LUGLIO 2014 MONITORAGGIO CHIMICO-BIOLOGICO DEI TORRENTI INFERNOTTO E ROCCA NERA Dott. Massimo Pascale N. iscrizione Albo dei Biologi 045787 1 1 – MACROINVERTEBRATI BENTONICI ED ITTIOFAUNA Pag. 3 2 – PARAMETRI CHIMICI Pag.29 3 – COMMENTO EGLI ESITI DEI MONITORAGGI Pag.33 4 – VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Pag.35 5 - BIBLIOGRAFIA Pag.40 2 1 – MACROINVERTEBRATI BENTONICI ED ITTIOFAUNA Il monitoraggio biologico dei torrenti Infernotto e Rocca Nera è stato condotto attraverso la caratterizzazione dei macroinvertebrati bentonici e dell’ittiofauna. E’ stato condotto un duplice campionamento dei macroinvertebrati, in condizioni idrologiche differenti ed un unico campionamento dell’ittiofauna, in condizioni di magra. Per la valutazione dello stato delle comunità macrobentoniche sono stati utilizzati l’Indice I.B.E. (Ghetti 1986, 1995; Ghetti e Bonazzi, 1977, 1980 e 1981) ed il metodo multi habitat STAR ICMi (A.A.V.V., 2007). I campionamenti dei macroinvertebrati sono stati effettuati con retino immanicato opportunamente modificato per applicare il protocollo del metodo multi habitat. Per il metodo STAR ICMi è stata campionata una superficie di 1 m², come previsto dal protocollo di campionamento per corsi d’acqua di ridotte dimensioni; il riconoscimento dei diversi individui è stato condotto parte in campo, parte in laboratorio, con microscopio binoculare, previa fissazione in alcool dei campioni da esaminare. Tab. 1 - Tabella a doppia entrata per la determinazione dell’Indice Biotico Esteso (I.B.E.) Chiave taxa Plecotteri Efemerotteri (salvo Baetidae e Caenidae) 0-1 2-5 Numero totale delle U.S. presenti 6-10 11-15 16-20 21-25 26-30 31-35 >35 più di una US 8 9 10 11 12 una sola US 7 8 9 10 11 12 più di una US 7 8 9 10 11 12 una sola US 6 7 8 9 10 11 12 più di una US 5 6 7 8 9 10 11 12 una sola US 4 5 6 7 8 9 10 11 Gammaridi - Atilidi - Palemonidi (ass. taxa preced.) 4 5 6 7 8 9 10 Asellidi - Nifhargidi (assenza taxa precedenti) 3 4 5 6 7 8 9 3 4 5 Tricotteri (inoltre Baetidae e Caenidae) Oligocheti - Chironomidi (assenza taxa precedenti) 1 2 Altri organismi (assenza taxa precedenti) 0 1 Classi qualità prima Seconda terza quarta quinta Valore I.B.E. ≥ 10 8–9 6–7 4–5 ≤3 3 Per l’applicazione dell’I.B.E. è stata utilizzata la tabella a doppia entrata riportata in tab.1; per il metodo multi habitat è stato utilizzato un apposito software sviluppato in Microsoft Excel. Il campionamento relativo all’ittiofauna è stato effettuato contestualmente ai campionamenti I.B.E. nella sezione prevista per il monitoraggio biologico nella seconda campagna di indagine. Scopo dei campionamenti è stato caratterizzare in modo esaustivo l’ittiofauna presente, con particolare riferimento a taxa indigeni oggetto di attenzioni particolari a livello comunitario, nonché ricavare i principali parametri popolazionistici: densità e biomassa delle specie presenti. Il campionamento, di tipo quantitativo, è stato condotto con un unico passaggio con elettrostorditore ed applicazione di una stima di catturabilità. Durante il campionamento sono state utilizzate apposite schede, sul cui frontespizio sono riportati alcuni parametri idroqualitativi di interesse statistico, correntemente utilizzati per la caratterizzazione idromorfologica del tratto di corpo idrico campionato, ed in particolare: • lunghezza del tratto campionato • larghezza massima del tratto campionato • larghezza media del tratto campionato • profondità massima del tratto campionato • profondità media del tratto campionato I campionamenti sono stati effettuati il 11 dicembre 2012 ed il 02/07/2014 in quattro stazioni di campionamento, due delle quali ubicate a monte del punto della futura opera di presa sui due torrenti; due stazioni sono invece rappresentative del tratto sotteso. 4 Stazione INF1 Fig.1. Torrente Infernotto, Stazione INF1 Il corso d’acqua è caratterizzato dalla presenza di piccole buche, unite da salti e saltelli. Sono presenti dislivelli superiori al metro. La profondità massima è di 50 cm, la media di 25 cm. L’alveo bagnato è largo mediamente 1,8 m circa, la larghezza massima è di 3,3 m. La velocità di corrente è ridotta, la copertura vegetale sull’alveo è totale. Il substrato è costituito da massi, ghiaia grossolana, ghiaia fine e limo. 5 Macroinvertebrati bentonici Tab. 2 – Repliche effettuate sui diversi tipi di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi Numero pescate Percentuale Flusso limo 1 10 SM ghiaia 1 10 RP microlithal 3 30 RP/RP/RP mesolithal 2 20 RP/RP macrolithal 1 10 RP megalithal 2 20 RP/CH La tab.2 riporta il numero di repliche effettuate per le diverse tipologie di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi La tab. 3 riporta i risultati derivanti dall’applicazione del metodo Multi Habitat. Tab. 3 - Classificazione del tipo fluviale ed indice STAR_ICMi. Mesohabitat: riffle Idroecoregione Origine Classe lunghez. Macrotipo Codice classificazione 04 - Alpi Meridionali SS - Scorrimento Superficiale 1 – molto piccolo (0-5 km) A2 04SS1-A2 10/06/2014 02/07/2014 metriche ASPT grezzo ASPT - 2 6,550 4,550 6,950 4,950 LogEPTD GOLD N fam. N fam.EPT Shannon STAR_ICMi Classe Indice I.B.E. Classe 2,009 1,863 0,822 0,893 24 22 13 14 2,520 2,320 0,984 0,988 1 I 10-11 I 11-10 I 6 I risultati dettagliati dei campionamenti del 10 giugno 2014 sono riportati nella tab 4. Tab. 4 – torrente Infernotto, 10/06/14, Stazione INF1. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Perlidae Genere Leuctra Dinocras Nemoura Protonemoura Abb.gen. Abb.fam. 1 1 13 13 3 22 19 Numero famiglie Genere Abb.gen Abb.fam. Baetis 56 56 Ecdyonurus 4 Epeorus 15 38 Rhitrogena 19 Habroleptoides 5 5 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 2 3 74 28 5 26 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 42 1 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 1 6 44 1 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 9 7 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 Numero famiglie Totale famiglie Nemouridae EFEMEROTTERI Baetidae Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Glossosomatidae Hydropsichidae Limnephilidae Odontoceridae Rhyacophilidae Sericostomatidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae DITTERI Athericidae Blephariceridae Chironomidae Limoniidae Stratiomyidae OLIGOCHETI Lumbricidae Tubificidae ACARI Hydracarina MEGALOTTERI Sialidae 7 3 3 7 2 5 2 1 1 24 I risultati dettagliati dei campionamenti del 2 luglio 2014 sono riportati nella tab 5. Tab. 5 – torrente Infernotto, 02/07/14, Stazione INF1. