PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI NEL COMUNE DI BOLOGNA – VIA FERRARESE 211 IN QUARTIERE NAVILE RELAZIONE DI RISPONDENZA DEL PROGETTO ALLA VALSAT S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 1 INDICE 1. Inquadramento ............................................................................................. 3 2. Analisi delle componenti ambientali oggetto di studio............................. 9 2.1. Aria ........................................................................................................ 9 2.1.1. Stato ............................................................................................... 9 2.1.2. Impatto potenziale ........................................................................ 13 2.1.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 13 2.2. Rumore ............................................................................................... 15 2.2.1. Stato ............................................................................................. 15 2.2.2. Impatto potenziale ........................................................................ 17 2.2.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 19 2.3. Acqua .................................................................................................. 20 2.3.1. Stato ............................................................................................. 20 2.3.2. Impatto potenziale ........................................................................ 22 2.3.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 23 2.4. Suolo, Sottosuolo e Acque Profonde .................................................. 32 2.4.1. Stato ............................................................................................. 32 2.4.2. Impatto potenziale ........................................................................ 34 2.4.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 35 2.5. Rifiuti ................................................................................................... 37 2.5.1. Stato ............................................................................................. 37 2.5.2. Impatto potenziale ........................................................................ 37 2.5.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 37 2.6. Energia ................................................................................................ 38 2.6.1. Stato ............................................................................................. 38 2.6.2. Impatto potenziale ........................................................................ 38 2.6.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 39 2.7. Elettromagnetismo .............................................................................. 39 2.7.1. Stato ............................................................................................. 39 2.7.2. Impatto potenziale ........................................................................ 40 2.7.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 40 2.8. Verde e paesaggio .............................................................................. 43 2.8.1. Stato ............................................................................................. 43 2.8.2. Impatto potenziale ........................................................................ 45 2.8.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 46 2.9. Traffico e Mobilità ................................................................................ 48 2.9.1. Stato ............................................................................................. 48 2.9.2. Impatto potenziale ........................................................................ 49 2.9.3. Misure per la sostenibilità ............................................................. 50 S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 2 1. INQUADRAMENTO L’area oggetto di intervento, situata nel Comune di Bologna, si colloca tra la via Ferrarese e la via Stalingrado, immediatamente a Nord della Tangenziale Bologna Casalecchio – San Lazzaro, in prossimità dello svincolo n°7. Essa fa parte del parcheggio dell’ex-mercato delle scarpe sito in via Ferrarese 211, nel Quartiere Navile. Il parcheggio si trova sul limitare Nord dell’abitato di Bologna in una zona ancora fortemente urbanizzata specialmente verso ovest; verso est invece si trovano ampie zone verdi. L’intervento consisterà nella realizzazione di un Nuovo Centro di Raccolta Differenziata che andrà ad insistere su una parte del suddetto parcheggio. La posizione del centro di raccolta è stata valutata e concordata preliminarmente con il Settore Ambiente del Comune di Bologna. L’area individuata ha forma rettangolare ed occupa una superficie pari a 3.650 mq. Attualmente l’intero parcheggio è già recintato ed accessibile da un cancello carrabile posto in fregio alla via Ferrarese, il futuro Centro di raccolta Differenziata sarà a sua volta recintato così come descritto nel seguito della presente relazione. Nella Figura seguente è visibile la zona sulla quale insisterà il presente intervento. Di seguito si riporta un inquadramento dell’area negli strumenti urbanistici ad oggi vigenti. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 3 AREA OGGETTO DI INTERVENTO – Inquadramento geografico dell’area – Il PSC classifica l’area oggetto di intervento come “Ambito in via di consolidamento” e quindi soggetto all’articolo 24 del Quadro Normativo. Nella cartografia del RUE per la classificazione dei materiali urbani l’area risulta invece “Area sistemata a Parcheggio”. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 4 AREA OGGETTO DI INTERVENTO – Stralcio Tavola PSC – Classificazione del territorio – LEGENDA: S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 5 S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 6 Estratto Cartografia RUE “Disciplina dei materiali urbani” LEGENDA: Di seguito si riporta l’analisi delle diverse componenti ambientali sulle quali l’intervento in oggetto, può andare ad interferire e si esplicitano tutte le soluzione progettuali adottate per la mitigazione degli impatti ambientali. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 7 Tali componenti ambientali e gli impatti potenziali dell’intervento in oggetto su di esse e le relative misure di mitigazione necessarie, sono state segnalate nella Relazione di VALSAT inserita nel POC comunale. Il presente elaborato ha l’obiettivo di descrivere come il progetto in oggetto sia allineato agli indirizzi forniti nella suddetta relazione e sia stato elaborato nel rispetto dei diversi aspetti ambientali. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 8 2. ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI OGGETTO DI STUDIO 2.1. Aria 2.1.1. Stato La Provincia ha provveduto alla zonizzazione dell’intero territorio, secondo quanto richiesto dal Decreto Legislativo 351/99 suddividendo il territorio in funzione delle caratteristiche di qualità dell’aria. In riferimento alla zonizzazione proposta, il territorio oggetto di intervento si trova all’interno dell’agglomerato di Bologna (al limite Ovest di esso), in particolare all’interno delle zone di superamento dei valori limite della qualità dell’aria per PM10 e NO2/Nox e quindi risulta compreso nelle zone di applicazione del piano di risanamento. Con riferimento alla zonizzazione della qualità dell'aria ai sensi della DGR 2001/2011, l’area appartiene all’agglomerato di Bologna, caratterizzato da criticità in termini di inquinamento da PM10 e di Nox. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 9 – Zonizzazione atmosferica PM10 Provincia di Bologna – S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 10 – Zonizzazione atmosferica NO2 Provincia di Bologna – S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 11 – Zonizzazione atmosferica Benzene Provincia di Bologna – L’area individuata per la realizzazione del nuovo Centro di Raccolta è costituita da una porzione del parcheggio dell’ex-mercato delle scarpe sito in via Ferrarese 211, nel Quartiere Navile, in fregio alla Tangenziale di Bologna Casalecchio-San Lazzaro in prossimità dello svincolo n°7 via Stalingrado. Le aree circostanti, specialmente a sud e ad ovest dell’area di intervento, sono ad oggi densamente urbanizzate con usi prevalentemente residenziali. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 12 La maggiore fonte di inquinamento dell’aria della zona è il traffico veicolare, che, di norma scorrevole, diventa spesso pesante nelle ore di punta nella vicina tangenziale Bologna Casalecchio-San Lazzaro. 2.1.2. Impatto potenziale Il possibile impatto sulla qualità dell’aria dell’intervento in oggetto sarà dovuto all’aumento di traffico veicolare sulla viabilità limitrofa provocato dalla nuova attività di raccolta rifiuti. In particolare, come meglio esplicitato nella sezione dedicata alla mobilità, l’attività del Centro di Raccolta differenziata provocherà un delta di mezzi leggeri in transito giornalmente sulla via Ferrarese pari a 100 e uno di mezzi pesanti pari a 2. In termini percentuali ciò corrisponderà ad un aumento del 2% del traffico di mezzi leggeri e dello 0,5% di mezzi pesanti, così come dimostrato nel seguito della presente relazione nel capitolo relativo alla Mobilità. L’attività non comporterà emissioni puntuali in atmosfera. 2.1.3. Misure per la sostenibilità Una prima misura per mitigare il possibile impatto dato dall’intervento in oggetto sulla componente “aria” è stata l’ottimizzazione della viabilità di accesso al nuovo centro di raccolta, progettata evitando inutili circuitazioni e lo stazionamento dei mezzi con motore acceso. Attualmente l’intera area del parcheggio è già recintata ed accessibile da un cancello carrabile posto in fregio alla via Ferrarese. All’interno di essa il nuovo Centro di Raccolta differenziata verrà recintata e dotata di viabilità di accesso a comune con la restante parte del parcheggio e di viabilità di accesso che si snoderà dalla viabilità a comune. Il Centro di raccolta sarà dotato di apposita recinzione e cancello privato di accesso. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 13 La sistemazione della viabilità sopra descritta permetterà ai mezzi in ingresso e in uscita dal Centro di raccolta di non dover mai stazionare a motore acceso più del tempo di apertura del cancello. Il minimo incremento di carico veicolare sulla via Ferrarese dovuto alla realizzazione e successiva messa in funzione del Nuovo Centro di Raccolta non determinerà una modifica sostanziale delle emissioni e delle concentrazioni nella zona, trovandosi quest’ultima in prossimità di un’arteria di traffico rilevante quale la Tangenziale Bologna Casalecchio-San Lazzaro. Le aree verdi intorno al parcheggio dove verrà realizzato il centro di raccolta, costituite da aiuole sistemate a prato e piantumate e da presenza di alberature anche piuttosto consistenti (almeno sul lato verso la Via Ferrarese), costituiranno una fascia di mitigazione dell’impatto indotto dal, seppur trascurabile, inquinamento atmosferico dato dai mezzi che circoleranno a causa della presenza del nuovo centro. – Rendering del Nuovo Centro di Raccolta Diffrenziata – Per evitare ulteriori apporti di inquinamento atmosferico, i piazzali del Nuovo Centro dovranno essere mantenuti puliti e, se necessario, bagnati al fine di evitare la diffusione delle polveri. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 14 2.2. Rumore 2.2.1. Stato L’area di intervento ricade, in base alla Classificazione acustica comunale, in IV classe acustica, con limiti di riferimento pari a 65 dB(A) in periodo diurno e 55 dB(A) in periodo notturno. Anche la zona circostante è inserita in IV classe acustica. Stralcio della zonizzazione acustica comunale. Preliminarmente alla determinazione dell’impatto acustico della nuova attività rispetto al contesto, si è proceduto nella determinazione strumentale dell’attuale clima acustico d’area: le prove acustiche sono state realizzate lungo il perimetro dell’area che ospiterà il futuro centro di raccolta, oltre che sul fronte strada di via Ferrarese, in corrispondenza dei primi potenziali bersagli residenziali. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 15 Localizzazione dei singoli punti di misura Vediamo di seguito il dettaglio di quanto registrato sull’area. Le rilevazioni acquisite presso i punti 6, 7, 8 e 9 sono tutte rappresentative del fronte strada di via Ferrarese; unica eccezione potrebbe valere per il punto 9, talmente vicino all’intersezione a rotatoria, da vedere i veicoli in transito a velocità molto rallentata, così da registrare un leq più basso rispetto alle altre S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 16 postazioni, nonostante equivalenti volumi di traffico in transito e la maggior vicinanza al ben più trafficato svincolo/rotatoria. Il leq caratterizzante il bordo strada di via Ferrarese è pari a circa 65dBA; il leq residuo su queste postazioni può essere assunto pari a 51dBA, valore dell’L90, arrotondato, di postazione 7 (misura durante la quale si è registrato il minor numero di transiti lungo via Ferrarese. Il perimetro dell’area di intervento, caratterizzato dalle acquisizioni di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5, si vede esposto a livelli sonori variabili, in funzione della posizione del punto di misura, rispetto al sistema infrastrutturale all’intorno. Indicativamente troviamo comunque dei leq compresi fra 58dBA e 63dBA. A centro area il leq (post. 10) scende a 55dBA, grazie alla maggior distanza da tutte le sorgenti viarie all’intorno 2.2.2. Impatto potenziale Le attività del centro di raccolta in progetto potenzialmente impattanti sulla componente acustica, possono essere riassunte in: 1. conferimento rifiuti da parte dell’utenza privata, con mezzo proprio; 2. movimentazione del rifiuto all’interno dell’isola, al fine di ottimizzarne il ritiro, oltre che lo stoccaggio; 3. allontanamento dal centro dei rifiuti raccolti, a mezzo di scarrabili, per il successivo smaltimento definitivo. Avendo verificato in relazione acustica la scarsa significatività, in termini di impatto, delle attività 1 e 3 (in seguito alla determinazione del delta di traffico indotto su via Ferrarese, conseguente l’avvio del nuovo centro di raccolta, si è detemirnato, in termini acustici, un delta massimo ai recettori, pari a 0,1dBA, delta tale da non risultare rilevante, né determinare dei superamenti normativi), si è focalizzata l’attenzione sulla fase 2. In quanto alle sorgenti fisse presenti sull’area, possiamo infatti annoverare, fra le attività potenzialmente impattanti, le seguenti fasi di lavoro: S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 17 a) movimentazione manuale dei rifiuti; b) movimentazione dei rifiuti mediante pala gommata (azione rara); c) compattazione dei rifiuti (solo carta e plastica); d) ritiro rifiuti mediante scarrabili. Vediamo sinteticamente i livelli sonori caratterizzanti le singole fasi d’operatività, rimandando all’allegato della relazione acustica, per la descrizione competa delle rilevazioni effettuate presso impianti tipologicamente simili. La verifica d’impatto ai bersagli, per indotto delle attività del centro di raccolta ha portato alla determinazione dello scenario di calcolo di seguito descritto. Sommando i diversi contributi sonori d’impianto e proiettando al recettore più vicino, a 42m di distanza, si è ottenuto (legge della divergenza geometrica per sorgente puntiforme) che Lp1 = Lp0 – 20 log (r1 / r0) = 48,6dBA Questo valore appare più che mai cautelativo, considerato che non si tiene conto dell’effetto schermante né dei corpi fisici interposti, né delle alberature presenti fra sorgenti e bersagli; appare poi ulteriormente cautelativo, per l’aver considerato tutte le sorgenti attive a perimetro d’area e nella posizione più sfavorevole, nei confronti del bersaglio, condizione, questa, più che mai remota in quanto alle normali modalità di gestione del centro. