole di origine, come quelle di molti prodotti del settore tessile, se si pensa che le regole Svizzera-UE (e generalmente quelle UE-Paesi terzi) richiedono la trasformazione a partire da filato per l’esportazione di capi di abbigliamento, mentre tra Svizzera e Cina basta conferire sul territorio svizzero (o cinese) il 40% di valore aggiunto, senza che sia stato prescritto lo svolgimento di specifici passaggi produttivi. Questa stessa percentuale di valore aggiunto è prevista per quasi tutti i prodotti farmaceutici fabbricati in Cina o in Svizzera. Una peculiarità e una criticità di questo Accordo? Aver previsto la possibilità di una pronuncia preventiva vincolante relativa agli elementi alla base della determinazione dei dazi e cioè in materia di classificazione tariffaria, origine e valore di transazione ai fini della determinazione del valore doganale delle merci, oltre che, potenzialmente, su ogni altro aspetto della disciplina doganale. Una previsione di questo tenore è fondamentale ai fini di dare maggiore certezza a importatori, esportatori e produttori. Rimangono però alcune incognite cruciali quali quelle legate ai tempi e alla coerenza delle pronunce rilasciate dalla medesima autorità su prodotti e casi simili importati dal Paese partner. Convenzione AELS In vigore dal 03.05.1960 Comunità economica europea In vigore dal 01.01.1973; bilaterale CH-CEE Isole Faroe In vigore dal 01.03.1995; bilaterale CH-Faroe Macedonia In vigore dal 01.05.2002 Albania In vigore dal 01.11.2010 Serbia In vigore dal 01.10.2010 Ucraina In vigore dal 01.06.2012 Montenegro In vigore dal 01.09.2012 Bosnia-Erzegovina Firmato il 24.06.2013 Unione doganale Russia -Bielorussia-Kazakistan In negoziazione Croazia Terminato il 01.07.2013 (adesione all’UE) 7 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Claudio Mazzucchelli Head Swiss Business Hub Korea ALS con la Cina: il parere dell’esperto Una buona regola per fare affari in Cina è stabilire una relazione di fiducia “Per poter fare affari in Cina bisogna poter instaurare una relazione che si basi anche molto sulla fiducia: solo in questo modo si potrà minimizzare il rischio di commettere errori d’interpretazione (e malintesi) oppure appianare più facilmente possibili divergenze che potrebbero sorgere nel corso delle trattative o transazioni commerciali”. Claudio Mazzucchelli, Head Swiss Business Hub Korea, sa di cosa parla. Di stanza a Seul per conto dello Switzerland Global Enterprise – l’ente che per conto della Confederazione si occupa di facilitare il commercio estero delle imprese svizzere - dopo essere stato già Head of Swiss Business Hub Cina, conosce la cultura asiatica meglio di chiunque altro. Ecco perché “prima di avviare una qualsiasi relazione d’affari in Cina, ci dice, bisogna studiare il mercato (magari con l’aiuto di un’organizzazione come Switzerland Global Enterprise) per identificare opportunità e rischi, così come importante è pure dedicare il tempo necessario alla ricerca e alla conoscenza di partner potenziali (importatori, distributori, agenti, ecc.)”. Tanto più che “a parte una graduale Gli accordi di libero scambio della Svizzera con il Mediterraneo 8 diminuzione delle tariffe d’importazione (più o meno veloce a seconda dei beni o servizi), grazie all’ALS con la Cina, le imprese svizzere potranno beneficiare di numerosi altri vantaggi che includono una migliore sicurezza giuridica e trasparenza (esempio negli appalti pubblici), migliore protezione di marchi e brevetti, disposizioni specifiche con agevolazioni in settori particolari di crescita come nel campo delle tecnologie ambientali, mentre i settori che potranno approfittare maggiormente del nuovo ALS sono svariati e possono andare da macchine / equipaggiamento di precisione (es. per l’industria farmaceutica), ICT, beni di consumo, ecc”. Nonostante un certo rallentamento, afferma Mazzucchelli, il mercato cinese resta sempre di estrema importanza e rimarrà dunque un principale mercato strategico. “La Cina è orma quasi la prima economia del mondo e questa è già una ragione per non sottovalutarne l’importanza in termini di esportazioni svizzere. Inoltre – continua l’esperto - la crescita continuerà ad essere considerevole, favorita dallo sviluppo delle imprese private (il governo Cinese da incentivi per lo sviluppo di imprese private locali) e dalla forte crescita dell’enorme mercato interno del paese”. Informazioni complementari sul potenziale del ALS possono essere trovate sul sito: http://www.s-ge.com/svizzera/export/it/ filefield-private/files/1629/field_blog_ public_files/40949 Turchia In vigore dal 01.04.1992 Israele In vigore dal 01.07.1993 Autorità Palestinese In vigore dal 01.07.1999 Maiorca In vigore dal 01.12.1999 Giordania In vigore dal 01.09.2002 Tunisia Applicato dal 01.06.2005 ; In vigore dal 01.06.06 Libano In vigore dal 01.01.2007 Egitto Applicato dal 01.08.2007; In vigore dal 01.09.08 Algeria In negoziazione Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Ticino-Cina: relazioni già importanti Macchine, orologi, strumenti di precisione, apparecchi