5A - Francesco De Pinedo

DOCUMENTO DI CLASSE
A.s. 2013/2014
Classe 5 sez. A
1
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’ I.T.T.L.. "Francesco De Pinedo” è situato alla periferia della città, nell’ VIII Municipio, in prossimità della
zona EUR.
E’ dotato di numerosi laboratori: Meteorologia, Traffico Aereo, Navigazione e Link Trainer,
Elettroradioradartecnica, e un Planetario con 40 posti a sedere.
Al piano terra ci sono i laboratori di Aerotecnica e l’aula Multimediale mentre sul piano rialzato sono
dislocati i laboratori di Matematica, Radar, Scienze, Linguistico e di Fisica che, insieme alle due Palestra e ai
campi sportivi polivalenti, consentono lo svolgimento delle esercitazioni e delle attività pratiche connesse
alle discipline specifiche.
Il percorso formativo mira alla costruzione della personalità degli allievi ed alla loro preparazione nel
settore specifico, in gran parte secondo le direttive del progetto Alfa, da cui si estraggono i seguenti
elementi.
Le conoscenze tecniche richieste ai diplomati riguardano:
1. le leggi fisiche del volo,
2. le tecniche strutturali e motoristiche degli aeromobili,
3. il calcolo delle rotte aeree,
4. la meteorologia ed i servizi meteorologici,
5. le tecniche radio e radar-elettroniche,
6. le regole dell'aria e le procedure di circolazione aerea,
7. le procedure delle radiocomunicazioni aeronautiche in lingua inglese,
8. la legislazione e le disposizioni sui trasporti aerei e sul diritto aeronautico.
Le suddette conoscenze vengono acquisite con il sostegno di una preparazione culturale
approfondita mediante lo studio delle seguenti materie comuni, articolate in fase propedeutica
(biennio) e in fase di formazione più avanzata (triennio):
1. religione,
2. lingua e lettere italiane,
3. storia ed educazione civica,
4. geografia,
5. lingua inglese,
6. matematica,
7. diritto ed economia
8. elementi di chimica,
9. fisica e laboratorio,
10. esercitazioni aeronautiche,
11. scienze naturali,
12. disegno tecnico.
13. educazione fisica
Ad esse si affianca la preparazione specifica che, oltre ad arricchire la formazione culturale più
generale, si sviluppa con approfondimenti nelle seguenti discipline:
1. aerotecnica ,
2. navigazione aerea,
3. traffico aereo ,
4. meteorologia aeronautica ,
5. elettroradioradartecnica ,
6. diritto aeronautico.
Al termine del corso di studi, gli studenti conseguono il Diploma di Perito Tecnico del Trasporto Aereo che
consente:
a) l'accesso a tutte le Facoltà Universitarie;
b) l'inserimento nel campo dell’aeronautica generale ed in quei settori produttivi che possono utilizzare la
preparazione formativa e culturale dei diplomati;
c) l'accesso alle Accademie.
Considerata la particolare ubicazione dell'Istituto, notevoli sono i disagi che devono quotidianamente
affrontare gli studenti, sia quelli provenienti dai diversi quartieri della città che quelli provenienti dalle zone
della fascia extraurbana e da paesi limitrofi alla capitale.
2
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
M.RITA TARQUINI
PAOLA D’ATTILI
PAOLA CAFARELLA
DISCIPLINA INSEGNATA
RELIGIONE / MATERIA ALTERNATIVA
LETTERE ITALIANE /STORIA
INGLESE
ANNALISA ANDREAUS
MATEMATICA
ELENA GALASTRI
AEROTECNICA
GENNARO AMODEO
NAVIGAZIONE AEREA
PAOLO FOGACCIA
TRAFFICO AEREO
CARMINE MONTE
ELETTRORADIORADARTECNICA
GIOVANNI COLELLA
METEOROLOGIA AERONAUTICA
ADRIANA FAZIO
NICOLA SILVESTRI
GIACOMO COSTANTINI
DANILO BIANCHI
MASSIMO BEVILACQUA
FRANCESCO LIJOI
FABRIZIO BATOCCHI
MARIA PANZETTI
DIRITTO AERONAUTICO
EDUCAZIONE FISICA
LABORATORIO TRAFFICO AEREO
LABORATORIO METEOROLOGIA
AERONAUTICA
LABORATORIO NAVIGAZIONE AEREA
LABORATORIO ELETTRO
LABORATORIO AEROTECNICA
MATERIA ALTERNATIVA
CONTINUITÀ DIDATTICA
(ULTIMI 3 ANNI
SCOLASTICI)
3
3
2
2
1
3
1
3
3
2
3
2
2
2
3
3
1
3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
CLASSE____V___SEZIONE____A____
TERZA
QUARTA
QUINTA
25
19
17
Femmine
2
2
2
Totale
27
21
19
Ritirati
3
0
0
Promossi
10
9
Sospensione del giudizio
7
11
Non promossi
7
1
Maschi
ISCRITTI
4
BREVE RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe è composta da 19 alunni di cui 17 maschi e 2 femmine, molti di loro, così come la maggior parte di
quelli del nostro Istituto, provengono da zone diverse della città e della provincia di Roma, ciò a causa della
specificità di codesta scuola.
Nel corso di quest’ultimo anno scolastico molti docenti del C.d. c (del quale una parte è cambiata rispetto al
precedente, come si evince dal presente documento di classe) hanno riscontrato un atteggiamento non
sempre collaborativo da parte di alcuni alunni che, per tale motivo, sono stati spesso richiamati
all’attenzione e ad un comportamento più consono. Si è riscontrata altresì da parte dei medesimi allievi una
irregolare frequenza che non solo ha penalizzato il loro profitto, ma ha anche interferito negativamente
con il regolare svolgimento del programma e delle relative verifiche.
In alcuni casi, però, l’atteggiamento, è migliorato nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, anche grazie al
lavoro di sensibilizzazione dei genitori messo in opera dai docenti e ad una maggiore consapevolezza degli
studenti.
C’è da sottolineare anche la adeguata partecipazione, nonché il lodevole impegno e profitto, di un gruppo
di alunni, che ha sempre condiviso positivamente qualunque tipo di iniziativa didattica, rispondendo
attivamente agli stimoli proposti e mostrando interesse per incontri e dibattiti su tematiche coerenti con il
piano di lavoro annuale delle diverse discipline.
Le difficoltà iniziali, incontrate da alcuni alunni nel corso dell’ultimo anno, sono state in parte superate con
gli interventi di recupero in itinere promossi dai singoli professori e con la partecipazione degli studenti agli
sportelli didattici organizzati dalla scuola .
Il carico di lavoro si è rivelato piuttosto elevato nell’ultimo periodo dell’anno, quando alcuni alunni sono
stati chiamati a svolgere, quasi contemporaneamente, la normale attività didattica e quella necessaria a
superare i test per i concorsi nelle Accademie e per seguire il corso ICAO 4, Baracca X e uno stage
all’ENAV.
A conclusione del triennio, alcuni alunni hanno risposto al dialogo educativo raggiungendo discreti/buoni
risultati (e in un caso ottimi) sia nel profitto delle singole discipline che nell’acquisizione di un metodo di
studio autonomo e di un’adeguata capacità di rielaborazione personale; alcuni, grazie ad un serio impegno
ed a una salutare motivazione allo studio, hanno compiuto progressi rispetto ai livelli di partenza ottenendo
una preparazione nel complesso sufficiente;
altri, ad oggi, hanno solo in parte superato le lacune
pregresse, a causa di un interesse superficiale e di un impegno saltuario.
5
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
LIVELLI
COGNITIVI
MINIMI
LIVELLI
MEDI
Saper esporre in modo chiaro e corretto sia in forma scritta che orale
X
Capacità di comprendere ed analizzare un testo
X
Capacità di motivare le proprie scelte, i propri gusti, le proprie
valutazioni con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza
argomentativa
X
Acquisizione delle conoscenze specifiche delle singole discipline
X
Capacità di analisi di un problema, di sintesi risolutiva e di
esecuzione
X
Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo
X
Capacità di inserirsi proficuamente in un lavoro di gruppo
LIVELLI
MASSIMI
X
Capacità di convogliare le conoscenze raggiunte in tutte le discipline
verso l’acquisizione di un habitus professionale che consenta di
inserirsi costruttivamente nel mondo del lavoro
X
COMPORTAMENTALI
Correttezza, puntualità e precisione
X
Sviluppo della conoscenza di sè attraverso il confronto con gli altri
X
Atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente scolastico e
dei contesti in cui si opera
X
Capacità di inserirsi in modo idoneo nel lavoro di gruppo
X
Capacità di progettare e realizzare sequenze di segmenti operativi ed
individuare soluzioni creative
X
Saper mettere in atto procedimenti di valutazione ed
autovalutazione
X
Apertura al confronto delle proprie opinioni con quelle altrui
X
Saper conoscere ed apprezzare l’importanza della legalità
X
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
In relazione alle singole discipline sono state realizzate riunioni per materia per la definizione degli obiettivi
formativi e dei programmi e per i criteri di valutazione.
6
Le attività curricolari hanno seguito procedure tradizionali. Alcuni alunni ha partecipato al progetto
“Imparare ad imprendere” finalizzato alle conoscenze delle start up in materia di impresa. La classe ha
assistito a diverse Conferenze: Etica e tasse (Ministero Finanze); educazione alla salute (ASL RMC in tema di
prevenzione AIDS); ad un incontro con l’Associazione Alcolisti anonimi; ad un incontro organizzato dall’
AVIS per una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue, conferenza con funzionari della
Banca d’Italia su tematiche economiche. Alcuni alunni hanno partecipato ai corsi: ICAO 4; Baracca X; ad uno
stage dell’ENAV. Per quanto riguarda le attività sul territorio, si sono organizzate visite guidate alla mostra “
Cézanne e gli artisti italiani del ‘900”, la partecipazione allo spettacolo teatrale “O di uno o di nessuno” di L.
Pirandello, una visita presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare per il 91° anniversario dell’Aeronautica
Militare, una visita presso il CRAV di Ciampino.
ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO
La classe ha effettuato due simulazioni di terza prova, il 28/02/2014 ed il 08/04/2014; ciascuna di esse
composta da 12 quesiti a risposta singola, tre per ciascuna disciplina coinvolta, ritenendo tale tipologia la
più appropriata a valutare la preparazione generale del candidato. La scelta di questo tipo di prova viene
peraltro supportata da analoghi questionari dello stesso tipo utilizzati da alcuni docenti durante il corso
dell’anno scolastico per verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici della propria disciplina. I quesiti
proposti hanno coinvolto le seguenti discipline: Matematica, Storia, Inglese, Traffico aereo, Diritto e
Elettroradioradartecnica, Aerotecnica, inoltre è stata svolta una simulazione della prima prova il 31 marzo
ed una simulazione della seconda prova il 13/05/2014 insieme a tutte le altre classi quinte dell’Istituto
7
TERZE PROVE
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA (28/2/2014)
MATERIE: Storia; Aerotecnica; Traffico; Inglese
Materia: STORIA
Quesito 1. Definisci i termini “decentramento” e “centralismo” e spiega i motivi che spinsero il nuovo stato
italiano alla scelta del centralismo. ( max 10 righe ).
Quesito 2. Elenca le cause politiche che scatenarono la prima guerra mondiale. ( max 10 righe)
Quesito 3. Tra tutti i paesi vincitori, l’Italia è quello che più risente dei problemi economici e sociali del
dopoguerra, esponi i problemi principali che l’Italia dovette affrontare all’indomani della grande Guerra.
( max 10 righe).
Materia: AEROTECNICA
Quesito 1. Descrivi il funzionamento dell’elica propulsiva, utilizzando sia i grafici caratteristici dell’elica
(trazione, coppia, rendimento), che l’analisi dei vettori forze e velocità riferiti alla sezione della pala
dell’elica.
Quesito 2. Disegna l’odografa del volo librato e individua: a) l’angolo minimo di rampa; b) la velocità
corrispondente al max raggio di planata; c) la velocità di max durata.
Quesito 3. Calcolare la potenza necessaria al volo orizzontale, sul livello del mare, per un velivolo con le
seguenti caratteristiche: Q/S = 800 N/m 2; S = 12 m2; V = 150 km/h; cr0 = 0,020; λ = 6.
Materia: TRAFFICO AEREO
Quesito 1. Disegnare una procedura di attesa non standard, con il tratto outbound orientato 215°.
Descrivere le manovre che la compongono ed il suo scopo operativo.
Disegnare i settori d’entrata.
Quesito 2. Indicare in ordine cronologico e descrivere lo scopo operativo delle fasi che possono costituire
un volo IFR.
Quesito 3. Spiegare la differenza esistente tra una procedura di avvicinamento strumentale
di precisione ed una non di precisione; indicare qualche esempio dell’una e dell’altra.
Materia: INGLESE
Answer the following questions, writing about 8-10 lines.
Quesito 1. Speak about the three axes around which an airplane may rotate.
Quesito 2.What is the most used kind of fuselage? Speak about it.
Quesito 3. What is celestial navigation?
8
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO (8/04/2014)
MATERIE: MATEMATICA, DIRITTO, ELETTRORADIORADARTECNICA,
INGLESE
Materia: MATEMATICA
Quesito 1. In un massimo di 10 righe il candidato dia la definizione di punto angoloso e di cuspide per una
funzione y= f(x) illustrando con un esempio grafico.
Quesito 2. Verificare se nell'intervallo [-1;0]valgono le ipotesi del teorema di Lagrange per la funzione y=
3
x +2x+3 nel qual caso trovare il punto previsto.
Quesito 3. Dopo aver dato la definizione di asintoti di una funzione ,determinare gli eventuali asintoti di
2
3x
2
y= 1−x
Materia: DIRITTO
Quesito 1. Iscrizione, immatricolazione e cancellazione degli aeromobili ai sensi del Codice della
Navigazione ( max 10 righe )
Quesito 2. Certificato di operatore aereo e licenza di esercizio: definizione e requisiti per ottenerli
( max 10 righe )
Quesito 3. Natura giuridica dell’esercente ( max 10 righe )
Materia: ELETTRORADIORADARTECNICA
Quesito 1. Dopo aver esposte le caratteristiche dell’amplificatore operazionale in configurazione ad
inseguitore di tensione , si illustri l’impiego fondamentale di questa configurazione ( per la risposta max 8
righe più le eventuali figure ).
Quesito 2. Dato un A.O.in configurazione non invertente,usato come sommatore ,si ricavi il valore della
tensione v₀. ( per la risposta max 10 righe più le eventuali figure )
Quesito 3. Dopo aver illustrato le necessarie ipotesi preliminare si dimostra come si può esprimere
l’espressione della tensione di uscita di un circuito integratore non invertente dove si utilizza un A.O. ( per la
risposta max 10 righe più le eventuali figure )
Materia: INGLESE Answer the following questions, writing about 8-10 lines.
Quesito1. Speak about the main types of landing gear that you know.
Quesito 2. What are the three main movements generated by the control surfaces of an a/c?
Quesito 3. The wing
9
GRIGLIA CORREZIONE PROVA SCRITTA D’ITALIANO
COMPETENZE LINGUISTICHE
CONOSCENZE
CAPACITÀ LOGICHE ED
ESPRESSIVE
1-3
4-5
6
6,5-7
8-9
10
1-6
7-9
10 11-12 13-14 15
Correttezza ortografica e
morfosintattica
Proprietà lessicale e uso di un
registro linguistico
adeguato alla tipologia e
