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Mercoledì 28 maggio 2014, in breve da Pandora, il pianeta della
politica regionale
Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 28/5/14 • nelle categorie In breve da Pandora
(ACON) Trieste, 28 mag – COM/RC – Il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, pur esprimendo
soddisfazione per l’autorizzazione alla pratica della trombolisi presso l’ospedale di Gorizia, ha presentato un’interrogazione alla Giunta
per sapere innanzitutto da quando tale terapia effettivamente potrà essere effettuata in quel nosocomio, ma soprattutto se sia vero che
si impone il trasferimento dei pazienti all’ospedale di Trieste subito dopo la terapia, e per quali ragioni.
Il mio timore – spiega il consigliere regionale Ziberna – è che dietro a queste prescrizioni, da cui deriverebbero sia maggiori costi che
disagi per i pazienti, si celi la volontà di depotenziare la Neurologia, primo atto di una possibile soppressione e conseguentemente di
un ulteriore depauperamento del servizio sanitario isontino, che questa Giunta regionale ha evidentemente già deciso. Ecco perché ho
anche chiesto che vengano fornite a Gorizia rassicurazioni volte ad allontanare questo legittimo timore.
***
(ACON) Trieste, 28 mag – AB – Il disegno di legge illustrato dall’assessore Sergio Bolzonello alla II Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Alessio Gratton (SEL), che reca disposizioni di riordino e semplificazione in materia di risorse agricole e
forestali, bonifica, caccia e pesca, è composto da 125 articoli ed è strutturato per settori omogenei.
Il Titolo I (articoli 1-38) riguarda le risorse agricole, il II
(39-52) le bonifiche, il III (53-70) la pesca sportiva, il IV
(71-78) la pesca professionale, il V (79-80) la caccia, il VI
(81-124) le risorse forestali e il VII (articolo 125) contiene le disposizioni finali.
Tra le principali disposizioni, il Titolo I apporta modifiche a dieci norme esistenti, tra cui agricoltura biologica, ERSA, agriturismo, fondo
per le emergenze, innovazione, ricerca e sviluppo, morie di api, demanio idrico. Il Titolo II interessa l’attività della bonifica e dei Consorzi
di bonifica. Il Titolo III introduce modifiche a leggi regionali che disciplinano la pesca sportiva, la protezione del patrimonio ittico e la
pesca nelle acque interne. Il Titolo IV modifica disposizioni sul rilascio delle licenze e la registrazione delle imbarcazioni utilizzate per la
pesca di mestiere nelle acque interne, innovata la disciplina della pesca del novellame e introduce alcune norme per un migliore
esercizio della vigilanza. Il Titolo V semplifica l’iter di approvazione dei Piani venatori distrettuali, il VI intende ridurre i costi delle
procedure di individuazione dei concessionari di beni silvo-pastorali di proprietà regionale e tutta l’attività contributiva legata
all’utilizzazione del bosco viene inserita in un unico articolo. Previsti criteri di premialità per le reti d’impresa e tutta una serie di norme
specifiche, anche per i Comuni.
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Al termine dell’illustrazione, la Commissione ha invitato in audizione una sessantina di organismi interessati alle diverse problematiche
e domani prenderà in esame il provvedimento, così da approvarlo in tempo utile per la sua iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio
regionale di lunedì 9 giugno.
***
Trieste, 28 mag – I ricercatori del progetto europeo Life “MIPP” (Monitoring of insects with public participation) coordinato dal Corpo
Forestale dello Stato, hanno incontrato a Udine, nella sede della Regione, i colleghi della Forestale regionale ed i funzionari dell’Ufficio
studi faunistici (che in Friuli Venezia Giulia si occupa dei monitoraggi ambientali) per un confronto informativo sui contenuti dei
progetto.
Obiettivo del progetto è sviluppare e testare nuove tecniche di controllo per cinque specie di coleotteri (Osmoderma eremita, Lucanus
cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia alpina e Morimus
asper/funereus) che vivono nelle foreste italiane.
Le larve di questi insetti “saproxilici” si nutrono di legno morto e giocano un ruolo fondamentale nel garantire la buona salute di tutto
l’ecosistema forestale.
Purtroppo, soprattutto nelle aree intensamente sfruttate per la produzione di legname, l’esistenza di questi utili animali è minacciata
dalla sottrazione del legno morto, che con i suoi micro-habitat sostiene la vita di circa il 30 per cento delle specie di un ecosistema
boschivo.
