Prospettive per il movimento studentesco (2014) Crisi globale 1 – Siamo ormai nel quinto anno della crisi globale del capitalismo che, fin dal 2008, anno in cui le banche vennero salvate usando soldi pubblici, ha visto i governi di tutto il mondo adottare programmi di austerità. L’unica opzione per la borghesia internazionale è tenere il capitalismo a galla recuperando i soldi usati per i piani di salvataggio attraverso il taglio della spesa pubblica. 2 – Un simile salvataggio è stato necessario a causa dalla crisi di sovrapproduzione dell’economia globale - un fenomeno contraddittorio inevitabile sotto il capitalismo. Questa crisi continua a paralizzare la crescita economica dappertutto, portando come conseguenze i licenziamenti, la diminuzione dei salari e il peggioramento delle condizioni di lavoro in ogni settore dell’economia, nel tentativo di distruggere l’eccessiva capacità produttiva del sistema. Tali metodi non risolvono le contraddizioni che portano alla crisi economica, ma semplicemente li esacerbano per il futuro. 3 – Tutti i tentativi attuati dalla borghesia di arginare la crisi economica hanno dato luogo a drammatiche crisi sociali in tutto il mondo. L’anno scorso abbiamo visto enormi movimenti in Turchia, Egitto e Brasile. Attraverso l’Europa, dal Portogallo alla Bulgaria, abbiamo visto milioni di persone scendere in piazza. Anche il Bangladesh, il Sudafrica e la Corea del Sud, tra gli altri, hanno visto lo scoppio di mobilitazioni. 4 – La tempistica di tali movimenti non è casuale. Solo eliminando tutte le conquiste fatte dalla classe operaia in passato per quanto riguarda i servizi pubblici e le condizioni di lavoro la borghesia può resuscitare di nuovo il capitalismo. Pertanto, negli ultimi cinque anni si è intensificata la lotta di classe, e i lavoratori sono sempre più consapevoli del fatto che il capitalismo non ci offre alcun futuro. La crisi in Gran Bretagna 5. Nonostante si parli di ripresa economica, questo processo ha luogo anche in Gran Bretagna. Una ripresa nel settore della speculazione finanziaria non è stata accompagnata da una ripresa in altri settori dell'economia. I profitti sono in crescita, ma i salari restano dell'8% sotto il livello pre-crisi. La sottoccupazione, l'uso di contratti a zero ore e di lavoratori precari sono aumentati vertiginosamente. 6 – Stiamo anche subendo attacchi senza precedenti al Sistema Sanitario Nazionale, agli aiuti sociali, alle pensioni e ad altri servizi pubblici già sotto pressione a causa della debolezza dell’economia. Oltre un milione di persone attualmente si affida a banche alimentari che stanno aprendo al ritmo di 3 alla settimana, nel tentativo di tirare la fine del mese. Quasi tutti gli analisti hanno previsto la continuazione del regime di austerity almeno fino al 2020, mentre altri economisti hanno cominciato a parlare di austerità permanente. A questo proposito, in realtà solo circa un terzo dei tagli alla spesa sono stati attuati finora, e il peggio deve ancora venire. 7 – Il risultato di questa situazione sono stati movimenti di protesta e azioni sindacali. Nell’ultimo anno si sono visti numerosi scioperi indetti dalla FBU (Sindacato dei Vigili del Fuoco, ndr); azioni congiunte tra il NUT e NASWUT (due sindacati di maestri e professori, ndr); azioni congiunte tra UCU (Sindacato dei lavoratori di College e Università, ndr) Unison e UNITE (altre importanti sigle sindacali, che contano milioni di aderenti, ndr). Il GMB (sindacato con più di 500.000 iscritti, ndr) ha chiesto che il TUC (Trade Union Congress, la più grande confederazione sindacale inglese, ndr) proponga una data per uno sciopero generale, e il TUC ha preso in considerazione anche gli aspetti pratici della preparazione di uno sciopero generale in Gran Bretagna. 8 – Anche se meno concrete, le osservazioni fatte da Russell Brand (attore molto popolare in UK, ndr) diversi mesi fa invitando alla rivoluzione si sono dimostrate estremamente popolare e e hanno riscosso l’approvazione di milioni di persone. Personaggi pubblici come gli attori Antonio Banderas e Donald Sutherland hanno fatto commenti simili che hanno attirato reazioni altrettanto positive. Stiamo assistendo allo sviluppo di un processo in cui l'ulteriore deterioramento delle condizioni di vita sta causando un aumento della coscienza rivoluzionaria. Lotta Giovanile Internazionale 9 – Si dice spesso che i giovani sono il barometro della temperatura della lotta di classe - come accadde per il movimento degli studenti in Gran Bretagna nel 2010. Più di recente i giovani hanno giocato un ruolo chiave nelle lotte nel mondo in luoghi come il Cile, l'Austria, la Danimarca, la Spagna, l'Italia e altri, riflettendo il crescente ritmo della lotta di classe in tutto il mondo. 