al contenuto
Correttezza e pertinenza dei
contenuti
Sviluppo e coerenza delle
argomentazioni
Apporti personali e
rielaborazione dei contenuti
QUALITÀ DEI CONTENUTI IN
FUNZIONE DELLE DIVERSE
TIPOLOGIE
Tipologia A : approfondimento
degli argomenti proposti
dall’analisi guidata
Tipologia B : comprensione dei
materiali forniti e loro
utilizzo coerente ed
efficace
Tipologia C e D : Aderenza
all’insieme delle
consegne date
MEDIA INDICATORI__________/15
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI NAVIGAZIONE AEREA
10
Correttori
Analisi ed
Individuazione dei dati
Individuazione di Regole
e Procedimenti
finalizzati alla soluzione
del Problema
Uso Appropriato del
Carteggio
Correttezza
dell’esecuzione
Capacità di Valutazione
della soluzione
Indicatori
Punteggio
Non Individua i dati Iniziali
1
Individua solo Parzialmente i dati essenziali
2
Coglie appieno la peculiarità del problema
proposto
3
Non individua regole e procedimenti
coerenti con il testo
1
Coglie solo in parte l’attinenza di regole con
il testo
2
È in grado di individuare i procedimenti più
efficaci per la soluzione
3
Non possiede adeguate conoscenze
sull’impiego delle carte di Navigazione
1
Possiede una conoscenza sia pure generica
del carteggio
2
Padroneggia l’impiego del carteggio e lo
adegua alle situazioni
3
Esegue in modo errato le operazioni
richieste
1
Svolge in modo sostanzialmente corretto il
lavoro proposto
2
Esegue con padronanza dei mezzi tecnici
l’esecuzione del piano di Volo
3
Modeste capacità di valutazione
1
Si orienta dimostrando buone capacità di
valutazione
2
Possiede spiccate capacità nell’individuare
la soluzione migliore
3
MEDIA DEGLI INDICATORI
/15
VALUTAZIONE E PUNTEGGIO DELLA 3° PROVA SCRITTA: LINGUA INGLESE
La valutazione deve tener conto dei seguenti parametri di riferimento: conoscenza della materia e del
linguaggio tecnico aeronautico attraverso l’utilizzo della lingua straniera studiata, capacità di analisi e
11
sintesi, competenze elaborative e rielaborative, abilità linguistico-espressive generali e specifiche adeguate
ai diversi temi e/o argomenti proposti.
I punteggi, parziale e totale, verranno desunti dalle rispettive griglie di valutazione:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO PARZIALE:
La prova di lingua, che ha per oggetto n.2 quesiti a risposta singola, prevede un punteggio massimo di 15
punti (complessivi, per ciascun quesito), ripartiti nel seguente modo:
a. Conoscenza della terminologia specifica dell’ambito tecnico-aeronautico (accuracy)
p.3
b. Organizzazione, scorrevolezza e rielaborazione personale (fluency)
p.4
c. Pertinenza, appropriatezza, e ricchezza dei contenuti esposti (content)
p.4
d. Conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali (grammar)
p.4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO TOTALE:
Valutazione :
CRITERI
1-3
Elaborazione pressoché nulla o difficilmente verificabile.
4-6
Conoscenze sommarie e frammentarie, dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico, che
il candidato non riesce ad applicare.
7-9
Il candidato ha conoscenze non omogenee, che applica in modo semplicistico e talvolta
linguisticamente discutibile.
10
Soglia della sufficienza. Il candidato ha conoscenze di base adeguate, le sa applicare
opportunamente anche se in modo meccanico
Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e sintesi. Utilizza le conoscenze in modo
efficace e linguisticamente consapevole.
Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e applica consapevolmente e
autonomamente le conoscenze acquisite. E’ in grado effettuare una prima rielaborazione.
Utilizza le strutture linguistiche in modo pertinente attraverso la terminologia propria
dell’inglese tecnico aeronautico
Il candidato gestisce le sue conoscenze con estrema chiarezza, completa autonomia ed
originalità, usando appropriatamente il linguaggio tecnico specifico. Applica quanto sa anche
in situazioni nuove, in modo originale e personale.
11-12
13-14
15
12
Griglia di Valutazione per la Terza Prova
VOTO
BASE 15
CRITERI
Conoscenze/capacità
Ottima conoscenza della terminologia specifica della materia
Ottime capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Ottima capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Conoscenze /capacità
Buona conoscenza della terminologia specifica della materia
Buone capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Buona capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Conoscenze /capacità
Discreta conoscenza della terminologia specifica della materia
Discrete capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Discreta capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Conoscenze/capacità
Sufficiente conoscenza della terminologia specifica della materia
Sufficiente capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Sufficiente capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Conoscenze/capacità
Lacunosa conoscenza della terminologia specifica della materia
Limitate capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Mediocre capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Conoscenze /capacità
Conoscenza scorretta della terminologia specifica della materia
Mancanza di capacità di collegamento ed esemplificazione
Competenze
Scarsa capacità argomentativa e di applicazione delle conoscenze
Mancato svolgimento della prova
___ /10
VOTO
BASE 10
15
9-10
13-14
8
11-12
7
10
6
8-9
5
5-7
4
3-4
1-3
___ /5
-----/10
-----/4
-----/9
----/3
----/7
----/3
-----/6
------/3
------/5
-----/2
13
GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO
VOTO/30
Gravemente
Insufficiente
Più che
sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
CAPACITA’
PUNTEGGIO
Quasi nessuna
Nessuna
Nessuna
1-4
5-8
Non riesce a
orientarsi anche
se guidato
Nessuna
Nessuna
5-8
13-16
Sufficiente
COMPETENZE
1-4
9-12
Insufficiente
CONOSCENZE
17-19
Frammentarie
lacunose
e
Superficiali
lacunose
e
Superficiali
incerte
ed
20
Essenziali e non
approfondite
21-23
Essenziali
con
eventuali
approfondimenti
guidati
24-26
Sostanzialmente
complete,
con
qualche
approfondimento
autonomo
27-29
Complete,
organiche,
articolate e con
approfondimenti
autonomi
30
Organiche
Applica le
conoscenze minime
solo se guidato. Si
esprime in modo
scorretto ed
improprio
Applica le
conoscenze minime
se guidato, ma con
gravi errori anche
nell’esecuzione di
compiti semplici
Applica le
conoscenze con
imprecisione
nell’esecuzione di
compiti semplici. Si
esprime in modo non
sempre corretto
Esegue compiti
semplici senza
sostanziali errori, ma
con alcune
incertezze. Si
esprime in modo
sufficientemente
corretto.
Esegue
correttamente
compiti semplici ed
applica le
conoscenze anche a
problemi complessi,
ma con qualche
imprecisione. Si
esprime in modo
appropriato
Applica
autonomamente le
conoscenze a
problemi complessi
in modo globalmente
corretto. Si esprime
in modo appropriato
Applica le
conoscenze in modo
corretto ed
autonomo anche a
problemi complessi.
Si esprime in modo
fluido.
Applica le
conoscenze in modo
originale
Scarse
9-12
Comunica in modo
inadeguato. Non
compie operazioni di
analisi.
13-16
Comunica in modo
non sempre coerente.
Ha difficoltà a
stabilire collegamenti.
Compie analisi
lacunose.
17-19
Comunica in modo
semplice ma
adeguato. Incontra
qualche difficoltà
nell’analisi e sintesi
pur individuando i
principali nessi logici
20
Comunica in modo
abbastanza efficace e
corretto. Effettua
analisi, incontra
qualche difficoltà
nella sintesi.
21-23
Comunica in modo
efficace, compie
analisi corrette ed
individua
collegamenti.
24-26
Comunica in modo
efficace ed articolato.
Rielabora in modo
personale e critico.
Gestisce situazioni
nuove e complesse.
27-29
Rielabora in modo
ottimale e critico con
approfondimento
personale
30
14
PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
15
PROGRAMMA DI ITALIANO
Anno scolastico 2013/2014
Classe V sez. A
Docente: Prof.ssa Paola D’Attili
Testo in adozione: LetterAutori – ed. verde voll. 2- 3
( Panebianco, Gineprini, Seminara - ed. Zanichelli )
IL SECONDO OTTOCENTO
Cronologia, ideologia e cultura.
La narrativa:
Luigi Capuana - la vita, le idee, le opere
“ Giacinta”- lettura e analisi dell’opera intera
Giovanni Verga -
la vita , le idee, le opere
“ La fiumana del progresso” da I MALAVOGLIA
“ Ora è tempo d’andarsene” da I MALAVOGLIA
La poesia:
Charles Baudelaire -
la vita, le idee, le opere
analisi del testo:“ Spleen”
Giovanni Pascoli -
la vita, le idee, le opere
analisi dei seguenti testi:
“ E’ dentro noi un fanciullino” da IL FANCIULLINO
“ Lavandare” da MYRICAE
“ Temporale” da MYRICAE
“ Il lampo” da MYRICAE
“ Il tuono” da MYRICAE
“ Il gelsomino notturno” da CANTI DI CASTELVECCHIO
Gabriele D’Annunzio - la vita, le idee, le opere
analisi dei seguenti testi:
“ O falce di luna calante” da CANTO NOVO
“ La sera fiesolana “ da ALCYONE
“ La vita come opera d’arte” da IL PIACERE
PRIMO NOVECENTO
Cronologia, ideologia e cultura
Guido Gozzano
la vita, le opere, le idee
16
analisi del testo: “ La signorina Felicita” da I COLLOQUI
F. Tommaso Marinetti la vita, le opere, le idee
analisi del testo: “ Manifesto del Futurismo”
Luigi Pirandello
la vita, le opere, le idee
analisi dei seguenti testi:
“ Il treno ha fischiato” da NOVELLE PER UN ANNO
“ Avvertimento e sentimento del contrario” da L’UMORISMO
“O di uno o di nessuno” rappresentazione teatrale
“ Il fu Mattia Pascal” lettura e analisi dell’opera intera
Italo Svevo
la vita, le opere, le idee
lettura e analisi dei seguenti episodi:“ Prefazione”“Preambolo”- “ Il fumo”- “ La morte di mio padre”- “La storia
del mio matrimonio” da LA COSCIENZA DTI ZENO
Giuseppe Ungaretti
la vita, le opere, le idee
analisi dei seguenti testi:
“Veglia” da L’ALLEGRIA
“ San Martino del Carso” da L’ALLEGRIA
“ Stelle” da SENTIMENTO DEL TEMPO
Roma, 15 maggio 2014
GLI ALUNNI
LA DOCENTE
______________
______________
Prof.ssa Paola D’Attili
17
RELAZIONE FINALE - Materia: Italiano
Anno scolastico 2013/2014
Classe V sez. A
Docente: prof.ssa Paola D’Attili
Profilo della classe
La classe, composta di 19 elementi, tra cui solo 2 ragazze, ha sempre mostrato un interesse e una
partecipazione
non sempre costanti e in alcuni casi un po’ superficiali. Un gruppo di alunni ha
frequentemente disertato le lezioni; a tale proposito si segnala il fenomeno delle assenze collettive che
hanno nuociuto non solo alla preparazione degli studenti, ma anche al regolare svolgimento del
programma, nonché all’attuazione delle verifiche, soprattutto orali, che sono state spesso strategicamente
eluse. Tale atteggiamento non ha certo favorito il recupero delle lacune nella preparazione pregressa, a
livello di competenze e capacità linguistico- espressive, mostrate da alcuni studenti. Costoro, peraltro,
ancora incontrano difficoltà nell’utilizzo delle tecniche compositive relative alle tipologie di testi, oggetto
della prova scritta di italiano dell’esame di Stato. Per recuperare tali carenze sono state attuate strategie di
recupero nel corso dell’intero anno scolastico, attraverso chiarimenti e spiegazioni ulteriori ogni volta sia
stato necessario. Purtroppo non tutti hanno partecipato al dialogo educativo in modo fattivo e costante,
nonostante le continue sollecitazioni da parte dell’insegnante a un maggiore senso di responsabilità. La
disomogeneità nella motivazione allo studio ha rappresentato un ulteriore ostacolo ai fini di un’azione
didattica efficace. È opportuno sottolineare che gli studenti si sono sempre mostrati particolarmente
interessati a tutte le attività extra- curricolari proposte. Comunque il recupero in itinere effettuato in classe
nel complesso ha consentito alla maggior parte della classe di compiere qualche progresso rispetto alla
situazione iniziale, ma solo due studenti hanno raggiunto risultati buoni se non ottimi, E’ appena il caso di
sottolineare che il programma è stato svolto con difficoltà e un argomento previsto nel piano di lavoro
annuale non è stato trattato, ma in compenso si è privilegiata la lettura e l’analisi di opere intere ( cfr. il
programma allegato).
Obiettivi disciplinari
Saper leggere, analizzare e individuare i nuclei tematici fondamentali di un testo letterario; saper effettuare
l’analisi degli aspetti formali di un testo; saper contestualizzare un’opera collocandola nel momento storico,
sociale e culturale in cui è stata prodotta; saper stabilire relazioni intertestuali tra opere confrontabili a
livello tematico; saper riconoscere le linee evolutive del pensiero e della poetica dei vari autori italiani
trattati; saper individuare gli elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee; saper
organizzare i contenuti degli argomenti scelti per il colloquio d’esame, saperli collegare e contestualizzare e
riuscire a elaborarli in modo personale; saper utilizzare con padronanza i diversi linguaggi, da quello
18
letterario a quello tecnico; saper svolgere una relazione orale su un argomento culturale e non solo; saper
redigere testi scritti nelle tipologie previste per l’esame di Stato, quali analisi di un testo letterario, saggio
breve, articolo di giornale, testi argomentativi e informativi tout court.
Contenuti disciplinari
Cfr. il programma allegato.
Metodologie e strumenti
Lezione frontale; lezione dialogata; dibattito in classe; esercitazioni individuali in classe; relazioni su
ricerche individuali; appunti in classe; testi in fotocopia; internet; testo in adozione; letture integrali di
opere particolarmente significative; uscite didattiche a teatro; visite guidate a mostre d’arte e a luoghi di
interesse storico-culturale.
Verifiche e valutazioni
Prove scritte:
tema aperto, saggio breve, articolo di giornale; questionari “misti”, analisi di un testo
letterario;
prove orali:
interrogazioni alla cattedra, interrogazioni dal posto, interrogazioni programmate.
Esito degli obiettivi
E’ opportuno segnalare che gli obiettivi didattici sono stati in parte ridimensionati, ma ciononostante i
risultati ottenuti non sono del tutto positivi: un gruppo ristretto di studenti ha mostrato uno spiccato
assenteismo, la tendenza a evitare le verifiche, l’incostanza nell’impegno a casa; alcuni elementi hanno
evidenziato un interesse e un impegno più costanti solo nel secondo periodo dell’anno scolastico, riuscendo
a raggiungere una preparazione ancora non pienamente sufficiente, soprattutto nell’esposizione scritta;
infine un esiguo gruppo di allievi ha conseguito un profitto soddisfacente, sia nell’orale sia nello scritto.
Roma, 15 maggio 2014
La docente
Paola D’Attili
19
PROGRAMMA DI STORIA
Anno scolastico 2013/ 2014
Classe V sez. A
Docente: Prof.ssa Paola D’Attili