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 18 Ipotizzando poi di sovrapporre ad esso anche la pala gommata operante sul piazzale del centro e quindi ad almeno 50m dal recettore, il relativo contributo apparirebbe pari a 34dBA (sempre calcolato secondo la legge della divergenza geometrica e senza tener conto degli ostacoli interposti. Ciò comporterebbe un impatto globale pari a 48,7dBA. Possiamo quindi sostenere il rispetto del differenziale: − Rumore d’impatto in facciata al bersaglio più vicino: 48,7dBA; − Rumore residuo in facciata al bersaglio più vicino: 46dBA; − Rumore ambientale [48,7 + 46 = ] 50,5dBA; − Delta = 50,5 – 46 = 4,5dBA < 5dBA VERIFICATO Per la verifica del criterio assoluto, si è tenuto conto anche delle sorgenti di tipo infrastrutturale, ottenendo un leq totale d’impatto al bersaglio pari a 60,8dBA. Si tratta quindi di un livello d’impatto di molto inferiore al limite di zona dei 65dBA e quindi più che a norma. 2.2.3. Misure per la sostenibilità Come sopra esplicitato gli impatti dell’intervento in oggetto sul livello di emissioni sonore della zona è in particolar modo limitato già di per sé. Tuttavia, vista l’estrema vicinanza dei bersagli alle sorgenti, devono essere proposte le modalità di collaudo e di verifica dei livelli previsionali calcolati, come indicato nella relazione di VALSAT e già esplicitato nella relazione acustica allegata al progetto: in tale sede si potrà valutare, qualora eventualmente necessario, se intervenire con mitigazioni al confine dell’area e o con l’adozione di particolari misure gestionali. Inoltre, nell’ottica della mitigazione dell’impatto acustico del nuovo Centro di Raccolta le operazioni più impattanti saranno eseguite evitando la fascia S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 19 oraria 13.00-15.00 e i mezzi adibiti al trasporto del materiale in uscita opereranno solo negli orari 7:00-13:00 14:00-18:00. La progettazione della viabilità interna all’area è stata pensata anche per l’ottimizzazione dell’impatto sotto il profilo acustico: posizionando la pesa all’ingresso/uscita del Centro, è stato previsto per i mezzi in ingresso ad esso per il conferimento dei rifiuti un solo giro nell’anello viario presente. 2.3. Acqua 2.3.1. Stato L’area oggetto di intervento si colloca su un piazzale completamente impermeabilizzato adibito a parcheggio delle auto. Il parcheggio esistente, su parte del quale andrà ad insistere l’intervento in oggetto, è già provvisto di rete fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche con ricettore finale nel collettore fognario misto posto su via Ferrarese. Le carte del PTCP della Provincia di Bologna non segnalano vincoli per l’area in esame. In particolare la Carta 2b del PTCP relativa alla “Tutela delle acque superficiali e sotterranee” non segnala, come visibile nello stralcio di essa inquadrante la zona di intervento riportato di seguito, alcun vincolo ulteriore per la tutela delle acque superficiali e sotterranee. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 20 AREA DI INTERVENTO – Stralcio tavola 2B del PTCP – S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 21 2.3.2. Impatto potenziale L’impatto sul “sistema acque” dell’intervento in oggetto potrà essere dovuto allo scarico nel sistema fognario limitrofo (in particolare sulla fognatura di acque miste esistente lungo via Ferrarese) delle acque meteoriche dilavanti i piazzali sui quali cambierà l’attività che vi insiste e dalle acque nere derivanti dal nuovo centro di raccolta differenziata che potrebbero aumentare il carico in arrivo al depuratore comunale. Per quanto riguarda lo scarico di acque nere, esso sarà di entità veramente limitata in quanto all’interno del nuovo Centro di progetto è previsto un solo locale ufficio con all’interno servizi igienici dei quali usufruiranno al massimo n° 4 operatori giornalieri. Di conseguenza il carico di acque reflue scaricato in fognatura sarà al massimo pari a 2 AE, che considerando il fabbisogno idrico medio pro-capite di circa 200 l/AE/d, corrisponderà ad una portata media giornaliera di 0,005 l/s con punte pari a 0,015 l/s. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 22 L’altra fonte di impatto sul sistema “acque” è lo scarico delle acque meteoriche dilavanti le superfici del Nuovo Centro di Raccolta Differenziata. L’impatto che le acque meteoriche raccolte sulla superficie di intervento possono avere sul contesto ambientale circostante può essere di natura quantitativa e/o di natura qualitativa. In questo caso, essendo allo stato attuale l’area già interamente impermeabile perché asfaltata e adibita a parcheggio, in termini di quantità di acque scaricate in fognatura durante gli eventi di pioggia, l’intervento in oggetto non comporta alcun impatto negativo sull’ambiente (alcuna variazione di quantità di acqua scaricata rispetto alla situazione attuale). E’ invece in termini di qualità dell’acqua scaricata che, il Nuovo Centro di Raccolta Differenziata, se non fosse progettato con i dovuti accorgimenti e con l’obiettivo di minimizzare il suo impatto sull’ambiente, avrebbe un potenziale impatto negativo sul sistema di acque superficiali. L’attività che infatti sarà svolta all’interno del Nuovo Centro di Raccolta Differenziata prevedrà una movimentazione, uno stoccaggio ed un trattamento dei rifiuti, attività quest’ultime tutte potenzialmente inquinanti. Di seguito si descrivono i vari aspetti progettuali atti alla riduzione dell’impatto dell’intervento sul “sistema acqua”. 2.3.3. Misure per la sostenibilità Ai fini della sostenibilità dell’intervento, l'area sarà in primo luogo dotata di reti fognarie separate in reti bianche e nere. Le acque nere saranno raccolte quindi in un’apposita rete fognaria a perfetta tenuta che andrà ad immettersi nella rete di acque miste esistente su via Ferrarese separatamente. Per quanto riguarda le reti di raccolta delle acque meteoriche, il nuovo complesso sarà reso autonomo dal piazzale circostante in tutto e per tutto. Esso sarà delimitato da un muretto di altezza mainima pari a 50 cm sormontato da rete metallica Orsogrill e dotatao di un sistema di raccolta delle S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 23 acque meteoriche separato rispetto al resto del iazzale che rimarrà adibito a parcheggio. Il sistema di raccolta delle acque meteoriche interno al Centro è stato pensato in base alle attività che saranno svolte nel centro di raccolta. In particolare in esso vi saranno le seguenti zone: 1) Zona adibita al solo transito e/o sosta dei mezzi con pavimentazione in conglomerato bituminoso 2) Zona adibita al deposito dei rifiuti Le superfici sulle quali si prevede il deposito dei rifiuti saranno realizzate con pavimentazione in cls a finitura industriale ed in particolare saranno le seguenti: - porzione centrale all’area del centro di raccolta nella quale verranno alloggiate n° 3 coperture mobili con telaio in acci aio e copertura in PVC (copri/scopri) per alloggiamento (al coperto) di cesti con rifiuti di tipologia RUP e R.A.E.E.; in adiacenza alle tre coperture mobili sopra descritte, è stato previsto nel medesimo piazzale, dal lato in direzione del cancello di ingresso/uscita, un edificio prefabbricato costituito da locale con relativo servizio igienico, spogliatoio e tettoia a protezione dell’accesso e pesa per materiali di ridotte dimensioni - area perimetrale sita sul lato nord perpendicolare alla via Ferrarese, in adiacenza alla strada di accesso al centro di raccolta. In tale area sono stati previsti i cassoni scarrabili per la raccolta delle varie tipologie di rifiuti e tre cassoni compattatori anch’essi su una pavimentazione in cls con finitura industriale. - Area lungo il perimetro sul lato ovest in fregio alla via Ferrarese, nella quale sarà predisposto un piazzale per il deposito a terra delle seguenti tipologie di rifiuti: ingombranti (escluso il ferro), legno e sfalci di vegetazione. