Il terziario abbassa le serrande

Avvenire 06/29/2014
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E C O N O M I A & L AV O R O
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pianeta
verde
Ai prosciutti serve una strategia di lungo periodo
di Andrea Zaghi
Italia agroalimentare è
fatta anche di salami e prosciutti. Anzi, una delle
componenti più ricche e importanti del comparto è proprio costituita da questi prodotti, che valgono la notevole cifra di quasi 8 miliardi di euro.
Eppure anche alcune delle bontà migliori del nostro universo continuano ad essere tartassate dai
mercati e dalla concorrenza, mentre l’intero settore deve fare i conti con un mercato interno che
continua ad essere fermo.
I numeri più recenti e affidabili sulla produzione
L’
e sulle vendite di salumi nazionali sono arrivati
dall’assemblea di Assica che non ha mancato di
notare come il 2013 sia stato il terzo anno critico
per i produttori di salumi. Alla base della situazione, stando all’analisi dei produttori, «la stagnazione dei consumi e la scarsa fiducia delle famiglie nel futuro». E non solo, perché le imprese
hanno segnalato anche gli alti costi della materia
prima e il rallentamento degli scambi che hanno
ulteriormente indebolito il settore.
A conti fatti dunque la produzione di salumi, dopo un 2012 difficile, ha registrato nel 2013 una lie-
ve flessione, scendendo a 1,179 milioni di tonnellate dalle 1,197 milioni dei dodici mesi precedenti (-1,5%). Sulla scia della produzione anche il fatturato ha registrato un cedimento, scendendo a
7.943 milioni di euro (-0,5%). Un andamento che
rispecchia il contenuto aumento dei prezzi.
A poco serve, secondo i produttori, il buon andamento dell’export perché la maggior preoccupazione è data dall’erosione dei margini di produttività. Da tutto questo, l’allarme. «Appare evidente che la crisi ha compresso i margini della filiera
in maniera non sostenibile nel medio periodo.
L’aumento abnorme della pressione promozionale è apparsa una soluzione efficace per sostenere i consumi. Tuttavia deve essere chiaro a tutti che non può diventare la normalità, pena il fallimento delle imprese sia di produzione (macelli,
trasformatori) sia di distribuzione» ha spiegato Lisa Ferrarini, presidente di Assica. In altre parole,
le imprese del comparto - alcune delle quali di livello internazionale - rischiano grosso. Anche perché, sempre secondo Ferrarini «manca una strategia di lungo periodo che, attraverso un adeguato stanziamento di risorse e professionalità, assi-
curi che gli accordi raggiunti in ambito comunitario o nazionale si concretizzino in aperture effettive per tutte le aziende del comparto e per tutti i prodotti. Troppo spesso assistiamo infatti all’imposizione, da parte dei Paesi terzi, di vincoli burocratici che di fatto svuotano gli accordi di apertura dei mercati, rendendo impossibile o economicamente insostenibili le esportazioni».
Ma a questo punto che fare? Per Assica la ricetta è
la solita: meno burocrazia, energia a prezzi più
contenuti, più flessibilità nel mercato del lavoro.
Il terziario abbassa le serrande
Confcommercio: da gennaio ogni nuova azienda ne chiudono due
ANDREA D’AGOSTINO
continua a essere negativo, c’è stato tuttavia
un leggero rallentamento: il calo è stato infatti
di 52.716 unità contro le -55.815 del 2013, con
una differenza di quasi 3.100 imprese che quee imprese che chiudono? Il doppio di
st’anno hanno resistito alla crisi.
quelle che nascono. È un crollo "deNel complesso, comunque, «questi dati conmografico" impietoso, quello registrafermano, da un lato, il persistere di una fase
to dall’Osservatorio sulla demografia delle imdi debolezza del ciclo economico e l’assenza
prese dell’ufficio studi di Confcommercio. Andi concreti e significativi segnali di ripartenche se il quadro è lievemente migliorato riza» spiega la confederazione dei commerspetto all’anno scorso.