Europa e mondo nel secondo Ottocento

L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo (sintesi)

Lo scenario extraeuropeo

L’Italia giolittiana

La prima guerra mondiale

La rivoluzione russa ( sintesi)

L’Europa e il mondo dopo il conflitto

L’Unione Sovietica fra le due guerre e lo stalinismo ( sintesi)

Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo

Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29

La crisi della Germania repubblicana e il nazismo

Il regime fascista in Italia

L’Europa verso una nuova guerra

La seconda guerra mondiale

Il bipolarismo Usa- Urss, la guerra fredda e i tentativi di disgelo

La decolonizzazione in Asia e in Africa (sintesi)
Testo in adozione:
Dialogo con la storia e l’attualità – vol. 3 L’età contemporanea ( Brancati – Pagliarani, ed. La Nuova Italia)
GLI ALUNNI
_____________________
LA DOCENTE
PAOLA D’ATTILI
_____________________
Roma, 15 maggio 2014
20
RELAZIONE FINALE - Materia: Storia
Anno scolastico 2013/ 2014
Classe V sez. A
Docente: prof.ssa Paola D’Attili
Profilo della classe
Gli studenti hanno mostrato, nella maggioranza dei casi, un discreto interesse e una partecipazione attiva in
classe, ma pochi si sono impegnati seriamente nel lavoro a casa. Tale demotivazione allo studio individuale
si era già manifestata nel precedente anno scolastico, per cui non era stato possibile trattare tutti gli
argomenti previsti nel piano di lavoro annuale. svolti, di qui la necessità di svolgere delle lezioni di
collegamento al programma del IV e provvedere a un’ intensa attività di recupero in classe.
Obiettivi disciplinari
Conoscere gli eventi storici e stabilire relazioni tra essi; saper comprendere i fondamenti e le istituzioni
della vita sociale , civile e politica; saper comprendere e usare il linguaggio storiografico; saper
problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti;
saper analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e del passato e viceversa; saper applicare le
conoscenze del passato per la comprensione del presente.
Contenuti disciplinari
Cfr. il programma allegato
Metodologia e strumenti
Lezione frontale; lezione dialogata; dibattito in classe; esercitazioni individuali in classe; carte geo-politiche;
testi in fotocopia; internet; testo in adozione.
Verifiche e valutazioni
Prove scritte: questionari “misti”;
prove orali: interrogazioni alla cattedra; interrogazioni dal posto, interrogazioni programmate.
Esito degli obiettivi
La maggior parte degli alunni ha conseguito risultati positivi, mentre un gruppo ristretto ha ottenuto
risultati insufficienti a causa della scarsa partecipazione e dell’impegno saltuario; infine due studenti sono
riusciti a raggiungere una buona preparazione grazie al costante interesse mostrato nell’apprendimento
della materia.
Roma, 1 5 maggio 2014
LA DOCENTE
PAOLA D’ATTILI
21
PROGRAMMA DIRITTO AERONAUTICO
A.S.2013/2014
CLASSE V SEZ. A
Prof.ssa Adriana Fazio
MODULO 1

Le licenze del personale aeronautico

ESARR 5

L’esercente: obblighi e responsabilità, funzioni e requisiti

gli ausiliari dell’esercente

il comandante: compiti, poteri e responsabilita’

il caposcalo e il coordinatore di rampa

mandato e procura

gli ausiliari tecnici e le nuove figure professionali

l’equipaggio (compiti e responsabilità)

efficacia delle norme internazionali negli Stati

immatricolazione, navigabilità e cancellazione dell’aeromobile
MODULO 2

i contratti di utilizzazione dell’aeromobile (differenze e responsabilità):
1.la locazione e comodato
2.il noleggio
3.il leasing
4.altri contratti di utilizzazione
5.gli accordi di collaborazione fra compagnie aeree
MODULO 3

il contratto di trasporto di persone

obblighi del vettore e dei passeggeri

trasporto bagagli

il contratto di trasporto merci

la lettera di vettura (funzioni e caratteristiche)

ESARR 3
MODULO 4

la gestione aeroportuale

i servizi di handling

Il volo da diporto

gli incidenti e gli inconvenienti (funzione dell’ENAC)
22

l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV)

le assicurazioni aeronautiche
MODULO 5

I contratti di lavoro del personale aeronautico

I contratti di lavoro speciali (somministrazione, a chiamata, a progetto), previdenza, assistenza e
sicurezza sociale