elettrici, prodotti chimici, gioielli, capi d’abbigliamento Non sono pochi i beni esportati in Cina anche dalle aziende industriali ticinesi che col mercato della Repubblica popolare intrattengono (da tempo) relazioni commerciali stabili e importanti. Quantificare questi scambi non è facile, ma non si sbaglia dicendo che sono molte e varie (per genere di attività) le industrie ticinesi attive direttamente o indirettamente in Cina. 9 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Riccardo Braglia, CEO and Managing Director Helsinn Holding SA e Helsinn Healthcare SA “Sì al nuovo ALS, basta che non sia a senso unico come per i Bilaterali con l’Italia” “Helsinn Healthcare SA guarda con prospettive sicuramente positive l’entrata in vigore di questo nuovo accordo di libero scambio con la Cina, basta che non sia a senso unico come per i Bilaterali con l’Italia”. Con queste parole Riccardo Braglia, CEO and Managing Director Helsinn Holding SA e Helsinn Healthcare SA riassume le aspettative in relazione al nuovo ALS del gruppo farmaceutico ticinese con sedi principali a Pazzallo e Biasca e filiali nel resto del mondo, tra cui, da poco, anche in Cina, dove oggi la presenza del gruppo non è tra le più felicissime, visto che “abbiamo avuto problemi con il precedente distributore, lungaggini e ritardi burocratici e concorrenza sleale di aziende locali”. Ciò nondimeno, afferma Braglia, quello cinese per Helsinn rimane “un mercato in forte espansione con un aumento del numero dei pazienti e una richiesta maggiore di farmaci innovativi nel campo oncologico”. Ivan Filisetti, Direttore AGIE Charmilles SA “La Cina rappresenta una componente importante del nostro fatturato” “Gli scambi con la Cina? Rivestono una componente certamente importante per AGIE Charmilles SA in quanto rappresentano una parte importante del nostro fatturato”. Così Ivan Filisetti, direttore AGIE Charmilles SA fotografa i rapporti commerciali intrattenuti dall’azienda di Losone specializzata nella produzione di macchine utensili ad elettroerosione con la Repubblica popolare. Rapporti su cui il nuovo ALS non avrà però ripercussioni, in quanto, spiega Filisetti, il settore delle macchine utensili è già regolato con la Cina, e AGIE Charmilles SA non sarà dunque direttamente toccata da questo nuovo Accordo. Per AGIE Charmilles SA, il mercato cinese, visto il bacino d’utenza che in grado di rappresentare, rimarrà molto importante anche in futuro, “anche se la crescita forsennata della Cina andrà sicuramente ad attenuarsi – rileva Filisetti - un segno tangibile di questo rallentamento lo vedremo sicuramente già nei prossimi anni. Per quanto ci riguarda abbiamo già notato segnali in questo direzione l’anno scorso”. 10 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Renato Usoni, CEO Riri SA Mendrisio “Il nuovo ALS è senza dubbio una ghiotta opportunità” “Una ghiotta opportunità in termini competitivi per le aziende svizzere sia in tema di export che d’import”. In questo modo Renato Usoni, CEO Riri SA Mendrisio riassume il punto di vista dell’azienda di Mendrisio produttrice di cerniere vendute a livello mondiale, quindi anche in Cina. “Il mercato cinese – osserva Usoni - rappresenta complessivamente il 10% del fatturato consolidato di Gruppo e per noi è rappresentato da brand locali che si affacciano da qualche anno al segmento del lusso (abbigliamento e pelletteria), più una serie di marchi europei e nordamericani che producono in Cina”. Ma quello cinese, continua il CEO di Riri SA, sarà un mercato importante anche in prospettiva futura, “anche se negli ultimi 12 mesi si è assistito a un rallentamento dei consumi di beni di lusso legato in particolare alle recenti normative anticorruzione”. I brand di alta gamma locali, specifica Usoni, crescono infatti sempre più, “richiedendo accessori sempre più qualificati nel design che non riescono al momento ad approvvigionare in Cina”. Gli accordi di libero scambio della Svizzera su scala mondiale Messico In vigore dal 01.07.2001 Singapore In vigore dal 01.01.2003 Chile In vigore dal 01.12.2004 Corea del Sud In vigore dal 01.09.2006 SACU In vigore dal 01.05.2008 Canada In vigore dal 01.07.2009 Giappone In vigore dal 01.09.2009. Bilaterale Svizzera- Giappone Colombia In vigore dal 01.07.2011 Perù In vigore dal 01.07.2011 Hong Kong In vigore dal 01.10.2012 Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) Entrata in vigore dell’accordo il 01.07.2014 Cina Entrata in vigore dell’accordo il 01.07.2014 Stati dell’America centrale Firmato il 24.06.2013 (Panama e Costa Rica) Thailandia In negoziazione Indonesia In negoziazione India In negoziazione Vietnam In negoziazione Malaysia In negoziazione 11 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Paese 1 USA 17.1% 2 Cina 14.9% 3 India 6.4% 4 Giappone 4.8% 5 Germania 3.7% 6 Russia 3.5% 7 Brasile 3.1% 8 Francia 2.6% 9 Regno Unito 2.4% 10 Indonesia 2.3% 11 Italia 2.3% 34 12 Messico 2.1% 32 30 80 55 24 33 12 7 99 12 # PIL pro-capite 7 % del PIL mondiale (base = 100) 10 Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar. Sono