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 24 Poiché dall'attività svolta nell’area in esame vi è la possibilità di dilavamento dalle superfici impermeabili scoperte di sostanze inquinanti, il nuovo complesso prevede la separazione delle acque di prima pioggia derivanti dalle superfici suscettibili di contaminazione e la predisposizione di idonei sistemi di gestione delle stesse in accordo con quanto stabilito dal DGR 286/05 e DGR 1860/2006. L’area adibita al deposito a terra dei rifiuti sarà completamente delimitata e resa indipendente dal resto dell’area del parcheggio da un punto di vista di raccolta delle acque. Il piazzale sarà delimitato su tre lati da un muretto in calcestruzzo di altezza pari ad un metro sormontato da recinzione metallica tipo orsogril (per una altezza totale di 2 ml.) e sul quarto lato sarà installata una griglia continua di raccolta delle acque meteoriche. L’intero piazzale adibito al deposito di rifiuti a terra avrà una pendenza verso la suddetta griglia, mentre il resto dell’area del Centro avrà pendenza opposta. Di conseguenza la griglia raccoglierà le sole acque scolanti dalla superficie di accumulo dei rifiuti a terra. Tali acque saranno convogliate ad un idoneo sistema di trattamento in continuo di seguito descritto. Il piazzale adibito al deposito dei rifiuti a terra sarà inoltre suddiviso in tre box separati tra loro da una fila di New-Jersey di altezza pari a 170 cm posti perpendicolarmente al muretto di confine sul lato lungo. In questo modo le tre tipologie di rifiuti avranno ciascuna uno spazio indipendente dedicato. Tutto il resto delle superficie del Centro di Raccolta (adibita quindi o al transito mezzi o al deposito rifiuti in cassoni scarrabili coperti o all’interno di tettoie copri/scopri) sarà anch’essa dotata di una rete di raccolta delle acque meteoriche separata da quella della zona di deposito a terra dei rifiuti. Per le acque scolanti nella suddetta rete è previsto un sistema di trattamento delle acque di prima pioggia, in quanto si ritiene che in tale area (a differenza di quella adibita al deposito dei rifiuti a terra) eventuali residui di rifiuti (comunque non pericolosi e per di più in termini di Solidi Sospesi) presenti nei piazzali vengano dilavati nei primi 15 minuti di un evento di pioggia. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 25 Di seguito si riporta il dimensionamento dei due sistemi di trattamento acque previsti. Vasca di prima pioggia e sue caratteristiche di funzionamento Secondo quanto indicato dalla Normativa specifica della Regione Emilia Romagna in merito alle situazioni in cui vi sia necessità di separazione e trattamento delle acque di prima pioggia (D.G.R. n°286 del 14 Febbraio 2005), per tutta la superficie del Nuovo Centro di Raccolta Differenziata, esclusa la zona di deposito a terra dei rifiuti (per la quale è stato previsto un sistema di trattamento in continuo, come di seguito descritto) è stato previsto un sistema di trattamento per le acque di prima pioggia. Per il dimensionamento della vasca di accumulo e trattamento delle acque di prima pioggia, si è fatto riferimento alla suddetta Normativa specifica della Regione Emilia Romagna, approvata con D.G.R. n°286 del 14 Febbraio 2005, che detta la disciplina delle acque di prima pioggia e di lavaggio aree esterne. La Direttiva, al paragrafo 3 – punto 3.1, definisce “...che il volume di "acque di prima pioggia" da contenere e/o da assoggettare all'eventuale trattamento, di norma, sia compreso nei valori di 25 - 50 mc per ettaro, da riferirsi alla parte di superficie contribuente in ogni punto di scarico effettivamente soggetta ad emissione (ad esempio la superficie pavimentata soggetta a traffico veicolare)…..”. Nel rispetto delle Linee guida di indirizzo per la gestione acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia, approvato con D.G.R. n° 1860 del 18/12/2006, data la tipologia dell’attività svolta, si assume il valore di volume di acque di prima pioggia minimo pari a 50 mc per ettaro di superficie impermeabile. Il dimensionamento della vasca di prima pioggia (non in continuo) è stato effettuato, seguendo le linee guida di ARPA del 2008 “Criteri di applicazione DGR 286/05 e 1860/06 acque meteoriche e dilavamento”. In particolare il volume è stato calcolato con la seguente formula: Vtot = Vpp + Vsed S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 26 Dove: - Vpp = S (m2) x 0.005 m (dove S è la superficie di aree dilavanti su cui si vuole separare le acque di prima pioggia) - Vsed = Q x Cf - Q (l/s)= S*i = Portata relativa alla precipitazione di 5 mm in 15’ - i = 0.0056 l/s/m2 è l’intensità di precipitazione su unità di superficie - Cf è il coefficiente della quantità di fango prevista per le singole tipologie di lavorazione/uso della superficie, che in questo è stato posto = 100 (valore medio) Vasca di prima pioggia centro di raccolta DATI DI PROGETTO Superficie piazzale H Prima pioggia i (intensità prima pioggia) Cf ts (Densità degli oli fino a 0,85 g/cm3-fattore di massa volumica fd pari a 1 e tempo di separazione di 16,6 min) Qp (Portata della pompa ipotizzata) 3295 mq 0.005 m 0.0056 l/s/mq 100 16.60 min 2.00 l/s DIMENSIONAMENTO VASCA Volume di prima pioggia Q (Portata di prima pioggia) V sed (volume per la sedimentazione dei fanghi) 16.475 mc 18.452 l/s 1.85 mc V disol (volume disoleazione) 1.992 mc Volume utile minimo comparto di accumulo e sedimentazione Volume utile minimo di disoleazione 18.32 mc 1.99 mc Volume acc. Oli (Comparto di accumulo degli oli separati nel processo)* 0,5 mc *Volume non richiesto dalla normativa (richiesto dalla committenza) Il sistema di trattamento per le prime piogge scelto è costituito dalle seguenti componenti. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 27 1) Pozzetto By-pass in ingresso. Dopo il superamento dei primi 5 mm di precipitazione, per effetto del riempimento della vasca di accumulo delle prime piogge e della chiusura della valvola antiriflusso presente sulla tubazione in ingresso alla vasca stessa, l’acqua di seconda pioggia, verrà deviata con verso lo scarico. 