DOCUMENTO DI CLASSE A.s. 2013/2014 Classe 5 sez. A 1 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’ I.T.T.L.. "Francesco De Pinedo” è situato alla periferia della città, nell’ VIII Municipio, in prossimità della zona EUR. E’ dotato di numerosi laboratori: Meteorologia, Traffico Aereo, Navigazione e Link Trainer, Elettroradioradartecnica, e un Planetario con 40 posti a sedere. Al piano terra ci sono i laboratori di Aerotecnica e l’aula Multimediale mentre sul piano rialzato sono dislocati i laboratori di Matematica, Radar, Scienze, Linguistico e di Fisica che, insieme alle due Palestra e ai campi sportivi polivalenti, consentono lo svolgimento delle esercitazioni e delle attività pratiche connesse alle discipline specifiche. Il percorso formativo mira alla costruzione della personalità degli allievi ed alla loro preparazione nel settore specifico, in gran parte secondo le direttive del progetto Alfa, da cui si estraggono i seguenti elementi. Le conoscenze tecniche richieste ai diplomati riguardano: 1. le leggi fisiche del volo, 2. le tecniche strutturali e motoristiche degli aeromobili, 3. il calcolo delle rotte aeree, 4. la meteorologia ed i servizi meteorologici, 5. le tecniche radio e radar-elettroniche, 6. le regole dell'aria e le procedure di circolazione aerea, 7. le procedure delle radiocomunicazioni aeronautiche in lingua inglese, 8. la legislazione e le disposizioni sui trasporti aerei e sul diritto aeronautico. Le suddette conoscenze vengono acquisite con il sostegno di una preparazione culturale approfondita mediante lo studio delle seguenti materie comuni, articolate in fase propedeutica (biennio) e in fase di formazione più avanzata (triennio): 1. religione, 2. lingua e lettere italiane, 3. storia ed educazione civica, 4. geografia, 5. lingua inglese, 6. matematica, 7. diritto ed economia 8. elementi di chimica, 9. fisica e laboratorio, 10. esercitazioni aeronautiche, 11. scienze naturali, 12. disegno tecnico. 13. educazione fisica Ad esse si affianca la preparazione specifica che, oltre ad arricchire la formazione culturale più generale, si sviluppa con approfondimenti nelle seguenti discipline: 1. aerotecnica , 2. navigazione aerea, 3. traffico aereo , 4. meteorologia aeronautica , 5. elettroradioradartecnica , 6. diritto aeronautico. Al termine del corso di studi, gli studenti conseguono il Diploma di Perito Tecnico del Trasporto Aereo che consente: a) l'accesso a tutte le Facoltà Universitarie; b) l'inserimento nel campo dell’aeronautica generale ed in quei settori produttivi che possono utilizzare la preparazione formativa e culturale dei diplomati; c) l'accesso alle Accademie. Considerata la particolare ubicazione dell'Istituto, notevoli sono i disagi che devono quotidianamente affrontare gli studenti, sia quelli provenienti dai diversi quartieri della città che quelli provenienti dalle zone della fascia extraurbana e da paesi limitrofi alla capitale. 2 IL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE M.RITA TARQUINI PAOLA D’ATTILI PAOLA CAFARELLA DISCIPLINA INSEGNATA RELIGIONE / MATERIA ALTERNATIVA LETTERE ITALIANE /STORIA INGLESE ANNALISA ANDREAUS MATEMATICA ELENA GALASTRI AEROTECNICA GENNARO AMODEO NAVIGAZIONE AEREA PAOLO FOGACCIA TRAFFICO AEREO CARMINE MONTE ELETTRORADIORADARTECNICA GIOVANNI COLELLA METEOROLOGIA AERONAUTICA ADRIANA FAZIO NICOLA SILVESTRI GIACOMO COSTANTINI DANILO BIANCHI MASSIMO BEVILACQUA FRANCESCO LIJOI FABRIZIO BATOCCHI MARIA PANZETTI DIRITTO AERONAUTICO EDUCAZIONE FISICA LABORATORIO TRAFFICO AEREO LABORATORIO METEOROLOGIA AERONAUTICA LABORATORIO NAVIGAZIONE AEREA LABORATORIO ELETTRO LABORATORIO AEROTECNICA MATERIA ALTERNATIVA CONTINUITÀ DIDATTICA (ULTIMI 3 ANNI SCOLASTICI) 3 3 2 2 1 3 1 3 3 2 3 2 2 2 3 3 1 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CLASSE____V___SEZIONE____A____ TERZA QUARTA QUINTA 25 19 17 Femmine 2 2 2 Totale 27 21 19 Ritirati 3 0 0 Promossi 10 9 Sospensione del giudizio 7 11 Non promossi 7 1 Maschi ISCRITTI 4 BREVE RELAZIONE SULLA CLASSE La classe è composta da 19 alunni di cui 17 maschi e 2 femmine, molti di loro, così come la maggior parte di quelli del nostro Istituto, provengono da zone diverse della città e della provincia di Roma, ciò a causa della specificità di codesta scuola. Nel corso di quest’ultimo anno scolastico molti docenti del C.d. c (del quale una parte è cambiata rispetto al precedente, come si evince dal presente documento di classe) hanno riscontrato un atteggiamento non sempre collaborativo da parte di alcuni alunni che, per tale motivo, sono stati spesso richiamati all’attenzione e ad un comportamento più consono. Si è riscontrata altresì da parte dei medesimi allievi una irregolare frequenza che non solo ha penalizzato il loro profitto, ma ha anche interferito negativamente con il regolare svolgimento del programma e delle relative verifiche. In alcuni casi, però, l’atteggiamento, è migliorato nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, anche grazie al lavoro di sensibilizzazione dei genitori messo in opera dai docenti e ad una maggiore consapevolezza degli studenti. C’è da sottolineare anche la adeguata partecipazione, nonché il lodevole impegno e profitto, di un gruppo di alunni, che ha sempre condiviso positivamente qualunque tipo di iniziativa didattica, rispondendo attivamente agli stimoli proposti e mostrando interesse per incontri e dibattiti su tematiche coerenti con il piano di lavoro annuale delle diverse discipline. Le difficoltà iniziali, incontrate da alcuni alunni nel corso dell’ultimo anno, sono state in parte superate con gli interventi di recupero in itinere promossi dai singoli professori e con la partecipazione degli studenti agli sportelli didattici organizzati dalla scuola . Il carico di lavoro si è rivelato piuttosto elevato nell’ultimo periodo dell’anno, quando alcuni alunni sono stati chiamati a svolgere, quasi contemporaneamente, la normale attività didattica e quella necessaria a superare i test per i concorsi nelle Accademie e per seguire il corso ICAO 4, Baracca X e uno stage all’ENAV. A conclusione del triennio, alcuni alunni hanno risposto al dialogo educativo raggiungendo discreti/buoni risultati (e in un caso ottimi) sia nel profitto delle singole discipline che nell’acquisizione di un metodo di studio autonomo e di un’adeguata capacità di rielaborazione personale; alcuni, grazie ad un serio impegno ed a una salutare motivazione allo studio, hanno compiuto progressi rispetto ai livelli di partenza ottenendo una preparazione nel complesso sufficiente; altri, ad oggi, hanno solo in parte superato le lacune pregresse, a causa di un interesse superficiale e di un impegno saltuario. 5 OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI LIVELLI COGNITIVI MINIMI LIVELLI MEDI Saper esporre in modo chiaro e corretto sia in forma scritta che orale X Capacità di comprendere ed analizzare un testo X Capacità di motivare le proprie scelte, i propri gusti, le proprie valutazioni con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza argomentativa X Acquisizione delle conoscenze specifiche delle singole discipline X Capacità di analisi di un problema, di sintesi risolutiva e di esecuzione X Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo X Capacità di inserirsi proficuamente in un lavoro di gruppo LIVELLI MASSIMI X Capacità di convogliare le conoscenze raggiunte in tutte le discipline verso l’acquisizione di un habitus professionale che consenta di inserirsi costruttivamente nel mondo del lavoro X COMPORTAMENTALI Correttezza, puntualità e precisione X Sviluppo della conoscenza di sè attraverso il confronto con gli altri X Atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente scolastico e dei contesti in cui si opera X Capacità di inserirsi in modo idoneo nel lavoro di gruppo X Capacità di progettare e realizzare sequenze di segmenti operativi ed individuare soluzioni creative X Saper mettere in atto procedimenti di valutazione ed autovalutazione X Apertura al confronto delle proprie opinioni con quelle altrui X Saper conoscere ed apprezzare l’importanza della legalità X ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ In relazione alle singole discipline sono state realizzate riunioni per materia per la definizione degli obiettivi formativi e dei programmi e per i criteri di valutazione. 6 Le attività curricolari hanno seguito procedure tradizionali. Alcuni alunni ha partecipato al progetto “Imparare ad imprendere” finalizzato alle conoscenze delle start up in materia di impresa. La classe ha assistito a diverse Conferenze: Etica e tasse (Ministero Finanze); educazione alla salute (ASL RMC in tema di prevenzione AIDS); ad un incontro con l’Associazione Alcolisti anonimi; ad un incontro organizzato dall’ AVIS per una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue, conferenza con funzionari della Banca d’Italia su tematiche economiche. Alcuni alunni hanno partecipato ai corsi: ICAO 4; Baracca X; ad uno stage dell’ENAV. Per quanto riguarda le attività sul territorio, si sono organizzate visite guidate alla mostra “ Cézanne e gli artisti italiani del ‘900”, la partecipazione allo spettacolo teatrale “O di uno o di nessuno” di L. Pirandello, una visita presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare per il 91° anniversario dell’Aeronautica Militare, una visita presso il CRAV di Ciampino. ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO La classe ha effettuato due simulazioni di terza prova, il 28/02/2014 ed il 08/04/2014; ciascuna di esse composta da 12 quesiti a risposta singola, tre per ciascuna disciplina coinvolta, ritenendo tale tipologia la più appropriata a valutare la preparazione generale del candidato. La scelta di questo tipo di prova viene peraltro supportata da analoghi questionari dello stesso tipo utilizzati da alcuni docenti durante il corso dell’anno scolastico per verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici della propria disciplina. I quesiti proposti hanno coinvolto le seguenti discipline: Matematica, Storia, Inglese, Traffico aereo, Diritto e Elettroradioradartecnica, Aerotecnica, inoltre è stata svolta una simulazione della prima prova il 31 marzo ed una simulazione della seconda prova il 13/05/2014 insieme a tutte le altre classi quinte dell’Istituto 7 TERZE PROVE PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA (28/2/2014) MATERIE: Storia; Aerotecnica; Traffico; Inglese Materia: STORIA Quesito 1. Definisci i termini “decentramento” e “centralismo” e spiega i motivi che spinsero il nuovo stato italiano alla scelta del centralismo. ( max 10 righe ). Quesito 2. Elenca le cause politiche che scatenarono la prima guerra mondiale. ( max 10 righe) Quesito 3. Tra tutti i paesi vincitori, l’Italia è quello che più risente dei problemi economici e sociali del dopoguerra, esponi i problemi principali che l’Italia dovette affrontare all’indomani della grande Guerra. ( max 10 righe). Materia: AEROTECNICA Quesito 1. Descrivi il funzionamento dell’elica propulsiva, utilizzando sia i grafici caratteristici dell’elica (trazione, coppia, rendimento), che l’analisi dei vettori forze e velocità riferiti alla sezione della pala dell’elica. Quesito 2. Disegna l’odografa del volo librato e individua: a) l’angolo minimo di rampa; b) la velocità corrispondente al max raggio di planata; c) la velocità di max durata. Quesito 3. Calcolare la potenza necessaria al volo orizzontale, sul livello del mare, per un velivolo con le seguenti caratteristiche: Q/S = 800 N/m 2; S = 12 m2; V = 150 km/h; cr0 = 0,020; λ = 6. Materia: TRAFFICO AEREO Quesito 1. Disegnare una procedura di attesa non standard, con il tratto outbound orientato 215°. Descrivere le manovre che la compongono ed il suo scopo operativo. Disegnare i settori d’entrata. Quesito 2. Indicare in ordine cronologico e descrivere lo scopo operativo delle fasi che possono costituire un volo IFR. Quesito 3. Spiegare la differenza esistente tra una procedura di avvicinamento strumentale di precisione ed una non di precisione; indicare qualche esempio dell’una e dell’altra. Materia: INGLESE Answer the following questions, writing about 8-10 lines. Quesito 1. Speak about the three axes around which an airplane may rotate. Quesito 2.What is the most used kind of fuselage? Speak about it. Quesito 3. What is celestial navigation? 8 2° SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO (8/04/2014) MATERIE: MATEMATICA, DIRITTO, ELETTRORADIORADARTECNICA, INGLESE Materia: MATEMATICA Quesito 1. In un massimo di 10 righe il candidato dia la definizione di punto angoloso e di cuspide per una funzione y= f(x) illustrando con un esempio grafico. Quesito 2. Verificare se nell'intervallo [-1;0]valgono le ipotesi del teorema di Lagrange per la funzione y= 3 x +2x+3 nel qual caso trovare il punto previsto. Quesito 3. Dopo aver dato la definizione di asintoti di una funzione ,determinare gli eventuali asintoti di 2 3x 2 y= 1−x Materia: DIRITTO Quesito 1. Iscrizione, immatricolazione e cancellazione degli aeromobili ai sensi del Codice della Navigazione ( max 10 righe ) Quesito 2. Certificato di operatore aereo e licenza di esercizio: definizione e requisiti per ottenerli ( max 10 righe ) Quesito 3. Natura giuridica dell’esercente ( max 10 righe ) Materia: ELETTRORADIORADARTECNICA Quesito 1. Dopo aver esposte le caratteristiche dell’amplificatore operazionale in configurazione ad inseguitore di tensione , si illustri l’impiego fondamentale di questa configurazione ( per la risposta max 8 righe più le eventuali figure ). Quesito 2. Dato un A.O.in configurazione non invertente,usato come sommatore ,si ricavi il valore della tensione v₀. ( per la risposta max 10 righe più le eventuali figure ) Quesito 3. Dopo aver illustrato le necessarie ipotesi preliminare si dimostra come si può esprimere l’espressione della tensione di uscita di un circuito integratore non invertente dove si utilizza un A.O. ( per la risposta max 10 righe più le eventuali figure ) Materia: INGLESE Answer the following questions, writing about 8-10 lines. Quesito1. Speak about the main types of landing gear that you know. Quesito 2. What are the three main movements generated by the control surfaces of an a/c? Quesito 3. The wing 9 GRIGLIA CORREZIONE PROVA SCRITTA D’ITALIANO COMPETENZE LINGUISTICHE CONOSCENZE CAPACITÀ LOGICHE ED ESPRESSIVE 1-3 4-5 6 6,5-7 8-9 10 1-6 7-9 10 11-12 13-14 15 Correttezza ortografica e morfosintattica Proprietà lessicale e uso di un registro linguistico adeguato alla tipologia e al contenuto Correttezza e pertinenza dei contenuti Sviluppo e coerenza delle argomentazioni Apporti personali e rielaborazione dei contenuti QUALITÀ DEI CONTENUTI IN FUNZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE Tipologia A : approfondimento degli argomenti proposti dall’analisi guidata Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace Tipologia C e D : Aderenza all’insieme delle consegne date MEDIA INDICATORI__________/15 SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI NAVIGAZIONE AEREA 10 Correttori Analisi ed Individuazione dei dati Individuazione di Regole e Procedimenti finalizzati alla soluzione del Problema Uso Appropriato del Carteggio Correttezza dell’esecuzione Capacità di Valutazione della soluzione Indicatori Punteggio Non Individua i dati Iniziali 1 Individua solo Parzialmente i dati essenziali 2 Coglie appieno la peculiarità del problema proposto 3 Non individua regole e procedimenti coerenti con il testo 1 Coglie solo in parte l’attinenza di regole con il testo 2 È in grado di individuare i procedimenti più efficaci per la soluzione 3 Non possiede adeguate conoscenze sull’impiego delle carte di Navigazione 1 Possiede una conoscenza sia pure generica del carteggio 2 Padroneggia l’impiego del carteggio e lo adegua alle situazioni 3 Esegue in modo errato le operazioni richieste 1 Svolge in modo sostanzialmente corretto il lavoro proposto 2 Esegue con padronanza dei mezzi tecnici l’esecuzione del piano di Volo 3 Modeste capacità di valutazione 1 Si orienta dimostrando buone capacità di valutazione 2 Possiede spiccate capacità nell’individuare la soluzione migliore 3 MEDIA DEGLI INDICATORI /15 VALUTAZIONE E PUNTEGGIO DELLA 3° PROVA SCRITTA: LINGUA INGLESE La valutazione deve tener conto dei seguenti parametri di riferimento: conoscenza della materia e del linguaggio tecnico aeronautico attraverso l’utilizzo della lingua straniera studiata, capacità di analisi e 11 sintesi, competenze elaborative e rielaborative, abilità linguistico-espressive generali e specifiche adeguate ai diversi temi e/o argomenti proposti. I punteggi, parziale e totale, verranno desunti dalle rispettive griglie di valutazione: GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO PARZIALE: La prova di lingua, che ha per oggetto n.2 quesiti a risposta singola, prevede un punteggio massimo di 15 punti (complessivi, per ciascun quesito), ripartiti nel seguente modo: a. Conoscenza della terminologia specifica dell’ambito tecnico-aeronautico (accuracy) p.3 b. Organizzazione, scorrevolezza e rielaborazione personale (fluency) p.4 c. Pertinenza, appropriatezza, e ricchezza dei contenuti esposti (content) p.4 d. Conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali (grammar) p.4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO TOTALE: Valutazione : CRITERI 1-3 Elaborazione pressoché nulla o difficilmente verificabile. 4-6 Conoscenze sommarie e frammentarie, dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico, che il candidato non riesce ad applicare. 7-9 Il candidato ha conoscenze non omogenee, che applica in modo semplicistico e talvolta linguisticamente discutibile. 10 Soglia della sufficienza. Il candidato ha conoscenze di base adeguate, le sa applicare opportunamente anche se in modo meccanico Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e sintesi. Utilizza le conoscenze in modo efficace e linguisticamente consapevole. Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e applica consapevolmente e autonomamente le conoscenze acquisite. E’ in grado effettuare una prima rielaborazione. Utilizza le strutture linguistiche in modo pertinente attraverso la terminologia propria dell’inglese tecnico aeronautico Il candidato gestisce le sue conoscenze con estrema chiarezza, completa autonomia ed originalità, usando appropriatamente il linguaggio tecnico specifico. Applica quanto sa anche in situazioni nuove, in modo originale e personale. 11-12 13-14 15 12 Griglia di Valutazione per la Terza Prova VOTO BASE 15 CRITERI Conoscenze/capacità Ottima conoscenza della terminologia specifica della materia Ottime capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Ottima capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Conoscenze /capacità Buona conoscenza della terminologia specifica della materia Buone capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Buona capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Conoscenze /capacità Discreta conoscenza della terminologia specifica della materia Discrete capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Discreta capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Conoscenze/capacità Sufficiente conoscenza della terminologia specifica della materia Sufficiente capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Sufficiente capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Conoscenze/capacità Lacunosa conoscenza della terminologia specifica della materia Limitate capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Mediocre capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Conoscenze /capacità Conoscenza scorretta della terminologia specifica della materia Mancanza di capacità di collegamento ed esemplificazione Competenze Scarsa capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze Mancato svolgimento della prova ___ /10 VOTO BASE 10 15 9-10 13-14 8 11-12 7 10 6 8-9 5 5-7 4 3-4 1-3 ___ /5 -----/10 -----/4 -----/9 ----/3 ----/7 ----/3 -----/6 ------/3 ------/5 -----/2 13 GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO VOTO/30 Gravemente Insufficiente Più che sufficiente Discreto Buono Ottimo CAPACITA’ PUNTEGGIO Quasi nessuna Nessuna Nessuna 1-4 5-8 Non riesce a orientarsi anche se guidato Nessuna Nessuna 5-8 13-16 Sufficiente COMPETENZE 1-4 9-12 Insufficiente CONOSCENZE 17-19 Frammentarie lacunose e Superficiali lacunose e Superficiali incerte ed 20 Essenziali e non approfondite 21-23 Essenziali con eventuali approfondimenti guidati 24-26 Sostanzialmente complete, con qualche approfondimento autonomo 27-29 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi 30 Organiche Applica le conoscenze minime solo se guidato. Si esprime in modo scorretto ed improprio Applica le conoscenze minime se guidato, ma con gravi errori anche nell’esecuzione di compiti semplici Applica le conoscenze con imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici. Si esprime in modo non sempre corretto Esegue compiti semplici senza sostanziali errori, ma con alcune incertezze. Si esprime in modo sufficientemente corretto. Esegue correttamente compiti semplici ed applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione. Si esprime in modo appropriato Applica autonomamente le conoscenze a problemi complessi in modo globalmente corretto. Si esprime in modo appropriato Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi. Si esprime in modo fluido. Applica le conoscenze in modo originale Scarse 9-12 Comunica in modo inadeguato. Non compie operazioni di analisi. 13-16 Comunica in modo non sempre coerente. Ha difficoltà a stabilire collegamenti. Compie analisi lacunose. 