Da qui la necessità di censirne le popolazioni in tutta Italia per capire come intervenire per scongiurarne la scomparsa, in quanto per la
loro importanza tali insetti sono stati inseriti nella lista delle specie da tutelare dalla “Direttiva Habitat”, disposizione della Comunità
Europea il cui scopo è salvaguardare la biodiversità degli Stati membri attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie
animali e vegetali.
Il progetto coinvolge già il Centro Nazionale Biodiversità Forestale di Verona, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università degli Studi
Roma Tre, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Lombardia ed il Consiglio per la Ricerca e la
sperimentazione in Agricoltura
(CRA-ABP) di Firenze ed è anche uno dei primi esperimenti italiani di “citizen science”.
I cittadini, infatti, potranno aiutare i ricercatori nel censimento dei coleotteri protetti, segnalandone la presenza tramite un’applicazione
per smartphone e tablet scaricabile gratuitamente dal sito del progetto (www.lifemipp.eu), o direttamente dalla pagina web del
progetto Life “MIPP”.
I Forestali del Friuli Venezia Giulia hanno espresso entusiasmo per questa questa collaborazione, che prelude alla pianificazione di
iniziative che vedranno ricercatori, forestali e cittadini uniti nella tutela del territorio regionale per assicurarne, attraverso la
conservazione della biodiversità, la sicurezza ambientale.
Massimo Stroppa, dirigente del Servizio Corpo Forestale Regionale, ha sottolineato come la conoscenza della distribuzione e dello
stato di salute delle popolazioni di coleotteri, come il Cervo volante o il Cerambice della quercia, permetterà di proteggere alcune delle
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foreste relitte più minacciate dalla frammentazione e dal prelievo di necromassa legnosa e di alberi vetusti.
***
Trieste, 28 mag – Una richiesta forte alla Conferenza delle Regioni per arrivare a una modifica sostanziale delle norme che regolano gli
orari degli esercizi commerciali, superando la logica della liberalizzazione generalizzata delle aperture domenicali e festive e
introducendo chiusure obbligatorie in occasione delle ricorrenze nazionali.
L’iniziativa è del vicepresidente e assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, che ha inviato una lettera
ai suoi omologhi delle altre Regioni e al coordinatore della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni, chiedendo
che alla prossima riunione della Commissione sia posto all’ordine del giorno il tema delle aperture domenicali e festive degli esercizi
commerciali.
Lo scopo esplicito della richiesta, con la quale si attua fra l’altro un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, è definire alcuni elementi essenziali e largamente condivisi come base per far adottare, su iniziativa delle Regioni, una
nuova disciplina nazionale.
“Le Regioni – spiega Bolzonello – continuano a ricoprire, sotto il profilo istituzionale, un ruolo preminente nel settore del commercio e
nella gestione del territorio. Per questo mi pare opportuno che assumano un’iniziativa comune e condivisa per promuovere, sollecitare
e possibilmente indirizzare l’azione legislativa del Parlamento e del Governo nazionale che porti a forme di regolazione del settore”.
Nella lettera si indicano anche alcuni strumenti concreti per arrivare all’obiettivo: una proposta di legge nazionale, di iniziativa regionale;
un’intesa in sede di Conferenza unificata per definire un percorso attuativo assieme al ministero; l’elaborazione di un documento
tecnico che contenga gli elementi essenziali della disciplina, individuando criteri di applicazione omogenei su tutto il territorio nazionale
e allo stesso tempo i livelli istituzionali coinvolti.
Le proposte del Friuli Venezia Giulia, come base del confronto con le altre Regioni, sono comunque chiare, a partire dalla chiusura
obbligatoria degli esercizi commerciali in occasione delle festività nazionali (1 gennaio, 6 gennaio, Pasqua, lunedì dell’Angelo, 25
aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre).
Si suggerisce di aggiungere eventualmente anche la chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali per ulteriori quattro o più
domeniche all’anno, a scelta dell’esercente, previa comunicazione al Comune, oppure fissate in maniera unitaria sul territorio
municipale dal sindaco.
