COMUNE DILEONFORTE (PROVINCIA STAFF DEL SINDACO Protocollo nr.: 0022836 del 05/12/14 Ente: COMUNE DI LEONFORTE AIlUIIIIIl IIIIIl III DI ENNA) Al Presidente Della Regione Siciliana All' Ass. Reg. Alla Salute Alla VI Comm. Reg. Sanità Al Comm. Straordinario Dell' ASP 4 A tutti i Segretari Provo delle 00. SS. A S.E. il prefetto di Enna Al Personale del F.B.C. di Leonforte A tutti i Sindaci della Provo di Enna La nostra Comunità è fortemente preoccupata della notIZia degli ultimi giorni che vedeva definitivamente soppresso prima e ora con appena un filo di speranza il nostro Ospedale. Preoccupazione che trova conferma dalle notizie emanate da chi ci governa. La situazione allo stato attuale è quella secondo cui gli 8 ospedali siciliani, cosiddetti minori, per ora non chiudono ma saranno sottoposti assieme a tutti gli altri egualmente ad una valutazione dei parametri sull'offerta sanitaria. Questi parametri non sono stati ancora definiti e questa sorta di competizione con gli ospedali più organizzati, meglio strutturati e muniti di tutte le figure professionali pone l'Ospedale FBC di Leonforte in una posizione impari e non di uguaglianza, perché volutamente la politica e le alte dirigenze lo hanno privato nel tempo di risorse professionali, strutturali ed economiche. Oggi dimostrare i numeri per il FBC è sicuramente molto più difficile se non impossibile rispetto agli altri a cui è garantito ad esempio il funzionamento quotidiano della Diagnostica o della sala operatoria. A Leonforte da molto tempo ormai si effettuano interventi chirurgici solo programmati, perché alla sala operatoria non è garantita una funzionalità H 24, eppure ci troveremo a combattere con i numeri, con le statistiche, con i parametri d'incidenza, ecc ... Verrebbe da pensare che i numeri sono più importanti delle persone, che contenere la spesa è prioritario rispetto alla stessa vita umana che nella teoria romantica non ha prezzo, che la qualità della vita a cui siamo giunti è solo spreco. Mi piacerebbe però che tutte queste cose qualcuno le andasse a raccontare a Domenico, quel nostro concittadino che una decina di giorni fa a causa di un bruttissimo infortunio sul lavoro ha perso il braccio destro, rischiando di morire dissanguato se non ci fosse stata la tempestività dei soccorsi praticati nel PRONTO SOCCORSO di Leonforte. Complimenti a quei grandissimi Medici che hanno saputo bloccare l'emorragia, stabilizzare il paziente e prepararlo, intubandolo ed anestetizzandolo, per il trasferimento al Cannizzaro di Catania. Se non ci sarebbe stato l'OSPEDALE di Leonforte, una vita certamente si sarebbe persa sulle strade per raggiungere il più vicino ospedale di provincia e a Carmela non sarebbe rimasto altro da fare che piangere suo marito. E allora quanti numeri vale questo intervento del nostro Pronto Soccorso e quanto valgono i suoi medici che a volte vengono sminuiti perché operano in piccoli ospedali come il nostro dai professoroni, quelli importanti che fanno la fama a suon di numeri e quattrini, quelli che hanno voce in capitolo quando si fanno le norme sanitarie. Questo è solo uno dei tanti esempi che si possono narrare dell'attività dell'Ospedale di Leonforte, perché trova più visibilità rispetto ad altri casi altrettanto gravi ed importanti condotti con successo nel nosocomio leonfortese e che magari rimangono sommersi e nell'anonimato. Chi ci governa ad alto livello guardandoci dai palazzi del potere dovrebbe conoscere il nostro territorio non solo dal punto di vista turistico ed organolettico, pregiandosi di conoscere questo o quel agriturismo, ma dovrebbe chiedersi di quali servizi conta quel territorio e quale garanzia alla vita ha in termini sanitari e di sicurezza, perché il Fato potrebbe giocare un brutto scherzo anche a loro che trovandosi di passaggio per le nostre comunità, potrebbero avere bisogno di aiuto e di cure e in mancanza di strutture adeguate rischierebbero la vita. Ritengo che mantenere tutti i presidi ospedali eri aperti e funzionanti è interesse di tutti ricchi, poveri, potenti ed umili. A questa lotta ci dobbiamo credere tutti anche i più scettici che sono mossi dal rancore perché toccati da vicende familiari che hamlO trasformato le emergenze sanitarie in tragedia. A volte le cose non vanno per il verso giusto ma non è possibile pensare che possiamo fare a meno di strutture così importanti come l'Ospedale, perché al ripetersi di un' emergenza l'ospedale potrebbe salvarci la vita. La comunità deve procedere unita e con forza nell'obbiettivo di salvare il nostro Ospedale non cadendo in speculazioni politiche o di altro genere. È giusto incoraggiare l'associazionismo per aggregare la società civica. Domenico e Carmela sono i primi sostenitori di questo percorso testimoni che la presenza dell' ospedale è impostante a prescindere dalle statiche. Invito ancora una volta le forze sociali e sindacali a giocare quel grande ruolo di rappresentanti di tutte le categorie di lavoratori che possono essere ipotetici utenti della Sanità, promuovendo azioni per il mantenimento del nosocomio Leonfortese. Faccio appello all'orgoglio degli ospedalieri, che quotidianamente operano in modo eroico e con sacrificio per salvare e curare la gente, affìnchè continuino a far sentire alla popolazione la loro umanità e l'attaccamento professionale per garantire i servizi sanitari. I nostri governatori dal canto loro devono cominciare a sentire maggiornlente le voci del popolo e a dissentire da quelle del governo centrale che rincorre solo taluni sprechi a scapito si ottimi servizi. Ci troviamo per l'ennesima volta a contemplare il Ferro Branciforti Capra come ospedale salvavita, manteniamo lo vivo ed in piena efficienza. Cordialità. Leonforte 03/12/2014.
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