26 giugno / 17 luglio 09 settembre / 07 ottobre 2011 www.napoliteatrofestival.it © Giuseppe D’Anna la tana La Catacomba di San Gennaro è il luogo ideale per mettere in scena La tana di Franz Kafka. In questo racconto un imprecisato animale è impegnato a progettare e riprogettare il proprio rifugio sotterraneo in una lotta esasperante contro nemici invisibili. Mascia Musy dà voce alle angosce di questo essere, metà uomo e metà animale che, con morbosa precisione, passa in rassegna ogni angolo della propria tana. I temi affrontati da Kafka, come la paura dell’altro, il sospetto, la chiusura dell’individuo in se stesso, vengono ripresi in questo adattamento di Francesco Saponaro – che si avvale della collaborazione artistica di Lino Fiorito per le scene e i costumi, e di Pasquale Mari per le luci – rendendo ancora più evidente la scelta del protagonista di isolarsi dagli altri individui. Dell’ambientazione kafkiana, Saponaro riprende i toni di paradossale irrealtà, dell’inevitabile che incombe, di un’umanità deforme che si muove secondo formule prestabilite, evocando quel cinema dell’assurdo della Donna Scimmia di Marco Ferreri. «La creatura protagonista della Tana è un angelo degradato, figura tra animale e umano. Ha costruito una dimora scavata nella roccia lontana dal mondo reale e dagli altri individui, per una scelta estrema di rifiuto e isolamento. La sua parabola di solitudine è molto simile a quella di noi occidentali. Abbiamo paura dell’altro, dello straniero. Nutriamo sospetti verso nemici presunti o immaginari. Ci difendiamo ad oltranza perché crediamo che l’altro arrivi solo per demolire la nostra quiete artificiale. Quando sono entrato per la prima volta nella Catacomba di San Gennaro, l’incomparabile bellezza del luogo ha evocato in me strati di storie millenarie, passaggi di uomini, culture e religioni in cui si fondevano vita e morte ma, soprattutto, esemplari forme di armonia e tolleranza che resero grande il mediterraneo». Francesco Saponaro La Catacomba di San Gennaro è la tappa iniziale del percorso del Miglio Sacro, un itinerario lungo un miglio che, attraversando lo storico Rione Sanità, dalla Tomba di San Gennaro arriva al suo Tesoro. Nell’area a nord di questo antico quartiere popolare, si sviluppa la Catacomba espandendosi su due livelli, tra gallerie di tufo, cubicoli funerari e affreschi paleocristiani. Il cimitero sotterraneo è nato come tomba di una famiglia romana del II secolo d.C., ma già dal III secolo fu donato alla comunità cristiana e ospitò i resti di Sant’Agrippino, vescovo di Napoli. Solo nel V secolo prese il nome di Catacomba di San Gennaro, quando il vescovo Giovanni I vi portò le spoglie del nuovo santo e patrono della città. Il luogo divenne, quindi, meta di pellegrinaggi e oggetto di fervente devozione religiosa: le sepolture si moltiplicarono, gli ambulacri furono ampliati, nuovi cubicoli furono aperti e decorati, e quando le pareti degli ambulacri non bastarono più, le tombe furono scavate persino nel suolo. La Catacomba fu oggetto di abbellimenti e di ampliamenti fino a quando, nel IX secolo, il principe longobardo Sicone I trafugò le spoglie di San Gennaro, per portarle a Benevento. Da quel momento in poi la Catacomba fu abbandonata dai prelati e dai credenti per cadere nell’incuria e nel degrado. Tra vicende altalenanti (meta del Grand Tour nel XVIII secolo e rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale), la Catacomba oggi rappresenta uno dei gioielli di questa città: per la sua caratteristica di luogo sacro, pagano e poi cristiano, per il mistero dei tanti defunti che vi riposano, per la magia delle ombre che si alternano alle luci tra le nicchie scavate nel tufo, si presenta come uno dei palcoscenici più suggestivi di questa edizione del Napoli Teatro Festival Italia. LA TANA PRIMA ASSOLUTA paese italia lingua italiano date 2, 3, 4, 5 luglio orario 19.00 e 20.30 (doppia replica) durata 40min luogo catacomba di san gennaro, via tondo di capodimonte, 13 LA TANA produzione napoli teatro festival italia in collaborazione con eruzioni festival produzione esecutiva officinae efesti si ringrazia per la collaborazione cooperativa la paranza, cooperativa officina dei talenti layout Cinzia Marotta di franz kafka drammaturgia gianni garrera regia e adattamento francesco saponaro con mascia musy scene e costumi lino fiorito luci pasquale mari suono daghi rondanini assistente alla regia simone petrella assistente alla scenografia e costumi francesca apostolico
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