17-19 Comunica in modo semplice ma adeguato. Incontra qualche difficoltà nell’analisi e sintesi pur individuando i principali nessi logici 20 Comunica in modo abbastanza efficace e corretto. Effettua analisi, incontra qualche difficoltà nella sintesi. 21-23 Comunica in modo efficace, compie analisi corrette ed individua collegamenti. 24-26 Comunica in modo efficace ed articolato. Rielabora in modo personale e critico. Gestisce situazioni nuove e complesse. 27-29 Rielabora in modo ottimale e critico con approfondimento personale 30 14 PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE 15 PROGRAMMA DI ITALIANO Anno scolastico 2013/2014 Classe V sez. A Docente: Prof.ssa Paola D’Attili Testo in adozione: LetterAutori – ed. verde voll. 2- 3 ( Panebianco, Gineprini, Seminara - ed. Zanichelli ) IL SECONDO OTTOCENTO Cronologia, ideologia e cultura. La narrativa: Luigi Capuana - la vita, le idee, le opere “ Giacinta”- lettura e analisi dell’opera intera Giovanni Verga - la vita , le idee, le opere “ La fiumana del progresso” da I MALAVOGLIA “ Ora è tempo d’andarsene” da I MALAVOGLIA La poesia: Charles Baudelaire - la vita, le idee, le opere analisi del testo:“ Spleen” Giovanni Pascoli - la vita, le idee, le opere analisi dei seguenti testi: “ E’ dentro noi un fanciullino” da IL FANCIULLINO “ Lavandare” da MYRICAE “ Temporale” da MYRICAE “ Il lampo” da MYRICAE “ Il tuono” da MYRICAE “ Il gelsomino notturno” da CANTI DI CASTELVECCHIO Gabriele D’Annunzio - la vita, le idee, le opere analisi dei seguenti testi: “ O falce di luna calante” da CANTO NOVO “ La sera fiesolana “ da ALCYONE “ La vita come opera d’arte” da IL PIACERE PRIMO NOVECENTO Cronologia, ideologia e cultura Guido Gozzano la vita, le opere, le idee 16 analisi del testo: “ La signorina Felicita” da I COLLOQUI F. Tommaso Marinetti la vita, le opere, le idee analisi del testo: “ Manifesto del Futurismo” Luigi Pirandello la vita, le opere, le idee analisi dei seguenti testi: “ Il treno ha fischiato” da NOVELLE PER UN ANNO “ Avvertimento e sentimento del contrario” da L’UMORISMO “O di uno o di nessuno” rappresentazione teatrale “ Il fu Mattia Pascal” lettura e analisi dell’opera intera Italo Svevo la vita, le opere, le idee lettura e analisi dei seguenti episodi:“ Prefazione”“Preambolo”- “ Il fumo”- “ La morte di mio padre”- “La storia del mio matrimonio” da LA COSCIENZA DTI ZENO Giuseppe Ungaretti la vita, le opere, le idee analisi dei seguenti testi: “Veglia” da L’ALLEGRIA “ San Martino del Carso” da L’ALLEGRIA “ Stelle” da SENTIMENTO DEL TEMPO Roma, 15 maggio 2014 GLI ALUNNI LA DOCENTE ______________ ______________ Prof.ssa Paola D’Attili 17 RELAZIONE FINALE - Materia: Italiano Anno scolastico 2013/2014 Classe V sez. A Docente: prof.ssa Paola D’Attili Profilo della classe La classe, composta di 19 elementi, tra cui solo 2 ragazze, ha sempre mostrato un interesse e una partecipazione non sempre costanti e in alcuni casi un po’ superficiali. Un gruppo di alunni ha frequentemente disertato le lezioni; a tale proposito si segnala il fenomeno delle assenze collettive che hanno nuociuto non solo alla preparazione degli studenti, ma anche al regolare svolgimento del programma, nonché all’attuazione delle verifiche, soprattutto orali, che sono state spesso strategicamente eluse. Tale atteggiamento non ha certo favorito il recupero delle lacune nella preparazione pregressa, a livello di competenze e capacità linguistico- espressive, mostrate da alcuni studenti. Costoro, peraltro, ancora incontrano difficoltà nell’utilizzo delle tecniche compositive relative alle tipologie di testi, oggetto della prova scritta di italiano dell’esame di Stato. Per recuperare tali carenze sono state attuate strategie di recupero nel corso dell’intero anno scolastico, attraverso chiarimenti e spiegazioni ulteriori ogni volta sia stato necessario. Purtroppo non tutti hanno partecipato al dialogo educativo in modo fattivo e costante, nonostante le continue sollecitazioni da parte dell’insegnante a un maggiore senso di responsabilità. La disomogeneità nella motivazione allo studio ha rappresentato un ulteriore ostacolo ai fini di un’azione didattica efficace. È opportuno sottolineare che gli studenti si sono sempre mostrati particolarmente interessati a tutte le attività extra- curricolari proposte. Comunque il recupero in itinere effettuato in classe nel complesso ha consentito alla maggior parte della classe di compiere qualche progresso rispetto alla situazione iniziale, ma solo due studenti hanno raggiunto risultati buoni se non ottimi, E’ appena il caso di sottolineare che il programma è stato svolto con difficoltà e un argomento previsto nel piano di lavoro annuale non è stato trattato, ma in compenso si è privilegiata la lettura e l’analisi di opere intere ( cfr. il programma allegato). Obiettivi disciplinari Saper leggere, analizzare e individuare i nuclei tematici fondamentali di un testo letterario; saper effettuare l’analisi degli aspetti formali di un testo; saper contestualizzare un’opera collocandola nel momento storico, sociale e culturale in cui è stata prodotta; saper stabilire relazioni intertestuali tra opere confrontabili a livello tematico; saper riconoscere le linee evolutive del pensiero e della poetica dei vari autori italiani trattati; saper individuare gli elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee; saper organizzare i contenuti degli argomenti scelti per il colloquio d’esame, saperli collegare e contestualizzare e riuscire a elaborarli in modo personale; saper utilizzare con padronanza i diversi linguaggi, da quello 18 letterario a quello tecnico; saper svolgere una relazione orale su un argomento culturale e non solo; saper redigere testi scritti nelle tipologie previste per l’esame di Stato, quali analisi di un testo letterario, saggio breve, articolo di giornale, testi argomentativi e informativi tout court. Contenuti disciplinari Cfr. il programma allegato. Metodologie e strumenti Lezione frontale; lezione dialogata; dibattito in classe; esercitazioni individuali in classe; relazioni su ricerche individuali; appunti in classe; testi in fotocopia; internet; testo in adozione; letture integrali di opere particolarmente significative; uscite didattiche a teatro; visite guidate a mostre d’arte e a luoghi di interesse storico-culturale. Verifiche e valutazioni Prove scritte: tema aperto, saggio breve, articolo di giornale; questionari “misti”, analisi di un testo letterario; prove orali: interrogazioni alla cattedra, interrogazioni dal posto, interrogazioni programmate. Esito degli obiettivi E’ opportuno segnalare che gli obiettivi didattici sono stati in parte ridimensionati, ma ciononostante i risultati ottenuti non sono del tutto positivi: un gruppo ristretto di studenti ha mostrato uno spiccato assenteismo, la tendenza a evitare le verifiche, l’incostanza nell’impegno a casa; alcuni elementi hanno evidenziato un interesse e un impegno più costanti solo nel secondo periodo dell’anno scolastico, riuscendo a raggiungere una preparazione ancora non pienamente sufficiente, soprattutto nell’esposizione scritta; infine un esiguo gruppo di allievi ha conseguito un profitto soddisfacente, sia nell’orale sia nello scritto. Roma, 15 maggio 2014 La docente Paola D’Attili 19 PROGRAMMA DI STORIA Anno scolastico 2013/ 2014 Classe V sez. A Docente: Prof.ssa Paola D’Attili Europa e mondo nel secondo Ottocento L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo (sintesi) Lo scenario extraeuropeo L’Italia giolittiana La prima guerra mondiale La rivoluzione russa ( sintesi) L’Europa e il mondo dopo il conflitto L’Unione Sovietica fra le due guerre e lo stalinismo ( sintesi) Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29 La crisi della Germania repubblicana e il nazismo Il regime fascista in Italia L’Europa verso una nuova guerra La seconda guerra mondiale Il bipolarismo Usa- Urss, la guerra fredda e i tentativi di disgelo La decolonizzazione in Asia e in Africa (sintesi) Testo in adozione: Dialogo con la storia e l’attualità – vol. 3 L’età contemporanea ( Brancati – Pagliarani, ed. La Nuova Italia) GLI ALUNNI _____________________ LA DOCENTE PAOLA D’ATTILI _____________________ Roma, 15 maggio 2014 20 RELAZIONE FINALE - Materia: Storia Anno scolastico 2013/ 2014 Classe V sez. A Docente: prof.ssa Paola D’Attili Profilo della classe Gli studenti hanno mostrato, nella maggioranza dei casi, un discreto interesse e una partecipazione attiva in classe, ma pochi si sono impegnati seriamente nel lavoro a casa. Tale demotivazione allo studio individuale si era già manifestata nel precedente anno scolastico, per cui non era stato possibile trattare tutti gli argomenti previsti nel piano di lavoro annuale. svolti, di qui la necessità di svolgere delle lezioni di collegamento al programma del IV e provvedere a un’ intensa attività di recupero in classe. Obiettivi disciplinari Conoscere gli eventi storici e stabilire relazioni tra essi; saper comprendere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale , civile e politica; saper comprendere e usare il linguaggio storiografico; saper problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti; saper analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e del passato e viceversa; saper applicare le conoscenze del passato per la comprensione del presente. Contenuti disciplinari Cfr. il programma allegato Metodologia e strumenti Lezione frontale; lezione dialogata; dibattito in classe; esercitazioni individuali in classe; carte geo-politiche; testi in fotocopia; internet; testo in adozione. Verifiche e valutazioni Prove scritte: questionari “misti”; prove orali: interrogazioni alla cattedra; interrogazioni dal posto, interrogazioni programmate. Esito degli obiettivi La maggior parte degli alunni ha conseguito risultati positivi, mentre un gruppo ristretto ha ottenuto risultati insufficienti a causa della scarsa partecipazione e dell’impegno saltuario; infine due studenti sono riusciti a raggiungere una buona preparazione grazie al costante interesse mostrato nell’apprendimento della materia. Roma, 1 5 maggio 2014 LA DOCENTE PAOLA D’ATTILI 21 PROGRAMMA DIRITTO AERONAUTICO A.S.2013/2014 CLASSE V SEZ. A Prof.ssa Adriana Fazio MODULO 1 Le licenze del personale aeronautico ESARR 5 L’esercente: obblighi e responsabilità, funzioni e requisiti gli ausiliari dell’esercente il comandante: compiti, poteri e responsabilita’ il caposcalo e il coordinatore di rampa mandato e procura gli ausiliari tecnici e le nuove figure professionali l’equipaggio (compiti e responsabilità) efficacia delle norme internazionali negli Stati immatricolazione, navigabilità e cancellazione dell’aeromobile MODULO 2 i contratti di utilizzazione dell’aeromobile (differenze e responsabilità): 