Avvenire 06/29/2014 Page : A18 Copy Reduced to 56% from original to fit letter page E C O N O M I A & L AV O R O 18 pianeta verde Ai prosciutti serve una strategia di lungo periodo di Andrea Zaghi Italia agroalimentare è fatta anche di salami e prosciutti. Anzi, una delle componenti più ricche e importanti del comparto è proprio costituita da questi prodotti, che valgono la notevole cifra di quasi 8 miliardi di euro. Eppure anche alcune delle bontà migliori del nostro universo continuano ad essere tartassate dai mercati e dalla concorrenza, mentre l’intero settore deve fare i conti con un mercato interno che continua ad essere fermo. I numeri più recenti e affidabili sulla produzione L’ e sulle vendite di salumi nazionali sono arrivati dall’assemblea di Assica che non ha mancato di notare come il 2013 sia stato il terzo anno critico per i produttori di salumi. Alla base della situazione, stando all’analisi dei produttori, «la stagnazione dei consumi e la scarsa fiducia delle famiglie nel futuro». E non solo, perché le imprese hanno segnalato anche gli alti costi della materia prima e il rallentamento degli scambi che hanno ulteriormente indebolito il settore. A conti fatti dunque la produzione di salumi, dopo un 2012 difficile, ha registrato nel 2013 una lie- ve flessione, scendendo a 1,179 milioni di tonnellate dalle 1,197 milioni dei dodici mesi precedenti (-1,5%). Sulla scia della produzione anche il fatturato ha registrato un cedimento, scendendo a 7.943 milioni di euro (-0,5%). Un andamento che rispecchia il contenuto aumento dei prezzi. A poco serve, secondo i produttori, il buon andamento dell’export perché la maggior preoccupazione è data dall’erosione dei margini di produttività. Da tutto questo, l’allarme. «Appare evidente che la crisi ha compresso i margini della filiera in maniera non sostenibile nel medio periodo. L’aumento abnorme della pressione promozionale è apparsa una soluzione efficace per sostenere i consumi. Tuttavia deve essere chiaro a tutti che non può diventare la normalità, pena il fallimento delle imprese sia di produzione (macelli, trasformatori) sia di distribuzione» ha spiegato Lisa Ferrarini, presidente di Assica. In altre parole, le imprese del comparto - alcune delle quali di livello internazionale - rischiano grosso. Anche perché, sempre secondo Ferrarini «manca una strategia di lungo periodo che, attraverso un adeguato stanziamento di risorse e professionalità, assi- curi che gli accordi raggiunti in ambito comunitario o nazionale si concretizzino in aperture effettive per tutte le aziende del comparto e per tutti i prodotti. Troppo spesso assistiamo infatti all’imposizione, da parte dei Paesi terzi, di vincoli burocratici che di fatto svuotano gli accordi di apertura dei mercati, rendendo impossibile o economicamente insostenibili le esportazioni». Ma a questo punto che fare? Per Assica la ricetta è la solita: meno burocrazia, energia a prezzi più contenuti, più flessibilità nel mercato del lavoro. Il terziario abbassa le serrande Confcommercio: da gennaio ogni nuova azienda ne chiudono due ANDREA D’AGOSTINO continua a essere negativo, c’è stato tuttavia un leggero rallentamento: il calo è stato infatti di 52.716 unità contro le -55.815 del 2013, con una differenza di quasi 3.100 imprese che quee imprese che chiudono? Il doppio di st’anno hanno resistito alla crisi. quelle che nascono. È un crollo "deNel complesso, comunque, «questi dati conmografico" impietoso, quello registrafermano, da un lato, il persistere di una fase to dall’Osservatorio sulla demografia delle imdi debolezza del ciclo economico e l’assenza prese dell’ufficio studi di Confcommercio. Andi concreti e significativi segnali di ripartenche se il quadro è lievemente migliorato riza» spiega la confederazione dei commerspetto all’anno scorso. cianti. Dall’altro, prosegue, evidenziano come Dall’inizio di quest’anno fino a un mese fa, le imprese di questo comparto, nonostante segnala lo studio, il numero di imprese del tutta una serie difficoltàterziario di mercato che dalla domanda interna hanno cessato l’attività stagnante, all’elevata prescontinua a essere superiosione fiscale, da un limitare a quello delle nuove ito accesso al credito, ai scrizioni: in pratica - seHanno cessato le attività mancati pagamenti dei gnala Confcommercio della Pubblica amper ogni nuova apertura, soprattutto quelle legate debiti ministrazione - «riescono altre due hanno chiuso i battenti. Nei primi cinque al turismo nel Mezzogiorno a contenere gli effetti del protrarsi della crisi». A mesi del 2014 è peggioraquesta performance fanto inoltre il saldo negativo no eccezione le attività di (passato da -7.612 a alloggio e ristorazione, le uniche all’interno 7.752) per le attività di alloggio e ristorazione, del comparto che hanno registrato un pegprevalenti nel turismo. Il Mezzogiorno, con gioramento del