cianti. Dall’altro, prosegue, evidenziano come
Dall’inizio di quest’anno fino a un mese fa,
le imprese di questo comparto, nonostante
segnala lo studio, il numero di imprese del
tutta una serie difficoltàterziario di mercato che
dalla domanda interna
hanno cessato l’attività
stagnante, all’elevata prescontinua a essere superiosione fiscale, da un limitare a quello delle nuove ito accesso al credito, ai
scrizioni: in pratica - seHanno cessato le attività mancati pagamenti dei
gnala Confcommercio della Pubblica amper ogni nuova apertura,
soprattutto quelle legate debiti
ministrazione - «riescono
altre due hanno chiuso i
battenti. Nei primi cinque al turismo nel Mezzogiorno a contenere gli effetti del
protrarsi della crisi». A
mesi del 2014 è peggioraquesta performance fanto inoltre il saldo negativo
no eccezione le attività di
(passato da -7.612 a alloggio e ristorazione, le uniche all’interno
7.752) per le attività di alloggio e ristorazione,
del comparto che hanno registrato un pegprevalenti nel turismo. Il Mezzogiorno, con
gioramento del saldo. Significativo, infine, che
17mila imprese in meno, si conferma in fora livello territoriale si confermi la particolare
te difficoltà.
debolezza del sistema imprenditoriale del
Insomma, niente di nuovo sul fronte della criMezzogiorno, dove si è registrata una consisi; l’unico spiraglio di ottimismo che emerge
stente riduzione dello stock di imprese (dal rapporto è il confronto con i primi cinque
17.353) e dove si concentra quasi un terzo delmesi del 2013. Allora il saldo tra aperture e
le chiusure complessive.
chiusure delle imprese del terziario era stato
ancora più evidente. Quest’anno, anche se
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CGIA
MILANO
Tasse, 110
miliardi l’anno
L
La tendenza
L’Egitto rescinde contratto,
Keller sull’orlo del fallimento
L’assessorato all’Industria della Regione Sardegna chiederà al governo l’amministrazione straordinaria per la Keller Elettromeccanica di Villacidro,
la fabbrica di carrozze ferroviarie che è sull’orlo
del fallimento per mancanza di commesse e i cui
296 lavoratori sono in cassa integrazione da anni. «Al momento - fanno sapere dall’assessorato
- questa è l’unica via d’uscita per scongiurare il licenziamento dei dipendenti previsto per i primi di
agosto». Durante il vertice tra Regione e sindacati tenutosi a Cagliari, è stato deciso di convocare
un tavolo per il 4 luglio a Roma. Si stanno mobilitando anche le forze politiche della Provincia del
Medio Campidano, dove si trova la fabbrica. Ma
a stare in ansia sono sopratutto i lavoratori, dopo
che hanno ricevuto la lettera di licenziamento: per
loro, al momento, non si intravede una soluzione.
Tutto a causa della rescissione del contratto da parte delle ferrovie egiziane per la realizzazione di diverse decine di carrozze per le loro ferrovie, e che
ha portato lo stabilimento sull’orlo del fallimento.
Paolo Caboni
L
Domenica
29 Giugno 2014
a sua ultima avventura si chiama "Ciak".
Il nome del famoso mensile di cinema, che
ha appena comprato dalla Mondadori, segna il ritorno agli affari e un certo allontanamento dalla prima linea della scena politica di
Daniela Garnero da Cuneo, in arte Daniela Santanchè. La "pitonessa"
come è stata soprannominaCopyright
© Avvenire
ta, è stata considerata a lungo uno dei "falchi" di
Forza Italia e s’è schierata a fianco di Silvio Berlusconi dopo aver militato prima in Alleanza Nazionale e poi ne La Destra.