10 – Queste lotte giovanili sono state al loro massimo per dimensione ed efficacia quando si sono unite al più ampio movimento della classe operaia. In Cile i leader studenteschi hanno pubblicato un appello allo sciopero generale a fianco dei sindacati. In Spagna è stato uno sciopero degli studenti uniti a insegnanti e genitori a portare oltre un milione di persone in strada. Mentre la crisi si svilupperà, settori più ampi della classe operaia saranno portate a combattere una cosciente lotta di classe e i giovani avranno un ruolo in loro sostegno. I giovani in Gran Bretagna 11 – In Gran Bretagna la gioventù, in particolare il movimento studentesco, è rimasta passiva dal 2010. Questo si deve alla sconfitta sulla questione delle tasse universitarie e alla leadership debole della NUS (il principale sindacato studentesco britannico, ndr). Tuttavia, gli attacchi del regime di austerity portati contro studenti e giovani non si sono fermati ed esistono ancora le condizioni che hanno scatenato le mobilitazioni del 2010, e continuano ancora a spingere i giovani a trarre conclusioni rivoluzionarie. 12 - La disoccupazione giovanile in Gran Bretagna continua a interessare circa un milione di persone ed è uno dei fattori che causano l'impossibilità per molte persone di saldare i debiti e mantenere uno standard di vita decente. L’alto tasso di disoccupazione dei laureati significa che apparteniamo ad una generazione dei disoccupati più istruiti nella storia. 13 – Secondo un recente studio della Prince’s Trust, 750mila giovani sentono di non avere nulla per cui vivere, e l’amministratore della Prince’s Trust ha dichiarato che la disoccupazione giovanile deve essere considerata un grave problema di salute pubblica. L'impatto della disoccupazione giovanile sui giovani è la prova più brutale che i giovani di oggi possiedono un tenore di vita peggiore di quello dei nostri genitori. 14 – La disoccupazione giovanile e la sottoccupazione hanno costretto milioni di giovani a richiedere l’assistenza statale, ma allo stesso tempo è proprio quella stessa assistenza statale dedicata ai più giovani a essere presa di mira dalle misure di austerità del governo. George Osborne (membro conservatore del Governo britannico, ndr) ha annunciato che il governo ha intenzione di attuare un ulteriore taglio di 25 miliardi di sterline dopo le prossime elezioni generali, la maggior parte dei quale sarà indirizzato contro l’assistenza statale dedicata ai minori di 25 anni. Scandalosamente, la leadership del partito laburista è saltata su questo carrozzone che prevede l’incremento degli attacchi dei benefit per i giovani. 15 – Gli attacchi a salari e pensioni, oltre agli aumenti incessanti dell’età pensionabile significano che, anche qualora dovessero trovare lavoro, i giovani di oggi dovranno lavorare per meno soldi e più a lungo, prima di andare in pensione con una pensione peggiore di quella dei loro genitori e dei loro nonni. Gli attacchi agli studenti 16 – Fin dall’aumento delle tasse universitarie nel 2010 a 9000 sterline all’anno, l'accelerazione della privatizzazione dell'istruzione è diventata sempre più evidente. Le università son dirette sempre più per il profitto, il che significa la chiusura di corsi e, in alcuni casi, di intere facoltà. A Leeds, ad esempio, sono stati chiusi corsi di assistenza sanitaria poiché non creavano profitto per l’università, nonostante la soddisfazione degli studenti riguardo al corso, il tasso del 100% di occupazione per i laureati e la forte necessità di assistenti sanitari professionali e formati. 17 – Vanno di pari passo con quanto detto sopra il peggioramento delle condizioni di lavoro del personale universitario, a buona parte del quale è stato tagliato negli ultimi cinque anni lo stipendio del 13%, e la pratica di molte università di utilizzare manodopera precaria con il personale al di sotto del salario di sussistenza. Nel frattempo, il salario medio di un vice-cancelliere (vice rettore di università, ndr) è di circa 300mila sterline. Inevitabilmente le condizioni di lavoro del personale hanno un impatto sugli studenti. Gli attacchi contro il personale e gli studenti hanno la medesima causa: la crisi del capitalismo. 18 – Quest'ultimo anno ha visto anche il Governo appaltare la riscossione dei debiti degli studenti a società private di recupero crediti. Questo è un sintomo dei problemi che dovranno affrontare i futuri governi, i quali non saranno in grado di riscuotere le enormi somme dei debiti imposti agli studenti, e questo fatto porterà a una ulteriore crisi delle finanze pubbliche. Per non parlare della situazione di insicurezza in cui vivono milioni di studenti che affrontano la prospettiva di essere perseguitati da parte di imprese di riscossione debiti private e senza scrupoli. 