settore F L’esposizione “La rotonda di Adelfia”, inaugurata nel maggio 2014, ha aperto al pubblico una parte del settore “F” dedicato alle età cristiana e bizantina. Sono fruibili reperti provenienti dalla catacomba di San Giovanni, a Siracusa, tra i quali un rilievo particolare assumono il sarcofago di Adelfia e l’epigrafe di Euskia. Il primo monumento occupa lo spazio espositivo centrale che, nella planimetria e grazie all’utilizzo di grandi stampe fotografiche, suggerisce “la rotonda”, l’area approssimativamente circolare nella catacomba di San Giovanni in cui era collocato, e dove fu rinvenuto nel 1872, il sarcofago di Adelfia. Nella cassa in marmo con scene a rilievo, in doppio ordine, sono raffigurati episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento; al centro, in un medaglione a forma di valva di conchiglia, la coppia di sposi; sul coperchio un’iscrizione in latino che ricorda Adelfia, la defunta, deposta nel sepolcro, intorno ai primi decenni del V secolo d.C., dal marito Valerio, alto funzionario della amministrazione imperiale romana. Il sarcofago, prodotto da officine romane intorno alla metà del IV secolo d. C, fu riutilizzato per la deposizione di Adelfia. Di fronte al sarcofago è esposta l’iscrizione che ricorda Euskia, una giovane donna morta nel giorno della festa di Lucia. E’ il primo documento archeologico, databile al V secolo d.C., che attesta il culto di Lucia, in seguito divenuta patrona di Siracusa, martirizzata sotto l’imperatore Diocleziano nel 304 d.C. Nel percorso espositivo trovano posto altre testimonianze archeologiche provenienti dalla stessa catacomba: iscrizioni funerarie, oggetti di corredo delle sepolture, un sarcofago c.d. a vasca, frammenti di altri sarcofagi, di transenne o cancelli e il calco della c.d tomba del santo, realizzato dalla sepoltura originale, nella catacomba di San Giovanni, di un personaggio ignoto che godeva di un prestigio particolare nella comunità cristiana. L’esposizione è corredata di un vario apparato didattico.
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