saldo. Significativo, infine, che 17mila imprese in meno, si conferma in fora livello territoriale si confermi la particolare te difficoltà. debolezza del sistema imprenditoriale del Insomma, niente di nuovo sul fronte della criMezzogiorno, dove si è registrata una consisi; l’unico spiraglio di ottimismo che emerge stente riduzione dello stock di imprese (dal rapporto è il confronto con i primi cinque 17.353) e dove si concentra quasi un terzo delmesi del 2013. Allora il saldo tra aperture e le chiusure complessive. chiusure delle imprese del terziario era stato ancora più evidente. Quest’anno, anche se © RIPRODUZIONE RISERVATA CGIA MILANO Tasse, 110 miliardi l’anno L La tendenza L’Egitto rescinde contratto, Keller sull’orlo del fallimento L’assessorato all’Industria della Regione Sardegna chiederà al governo l’amministrazione straordinaria per la Keller Elettromeccanica di Villacidro, la fabbrica di carrozze ferroviarie che è sull’orlo del fallimento per mancanza di commesse e i cui 296 lavoratori sono in cassa integrazione da anni. «Al momento - fanno sapere dall’assessorato - questa è l’unica via d’uscita per scongiurare il licenziamento dei dipendenti previsto per i primi di agosto». Durante il vertice tra Regione e sindacati tenutosi a Cagliari, è stato deciso di convocare un tavolo per il 4 luglio a Roma. Si stanno mobilitando anche le forze politiche della Provincia del Medio Campidano, dove si trova la fabbrica. Ma a stare in ansia sono sopratutto i lavoratori, dopo che hanno ricevuto la lettera di licenziamento: per loro, al momento, non si intravede una soluzione. Tutto a causa della rescissione del contratto da parte delle ferrovie egiziane per la realizzazione di diverse decine di carrozze per le loro ferrovie, e che ha portato lo stabilimento sull’orlo del fallimento. Paolo Caboni L Domenica 29 Giugno 2014 a sua ultima avventura si chiama "Ciak". Il nome del famoso mensile di cinema, che ha appena comprato dalla Mondadori, segna il ritorno agli affari e un certo allontanamento dalla prima linea della scena politica di Daniela Garnero da Cuneo, in arte Daniela Santanchè. La "pitonessa" come è stata soprannominaCopyright © Avvenire ta, è stata considerata a lungo uno dei "falchi" di Forza Italia e s’è schierata a fianco di Silvio Berlusconi dopo aver militato prima in Alleanza Nazionale e poi ne La Destra. La carriera della Santanchè è stata sempre segnata IL CASO «Solo in Italia i pensionati pagano più tasse ora di quando lavoravano» Quest’anno un pensionato "medio" perderà 1.419 euro di potere d’acquisto rispetto al 2008: oltre 118 euro in meno al mese. «Siamo l’unico Paese - commenta Marco Venturi, presidente di Confesercenti, all’incontro estivo dei pensionati della Fipac-Confesercenti - dove i pensionati pagano, in proporzione, più tasse di quando erano attivi. I pensionati subiscono un maggior prelievo rispetto ai dipendenti, e tale extra-imposta è più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alle pensioni d’importo inferiore. Nel resto d’Europa è il contrario: in tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente». Le imprese italiane pagano 110,4 miliardi di tasse l’anno. Lo denuncia la Cgia di Mestre, che sottolinea che in Europa solo le aziende tedesche pagano in termini assoluti più delle nostre (anche se la Germania conta oltre 80 milioni di abitanti, 20 in più dell’Italia). A guidare la classifica europea per percentuale delle tasse pagate dalle imprese sul gettito fiscale totale è il Lussemburgo con il 17%; al secondo posto c’è il nostro Paese con il 16%. E le cose sono destinate a peggiorare: per l’anno in corso la pressione fiscale in Italia è destinata ad aumentare e a raggiungere il record storico, eguagliando la soglia raggiunta nel 2012, il 44%. Cripparreda, tre generazioni nel distretto brianzolo del mobile La storia. CHIARA MERICO MILANO essant’anni di vita e tre generazioni di imprenditori: a novembre la Cripparreda di Cesano Maderno, azienda che commercia arredamenti nel cuore del distretto del mobile brianzolo, taglierà il traguardo del sesto decennio di attività, come testimonia il documento di iscrizione alla Camera di Commercio locale datato 5 novembre 1954. Fondata dal falegname Paolo Crippa negli anni Venti del secolo scorso, la ditta è passata poi nelle mani dei figli Vittorio e Pietro: da qui nasce il nome dell’attività, Crippa Paolo&Figli, che ora è guidata dalla terza generazione, i fratelli Giuseppe e Gianni. Dalla sede originaria di via 28 ottobre, la ditta si è prima trasferita in quella di via Matteotti e, dagli anni Settanta, nell’attuale sito di via Nazionale dei Giovi 130. «Sui 1.500 metri quadri del nostro spazio abbiamo in esposizione S una serie di soluzioni d’arredo complete», spiega Gianni Crippa, uno dei due titolari. Dalle cucine, agli armadi, ai soggiorni, alle camere da letto: «se il cliente ci porta