Cenni sui principali contratti previsti dal diritto privato e atipici (deposito, franchising, factoring,
comodato, leasing)
Libro di testo in adozione: Legislazione Aeronautica di Flaccavento Michelangelo e Giannetti Barbara Ed
Hoepli
GLI ALUNNI
___________________
IL DOCENTE
Adriana Fazio
__________________
Roma, 15 maggio 2014
23
RELAZIONE SULLA CLASSE- MATERIA: DIRITTO AERONAUTICO
classe V A - Prof. Adriana Fazio
PROFILO DELLA CLASSE
E’ difficile tracciare un profilo globale della classe in quanto le caratteristiche, la preparazione, l’impegno, la
motivazione, il comportamento degli alunni della 5 A sono estremamente differenti. Questa diversa
composizione ha, per un verso, rallentato la programmazione e penalizzato la qualità della didattica, per
un altro, ha comunque reso possibile, per i più motivati e partecipi, l’approfondimento autonomo di alcune
tematiche con lavori multimediali. Le valutazioni del profitto e della condotta rispecchiano questa
disomogeneità del gruppo.
CONTENUTI DISCIPLINARI DELLA MATERIA
 conoscenza delle principali figure del Diritto aeronautico quali l‘esercente, il comandante, il
caposcalo
 conoscenza dei principali contratti di utilizzazione dell’aeromobile quali il contratto di locazione,
contratto di noleggio, contratto di leasing, contratto di trasporto e le nuove tipologie contrattuali,
nonché gli accordi fra vettori
 conoscenza dei vari aspetti giuridici e tecnici del contratto di assicurazione dell’aeromobile, della
responsabilità per i passeggeri e del personale di volo
 conoscenza ed identificazione delle responsabilità in caso di incidenti ed inconvenienti aeronautici.
 conoscenza del contratto del personale di volo e riferimenti alla normativa prevista per i contratti
di lavoro in generale.
METODI E STRUMENTI
I metodi utilizzati per lo svolgimento delle lezioni sono stati: le lezioni frontali, la lettura dei codici (in
particolare del Codice della navigazione), l’utilizzo di schemi in power point per ottimizzare lo studio della
materia, la preparazione di file in word sulle diverse tematiche affrontate. Nell’ultima parte dell’anno,
acquista la conoscenza dei contenuti disciplinari, sono stati discussi dei casi concreti. Alcuni alunni hanno
approfondito gli argomenti producendo materiale multimediale di cui una parte è stata anche pubblicata
sul sito della scuola.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli obiettivi disciplinari sono quelli di una conoscenza ed un’ esposizione in forma chiara dei fatti e dei
problemi relativi agli elementi di diritto aeronautico, esaminati anche attraverso casi pratici, per
comprenderne meglio il significato e per ricercare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti. Si
richiede una capacità di individuare le fattispecie astratte applicabili ai casi concreti ed una proprietà di
linguaggio tecnico/giuridico. Le griglie di valutazione utilizzate, sia nelle verifiche orali che nella simulazione
della III prova, sono allegate al presente documento.
Roma, 15 maggio 2014
IL DOCENTE
ADRIANA FAZIO
24
SCHEDA DIDATTICA – MATERIA: DIRITTO AERONAUTICO - PROF.SSA ADRIANA FAZIO
Contenuto
disciplinare
Le licenze del
personale
aeronautico
Sett/ottobre
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; Codici
Criteri e
strumenti di
valutazione
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
novembre
dicembre
gennaio
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; codici
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; codici
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
Aprile e
maggio
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; codici
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
Aprile
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; codici
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
maggio
Lezione frontale
in classe, slides
in power point e
file word,
internet; codici
Verifiche
orali e
scritte
(test e a risp.
aperta)
Tempi
Le ESARR 5
Metodi e
strumenti
Le ESARR 3
L’esercente, il
caposcalo,
l’equipaggio
I contratti di
utilizzazione
dell’aeromobile
(locazione,
noleggio,
trasporto di
persone e merci)
Le assicurazioni
aeronautiche
Incidenti e
inconvenienti
Il contratto di
lavoro del
personale.aer e
di lavoro in
generale
Cenni sui
principali contratti
tipici e atipici
L’aeroclub e il volo
da diporto
gennaiofebbraio marzo
Obiettivi
disciplinari
Esito
obiettivi
Conoscere
requisiti per
l’esercizio delle
diverse funzioni
Normativa
internazionale
per il CTA
Conoscere la
differenza fra
Safety e Security
e le norme
internazionali per
esse previste
Saper individuare
funzioni e
responsabilità
Obiettivi
raggiunti
Conoscere la
normativa in
materia di
contratti
applicabile
Obiettivi
raggiunti
Conoscere la
normativa in
materia di
assicurazione
applicabile
Conoscere la
differenza e gli
enti preposti
Conoscere la
normativa di
riferimento
Obiettivi
raggiunti
Conoscere nelle
linee essenziali le
normativa
applicabile
Obiettivi
raggiunti
Obiettivi
raggiunti
Obiettivi
raggiunti
IL DOCENTE: ADRIANA FAZIO
25
PROGRAMMA DI INGLESE
(PROF.SSA PAOLA CAFARELLA)
A.S. 2013-14
CLASSE 5 A
Dal testo English in Aeronautics:
Module 3, THE PARTS OF THE AIRPLANE
Unit 1, The aircraft design and structure
Unit 2, Lifting surfaces, the wing
Unit 3, The tail unit
Unit 4, The Fuselage:

truss type

monocoque type

semimonocoque type
Unit 5, The Landing Gear :

Conventional landing gear

Tricycle landing gear

Tandem landing gear
Module 5, Navigation
Visual flight navigation:

Pilotage

Celestial navigation

Dead Reckoning Navigation
The Radar

Definition of a Radar

Primary radar

Secondary radar
The GPS:

Space segment

Control segment

User segment

How does it work?
The T-CAS
Meteorology 1 and 2:
26

Weather phenomena

Visibility

Types of clouds

Precipitations

Thunderstorms
Hazardous air navigation:

Ice formation

Turbulence

Wind shear
Miscommnications
What are miscommunications ?
1. ambiguity of the language
2. homophony
3. personal pronouns
4. numbers
5. readbacks
The Tenerife accident

Description of the accident

Main causes

Analysis of the radio communications between ATC and pilots before the accident
The Uberlingen accident

Description of the accident

Main causes
GLI ALUNNI
______________________
IL DOCENTE
Paola Cafarella
______________________
Roma, lì 15/5/2014
27
SCHEDA DIDATTICA – MATERIA: INGLESE
Contenuto
disciplinare
1. Le parti dell'aereo
(parte 1):
- l'ala
- il piano di coda
Tempi
Metodi e
strumenti
Criteri e
strumenti di
valutazione
Obiettivi
disciplinari
Esito
Obiettivi
Libro di testo;
fotocopie;
materiale
multimediale
Verifiche scritte
e
verifiche orali
Saper trattare e
rielaborare con
linguaggio
adeguato le
conoscenze
relative
all'argomento
trattato
(microlingua)
positivo
I
quadrime
stre
2. Le parti dell'aereo
(parte 2):
- la fusoliera
- il carrello
- le superfici di
controllo
3. Navigazione :
a. tipi di navigazione a
vista
b. Radio navigation: il
radar,
il GPS,
il T-CAS
4.Miscommunications:
aree di verifica;
a. incidente di
Tenerife;
b. incidente di
Uberlingen
5. Meteorology 1 e 2
II
quadrime
stre
Il DOCENTE : Paola Cafarella
28
PROGRAMMA EDUCAZIONE FISICA
a.s. 2013/2014
classe 5A
Prof. Nicola Silvestri
Gli obiettivi generali di Educazione Fisica prefissati nella programmazione all’inizio dell’anno scolastico e
previsti nei vigenti programmi ministeriali sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe.
In particolare, per il conseguimento degli obiettivi specifici di:
-Conoscenza del proprio corpo e delle sue modificazioni
- rielaborazione degli schemi motori di base,
- consolidamento dell’area socio affettivo relazionale,
- avviamento al gioco sport, rispetto di sé, dell’avversario, delle regole, dell’ambiente di lavoro,
-Tutela della salute, prevenzione infortuni ed educazione ambientale.
Sono state svolte le seguenti attività pratiche:
a)test motori di valutazione per la resistenza, velocità, mobilità articolare, forza arti superiori e inferiori,
coordinazione,
b) esercizi di allungamento muscolare (stretching),modalità e finalità dell’allungamento muscolare,
c) esercizi di potenziamento dei vari distretti muscolari,
d) corsa anaerobica ed aerobica in ambiente naturale (resistenza, velocità),modalità e finalità della corsa,
e) preatletica generale e coordinazione motoria generale (andature, allunghi, scatti, palla medica, lavoro in
serie e ripetizioni),
f) attività sportive di atletica leggera: corsa campestre, corsa veloce, resistenza, corsa con ostacoli bassi
g) attività sportive di squadra, fondamentali con e senza palla : pallavolo, pallamano, pallacanestro,
unihockey, calcetto,
h) attività sportive individuali: badminton, tiro con l’arco, tennis tavolo, mountain bike (scelte a seconda
degli interessi specifici nella classe)
29
i) principali regole di gioco, ruoli e compiti, arbitraggio, attacco e difesa, alcuni cenni di tecnica e tattica per
le discipline sportive praticate, norme di sicurezza nell’uso dei materiali e delle attrezzature (dal tiro con
l’arco alla mountain bike).
l) attività di educazione ambientale, spazi verdi e impiantistica sportiva, recupero e raccolta differenziata di
carta e alluminio.
Roma 15/5/2014
GLI ALUNNI
______________________
IL DOCENTE
Nicola Silvestri
______________________
30
SCHEDA DIDATTICA DI EDUCAZIONE FISICA
Classe.5A
A.S. 2013-14
Prof. Nicola Silvestri
MACRO ARGOMENTI ATTIVITA' INTEGRATIVE OBIETTIVI INIZIALMENTE
ATTIVITA' SVOLTE
E EXTRASCOLASTICHE
PREFISSATI NELLA
SVOLTE
PROGRAMMAZIONE
ANNUALE E RAGGIUNTI





corsa
aerobica
corsa
anaerobica
potenziame
nto
fisiologico
test motori





esercitazion

incontri tra
i
classi
preatletich campionati interni
e
d’istituto
e sportive
gare e incontri




tecnica e
tattica
metodologie allenanti
regolamenti di gioco

arbitraggio

CRITERIO DI
SUFFICIENZA
ADOTTATO
potenziamento
fisiologico
mobilità
articolare
forza
velocità
resistenza

coordinazione
in situazioni
semplici e
complesse
rielaborazione
degli schemi
motori
valutazione
motoria ed
autovalutazione
consolidamento
del carattere e
sviluppo della
socialità










atletica
leggera
calcio a
cinque
pallacanest
ro
pallavolo
pallamano
tiro con
l'arco
unihockey
badminton
tennis
tavolo
cenni sul
trattament
o degli
infortuni
sportivi
test motori
attitudinali
MODULO A:
MODULO B:
MODULO C:

partecipazion
e di alcuni
studenti ai
campionati
sportivi
studenteschi


di:





atletica
pallacanestro
pallavolo
uni hockey
badminton

avviamento alla
pratica sportiva
rispetto di sè,
dell'avversario,
delle regole, dei
ruoli e dei
compiti
assegnati
rispetto
dell'ambiente
naturale e di
quello sportivo
Sett.
Ott.
Gen.
Feb.

esecuzione
degli schemi
motori
semplici e
complessi
Nov.
Dic
Feb.
Mar.

inserimento
nei gruppi di
lavoro e nel
gruppo classe
rispetto e
lealtà nel
confronto
sportivo
collaborazion
e.