questi i Paesi con i quali la Svizzera ha raggiunto un Accordo di libero scambio (ALS) che entrerà in vigore il 1° luglio, come quello con la Cina. Lo scorso anno, rammenta la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), le vendite svizzere verso questi paesi ammontavano a 6,9 miliardi di franchi, mentre i beni più esportati sono stati macchinari, prodotti orologieri e farmaceutici, così come articoli ornati di pietre preziose e gioielli. # 72 Dal 1° luglio porte aperte anche verso i Paesi del Golfo Ranking mondiale in base al PIL (Prodotto Interno Lordo) ■ 12 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 CONOSCERE L’INDUSTRIA IBSA Casa farmaceutica vincente grazie alla sua capacità di innovare Se un farmaco ti migliora la vita anche mentre lo stai prendendo, e non solo dopo, forse è tutto di guadagnato. Semplificando al massimo, potrebbe essere riassunta così la strategia aziendale della IBSA (Istituti Biochimique SA), casa farmaceutica fondata nel 1945 a Lugano che del miglioramento continuo dell’assunzione di medicinali ha fatto la sua filosofia vincente, se è vero come è vero che oggi l’azienda realizza 400 milioni di franchi l’anno di fatturato, ha 4 sedi in Ticino (Manno, Lamone, Colllina d’Oro 1 e 2) con circa 700 collaboratori, filiali in Cina, Turchia, Ungheria e Italia ed è presente in più di 60 Paesi con più di 55 brevetti esclusivi. Un’infiammazione muscolare può ad esempio essere curata con un gel o una crema da spalmare sulla parte contusa 3 o 5 volte al giorno. Oppure su quella stessa parte può essere applicato un cerotto già “programmato” nella posologia d’uso, in grado cioè di rilasciare la sostanza curante nei modi e nei tempi giusti. Stessa sostanza, “meccanismo d’azione” diverso. Altro esempio. Per curare una malattia cronica della pelle come la psoriasi ad esempio su un gomito o su un ginocchio, un paziente dovrebbe spalmarsi una crema o un gel a base di cortisone, sporcandosi le mani e rischiando di ungere anche i vestiti. Applicando un “patch” medicato già “programmato” nella posologia d’uso, la medicazione è già occlusiva e di conseguenza più efficace di una crema o un gel senza occlusione (bendaggio). Un effetto positivo secondario è anche l’applicazione pulita e pratica. Soprattutto il principio attivo non si sparge sui vestiti, ma penetra nella pelle compromessa dalla psoriasi. > 13 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 > quello del prezzo dei farmaci coperti dalla cassa Cerotto già “programmato” contro le malati, che subisce pressioni e controlli dagli infiammazioni muscolari e cerotto abbinato a un organi di vigilanza nazionali affinché rimanga bendaggio appaiono oggi soluzioni ovvie, quasi il più basso possibile. Pur essendo un principio scontate. È la sorte di tutte le invenzioni. Dopo giusto, perché i costi della salute non possono essere state inventate, ovviamente. In realtà esplodere e una sorveglianza regolatoria in inventare o innovare non è fatto semplice. Anzi, è materia di prezzi è peraltro già in atto nella difficilissimo. Il motivo è che non si sa mai dove maggior parte dei Paesi europei a noi vicini, si va a parare. Un trucco però sembra esserci. Ed l’impressione è che questa’autorità di vigilanza è quello di “non accontentarsi e non fermarsi mai non consideri con la giusta attenzione i costi di - ci dice Malescha Ulrico Sidjanski, Head Swiss realizzazione dei sistemi farmacoterapeutici con Operations di IBSA - le invenzioni non accadono meccanismi d’azione complessi, ben più alti in da sole svegliandosi la mattina, ma sono frutto Svizzera che in altri Paesi, come di continui miglioramenti in Cina o in India. Investire 55 e aggiustamenti”. Le invenzioni non accadono milioni di franchi, così come ha La strategia di IBSA da sole, ma sono frutto di fatto IBSA in Ticino negli ultimi è dunque chiara. continui miglioramenti anni aprendo due nuove sedi a “Ottimizzare farmaci, Lamone e Manno, non dovrebbe sviluppando forme insomma essere considerata una scelta casuale, galeniche innovative, dall’accresciuta efficacia ma una precisa volontà strategica da valorizzare terapeutica e tollerabilità, in grado di migliorare e sostenere. la “compliance” (posologia) dei pazienti e quindi il ■ risultato terapeutico”, afferma Sidjanski. È grazie all’applicazione coerente di questo principio che “IBSA si è affermata non solo in Svizzera, ma anche a livello mondiale”. Ciò non significa che siano tutte “rose e fiori”. Uno dei problemi avvertiti da IBSA è ad esempio www.ibsa.ch 14 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 SPAZIO SOCI PAMP SA sponsorizza corso d’inglese per i ragazzi dell’Istituto Sant’Angelo di Loverciano Dando seguito alla sua filosofia aziendale in ambito responsabilità sociale, PAMP SA di Castel San Pietro, azienda attiva nella lavorazione di metalli preziosi fini e in lega, ha deciso di fornire un sostegno concreto alle attività formative ed educative dell’Istituto Sant’Angelo di Loverciano, istituto che accoglie minorenni e giovani con disabilità o con problematiche