la pianta dell’ambiente da arredare lo seguiamo dalla progettazione fino al servizio post-vendita. Da attività artigiana, negli anni la nostra azienda si è specializzata nel commercio di cucine e di arredi in genere». Nel segno del Made in Italy. «Ci serviamo da aziende fornitrici magari poco note al grande pubblico, ma che ci garantiscono un prodotto di qualità, come la fabbrica di cucine trevigiana Arrex - sottolinea -. Ci rivolgiamo poi agli artigiani della zona per realizzare i progetti più particolari». Perché alcuni clienti non si accontentano dei prodotti in catalogo. Negli ultimi anni, infatti, il settore del mobile italiano ha subìto la concorrenza sempre più forte dei colossi dell’arredamento low cost e la crisi ha determinato un cambiamento delle abitudini di consumo, specie tra i clienti più giovani. «Molti ragazzi rimandano la scelta di farsi una famiglia e Ciak si gira, la nuova puntata di Lady Santanchè ANDREA GIACOBINO Dopo aver sposato in prime nozze il chirurgo estetico Paolo Santanchè, Daniela Garnero diventò la moglie di Giovanni Canio Mazzaro. Questi è un imprenditore con solidi agganci nella politica che tre priamente condiviso dai soci di Ki Group, che vende prodotti biologici e che è stata collocata in Borsa da Bioera a fine 2013: da allora il titolo ha perso il 30%. Un anno fa Mazzaro ha lasciato la presidenza di di mettere su casa, a causa dell’incertezza economica», spiega Crippa. E questo colpisce anche le aziende come Cripparreda, che si posizionano in una fascia di prezzo media. «Vendiamo prodotti di buona qualità e dai costi non eccessivi: una cucina completa va dai 4-5mila ai 1015mila euro». La crisi si è fatta sentire, con una riduzione delle vendite negli ultimi anni, ma non ha fermato l’attività dell’azienda, che anzi ha recentemente rinnovato la modellistica delle cucine. «Abbiamo retto alla crisi grazie alla nostra serietà - spiega Gianni Crippa -. I nostri clienti ci conoscono, e il passaparola è la migliore pubblicità». Conta molto anche il know how: «Quando eravamo ragazzi, nessuno ci ha chiesto cosa volessimo fare da grandi: il nostro lavoro era quello dei nostri genitori e basta, e lo abbiamo fatto con sacrificio, affrontando mille difficoltà. Per questo siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua». © RIPRODUZIONE RISERVATA AEREI Vueling cresce e apre la quinta base in Italia La compagnia aerea Vueling cresce ed ha aperto, a Genova, la sua quinta base operativa in Italia, dopo Roma Fiumicino, Firenze, Palermo e Catania. E dal capoluogo ligure ha anche annunciato tre nuovi voli giornalieri per e da Roma, a partire da settembre diventando per il Colombo la seconda compagnia per posti offerti, con market share del 20% e un totale di quasi 215 mila posti. E da Fiumicino raggiunge ora 27 destinazioni in Italia, Europa e Nord Africa. (D. Framb.) LAVORO InfoJobs.it festeggia i primi 10 anni di attività Festeggiando i primi 10 anni di attività in Italia, InfoJobs.it ha presentato un’indagine sulle nuove modalità di ricerca di lavoro e selezione del personale, condotta su oltre 1.250 candidati e circa 80 responsabili Hr. La ricerca di lavoro si fa sempre più digitale: oltre il 40% dei candidati ritiene che sulla Rete convergono i canali più efficaci per trovare le offerte migliori. Anche le aziende confermano questo trend: secondo i responsabili Hr, i canali più usati sono i portali on line di recruiting (34%), il sito web aziendale (20,9%) e i social network (9,2%). L’INIZIATIVA Il Canavese, risorsa per l’economia locale Manital e Compagnia di San Paolo presentano il 3 luglio a Colleretto Giacosa (Torino) il convegno «Il Canavese progetto e risorsa». Nel corso dei lavori Graziano Cimadom, presidente di Manital e Piero Gastaldo, segretario generale della Compagnia di San Paolo, presenteranno uno speciale Fondo per rilanciare l’economia locale, attraverso borse di accompagnamento che sostengano i giovani nel fare impresa e nel valorizzare le peculiarità del territorio. A modello della trasformazione in atto nel Canavese sarà preso il restauro del Castello di Parella e la realizzazione del primo agriparco in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA First Capital, un fondo che criticava la gestione di Mazzaro e che aveva votato contro la nomina della ex moglie a presidente. Ma i soldi sono tornati dopo pochi giorni nelle tasche di Santanchè-Mazzaro: Bioera, infatti, ha comprato il 40% di Visibilia, la già citata concessionaria di pubblicità della 30, "pitonessa". Cosa3:17 c’azzecchi il bu-/ June 2014 pm siness dell’advertising con una società come Bioera impegnata nei prodotti biologici non è dato capire. Non solo. Amica da lungo tempo di un altro cuneese "doc" come Flavio Briatore, sempre un anno fa Santanchè è passata alla cassa e gli ha rivenduto il Powered by TECNAVIA
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