***
Udine, 28 mag – “All’indomani di elezioni europee così importanti per il nostro Paese, questo incontro conferma che i nostri giovani si
sentono già cittadini europei ma hanno anche necessità di assumere consapevolezza su quanto il nostro Paese possa essere ora
protagonista in Europa. La politica, le istituzioni devono farsi garanti di questa voglia di diventare cittadini europei e cambiare l’Europa
affinché li possa accogliere e fare sentire cittadini fino in fondo”.
Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo oggi al convegno sul progetto “Oltre i confini: noi
cittadini d’Europa”, promosso dalla onlus La Viarte di Santa Maria la Longa e ospitato al “Malignani” di Udine.
Finanziato sul bando Progetti speciali della Regione, il progetto ha coinvolto oltre a quattro classi di vari indirizzi del Malignani di Udine
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anche il “Malignani” di Cervignano e il “Mattei” di Latisana e le scuole medie di Gonars, Torviscosa e Palmanova. Gli allievi si sono
prodotti in elaborati, video, ricerche, attività sul tema della cittadinanza attiva ed europea.
“Sul tema della cittadinanza attiva i ragazzi di questi istituti hanno fatto un lavoro davvero straordinario, che mostra davvero tutta la loro
disponibilità a diventare veri cittadini d’Europa.
Non dobbiamo deluderli ma fare diventare più radicata e profonda quella che fino ad oggi è stata un’unione non ancora completata dal
punto di vista politico”, ha commentato Serracchiani dopo aver visionato alcuni dei progetti.
Serracchiani ha quindi invitato gli studenti a “sfruttare”
l’Europa per acquisire abilità, capacità e informazioni che saranno fondamentali nel loro percorso professionale e umano.
Sul fronte della formazione, la presidente ha ricordato che la Regione Friuli Venezia Giulia è stata la prima in Italia ad attivare la misura
“Garanzia Giovani”, che utilizzerà proprio fondi europei per sviluppare non solo occasioni di lavoro ma anche tirocini e attività formative.
“I fondi vanno nella direzione di creare una cultura europea a tutto tondo. Questi ragazzi hanno del resto – ha aggiunto Serracchiani –
una consapevolezza nuova: che in questa Europa c’è il rischio di una frammentazione che può coinvolgerli. Le istituzioni hanno il
dovere di aiutarli ad avere strumenti per contrastarla”.
Al convegno, moderato dai docenti Gabriella Burba e Dino Del Ponte e introdotto dal direttore de La Viarte, don Vincenzo Salerno, dal
coordinatore del progetto, Cristian Vecchiet, e dalla dirigente del Malignani, Ester Iannis, è intervenuto anche Giorgio Rossetti parlando
di “Problemi e prospettive per i giovani nell’Unione europea”.
***
(ACON) Trieste, 28 mag – COM/AB – “Impugnando la norma sui fuochi approvata dalla Regione, il Governo centrale vieta di bruciare
ramaglie e residui vegetali. Illogica la decisione di Renzi, imbarazzante la scelta di Serracchiani di inchinarsi a Roma e cancellare una
norma estremamente importante per i nostri cittadini e agricoltori. Cosa farà la Regione per tappare questa falla e consentire,
finalmente, di smaltire rami e vegetazione in eccesso?”
Lo chiede Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, con un’interrogazione rivolta alla Giunta, dove ricorda che “la Regione ha
assunto un impegno preciso su questo tema, approvando una norma specifica e due mozioni, la prima delle quali presentata dalla
Lega Nord. Il governo Renzi, impugnando la norma del Friuli Venezia Giulia equipara, a tutti gli effetti, i falò per bruciare rami e foglie
secche agli incendi dolosi che hanno messo a ferro e fuoco la Campania: per la legge non c’è alcuna differenza con la campagna
friulana. Per il Friuli, praticare riti tradizionali, come i fuochi epifanici, significa rispettare i propri usi e costumi, non compiere un atto
eversivo. Chi lo spiega a Renzi?”
Chiude Zilli: “L’errore di Renzi è clamoroso, ma la totale sudditanza di Serracchiani al suo leader grida vendetta, e il conto lo paga il
Friuli Venezia Giulia”.
***
Udine, 28 mag – La Settimana della Cultura Friulana, organizzata dalla Filologica Friulana ed in programma dal 5 al 15 giugno nelle
province di Udine, Pordenone, Gorizia e Treviso, è, secondo l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti,
“riconoscimento e valorizzazione dell’identità ma anche un’occasione importante di promozione del territorio fuori dai confini regionali,
laddove cultura e lingua friulana possono rappresentare un richiamo ed un valore aggiunto anche in chiave turistica”.