1.la locazione e comodato 2.il noleggio 3.il leasing 4.altri contratti di utilizzazione 5.gli accordi di collaborazione fra compagnie aeree MODULO 3 il contratto di trasporto di persone obblighi del vettore e dei passeggeri trasporto bagagli il contratto di trasporto merci la lettera di vettura (funzioni e caratteristiche) ESARR 3 MODULO 4 la gestione aeroportuale i servizi di handling Il volo da diporto gli incidenti e gli inconvenienti (funzione dell’ENAC) 22 l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) le assicurazioni aeronautiche MODULO 5 I contratti di lavoro del personale aeronautico I contratti di lavoro speciali (somministrazione, a chiamata, a progetto), previdenza, assistenza e sicurezza sociale Cenni sui principali contratti previsti dal diritto privato e atipici (deposito, franchising, factoring, comodato, leasing) Libro di testo in adozione: Legislazione Aeronautica di Flaccavento Michelangelo e Giannetti Barbara Ed Hoepli GLI ALUNNI ___________________ IL DOCENTE Adriana Fazio __________________ Roma, 15 maggio 2014 23 RELAZIONE SULLA CLASSE- MATERIA: DIRITTO AERONAUTICO classe V A - Prof. Adriana Fazio PROFILO DELLA CLASSE E’ difficile tracciare un profilo globale della classe in quanto le caratteristiche, la preparazione, l’impegno, la motivazione, il comportamento degli alunni della 5 A sono estremamente differenti. Questa diversa composizione ha, per un verso, rallentato la programmazione e penalizzato la qualità della didattica, per un altro, ha comunque reso possibile, per i più motivati e partecipi, l’approfondimento autonomo di alcune tematiche con lavori multimediali. Le valutazioni del profitto e della condotta rispecchiano questa disomogeneità del gruppo. CONTENUTI DISCIPLINARI DELLA MATERIA conoscenza delle principali figure del Diritto aeronautico quali l‘esercente, il comandante, il caposcalo conoscenza dei principali contratti di utilizzazione dell’aeromobile quali il contratto di locazione, contratto di noleggio, contratto di leasing, contratto di trasporto e le nuove tipologie contrattuali, nonché gli accordi fra vettori conoscenza dei vari aspetti giuridici e tecnici del contratto di assicurazione dell’aeromobile, della responsabilità per i passeggeri e del personale di volo conoscenza ed identificazione delle responsabilità in caso di incidenti ed inconvenienti aeronautici. conoscenza del contratto del personale di volo e riferimenti alla normativa prevista per i contratti di lavoro in generale. METODI E STRUMENTI I metodi utilizzati per lo svolgimento delle lezioni sono stati: le lezioni frontali, la lettura dei codici (in particolare del Codice della navigazione), l’utilizzo di schemi in power point per ottimizzare lo studio della materia, la preparazione di file in word sulle diverse tematiche affrontate. Nell’ultima parte dell’anno, acquista la conoscenza dei contenuti disciplinari, sono stati discussi dei casi concreti. Alcuni alunni hanno approfondito gli argomenti producendo materiale multimediale di cui una parte è stata anche pubblicata sul sito della scuola. OBIETTIVI DISCIPLINARI E CRITERI DI VALUTAZIONE Gli obiettivi disciplinari sono quelli di una conoscenza ed un’ esposizione in forma chiara dei fatti e dei problemi relativi agli elementi di diritto aeronautico, esaminati anche attraverso casi pratici, per comprenderne meglio il significato e per ricercare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti. Si richiede una capacità di individuare le fattispecie astratte applicabili ai casi concreti ed una proprietà di linguaggio tecnico/giuridico. Le griglie di valutazione utilizzate, sia nelle verifiche orali che nella simulazione della III prova, sono allegate al presente documento. Roma, 15 maggio 2014 IL DOCENTE ADRIANA FAZIO 24 SCHEDA DIDATTICA – MATERIA: DIRITTO AERONAUTICO - PROF.SSA ADRIANA FAZIO Contenuto disciplinare Le licenze del personale aeronautico Sett/ottobre Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; Codici Criteri e strumenti di valutazione Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) novembre dicembre gennaio Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; codici Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; codici Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) Aprile e maggio Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; codici Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) Aprile Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; codici Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) maggio Lezione frontale in classe, slides in power point e file word, internet; codici Verifiche orali e scritte (test e a risp. aperta) Tempi Le ESARR 5 Metodi e strumenti Le ESARR 3 L’esercente, il caposcalo, l’equipaggio I contratti di utilizzazione dell’aeromobile (locazione, noleggio, trasporto di persone e merci) Le assicurazioni aeronautiche Incidenti e inconvenienti Il contratto di lavoro del personale.aer e di lavoro in generale Cenni sui principali contratti tipici e atipici L’aeroclub e il volo da diporto gennaiofebbraio marzo Obiettivi disciplinari Esito obiettivi Conoscere requisiti per l’esercizio delle diverse funzioni Normativa internazionale per il CTA Conoscere la differenza fra Safety e Security e le norme internazionali per esse previste Saper individuare funzioni e responsabilità Obiettivi raggiunti Conoscere la normativa in materia di contratti applicabile Obiettivi raggiunti Conoscere la normativa in materia di assicurazione applicabile Conoscere la differenza e gli enti preposti Conoscere la normativa di riferimento Obiettivi raggiunti Conoscere nelle linee essenziali le normativa applicabile Obiettivi raggiunti Obiettivi raggiunti Obiettivi raggiunti IL DOCENTE: ADRIANA FAZIO 25 PROGRAMMA DI INGLESE (PROF.SSA PAOLA CAFARELLA) A.S. 2013-14 CLASSE 5 A Dal testo English in Aeronautics: Module 3, THE PARTS OF THE AIRPLANE Unit 1, The aircraft design and structure Unit 2, Lifting surfaces, the wing Unit 3, The tail unit Unit 4, The Fuselage: truss type monocoque type semimonocoque type Unit 5, The Landing Gear : Conventional landing gear Tricycle landing gear Tandem landing gear Module 5, Navigation Visual flight navigation: Pilotage Celestial navigation Dead Reckoning Navigation The Radar Definition of a Radar Primary radar Secondary radar The GPS: Space segment Control segment User segment How does it work? The T-CAS Meteorology 1 and 2: 26 Weather phenomena Visibility Types of clouds Precipitations Thunderstorms Hazardous air navigation: Ice formation Turbulence Wind shear Miscommnications What are miscommunications ? 1. ambiguity of the language 2. homophony 3. personal pronouns 4. numbers 5. readbacks The Tenerife accident Description of the accident Main causes Analysis of the radio communications between ATC and pilots before the accident The Uberlingen accident Description of the accident Main causes GLI ALUNNI ______________________ IL DOCENTE Paola Cafarella ______________________ Roma, lì 15/5/2014 27 SCHEDA DIDATTICA – MATERIA: INGLESE Contenuto disciplinare 1. Le parti dell'aereo (parte 1): - l'ala - il piano di coda Tempi Metodi e strumenti Criteri e strumenti di valutazione Obiettivi disciplinari Esito Obiettivi Libro di testo; fotocopie; materiale multimediale Verifiche scritte e verifiche orali Saper trattare e rielaborare con linguaggio adeguato le conoscenze relative all'argomento trattato (microlingua) positivo I quadrime stre 2. Le parti dell'aereo (parte 2): - la fusoliera - il carrello - le superfici di controllo 3. Navigazione : a. tipi di navigazione a vista b. Radio navigation: il radar, il GPS, il T-CAS 4.Miscommunications: aree di verifica; a. incidente di Tenerife; b. incidente di Uberlingen 5. Meteorology 1 e 2 II quadrime stre Il DOCENTE : Paola Cafarella 28 PROGRAMMA EDUCAZIONE FISICA a.s. 2013/2014 classe 5A Prof. Nicola Silvestri Gli obiettivi generali di Educazione Fisica prefissati nella programmazione all’inizio dell’anno scolastico e previsti nei vigenti programmi ministeriali sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe. In particolare, per il conseguimento degli obiettivi specifici di: -Conoscenza del proprio corpo e delle sue modificazioni - rielaborazione degli schemi motori di base, - consolidamento dell’area socio affettivo relazionale, - avviamento al gioco sport, rispetto di sé, dell’avversario, delle regole, dell’ambiente di lavoro, -Tutela della salute, prevenzione infortuni ed educazione ambientale. Sono state svolte le seguenti attività pratiche: a)test motori di valutazione per la resistenza, velocità, mobilità articolare, forza arti superiori e inferiori, coordinazione, b) esercizi di allungamento muscolare (stretching),modalità e finalità dell’allungamento muscolare, c) esercizi di potenziamento dei vari distretti muscolari, d) corsa anaerobica ed aerobica in ambiente naturale (resistenza, velocità),modalità e finalità della corsa, e) preatletica generale e coordinazione motoria generale (andature, allunghi, scatti, palla medica, lavoro in serie e ripetizioni), f) attività sportive di atletica leggera: corsa campestre, corsa veloce, resistenza, corsa con ostacoli bassi g) attività sportive di squadra, fondamentali con e senza palla : pallavolo, pallamano, pallacanestro, unihockey, calcetto, h) attività sportive individuali: badminton, tiro con l’arco, tennis tavolo, mountain bike (scelte a seconda degli interessi specifici nella classe) 29 i) principali regole di gioco, ruoli e compiti, arbitraggio, attacco e difesa, alcuni cenni di tecnica e tattica per le discipline sportive praticate, norme di sicurezza nell’uso dei materiali e delle attrezzature (dal tiro con l’arco alla mountain bike). l) attività di educazione ambientale, spazi verdi e impiantistica sportiva, recupero e raccolta differenziata di carta e alluminio. Roma 15/5/2014 GLI ALUNNI ______________________ IL DOCENTE Nicola Silvestri ______________________ 30 SCHEDA DIDATTICA DI EDUCAZIONE FISICA Classe.5A A.S. 2013-14 Prof. Nicola Silvestri MACRO ARGOMENTI ATTIVITA' INTEGRATIVE OBIETTIVI INIZIALMENTE ATTIVITA' SVOLTE E EXTRASCOLASTICHE PREFISSATI NELLA SVOLTE PROGRAMMAZIONE ANNUALE E RAGGIUNTI corsa aerobica corsa anaerobica potenziame nto fisiologico test motori esercitazion incontri tra i classi preatletich campionati interni e d’istituto e sportive gare e incontri tecnica e tattica metodologie allenanti regolamenti di gioco arbitraggio CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO potenziamento fisiologico mobilità articolare forza velocità resistenza coordinazione in situazioni semplici e complesse rielaborazione degli schemi motori valutazione motoria ed autovalutazione consolidamento del carattere e sviluppo della socialità atletica leggera calcio a cinque pallacanest ro pallavolo pallamano