osservazione
sistematica
del processo
di
apprendime
nto,
allenamento
e
socializzazio
ne
tutto l'anno
coordinazion
e motoria
sportiva di
base
conoscenza di
almeno due
sport (tecnica
dei
fondamentali,
ruoli di gioco,
regolamento)
partecipazion
e
impegno
frequenza
preparazione
di tesine

incontri
sportivi tra
squadre
tesine di
ricerca
personali
simulazioni
scritte di
terza prova
esercitazioni
a coppie
esercitazioni
in piccoli
gruppi
tutto l'anno










mantenimento
della salute
dinamica
tutela della
salute e
prevenzione
degli infortuni
TEMPI
test motori per
saper
riconoscere il

resistenza
lavoro

forza
muscolare

velocità
specifico

mobilità
autonomia

coordinazion
nel svolgere il
e
lavoro
assegnato


TIPOLOGIA DELLE
PROVE DI VERIFICA


elementi di
primo
soccorso
rispetto e
cura di sè,
dell’altro e
dell'ambiente




tutto l'anno
potenziamento fisiologico e sviluppo delle capacità motorie
avviamento alla pratica sportiva
rielaborazione degli schemi motorio e corporeo di base
31
MODULO D: consolidamento dell’area socio affettivo relazionale
STRUMENTI UTILIZZATI: le attrezzature sportive in dotazione, la palestra, gli impianti esterni
METODOLOGIA DIDATTICA: esercitazioni pratiche con metodo globale,da singolo, in coppia, a piccoli gruppi, in squadre; esercitazioni scritte
Roma, 15/5/2014
IL DOCENTE
Nicola Silvestri
PROGRAMMA di METEOROLOGIA AERONAUTICA ed ESERCITAZIONI
anno scolastico 2013/2014
Insegnante G. Colella
Insegnante T. P. D. Bianchi
Classe 5 Sez. A
MODULI
CONTENUTI
SPECIFICI
OBIETTIVI
SPECIFICI
M1:
Fenomeni
meteorologici
che limitano la
visibilità;
definizione e
caratteristiche
dei vari tipi di
nebbia.
Temporale.
Formazioni di
ghiaccio.
Turbolenza.
Individuazione dei
fenomeni pericolosi
per il volo. Capacità
di procurarsi il
materiale da cui
dedurre le
informazioni relative
a tali fenomeni
nonché la capacità di
riconoscerli,
analizzarli ed
evitarli/affrontarli.
FENOMENI
PERICOLOSI PER IL
VOLO :
ESITO
OBIETTIVI
Obiettivi
mediamen
te
raggiunti.
Wind Shear.
M2:
CIRCOLAZIONE
GENERALE
DELL'ATMOSFERA
Modello ad una e tre
cellule convettive;
modello attuale.
La Linea di
Convergenza
Intertropicale;
Comprensione dei moti
Obiettivi
atmosferici a grande
raggiunti
scala. Individuazione
delle cause di tali moti ed
analisi dei venti
corrispondenti. Capacità
di analisi della situazione
meteorologica legata alla
circolazione generale
32
Struttura
verticale dei
cicloni e
anticicloni
termici e
dinamici
M3:
MASSE D'ARIA E
FRONTI
Masse d'aria:
definizione e
classificazione.
Superficie di
discontinuità e
definizione di fronte.
Fronte caldo, freddo e
occluso.
Fenomeni
associati ai fronti
e problematiche
relative al volo
nei fronti.
M4: CORRENTE
A GETTO
M5:
dell'atmosfera ed ai centri
ciclonici e anticiclonici.
Acquisizione del
concetto di massa d'aria,
di superficie frontale e di
fronte. Analisi delle
caratteristiche dei fronti.
Capacità di prevedere
l'evoluzione del tempo in
funzione del passaggio di
una perturbazione
attraverso l'analisi delle
carte meteorologiche e
delle immagini da
satellite. Capacità di
individuare i fenomeni
pericolosi per il volo
legati ai fronti.
Definizione, caratteri e
localizzazione. Il volo in
presenza della
corrente a getto.
Conoscenza delle grandi
correnti aeree presenti
nell'alta troposfera.
Capacità di individuarle e
sfruttarle per la
navigazione aerea.
Generalità sui satelliti
geostazionari e polari;
Conoscenza dei
sistemi satellitari
geostazionari e
polari. Conoscenza
delle caratteristiche
operative del
sistema METEOSAT e
dei suoi prodotti
principali.
Il sistema METEOSAT.
Nefoanalisi da satellite;
SATELLITI
METEOROLOGICI
Obiettivi
mediamen
te
raggiunti.
Obiettivi
mediamen
te
raggiunti.
Obiettivi
parzialmen
te
raggiunti
Messaggi di
33
M6:
osservazione:
ASSISTENZA
METEOROLOGICA
ALLA NAVIGAZIONE
AEREA
METAR; SPECI.
Messaggi di previsione:
TAF;.
Avvisi di sicurezza.
SIGMET AIRMET
Carta del vento e della
temperatura in quota.
Carta del tempo
significativo:
Folder o cartello
di rotta e
pianificazione
volo.
GLI ALUNNI
Conoscenza delle
forme simboliche,
delle abbreviazioni e
dei codici per la
decodifica dei
messaggi
meteorologici per
l’aviazione. Capacità
di decodificare i
messaggi
meteorologici per
l'individuazione dei
fenomeni significativi
per il volo allo scopo
di programmare un
volo economico,
sicuro e veloce.
Conoscenza delle
carte
meteorologiche ad
uso operativo, dei
simboli e delle sigle
ICAO usate per il
riporto dei fenomeni
significativi per il
volo. Sviluppo delle
capacità d’analisi
delle carte stesse e
di sintesi allo scopo
di programmare un
volo economico,
sicuro e veloce
Obiettivi
mediamen
te
raggiunti
I DOCENTI
______________________
Giovanni Colella
______________________
Danilo Bianchi
34
PROGRAMMA DI ELETTRORADIORADARTECNICA
CLASSE 5°A
A.S.2013/14 I.T.AER. “F.DE PINEDO
Prof. CARMINE MONTE
MODULO PRIMO : Richiami . (Set.)
Richiami sulla configurazione atomica della materia. Richiami sulle leggi fondamentali dell’elettrotecnica.
Generalità sulle grandezze alternate .I semiconduttori. La giunzione PN .Il diodo a giunzione.
Punto di lavoro. Curve caratteristiche.
MODULO SECONDO : Amplificatore a BJT (Ottobre)
Transistore bipolare a giunzione (BJT). Il BJT come interruttore .Polarizzazione e stabilizzazione del BJT.
Amplificatore per piccoli segnali , in bassa frequenza , con BJT. Amplificatore a BJT con emettitore comune
Amplificatore a più stadi .Classificazione e parametri degli amplificatori. Banda passante .
Accoppiamento degli stadi.
MODULO TERZO :Amplificatori Operazionali.(Novembre)
L’amplificatore operazionale. Caratteristiche degli AMP. OP. reali. A.O. ad anello aperto. Funzionamento
ad anello chiuso. Amp.Op. controreazionato. Amplificatore invertente . Buffer invertente. Amplificatore
non invertente .Inseguitore di tensione .Sommatore invertente. Integratore ideale e reale. Derivatore
ideale e reale.
Amplificatore differenziale .Sommatore non invertente .CMRR .Tempo di salita . Slew rate .
Integratore non invertente.
MODULO QUARTO : (Dicembre)
La reazione .Funzione di reazione .Amplificazione ad anello chiuso .Proprietà della reazione negativa.
Reazione positiva . Oscillatore sinusoidale . Principio di funzionamento .Schema a blocchi completo
di un oscillatore. Oscillatore di Wien .
35
MODULO QUINTO :Tecnica AM -FM. (Dicembre /Gennaio)
Finalità della modulazione. Classificazione delle varie tecniche di modulazione. Classificazione delle
frequenze . Concetti di modulazione e demodulazione AM . Modulazione di ampiezza con modulante
armonica (sinusoidale).Modulazione DSB con modulante armonica. Modulazione SSB. Confronto tra
AM/DSB/SSB. Modulazione di frequenza con modulante armonica. Deviazione di frequenza. Indice di
modulazione. Spettro del segnale FM. Banda passante. Potenza del segnale modulato. Confronto tra
modulazione AM e FM .
MODULO SESTO: Sistemi di comunicazione ( Feb/Marzo )
Modello di un sistema di comunicazione . Multiplazione a divisione di frequenza . Multiplazione a divisione
di frequenza . Digitalizzazione di un segnale analogico . Principio della tecnica TDM. Campionamento .
Teorema di Shannon .Ricostruzione del segnale campionato .Problemi di distorsione .Tecnica PAM .
Modulazione PAM. Tecnica PCM. Quantizzazione lineare . Sistemi PCM. Caratteristiche del segnale PCM.
Trasmettitore PCM. Confronto tra sistemi TDM e FDM .
MODULO SETTIMO: Sistemi radar .( Apr. / Maggio)
Introduzione . Schema a blocchi e descrizione del funzionamento del radar impulsivo primario .
L’equazione del radar primario . Impieghi del radar . Frequenze impiegate dai radar .Portata del
radar.L’indicatore.
Risoluzione in distanza .Risoluzione in azimut a distanza R .Massima distanza non ambigua.
Il radar secondario. Limitazioni dei radar secondari. Il sistema civile SSR .Radar secondario in modo S.
Effetto Doppler e radar MTI .Trasponditore di bordo.
PROGRAMMA DI LABORATORIO
Richiami sui principali strumenti di uso più comune nel laboratorio.
1°) Rilievo delle caratteristiche statiche di un BJT .
2°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741 in configurazione invertente.
3°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741in configurazione non invertente .
4°) Risposta in frequenza di un amplificatore ad emettitore comune .
5°) Risposta in frequenza dei filtri passa-basso e passa-alto del primo ordine in configurazione non
invertente.
6°) Misura dell’indice di modulazione in AM .
7°) Misura di distorsione .
36
GLI ALUNNI
I DOCENTI
______________________
Carmine Monte
______________________
Francesco Lijoi
RELAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DI ELETTRORADIORADARTECNICA
Classe 5°A
A.S. 2013/2014
Il programma durante il corrente a.s. è stato svolto in modo pienamente sufficiente , in quanto gli obiettivi
prefissati sono stati raggiunti e cioè ,colmare le non trascurabili lacune iniziali e porre gli studenti in grado
di affrontare con successo la preparazione all’esame di stato .
Cosi come stabilito all’inizio dell’ a.s. , i contenuti disciplinari sono stati svolti come si può anche dedurre
dalla scheda della classe allegata, dove sono anche riportati i tempi , metodi e strumenti ,criteri di
valutazione ed obiettivi con i relativi esiti .Utile è stato il coordinamento con le altre discipline ed in
particolare con Traffico aereo e Navigazione .
Per lo svolgimento delle attività didattiche si è sempre fatto riferimento alle indicazioni dei consigli di classe
e del dipartimento e ci si è preoccupati di coinvolgere il più possibile gli allievi ponendoli al centro dei propri
sforzi operativi . Molto penalizzante , sia per lo svolgimento del programma che per il grado di preparazione
raggiunta dalla classe , si è rilevato il pochissimo tempo a disposizione ( Tre ore a settimana , di cui una di
laboratorio previste dal progetto Alfa nelle quinte classi ).Non sempre l’impegno e l’interesse di una parte
della classe è stato sufficiente , tuttavia si è notata una certa volontà nell’apprendimento , tanto che alcuni
si sono distinti per il loro interesse e capacità verso questa materia d’insegnamento .Il numero delle
assenze non è stato nel complesso trascurabile e questo ha influito sulla attività didattica . L’aspetto
disciplinare complessivamente si può ritenere positivo anche se alcuni alunni hanno evidenziato una certa
vivacità comportamentale,legata alla loro età .
Gli alunni hanno svolto una simulazioni di terza prova pluridisciplinare della tipologia “B” , e per la
valutazione e verifica delle tipologia scelta si è fatto riferimento alla griglia di valutazione di 3° prova
allegata .Il materiale didattico in laboratorio è stato utilizzato secondo le varie esperienze ,risultando
sufficiente. I libri di testo adottati “Tecnologie della comunicazione “ - casa editrice Petrini- autore Argyris
Kostopoulos ed “-Elettronica analogica Vol. A”- casa editrice Petrini - autori De Lucchi - Cuniberti , si sono
rilevati un buon sostegno allo svolgimento del programma stesso fino ad un certo punto , successivamente
si è dovuto ricorrere ad integrare con altro materiale didattico e fornirlo agli studenti .
Roma, lì 15/5/2014
IL DOCENTE
37
Carmine Monte
SCHEDA MATERIA : ELETTRORADIORADARTECNICA
A.S. 2013/2014 Prof. Carmine Monte
Contenuto
Disciplinare
Tempi
Metodi e
strumenti
Criteri di
valutazione
Obiettivi
disciplinari
Esito
obiettivi
Amplificatori a
BJT
1 mese
Conoscenza sommaria.
Espressioni non
corrette.
Difficoltà di analisi
Conoscere il
funzionamento del BJT e
gli elementi fondamentali
di un amplificatore.
Obiettivo
raggiunto.
Amplificatori
Operazionali.
Reazione
2 mesi
Gestione meccanica
delle
conoscenze , studio
mnemonico .
1 mese
Riconoscere come la
struttura ad amplificati
operazionali semplifica i
circuiti amplificatori .
Conoscere i circuiti di base
ad A.O. Proprietà della
reazione.
Obiettivo
raggiunto
Sistemi di
comunicazione.
Tecniche di
trasmissione.
Metodi :
Lezioni frontali.
Attività operative
Discussioni in aula
Lavoro
individuale
e di gruppo.
Casi pratici.
Attività di
recupero.
Attività di
sostegno.
Integrazione
Tecnica AM - FM
Tecnica TDM e
campionamento.
Tecnica PAM.
Tecnica PCM
Radar I-II
2 mese
2 mesi
1 mese
Strumenti:
Test di verifica.
Interrogazioni
orali.
Ricerche.
Interventi dal
banco.
Prove di
laboratorio
con relazioni
tecniche
scritte.
Insicuro , imprecisa e
non
sempre corretta
l’espressione.
Conoscenze adeguate
ma non approfondite ,
si orienta ma effettua
analisi superficiali, non
commette errori ma si
esprime in modo
meccanico .
Conoscenze complete.
Effettua analisi
adeguate e opportune
sintesi . Comunicazione
corretta e chiara.
Conoscenze complete
ed approfondite .
Gestisce con chiarezza
ed autonomia lo
strumento
linguistico .Buona
capacità di analisi ,
sintesi e di
Conoscere le tecniche di
multiplazione FDM e TDM
Obiettivo
raggiunto
Parametri caratteristici
di modulazione AM ed
FM .
Obiettivo
raggiunto
Apprezzare l’utilità della
modulazione e della
multiplazione numerica.
Obiettivo
raggiunto
Conoscere la struttura dei
sistemi PAM / TDM
Conoscere la struttura dei
sistemi PCM/TDM.
Conoscenza della
conversione A/D e D/A .
Conoscere la struttura e
l’utilità dei radar.
Obiettivo
raggiunto
38
rielaborazione .
Conoscenza ed uso
appropriato della
strumentazione di base
presente in
laboratorio.
PROGRAMMA DI RELIGIONE
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE V A
DOCENTE: Prof.ssa Maria Rita Tarquini
I vari argomenti trattati, nel corso dell’anno scolastico, sono scaturiti dal grande interrogativo “cos’è e
come posso capire qual è il mio progetto di vita?”.
Il rapporto dell’uomo con il proprio io, con la scienza, con la chiesa, con le altre religioni, con i documenti, le
fonti, l’astrattezza di Dio, l’impegno morale, cosa comporta Dio nella vita di una persona, tutto è stato
ricondotto al valore della risposta al proprio progetto di vita.
La conoscenza dell’etica e il suo valore, l’applicazione di essa alle varie situazioni della vita, la
sensibilizzazione gli alunni verso le loro responsabilità, come persone, con una propria dignità, calate nella
società di appartenenza, facendo sempre il confronto tra l’etica laica e l’etica religiosa.
Che cos’è il Concilio Ecumenico Vaticano II.
GLI ALUNNI
______________________
IL DOCENTE
Maria Rita Tarquini
______________________
Roma, lì 15/5/2014
Testo adottato: S. Bocchini - 30 nuove schede tematiche per l'IRC Ed. Dehoniane
39
ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI
MATERIA RELIGIONE
DOCENTE MARIA RITA TARQUINI
PROSPETTO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI
1. Conoscenze :
1.1.
2.
Conoscenza della struttura dell’io persona, conoscenza della Chiesa, conoscenza della scienza,
conoscenza generale delle varie religioni.
Conoscenza della differenza tra la morale laica e religiosa.
2. Capacità e competenze
1.
Sapersi confrontare con i valori morali, propri ed altrui, cercando di superare il relativismo etico,
sviluppando una propria capacità critica.
Situazione in ingresso
La classe VA si è posta verso lo sviluppo del dialogo educativo, con un atteggiamento talvolta superficiale,
mostrando impegno e partecipazione non sempre costanti.
Metodologie didattiche e strumenti
 lezione frontale
 lezione frontale dialogata
 lezione frontale con esercitazione
 lezione frontale con uso della LIM
Criteri di impostazione della programmazione disciplinare
Si è ritenuto opportuno fornire ai ragazzi la linearità del percorso religioso nella Storia dell’uomo, tenendo
conto particolarmente delle loro esperienze, degli interrogativi e del loro vissuto interiore.
Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione
Gli alunni sono stati valutati oralmente con sistematicità durante lo svolgimento delle lezioni tenendo conto
degli obiettivi prefissati.
Roma, lì 15/5/2014
IL DOCENTE
Maria Rita Tarquini
40
PROGRAMMA MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA: FILOSOFIA
a.s. 2013-2014
CLASSE: 5A
TITOLO DEL CORSO: LOGICA DELLA RICERCA SCIENTIFICA
DOCENTE: PROF.SSA PANZETTI MARIA
ALUNNO: BOCCOLATO MATTEO
OBIETTIVI SPECIFICI DISCIPLINARI
Acquisire il codice linguistico specifico della disciplina; sviluppare le capacità logico- razionali; stimolare le
capacità di analisi e sintesi, di operare collegamenti, di rielaborare i contenuti; promuovere un
atteggiamento critico; inquadrare, delineandone gli aspetti più caratterizzanti, la tematica in oggetto;
fornire strumenti per un approccio storico-critico all'argomento in esame.
CONTENUTI
La scienza antica
La teoria aristotelico- tolemaica: il geocentrismo.
Archimede: la meccanica.
La scienza moderna: una rivoluzione scientifica
La teoria eliocentrica: N. Copernico e G. Galilei (accenni).
Il metodo induttivo sperimentale: osservazione ed esperimento.
La scienza del 1900: la fisica classica entra in crisi
Einstein e la teoria della relatività (accenni); dallo spazio a tre coordinate allo spazio a quattro coordinate:
lo spazio-tempo.
G. Lemaitre e la teoria dell'atomo primitivo: riflessioni sul rapporto scienza - fede.
TESTI DI RIFERIMENTO
M. Vegetti, F. Alessio, F. Papi, Filosofie e società, Zanichelli, 1996
Plutarco, Vita di Marcello, 14-19, trad. italiana di C. Carena, Einaudi, Torino, 1958
Come strumenti didattici sono stati utilizzati anche articoli reperiti da internet e file multimediali.
Per riflettere: J. Ziman, Le responsabilità dello scienziato, in Il lavoro dello scienziato. Gli aspetti filosofici e
sociali della scienza e della tecnologia, trad. L. Sosio, Laterza, Bari, 1987
G. Holton, Lo speciale obbligo degli scienziati, in Le responsabilità della scienza,
41
trad. B. Tortorella, Laterza, Bari, 1993
G. Quadrio, Risposte, in Collana Spirito e Vita, LAS, Roma, 1992, pp.154-156
METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DI VERIFICA
Lezione frontale dialogata e valutazione orale.
Roma, lì 15/5/2014
GLI ALUNNI
______________________
IL DOCENTE
Panzetti Maria
42
PROGRAMMA DI AEROTECNICA
Anno scolastico 2013-2014
classe 5°A
Docenti: Elena Galastri, Fabrizio Batocchi
Nel corso delle lezioni di Aerotecnica e laboratorio sono stati affrontati i seguenti argomenti:
RICHIAMI DI AERODINAMICA