derivanti dal disagio sociale. Un esempio in questo senso è stato il corso d’inglese promosso dall’Istituto e sponsorizzato da PAMP SA conclusosi di recente con una cerimonia a cui hanno partecipato i due giocatori dell’Hockey Club Ambrì Piotta Adrien Lauper e Christian Stucki, che hanno risposto, rigorosamente in inglese, alle curiosità dei ragazzi sulla loro vita da sportivi. “Prendendo coscienza del ruolo positivo che possiamo avere all’interno della comunità - spiega Umberto Magro, direttore di PAMP SA – apprezziamo molto l’operato dell’Istituto Sant’Angelo di Loverciano. Il corso di inglese è un progetto che ci ha convinto fin da subito e siamo molto felici della sua ottima riuscita”. Fine del corso con i giocatori dell’HCAP Adrien Lauper e Christian Stucki Luxury Goods International inaugura il nuovo centro logistico di Sant’Antonino Luxury Goods International (LGI), azienda che gestisce la piattaforma distributiva e logistica dei marchi di lusso di Kering Group, ha inaugurato di recente la sua nuova sede situata a Sant’Antonino. I 20mila metri quadri rendono il centro uno dei fabbricati più grandi in Ticino, che risponde alle nuove esigenze logistiche del Gruppo, permettendo di aumentare i flussi fino a 19 milioni di pezzi spediti all’anno, 2300 colli preparati all’ora e uno spazio per 2 milioni di pezzi a stock. Nel centro saranno occupati 150 lavoratori, più della metà frontalieri. Il legame con l’Italia è fortissimo, come testimonia l’orientamento spiccatamente marcato verso il mercato italiano. Michele Buttazzoni, Amministratore Delegato di LGI, ha dichiarato che “lo stabilimento di Sant’Antonino rappresenta un ulteriore passo nell’ottica di sviluppo strategico che il Gruppo ha portato avanti in Ticino fin dal 1996”. www.pamp.ch Industria delle arti grafiche in difficoltà e in cerca di sostegni all’innovazione L’industria della carta e delle arti grafiche è in difficoltà. A dirlo, con l’invito a non subire i cambiamenti tecnologici, ma affrontarli a viso aperto come fossero degli alleati e non dei nemici, è stata durante l’ultima sua Assemblea generale svoltasi a Bellinzona Viscom Ticino, l’associazione svizzera per la comunicazione visuale, sottolineando nei confronti dell’autorità l’importanza di promuovere nel settore l’innovazione nel processo di accompagnamento strutturale. L’industria grafica, ha evidenziato il presidente di Viscom Ticino Benedetto Pedrazzini nel corso dei lavori assembleari, è confrontata con svantaggi di costi comparati (costo del lavoro e costo d’approvvigionamento delle materie prime), lotta contro una crescente importazione di prodotti stampati e una sovraccapacità produttiva. “Per queste ragioni Viscom chiede alle autorità pubbliche un decreto per il promovimento delle innovazioni dell’industria grafica”. Da parte sua il direttore e responsabile della formazione Stefano Gazzaniga ha evidenziato come il settore, per riuscire a garantire il cambio generazionale dei prossimi anni, ha bisogno di giovani interessati all’industria grafica. In questo senso ha lanciato un appello agli propri affiliati, chiedendo di coinvolgere maggiormente i giovani: il settore ha i posti di lavoro per gli apprendisti ma non si riescono a trovare i giovani. www.viscom.ch 15 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Assemblea AITI 2014 16 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 ISTANTANEE AITI Formazione ed emozione a braccetto a “Palcoimpresa” Un momento d’incontro tra Associazione industrie ticinesi (AITI) e Dipartimento scienze aziendali e sociali (DAS) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) per dare giusto valore alle iniziative messe in atto dalla SUPSI con le imprese del territorio, ma anche un momento di emozione e approfondimento “fuori dagli schemi”, perché i luoghi e le modalità dell’apprendimento e della formazione non passano sempre dalle aule o dagli uffici. Questo (e altro) è stato “Palcoimpresa”, l’evento andato in scena (nel vero senso della parola) ieri sera nell’aula magna della Imposte alla fonte: aggiornamento sulla nuova Ordinanza SUPSI di Trevano con lo spettacolo teatrale di Laura Curino “Camillo Olivetti, alle radici di un sogno”, la storia di Camillo Olivetti, il pioniere, l’inventore, che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere, raccontata, interpretata e impersonificata sul palco dall’attrice Laura Curino. Con la storia di Camillo Olivetti AITI ha voluto, da una parte offrire agli imprenditori spunti e riflessioni più che mai attuali, dall’altra proporre un ambiente di networking e di contatto diverso e inusuale. Approfondire i cambiamenti legislativi contenuti nella nuova Ordinanza sull’imposta alla fonte della Confederazione (Oifo), entrata in vigore lo scorso 1° gennaio 2014. È stato questo l’obiettivo del pomeriggio informativo organizzato lo scorso 27 maggio 2014 da AITI Servizi SA e AITI al Parco Maraini Resort a Lugano con Michele Scerpella, capo Ufficio delle imposte alla fonte. Il pomeriggio e le riflessioni si sono in particolare concentrate sulle modalità d’applicazione