tiro con l'arco unihockey badminton tennis tavolo cenni sul trattament o degli infortuni sportivi test motori attitudinali MODULO A: MODULO B: MODULO C: partecipazion e di alcuni studenti ai campionati sportivi studenteschi di: atletica pallacanestro pallavolo uni hockey badminton avviamento alla pratica sportiva rispetto di sè, dell'avversario, delle regole, dei ruoli e dei compiti assegnati rispetto dell'ambiente naturale e di quello sportivo Sett. Ott. Gen. Feb. esecuzione degli schemi motori semplici e complessi Nov. Dic Feb. Mar. inserimento nei gruppi di lavoro e nel gruppo classe rispetto e lealtà nel confronto sportivo collaborazion e. osservazione sistematica del processo di apprendime nto, allenamento e socializzazio ne tutto l'anno coordinazion e motoria sportiva di base conoscenza di almeno due sport (tecnica dei fondamentali, ruoli di gioco, regolamento) partecipazion e impegno frequenza preparazione di tesine incontri sportivi tra squadre tesine di ricerca personali simulazioni scritte di terza prova esercitazioni a coppie esercitazioni in piccoli gruppi tutto l'anno mantenimento della salute dinamica tutela della salute e prevenzione degli infortuni TEMPI test motori per saper riconoscere il resistenza lavoro forza muscolare velocità specifico mobilità autonomia coordinazion nel svolgere il e lavoro assegnato TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA elementi di primo soccorso rispetto e cura di sè, dell’altro e dell'ambiente tutto l'anno potenziamento fisiologico e sviluppo delle capacità motorie avviamento alla pratica sportiva rielaborazione degli schemi motorio e corporeo di base 31 MODULO D: consolidamento dell’area socio affettivo relazionale STRUMENTI UTILIZZATI: le attrezzature sportive in dotazione, la palestra, gli impianti esterni METODOLOGIA DIDATTICA: esercitazioni pratiche con metodo globale,da singolo, in coppia, a piccoli gruppi, in squadre; esercitazioni scritte Roma, 15/5/2014 IL DOCENTE Nicola Silvestri PROGRAMMA di METEOROLOGIA AERONAUTICA ed ESERCITAZIONI anno scolastico 2013/2014 Insegnante G. Colella Insegnante T. P. D. Bianchi Classe 5 Sez. A MODULI CONTENUTI SPECIFICI OBIETTIVI SPECIFICI M1: Fenomeni meteorologici che limitano la visibilità; definizione e caratteristiche dei vari tipi di nebbia. Temporale. Formazioni di ghiaccio. Turbolenza. Individuazione dei fenomeni pericolosi per il volo. Capacità di procurarsi il materiale da cui dedurre le informazioni relative a tali fenomeni nonché la capacità di riconoscerli, analizzarli ed evitarli/affrontarli. FENOMENI PERICOLOSI PER IL VOLO : ESITO OBIETTIVI Obiettivi mediamen te raggiunti. Wind Shear. M2: CIRCOLAZIONE GENERALE DELL'ATMOSFERA Modello ad una e tre cellule convettive; modello attuale. La Linea di Convergenza Intertropicale; Comprensione dei moti Obiettivi atmosferici a grande raggiunti scala. Individuazione delle cause di tali moti ed analisi dei venti corrispondenti. Capacità di analisi della situazione meteorologica legata alla circolazione generale 32 Struttura verticale dei cicloni e anticicloni termici e dinamici M3: MASSE D'ARIA E FRONTI Masse d'aria: definizione e classificazione. Superficie di discontinuità e definizione di fronte. Fronte caldo, freddo e occluso. Fenomeni associati ai fronti e problematiche relative al volo nei fronti. M4: CORRENTE A GETTO M5: dell'atmosfera ed ai centri ciclonici e anticiclonici. Acquisizione del concetto di massa d'aria, di superficie frontale e di fronte. Analisi delle caratteristiche dei fronti. Capacità di prevedere l'evoluzione del tempo in funzione del passaggio di una perturbazione attraverso l'analisi delle carte meteorologiche e delle immagini da satellite. Capacità di individuare i fenomeni pericolosi per il volo legati ai fronti. Definizione, caratteri e localizzazione. Il volo in presenza della corrente a getto. Conoscenza delle grandi correnti aeree presenti nell'alta troposfera. Capacità di individuarle e sfruttarle per la navigazione aerea. Generalità sui satelliti geostazionari e polari; Conoscenza dei sistemi satellitari geostazionari e polari. Conoscenza delle caratteristiche operative del sistema METEOSAT e dei suoi prodotti principali. Il sistema METEOSAT. Nefoanalisi da satellite; SATELLITI METEOROLOGICI Obiettivi mediamen te raggiunti. Obiettivi mediamen te raggiunti. Obiettivi parzialmen te raggiunti Messaggi di 33 M6: osservazione: ASSISTENZA METEOROLOGICA ALLA NAVIGAZIONE AEREA METAR; SPECI. Messaggi di previsione: TAF;. Avvisi di sicurezza. SIGMET AIRMET Carta del vento e della temperatura in quota. Carta del tempo significativo: Folder o cartello di rotta e pianificazione volo. GLI ALUNNI Conoscenza delle forme simboliche, delle abbreviazioni e dei codici per la decodifica dei messaggi meteorologici per l’aviazione. Capacità di decodificare i messaggi meteorologici per l'individuazione dei fenomeni significativi per il volo allo scopo di programmare un volo economico, sicuro e veloce. Conoscenza delle carte meteorologiche ad uso operativo, dei simboli e delle sigle ICAO usate per il riporto dei fenomeni significativi per il volo. Sviluppo delle capacità d’analisi delle carte stesse e di sintesi allo scopo di programmare un volo economico, sicuro e veloce Obiettivi mediamen te raggiunti I DOCENTI ______________________ Giovanni Colella ______________________ Danilo Bianchi 34 PROGRAMMA DI ELETTRORADIORADARTECNICA CLASSE 5°A A.S.2013/14 I.T.AER. “F.DE PINEDO Prof. CARMINE MONTE MODULO PRIMO : Richiami . (Set.) Richiami sulla configurazione atomica della materia. Richiami sulle leggi fondamentali dell’elettrotecnica. Generalità sulle grandezze alternate .I semiconduttori. La giunzione PN .Il diodo a giunzione. Punto di lavoro. Curve caratteristiche. MODULO SECONDO : Amplificatore a BJT (Ottobre) Transistore bipolare a giunzione (BJT). Il BJT come interruttore .Polarizzazione e stabilizzazione del BJT. Amplificatore per piccoli segnali , in bassa frequenza , con BJT. Amplificatore a BJT con emettitore comune Amplificatore a più stadi .Classificazione e parametri degli amplificatori. Banda passante . Accoppiamento degli stadi. MODULO TERZO :Amplificatori Operazionali.(Novembre) L’amplificatore operazionale. Caratteristiche degli AMP. OP. reali. A.O. ad anello aperto. Funzionamento ad anello chiuso. Amp.Op. controreazionato. Amplificatore invertente . Buffer invertente. Amplificatore non invertente .Inseguitore di tensione .Sommatore invertente. Integratore ideale e reale. Derivatore ideale e reale. Amplificatore differenziale .Sommatore non invertente .CMRR .Tempo di salita . Slew rate . Integratore non invertente. MODULO QUARTO : (Dicembre) La reazione .Funzione di reazione .Amplificazione ad anello chiuso .Proprietà della reazione negativa. Reazione positiva . Oscillatore sinusoidale . Principio di funzionamento .Schema a blocchi completo di un oscillatore. Oscillatore di Wien . 35 MODULO QUINTO :Tecnica AM -FM. (Dicembre /Gennaio) Finalità della modulazione. Classificazione delle varie tecniche di modulazione. Classificazione delle frequenze . Concetti di modulazione e demodulazione AM . Modulazione di ampiezza con modulante armonica (sinusoidale).Modulazione DSB con modulante armonica. Modulazione SSB. Confronto tra AM/DSB/SSB. Modulazione di frequenza con modulante armonica. Deviazione di frequenza. Indice di modulazione. Spettro del segnale FM. Banda passante. Potenza del segnale modulato. Confronto tra modulazione AM e FM . MODULO SESTO: Sistemi di comunicazione ( Feb/Marzo ) Modello di un sistema di comunicazione . Multiplazione a divisione di frequenza . Multiplazione a divisione di frequenza . Digitalizzazione di un segnale analogico . Principio della tecnica TDM. Campionamento . Teorema di Shannon .Ricostruzione del segnale campionato .Problemi di distorsione .Tecnica PAM . Modulazione PAM. Tecnica PCM. Quantizzazione lineare . Sistemi PCM. Caratteristiche del segnale PCM. Trasmettitore PCM. Confronto tra sistemi TDM e FDM . MODULO SETTIMO: Sistemi radar .( Apr. / Maggio) Introduzione . Schema a blocchi e descrizione del funzionamento del radar impulsivo primario . L’equazione del radar primario . Impieghi del radar . Frequenze impiegate dai radar .Portata del radar.L’indicatore. Risoluzione in distanza .Risoluzione in azimut a distanza R .Massima distanza non ambigua. Il radar secondario. Limitazioni dei radar secondari. Il sistema civile SSR .Radar secondario in modo S. Effetto Doppler e radar MTI .Trasponditore di bordo. PROGRAMMA DI LABORATORIO Richiami sui principali strumenti di uso più comune nel laboratorio. 1°) Rilievo delle caratteristiche statiche di un BJT . 2°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741 in configurazione invertente. 3°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741in configurazione non invertente . 4°) Risposta in frequenza di un amplificatore ad emettitore comune . 5°) Risposta in frequenza dei filtri passa-basso e passa-alto del primo ordine in configurazione non invertente. 6°) Misura dell’indice di modulazione in AM . 7°) Misura di distorsione . 36 GLI ALUNNI I DOCENTI ______________________ Carmine Monte ______________________ Francesco Lijoi RELAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DI ELETTRORADIORADARTECNICA Classe 5°A A.S. 2013/2014 Il programma durante il corrente a.s. è stato svolto in modo pienamente sufficiente , in quanto gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e cioè ,colmare le non trascurabili lacune iniziali e porre gli studenti in grado di affrontare con successo la preparazione all’esame di stato . Cosi come stabilito all’inizio dell’ a.s. , i contenuti disciplinari sono stati svolti come si può anche dedurre dalla scheda della classe allegata, dove sono anche riportati i tempi , metodi e strumenti ,criteri di valutazione ed obiettivi con i relativi esiti .Utile è stato il coordinamento con le altre discipline ed in particolare con Traffico aereo e Navigazione . Per lo svolgimento delle attività didattiche si è sempre fatto riferimento alle indicazioni dei consigli di classe e del dipartimento e ci si è preoccupati di coinvolgere il più possibile gli allievi ponendoli al centro dei propri sforzi operativi . Molto penalizzante , sia per lo svolgimento del programma che per il grado di preparazione raggiunta dalla classe , si è rilevato il pochissimo tempo a disposizione ( Tre ore a settimana , di cui una di laboratorio previste dal progetto Alfa nelle quinte classi ).Non sempre l’impegno e l’interesse di una parte della classe è stato sufficiente , tuttavia si è notata una certa volontà nell’apprendimento , tanto che alcuni si sono distinti per il loro interesse e capacità verso questa materia d’insegnamento .Il numero delle assenze non è stato nel complesso trascurabile e questo ha influito sulla attività didattica . L’aspetto disciplinare complessivamente si può ritenere positivo anche se alcuni alunni hanno evidenziato una certa vivacità comportamentale,legata alla loro età . Gli alunni hanno svolto una simulazioni di terza prova pluridisciplinare della tipologia “B” , e per la valutazione e verifica delle tipologia scelta si è fatto riferimento alla griglia di valutazione di 3° prova allegata .Il materiale didattico in laboratorio è stato utilizzato secondo le varie esperienze ,risultando sufficiente. I libri di testo adottati “Tecnologie della comunicazione “ - casa editrice Petrini- autore Argyris Kostopoulos ed “-Elettronica analogica Vol. A”- casa editrice Petrini - autori De Lucchi - Cuniberti , si sono rilevati un buon sostegno allo svolgimento del programma stesso fino ad un certo punto , successivamente si è dovuto ricorrere ad integrare con altro materiale didattico e fornirlo agli studenti . Roma, lì 15/5/2014 IL DOCENTE 37 Carmine Monte SCHEDA MATERIA : ELETTRORADIORADARTECNICA A.S. 2013/2014 Prof. Carmine Monte Contenuto Disciplinare Tempi Metodi e strumenti Criteri di valutazione Obiettivi disciplinari Esito obiettivi Amplificatori a BJT 1 mese Conoscenza sommaria. Espressioni non corrette. Difficoltà di analisi Conoscere il funzionamento del BJT e gli elementi fondamentali di un amplificatore. Obiettivo raggiunto. Amplificatori Operazionali. Reazione 2 mesi Gestione meccanica delle conoscenze , studio mnemonico . 