Caratteristiche dell’aria, pressione e pressione atmosferica con relative unità di misura.

Fluidi ideali, moto permanente, portata, equazione di continuità, principio di Bernoulli.

Assi corpo, assi vento, assi terra, angoli relativi ( incidenza geometrica, beccheggio, deriva, rollio,
rampa).

Profili alari: tipologie, nomenclatura e grandezze caratteristiche: bordo attacco e uscita, corda,
dorso, ventre, linea media, freccia, spessore, superficie alare, angoli di incidenza geometrica,
aerodinamica, di portanza nulla.

FAT e sue componenti: portanza, resistenza e devianza.

Coefficiente di portanza, grafico Cp-α , per profili simmetrici e asimmetrici, coefficiente angolare di
portanza. Stallo.

Centro di pressione, instabilità intrinseca dell’ala ( equilibrio statico e dinamico, stabile, instabile)

Resistenza: Resistenza di profilo (o di forma) come somma di resistenza di attrito e di scia, grafici
relativi; Resistenza indotta: vortici liberi e vortici marginali, teoria di Prandtl. Coefficiente di
resistenza indotta, coefficiente di resistenza totale Cr, grafico Cr-α per profili simmetrici e
asimmetrici.

Polare aerodinamica, efficienza E. Esercizi di calcolo su Polare del velivolo completo.

VOLO LIBRATO

Equazioni di equilibrio e pendenza della traiettoria, Efficienza, raggio di planata, velocità sulla
traiettoria e velocità verticale, odografa e assetti caratteristici. Esercizi di calcolo relativi.
VELIVOLO AD ELICA
ELICHE

Elica geometrica: caratteristiche geometriche: passo e angolo di inclinazione.

Elica aerea: assi dell’elica, viste (pianta, profilo, piano di costruzione), dorso, faccia, bordo di
entrata e di uscita, radice, mozzo, ogiva, larghezza, raggio, disco, elica destra, elica sinistra, passo
43
geometrico e passo aerodinamico, avanzo, regresso, passo fisso, passo variabile, passo uniforme,
svergolamento.

Funzionamento dell’elica, velocità periferica, velocità di avanzamento, velocità risultante (relativa
alla pala), incidenza aerodinamica, nascita della forza aerodinamica e delle sue componenti (T e R);
rapporto di funzionamento γ,
Formule di Renard per Trazione, Coppia, Potenza , e relativi
coefficienti; campi di funzionamento dell’elica (analisi dei diagrammi di τ, χ, η, in funzione di γ , e
disegni di forze e velocità su una sezione di pala ): a punto fisso, propulsiva, a trazione nulla,
frenante, a coppia nulla, autorotante; elica a passo variabile.

Cenni sugli effetti aerodinamici dell’elica accoppiata al velivolo.
VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE UNIFORME

Equazioni di equilibrio, velocità minima di sostentamento V min (stallo), velocità di volo V e sua
dipendenza dalla quota; Potenza necessaria N e Potenza disponibile N d : grafici in funzione di V e
regimi di volo, lenti e veloci, max autonomia chilometrica, max autonomia oraria; confronto con
elica a passo variabile;

Influenza della quota z su Trazione necessaria e Potenza necessaria. Esercizi di calcolo relativi.
VOLO IN DISCESA

Equazioni di equilibrio; Velocità sulla traiettoria V, tempo di discesa, Potenza necessaria N disc
VOLO IN SALITA

Equazioni di equilibrio, Velocità sulla traiettoria V, Potenza necessaria N s , Potenza disponibile in
funzione della quota, Velocità ascensionale Vvs,; Odografa, Velocità di salita rapida (V ra) e ripida,
quota di tangenza teorica e pratica; diagramma riassuntivo di salita. Tempo di salita di un
aeromobile, concetto geometrico di un integrale definito; esercizi di calcolo dei tempi di salita
mediante integrazione numerica ( utilizzo di foglio elettronico).
VIRATA

Equazioni di equilibrio; casi in cui l’equilibrio non è rispettato: derapata e scivolata d’ala, aumento e
perdita di quota; virata corretta, peso apparente, fattore di carico n, coefficiente di contingenza
nmax, analisi delle accelerazioni su pilota e velivolo; angolo di inclinazione trasversale φ e raggio di
curvatura; velocità sulla traiettoria V, velocità di stallo in virata V st, Potenza necessaria Nvir, virata a
90°, virata piatta. Esercizi di calcolo relativi.
RICHIAMATA

Equazioni di equilibrio, fattore di carico, margine di sicurezza. Esercizi di calcolo relativi.
DECOLLO

Fase di rullaggio: forze agenti ed equaz. di equilibrio, resistenza minima e assetto di rullaggio
ottimo, tempo di rullaggio e spazio di rullaggio: calcolo integrale.