2) Vasca di prima pioggia: la vasca scelta è una vasca monoblocco c.a.v. con le seguenti caratteristiche atta alla resistenza per carichi pesanti di prima categoria: − Dimensioni esterne cm 246x525xH250+20 − Diametro tubazioni DN 250 − Volume totale mc 26,5 − Volume utile mc.23 All’interno della vasca di prima pioggia sarà alloggiata n°1 pompa per il rilancio delle acque accumulate al disoletore trascorso il tempo necessario per la sedimentazione delle sabbie (24-48 ore), un sensore a galleggiante per la rilevazione del livello massimo ammesso in vasca. Sulla tubazione di mandata della pompa sarà installata una saracinesca a sfera in PVC per la taratura della portata di svuotamento. Il funzionamento del sistema di svuotamento della vasca sarà gestito mediante apposito quadro elettrico Un quadro elettrico a norma Sulla tubazione di ingresso alla vasca sarà alloggiata una valvola antiriflusso che chiuderà l’ingresso una volta che la vasca sarà piena 3) Impianto per la Separazione dei Liquidi Leggeri cui verrà inviato il liquame sollevato dalla vasca di prima pioggia. Tale impianto è composto da una vasca di disoleazione contenente filtro a coalescenza. La vasca scelta ha le seguenti dimensioni: − cm 125x180xh150 portata 2 l/s S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 28 4) Serbatoio per la raccolta dell’olio completo di dispositivo di convogliamento a saracinesca. 5) N°2 paratoie di intercettazione alloggiate ciasc una in un apposito pozzetto, una sulla tubazione in uscita dal sistema di trattamento delle acque di prima pioggia Ø160 in PVC, e una sulla tubazione Ø400 in PVC delle seconde piogge in uscita dal pozzetto scolmatore. Le due paratoie avranno la funzione di permettere la gestione di eventuali sversamenti accidentali di sostanze inquinanti ed impedirne lo scarico in fognatura, così come esplicitato di seguito. Funzionalità del sistema di trattamento delle prime piogge in condizioni normali Al termine della precipitazione, dopo aver fatto trascorrere un adeguato tempo di sedimentazione pari a 24-48 ore, la centralina di controllo che regola la funzionalità dell’impianto avvierà l’elettropompa di svuotamento dell’accumulo. L’acqua di prima pioggia ormai priva delle sabbie sedimentate verrà avviata alla sezione di disoleatura dotata di filtro a coalescenza per l’ulteriore separazione degli eventuali oli ed idrocarburi. All’uscita di tale sezione il refluo così trattato sarà inviato alla pubblica fognatura. Le acque meteoriche, dopo il trattamento nell’impianto di prima pioggia, transiteranno all’interno di un pozzetto dotato di paratoia per la chiusura del flusso, e un pozzetto di prelievo/campionamento. Le sostanze ed i sedimenti trattenuti dall’impianto di prima pioggia verranno periodicamente prelevati mediante autospurgo da una ditta specializzata ed avviate allo smaltimento in impianti autorizzati. Funzionalità della vasca di prima pioggia in condizioni di emergenza S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 29 Qualora si verificassero particolari situazioni anomale, quali per esempio sversamenti accidentali di sostanze inquinanti sui piazzali (perdite di carburanti, lubrificanti, olio idraulico ecc.), si adotteranno le seguenti procedure di intervento: − spargimento di materiali assorbenti (granulari/segatura), stoccati presso l’impianto, sulle zone interessate dallo sversamento, e successivo smaltimento ad impianti autorizzati dei materiali assorbenti contaminati; inoltre, nel caso di sversamenti di entità rilevante, − chiusura delle due paratoie installate e sopra descritte; − messa fuori servizio manuale dell’elettropompa di svuotamento dell’impianto di prima pioggia; − lavaggio dell’area di piazzale interessata dallo sversamento che automaticamente sarà recapitata nella vasca di prima pioggia dove rimarrà confinata grazie alla preventiva chiusura delle saracinesche di intercettazione; − prelevamento tramite autospurgo delle acque di lavaggio confluite nell’impianto di prima pioggia; − avvio delle acque di lavaggio ad impianti di smaltimento autorizzati. Vasca di trattamento in continuo e sue caratteristiche di funzionamento Come sopra anticipato, per l’area destinata al deposito a terra dei rifiuti, quali sfalci di vegetazione, legno e ingombranti, nella quale potrebbe esserci la possibilità di trascinamento di agenti inquinanti (perlopiù in termini di solidi sospesi) anche dopo i primi 15’ di pioggia (tempo nel quale si prevede esaurirsi la cosiddetta “prima pioggia”), è stato previsto un sistema di trattamento in continuo delle acque meteoriche che abbia la funzione di dissabbiatura e disoleatura. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 30 Tale sistema è stato dimensionato seguendo le linee guida di Arpa secondo le quali la vasca risulta dover avere un volume pari a: V = VSEP + VSED Dove: VSEP = Q x Ts Q = S x Ca x i VSED = QxCf VSED = Volume utile di separazione in continuo (m3) Q = Portata dei reflui dovuta all’evento meteorico (l/s) Ts = Tempo di separzione (min) S = Superficie scolante drenante servita dalla rete di drenaggio (ha) Ca = Coefficiente di afflusso in base alla permeabilità del terreno i = Intensità delle precipitaizoni piovose definita pari a 0,02 l/s/m2 Cf = Coefficiente della quantità di fango prevista per la tipologia di lavorazione VSED = Volume utile della vasca di sedimentazione Superficie da trattare (S) Intensità della precipitazione (i) Portata (Q) Tempo di separazione (Ts) VSEP Coefficiente della quantità di fango (Cf) VSED Volume vasca di sedimentazione (Vsep+Vsed) 355.00 200 7.10 30.00 12.78 200.00 1.4 14 mq l/s/ha l/s minuti mc s mc mc Come visibile nei disegni allegati è stata scelta una vasca di dissabbiatura e disoleatura di volume utile pari a 14 m3, dotata anche di filtro a coalescenza per la rimozione di eventuali oli rimasti in sospensione. La vasca scelta ha una potenzialità di trattamento di 8 l/s in continuo ed è certificato da ente terzo (criterio 1) secondo il sistema S II I P della normativa UNI EN 858. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 31 2.4. Suolo, Sottosuolo e Acque Profonde 2.4.1. Stato Il comparto in esame si colloca nel dominio della media pianura bolognese ove sono presenti materiali alluvionali, di deposizione fluviale, riconducibili a depositi di piana alluvionale del Fiume Reno e del Torrente Savena. L’esame morfologico effettuato in un contesto di area fortemente urbanizzata riferisce di un piano campagna ad andamento pianeggiante (quota ≈ 40 m slm) occupato da un piazzale asfaltato. Da un punto di vista litologico siamo in presenza di limi, argille, sabbie, e ghiaie con tutti questi termini tra loro combinati secondo rapporti diversi da punto a punto. Non si deve dimenticare infatti che una caratteristica specifica di questi depositi è Fig.12 Fig. quella di presentare sostanziali variazioni strutturali e tessiturali in virtù dei processi che hanno regolato la loro messa in posto. Più precisamente trova spazio nel deposito alluvionale dell’Unità di Modena (AES8a), del Subsintema di Ravenna, (Fig. 1) costituito in questo caso da limi sabbiosi di piana alluvionale in corrispondenza di un dosso fluviale dell’antico corso del Torrente Savena (vedi cartografia PSC Fig. 2) Fig. 1 – Cartaografia geologica RER S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 32 Sotto il profilo geologico-strutturale va segnalato che l’area fa parte del cosiddetto Appennino sepolto caratterizzato da una serie di faglie e sovrascorrimenti profondi a valenza regionale. Come si evince dallo stralcio di cartografia RER (vedi Figura a lato) l’area è ubicata a cavallo di una serie di sovrascorrimenti profondi post-tortoniano con isobata della base del Pliocene posta a –3000 m. L’indagine Fig. 4 – Cartografia PSC geognostica effettuata ha evidenziato un primo sottosuolo costituito in superficie da un coltre di materiali di riporto e/o stabilizzato stradale circa 1,2 potente m e successivamente da limi argillosi a vario grado di consistenza e tenore in sabbia. La profondità di rinvenimento di un banco sabbiosoghiaioso (-11,2 mdal pdc) ben collima con