1 mese Riconoscere come la struttura ad amplificati operazionali semplifica i circuiti amplificatori . Conoscere i circuiti di base ad A.O. Proprietà della reazione. Obiettivo raggiunto Sistemi di comunicazione. Tecniche di trasmissione. Metodi : Lezioni frontali. Attività operative Discussioni in aula Lavoro individuale e di gruppo. Casi pratici. Attività di recupero. Attività di sostegno. Integrazione Tecnica AM - FM Tecnica TDM e campionamento. Tecnica PAM. Tecnica PCM Radar I-II 2 mese 2 mesi 1 mese Strumenti: Test di verifica. Interrogazioni orali. Ricerche. Interventi dal banco. Prove di laboratorio con relazioni tecniche scritte. Insicuro , imprecisa e non sempre corretta l’espressione. Conoscenze adeguate ma non approfondite , si orienta ma effettua analisi superficiali, non commette errori ma si esprime in modo meccanico . Conoscenze complete. Effettua analisi adeguate e opportune sintesi . Comunicazione corretta e chiara. Conoscenze complete ed approfondite . Gestisce con chiarezza ed autonomia lo strumento linguistico .Buona capacità di analisi , sintesi e di Conoscere le tecniche di multiplazione FDM e TDM Obiettivo raggiunto Parametri caratteristici di modulazione AM ed FM . Obiettivo raggiunto Apprezzare l’utilità della modulazione e della multiplazione numerica. Obiettivo raggiunto Conoscere la struttura dei sistemi PAM / TDM Conoscere la struttura dei sistemi PCM/TDM. Conoscenza della conversione A/D e D/A . Conoscere la struttura e l’utilità dei radar. Obiettivo raggiunto 38 rielaborazione . Conoscenza ed uso appropriato della strumentazione di base presente in laboratorio. PROGRAMMA DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE V A DOCENTE: Prof.ssa Maria Rita Tarquini I vari argomenti trattati, nel corso dell’anno scolastico, sono scaturiti dal grande interrogativo “cos’è e come posso capire qual è il mio progetto di vita?”. Il rapporto dell’uomo con il proprio io, con la scienza, con la chiesa, con le altre religioni, con i documenti, le fonti, l’astrattezza di Dio, l’impegno morale, cosa comporta Dio nella vita di una persona, tutto è stato ricondotto al valore della risposta al proprio progetto di vita. La conoscenza dell’etica e il suo valore, l’applicazione di essa alle varie situazioni della vita, la sensibilizzazione gli alunni verso le loro responsabilità, come persone, con una propria dignità, calate nella società di appartenenza, facendo sempre il confronto tra l’etica laica e l’etica religiosa. Che cos’è il Concilio Ecumenico Vaticano II. GLI ALUNNI ______________________ IL DOCENTE Maria Rita Tarquini ______________________ Roma, lì 15/5/2014 Testo adottato: S. Bocchini - 30 nuove schede tematiche per l'IRC Ed. Dehoniane 39 ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI MATERIA RELIGIONE DOCENTE MARIA RITA TARQUINI PROSPETTO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI 1. Conoscenze : 1.1. 2. Conoscenza della struttura dell’io persona, conoscenza della Chiesa, conoscenza della scienza, conoscenza generale delle varie religioni. Conoscenza della differenza tra la morale laica e religiosa. 2. Capacità e competenze 1. Sapersi confrontare con i valori morali, propri ed altrui, cercando di superare il relativismo etico, sviluppando una propria capacità critica. Situazione in ingresso La classe VA si è posta verso lo sviluppo del dialogo educativo, con un atteggiamento talvolta superficiale, mostrando impegno e partecipazione non sempre costanti. Metodologie didattiche e strumenti lezione frontale lezione frontale dialogata lezione frontale con esercitazione lezione frontale con uso della LIM Criteri di impostazione della programmazione disciplinare Si è ritenuto opportuno fornire ai ragazzi la linearità del percorso religioso nella Storia dell’uomo, tenendo conto particolarmente delle loro esperienze, degli interrogativi e del loro vissuto interiore. Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione Gli alunni sono stati valutati oralmente con sistematicità durante lo svolgimento delle lezioni tenendo conto degli obiettivi prefissati. Roma, lì 15/5/2014 IL DOCENTE Maria Rita Tarquini 40 PROGRAMMA MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA: FILOSOFIA a.s. 2013-2014 CLASSE: 5A TITOLO DEL CORSO: LOGICA DELLA RICERCA SCIENTIFICA DOCENTE: PROF.SSA PANZETTI MARIA ALUNNO: BOCCOLATO MATTEO OBIETTIVI SPECIFICI DISCIPLINARI Acquisire il codice linguistico specifico della disciplina; sviluppare le capacità logico- razionali; stimolare le capacità di analisi e sintesi, di operare collegamenti, di rielaborare i contenuti; promuovere un atteggiamento critico; inquadrare, delineandone gli aspetti più caratterizzanti, la tematica in oggetto; fornire strumenti per un approccio storico-critico all'argomento in esame. CONTENUTI La scienza antica La teoria aristotelico- tolemaica: il geocentrismo. Archimede: la meccanica. La scienza moderna: una rivoluzione scientifica La teoria eliocentrica: N. Copernico e G. Galilei (accenni). Il metodo induttivo sperimentale: osservazione ed esperimento. La scienza del 1900: la fisica classica entra in crisi Einstein e la teoria della relatività (accenni); dallo spazio a tre coordinate allo spazio a quattro coordinate: lo spazio-tempo. G. Lemaitre e la teoria dell'atomo primitivo: riflessioni sul rapporto scienza - fede. TESTI DI RIFERIMENTO M. Vegetti, F. Alessio, F. Papi, Filosofie e società, Zanichelli, 1996 Plutarco, Vita di Marcello, 14-19, trad. italiana di C. Carena, Einaudi, Torino, 1958 Come strumenti didattici sono stati utilizzati anche articoli reperiti da internet e file multimediali. Per riflettere: J. Ziman, Le responsabilità dello scienziato, in Il lavoro dello scienziato. Gli aspetti filosofici e sociali della scienza e della tecnologia, trad. L. Sosio, Laterza, Bari, 1987 G. Holton, Lo speciale obbligo degli scienziati, in Le responsabilità della scienza, 41 trad. B. Tortorella, Laterza, Bari, 1993 G. Quadrio, Risposte, in Collana Spirito e Vita, LAS, Roma, 1992, pp.154-156 METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DI VERIFICA Lezione frontale dialogata e valutazione orale. Roma, lì 15/5/2014 GLI ALUNNI ______________________ IL DOCENTE Panzetti Maria 42 PROGRAMMA DI AEROTECNICA Anno scolastico 2013-2014 classe 5°A Docenti: Elena Galastri, Fabrizio Batocchi Nel corso delle lezioni di Aerotecnica e laboratorio sono stati affrontati i seguenti argomenti: RICHIAMI DI AERODINAMICA Caratteristiche dell’aria, pressione e pressione atmosferica con relative unità di misura. Fluidi ideali, moto permanente, portata, equazione di continuità, principio di Bernoulli. Assi corpo, assi vento, assi terra, angoli relativi ( incidenza geometrica, beccheggio, deriva, rollio, rampa). Profili alari: tipologie, nomenclatura e grandezze caratteristiche: bordo attacco e uscita, corda, dorso, ventre, linea media, freccia, spessore, superficie alare, angoli di incidenza geometrica, aerodinamica, di portanza nulla. FAT e sue componenti: portanza, resistenza e devianza. Coefficiente di portanza, grafico Cp-α , per profili simmetrici e asimmetrici, coefficiente angolare di portanza. Stallo. Centro di pressione, instabilità intrinseca dell’ala ( equilibrio statico e dinamico, stabile, instabile) Resistenza: Resistenza di profilo (o di forma) come somma di resistenza di attrito e di scia, grafici relativi; Resistenza indotta: vortici liberi e vortici marginali, teoria di Prandtl. Coefficiente di resistenza indotta, coefficiente di resistenza totale Cr, grafico Cr-α per profili simmetrici e asimmetrici. Polare aerodinamica, efficienza E. Esercizi di calcolo su Polare del velivolo completo. VOLO LIBRATO Equazioni di equilibrio e pendenza della traiettoria, Efficienza, raggio di planata, velocità sulla traiettoria e velocità verticale, odografa e assetti caratteristici. Esercizi di calcolo relativi. VELIVOLO AD ELICA ELICHE Elica geometrica: caratteristiche geometriche: passo e angolo di inclinazione. Elica aerea: assi dell’elica, viste (pianta, profilo, piano di costruzione), dorso, faccia, bordo di entrata e di uscita, radice, mozzo, ogiva, larghezza, raggio, disco, elica destra, elica sinistra, passo 43 geometrico e passo aerodinamico, avanzo, regresso, passo fisso, passo variabile, passo uniforme, svergolamento. Funzionamento dell’elica, velocità periferica, velocità di avanzamento, velocità risultante (relativa alla pala), incidenza aerodinamica, nascita della forza aerodinamica e delle sue componenti (T e R); rapporto di funzionamento γ, Formule di Renard per Trazione, Coppia, Potenza , e relativi coefficienti; campi di funzionamento dell’elica (analisi dei diagrammi di τ, χ, η, in funzione di γ , e disegni di forze e velocità su una sezione di pala ): a punto fisso, propulsiva, a trazione nulla, frenante, a coppia nulla, autorotante; elica a passo variabile. Cenni sugli effetti aerodinamici dell’elica accoppiata al velivolo. VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE UNIFORME Equazioni di equilibrio, velocità minima di sostentamento V min (stallo), velocità di volo V e sua dipendenza dalla quota; Potenza necessaria N e Potenza disponibile N d : grafici in funzione di V e regimi di volo, lenti e veloci, max autonomia chilometrica, max autonomia oraria; confronto con elica a passo variabile; Influenza della quota z su Trazione necessaria e Potenza necessaria. Esercizi di calcolo relativi. VOLO IN DISCESA Equazioni di equilibrio; Velocità sulla traiettoria V, tempo di discesa, Potenza necessaria N disc VOLO IN SALITA Equazioni di equilibrio, Velocità sulla traiettoria V, Potenza necessaria N s , Potenza disponibile in funzione della quota, Velocità ascensionale Vvs,; Odografa, Velocità di salita rapida (V ra) e ripida, quota di tangenza teorica e pratica; diagramma riassuntivo di salita. Tempo di salita di un aeromobile, concetto geometrico di un integrale definito; esercizi di calcolo dei tempi di salita mediante integrazione numerica ( utilizzo di foglio elettronico). VIRATA Equazioni di equilibrio; casi in cui l’equilibrio non è rispettato: derapata e scivolata d’ala, aumento e perdita di quota; virata corretta, peso apparente, fattore di carico n, coefficiente di contingenza nmax, analisi delle accelerazioni su pilota e velivolo; angolo di inclinazione trasversale φ e raggio di curvatura; velocità sulla traiettoria V, velocità di stallo in virata V st, Potenza necessaria Nvir, virata a 90°, virata piatta. Esercizi di calcolo relativi. RICHIAMATA Equazioni di equilibrio, fattore di carico, margine di sicurezza. Esercizi di calcolo relativi. DECOLLO Fase di rullaggio: forze agenti ed equaz. di equilibrio, resistenza minima e assetto di rullaggio ottimo, tempo di rullaggio e spazio di rullaggio: calcolo integrale. Fase di manovra: tempo e spazio di manovra. Fase di salita: spazio e tempo di salita. 