delle nuove tabelle – mediante l’esposizione di alcuni esempi pratici, che mettono in risalto le differenze tra “prima” e “adesso” – e sulla spiegazione del funzionamento dell’invio dei conteggi, in formato elettronico, all’autorità fiscale competente. Sicurezza aziendale: oltre 50 persone al pomeriggio informativo A Sara De Crescenzo il premio di AMETI e AITI per EspoProfessioni Una cinquantina di persone (tra specialisti in sicurezza, addetti alla manutenzione e responsabili della logistica) hanno partecipato – martedì 13 maggio, presso la Camillo Vismara SA di Cadro – ad un interessante pomeriggio informativo, organizzato da AITI, AITI Servizi e dalla Camillo Vismara, focalizzato sul tema della sicurezza nell’utilizzo di attrezzature di lavoro, con una particolare attenzione ai ruoli e alle responsabilità delle diverse figure operanti nelle aziende. Al termine delle relazioni, molti dei presenti sono intervenuti ponendo numerose domande, contribuendo così a rendere il pomeriggio ancora più dinamico e interessante. È Sara De Crescenzo, allieva della 4B della Scuola Media di Mendrisio, la fortunata vincitrice del concorso promosso dall’Associazione industrie metalmeccaniche ticinesi (AMETI) e dall’Associazione industrie ticinesi (AITI) in occasione dell’ultima edizione di EspoProfessioni, la mostra sui mestieri svoltasi dal 24 al 29 marzo 2014. Il premio, che consiste in due entrate gratuite giornaliere allo Splash & Spa di Rivera, è stato ritirato mercoledì 28 maggio da Sara al Centro professionale AMETI di Giubiasco. 17 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 FORMAZIONE AITI Primo anno di sperimentazione del progetto LIFT promosso a pieni voti Scuola dell’obbligo, il lavoro entra in classe e raggiunge i suoi obiettivi I primi, gli allievi, hanno infatti potuto scoprire più da vicino Entrare a contatto con il mondo del lavoro, per scoprirne il il mondo del lavoro, gli insegnanti scoprire un mondo, quello funzionamento, le esigenze e l’assunzione di responsabilità verso degli imprenditori, stimolante e arricchente dal punto di vista se stessi e verso gli altri che esso richiede. Con questo obiettivo, professionale e umano, mentre le famiglie e le aziende accorgersi a partire dall’anno scolastico 2013-2014, il Dipartimento quanto sia importante valorizzare i giovani. Per molti giovani dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) del Canton partecipanti, poter familiarizzare in anticipo con il mondo del Ticino ha promosso, grazie al sostegno finanziario del Fondo lavoro, ha permesso loro di acquisire quelle competenze, come cantonale per la formazione professionale e la collaborazione affidabilità, responsabilità e puntualità, minime con il centro di competenza LIFT di Berna, Scuola e mondo del e necessarie per candidarsi con successo un l’Associazione industrie ticinesi (AITI), la Camera lavoro si incontrano giorno per un posto di lavoro. Coinvolta fin da di commercio, dell’industria, dell’artigianato subito nell’elaborazione e nella coordinazione del e dei servizi del Canton Ticino (Cc-ti) e progetto, AITI ha sostenuto e continuerà a sostenere il progetto l’Organizzazione cristiano sociale ticinese (OCST), il progetto LIFT LIFT anche in futuro, convinta che due mondi normalmente in 5 sedi di Scuola Media: Balerna, Gravesano, Morbio Inferiore, (e ingiustamente) considerati distinti come quello della scuola Riva San Vitale e Viganello. Strutturato su due assi portanti - la dell’obbligo e quello del lavoro – debbano continuare a parlarsi e pratica in azienda e l’accompagnamento offerto in sede dalla a scoprirsi in un clima di fiducia crescente fino a contaminarsi a scuola - il progetto LIFT nell’anno scolastico appena concluso ha vicenda in modo arricchente e oltre modo positivo. coinvolto 35 allievi e 39 aziende, rivelandosi una bella scoperta ■ per la scuola e il mondo del lavoro. A riconoscere la bontà del progetto sono stati lo scorso 2 giugno un po’ tutti: gli allievi partecipanti, i docenti accompagnatori, i genitori e le aziende. http://jugendprojekt-lift.ch/progetto-lift/ 18 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Da sinistra: Nicoletta Casanova (Femtoprint SA, membro di comitato), Maurizio Crivellari (Quickly Logistics House SA, presidente), Daniela Bührig (segretario AITI, membro di comitato), Giuseppe Perale (IBI SA), Giovanni Siccardo (99 Technologies SA) e Paolo Orsatti (Oculux Technology SA) ASSOCIAZIONE INDUSTRIE TICINESI È nata AITI UP! Intervista al presidente Maurizio Crivellari Vogliamo diventare una casa accogliente per le startup innovative industriali Riunire e amalgamare nell’Associazione industrie ticinesi (AITI) le nuove imprese (start-up) industriali e innovative presenti in Ticino che intendono non solo godere dei vantaggi diretti e indiretti della vita associativa, ma anche – consapevoli della funzione anche etico-sociale della giovane impresa e, più in generale, dell’imprenditore – assumersi le proprie responsabilità rispetto al territorio e alla società in cui vivono e operano. Riassume così Maurizio