i dati riportati sulla cartografia del PSC (Figura 3) che Fig. 3 – Cartografia PSC indica il tetto dei materiali grossolani attorno ai -12 m dal pdc. La carta della percentuale di ghiaie nei primi 20 m di profondità riporta per tale area uno spessore di materiale grossolano di circa 6 m (isolinea 30 % -Figura 4). Come riportato nella tavola di pericolosità simica allegata al PSC (vedi a lato) parte del lotto in esame è classificata come “aree con presenza significativa di livelli sabbiosi potenzialmente a rischio di liquefazione e densificazione”. Con la verifica a liquefazione contenuta nella relazione geologica, effettuata S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 33 utilizzando metodi semplificati così come indicato dalla specifica norma regionale nonché negli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica prodotti dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Conferenza stato-regioni, è stata esclusa questa pericolosità associando all’intervallo sabbioso un potenziale di liquefazione, secondo Iwasaki et alii, basso. I dati idrogeologici noti per questo territorio indicano la presenza di più falde acquifere superficiali, separate da terreni a bassa permeabilità, lateralmente interconesse a formare un unico acquifero multifalda. Le misure effettuate nel foro di sondaggio riportano la presenza di una falda con pelo libero posto a –3,7 m dal pdc (settembre 2013): questa misura ben collima con quanto indicato sullla cartografia allegata al PSC (vedi Figura 4 Fig. 5 – Cartografia PSC a lato) con isopieza posta a 35 m s l m (profondità dal pdc ≈ –5 m). 2.4.2. Impatto potenziale Gli impatti potenziali di un intervento come quello in oggetto sul suolo possono essere dovuti allo scavo per la posa in opera dei sottoservizi e delle vasche di prima pioggia e ad un’eventuale aumento dell’impermeabilizzazione del suolo (non presente in questo caso). Inoltre, gli accumuli di rifiuti potrebbero provocare infiltrazioni nel terreno nel caso in cui la pavimentazione non fosse in buono stato. Come si evince dagli elaborati progettuali gli scavi sono limitati a superfici ristrette, cioè sono previsti solo per la posa in opera della vasca di prima pioggia (dim 2,4x5,25 m) e manufatti collegati (disoleatore etc) e della vasca di trattamento in continuo delle acque della porzione di piazzale adibita al deposito dei rifiuti a terra (dim.4,50 x 2,50); sottili scarifiche dell’attuale pavimentazione bitumata e della fondazione stradale esistente sono previste per l’alloggiamento S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 34 del prefabbricato ad uso ufficio e per il rifacimento della nuova pavimentazione di tipo industriale in cls e/o in asfalto. Unici eventuali riporti sono ricariche di modesti quantitativi di stabilizzato stradale per la formazione di idonee pendenze della nuova pavimentazione. Il materiale limoso argilloso, a vario tenore in sabbia, rimosso negli sbancamenti verrà portato in idonea discarica. Generalmente l’effetto indotto sul suolo e sottosuolo dalle trasformazioni urbanistiche è la perdita di suolo per gli scavi e quindi del potere autodepurativo delle acque d’infiltrazione mediante fenomeni di adsorbimento e scambio ionico: in questo caso le modeste quantità di terreno (≈ 70 m3) derivanti dagli sbancamenti limitati ad aree molto ristrette (≈ 50 m2) e la presenza di un piazzale con pavimentazione bitumata che rappresenta già una superficie impermeabilizzata con funzione di barriera all’infiltrazione di acque meteoriche fanno sì che gli interventi in progetto comportino effetti indotti di modestissimo impatto. Anche da un punto di vista idrogeologico la struttura fondale della vasca di prima pioggia e della vasca di trattamento in continuo andranno ad interagire solo in minima parte con l’acquifero superficiale individuato (per superfici molto ristrette). A parte locali interferenze create dalla presenza di questi due manufatti, non saranno apportate sostanziali modifiche alle caratteristiche chimico-fisiche dell’acquifero stesso. 2.4.3. Misure per la sostenibilità Da quanto sopra riportato si evince che l’intervento in oggetto non apporta in termini di sottrazione di terreno permeabile o in termini di interazione con le falde acquifere alcun sostanziale impatto sul suolo e sul sottosuolo, in quanto l’area risulta già impermeabile allo stato attuale e gli scavi per la realizzazione dell’intervento risultano veramente di scarsa entità. Qualora durante la realizzazione degli scavi previsti dovessero essere rilevate situazioni anomale e di potenziale contaminazione, il proponente S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 35 l’intervento provvederà ad attivarsi ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm e ii.. Inoltre, il fatto di andare a creare una zona di accumulo rifiuti, che di per sé potrebbe potenzialmente avere un impatto sul suolo se non realizzata a regola d’arte è stata mitigata con i seguenti accorgimenti: − Realizzazione di contenitori per l’accumulo dei rifiuti completamente coperti, che non permettano in alcun modo dilavamento di sostanze pericolose. − Nuova rete di raccolta separata per le acque meteoriche del piazzale che sarà interessato del Centro di Raccolta Differenziata con recapito in un sistema di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia in modo tale da tutelare le acque sotterranee e superficiali da possibili fonti di inquinamento che potrebbero occasionalmente derivare dalle operazioni di carico e scarico dei rifiuti e dalla circolazione dei mezzi addetti a tale operazione all’interno dell’area. − Predisposizione del sistema di chiusura mediante le paratoie previste sulle tubazioni di scarico della vasca di prima pioggia per poterla utilizzare come accumulo di emergenza in caso di sversamenti accidentali (così come descritto nel capitolo relativo al sistema acqua) S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 36 2.5. Rifiuti 2.5.1. Stato L’area individuata per il Centro di Raccolta, ha forma rettangolare ed occupa la porzione centrale di una più ampia area attualmente pavimentata in conglomerato bituminoso adibita a parcheggio. Allo stato attuale quindi nell’area in esame non sono prodotti rifiuti. 2.5.2. Impatto potenziale L’impatto potenziale dell’intervento in oggetto in termini di produzione di rifiuti è praticamente nullo e dovuto soltanto alla presenza di operatori (nel numero massimo di 4 giornalieri) che saranno impiegati nell’attività del nuovo centro di raccolta differenziata. E’ rilevante invece l’effetto positivo che si avrà in seguito all’intervento in oggetto in termini di raccolta differenziata dei rifiuti sul territorio Bolognese. Il nuovo Centro consentirà il potenziamento e la razionalizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed ad essi assimilati conferiti direttamente dai privati cittadini e anche da utenze non domestiche in un luogo sempre presidiato dal Gestore in orario di apertura. Ciò consentirà la raccolta di una maggiore quantità di rifiuti e di una maggiore varietà tipologica degli stessi rispetto alla normale raccolta stradale e una loro gestione sistematica e controllata. 