Intervenendo a Udine alla presentazione della prima edizione di una manifestazione che, ha spiegato il presidente della Filologica
Friulana, Federico Vicario, vuole essere un omaggio “alla nostra terra per onorare e dare nuova coscienza al Friuli”, Torrenti ha
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ricordato il sostegno della Regione ad un ente considerato imprescindibile, sottolineando come si debba utilizzare questa Settimana
per solidificare le radici locali e proporle ad un pubblico esterno, impegnandosi al meglio affinché vengano recepite come una
caratterizzazione di unicità da scoprire e conoscere per comprenderne storia e luoghi.
Un approccio multifunzionale di Torrenti che, ha affermato lo stesso assessore, è anche quello del sottosegretario alla Cultura,
Francesca Barraciu, che da sarda è particolarmente sensibile ed attenta a spunti e suggerimenti legati alla territorialità.
“Specialità ed autonomia – ha invece ricordato il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop – sono temi di stretta attualità a livello
nazionale e codificano sempre più una ricchezza che il Friuli Venezia Giulia è pronto a mettere a disposizione del Paese”.
La Settimana della Cultura Friulana vivrà l’inaugurazione giovedì
5 giugno nel giardino interno della Biblioteca statale isontina a Gorizia, con il congegno dedicato alla letteratura di confine. La chiusura,
domenica 15 giugno, sarà affidata alla Fraie de Vierte, tradizionale festa di primavera in programma a Buttrio.
***
Trieste, 28 mag – “Grande risultato per l’agricoltura del Friuli Venezia Giulia, che grazie alla sua sostenibilità, alla sua diversificazione
ed al suo orientamento alla qualità potrà contare su ingenti risorse comunitarie per far fronte alle sfide dei prossimi anni”.
Con queste parole il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole e forestali Sergio Bolzonello ha commentato oggi
l’accordo sul primo “pilastro” della Politica agricola comune/PAC raggiunto nella giornata di ieri a Roma tra il ministro alle Politiche
agricole Maurizio Martina e gli assessori regionali all’Agricoltura delle regioni Italiane.
Il primo pilastro della PAC, dedicato al “Pagamento diretto agli agricoltori” (il secondo, invece, è riferito alle politiche per lo sviluppo
rurale), “vale” per l’Italia quasi 4 miliardi di euro l’anno per i prossimi sette anni.
“Risorse che andranno agli agricoltori ‘veri’, senza penalizzare nessun settore e privilegiando le produzioni di qualità”, ha osservato
Bolzonello, il quale – ieri nella capitale – ha voluto ringraziare il ministro per il grande lavoro di squadra che ha saputo svolgere in
questi mesi assieme al sistema delle Regioni.
“La Regione Friuli Venezia Giulia ne beneficerà sia in termini di aiuto medio per unità di superficie (e per la prima volta gli aiuti saranno
estesi al settore dell’ortofrutta ed a quello
viticolo) sia perché con il meccanismo dell’accoppiamento verranno favoriti i settori (latte e carne in primis) che più necessitano di aiuto
per poter competere sul mercato”.
“Appare anche fondamentale – ha sottolineato il vicepresidente della Regione – aver ottenuto un premio specifico per gli allevamenti da
latte in zona montana, settore importantissimo per il presidio del territorio e lo sviluppo turistico delle nostre ‘terre alte’, mentre risulta
assolutamente strategica la previsione di un piano proteico nazionale, che in Friuli si concretizzerà in un aiuto specifico alla coltivazione
della soia, a supporto di filiere mangimistiche e zootecniche ‘Ogm free’ in linea con la politica che la Regione sta sviluppando in questo
contesto”.
“Inoltre, per la prima volta anche l’olivicoltura regionale, con la sua Dop, potrà beneficiare, al pari di altre Regioni da sempre molto
attive in questo comparto, di premi legati alla qualità delle produzioni: un ulteriore segnale di attenzione alle aree capaci di sviluppare
produzioni di qualità”, ha indicato Bolzonello.
***
(ACON) Trieste, 28 mag – COM/MPB – “Possiamo e dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra le esigenze degli agricoltori, quelle di tutela
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ambientale e di lotta al dissesto idrogeologico ma bisogna stare attenti a non togliere ogni tutela al bosco”.