Crivellari, direttore di Quickly Logistics House SA e presidente di AITI UP!, gli scopi e le finalità per cui lo scorso aprile è nata AITI UP!, gruppo interno all’Associazione e riservato alle start-up a vocazione industriale e innovativa, “dando seguito a una precisa volontà avanzata da cinque di quest’ultime, desiderose di animare una realtà associativa che fa della tutela delle condizioni quadro e degli interessi del settore industriale il suo scopo principale”. AITI UP!, sembra di capire, aspira dunque a diventare una casa accogliente per le start-up innovative industriali ticinesi. Certamente. Entrando in AITI Up! e partecipando attivamente alla vita associativa, le start-up industriali potranno favorire la propria crescita quantitativa e qualitativa sia attraverso percorsi di sostegno e di sviluppo esterni alle giovani imprese (partnership) sia attraverso reti di sostegno interne ad AITI (mentorship). AITI UP! fungerà quindi anche da stimolo per la stessa AITI? Sicuramente per AITI sostenere queste nuove imprese significa sviluppare in loro lo spirito associativo, accrescere la partecipazione alle attività o iniziative comuni, consolidare il ruolo delle aziende nella società e, soprattutto, sostenere la cultura della creazione innovativa d’impresa (start-up). Un’attività, questa, che naturalmente non potrà che fungere da stimolo per AITI stessa, la quale beneficerà di nuovi e importanti input su temi centrali quali l’innovazione, il rinnovamento dell’imprenditorialità e il mantenimento di una cultura di impresa adeguata agli scenari in continuo mutamento. ■ Per maggiori informazioni su AITI UP! http://www.aiti.ch/aiti-up Per richieste o contatti: [email protected] 19 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 SPAZIO OPINIONI Avv. Costantino Delogu Registrazione semplificata del tempo di presenza dal 1° gennaio 2014 ricopre un’importanza maggiore rispetto alla Il 1° gennaio 2014 è entrata in vigore una registrazione dettagliata della durata del lavoro. direttiva (Direttiva SECO, riferimento 2013-12Rimane invece indispensabile, anche per i 09/439) della Segreteria di Stato dell’economia lavoratori che godono di autonomia gestionale (SECO), con la quale viene specificato in modo e organizzativa della loro giornata di lavoro, dettagliato come deve essere registrato il tempo documentare la durata giornaliera e settimanale di presenza sul lavoro, segnatamente il tempo del lavoro. Le autorità di esecuzione possono di lavoro e di riposo, tenendo conto delle diverse infatti richiedere la documentazione sulla durata categorie di lavoratori definite nella direttiva del lavoro giornaliera e settimanale anche per stessa. questi lavoratori. La novità fondamentale è l’introduzione I lavoratori che svolgono di una categoria di lavoratori Per alcuni lavoratori regolarmente un lavoro per i quali è sufficiente una dal 1° gennaio è notturno e/o domenicale in registrazione semplificata del sufficiente una virtù di un’autorizzazione o di tempo di lavoro e di riposo, registrazione un’esenzione secondo la legge limitandosi a indicare la durata semplificata del tempo sul lavoro devono documentare della giornata lavorativa e di lavoro e di riposo in modo completo i loro orari di la durata della settimana lavoro. di lavoro. Non è invece più Dal punto di vista formale, per poter adottare necessaria la registrazione dettagliata (momento il regime della registrazione semplificata, con i e durata del lavoro e del riposo, durata delle lavoratori interessati deve essere sottoscritta una pause di durata uguale o superiore a mezz’ora) convenzione per rinunciare alla registrazione e la rilevazione della posizione del lavoratore precisa della durata del lavoro. Nella convenzione sull’arco della giornata. è necessario indicare espressamente il divieto Nella categoria dei lavoratori per i quali è del lavoro notturno e domenicale, le disposizioni possibile la registrazione semplificata rientrano concernenti la durata obbligatoria del riposo e i quadri con diritto di impartire istruzioni, delle pause da rispettare. Inoltre alla fine di ogni i responsabili di progetto a tempo pieno, i anno deve avere luogo un colloquio documentato lavoratori che svolgono un incarico determinato tra azienda e collaboratore sul tempo impiegato e sono responsabili dei risultati. per svolgere la mole di lavoro. Nei loro confronti l’informazione da parte ■ del datore di lavoro in merito alla fascia temporale e alla durata del riposo da rispettare 20 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Deloitte Il ruolo strategico del CFO: un supporto dall’esterno Deloitte - la più grande società al mondo di servizi professionali alle imprese - ha istituito a Lugano un dipartimento di Accounting Advisory e ha siglato una convenzione con AITI Servizi, tramite la quale si propone a supporto del dipartimento contabilità e finanze delle imprese associate. È possibile visionare la descrizione completa dei servizi sul sito www.aitiservizi.ch. occorre prepararsi e organizzarsi secondo le modalità e i tempi opportuni. Vi