2.5.3. Misure per la sostenibilità L’attività che verrà svolta all’interno del nuovo centro di raccolta è intrinsecamente una forte misura di sostenibilità ambientale in termini di gestione dei rifiuti prodotti non nella specifica area di intervento, ma nell’intera zona circostante. Un nuovo centro di raccolta porterà ad una più ordinata e agevole gestione dei rifiuti prodotti nella zona e, la sua collocazione ben delimitata S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 37 all’interno di un’apposita recinzione, consentirà all’ente gestore dei rifiuti, HERA Spa, di effettuarne agevolmente la raccolta senza intralciare la viabilità pubblica. La tipologia dei rifiuti conferibili nel centro di raccolta è molto ampia e corrisponde a quella prevista nella tabella riportata nella Tav. A.3 allegata, in coerenza con quanto disposto dal D.M. 8 Aprile 2008 e modifica DM 13 Maggio 2009, con elencati i rispettivi CODICI CER. 2.6. Energia 2.6.1. Stato Allo stato attuale gli unici consumi energetici legati all’area oggetto di intervento sono quelli legati all’illuminazione del parcheggio pubblico. 2.6.2. Impatto potenziale I consumi energetici legati all’attività che sarà svolta all’interno del nuovo centro di raccolta, sono legati ai sistemi di illuminazione autonoma della quale esso sarà dotato, all’illuminazione della porzione di viabilità a comune tra il centro di raccolta e il parcheggio, al funzionamento dei compattatori dei rifiuti, all’impianto di videosorveglianza ed automazione del cancello, e al funzionamento (quando necessario) dell’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia. Il totale delle potenze impiegate all’interno dell’area, seppur probabilmente superiore a quello attuale, sarà comunque di per sé molto limitato; nella tabella seguente si riporta il dettaglio delle potenze impiegate all’interno dell’area. SERVIZIO Illuminazione coperture mobili Illuminazione esterna Illuminazione strada di accesso Luce Totem ingresso POTENZA (Kw) 0,5 4,6 0,55 0,5 S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 38 F.M. di servizio Accettazione Illuminazione accettazione Impianti di pesa Compattatori Prese di servizio esterne Impianto di sollevamento e vasca prima pioggia 3,2 0,3 0,4 30,0 3,0 1,0 2.6.3. Misure per la sostenibilità I costi energetici invernali saranno già di per sé molto ridotti in quanto l’intero intervento comprende la costruzione di un fabbricato ad uso ufficio di dimensioni molto ridotte (inferiore a 50 mq). Questo elemento rende l’intervento, come sopra anticipato, non assoggettabile alla Delibera di Consiglio Regionale dell’Emilia- Romagna 156/2008 in materia di contenimenti energetici invernali. Il consumo energetico più rilevante è il consumo di energia elettrica che comunque è stato contenuto con la scelta di apparecchiature a basso consumo. 2.7. Elettromagnetismo 2.7.1. Stato Sull’area in oggetto insiste il vincolo dato da un elettrodotto in doppia terna (DT) a 132 kV. La società TERNA SpA in data 13/03/2012 ha espresso parere riguardo alle distanze di rispetto da mantenere per la costruzione di edifici nel progetto del centro di raccolta in oggetto. Il corridoio di rispetto centrato sull’asse della linea è di 15 m, nei quali il terreno deve essere lasciato sgombro da costruzioni. Inoltre, oltre a dover ottemperare a quanto sopra specificato, nello stesso parere di Terna è indicata la Normativa vigente che il progetto dovrà rispettare per essere compatibile con la presenza dell’elettrodotto: − D.M. 449 del 21 Marzo 1988 recante norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche esterne; − Legge n°36 del 22 Febbraio 2001, legge quadro sull a protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 39 − D.P.C.M. dell’8 Luglio 2003, recante i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti 2.7.2. Impatto potenziale L’impatto potrebbe essere dovuto a: - relativamente alle alte frequenze: agli impianti di telefonia mobile; - relativamente alle basse frequenze: alla presenza della linea elettrica ad alta tensione in doppia terna oltre alla realizzazione di nuove cabine MT/bt e di cavi a media tensione anche per la produzione di energia rinnovabile e relativi trasformatori. 2.7.3. Misure per la sostenibilità Relativamente alle alte frequenze, è stato valutato, ai sensi dell’articolo 56 scheda dE4.2 del Rue, l'impatto elettromagnetico provocato dagli impianti di telefonia mobile presenti in un raggio di 200 metri dall'area di intervento. Come visibile dallo stralcio planimetrico sotto riportato della Mappa CEM di Bologna, non sono presenti impianti di telefonia ad una distanza inferiore ai 300 m, pertanto non si presenta alcuna necessità di verifica dell’obiettivo di qualità. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 40 ≈400 m ≈300 m Mappa CEM Bologna (ARPA Emilia Romagna) Relativamente alle basse frequenze, tutte le DPA associate alla rete di trasporto, distribuzione e produzione dell'energia elettrica esistenti o di nuova realizzazione, non interessano zone in cui è prevista la presenza di persone per periodi superiori a 4 ore giornaliere. In particolare l’edificio di progetto, dove è prevista la permanenza di persone, è esterni alle DPA definite dalla linea di AT presente nell’area. Nell’area oggetto di intervento non sono presenti nuove linee MT, né nuove cabine di trasformazione MT/BT. Per evitare ogni possibilità di interazione con la rete TERNA si è tenuto conto dei seguenti aspetti: − L’unico fabbricato previsto di progetto, comunque al di fuori della fascia di rispetto non sarà mai destinato a deposito di materiale infiammabile o esplosivo e non recherà disturbo all’esercizio della rete; S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 41 − La piantumazione di piante e/o l’installazione di torri e lampioni di illuminazione sarà conforme a quanto previsto dal DM 449 sopra citato e dalla norma CEI 64-7 ed all’art. 83 del D.Lgs. n°814 del 09/04/2008. − Per quanto riguarda la realizzazione di parcheggi, recinzioni metalliche e opere viarie, le linee elettriche saranno munite di impianti di messa a terra e pertanto in condizioni normali di esercizio soggetti a dispersione di corrente. Saranno pertanto adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare il trasferimento a distanza attraverso materiali metallici dei potenziali originati dal normale funzionamento degli elettrodotti. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 42 2.8. Verde e paesaggio 2.8.1. Stato L’area oggetto di intervento si trova immediatamente a Nord della Tangenziale Bologna Casalecchio – San Lazzaro, al limite Nord del nucleo maggiormente urbanizzato di Bologna. La zona immediatamente limitrofa al centro di raccolta è una zona ad alta densità di popolazione, costituita prevalentemente da aree ad uso residenziale e commerciale. Il centro di raccolta sarà appunto realizzato per servire tale zona. AREA DI INTERVENTO – Foto aerea dell’area di intervento – Come visibile nella Figura soprastante il centro abitato si trova nella zona Ovest e Sud rispetto all’area in cui sarà realizzato il nuovo Centro di Raccolta. A Est e a Nord di quest’ultima invece troviamo ampi spazi ancora non urbanizzati. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 43 Di seguito, per una valutazione tecnica dell’ambiente nel quale si inserisce l’intervento, è riportato lo stralcio della Tavola del Piano Strutturale riguardante le “Dotazioni Ecologiche ed Ambientali”. AREA DI INTERVENTO – Estratto Tavola PSC “Dotazioni ecologiche ed ambientali” – LEGENDA: S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 44 Come visibile nello stralcio planimetrico sopra riportato, l’area a verde (Parco Nord) che si estende immediatamente a Est dell’area di intervento è classificata secondo il vigente PSC come “Nodo ecologico urbano”, mentre le aree verdi più prossime a Sud e a Nord sono classificate come “Connettivo ecologico diffuso”; ancora più a est del Parco Nord troviamo un’ampia area, che si estende fino ed oltre l’Ex-vivaio comunale, classificata come “Connettivo ecologico paesaggistico”. L’area individuata per il Centro di Raccolta, ha forma rettangolare ed occupa la porzione centrale della ampia area pavimentata (e indicata nelle figure soprastanti) in conglomerato bituminoso, attualmente interamente adibita a parcheggio e circondata da una fascia verde contenete alberature. 