Fase di manovra: tempo e spazio di manovra. Fase di salita: spazio e tempo di salita.
44
ATTERRAGGIO

Fase di discesa: spazio e tempo di discesa.

Fase di manovra: effetti dell’impatto al suolo; tempo e spazio di manovra;

Fase di rullaggio: forze agenti ed equaz. di equilibrio, tempo di rullaggio e spazio di rullaggio:
metodi con calcolo integrale e considerando accelerazione costante.

Frenatura dei velivoli: resistenza aerodinamica e di rotolamento, freni alle ruote, freni
aerodinamici, paracadute frenante, inversione dell’elica o della spinta del turbogetto, gancio di
arresto.
VELIVOLO CON TURBOREATTORE

Generalità e richiami sulle caratteristiche di un motore a getto (andamento di spinta e potenza
disponibile, consumo specifico Cs, consumo orario Ch, consumo chilometrico Ckm)
VOLO RETTILINEO ORIZZONTALE

Equazioni di equilibrio; Diagrammi di Spinta necessaria S n e Spinta disponibile Sd, regimi di volo,
Emax, max autonomia oraria, max autonomia chilometrica, variazione della spinta necessaria con la
quota e con il peso.

Entro il termine delle lezioni, si prevede di affrontare i seguenti argomenti:
VOLO IN SALITA

Equazioni di equilibrio, pendenza della traiettoria, velocità ascensionale, odografa, plafond di
propulsione, diagramma delle potenze, stabilità propulsiva, diagramma riassuntivo di salita.

DIAGRAMMA DI MANOVRA e DI RAFFICA

Carichi agenti su un aeromobile, costruzione diagramma di manovra, analisi delle situazioni di volo
sul diagramma.

Cenni sul diagramma di raffica.

Cenni su: VOLO IN DISCESA , VIRATA, AUTONOMIA (chilometrica, oraria, con vento)
Roma, lì 15/5/2014
GLI ALUNNI
I DOCENTI
______________________
Elena Galastri
Fabrizio Batocchi
______________________
45
RELAZIONE : MATERIA AEROTECNICA
a.s.2013/2014
Classe V sez. A
Prof.ssa Elena Galastri, Fabrizio Batocchi
PROFILO DELLA CLASSE
Gli elementi di questa classe hanno mostrato caratteristiche molto diverse tra loro, nel comportamento,
nelle capacità, nell’impegno e nei risultati.
Infatti alcuni alunni corretti, rispettosi e motivati, hanno partecipato in modo positivo allo sviluppo del
lavoro didattico e raggiunto un livello di conoscenza soddisfacente.
Un altro gruppo, con livelli di partenza piuttosto bassi e alcune difficoltà espositive, ha incrementato
l’impegno e la partecipazione, raggiungendo risultati sufficienti. Alcuni alunni non hanno tuttavia ancora
recuperato le carenze.
Un gruppetto di alunni, pur dotato di discrete capacità, ha tenuto un atteggiamento infantile, non solo poco
partecipativo durante tutto l’anno scolastico, ma anche creando un continuo e sottile disturbo durante lo
svolgimento delle lezioni, sia per i compagni, che per i docenti, i quali ultimi hanno sempre cercato di
coinvolgerli e richiamarli in modo collaborativo. Solo nella seconda parte dell’anno, dopo ripetuti interventi,
che hanno coinvolto anche i genitori, si è notato un leggero cambiamento, che ha reso le lezioni meno
faticose. Tuttavia, per alcuni, il recupero delle carenze a tutt’oggi non si è ancora manifestato.
COMPETENZE:
Alcuni allievi sono in grado di analizzare correttamente gli argomenti e condurre in modo autonomo
completo e corretto lo svolgimento degli esercizi di calcolo.
Nel corso dell’anno scolastico si è notato un miglioramento per alcuni studenti che mostravano difficoltà
iniziali, nell’organizzare le proprie conoscenze e strutturare un percorso logico che conduca ad un approccio
soddisfacente per affrontare i problemi proposti.
Alcuni alunni hanno sempre mostrato poco impegno e, nonostante la disponibilità dei docenti, non hanno
cercato di migliorare, né conseguito risultati positivi.
CAPACITÀ:
Generalmente la classe mostra un incremento delle capacità di analisi e di sintesi, che risultano molto
buone per un elemento, mediamente sufficienti quasi per tutti.
METODOLOGIE:
Il corso è stato sviluppato fondamentalmente in lezioni frontali teoriche, lezioni interattive per quanto
riguarda le esercitazioni scritte e di laboratorio, cercando di coinvolgere gli allievi nel lavoro in classe e a
casa, ricerca e visione degli argomenti anche mediante altre fonti, oltre al testo in adozione.
46
Circa il recupero di carenze, si è proceduto con un lavoro in itinere, riproponendo gli argomenti già
affrontati; gli studenti hanno avuto a disposizione per tutto l’anno spazi e tempi fisici e informatici per
richiedere spiegazioni e supporti didattici ai due docenti, sia in classe, che durante le due ricreazioni (in
laboratorio), nonché comunicando tramite posta elettronica.
MATERIALI DIDATTICI
Il testo adottato è : “Meccanica del volo” di G.Lucarelli, IBN Editore.
I docenti hanno messo a disposizione anche altri testi o fonti, quando è risultato utile e opportuno
approfondire o reperire le informazioni relative alle lezioni svolte.
Le lezioni sono state svolte nell’aula didattica e nel laboratorio di Aerotecnica (1 ora alla settimana),
utilizzando i dispositivi presenti.
E’ stato inoltre utilizzato il laboratorio multimediale per due lezioni sull’uso del foglio elettronico, usato
dagli studenti per sviluppare ( a casa) alcune esercitazioni proposte.
Le attrezzature utilizzate quindi sono state:
lavagna tradizionale e LIM, carta, penne e calcolatrice
scientifica, manuali tecnici, computer e rete internet, lavagna luminosa (il laboratorio di Aerotecnica è
sprovvisto di LIM ), posta elettronica.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sono state eseguite durante l’anno scolastico verifiche orali sugli aspetti teorici affrontati e prove scritte di
diverse tipologie: esercitazioni di calcolo con uso di foglio elettronico, test oggettivi, domande a risposta
aperta, soluzioni di problemi relativi al volo.
E’ stata effettuata una simulazione della terza prova, comprendente la disciplina in esame; i relativi risultati
sono stati considerati utili anche per valutare il recupero del debito su alcuni argomenti.
Roma, 15 Maggio 2014
I DOCENTI
Elena Galastri
Fabrizio Batocchi
47
PROGRAMMA DI MATEMATICA
A.S. 2013/2014
classe V A
Prof.ssa Annalisa Andreaus
MODULO I:

Concetto di derivata e suo significato geometrico e fisico. Definizione del differenziale di una
funzione e suo significato geometrico. Regole di derivazione(senza dimostrazione). Calcolo di
derivate. Regola di De L’Hospital (senza dimostrazione).

Asintoti verticali,orizzontali ed obliqui.

Teoremi di Lagrange, Rolle (solo con verifica grafica).

Crescenza e decrescenza di una funzione. Massimi e minimi assoluti e relativi. Concavità di una
curva piana e flessi.

Studio di una funzione razionale intera o frazionaria e relativa rappresentazione grafica.

Semplici esempi di funzioni irrazionali, logaritmiche ed esponenziali.
MODULO II

Analisi storica del concetto di integrale, l’integrale come area di una regione piana. Metodo dei
plurirettangoli.

Definizione e proprietà dell’integrale indefinito (senza dimostrazioni). Integrazioni immediate.

Integrazione per scomposizione, per sostituzione.

Integrali definiti e proprietà.

Teorema di Torricelli-Barrow (senza dimostrazione) e secondo teorema fondamentale del calcolo
integrale.

Teorema della media (solo verifica grafica e interpretazione come valor medio).

Calcolo di aree di regioni piane ( area di regioni comprese tra i grafici di due funzioni assegnate).
Libri di testo adottati:
Bergamini-Trifone “Corso base verde di Matematica”( vol.IV) , “Calcolo integrale ed equaz.
differenziali”(mod. W ) ed. Zanichelli .
Roma, lì 15/5/2014
GLI ALUNNI
______________________
IL DOCENTE
Annalisa Andreaus
______________________
48
SCHEDA DIDATTICA – RELAZIONE
MATERIA: MATEMATICA
a.s.2013/2014
Classe V sez. A
Prof.ssa Annalisa Andreaus
Contenuto
disciplinare
Tempi
Modulo
1:Studio di
funzioni
40 h
Modulo 2: Gli
integrali
17 h
Metodi e
strumenti
I contenuti e gli
obiettivi sono
stati presentati
attraverso
lezioni di tipo
frontale,
coinvolgendo gli
allievi con
riflessioni
guidate ed
esercitazioni
collettive ed
individuali, con
conseguente
verifica dei
risultati.
Criteri e
strumenti di
valutazione
La valutazione del
profitto è stata
effettuata sulla
base di prove
individuali orali e
scritte,costituite
da quesiti a
risposta aperta e
chiusa tendenti a
mettere in luce la
conoscenza dei
contenuti e la
capacità di
osservare e
correlare,
relativamente
alla scala di
misurazione
adottata da 2 a
10.
Obiettivi
disciplinari
Esito
Obiettivi
Formalizzare
situazioni
problematiche.
Rappresentare e
interpretare
dati.
Sviluppare
consapevolezza
argomentativa.
Acquisire i
fondamenti del
calcolo
integrale.
Sviluppare
capacità di
sintesi e di
analisi.
Sviluppare
capacità di
lavoro
autonomo.
Nel complesso gli
obiettivi prefissati
non sono stati
raggiunti pienamente
da tutti gli allievi:
alcuni presentano
grosse difficoltà ad
orientarsi attraverso
i concetti
fondamentali del
calcolo differenziale
ed integrale. Pur
tenendo conto del
limitato numero di
ore previste per
l'insegnamento della
materia in
quest'ultimo anno di
studi, devo, con
rammarico
evidenziare la scarsa
partecipazione e lo
scarso interesse
dimostrato da alcuni
alunni il cui impegno
non è stato affatto
soddisfacente. Al
contrario altri ragazzi
si sono invece distinti
per l'impegno,
l'interesse e l'assidua
applicazione che li
hanno condotti a
brillanti risultati.
Roma, lì 5/5/2014
49
PROGRAMMA DI TRAFFICO AEREO ED ESERCITAZIONI : PARTE TEORICA
Prof. Paolo Fogaccia