44 ATTERRAGGIO Fase di discesa: spazio e tempo di discesa. Fase di manovra: effetti dell’impatto al suolo; tempo e spazio di manovra; Fase di rullaggio: forze agenti ed equaz. di equilibrio, tempo di rullaggio e spazio di rullaggio: metodi con calcolo integrale e considerando accelerazione costante. Frenatura dei velivoli: resistenza aerodinamica e di rotolamento, freni alle ruote, freni aerodinamici, paracadute frenante, inversione dell’elica o della spinta del turbogetto, gancio di arresto. VELIVOLO CON TURBOREATTORE Generalità e richiami sulle caratteristiche di un motore a getto (andamento di spinta e potenza disponibile, consumo specifico Cs, consumo orario Ch, consumo chilometrico Ckm) VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE Equazioni di equilibrio; Diagrammi di Spinta necessaria S n e Spinta disponibile Sd, regimi di volo, Emax, max autonomia oraria, max autonomia chilometrica, variazione della spinta necessaria con la quota e con il peso. Entro il termine delle lezioni, si prevede di affrontare i seguenti argomenti: VOLO IN SALITA Equazioni di equilibrio, pendenza della traiettoria, velocità ascensionale, odografa, plafond di propulsione, diagramma delle potenze, stabilità propulsiva, diagramma riassuntivo di salita. DIAGRAMMA DI MANOVRA e DI RAFFICA Carichi agenti su un aeromobile, costruzione diagramma di manovra, analisi delle situazioni di volo sul diagramma. Cenni sul diagramma di raffica. Cenni su: VOLO IN DISCESA , VIRATA, AUTONOMIA (chilometrica, oraria, con vento) Roma, lì 15/5/2014 GLI ALUNNI I DOCENTI ______________________ Elena Galastri Fabrizio Batocchi ______________________ 45 RELAZIONE : MATERIA AEROTECNICA a.s.2013/2014 Classe V sez. A Prof.ssa Elena Galastri, Fabrizio Batocchi PROFILO DELLA CLASSE Gli elementi di questa classe hanno mostrato caratteristiche molto diverse tra loro, nel comportamento, nelle capacità, nell’impegno e nei risultati. Infatti alcuni alunni corretti, rispettosi e motivati, hanno partecipato in modo positivo allo sviluppo del lavoro didattico e raggiunto un livello di conoscenza soddisfacente. Un altro gruppo, con livelli di partenza piuttosto bassi e alcune difficoltà espositive, ha incrementato l’impegno e la partecipazione, raggiungendo risultati sufficienti. Alcuni alunni non hanno tuttavia ancora recuperato le carenze. Un gruppetto di alunni, pur dotato di discrete capacità, ha tenuto un atteggiamento infantile, non solo poco partecipativo durante tutto l’anno scolastico, ma anche creando un continuo e sottile disturbo durante lo svolgimento delle lezioni, sia per i compagni, che per i docenti, i quali ultimi hanno sempre cercato di coinvolgerli e richiamarli in modo collaborativo. Solo nella seconda parte dell’anno, dopo ripetuti interventi, che hanno coinvolto anche i genitori, si è notato un leggero cambiamento, che ha reso le lezioni meno faticose. Tuttavia, per alcuni, il recupero delle carenze a tutt’oggi non si è ancora manifestato. COMPETENZE: Alcuni allievi sono in grado di analizzare correttamente gli argomenti e condurre in modo autonomo completo e corretto lo svolgimento degli esercizi di calcolo. Nel corso dell’anno scolastico si è notato un miglioramento per alcuni studenti che mostravano difficoltà iniziali, nell’organizzare le proprie conoscenze e strutturare un percorso logico che conduca ad un approccio soddisfacente per affrontare i problemi proposti. Alcuni alunni hanno sempre mostrato poco impegno e, nonostante la disponibilità dei docenti, non hanno cercato di migliorare, né conseguito risultati positivi. CAPACITÀ: Generalmente la classe mostra un incremento delle capacità di analisi e di sintesi, che risultano molto buone per un elemento, mediamente sufficienti quasi per tutti. METODOLOGIE: Il corso è stato sviluppato fondamentalmente in lezioni frontali teoriche, lezioni interattive per quanto riguarda le esercitazioni scritte e di laboratorio, cercando di coinvolgere gli allievi nel lavoro in classe e a casa, ricerca e visione degli argomenti anche mediante altre fonti, oltre al testo in adozione. 46 Circa il recupero di carenze, si è proceduto con un lavoro in itinere, riproponendo gli argomenti già affrontati; gli studenti hanno avuto a disposizione per tutto l’anno spazi e tempi fisici e informatici per richiedere spiegazioni e supporti didattici ai due docenti, sia in classe, che durante le due ricreazioni (in laboratorio), nonché comunicando tramite posta elettronica. MATERIALI DIDATTICI Il testo adottato è : “Meccanica del volo” di G.Lucarelli, IBN Editore. I docenti hanno messo a disposizione anche altri testi o fonti, quando è risultato utile e opportuno approfondire o reperire le informazioni relative alle lezioni svolte. Le lezioni sono state svolte nell’aula didattica e nel laboratorio di Aerotecnica (1 ora alla settimana), utilizzando i dispositivi presenti. E’ stato inoltre utilizzato il laboratorio multimediale per due lezioni sull’uso del foglio elettronico, usato dagli studenti per sviluppare ( a casa) alcune esercitazioni proposte. Le attrezzature utilizzate quindi sono state: lavagna tradizionale e LIM, carta, penne e calcolatrice scientifica, manuali tecnici, computer e rete internet, lavagna luminosa (il laboratorio di Aerotecnica è sprovvisto di LIM ), posta elettronica. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Sono state eseguite durante l’anno scolastico verifiche orali sugli aspetti teorici affrontati e prove scritte di diverse tipologie: esercitazioni di calcolo con uso di foglio elettronico, test oggettivi, domande a risposta aperta, soluzioni di problemi relativi al volo. E’ stata effettuata una simulazione della terza prova, comprendente la disciplina in esame; i relativi risultati sono stati considerati utili anche per valutare il recupero del debito su alcuni argomenti. Roma, 15 Maggio 2014 I DOCENTI Elena Galastri Fabrizio Batocchi 47 PROGRAMMA DI MATEMATICA A.S. 2013/2014 classe V A Prof.ssa Annalisa Andreaus MODULO I: Concetto di derivata e suo significato geometrico e fisico. Definizione del differenziale di una funzione e suo significato geometrico. Regole di derivazione(senza dimostrazione). Calcolo di derivate. Regola di De L’Hospital (senza dimostrazione). Asintoti verticali,orizzontali ed obliqui. Teoremi di Lagrange, Rolle (solo con verifica grafica). Crescenza e decrescenza di una funzione. Massimi e minimi assoluti e relativi. Concavità di una curva piana e flessi. Studio di una funzione razionale intera o frazionaria e relativa rappresentazione grafica. Semplici esempi di funzioni irrazionali, logaritmiche ed esponenziali. MODULO II Analisi storica del concetto di integrale, l’integrale come area di una regione piana. Metodo dei plurirettangoli. Definizione e proprietà dell’integrale indefinito (senza dimostrazioni). Integrazioni immediate. Integrazione per scomposizione, per sostituzione. Integrali definiti e proprietà. Teorema di Torricelli-Barrow (senza dimostrazione) e secondo teorema fondamentale del calcolo integrale. Teorema della media (solo verifica grafica e interpretazione come valor medio). Calcolo di aree di regioni piane ( area di regioni comprese tra i grafici di due funzioni assegnate). Libri di testo adottati: Bergamini-Trifone “Corso base verde di Matematica”( vol.IV) , “Calcolo integrale ed equaz. differenziali”(mod. W ) ed. Zanichelli . Roma, lì 15/5/2014 GLI ALUNNI ______________________ IL DOCENTE Annalisa Andreaus ______________________ 48 SCHEDA DIDATTICA – RELAZIONE MATERIA: MATEMATICA a.s.2013/2014 Classe V sez. A Prof.ssa Annalisa Andreaus Contenuto disciplinare Tempi Modulo 1:Studio di funzioni 40 h Modulo 2: Gli integrali 17 h Metodi e strumenti I contenuti e gli obiettivi sono stati presentati attraverso lezioni di tipo frontale, coinvolgendo gli allievi con riflessioni guidate ed esercitazioni collettive ed individuali, con conseguente verifica dei risultati. Criteri e strumenti di valutazione La valutazione del profitto è stata effettuata sulla base di prove individuali orali e scritte,costituite da quesiti a risposta aperta e chiusa tendenti a mettere in luce la conoscenza dei contenuti e la capacità di osservare e correlare, relativamente alla scala di misurazione adottata da 2 a 10. Obiettivi disciplinari Esito Obiettivi Formalizzare situazioni problematiche. Rappresentare e interpretare dati. Sviluppare consapevolezza argomentativa. Acquisire i fondamenti del calcolo integrale. Sviluppare capacità di sintesi e di analisi. Sviluppare capacità di lavoro autonomo. Nel complesso gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti pienamente da tutti gli allievi: alcuni presentano grosse difficoltà ad orientarsi attraverso i concetti fondamentali del calcolo differenziale ed integrale. Pur tenendo conto del limitato numero di ore previste per l'insegnamento della materia in quest'ultimo anno di studi, devo, con rammarico evidenziare la scarsa partecipazione e lo scarso interesse dimostrato da alcuni alunni il cui impegno non è stato affatto soddisfacente. Al contrario altri ragazzi si sono invece distinti per l'impegno, l'interesse e l'assidua applicazione che li hanno condotti a brillanti risultati. Roma, lì 5/5/2014 49 PROGRAMMA DI TRAFFICO AEREO ED ESERCITAZIONI : PARTE TEORICA Prof. Paolo Fogaccia Anno scolastico 2013 / 2014 Classe V A ATFCM Organizzazione. Procedure. 