sono poi altri casi su cui è possibile intervenire generando un impatto positivo per l’impresa. Ad esempio, tramite l’elaborazione strutturata di dati e informazioni, si possono produrre rapporti mirati, utili per prendere decisioni strategiche e ottimizzare la performance. Infine, più specificatamente in relazione affidabili, specializzati e alle start-up, ricordiamo Quali sfide? riconosciuti che – nella prima fase – è L’assenza improvvisa sicuramente vantaggioso esternalizzare di un collaboratore del team richiede un attività secondarie rispetto al core business, pronto intervento per assicurare la continuità quali quelle legate alla contabilità, per e la qualità operativa. Questo significa concentrare le risorse sull’attività principale. disporre, entro termini brevi e per un periodo In questi e altri casi, la consulenza di determinato, di risorse formate e qualificate. partner esterni, anche contestualizzata ed Anche nel caso in cui l’azienda intenda eventualmente limitata nel tempo, non strutturarsi per affrontare cambiamenti solo pone rimedio a situazioni specifiche strategici o operativi, è sicuramente una valida ma comporta notevoli benefici e risultati possibilità avvalersi di risorse qualificate che misurabili anche a breve termine, fra cui, in accompagnano l’impresa offrendo la propria maniera particolare, la trasformazione dei esperienza. costi fissi in costi variabili esterni. Un’altra situazione alla quale l’azienda è chiamata a rispondere sempre più di frequente sono i nuovi requisiti legali, rispetto ai quali La figura del CFO, e con essa quella del dipartimento contabilità, finanze e amministrazione, negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più strategico all’interno delle aziende e sono svariate le sfide con cui questa area aziendale si trova confrontata, disponendo spesso di tempi e risorse ridotti. In questi casi, può essere utile venire affiancati da partner esterni, affidabili, specializzati e riconosciuti. Partner esterni Luciano Monga e Alessandro Regogliosi, rispettivamente Partner e Senior Manager di Deloitte a Lugano. www.deloitte.ch 21 Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 TI Traduce Traduzioni e interpretariato? C’è TI Traduce! Grazie ad un accordo di collaborazione con la giovane e dinamica società luganese Ti Traduce, ora le imprese associate AITI possono beneficiare di condizioni di favore nell’accesso a prestazioni di traduzione e interpretariato. Per saperne di più sui servizi offerti da Ti Traduce, abbiamo incontrato la sua titolare: Federica Guerra. In quante lingue sono disponibili le traduzioni? E con quali tempistiche e modalità vengono “fornite”? Traduciamo e rivediamo 40 lingue, in tutte le combinazioni linguistiche. La tempistica della fornitura dipende dalla lunghezza del documento da tradurre. Fino a dieci pagine vengono consegnate già il giorno successivo: via mail, in formato cartaceo (se le traduzioni sono autenticate), personalmente o con corrieri fidati (se le stesse sono confidenziali). sua autenticazione, del Tribunale di Lugano per la propria (se necessario), e della Cancelleria di Bellinzona per l’apostilla o la legalizzazione. Con l’aiuto di un corriere, riusciamo a fornire questo servizio nell’arco di ventiquattr’ore. Per riuscire ad offrire un servizio così completo, dovete poter contare su una vasta rete di competenze… Lavoriamo in questo settore da oltre 15 anni e disponiamo di una vasta rete di competenze costituita da traduttori, copywriter, terminologi, insegnanti e da esperti nella cura dei clienti. Per In quali ambiti tematici siete garantire aggiornamenti costanti, specializzati? Traduciamo e per mantenere viva la nostra rete Giuridico, economico e rivediamo di competenze, partecipiamo a corsi e finanziario, farmaceutico, 40 lingue di formazione continua, convegni di commerciale e redazionale, tecnico, settore e scambi tra colleghi. brevettuale e nei siti internet. TI Traduce è nata come ufficio di traduzioni per Che tipo di prestazioni siete in grado di la clientela ticinese: avvocati, notai, fiduciari, garantire nell’ambito dell’interpretariato? banche, assicurazioni, aziende e privati. Oggi, Forniamo servizi di interpretariato: serve anche aziende nazionali e internazionali. simultaneo e consecutivo. I nostri interpreti sono professionisti specializzati in grado di Cosa s’intende per traduzioni padroneggiare perfettamente sia la lingua legalizzate? del relatore che quella del pubblico. In caso Quando il documento tradotto deve di trattative commerciali, presentazioni di essere riconosciuto ufficialmente all’estero, prodotti, conferenze, riunioni, stipulazioni di il cliente necessita di una traduzione contratti a cui partecipano partner stranieri, apostillata o legalizzata. Noi siamo riconosciuti è bene coinvolgere dei professionisti che e approvati, quindi possiamo autenticare prestano servizi di interpretariato sussurrato, la traduzione e garantire che il testo nella consecutivo o simultaneo a seconda delle lingua di arrivo corrisponde - nell’integralità necessità. del