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo nel corso delle
audizioni dei portatori di interesse svolte oggi dalla II Commissione consiliare in merito ai contenuti del disegno di legge di iniziativa
giuntale, riguardante interventi in materia di risorse agricole eforestali, bonifica, caccia e pesca.
“Siamo sicuri che per la definizione di ciò che è bosco ci si debba affidare solamente alla classificazione urbanistica? Quando un
mappale non è considerato più bosco, cambiarne la destinazione da uso agricolo a edificabile può poi essere relativamente semplice –
ha sottolineato il capogruppo di SEL -.
Bisogna poi distinguere la situazione del ciglione carsico da quella dell’altopiano. Il vincolo idrogeologico sul Carso è legato
esclusivamente alla presenza del bosco ed è un fondamentale strumento di tutela ambientale per la salvaguardia
geostatica: è un presidio di difesa del territorio da fenomeni di dissesto come quelli avvenuti recentemente sulla costiera triestina
nonchè di tutela per le grotte. Non è la presenza del vincolo idrogeologico a rallentare le pratiche dei viticoltori ed è importante
salvaguardarlo.
“Io sono triestino e i triestini italiani e sloveni amano il Carso e la sua natura così come amano un vino che sta raggiungendo livelli di
eccellenza: dobbiamo trovare il punto di incontro tra i legittimi interessi dei viticoltori del Carso e quelli di tutti triestini che amano il loro
ambiente e il suo paesaggio stando attanti a non commettere errori” – ha concluso Lauri.
L’Assessore Bolzonello concludendo l’audizione, si è detto disponibile a rivedere il testo della legge prima della discussione in Aula,
cercando nella maggioranza un punto di sintesi tra la esigenze di tutela dell’ambiente e quelle di sviluppo agricolo e turistico del Carso
e del ciglione che degrada fino al mare.
***
(ACON) Trieste, 28 mag – COM/ET – “E’ ora di fermare l’avanzata dei boschi verso i centri abitati. Un’avanzata che molto spesso
dipende da una mancata manutenzione che si protrae da decenni.
Bisogna riportare i nostri paesaggi allo stato in cui erano negli anni ’60 e ’70, dove attorno ai paesi ampi prati davano respiro ai paesi di
montagna.”
A ribadire la proposta è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Roberto Revelant.
“Se si vuole puntare sul turismo in montagna, sulla valorizzazione delle produzioni agricole e forestali, si inizi da queste riconversioni
individuando prioritariamente la manutenzione proprio attorno ai centri abitati, dove la presenza della viabilità esistente agevolerebbe
anche le operazioni di taglio del legname destinato a un suo successivo utilizzo come risorsa primaria.
“Se le nostre comunità si riappropriassero dei territori abbandonati – continua Revelant – ci sarebbero senz’altro notevoli benefici,
anche sotto l’aspetto igienico sanitario, oltre che dal punto di vista della difesa da incendi che nei periodi estivi rappresentano un
pericolo di anno in anno più serio.
“Tale proposta”, spiega l’esponente dell’opposizione, “darebbe senz’altro ossigeno a molte imprese locali e generebbe ulteriore
occupazione, di cui c’è estremamente bisogno.
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“Sarebbe sufficiente”, conclude il consigliere regionale, “per ciascun Comune individuare un perimetro attorno all’abitato che ricalchi la
situazione delle aree prative presenti negli anni ’70. A questa dovrà seguire un piano straordinario, da eseguire anche per lotti, per dare
operatività immediata al recupero del paesaggio”.
***
Udine, 28 mag – “Siamo consapevoli di lavorare su tematiche complesse e che richiedono particolare attenzione, per questo siamo
convinti che sia necessario un confronto costante per assicurare che le prossime gare europee per l’affidamento del servizio di
trasporto pubblico locale portino gli effetti positivi che ci attendiamo”.
Così si è espressa oggi la presidente della Regione Debora Serracchiani che, assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture
Mariagrazia Santoro, ha incontrato oggi a Udine i rappresentanti delle sigle sindacali del trasporto ferroviario (FILT CGIL, FIT CISL, UIL
Trasporti, FAST CONFSAL, OrSA Tasporti, UGL, FAISA CISAL, USB) per un confronto sulle future gare europee del tpl.