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Perlidae Genere Leuctra Dinocras Nemoura Protonemoura Isoperla Abb.gen. Abb.fam. 5 5 7 7 7 22 15 10 10 Numero famiglie Genere Abb.gen Abb.fam. Baetis 152 152 Ephemerella 23 23 Ephemera 6 6 Ecdyonurus 20 Epeorus 3 24 Rhitrogena 1 Habroleptoides 13 13 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 5 27 2 2 15 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 49 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 24 1 1 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 6 9 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 4 Numero famiglie Totale famiglie Nemouridae Perlodidae EFEMEROTTERI Baetidae Ephemerellidae Ephemeridae Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Limnephilidae Odontoceridae Rhyacophilidae COLEOTTERI Elmidae DITTERI Athericidae Chironomidae Limoniidae Simuliidae OLIGOCHETI Lumbricidae Tubificidae ACARI Hydracarina 8 4 5 5 1 4 2 1 22 Le tabelle 4e 5 rappresentano la situazione rinvenuta ai fini del calcolo dell’I.B.E. e dell’applicazione dello STAR ICMi. Sono indicati i taxa rinvenuti con il numero di individui per ciascun gruppo sistematico. Evidenziato in verde il numero di famiglie per ciascun ordine, in giallo il numero di famiglie complessivamente rinvenute. L’10/06/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 21 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11-10, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Il 02/07/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 20 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 10-11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Ittiofauna I risultati sintetici dei campionamenti dell’ittiofauna sono riportati in tab. 6. Tab. 6 - Principali parametri morfometrici e valori di densità e di biomassa dell’ittiofauna presente Codice Stazione Superficie campionata (m²) Larghezza massima (m) Larghezza media (m) Profondità massima (cm) Profondità media (cm) Densità (ind./m2) Biomassa (g/m2) Trota fario INF1 70 3,3 1,8 50 25 0,23 6,95 La comunità ittica è costituita dalla trota fario. La sua densità (tab. 6) è di 0,08 ind./m2, la biomassa di g/m2 . 9 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 Fig. 2 – torrente Infernotto; campionamento del 02/07/2014. Struttura di popolazione della trota fario. Numero di individui sulle ordinate e lunghezza (cm) dei pesci sulle ascisse. La trota fario ha popolazione non abbondante, composta esclusivamente da stadi giovanili e subadulti (fig.2), con assenza di adulti superiori alla taglia minima legale di cattura (22 cm). Nessuno degli esemplari di trota fario catturati ha fenotipo “mediterraneo” (Forneris et al., 1996). Sono assenti la trota marmorata e lo scazzone. 10 Stazione RON1 Fig.3. Torrente Rocca Nera, Stazione RON1 Il corso d’acqua è caratterizzato dalla presenza di piccole buche, unite da salti e saltelli. Sono presenti dislivelli superiori al metro. La profondità massima è di 55 cm, la media di 30 cm. L’alveo bagnato è largo mediamente 1,7 m circa, la larghezza massima è di 3,8 m. La velocità di corrente è ridotta, la copertura vegetale sull’alveo è ridotta. Il substrato è costituito da massi, ghiaia grossolana, ghiaia fine. 11 Macroinvertebrati bentonici Tab. 7 – Repliche effettuate sui diversi tipi di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi Numero pescate Percentuale Flusso microlithal 1 10 RP macrolithal 2 20 CH/FF megalithal 7 70 CH/CH/CH/CH/CH/FF/FF La tab.7 riporta il numero di repliche effettuate per le diverse tipologie di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi La tab. 8 riporta i risultati derivanti dall’applicazione del metodo Multi Habitat. Tab. 8 - Classificazione del tipo fluviale ed indice STAR_ICMi. Mesohabitat: riffle Idroecoregione Origine Classe lunghez. Macrotipo Codice classificazione 04 - Alpi Meridionali SS - Scorrimento Superficiale 1 – molto piccolo (0-5 km) A2 04SS1-A2 10/06/2014 02/07/2014 metriche ASPT grezzo ASPT - 2 6,526 4,526 6,895 4,895 LogEPTD GOLD N fam. N fam.EPT Shannon STAR_ICMi Classe Indice I.B.E. Classe 2,104 2,111 0,804 0,784 21 20 12 13 2,444 2,255 0,955 0,973 1 1 11 1 11 1 I risultati dettagliati dei campionamenti del 10 giugno 2014 sono riportati nella tab 9. 12 Tab. 9 – torrente Rocca Nera, 10/06/14, Stazione RON1. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Chloroperlidae Leuctridae Genere Abb.gen. Abb.fam. Chloroperla 5 5 Leuctra 29 29 Amphinemoura 19 Nemoura 6 37 Protonemoura 12 Isoperla 41 41 Numero famiglie Genere Abb.gen Abb.fam. Baetis 209 209 Ecdyonurus 28 47 Rhitrogena 19 Habroleptoides 13 13 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 2 27 11 9 24 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 17 19 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 9 25 66 16 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 14 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 4 3 Numero famiglie Totale famiglie Nemouridae Perlodidae EFEMEROTTERI Baetidae Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Limnephilidae Odontoceridae Rhyacophilidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae DITTERI Athericidae Blephariceridae Chironomidae Limoniidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Lumbricidae Tubificidae I risultati dettagliati dei campionamenti del 2 luglio 2014 sono riportati nella tab 10. 13 4 3 5 2 4 1 2 21 Tab. 10 – torrente Rocca Nera, 02/07/14, Stazione RON1. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Genere Leuctra Nemoura Protonemoura Isoperla Nemouridae Perlodidae EFEMEROTTERI Baetidae Ephemerellidae Genere Baetis Ephemerella Ecdyonurus Epeorus Rhitrogena Heptageniidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Limnephilidae Odontoceridae Philopotamidae Rhyacophilidae Sericostomatidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae DITTERI Athericidae Chironomidae Limoniidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Tubificidae Abb.gen. Abb.fam. 7 7 8 20 12 9 9 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 166 166 22 22 73 8 86 5 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 5 6 8 11 4 12 7 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 38 12 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 99 15 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 16 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 1 Numero famiglie Totale famiglie 3 3 7 2 3 1 1 20 Le tabelle 9 e 10 rappresentano la situazione rinvenuta ai fini del calcolo dell’I.B.E. e dell’applicazione dello STAR ICMi. Sono indicati i taxa rinvenuti con il numero di individui per ciascun gruppo sistematico. Evidenziato in verde il numero di famiglie per ciascun ordine, in giallo il numero di famiglie complessivamente rinvenute. 14 L’10/06/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 24 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Il 02/07/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 23 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Ittiofauna I risultati sintetici dei campionamenti dell’ittiofauna sono riportati in tab. 10. Tab. 10 - Principali parametri morfometrici e valori di densità e di biomassa dell’ittiofauna presente Codice Stazione Superficie campionata (m²) Larghezza massima (m) Larghezza media (m) Profondità massima (cm) Profondità media (cm) Densità (ind./m2) Biomassa (g/m2) Trota fario RON1 56 3,8 1,7 55 30 0,14 9,40 La comunità ittica è costituita dalla trota fario. La sua densità (tab. 6) è di 0,14 ind./m2, la biomassa di g/m2 . 15 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 Fig. 4 – torrente Rocca Nera; campionamento del 02/07/2014. Struttura di popolazione della trota fario. Numero di individui sulle ordinate e lunghezza (cm) dei pesci sulle ascisse. La trota fario ha popolazione non abbondante, composta da stadi giovanili e subadulti (fig.4), in assenza di individui 0+, con presenza di un solo adulto superiore alla taglia minima legale di cattura (22 cm). Nessuno degli esemplari di trota fario catturati ha fenotipo “mediterraneo” (Forneris et al., 1996). Sono assenti la trota marmorata e lo scazzone. 16 Stazione RON2 Fig.5. Torrente Rocca Nera, Stazione RON2 Il corso d’acqua è caratterizzato dalla presenza di piccole buche, unite da salti e saltelli. Sono presenti dislivelli superiori al metro. La profondità massima è di 60 cm, la media di 35 cm. L’alveo bagnato è largo mediamente 2,3 m circa, la larghezza massima è di 4,5 m. La velocità di corrente è ridotta, la copertura vegetale sull’alveo è assente. Il substrato è costituito da massi, ghiaia grossolana, ghiaia fine. 17 Macroinvertebrati bentonici Tab. 11 – Repliche effettuate sui diversi tipi di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi Numero pescate Percentuale Flusso ghiaia 1 10 UP mesolithal 2 20 RP/RP macrolithal 2 20 RP/RP megalithal 5 50 CH/CH/CH/CH/BW La tab.11 riporta il numero di repliche effettuate per le diverse tipologie di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi La tab. 12 riporta i risultati derivanti dall’applicazione del metodo Multi Habitat. Tab. 12 - Classificazione del tipo fluviale ed indice STAR_ICMi. Mesohabitat: riffle Idroecoregione Origine Classe lunghez. Macrotipo Codice classificazione 04 - Alpi Meridionali SS - Scorrimento Superficiale 1 – molto piccolo (0-5 km) A2 04SS1-A2 10/06/2014 02/07/2014 metriche ASPT grezzo ASPT - 2 6,619 4,619 7,000 5,000 LogEPTD GOLD N fam. N fam.EPT Shannon STAR_ICMi Classe Indice I.B.E. Classe 2,037 2,143 0,777 0,759 23 21 13 14 2,460 2,168 0,978 0,995 1 1 11 1 11 1 I risultati dettagliati dei campionamenti del 10 giugno 2014 sono riportati nella tab 13. 18 Tab. 13 – torrente Rocca Nera, 10/06/14, Stazione RON2. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Chloroperlidae Leuctridae Genere Chloroperla Leuctra Amphinemoura Nemoura Protonemoura Isoperla Nemouridae Perlodidae EFEMEROTTERI Baetidae Genere Baetis Ecdyonurus Rhitrogena Habroleptoides Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Leptoceridae Limnephilidae Odontoceridae Rhyacophilidae COLEOTTERI Elmidae Dytiscidae DITTERI Athericidae Blephariceridae Chironomidae Limoniidae Simuliidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Lumbricidae Tubificidae Abb.gen. Abb.fam. 2 2 35 35 11 12 28 5 32 32 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 147 147 11 35 24 9 9 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 3 4 1 20 5 37 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 14 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 11 30 46 13 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 2 4 Numero famiglie Totale famiglie I risultati dettagliati dei campionamenti del 2 luglio 2014 sono riportati nella tab 14. 19 4 3 6 2 5 1 2 23 Tab. 14 – torrente Rocca Nera, 02/07/14, Stazione RON2. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Genere Leuctra Nemoura Protonemoura Isoperla Nemouridae Perlodidae EFEMEROTTERI Baetidae Ephemerellidae Genere Baetis Ephemerella Ecdyonurus Epeorus Rhitrogena Habroleptoides Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Limnephilidae Odontoceridae Philopotamidae Polycentropodidae Rhyacophilidae Sericostomatidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae DITTERI Athericidae Chironomidae Simuliidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Tubificidae NEMATODI Nerminthidae 20 Abb.gen. Abb.fam. 6 6 4 16 11 11 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 147 147 28 28 89 3 98 6 1 1 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 7 3 7 4 9 2 16 5 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 41 4 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 128 1 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 9 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 Numero famiglie Totale famiglie 3 4 8 2 1 1 1 1 21 Le tabelle 13 e 14 rappresentano la situazione rinvenuta ai fini del calcolo dell’I.B.E. e dell’applicazione dello STAR ICMi. Sono indicati i taxa rinvenuti con il numero di individui per ciascun gruppo sistematico. Evidenziato in verde il numero di famiglie per ciascun ordine, in giallo il numero di famiglie complessivamente rinvenute. L’10/06/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 23 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Il 02/07/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 22 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Ittiofauna I risultati sintetici dei campionamenti dell’ittiofauna sono riportati in tab. 15. Tab. 15 - Principali parametri morfometrici e valori di densità e di biomassa dell’ittiofauna presente Codice Stazione Superficie campionata (m²) Larghezza massima (m) Larghezza media (m) Profondità massima (cm) Profondità media (cm) Densità (ind./m2) Biomassa (g/m2) Trota fario RON2 65 4,5 2,3 60 35 0,12 9,10 La comunità ittica è costituita dalla trota fario. La sua densità (tab. 15) è di 0,12 ind./m2, la biomassa di g/m2 . 21 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 Fig. 6 – torrente Rocca Nera; campionamento del 02/07/2014. Struttura di popolazione della trota fario. Numero di individui sulle ordinate e lunghezza (cm) dei pesci sulle ascisse. La trota fario ha popolazione non abbondante, composta da stadi giovanili e subadulti (fig.6), in assenza di individui 0+, con presenza di un solo adulto superiore alla taglia minima legale di cattura (22 cm). Nessuno degli esemplari di trota fario catturati ha fenotipo “mediterraneo” (Forneris et al., 1996). Sono assenti la trota marmorata e lo scazzone. 22 Stazione INF2 Fig.7. Torrente Infernotto, Stazione INF2 Il corso d’acqua è caratterizzato dalla presenza di piccole buche, unite da salti e saltelli. Sono assenti dislivelli superiori al metro. La profondità massima è di 80 cm, la media di 40 cm. L’alveo bagnato è largo mediamente 4,4 m circa, la larghezza massima è di 5,2 m. La velocità di corrente è medio-elevata, la copertura vegetale sull’alveo è abbondante. Il substrato è costituito da massi, ghiaia grossolana, ghiaia fine. 23 Macroinvertebrati bentonici Tab. 16 – Repliche effettuate sui diversi tipi di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi Numero pescate Percentuale Flusso ghiaia 1 10 UP mesolithal 2 20 RP/RP macrolithal 2 20 RP/RP megalithal 5 50 CH/CH/CH/CH/BW La tab.16 riporta il numero di repliche effettuate per le diverse tipologie di substrato per l’applicazione dello STAR ICMi La tab. 17 riporta i risultati derivanti dall’applicazione del metodo Multi Habitat. Tab. 17 - Classificazione del tipo fluviale ed indice STAR_ICMi. Mesohabitat: riffle Idroecoregione Origine Classe lunghez. Macrotipo Codice classificazione 04 - Alpi Meridionali SS - Scorrimento Superficiale 1 - piccolo (5-25 km) A2 04SS1-A2 10/06/2014 02/07/2014 metriche ASPT grezzo ASPT - 2 6,524 4,524 6,955 4,955 LogEPTD GOLD N fam. N fam.EPT Shannon STAR_ICMi Classe Indice I.B.E. Classe 1,813 1,987 0,741 0,680 24 25 12 14 2,584 2,250 0,953 1,007 6,524 1 11 1 11 1 I risultati dei campionamenti del 10 giugno 2014 sono riportati nella tab 19. 24 Tab. 19 – torrente Infernotto, 10/06/14, Stazione INF2. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Genere Leuctra Nemoura Protonemoura Dinocras Perla Nemouridae Perlidae EFEMEROTTERI Baetidae Ephemerellidae Ephemeridae Genere Baetis Ephemerella Ephemera Ecdyonurus Epeorus Rhitrogena Heptageniidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Odontoceridae Rhyacophilidae Sericostomatidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae Scirtidae DITTERI Athericidae Blephariceridae Chironomidae Limoniidae Simuliidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Lumbricidae Tubificidae ACARI Hydracarina 25 Abb.gen. Abb.fam. 21 21 2 24 22 3 5 2 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 127 127 56 56 9 9 11 1 13 1 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 11 59 11 38 6 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 34 3 3 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 7 8 112 4 16 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 15 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 51 Numero famiglie Totale famiglie 3 4 5 3 5 1 2 1 24 I risultati dettagliati dei campionamenti del 2 luglio 2014 sono riportati nella tab 20. Tab. 20 – torrente Infernotto, 02/07/14, Stazione INF2. Risultati dei campionamenti STAR ICMi PLECOTTERI Leuctridae Nemouridae Perlidae Genere Leuctra Protonemoura Dinocras Abb.gen. Abb.fam. 4 4 9 9 1 1 Numero famiglie Genere Abb.gen Abb.fam. Baetis 202 202 Ephemerella 42 42 Ephemera 8 8 Ecdyonurus 13 Epeorus 4 18 Rhitrogena 1 Habrophlebia 4 14 Habroleptoides 10 Numero famiglie Abb.gen Abb.fam. 9 7 43 1 27 14 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 16 3 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 3 4 24 6 164 1 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 2 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 5 Numero famiglie Abb.gen. Abb.fam. 19 Numero famiglie Totale famiglie EFEMEROTTERI Baetidae Ephemerellidae Ephemeridae Heptageniidae Leptophlebiidae TRICOTTERI Beraeidae Hydropsichidae Odontoceridae Polycentropodiadae Rhyacophilidae Sericostomatidae COLEOTTERI Elmidae Hydraenidae DITTERI Athericidae Blephariceridae Chironomidae Limoniidae Simuliidae Tipulidae TRICLADI Crenobia OLIGOCHETI Lumbricidae ACARI Hydracarina 26 3 5 6 2 6 1 1 1 25 Le tabelle 19 e 20 rappresentano la situazione rinvenuta ai fini del calcolo dell’I.B.E. e dell’applicazione dello STAR ICMi. Sono indicati i