2.8.2. Impatto potenziale L’intervento in oggetto, occupando un’area già all’attualità completamente impermeabilizzata, non comporterà alcun impatto negativo sul suolo e sul sottosuolo né sul verde presente. Il sistema di progetto per la gestione delle acque meteoriche, così come specificato nei capitoli riguardanti la componente acqua e suolo, permetterà al nuovo centro di raccolta differenziata, di non avere impatto negativo sull’ambiente e di conseguenza sull’habitat naturale nel quale si inserisce. Per una valutazione dell’impatto sul paesaggio si riporta di seguito una descrizione dello stato di progetto dell’area. Il nuovo Centro di Raccolta occuperà una superficie complessiva di 3.650 mq di cui: − superficie coperta complessiva 241,50 mq, di cui: − coperture mobili: 204,00 mq; − superficie coperta del fabbricato di servizio: 37,50 mq; − superficie per viabilità e piazzali: 3.408,50mq. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 45 Il fabbricato ad uso accettazione/servizi avrà superficie utile pari a 27 mq oltre ad una tettoia a per l’accesso di 7,40 mq. La superficie viabilità e piazzali sarà suddivisa in: − piazzali dedicati al deposito dei rifiuti (in cassoni o a terra come meglio specificato nella sezione relativa alla matrice acqua) per una superficie di circa 1.500 mq che saranno pavimentati in cls con finitura superficiale industriale − area destinata a viabilità e parcheggio che sarà pavimentata in conglomerato bituminoso ed avrà superficie di 1.908,50 mq. 2.8.3. Misure per la sostenibilità Per quanto riguarda l’impatto potenziale dell’intervento in oggetto sull’Habitat naturale, come già sopra evidenziato, e come riportato nei capitoli relativi alle diverse componenti ambientali, sono stati adottati tutta una serie di accorgimenti progettuali per la sua mitigazione (trattamento acque in continuo per la zona di deposito a terra dei rifiuti e delle acque di prima pioggia per la restante parte dell’area, previsione di un piano di gestione in caso di sversamenti accidentali durante la movimentazione dei rifiuti, ecc…). Per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio, l’area in argomento, come accennato, è già debitamente schermata dall’esterno grazie alla presenza di una fascia a verde e di alberature anche piuttosto consistenti soprattutto sul lato di via Ferrarese. Inoltre l’area risulta protetta dalla vista anche dalle barriere posizionate in fregio alla Tangenziale. Comunque sulla recinzione perimetrale di essa sarà opportunamente messo in opera anche un telo ombreggiante di colore verde che avrà la funzione di ulteriore schermatura visiva del Centro di Raccolta dall’esterno. Nella figura seguente è visibile il foto-inserimento del nuovo centro di raccolta differenziata. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 46 S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 47 2.9. Traffico e Mobilità 2.9.1. Stato AREA OGGETTO DI INTERVENTO – Inquadramento viabilità limitrofa all’area di intervento – L’area sulla quale insisterà il Nuovo Centro di raccolta Rifiuti si trova tra la via Ferrarese che la delimita sul lato Ovest e la via Stalingrado che la delimita sul lato Est. La via Stalingrado rappresenta un’importante arteria di accesso alla città, collegando la zona a Nord di essa alla Tangenziale Bologna Casalecchio - San Lazzaro. Quest’ultima si trova in posizione limitrofa all’area di intervento sul lato sud. La via Ferrarese, dalla quale si ha accesso già allo stato attuale all’area in oggetto, rappresenta anch’essa un’importante arteria stradale in quanto collega la zona a Nord della tangenziale con il centro di raccolta sottopassando la Tangenziale stessa. S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 48 La via Ferrarese nel suo tratto limitrofo all’area di intervento presenta una Corsia preferenziale in direzione Centro e una corsia di marcia nell’altra direzione. Dalle analisi di traffico effettuate, ad oggi risultano mediamente sulla via Ferrarese n° 293 passaggi di Veicoli Leggeri (V.L.) e n° 23 Veicoli Pesanti (V.P.) su base oraria. Allo stato attuale l’area nella quale insisterà il nuovo centro di raccolta fa parte di un parcheggio recintato con cancello di accesso dalla via Ferrarese. Lungo la via Ferrarese, sul lato del parcheggio è presente un percorso ciclopedonale che attraversa la strada di accesso all’area; l’attraversamento è dotato ad oggi di semplice segnaletica stradale e strisce ciclopedonali così come visibile nell’immagine di seguito riportata. – Cancello di accesso all’area del parcheggio allo stato attuale – 2.9.2. Impatto potenziale L’intervento in oggetto comporterà il gravare sulla viabilità limitrofa al parcheggio, all’interno del quale verrà realizzato il Nuovo Centro di Raccolta Differenziata, dei mezzi che andranno ad operare giornalmente al suo interno. La quantità di mezzi previsti in ingresso e in uscita dl Centro, e quindi previsti circolare sulla via Ferrarese, è pari su base giornaliera a 100 Veicoli Leggeri e 2 Veicoli Pesanti. Dividendo tali valori su base 16 ore, l’indotto del S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 49 centro sulla viabilità limitrofa sarà pari a 6,25 auto/ora e 0,125 Veicoli Pesanti/ora. Ciò in termini percentuali rappresenta sulla via Ferrarese un aumento del traffico del: − Veicoli leggeri = 6,25/293 = 2% − Veicoli Pesanti = 0,125/23 = 0,5 % 2.9.3. Misure per la sostenibilità Come sopra dimostrato, l’impatto dell’intervento in termini di aumento del carico di traffico sulla viabilità esistente è praticamente nullo. In ogni caso gli aspetti progettuali descritti di seguito (concepiti in un’ottica generale di corretta gestione della viabilità in ingresso all’area) apportano una mitigazione dell’impatto indotto sul traffico dai mezzi che circoleranno per la gestione dei rifiuti all’interno del Nuovo Centro di Raccolta. Attualmente l’intera area del parcheggio è già recintata ed accessibile da un cancello carrabile posto in fregio alla via Ferrarese. All’interno di essa il Nuovo centro di Raccolta verrà recintato e dotato di viabilità di accesso a comune con la restante parte del parcheggio e di una propria strada di accesso che si snoderà dalla viabilità a comune. Il nuovo Centro sarà dotato di apposita recinzione e cancello privato di accesso. La sistemazione della viabilità sopra descritta permetterà ai mezzi in ingresso e in uscita dal centro di accedere all’area con facilità senza creare ingombro sulla via Ferrarese. Inoltre all’uscita dall’area sulla via Ferrarese sarà posto il cartello di obbligo di svolta a destra in modo tale che i mezzi in uscita non vadano mai a creare intralcio alla viabilità nell’attraversare la corsia di marcia in direzione ovest-est. Inoltre nella risistemazione generale dell’area sarà posto in opera uno spartitraffico nella stessa strada di ingresso/uscita dall’area verso la via Ferrarese che avrà una doppia funzione: impedire anche fisicamente la svolta a S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 50 sinistra dei mezzi in uscita e la seconda è creare una protezione all’attraversamento ciclopedonale. – Sistemazione strada di ingresso/uscita all’area dalla via Ferrarese – Bologna, Maggio 2014 Il Progettista (Dott. Ing. Carlo Baietti) S:\Documenti\2461 Hera - Prog. e DL centro raccolta\2461_DEFINITIVO Maggio 2014\2461-All.R.8 Relazione di rispondenza a VALSAT-Maggio 2014.doc 51
© Copyright 2024 ExpyDoc