19 – I problemi con i prestiti agli studenti non si fermano qui: infatti i prestiti agli studenti hanno ricevuto limitazioni e non sono aumentati di oltre l'1% all'anno a partire dal 2009, nonostante l'inflazione al 3%, con il costo di molti prodotti di base come cibo ed energia che è aumentato molto più velocemente. Di fronte alle proprie finanze risicate e all'incapacità di trovare lavoro gli studenti si sentono sotto pressione visto che il costo della vita sale alle stelle, in particolare in relazione ai costi di affitto di un posto in cui vivere. 20 – Anche gli studenti delle scuole affrontano una situazione sempre più difficile. Dopo la perdita del Education Maintenance Allowance (un sistema di aiuti statali agli studenti più poveri, ndr) nel 2010 gli studenti delle scuole ora affrontano la cessione delle loro scuole ad organizzazioni private perché siano gestite fuori dal controllo delle amministrazioni locali come ‘Free Schools’ (scuole formalmente pubbliche ma in realtà gestite da privati, ndr) o accademie. Questo è il primo passo verso la privatizzazione delle scuole pubbliche, e le misure di taglio dei costi che saranno attuate in parte sono già visibili. Le recenti dimissioni di una preside venticinquenne di una ‘Free School’ dovrebbero servire come un avvertimento di ciò che si prepara. Questa preside non aveva qualifiche per il ruolo, tranne che essere parte di Civitas, un think tank di destra che sostiene apertamente l'idea delle ‘Free Schools’, e alla fine non è riuscita a fare il lavoro. Ci saranno molti casi simili a questo, e saranno i normali professori e studenti a rimetterci. La Lotta degli Studenti 21 – Questi attacchi nei confronti dei giovani e degli studenti non sono passati inosservati, anzi quest'anno si è vista qualche mobilitazione studentesca in opposizione a queste politiche, spesso collegata in modo efficace con il personale del campus e delle scuole per attivarsi per le loro rivendicazioni. 22 – La campagna per un salario di sussistenza (salario minimo garantito, ndr) è attiva in diverse università e, in un certo numero di casi, ha raggiunto la vittoria. Mozioni a sostegno della lotta del personale per un salario di sussistenza sono state adottate dai sindacati studenteschi e la presenza degli studenti alle manifestazioni è stata forte. Dobbiamo continuare a sostenere il movimento per la retribuzione dignitosa per il nostro personale. Tuttavia, dove sono state garantite, queste concessioni non dureranno dal momento che la crisi è prolungata. Dobbiamo sottolineare che per garantire salari e condizioni di lavoro decenti per i lavoratori, dovrebbero essere i lavoratori stessi e gli studenti a gestire l'università, non funzionari universitari alla ricerca di profitto. 23 – La campagna ‘3 Cosas’ attuata nell’Università di Londra ha visto una vittoria dei lavoratori delle pulizie nella loro campagna per salari più alti e migliori condizioni lavorative. È stata una campagna militante che ha unito lavoratori e studenti in una lotta permanente contro le condizioni di lavoro imposte dall’Università. Si è dimostrato che la lotta militante ottiene risultati. Questa campagna può servire come fonte di ispirazione per altri lavoratori de studenti dell'università al fine di adottare rivendicazioni audaci e azioni serie. 24 – Un altro recente esempio della solidarietà tra studenti e lavoratori è quello degli scioperi sindacali congiunti del trimestre autunnale del 2013, che hanno visto i lavoratori di UCU, Unison e Unite scioperare per ben due volte sulla questione della retribuzione. Le Marxist Society hanno giocato un ruolo importante nel sostenere i lavoratori nelle università in cui abbiamo una presenza, proponendo delle mozioni nelle società e nei sindacati studenteschi, raccogliendo denaro e organizzando il sostegno ai picchetti da parte degli studenti. Dobbiamo promuovere l'agitazione fra gli perché supportinogli scioperi futuri e continuare a costruire legami con questi sindacati. 25 – L'anno passato abbiamo visto anche gli scioperi di insegnanti che sono membri del NUT e del NASWUT (due sindacati degli insegnanti, ndr) sulla questione dell'età pensionabile. Dovremmo sollevare questa questione con gli studenti medi, poiché la qualità dell'istruzione nelle scuole si abbassa con l’inasprirsi delle condizioni di lavoro degli insegnanti. Inoltre, molti insegnanti sono giovani da non molto usciti dalle università, che stanno affrontando attacchi massicci alle loro condizioni di vita. In futuro si svilupperà probabilmente una mobilitazione degli insegnanti e le Marxist Society potranno giocare un ruolo al loro interno. 