LA SESSUALITÀ E L'AFFETTIVITÀ DEL DISABILE INTELLETTIVO: PERCORSI POSSIBILI PER FAMIGLIE Dott.ssa Orietta Sponchiado Psicologa-psicoterapeuta Pordenone, 25 gennaio 2014 LABORATORIO ESPERIENZIALE: LE FAMIGLIE SI CONFRONTANO Famiglie Volontari Il pensare il proprio figlio/a disabile nei suoi cambiamenti corporei e con una sua sessualità che cosa vi evoca dentro? Cosa evoca nella famiglia la nuova corporeità e la sessualità del figlio/a disabile? LAVORO IN SOTTOGRUPPI VOLONTARI ASCOLTANO LE FAMIGLIE: L'IMPORTANZA DELLA SINTONIZZAZIONE DEI VISSUTI NELLA RELAZIONE D’AIUTO LA FAMIGLIA COME... Locus nascendi dell'individuo. Veicolo di trasmissione di valori, tradizioni, mandati, deleghe. Organizzazione complessa con competenze e abilità: produce e organizza, dando loro significato, strutture e dinamismi relazionali. LA FAMIGLIA IDENTITÀ ORGANIZZATIVA 1. IL TEMPO: il ciclo di vita 2. Ampiezza e ruoli 3. I legami familiari PROCESSI E FUNZIONAMENTO 1. La regolazione delle distanze 2. Sensibilità e flessibilità 3. Trasmissione intergenerazionale LA FAMIGLIA IDENTITÀ ORGANIZZATIVA 1. IL TEMPO: IL CICLO DI VITA La famiglia è simile ad un organismo con un proprio ciclo vitale suddiviso in fasi. Il passaggio da una fase all'altra corrisponde abitualmente ad un momento di crisi, che richiede un cambiamento dell'organizzazione familiare. IL CICLO VITALE DELLA FAMIGLIA Storia familiare A Storia familiare B Conoscenza Uscita Innamoramento Adolescenza Unione Nascita altri figli Nascita 1^ figlio Progetto di genitorialità GLI EVENTI CRITICI Potenzialmente induttori di crisi e di cambiamenti di rilievo, la cui difficoltà è in connessione col significato che la famiglia ne attribuisce. L'aspetto critico sta nell'inadeguatezza delle abituali modalità di funzionamento > sofferenza organizzazione familiare > riorganizzazione familiare. Tipologie: prevedibili e non prevedibili GLI EVENTI CRITICI BIS L'evento critico si declina in compiti psicosociali che sono il suo versante propositivo/positivo = def. "compiti di sviluppo" (vedi tab.) Meccanismo a gradini: tipo di movimento che presenta intervalli costanti separati tra loro da salti discontinui, come le rampe delle scale. > idea di salto, di fase di plateau, di tolleranza familiare. I MOMENTI DI CRISI Crisi come trasformazione che agita l'intera organizzazione. Il sist. familiare è spinto verso la biforcazione catastrofica: Trasformazione evolutiva: raggiungimento di un obiettivo/compito di sviluppo Costruzione sintomatologica Fase del ciclo di vita La formazione della coppia Evento critico Matrimonio o convivenza Nascita dei figli La famiglia con bambini La famiglia con adolescenti Adolescenza dei figli La fam. trampolino di lancio La famiglia in tarda età I figli escono di casa Pensionamento, malattia/morte Compito di sviluppo 2. AMPIEZZA E RUOLI Ampiezza: le persone che apparentemente vivono sotto lo stesso tetto. La famiglia nucleare è intimamente connessa con la famiglia d'origine. Ruoli: costellazione relazionale della famiglia. Tipologie di relazioni: coniugale e genitoriale. 3. I LEGAMI FAMILIARI Fortemente vincolati e con limitati gradi di libertà. Gerarchicamente strutturati. Definiti da attaccamento e lealtà. LA FAMIGLIA PROCESSI E FUNZIONAMENTO 1. LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE La distanza interpersonale tra i membri della famiglia: la natura della relazione è definita dal grado di sovrapposizione, lontananza o condivisione dei rispettivi campi psicologici. Disimpegnate Le famiglie per Minuchin: Connesse Invischiate n e m Au l e d to n i a z n a t s i d a l le a n o s r e terp 1. LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE La distanza in rapporto all'ambiente esterno secondo Olson: Centrifughe Bilanciate Centripete 1. LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE Le distanze intergenerazionali: in relazione al polo "alto/basso" o "sopra/sotto". È data dai livelli generazionali. Williamson e il "superamento dell'intimidazione generazionale". 2. SENSIBILITÀ E FLESSIBILITÀ Sensibilità: il grado in cui una famiglia coglie e risponde alle esigenze e ai mutamenti sia delle relazioni familiari sia sul versante ambientale. Flessibilità: indice della capacità neghentropica (= di auto-riparazione) della famiglia. 3. TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE Passaggio transgenerazionale: trasmissione dell'intera gamma delle tradizioni, valori, comportamenti legati alla famiglia. L'APOCALISSE DELL'ADOLESCENZA Compito di sviluppo dell'adolescente è riorganizzarsi rispetto a... Corpo Sessualità Ambiente L'APOCALISSE DELL'ADOLESCENZA CORPO E PSICHE NELL'ADOLESCENZA Il corpo è la condizione necessaria e sufficiente per l'avvento del pensiero UNITÀ PSICOSOMATICA Il soggetto dall'essere comproprietario di un corpo nell'infanzia ne diventa proprietario con una memoria del piacere che riguarda solo se stesso. L'APOCALISSE DELL'ADOLESCENZA Il corpo dei bisogni Corpo materiale con i suoi bisogni automatici Il corpo del desiderio Corpo erogeno e corpo libidico IL CORPO UMANO È UN COMPLESSO TRIFUNZIONALE Il corpo del simbolo Propone una dialettica relazionale e condensa corpo dei bisogni e corpo del desiderio L'APOCALISSE DELL'ADOLESCENZA Il corpo doppio dell'adolescente: Il corpo angelico familiare onnipotente dove sono sedimentate tracce delle esperienze ed i programmi di soddisfazione delle pulsioni. Il corpo pubere nuovo, sessuale e non familiare, luogo di vissuti non conosciuti, percettibili però in rapporto al piacere. Integrazione di questi due corpi sotto il primato del piacere genitale e della complementarietà dei sessi LA FAMIGLIA UTILE AL PROCESSO DI CRESCITA AFFETTIVO-SESSUALE DEL FIGLIO DISABILE Lo sguardo disabile del genitore sul corpo del figlio: i vissuti della corporeità e della sessualità. Differenziazione difficoltosa a causa della disabilità: la famiglia al lavoro su di sé, sulle proprie ferite, per favorire il massimo dello svincolo possibile. Compiti di cura parentali non terminabili: l'affidamento "dell'accudimento" del proprio figlio ad altri "stranieri". Impossibilità di sperimentare spazi di svago con soli coetanei in assenza del familiare: la famiglia al lavoro sul tema della separazione e del senso di vuoto dato dal processo di autonomia del figlio. Criticità in spazio coniugale: la coppia al lavoro per ritrovarsi al di là del legame genitoriale. GENITORE REALISTA LUTTO Affronta il lutto adeguatamente. AUTONOMIA SESSUALITÀ Capace di equilibrio tra protezione e autonomia. Favorisce le spinte all'autonomia. Favorisce l'espressione della sessualità. RAPPORTO RELAZIONE DI COPPIA CON I SERVIZI Equilibrio Flessibilità Interagisce in modo assertivo e collaborativo. "Lo accompagnerò a realizzare il massimo delle sue potenzialità" GENITORE NEGANTE-EVITANTE LUTTO AUTONOMIA SESSUALITÀ Non riconosce Richiede il lutto e autonomia sviluppa anche se con aspettative atteggiamenti irrealistiche. contraddittori. Negata o evitata. RAPPORTO RELAZIONE DI COPPIA CON I SERVIZI Rigidità dei ruoli Delega Collusione difensiva Impegnato ma conflittuale. Interagisce in modo aggressivo. "Farà una vita normale, sarà come gli altri, non si parla di disabilità." GENITORE RASSEGNATOIPERPROTETTIVO LUTTO AUTONOMIA SESSUALITÀ L'espressione Affronta il lutto della sessualità Auspica in modo è vissuta con l'autonomia ma depressivo: sorpresa, l'atteggiamento atteggiamento incredulità. Un è ambivalente rassegnato e ulteriore ed ostacolante. passivo. problema da affrontare. RAPPORTO RELAZIONE DI COPPIA CON I SERVIZI Delega Vite parallele Marginalità di un membro Si relaziona in modo passivo. Richieste limitate e consolatorie. "Non potrà mai essere autonomo, avrà sempre bisogno di me." GENITORE RIFIUTANTE LUTTO AUTONOMIA SESSUALITÀ L'autonomia Affronta il lutto non è pensata. Rifiutata e rifiutando il Prevale la vissuta come un figlio, anche con delega nella problema grave. rabbia. gestione del figlio. RAPPORTO RELAZIONE DI COPPIA CON I SERVIZI Diverse tipologie: conflittuale, esclusività. "Non è il figlio che volevo, mi ha rovinato la vita!" Si relaziona in modo passivo ed aggressivo. Le richieste del servizio vissute come minaccia. I SISTEMI AL LAVORO Genitore utente È dipendente dalle opinioni degli esperti (operatori sociosanitari e insegnanti) È passivo rispetto alle offerte educative e riabilitative provenienti dai servizi sociosanitari e educativi Genitore partner Condivide le responsabilità dell’intervento relativo a sé e alla propria famiglia È in grado di contribuire alla ridefinizione dell’offerta dei servizi situandosi in un rapporto di collaborazione I SISTEMI AL LAVORO Genitore utente Genitore partner È periferico rispetto ai processi decisionali È attivo nel prendere decisioni e nella loro realizzazione È percepito come inadeguato rispetto alla cura e all’educazione dei figli È ritenuto competente e capace di apprendere nuove competenze rispetto alle cure e all’educazione dei figli I SISTEMI AL LAVORO Gli operatori al lavoro per aumentare la consapevolezza rispetto: • • • • alla loro idea di sessualità del disabile; alla loro relazione con la sessualità; alla loro posizione in famiglia e alla fase del ciclo vitale in cui sono inseriti; al loro rapporto con le figure genitoriali. La professionalità nel sociale passa attraverso non solo le nozioni tecniche ma soprattutto la consapevolezza del proprio funzionamento. STUDIO DI PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA DOTT. SSA ORIETTA SPONCHIADO Psicologa - psicoterapeuta Mediatore familiare Consulente Tecnico d'Ufficio e di Parte Esperta in Terapie Interculturali Esperta in Psicologia Scolastica Piazza Menon, 2 31056 Biancade di Roncade (TV) Cell. 348 74 87 655 [email protected] www.orietta.sponchiado.it
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