1. Servizio di controllo d’area Separazioni. Clearance. Servizio di controllo d’avvicinamento Separazioni. Clearance. 1. Procedure del volo strumentale ❑ Partenza. Volo in rotta. Attesa. ❑ Avvicinamento. 1. Radar nei servizi del traffico aereo ❖ Generalità. ❖ Uso nel servizio di controllo d’area. ❖ Uso nel servizio di controllo d’avvicinamento. ❖ Uso nel servizio di controllo d’aeroporto. ❑ Uso nel servizio informazioni. PROGRAMMA DI TRAFFICO AEREO ED ESERCITAZIONI: PARTE PRATICA Prof. Giacomo Costantini ❑ Procedure del volo strumentale ❑ Initial climb. ❑ SID. ❑ STAR. ❑ Holding. ❑ Approach. ❑ Procedure radiotelefoniche ❑ Il controllo d’area. ❑ Il controllo d’avvicinamento. ❑ Il controllo d’aeroporto. ❑ Fraseologia radar generale. 50 ❑ Coordinamento tra enti ATS ❑ Coordinamento per il servizio informazioni. ❑ Coordinamento per il servizio di controllo. ❑ Simulazione di traffico IFR ❑ Controllo procedurale per aa/mm in partenza e arrivo. ❑ Controllo radar per aa/mm in partenza e arrivo. Roma,lì 15/5/2014 GLI ALUNNI ______________________ ______________________ I DOCENTI Paolo Fogaccia Giacomo Costantini 51 SCHEDA TECNICA MATERIA TRAFFICO AEREO - Anno scolastico 2013 / 2014 - Classe Prof. Paolo Fogaccia CONTENUTI MEZZI VALUTAZIONE OBIETTIVI Servizio di controllo d’Area Conoscenza dei criteri di separazione Servizio di controllo d’Avvicinamento Conoscenza dei criteri di separazione ATFCM Conoscenza della organizzazione Coordinamento tra enti ATS Conoscenza delle problematiche Capacità di attiv azio ne Procedure di Partenza e Arrivo Lezione frontale Discussione in aula 1. Simulatori: procedurali radar AIP Verifiche: orali e scritte Interventi dal posto Esercitazioni al simulatore ATC: procedurale radar ❖ Lettura carte Capacità d’impiego nelle esercitazioni Procedure di Attesa Conoscenza della struttura Capacità di gesti one Procedure di Avvicinamento Strumentale Lettura carte Capacità d’impiego nelle esercitazioni Radar Conoscenza dell’apparato Capacità d’identificazione e sequenziamento VA ESITO Raggiunti in parte PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE AEREA 52 Prof. Gennaro Amodeo Prof. Massimo Bevilacqua Obiettivi formativi della disciplina (con indicazione della valenza formativa e professionale della stessa.) Questa disciplina è di fondamentale importanza per gli allievi che hanno scelto l’Istituto Tecnico Aeronauti co, tra i principali motivi il fatto che la seconda prova scritta dell’esame di maturità prevede la risoluzione di quesiti di Navigazione Aerea. Per gli allievi che intendono intraprendere una carriera nell’ambito aeronauti co è senza dubbio una delle discipline formative di maggiore rilevanza, sia per l’aspetto teorico che per quello comportamentale. Gli allievi hanno iniziato lo studio della materia durante il terzo anno di corso approfondendo i temi della Navigazione a Vista. Hanno gettato le basi per quella Strumentale nel quarto anno di studi e dovranno ora riuscire a utilizzare tutte le conoscenze acquisite per la risoluzione di problemi complessi atti ad affrontare al meglio la prova di esame che li attende. In particolare si stimoleranno le capacità degli allievi non solo dal punto di vista nozionistico e teorico, ma anche sulla rapidità di individuazione e risoluzione di un determinato problema di volo. Inoltre, l’apprendimento dei principi fondamentali della materia può aiutare gli allie vi a conseguire il brevetto di volo VFR una volta acquisito l’attestato di volo. Livelli di partenza Il programma prevede di cominciare con il cosiddetto modulo “zero”, attraverso il quale si ha l’intento di portare tutti gli allievi sullo stesso livello di preparazione. Si ripeteranno gli argomenti principali e necessari per il buon proseguimento dell’attività didattica. Particolare attenzione si darà a coloro che hanno contrat to il debito formativo nella materia l’anno precedente. Obiettivi didattici specifici Obiettivo del corso è fornire all’allievo gli strumenti e le tecniche specifiche per poter affrontare un volo strumentale a lungo raggio. La preparazione sarà mirata allo studio della strumentazione di bordo e le ra dioassistenze che aiutano il pilota a svolgere tale compito. Si approfondiranno i principi di funzionamento degli strumenti inerziali, i principi di funzionamento delle radioassistenze e quello dei sistemi satellitari di posizionamento. PERCORSO DIDATTICO GENERALE (con riferimento agli obiettivi didattici specifici ed ai moduli) 1° Periodo (Periodo Settembre - Dicembre) Modulo 5NA0 Titolo Fondamentali. Requisiti Le nozioni principali studiate nel corso degli anni precedenti. Obbiettivo del modulo è stato riproporre agli allievi i principali problemi affrontati nel corso degli anni precedenti, in maniera da consentire a coloro che hanno mostrato delle difficoltà di portarsi ad un livello di partenza consono per poter proseguire senza difficoltà il percorso didattico. Per gli allievi senza particolari necessità di recupero si è sviluppato un lavoro di gruppo di approfondimento su un problema proposto all’esame di maturità. Contenuti : Presentazione del programma. Radionavigazione. Risoluzione di problemi con l’uso del regolo. Modulo 5NA1 Titolo Navigazione Tattica. 53 Requisiti Effetti del Vento. In questa sezione si sono studiati quei problemi risolutivi che consentono al pilota di stabilire, con margini di errori limitati, quali sono i tempi massimi di percorrenza in una direzione prima di rientrare alla base. Ricercare il punto oltre il quale non potrà più tornare indietro in caso di emergenza e le tecniche di intercettazione. Il tutto è stato eseguito facendo particolare attenzione alla risoluzione grafica dei problemi. Contenuti : Moto assoluto e Moto relativo. Intercettazione in presenza di vento e non. Allontanamento da una base e rientro. Rientro su base alternata o mobile. Punto Critico, Raggio d’Azione. Modulo 5NA2 Titolo Sistemi di Navigazione Indipendenti Requisiti Nozioni di fisica e Meteorologia. Obbiettivo del modulo è stato introdurre i principi di funzionamento degli strumenti Doppler e quello della navigazione isobarica. L’allievo deve saper descrivere i principi di funzionamento degli strumenti, saper interpretare le indicazioni strumentali per poter eseguire e mantenere le Traiettorie di tempo minimo e conoscere le varie tipologie d’antenne che consentono a questi strumenti di fornire il dato al pilota. Contenuti : Principio della Navigazione Isobarica. Radaraltimetro e Radioaltimetro. Traiettorie di minimo tempo. Principio del Radar Doppler. Geometria del sistema Doppler. Le antenne e del sistema. 2° Periodo (Periodo Gennaio - Giugno) Modulo 5NA3 Durata Ottobre - Novembre, ore previste 20; 12 di teoria e 8 di esercitazioni. Titolo Cartografia. Requisiti Nozioni di trigonometria. In questa sezione si rappresenta la superficie terrestre su di un piano, per fornire il mezzo su cui programmare il proprio volo. Si specificano le caratteristiche utili di ciascuna rappresentazione e i metodi usati per costruirle. In questa maniera l’allievo apprende come selezionare il tipo di carta aeronautica che può utilizzare in funzione di una determinata zona della superficie terrestre. Contenuti : 1. Requisiti di una carta, la scala e il modulo di riduzione lineare. 2. Metodi prospettici e metodi di sviluppo. 3. Carte Cilindriche, Carta di Mercatore, Problemi di Lossodromia. 4. Carte Coniche, Carta di Lambert. 5. Carte Prospettiche, Carta Stereografica Polare, Carta Centrografica Polare Modulo 5NA4 Titolo Navigazione Satellitare. Requisiti Fondamentali di Elettromagnetismo e argomenti introdotti nel modulo 5NA3. Questa sezione è stata dedicata alla determinazione della posizione attraverso le misure da satellite, agli sviluppi futuri di tali sistemi e ai radicali cambiamenti nella navigazione aerea che esso potrebbe comporta54 re e che ha comportato storicamente. L’Importanza di avere un sistema civile di navigazione satellitare senza restrizioni. Contenuti : Tipologie di Satelliti. Il Sistema Navstar-GPS. Determinazione della Posizione. Il Segnale GPS e sua Precisione. Il GPS differenziale. Cenni di altri sistemi Satellitari. Modulo 5NA5 Titolo Navigazione Inerziale. Requisiti Nozioni introdotte nel modulo 4NA2, nozioni di Fisica. In questa sezione si sono studiati gli strumenti per la radionavigazione inerziale. L’allievo deve saper discu tere sulla sua composizione, saper distinguere le varie tipologie di sistemi inerziali e analizzare le necessità ed i motivi che hanno condotto a realizzare questo tipo dio strumentazione per i voli a lungo raggio. Contenuti : Introduzione e cenni storici. Principio della Navigazione Inerziale. Accelerometri e Giroscopi. Piattaforma asservita o analitica. Descrizione di un Sistema Inerziale. Quadro di comando e gestione dei dati. Cenni sull’autopilota Modulo 5NA6 Titolo Navigazione Ortodromica. Requisiti Nozioni di Trigonometria, e concetti basici di Navigazione. In questa ultima sezione si è affrontato il problema della navigazione Ortodromica. Lo scopo è quello di risolvere alcuni problemi sulla sfera per la percorrenza della distanza più breve tra due punti e quello della Navigazione Polare che eventualmente si è costretti a seguire per tale scopo. Contenuti : La Navigazione nelle Regioni Polari: Reticolo. Uso del Girodirezionale nelle regioni Polari. Cenni di Trigonometria Sferica. Equazione e parametri di un Ortodromia Risoluzione di problemi relativi alla Navigazione Ortodromica. Roma, lì 15/5/2014 GLI ALUNNI I DOCENTI ___________________ Gennaro Amodeo ___________________ Massimo Bevilacqua 55 INDICE PRESENTAZIONE ISTITUTO pag. 2 CONSIGLIO DI CLASSE pag. 4 PRESENTAZIONE CLASSE pag. 5 OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI pag. 7 ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ pag. 8 TERZE PROVE pag. 9 GRIGLIE DI VALUTAZIONE pag. 11 PROGRAMMI E RELAZIONI PER LE SINGOLE DISCIPLINE pag. 15 Italiano pag. 16 Storia pag. 20 Diritto aeronautico pag. 22 Inglese pag. 26 Educazione fisica pag. 29 Meteorologia pag. 32 Elettroradioradartenica pag. 35 Religione pag. 39 Materia alternativa pag. 41 Aerotecnica pag. 43 Matematica pag. 48 Traffico pag. 50 Navigazione aerea pag. 53 56 IL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE VA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Prof.ssa M.RITA TARQUINI Prof.ssa PAOLA D’ATTILI Prof.ssa PAOLA CAFARELLA Prof.ssa ANNALISA ANDREAUS Prof.ssa ELENA GALASTRI Prof. GENNARO AMODEO Prof. PAOLO FOGACCIA Prof. CARMINE MONTE Prof. GIOVANNI COLELLA Prof.ssa ADRIANA FAZIO Prof. NICOLA SILVESTRI Prof. GIACOMO COSTANTINI Prof. DANILO BIANCHI Prof. MASSIMO BEVILACQUA Prof. FRANCESCO LIJOI Prof. FABRIZIO BATOCCHI Prof. MARIA PANZETTI Roma, lì 15/5/2014 57
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