Anno scolastico 2013 / 2014
Classe V A
ATFCM
 Organizzazione.
 Procedure.
1. Servizio di controllo d’area
 Separazioni.
 Clearance.
 Servizio di controllo d’avvicinamento
 Separazioni.
 Clearance.
1. Procedure del volo strumentale
❑ Partenza.
 Volo in rotta.
 Attesa.
❑ Avvicinamento.
1. Radar nei servizi del traffico aereo
❖ Generalità.
❖ Uso nel servizio di controllo d’area.
❖ Uso nel servizio di controllo d’avvicinamento.
❖ Uso nel servizio di controllo d’aeroporto.
❑ Uso nel servizio informazioni.
PROGRAMMA DI TRAFFICO AEREO ED ESERCITAZIONI: PARTE PRATICA
Prof. Giacomo Costantini
❑ Procedure del volo strumentale
❑ Initial climb.
❑ SID.
❑ STAR.
❑ Holding.
❑ Approach.
❑ Procedure radiotelefoniche
❑ Il controllo d’area.
❑ Il controllo d’avvicinamento.
❑ Il controllo d’aeroporto.
❑ Fraseologia radar generale.
50
❑ Coordinamento tra enti ATS
❑ Coordinamento per il servizio informazioni.
❑ Coordinamento per il servizio di controllo.
❑ Simulazione di traffico IFR
❑ Controllo procedurale per aa/mm in partenza e arrivo.
❑ Controllo radar per aa/mm in partenza e arrivo.
Roma,lì 15/5/2014
GLI ALUNNI
______________________
______________________
I DOCENTI
Paolo Fogaccia
Giacomo Costantini
51
SCHEDA TECNICA MATERIA TRAFFICO AEREO - Anno scolastico 2013 / 2014 - Classe
Prof. Paolo Fogaccia
CONTENUTI
MEZZI
VALUTAZIONE
OBIETTIVI
Servizio di controllo
d’Area
Conoscenza dei
criteri
di separazione
Servizio di controllo
d’Avvicinamento
Conoscenza dei
criteri
di separazione
ATFCM
Conoscenza della
organizzazione
Coordinamento tra
enti ATS
Conoscenza delle
problematiche
Capacità di
attiv
azio
ne
Procedure di
Partenza e Arrivo
Lezione
frontale
 Discussione
in aula
1. Simulatori:
procedurali
radar
 AIP

Verifiche:
orali e scritte
 Interventi dal posto
 Esercitazioni al simulatore ATC:
procedurale
radar
❖
Lettura carte
Capacità d’impiego
nelle esercitazioni
Procedure di
Attesa
Conoscenza della
struttura
Capacità di
gesti
one
Procedure di
Avvicinamento
Strumentale
Lettura carte
Capacità d’impiego
nelle esercitazioni
Radar
Conoscenza
dell’apparato
Capacità
d’identificazione e
sequenziamento
VA
ESITO
Raggiunti in
parte
PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE AEREA
52
Prof. Gennaro Amodeo
Prof. Massimo Bevilacqua
Obiettivi formativi della disciplina
(con indicazione della valenza formativa e professionale della stessa.)
Questa disciplina è di fondamentale importanza per gli allievi che hanno scelto l’Istituto Tecnico Aeronauti co, tra i principali motivi il fatto che la seconda prova scritta dell’esame di maturità prevede la risoluzione di
quesiti di Navigazione Aerea. Per gli allievi che intendono intraprendere una carriera nell’ambito aeronauti co è senza dubbio una delle discipline formative di maggiore rilevanza, sia per l’aspetto teorico che per
quello comportamentale.
Gli allievi hanno iniziato lo studio della materia durante il terzo anno di corso approfondendo i temi della
Navigazione a Vista. Hanno gettato le basi per quella Strumentale nel quarto anno di studi e dovranno ora
riuscire a utilizzare tutte le conoscenze acquisite per la risoluzione di problemi complessi atti ad affrontare
al meglio la prova di esame che li attende. In particolare si stimoleranno le capacità degli allievi non solo dal
punto di vista nozionistico e teorico, ma anche sulla rapidità di individuazione e risoluzione di un determinato problema di volo. Inoltre, l’apprendimento dei principi fondamentali della materia può aiutare gli allie vi a conseguire il brevetto di volo VFR una volta acquisito l’attestato di volo.
Livelli di partenza
Il programma prevede di cominciare con il cosiddetto modulo “zero”, attraverso il quale si ha l’intento di
portare tutti gli allievi sullo stesso livello di preparazione. Si ripeteranno gli argomenti principali e necessari
per il buon proseguimento dell’attività didattica. Particolare attenzione si darà a coloro che hanno contrat to il debito formativo nella materia l’anno precedente.
Obiettivi didattici specifici
Obiettivo del corso è fornire all’allievo gli strumenti e le tecniche specifiche per poter affrontare un volo
strumentale a lungo raggio. La preparazione sarà mirata allo studio della strumentazione di bordo e le ra dioassistenze che aiutano il pilota a svolgere tale compito. Si approfondiranno i principi di funzionamento
degli strumenti inerziali, i principi di funzionamento delle radioassistenze e quello dei sistemi satellitari di
posizionamento.
PERCORSO DIDATTICO GENERALE
(con riferimento agli obiettivi didattici specifici ed ai moduli)
1° Periodo (Periodo Settembre - Dicembre)
Modulo 5NA0
Titolo Fondamentali.
Requisiti Le nozioni principali studiate nel corso degli anni precedenti.
Obbiettivo del modulo è stato riproporre agli allievi i principali problemi affrontati nel corso degli anni precedenti, in maniera da consentire a coloro che hanno mostrato delle difficoltà di portarsi ad un livello di
partenza consono per poter proseguire senza difficoltà il percorso didattico. Per gli allievi senza particolari
necessità di recupero si è sviluppato un lavoro di gruppo di approfondimento su un problema proposto all’esame di maturità.
Contenuti :
 Presentazione del programma.
 Radionavigazione.
 Risoluzione di problemi con l’uso del regolo.
Modulo 5NA1
Titolo Navigazione Tattica.
53
Requisiti Effetti del Vento.
In questa sezione si sono studiati quei problemi risolutivi che consentono al pilota di stabilire, con margini
di errori limitati, quali sono i tempi massimi di percorrenza in una direzione prima di rientrare alla base. Ricercare il punto oltre il quale non potrà più tornare indietro in caso di emergenza e le tecniche di intercettazione. Il tutto è stato eseguito facendo particolare attenzione alla risoluzione grafica dei problemi.
Contenuti :
 Moto assoluto e Moto relativo.
 Intercettazione in presenza di vento e non.
 Allontanamento da una base e rientro.
 Rientro su base alternata o mobile.
 Punto Critico, Raggio d’Azione.
Modulo 5NA2
Titolo Sistemi di Navigazione Indipendenti
Requisiti Nozioni di fisica e Meteorologia.
Obbiettivo del modulo è stato introdurre i principi di funzionamento degli strumenti Doppler e quello della
navigazione isobarica. L’allievo deve saper descrivere i principi di funzionamento degli strumenti, saper interpretare le indicazioni strumentali per poter eseguire e mantenere le Traiettorie di tempo minimo e conoscere le varie tipologie d’antenne che consentono a questi strumenti di fornire il dato al pilota.
Contenuti :
 Principio della Navigazione Isobarica.
 Radaraltimetro e Radioaltimetro.
 Traiettorie di minimo tempo.
 Principio del Radar Doppler.
 Geometria del sistema Doppler.
 Le antenne e del sistema.
2° Periodo (Periodo Gennaio - Giugno)
Modulo 5NA3
Durata Ottobre - Novembre, ore previste 20; 12 di teoria e 8 di esercitazioni.
Titolo Cartografia.
Requisiti Nozioni di trigonometria.
In questa sezione si rappresenta la superficie terrestre su di un piano, per fornire il mezzo su cui programmare il proprio volo. Si specificano le caratteristiche utili di ciascuna rappresentazione e i metodi usati per
costruirle. In questa maniera l’allievo apprende come selezionare il tipo di carta aeronautica che può utilizzare in funzione di una determinata zona della superficie terrestre.
Contenuti :
1. Requisiti di una carta, la scala e il modulo di riduzione lineare.
2. Metodi prospettici e metodi di sviluppo.
3. Carte Cilindriche, Carta di Mercatore, Problemi di Lossodromia.
4. Carte Coniche, Carta di Lambert.
5. Carte Prospettiche, Carta Stereografica Polare, Carta Centrografica Polare
Modulo 5NA4
Titolo Navigazione Satellitare.
Requisiti Fondamentali di Elettromagnetismo e argomenti introdotti nel modulo 5NA3.
Questa sezione è stata dedicata alla determinazione della posizione attraverso le misure da satellite, agli
sviluppi futuri di tali sistemi e ai radicali cambiamenti nella navigazione aerea che esso potrebbe comporta54
re e che ha comportato storicamente. L’Importanza di avere un sistema civile di navigazione satellitare senza restrizioni.
Contenuti :
 Tipologie di Satelliti.
 Il Sistema Navstar-GPS.
 Determinazione della Posizione.
 Il Segnale GPS e sua Precisione.
 Il GPS differenziale.
 Cenni di altri sistemi Satellitari.
Modulo 5NA5
Titolo Navigazione Inerziale.
Requisiti Nozioni introdotte nel modulo 4NA2, nozioni di Fisica.
In questa sezione si sono studiati gli strumenti per la radionavigazione inerziale. L’allievo deve saper discu tere sulla sua composizione, saper distinguere le varie tipologie di sistemi inerziali e analizzare le necessità
ed i motivi che hanno condotto a realizzare questo tipo dio strumentazione per i voli a lungo raggio.
Contenuti :
 Introduzione e cenni storici.
 Principio della Navigazione Inerziale.
 Accelerometri e Giroscopi.
 Piattaforma asservita o analitica.
 Descrizione di un Sistema Inerziale.
 Quadro di comando e gestione dei dati.
 Cenni sull’autopilota
Modulo 5NA6
Titolo Navigazione Ortodromica.
Requisiti Nozioni di Trigonometria, e concetti basici di Navigazione.
In questa ultima sezione si è affrontato il problema della navigazione Ortodromica. Lo scopo è quello di risolvere alcuni problemi sulla sfera per la percorrenza della distanza più breve tra due punti e quello della
Navigazione Polare che eventualmente si è costretti a seguire per tale scopo.
Contenuti :
 La Navigazione nelle Regioni Polari: Reticolo.
 Uso del Girodirezionale nelle regioni Polari.
 Cenni di Trigonometria Sferica.
 Equazione e parametri di un Ortodromia
 Risoluzione di problemi relativi alla Navigazione Ortodromica.
Roma, lì 15/5/2014
GLI ALUNNI
I DOCENTI
___________________
Gennaro Amodeo
___________________
Massimo Bevilacqua
55
INDICE
PRESENTAZIONE ISTITUTO
pag. 2
CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 4
PRESENTAZIONE CLASSE
pag. 5
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
pag. 7
ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’
pag. 8
TERZE PROVE
pag. 9
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
pag. 11
PROGRAMMI E RELAZIONI PER LE SINGOLE DISCIPLINE
pag. 15
 Italiano
pag. 16
 Storia
pag. 20
 Diritto aeronautico
pag. 22
 Inglese
pag. 26
 Educazione fisica
pag. 29
 Meteorologia
pag. 32
 Elettroradioradartenica
pag. 35
 Religione
pag. 39
 Materia alternativa
pag. 41
 Aerotecnica
pag. 43
 Matematica
pag. 48
 Traffico
pag. 50
 Navigazione aerea
pag. 53
56
IL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE VA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Prof.ssa M.RITA TARQUINI
Prof.ssa PAOLA D’ATTILI
Prof.ssa PAOLA CAFARELLA
Prof.ssa ANNALISA ANDREAUS
Prof.ssa ELENA GALASTRI
Prof. GENNARO AMODEO
Prof. PAOLO FOGACCIA
Prof. CARMINE MONTE
Prof. GIOVANNI COLELLA
Prof.ssa ADRIANA FAZIO
Prof. NICOLA SILVESTRI
Prof. GIACOMO COSTANTINI
Prof. DANILO BIANCHI
Prof. MASSIMO BEVILACQUA
Prof. FRANCESCO LIJOI
Prof. FABRIZIO BATOCCHI
Prof. MARIA PANZETTI
Roma, lì 15/5/2014
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