taxa rinvenuti con il numero di individui per ciascun gruppo sistematico. Evidenziato in verde il numero di famiglie per ciascun ordine, in giallo il numero di famiglie complessivamente rinvenute. L’10/06/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 23 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Il 02/07/2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità biologica (ambiente in cui non sono presenti forme di alterazione della comunità ad indicare sintomi di inquinamento/alterazione di origine antropica). Per quanto riguarda l’applicazione del metodo I.B.E., il popolamento macrobentonico è costituito da 23 unità sistematiche; il valore dell’Indice I.B.E. è 11, la classe di qualità è la prima; non si evidenziano quindi segni di alterazione della comunità ad indicare forme di inquinamento/alterazione di origine antropica. Ittiofauna I risultati sintetici dei campionamenti dell’ittiofauna sono riportati in tab. 21. Tab. 21 - Principali parametri morfometrici e valori di densità e di biomassa dell’ittiofauna presente Codice Stazione Superficie campionata (m²) Larghezza massima (m) Larghezza media (m) Profondità massima (cm) Profondità media (cm) Densità (ind./m2) Biomassa (g/m2) Trota fario 27 INF2 210 5,2 4,4 80 40 0,33 5,15 La comunità ittica è costituita dalla trota fario. La sua densità (tab. 6) è di 0,33 ind./m2, la biomassa di g/m2 . 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 Fig. 8 – torrente Infernotto; campionamento del 02/07/2014. Struttura di popolazione della trota fario. Numero di individui sulle ordinate e lunghezza (cm) dei pesci sulle ascisse. La trota fario ha popolazione abbondante, composta da stadi giovanili e subadulti (fig.8), con dominanza di individui 0+, ed assenza di adulti superiori alla taglia minima legale di cattura (22 cm). Nessuno degli esemplari di trota fario catturati ha fenotipo “mediterraneo” (Forneris et al., 1996). Sono assenti la trota marmorata e lo scazzone. 28 PARAMETRI CHIMICI La determinazione della qualità della “matrice acquosa” (caratterizzazione fisico - chimica) è stata effettuata sulla base del gruppo dei parametri di base individuati dal D. Lgs. 152/99, nell’ambito dei quali sono stati utilizzati i parametri macrodescrittori indicati in tab.12 ; questi parametri assumono un significato particolare, in quanto sono stati utilizzati, secondo il succitato decreto, per la determinazione del cosiddetto Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM). Tab. 12 - Elenco dei parametri di base indicati dalla “Tabella 4” dell’Allegato 1 del D. Lgs. 152/99. Con (o) sono indicati i parametri macrodescrittori utilizzati per la classificazione del LIM (Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori). pH Ossigeno disciolto (mg/l) (o) Solidi sospesi (mg/l) BOD5 (O2 mg/l) (o) Temperatura (°C) COD (O2 mg/l) (o) Conducibilità (μS/cm) Ortofosfato (P mg/l) Durezza (mg/l di CaCO3) Fosforo totale (Pmg/l) (o) Azoto totale (N mg/l) Cloruri (Cl- mg/l) Azoto ammoniacale (N mg/l) (o) Solfati (SO42- mg/l) Azoto nitrico (N mg/l) (o) Escherichia coli (UFC/100 ml) (o) Per il presente studio, in assenza di alterazioni idrologiche nei tratti dei corpi idrici considerati, si è ritenuto di procedere ad una caratterizzazione chimica di base limitata ad un duplice campionamento per le stazioni INF1, RON1 e INF2 e relativamente ai parametri macrodescrittori, senza quindi la pretesa di effettuare un monitoraggio articolato quale quello previsto dal succitato D. Lgs152/99 e dai protocolli seguenti. I valori ottenuti sono stati confrontati con quelli di riferimento indicati in tab. 13, al fine di ottenere, per quel parametro, il relativo punteggio; dalla somma dei punteggi ottenuti per i singoli parametri macrodescrittori si ottiene un valore complessivo dal quale si ricava il Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM) che varia da “1” (il migliore) a “5” (il peggiore). Il LIM è stato quindi calcolato per i singoli campionamenti e non sul valore rappresentativo del 75° percentile. 29 Tab. 13 - Parametri macrodescrittori relativi alla determinazione del Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM = 1 ÷ 5), ottenuto dalla somma dei punteggi attribuiti per ciascuno dei parametri stessi (metodologia indicata dal D.Lgs. 152/99 - Tabella 7 dell’allegato 1) Parametro Valore 1 Valore 2 Valore 3 Valore 4 Valore 5 100 – OD (%) ≤10 11 ÷ 20 21 ÷ 30 31 ÷ 50 > 50 BOD (mg/l) < 2,5 ≤4 ≤8 ≤ 15 > 15 COD (mg/l) <5 ≤ 10 ≤ 15 ≤ 25 > 25 N-NH4 (mg/l) < 0,03 ≤ 0,1 ≤ 0,5 ≤ 1,5 > 1,5 N-NO3 (mg/l) < 0,3 ≤ 1,5 ≤5 ≤ 10 > 10 Ptot. (mg/l) < 0,07 ≤ 0,15 ≤ 0,3 ≤ 0,6 > 0,6 E.coli (UFC/100 ml) < 100 ≤ 1.000 ≤ 5.000 ≤ 20.000 > 20.000 80 40 20 10 5 Punteggio Somma punteggi 480 ÷ 560 240 ÷ 475 120 ÷ 235 60 ÷ 115 < 60 Livello LIM 1 2 3 4 5 I parametri oggetto di analisi sono stati utilizzati anche per il calcolo del LIMeco (livello di inquinamento dei macrodescrittori per lo stato ecologico) ai sensi del D. Lgs. 152/06 (previsto con D.M. 260/2010). La procedura di calcolo del LIMeco prevede che sia calcolato un punteggio sulla base della concentrazione, osservata nel sito in esame, dei seguenti macrodescrittori: N-NH4, N-NO3, Fosforo totale e Ossigeno disciolto (100 - % di saturazione O2). Il punteggio LIMeco da attribuire al sito rappresentativo del corpo idrico è dato dalla media dei singoli LIMeco dei vari campionamenti effettuati nell’arco dell’anno in esame (con frequenza trimestrale per i monitoraggi operativi e di sorveglianza - cfr. tab. 3.6 del succitato D.M. 260/2010). Nel caso specifico, potendo disporre di due soli campionamenti per ciascuna stazione, è stato calcolato, per entrambe le stazioni, un LIMeco che, pur essendo ridotto rispetto al protocollo operativo previsto, può essere considerato come sufficientemente rappresentativo per una caratterizzazione “ante operam” propedeutica alla richiesta di derivazione idroelettrica. 