“Il lavoro, sotto il profilo dei livelli occupazionali, della qualità e della sicurezza, da un lato, e la qualità del servizio dall’altra, sono i
paletti su cui si fonderanno le gare. D’altra parte il ricorso alle gare è la linea dettata anche a livello nazionale, tanto che in futuro il
fondo nazionale pare sarà ridotto per quelle regioni che non ricorreranno alle gare europee”.
Serracchiani ha ribadito come la scelta di aggiudicare le gare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sia un sistema
più garantista del massimo ribasso e che consente di dare centralità a qualità, sicurezza, condizioni di lavoro ed efficienza del servizio.
“Abbiamo la necessità di razionalizzare il sistema per riqualificare la spesa al fine di migliorare il servizio soprattutto nelle aree
periferiche”, ha ribadito la presidente.
Gli esponenti della giunta regionale hanno inoltre dato garanzie sull’introduzione nel bando di gara della “clausola sociale” già prevista
dalla normativa regionale a garanzia dei livelli occupazionali. Verranno inoltre introdotti dei limiti al livello di subaffido dei servizi.
L’assessore Santoro ha annunciato la pubblicazione del bando indicativamente a luglio e l’approvazione da parte della giunta del
Veneto del protocollo di intesa tra le due Regioni per garantire i servizi condivisi e indivisi, mentre è in fase di valutazione la sostenibilità
della gestione da parte di FUC – Ferrovie Udine Cividale di alcuni servizi complementari rispetto a quelli attualmente gestiti da
Trenitalia.
Serracchiani ha infine ricordato gli investimenti in infrastrutture, in particolare l’imminente impegno di 30 milioni di euro sulla
velocizzazione della Venezia – Trieste (per impianti tecnologici) e il finanziamento di 70 milioni di euro (di cui 10 milioni già cantierati)
necessari ad interventi di superamento delle criticità del nodo di Udine.
***
Udine, 28 mag – “Siamo consapevoli di lavorare su tematiche complesse e che richiedono particolare attenzione, per questo siamo
convinti che sia necessario un confronto costante per assicurare che le prossime gare europee per l’affidamento del servizio di
trasporto pubblico locale portino gli effetti positivi che ci attendiamo”.
Così si è espressa oggi la presidente della Regione Debora Serracchiani che, assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture
Mariagrazia Santoro, ha incontrato oggi a Udine i rappresentanti delle sigle sindacali del trasporto ferroviario (FILT CGIL, FIT CISL, UIL
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Trasporti, FAST CONFSAL, OrSA Tasporti, UGL, FAISA CISAL, USB) per un confronto sulle future gare europee del tpl.
“Il lavoro, sotto il profilo dei livelli occupazionali, della qualità e della sicurezza, da un lato, e la qualità del servizio dall’altra, sono i
paletti su cui si fonderanno le gare. D’altra parte il ricorso alle gare è la linea dettata anche a livello nazionale, tanto che in futuro il
fondo nazionale pare sarà ridotto per quelle regioni che non ricorreranno alle gare europee”.
Serracchiani ha ribadito come la scelta di aggiudicare le gare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sia un sistema
più garantista del massimo ribasso e che consente di dare centralità a qualità, sicurezza, condizioni di lavoro ed efficienza del servizio.
“Abbiamo la necessità di razionalizzare il sistema per riqualificare la spesa al fine di migliorare il servizio soprattutto nelle aree
periferiche”, ha ribadito la presidente.
Gli esponenti della giunta regionale hanno inoltre dato garanzie sull’introduzione nel bando di gara della “clausola sociale” già prevista
dalla normativa regionale a garanzia dei livelli occupazionali. Verranno inoltre introdotti dei limiti al livello di subaffido dei servizi.
L’assessore Santoro ha annunciato la pubblicazione del bando indicativamente a luglio e l’approvazione da parte della giunta del
Veneto del protocollo di intesa tra le due Regioni per garantire i servizi condivisi e indivisi, mentre è in fase di valutazione la sostenibilità
della gestione da parte di FUC – Ferrovie Udine Cividale di alcuni servizi complementari rispetto a quelli attualmente gestiti da
Trenitalia.
Serracchiani ha infine ricordato gli investimenti in infrastrutture, in particolare l’imminente impegno di 30 milioni di euro sulla
velocizzazione della Venezia – Trieste (per impianti tecnologici) e il finanziamento di 70 milioni di euro (di cui 10 milioni già cantierati)
necessari ad interventi di superamento delle criticità del nodo di Udine.
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