FdC Velista Se vi è capitato di fare anche solo una piccola traversata in barca a vela o avete seguito alla TV (per il vostro nazionalismo tardo-risorgimentale) le ultime regate delle barche italiane saprete certamente cosa si intende per fdc velista Vediamolo nel dettaglio. Per prima cosa appena mettete piede su un natante scordatevi i termini che avete imparato a sillabare fin nella più tenera età: in barca le cose cambiano nome Se osate riferivi a una corda chiamandola corda, subito i FdCV vi guarderanno con disprezzo e vi correggeranno “Non è una corda è una sartia” Voi abbassate lo sguardo e imparate, e alla prossima occasione con la faccina del saputello direte “sartia” nuovo sguardo di disprezzo (leggermente più disprezzoso) “Non è una sartia è una scotta” Abbozzate un sorriso d’intesa e siete pronti a dimostrare che avete capito. Quando riferendovi all’ennesima corda la chiamerete “scotta” riceverete uno sguardo in cui al disprezzo si mescola la sconsolante certezza della vostra demenza “Non è una scotta è una drizza” Inghiottite amaro, ma dato che siete un testone ci riprovate e appena possibile direte “drizza” Niente da fare era una “cima” E poi ci sarebbero ancora le gomene, i matafioni, gli stralli, le borose… Ma quanti …azzi di nomi hanno ‘ste corde??? Quando candidamente direte: “ Non possiamo girare verso… Verrete zittiti con un: “Si dice virare” E se vi chiederanno di cazzare la randa, voi penserete che di cazzate in vita vostra ne avete fatte tante, una di più …. E quando vi diranno di orzare (voi direte che preferite il chinotto) o di puggiare (voi vi puggerete romanticamente al più fusto dell’equipaggio) E quando vi diranno di prendere il “mezzo marinaio”? Subito vi commuoverete pensando a un povero menomato che sta sotto coperta proprio per non far vedere la sua menomazione e che viene portato su per la mezz’ora d’aria. L’unica parola che imparerete subito sarà “boma”, termine che designa quel troncone malefico che si sposta di schianto rischiando di segarvi il collo- tipo scimitarra del prode Saladino- se non abbassate repentinamente il vostro capoccione. I FdCV vi abbaieranno ordini per voi incomprensibili facendovi correre (si fa per dire correre, in realtà striscerete piegati in due temendo il colpo letale del boma, raschiandovi le ginocchia, spellandovi le mani, riempiendovi di lividi bluastri, e aggrovigliando tutte le “corde”, le vele, i parabordi e i cestini della merenda ) da tutte le parti della loro fottutissima barca Prima che vi facciano fare “il giro di chiglia” (i vecchi film tipo” Il Corsaro Nero” vi hanno reso edotti sul significato di questa locuzione) decidete di scendere (anzi di sbarcare) prima però… Vomitate i due etti di focaccia alle cipolle che avete poco saggiamente e molto golosamente ingollato prima di imbarcarvi e mentre riempite di acido il pozzetto, tra un fiotto solido e un getto liquido chiedete scusa se non avete detto prima che dovevate vomitare ma non sapete come si dice vomitare in gergo velistico I velisti sono molto solidali fra loro si salutano sempre quando si incrociano in acqua, si salvano reciprocamente quando si cacciano nei guai per la loro fissazione di fare i fenomeni (tipo continuare a passare e ripassare da Capo Horn in pieno inverno, ma non esistono dei posti più ameni?) si raccontano le loro traversate, esagerando alla grande il numero dei nodi fatti dalla loro bagnarola, l’altezza delle onde e l’intensità del vento, quando si incontrano, solitamente ubriachi, a terra. e non possono sopportare quelli che non sono abili al timone come il vichingo Erik il Rosso. Il mondo per loro si divide in Velisti cioè “Quelli che hanno fatto Caprera” e che tornano sull’Isola Garibaldina ogni anno per rivivere quelle rigeneranti esperienze comunitarie Nota inquietante: se a casa la moglie con 39,5° di febbre gli chiede di dare una pulitina al bagno e di farle la pastina col dado, oppongono uno sdegnoso rifiuto, lì invece, sul ventoso scoglio, preparano chili di spaghetti alle vongole, lavano piramidi di piatti untuosi, si rifanno la brande, puliscono le latrine e pagano pure! Spiegazione a questo trasformismo: sfoderando il fascino del “ lupo di mare”, che a terra non gli viene bene, i FdCV cercano di trombarsi le pivelle che sono approdate nella storica isola per fare un corso di vela Dubbio irrisolto: le sopracitate pivelle saranno attraccate lì, solo perché attirate dal richiamo del mare, o esse medesime per farsi trombare dai velisti, noti “trombeurs de femmes”? MAH!?! e Non Velisti simili a feccia Ma quelli che i FdCV reputano “ feccia fecciosissima” sono i FdCMotoscafisti, quei rombosi possessori di barche a motore (definite spregiativamente “ferri da stiro”) di dimensioni piccole, medie, grandi, abnormi che zigzagano per i mari scaricando criminali gasoli oleosi e fumigosi gas puzzolenti, che tagliano di continuo la rotta a ogni natante, che creano onde anomale e che lanciano in mezzo al mare sacchettoni di pattume contenenti per il 73% assorbenti igienici che verranno poi a depositarsi sulle belle spiagge italiane solitamente raccattati dai piccoli bagnanti tra le urla di raccapriccio delle madri. (Presto ad Amalfi si terrà un convegno sul tema: Perché le motoscafiste hanno sempre le mestruazioni?) Per concludere dobbiamo citare una ormai storica e preoccupante Follia collettiva di tipo notturno che ha tenuto svegli anche personaggi improbabili (come le casalinghe di Voghera e i calzolai di Alberobello) per seguire le vicende di “Luna Rossa” griffata barca italiana in finale nella “Coppa America”. Sappiamo di persone che, pur non avendo mai messo piede neppure su un pedalò, si trasformarono in tanti “Sir Francis Chichester” Oltre a pontificare sulle strategie di gara da adottarsi, a dissertare su spinnaker, rande e fiocchi, disquisire sulla direzione dei venti e sui moti ondosi neozelandesi, sostenevano di capire quello che i telecronisti farneticavano, interpretando persino la sibillina grafica come se non avessero fatto altro in vita loro. guadagnandosi così lo spregevole titolo di FdC Sé Dicenti Velisti Infatti che gli Italiani siano un popolo di navigatori è ancora tutto da dimostrare: pensiamo al povero Cristoforo Colombo che per scoprire l’America ha dovuto farsi dare le palanche dagli Spagnoli, che se aspettava gli Italiani adesso non mangeremmo nemmanco le patate fritte! Cari FdC Velisti siamo consapevoli che la vostra terminologia da associati alla Carboneria sia utile allo svolgimento del vostro sport, ma se ogni tanto invece di inalberare la faccetta di culo snobbetta (però di sinistra) che vi contraddistingue tentaste di spiegare a noi poveri ignari a cosa …azzo vi state riferendo, ci diventereste più simpatici ed eviteremmo di mandarvi a passare una bella vacanza su un motoscafone con dei burini arricchiti di destra. Per consolarvi vi diremo che abbiamo riservato ai FdC motoscafisti una distruttiva settimana in barca a vela con tre istruttori di Caprera incazzati neri perché non sono riusciti a trombarsi neanche la più cessa delle aspiranti veliste.
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