30 Tab. 14 - Soglie per l’assegnazione dei punteggi ai singoli parametri per ottenere il punteggio LIMeco (da: tab 4.1.2/a del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 260 dell’8 novembre 2010). Parametri Livelli e punteggi Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 1,000 0,500 0,250 0,125 0,000 Ossigeno 100 – O2 [%] sat. ≤ 10 ≤ 20 ≤ 40 ≤ 80 > 80 Azoto ammoniacale mg/L < 0,03 ≤ 0,06 ≤ 0,12 ≤ 0,24 > 0,24 N nitrico mg/L < 0,60 ≤ 1,20 ≤ 2,40 ≤ 4,80 > 4,80 Fosforo totale mg/L < 0,05 ≤ 0,10 ≤ 0,20 ≤ 0,40 > 0,40 Classificazione di qualità secondo i valori LIMeco (Da: tab 4.1.2/b del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 260 dell’8 novembre 2010). LIMeco ≥ 0,66 ≥ 0,50 ≥ 0,33 ≥ 0,17 < 0,17 Stato ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCARSO CATTIVO Il LIMeco di ciascun campionamento viene derivato come media tra i punteggi attributi ai singoli parametri secondo le soglie di concentrazione indicate nella tab. 14. I prelievi finalizzati alle analisi chimiche sono stati effettuati mediante bottiglie campionatrici prelevando le acque in corrispondenza dei filetti centrali del corso d’acqua, avendo cura di utilizzare contenitori sterili per il microbiologico. Le bottiglie sono state conservate in borsa termica e consegnate al laboratorio di analisi (Laboratori Analysis – Pinerolo - TO) nello stesso giorno del prelievo. Tab. 15 - Parametri fisico - chimici di base macrodescrittori secondo il D.Lgs 152/99 (utili alla determinazione del LIM). 10/06/14 02/07/14 10/06/14 10/06/14 Unità Temperatura °C 13,4 14,5 13,3 14,7 14,5 16,2 N ammoniacale N mg/L 0,02 0,08 0,01 0,03 <0,01 0,05 N nitrico N mg/L 0,50 0,50 0,60 0,50 0,60 0,60 Ossigeno mg/L (%) 10,9 (104) 10,1 (99) 11,0 (105) 10,3 (101) 10,6 (103) 9,9 (100) BOD5 O2 mg/L <2 <2 <2 <2 <2 <2 COD O2 mg/L <2 <2 <2 <2 <2 <2 Fosforo totale P mg/L 0,07 < 0,01 0,04 0,03 0,05 < 0,01 UFC/100 mL Somma punteggi Livello LIM RON1 02/07/14 Parametri Escherichia coli INF1 02/07/14 INF2 0 5 0 5 0 1 480 480 520 480 520 480 1 1 1 1 1 1 31 Sulle stazioni di campionamento INF1, RON1 E INF2, oggetto di campionamenti STAR ICMi, IBE ed ittici, contestualmente ai monitoraggi biologici, sono stati effettuati i due campionamenti relativi alla qualità fisico-chimica delle acque, con valutazione dei parametri di base succitati. I risultati sono riportati in tab.15 Considerando i valori in assoluto ed in riferimento al LIM, il 10/06/2014 si è ottenuto per il campionamento “ante operam” nella stazione INF1 il punteggio di 480, in RON1 il punteggio di 520, in INF2 il punteggio di 520 ; il 02/07/2014 nella stazione INF1 il punteggio di 480, in RON1 il punteggio di 480, in INF2 il punteggio di 480; in tutti i siti ed in tutti campionamenti è stato conseguito il livello LIM pari ad 1 (stato elevato), come normalmente atteso per bacini poco antropizzati. I parametri oggetto di analisi sono stati poi utilizzati per il calcolo del LIMeco; per tutte le stazioni (tab.16) sono stati ottenuti, analogamente a quanto verificatosi con il LIM, risultati coerenti con lo stato “elevato” in entrambi i campionamenti. Tab. 16 - Calcolo del valore LIMeco relativo alle stazioni di campionamento S1 ed S2. Si osserva che il calcolo di questo indicatore porta allo stato “elevato”, migliore di quello (buono) ricavato dall’applicazione del LIM. 10/06/14 02/07/14 10/06/14 10/06/14 RON1 02/07/14 Parametri Unità N ammoniacale N mg/L 1,000 0,250 1,000 0,500 1,000 0,500 N nitrico N mg/L 1,000 1,000 0,500 1,000 0,500 0,500 Ossigeno 100–O2 [%] P mg/L 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 0,500 1,000 1,000 1,000 0,500 1,000 Somma 3,500 3,250 3,500 3,500 3,000 3,000 LIMeco 0,875(elevato) 0,813(elevato) 0,875(elevato) 0,875(elevato) 0,750(elevato) 0,750(elevato) Fosforo totale INF1 02/07/14 32 INF2 3 – COMMENTO EGLI ESITI DEI MONITORAGGI I torrenti Infernotto e Rocca Nera, nell’area interessata dalla presente indagine, si presentano, dal punto di vista idromorfologico, come un corso d’acqua con un elevato grado d’integrità. Dal punto di vista biologico, per entrambi i campionamenti condotti nel 2014 l’applicazione dello STAR ICMi restituisce una prima classe di qualità nelle quattro stazioni di campionamento (tab.17). Tab. 17 - Risultati sintetici dei campionamenti del macrobenthos STAR ICMi (classe di qualità) I.B.E. (classe di qualità) 10/06/2014 02/07/2014 10/06/2014 02/07/2014 INF1 I I I I RON1 I I I I RON2 I I I I INF2 I I I I Anche l’applicazione dell’I.B.E. evidenzia, nel complesso, una situazione di non alterazione della comunità macrobentonica. Le quattro stazioni oggetto di campionamento sono in prima classe di qualità in tutti i campionamenti effettuati. Il risultato indica per il tratto indagato una qualità biologica ampiamente in linea con quanto atteso ai sensi dell’applicazione del Dlgs. 152/99 e successive modificazioni. Tab. 18 - Risultati sintetici dei campionamenti dell’ittiofauna (D: densità, B: biomassa) Densità (individui/m²) Biomassa (grammi/m²) INF1 0,23 6,95 RON1 0,14 9,40 RON2 0,12 9,10 INF2 0,33 5,15 33 Per quanto concerne l’ittiofauna, la comunità ittica è costituita un’unica specie (tab.18): la trota fario. La zona ittica è quella dei salmonidi superiore (zona A). I parametri quantitativi sono riportati in tab. 18. Le densità sono interessanti, considerate le caratteristiche ambientali dei corpi idrici indagati, mentre le biomasse sono su valori medio-bassi, a causa della carenza di adulti superiori alla taglia minima di cattura. Tab. 19 - Risultati sintetici dei campionamenti chimici LIM(classe di qualità) LIMeco (classe di qualità) 10/06/2014 02/07/2014 10/06/2014 02/07/2014 INF1 I I I I RON1 I I I I INF2 I I I I Le indagini chimiche, condotte con un duplice campionamento e caratterizzazione mediante i parametri macrodescrittori, ai fini del calcolo del LIM e del LIMeco (tab.19), hanno evidenziato piena coerenza con gli obiettivi di qualità fissati dal Dlgs 152/99 e successivi. 