La carriera della Santanchè è stata sempre segnata
IL CASO
«Solo in Italia i pensionati pagano
più tasse ora di quando lavoravano»
Quest’anno un pensionato "medio" perderà 1.419 euro di
potere d’acquisto rispetto al 2008: oltre 118 euro in meno
al mese. «Siamo l’unico Paese - commenta Marco Venturi, presidente di Confesercenti, all’incontro estivo dei pensionati della Fipac-Confesercenti - dove i pensionati pagano,
in proporzione, più tasse di quando erano attivi. I pensionati subiscono un maggior prelievo rispetto ai dipendenti,
e tale extra-imposta è più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131
rispetto alle pensioni d’importo inferiore. Nel resto d’Europa è il contrario: in tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente».
Le imprese italiane
pagano 110,4 miliardi di
tasse l’anno. Lo denuncia
la Cgia di Mestre, che
sottolinea che in Europa
solo le aziende tedesche
pagano in termini assoluti
più delle nostre (anche se
la Germania conta oltre
80 milioni di abitanti, 20 in
più dell’Italia). A guidare la
classifica europea per
percentuale delle tasse
pagate dalle imprese sul
gettito fiscale totale è il
Lussemburgo con il 17%;
al secondo posto c’è il
nostro Paese con il 16%.
E le cose sono destinate
a peggiorare: per l’anno in
corso la pressione fiscale
in Italia è destinata ad
aumentare e a
raggiungere il record
storico, eguagliando la
soglia raggiunta nel 2012,
il 44%.
Cripparreda, tre generazioni
nel distretto brianzolo del mobile
La storia.
CHIARA MERICO
MILANO
essant’anni di vita e tre generazioni di imprenditori: a novembre la Cripparreda di
Cesano Maderno, azienda che commercia
arredamenti nel cuore del distretto del mobile
brianzolo, taglierà il traguardo del sesto decennio
di attività, come testimonia il documento di iscrizione alla Camera di Commercio locale datato 5 novembre 1954.
Fondata dal falegname Paolo Crippa negli anni
Venti del secolo scorso, la ditta è passata poi nelle mani dei figli Vittorio e Pietro: da qui nasce il
nome dell’attività, Crippa Paolo&Figli, che ora è
guidata dalla terza generazione, i fratelli Giuseppe e Gianni. Dalla sede originaria di via 28 ottobre, la ditta si è prima trasferita in quella di via
Matteotti e, dagli anni Settanta, nell’attuale sito
di via Nazionale dei Giovi 130. «Sui 1.500 metri
quadri del nostro spazio abbiamo in esposizione
S
una serie di soluzioni d’arredo complete», spiega Gianni Crippa, uno dei due titolari. Dalle cucine, agli armadi, ai soggiorni, alle camere da letto: «se il cliente ci porta la pianta dell’ambiente
da arredare lo seguiamo dalla progettazione fino
al servizio post-vendita. Da attività artigiana, negli anni la nostra azienda si è specializzata nel commercio di cucine e di arredi in genere». Nel segno
del Made in Italy. «Ci serviamo da aziende fornitrici magari poco note al grande pubblico, ma che
ci garantiscono un prodotto di qualità, come la
fabbrica di cucine trevigiana Arrex - sottolinea -. Ci
rivolgiamo poi agli artigiani della zona per realizzare i progetti più particolari». Perché alcuni clienti non si accontentano dei prodotti in catalogo.
Negli ultimi anni, infatti, il settore del mobile italiano ha subìto la concorrenza sempre più forte
dei colossi dell’arredamento low cost e la crisi ha
determinato un cambiamento delle abitudini di
consumo, specie tra i clienti più giovani. «Molti ragazzi rimandano la scelta di farsi una famiglia e
Ciak si gira, la nuova puntata
di Lady Santanchè
ANDREA GIACOBINO
Dopo aver sposato in prime nozze il chirurgo estetico Paolo Santanchè, Daniela Garnero diventò la moglie di Giovanni Canio Mazzaro. Questi è un imprenditore con solidi agganci nella politica che tre
priamente condiviso dai soci di Ki Group, che vende
prodotti biologici e che è stata collocata in Borsa da
Bioera a fine 2013: da allora il titolo ha perso il 30%.