contenuto - al testo di partenza. A seconda dei casi, ci avvaliamo del nostro notaio per la 22 Federica Guerra www.titraduce.ch Fare Impresa Numero 2 — Luglio 2014 Foglio di informazione 3/2014 News Commento del mese Iniziativa concernente l’imposta sulle successioni: le PMI hanno bisogno di chiarezza Il Consiglio degli Stati ha chiesto una valutazione in profondità della validità dell’iniziativa relativa all’imposta sulle successioni, rinviando il progetto alla competente commissione. Questo aumenta il rischio che le PMI restino all’oscuro ancora per parecchi anni. Gli imprenditori e le loro famiglie hanno bisogno di chiarezza per la gestione del loro patrimonio familiare – soprattutto nell’ottica della successione di imprese. Prospettive congiunturali: solide ma senza euforia L’economia mondiale continua a crescere. Ma i rapporti di forza si spostano: l’economia americana accelera, l’Europa esce dalla recessione e registra una leggera crescita mentre l’Asia perde chiaramente una parte del suo dinamismo. La Svizzera ha l’opportunità di esportare nel mondo intero e di approfittare così della crescita, ovunque essa abbia luogo. Ciononostante i rischi per l’economia mondiale rimangono importanti e la crescita dell’economia interna diminuisce leggermente. Nell’insieme, economiesuisse si attende, per il 2014, una crescita del prodotto interno lordo (PIL) di circa il 2,3%. L’associazione mantello dell’economia prevede una crescita del 2,0% per il 2015 e una lieve diminuzione del numero dei disoccupati. Ulteriori informazioni: www.economiesuisse.ch Grafico del mese Entrate legate alla sostanza nell'OCSE Entrate fiscali in % del PIL 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 Imposta sulla sostanza Tassa di bollo Altre imposte * Cifre del 2011 Fonti: Revenue Statistics 2013, OECD (2013). Imposta sulle successioni e le donazioni GBR BEL FRA USA CAN ITA KOR LUX JPN ESP Imposta fondiaria AUS* CHE DNK GRC* OECD* NLD* FIN NOR DEU SWE AUT HUN SVK CZE MEX* 0.0 di Rudolf Minsch, Presidente della direzione di economiesuisse a.i. Ecopop: una miscela indigesta 3 Che rapporto esiste tra la contraccezione in Zambia e la protezione dei pascoli secchi in Svizzera? A prima vista, nessuno. Tuttavia, prossimamente dovremo votare sull’iniziativa dell’associazione Ecopop, che contiene due rivendicazioni centrali. La prima è che la Svizzera investa ogni anno oltre 200 milioni di franchi nei metodi di contraccezione per frenare la crescita demografica nei paesi in via di sviluppo. La seconda che il nostro paese protegga l’ambiente limitando rigorosamente l’immigrazione. La storia di Ecopop spiega come questa miscela indigesta si è sviluppata. Dall’inizio degli anni ’70, l’associazione si batte per una crescita limitata della popolazione mondiale. Per salvare il pianeta, bisogna spiegare agli altri come adottare un “miglior” comportamento. Non investendo nelle scuole o nelle infrastrutture, bensì distribuendo dei preservativi. I sostenitori dell’iniziativa dimenticano tuttavia di dire che il consumo pro capite di risorse di questi paesi è molto piccolo. Sarebbe invece soprattutto la Svizzera a dover sopportare le gravi conseguenze dell’iniziativa di Ecopop. Limitare a 16’000 all’anno il numero di immigranti– richiedenti l’asilo inclusi – equivale a soffocare il nostro sviluppo. L’iniziativa di Ecopop mette in pericolo il benessere della Svizzera, senza alcun beneficio concreto né per gli abitanti dello Zambia, né per i nostri pascoli secchi. Contatto economiesuisse Lugano, Federazione delle imprese svizzere, Corso Elvezia 16, casella postale 5563, CH- 6901 Lugano Telefono +41 91 922 82 12, Fax +41 91 923 81 68, www.economiesuisse.ch 23 G.A.B. CH-6901 Lugano 1 Ritorni a: Associazione industrie ticinesi Corso Elvezia 16 6901 Lugano AGENDA Formazione Corso “Negoziazione integrativa” Date: martedì 16 settembre (dalle ore 8.00 alle ore 17.00) + mercoledì 8 ottobre e mercoledì 29 ottobre (dalle ore 17.00 alle ore 20.00) Durata: una giornata + 2 sere Location: Aula di formazione di AFG & Partners a Camorino (Centro Ala, Via Monda 2C) Docenti: avv. Luca D’Eusebio Partner: LHH + AFG Management Consulting Formazione Il licenziamento: collettivo e dei dirigenti 2° Corso annuale in Diritto del lavoro Data: giovedì 18 settembre Durata: dalle 14.00 alle 18.00, con business coffee-break Location: Centro Eventi Cadempino Relatore: avv. Costantino Delogu Formazione 3° Corso Ciclo sul Networking “Come individuare e trasferire il sapere tra persone, reti e istituzioni”. Con l’ausilio di una simulazione operativa a squadre, messa a punto dall’Università di Harvard, proprio per imparare ad accrescere il nostro sapere. Data: lunedì 22 settembre Durata: dalle 15.00 alle 19.00, con networking apéro finale Location: SUPSI-DSAS, Manno – Palazzo A, Aula 008 Relatori: Omar Terzi + Prof. Andrea Carugati (Aarhus University, Danimarca) Iscrizioni: [email protected] 091 911 84 72 Per abbonamenti o richieste di copie aggiuntive: [email protected] www.aiti.ch/fare-impresa
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