26 – Verso la fine del trimestre autunnale 2013 le occupazioni al UCL (University College London) e nel Sussex, violentemente represse dalla polizia, hanno innescato la una mobilitazione degli studenti che in varie università scandivano lo slogan ‘Poliziotti fuori dal campus’. Sosteniamo le motivazioni delle prime occupazioni, contro la strisciante privatizzazione delle università, ma siamo critici sull’uso apparentemente arbitrario della tattica delle occupazioni attuato da gruppi di attivisti senza riferimenti e legami coni più ampi movimenti operai e studenteschi. Le tattiche che usiamo per raggiungere i nostri obiettivi raggiungeranno il supporto di massa necessario per essere efficaci se persisteremo nel costruire le nostre campagne tra i normali studenti e ci collegheremo attivamente con i sindacati. 27 – Le manifestazioni contro la presenza dei poliziotti nelle università sono state un fenomeno nazionale, anche se si sono concentrate in gran parte a Londra e non si sono neacnhe avvicinate alle dimensioni di quelle del 2010. Alla SOAS (Università di Londra per gli studi Orientali e sull’Africa, ndr), dove si era tenuta una riunione straordinaria del sindacato studentesco per costruire una mobilitazione, centinaia di studenti sono usciti a manifestare. Questo è un esempio di come sfruttare efficacemente lo spirito combattivo che esiste tra gli studenti. Purtroppo questo spirito non è stato sfruttato al massimo poiché ci si è concentrati troppo sulla rivendicazione dell’espulsione dei poliziotti dalle università, relegando in secondo piano le importanti rivendicazioni iniziali delle occupazioni e gli importanti collegamenti che si erano messi in piedi con il movimento operaio. 28 – Molti studenti sono consapevoli e hanno sperimentato l'oppressione delle donne nella società classista, un fenomeno contro il quale dobbiamo continuare a lottare. Siamo consapevoli che, sotto il capitalismo, l’eguaglianza formale dinanzi alla legge non può mai portare a un'effettiva parità tra uomini e donne. La lotta unita contro il capitalismo di tutti gli studenti e lavoratori, quale che sia il loro genere, la loro razza o le loro preferenze sessuali, è l'unico modo per sradicare i pregiudizi ed eliminare le cause di oppressione. Costruire la Marxist Student Federation 29 – La direzione della NUS, impaurita dalle forze accidentalmente mobilitate nel 2010, non ha fatto nulla per difendere gli studenti contro gli attacchi del recente periodo. Il risultato è stato un clima di frustrazione tra gli studenti più avanzati politicamente e un clima di apatia tra gli altri. 30 – Le idee di quegli attivisti che vogliono costruire una organizzazione alternativa alla NUS hanno dato a ben poco. Questo perché, nonostante la mancanza di una direzione combattiva nella NUS, questa struttura rimane ancora un'autorità nel movimento studentesco e quindi è l'unico organismo capace di organizzare lotte degli studenti a livello nazionale. Per questo motivo dobbiamo porci l'obiettivo di conquistare la NUS a un programma marxista, in modo che possa efficacemente difendere gli studenti e collegarsi con il movimento operaio. 31 – Questo è il ruolo delle Marxist Society: diffondere le idee del marxismo tra gli studenti e organizzare degli interventi marxisti nelle organizzazioni politiche studentesche locali e nella NUS. I marxisti dell’UCL e di Sheffield sono già stati eletti come delegati alla conferenza nazionale della NUS nel 2014 e ora dobbiamo mirare a ottenere il maggior numero possibile di studenti marxisti per correre alle elezioni come delegati. Dobbiamo anche proporre mozioni nei nostri sindacati studenteschi locali in modo che siano adottate dalla NUS, rivendicando l’adozione di politiche socialiste. 32 – Le Marxist Society devono essere per i sindacati studenteschi e la NUS un modello da seguire nel loro lavoro con il movimento operaio. Nel trimestre autunnale del 2013 gli studenti marxisti hanno supportato i lavoratori di UCU, Unison, Unite e FBU in sciopero. A mano a mano che le nostre Marxist Society continuano a crescere devono cercare di stringere legami più forti con i lavoratori delle università e con il movimento operaio più in generale. 33 – La Marxist Student Federation è l'unica organizzazione studentesca che offre una prospettiva alternativa per i giovani che sotto il capitalismo sono senza futuro, perché noi lottiamo per la rivoluzione socialista internazionale. Guidati dalle idee del marxismo e attraverso la paziente conquista degli studenti al socialismo, le nostre idee hanno il potenziale per essere una forza importante nel movimento degli studenti e dei lavoratori, sia in Gran Bretagna che a livello internazionale.
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