Un anno fa Mazzaro ha lasciato la presidenza di
di mettere su casa, a causa dell’incertezza economica», spiega Crippa. E questo colpisce anche
le aziende come Cripparreda, che si posizionano in una fascia di prezzo media. «Vendiamo
prodotti di buona qualità e dai costi non eccessivi: una cucina completa va dai 4-5mila ai 1015mila euro».
La crisi si è fatta sentire, con una riduzione delle
vendite negli ultimi anni, ma non ha fermato l’attività dell’azienda, che anzi ha recentemente rinnovato la modellistica delle cucine. «Abbiamo retto alla crisi grazie alla nostra serietà - spiega Gianni Crippa -. I nostri clienti ci conoscono, e il passaparola è la migliore pubblicità». Conta molto
anche il know how: «Quando eravamo ragazzi,
nessuno ci ha chiesto cosa volessimo fare da grandi: il nostro lavoro era quello dei nostri genitori e
basta, e lo abbiamo fatto con sacrificio, affrontando mille difficoltà. Per questo siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua».
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AEREI
Vueling cresce e apre
la quinta base in Italia
La compagnia aerea Vueling
cresce ed ha aperto, a Genova,
la sua quinta base operativa in
Italia, dopo Roma Fiumicino, Firenze, Palermo e Catania. E dal
capoluogo ligure ha anche annunciato tre nuovi voli giornalieri per e da Roma, a partire da
settembre diventando per il Colombo la seconda compagnia
per posti offerti, con market
share del 20% e un totale di
quasi 215 mila posti. E da Fiumicino raggiunge ora 27 destinazioni in Italia, Europa e Nord
Africa.
(D. Framb.)
LAVORO
InfoJobs.it festeggia
i primi 10 anni di attività
Festeggiando i primi 10 anni di
attività in Italia, InfoJobs.it ha
presentato un’indagine sulle
nuove modalità di ricerca di lavoro e selezione del personale,
condotta su oltre 1.250 candidati e circa 80 responsabili Hr.
La ricerca di lavoro si fa sempre
più digitale: oltre il 40% dei candidati ritiene che sulla Rete convergono i canali più efficaci per
trovare le offerte migliori. Anche
le aziende confermano questo
trend: secondo i responsabili Hr,
i canali più usati sono i portali on
line di recruiting (34%), il sito
web aziendale (20,9%) e i social
network (9,2%).
L’INIZIATIVA
Il Canavese, risorsa
per l’economia locale
Manital e Compagnia di San
Paolo presentano il 3 luglio a
Colleretto Giacosa (Torino) il
convegno «Il Canavese progetto e risorsa». Nel corso dei lavori Graziano Cimadom, presidente di Manital e Piero Gastaldo, segretario generale della
Compagnia di San Paolo, presenteranno uno speciale Fondo per rilanciare l’economia locale, attraverso borse di accompagnamento che sostengano i giovani nel fare impresa
e nel valorizzare le peculiarità
del territorio. A modello della
trasformazione in atto nel Canavese sarà preso il restauro del
Castello di Parella e la realizzazione del primo agriparco in Italia.
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First Capital, un fondo che criticava la gestione di
Mazzaro e che aveva votato contro la nomina della
ex moglie a presidente.
Ma i soldi sono tornati dopo pochi giorni nelle tasche di Santanchè-Mazzaro: Bioera, infatti, ha comprato il 40% di Visibilia, la già citata concessionaria
di pubblicità
della 30,
"pitonessa".
Cosa3:17
c’azzecchi
il bu-/
June
2014
pm
siness dell’advertising con una società come Bioera
impegnata nei prodotti biologici non è dato capire.
Non solo. Amica da lungo tempo di un altro cuneese "doc" come Flavio Briatore, sempre un anno fa
Santanchè è passata alla cassa e gli ha rivenduto il
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