34 4 – VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Fase di cantiere Per quanto concerne la componente biotica strettamente associata al corso d'acqua oggetto della caratterizzazione mediante monitoraggi puntuali descritta nel rapporto specifico, circa la macrofauna bentonica ed in relazione alla fase di realizzazione dell'impianto le attese sono per impatti di grado medio/basso e reversibili, legati soprattutto all'esecuzione di interventi in alveo per la costruzione dell'opera di presa e di restituzione e di eventuali opere di difesa spondale. Anche la creazione di piste d'accesso tangenti il corso d'acqua potrebbe determinare perturbazioni reversibili e di bassa entità, proporzionali al tratto di corso d'acqua (alveo bagnato) interessato. I lavori dovranno ovviamente essere condotti a regola d'arte e senza utilizzo di materiale pericoloso per l'idrofauna o, per meglio precisare, l'utilizzo di cemento od altre sostanze potenzialmente nocive dovrà essere circoscritto il più possibile nel tempo e nello spazio e, soprattutto, si dovrà evitarne il contatto accidentale con l'alveo bagnato, isolando ed asciugando opportunamente i tratti dove si dovrà intervenire con tali modalità. Quanto detto per la macrofauna bentonica vale per l'ittiofauna in modo ancora più marcato. In questo caso, interventi che prevedano asciutte anche parziali dovranno essere anticipati da comunicazione e richiesta specifica di “messa in asciutta” alla Provincia di Cuneo, secondo quanto previsto dalla L.R.37/2006 e dovranno prevedere l'allontanamento e la messa in sicurezza dei pesci presenti mediante utilizzo dell'elettrostorditore. Il recupero dell'ittiofauna prima di interventi potenzialmente pericolosi dovrebbe ridurre di molto il rischio di eventuali morie legate alla mancanza d'acqua, al riempimento di buche, alla ricalibratura di tratti di corso d'acqua che dovrà essere il più possibile limitata per evitare effetti negati nel medio/lungo termine, dopo la costruzione dell'opera e la sua messa in funzione. Come regola generale si raccomanda di evitare per quanto possibile in tratti derivati interventi di ricalibratura che comportino banalizzazione dell'habitat fluviale e drastico abbattimento dei battenti idrici, pena la riduzione e, nei casi peggiori, l'eliminazione totale del popolamento ittico presente. Per quanto concerne gli aspetti legati alla chimica delle acque in fase di cantiere non sono attesi impatti importanti a condizione che interventi che comportano l'utilizzo di sostanze chimiche vengano effettuati in condizioni di alveo asciutto e vengano evitati sversamenti di acque contaminate nel corso d'acqua. Un lieve e reversibile aumento dei solidi sospesi è atteso durante la fase di cantiere, in occasione di interventi di sbancamento ed in particolare qualora sia interessato l'alveo bagnato. Fase di esercizio La caratterizzazione del corpo idrico dal punto di vista dei macroinvertebrati bentonici attraverso il metodo STAR ICMi ed I.B.E, in linea con le attese, ha fornito risultati molto 35 positivi: il torrente presenta ottime condizioni ambientali su tutta l’asta; è stata rilevata una I classe in tutte le stazioni indagate. A derivazione attiva si prevede un mantenimento della prima classe di qualità per quanto concerne l’applicazione dell’indice I.B.E., mentre con l’applicazione dello STAR ICMi, più penalizzante dell‘Indice Biotico Esteso, si potrebbe avere un lieve scadimento di qualità, con valori di II classe, sempre in linea con gli obiettivi di qualità previsti dal piano di Tutela delle Acque Regionale. Va comunque precisato che, visti i valori di D.M.V. proposti (e il fatto che a partire dalla confluenza dei due rii il DMV base risulta pari a 100 l/s) appare più probabile un mantenimento della prima classe, anche in considerazione della scarsa risposta delle comunità macrobentoniche alle alterazioni idrologiche in ambiti alpini. L'impatto generato da tutte le forme di alterazione che tenderanno a cronicizzarsi (variazione della portata, del profilo di corrente, dell'idrodinamica) sarà presumibilmente di grado basso, visto il contesto ambientale considerato, ed a lungo termine. Per preservare una comunità macrobentonica articolata e ricca il profilo morfologico del corso d'acqua dovrà rimanere inalterato (o poco alterato). L'interruzione della continuità longitudinale del corso d'acqua derivante dalla costruzione dell'opera di presa avrà effetti nulli su questa componente biotica, mentre impatti modesti e reversibili a breve termine potranno essere determinati da interventi di manutenzione che prevedano rilascio di sedimenti nel corpo idrico. Per ciò che riguarda i pesci, a centrale attiva ed in fase di esercizio si attende un sostanziale mantenimento della situazione attuale per quanto concerne la composizione (mono)specifica, mentre lievi ripercussioni si potranno avere sui parametri quantitativi (soprattutto sulla densità). Questo fenomeno è legato alla perdita di superficie disponibile per l’ittiofauna ed alle escursioni di livello normalmente associate alla produzione idroelettrica. La diminuzione di portata è, in generale, particolarmente negativo sugli stadi adulti, venendo a mancare aree a maggior profondità normalmente occupate dai soggetti di taglia superiore. Va detto che in nessuna delle stazioni indagate gli esemplari adulti hanno mostrato una buona consistenza numerica, probabilmente a causa dell’eccessiva pressione alieutica. La diminuzione dei battenti idrici provoca poi un effetto negativo generalizzato, esteso a tutti i componenti della popolazione, per l’aumento delle possibilità di predazione da parte di organismi ittiofagi quali, ad esempio, gli ardeidi. Viceversa la minore portata ha effetti generalmente positivi sul prelievo determinato dall’attività di pesca, sfavorita e resa difficoltosa con acque basse e chiare. E’ ipotizzabile, a regime D.M.V. applicato, una perdita contenuta entro il 20% della biomassa attuale ed appena superiore per quanto concerne i parametri densitari, a condizione che non vengano alterati i parametri morfoidraulici ed in particolare non vi siano manomissioni del substrato attraverso interventi di disalveo e ricalibratura. Tale perdita non dovrebbe 36 compromettere le capacità di automantenimento delle popolazioni di salmonidi che, peraltro, appaiono sostenute più dalle immissioni annuali effettuate a scopo alieutico che da riproduzione in loco. L'impatto generato da tutte le forme di alterazione che tenderanno a cronicizzarsi (variazione della portata, del profilo di corrente, dell'idrodinamica) sarà sui pesci presumibilmente di grado medio/basso ed a lungo termine. Questo tenderà ad un valore basso qualora si rispetti il mantenimento di condizioni morfologiche invariate rispetto a quelle attuali, per garantire il mantenimento di accettabili condizioni biologiche del torrente anche in presenza di importanti sottrazioni di portata. L'interruzione della continuità longitudinale del corso d'acqua derivante dalla costruzione dell'opera di presa avrà effetti nulli sui pesci, vista l’attuale presenza presso i punti di presa di ostacoli naturali insormontabili; impatti modesti e reversibili a breve termine potranno essere determinati da interventi di manutenzione; in particolare questi saranno legati alla presenza di eventuali pesci nella vasca di carico ed in tratti del canale/condotta, ma saranno molto ridotti se l'opera di presa sarà dotata di opportune griglie per impedire l'accesso dei pesci alla derivazione e di qui alla centrale. La chimica delle acque in fase di esercizio non dovrebbe vedere sostanziali variazioni rispetto a quanto osservato in fase ante operam, visto il contesto di bassa antropizzazione di gran parte del territorio in cui è inserito il torrente, soprattutto nel tratto medio e superiore. Si attende quindi un impatto di grado lieve e di lungo periodo, non tale da compromettere l’attuale stato chimico del corpo idrico. In fase di esercizio dovrà essere predisposta una rete di monitoraggio annuale sulle stazioni oggetto di campionamenti STAR ICMi ,I.B.E. ed ittiofauna, dove dovranno essere effettuati prelievi di macrovertebrati bentonici ed ittiofauna, nonché analisi chimiche delle acque; mentre per quanto riguarda l'ittiofauna sarà sufficiente un campionamento annuale, per ciò che concerne I.B.E. e STAR ICMi e prelievi chimici il numero di prelievi potranno essere concordati con la Provincia di Cuneo e l'A.R.P.A., secondo la normativa attuale e gli obiettivi individuati dai due Enti sopra citati. MATRICI D’IDENTIFICAZIONE L’individuazione degli impatti causati dal progetto sull’ambiente circostante è avvenuta con l'applicazione del metodo della matrice di interazione, introdotto da Leopold nel 1971. Evidenziando la correlazione tra le Azioni di progetto (in riga) e le Componenti ambientali (in colonna), si è ottenuta una rappresentazione bidimensionale delle relazioni causa-effetto tra le attività di progetto ed i fattori ambientali su cui esse generano un eventuale impatto. Si è attribuito ad ogni impatto un livello: 37 - Impatto nullo Impatto negativo lieve Impatto negativo medio Impatto negativo rilevante Impatto positivo lieve Impatto positivo medio Impatto positivo rilevante 0 NL NM NR PL PM PR ed un peso relativo alla durata ed alla reversibilità nel tempo: - Impatto reversibile a breve termine B Impatto reversibile a lungo termine L Impatto irreversibile I utilizzando così 18 livelli di significatività: Impatto Negativo Impatto Positivo Lieve NLB NLL NLI Medio NMB NML NMI Rilevante NRB NRL NRI Lieve PLB PLL PLI Medio PMB PML PMI Rilevante PRB PRL PRI revers. Breve revers. Lungo termine termine Irreversibile Tab. 20 - Giudizi di Impatto Inoltre, ogni impatto è caratterizzato da un peso dovuto al raggio di influenza nello spazio. Può trattarsi di: - Impatto locale Impatto regionale LC RN. In definitiva i livelli di significatività risultano 36, a seconda che nel giudizio si aggiunga l'uno o l'altro peso. Le matrici riportate di seguito sono due: la prima (tab. 20) riguarda gli effetti causati dalle azioni temporanee durante la fase di realizzazione del progetto, la seconda (tab. 21) le azioni 38 permanenti a lavori ultimati e durante il funzionamento dell’impianto. Per la matrice degli impatti complessivi si rimanda alla parte specifica 0 0 0 Biocenosi: Macroinvertebrati Ittiofauna Qualità dell'acqua Azioni impattanti a livello acustico (*) Esecuzione dei lavori e scavi connessi Operatività Azioni didei transito mezzi / d'opera accesso disboscamento Costruzione ed eventuale piste di connesso Tab. 21 - Matrice delle azioni temporanee NLB NLB NLB NLB NLB 0 Biocenosi: Macroinvertebrati Ittiofauna Qualità dell'acqua NLL NLL NLL NLL NLL 39 NLL NLL 0 0 0 0 NLL NLL NLL NLL NLB NLB NLB Produzione di energia elettrica Operazioni di manutenzione ambientale Manipolazione preesistente del contesto Inserimento di manufatti Variazione del profilo di corrente Variazione di portata Tab. 22 - Matrice delle azioni permanenti Interruzione corso d'acqua della continuità del quella di non realizzazione del progetto. Variazione fluviale dell'idrodinamica Entrambe le matrici sono utilizzate per confrontare tra loro tutte le alternative, compresa 5 – BIBLIOGRAFIA A.A.V.V., 2007. Notiziario dei metodi analitici. Macroinvertebrati acquaticici e Direttiva 200/60/EC (WFD). C.N.R./I.R.S.A. Roma, 114 pp. DE LURY D.B. 1947. On the estimation of byological population. Biometrics. 3 (4): 145167. FORNERIS G., PASCALE M., SICURO B., PALMEGIANO G.B., 1996. Analisi biometrica di tre popolazioni di Salmo [trutta] trutta. Biologia dei salmonidi; tutela e gestione delle popolazioni indigene.Atti del Quinto Convegno Nazionale A.I.I.A.D. (Montecchio Maggiore (Vi) 28-29 ottobre 1994), pp. 53 -62. GHETTI P.F. 1986. I macroinvertebrati nell’analisi di qualità dei corsi d’acqua. Manuale di applicazione - Indice Biotico E.B.I. modificato. Provincia Autonoma di Trento. GHETTI P.F. 1995. Indice biotico Esteso (I.B.E.) Notiziario dei Metodi Analitici. IRSA (CNR), ISSN: 0333392-1425: 1-24. GHETTI P.F., BONAZZI G. 1977. 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