Foglio per comunicazione ai soci - Associazione Cattolici Genovesi

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25 Gennaio 2015 Informazioni N° 4
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Foglio di comunicazione interna
www.cattolicigenovesi.org
Ho trovato la fede. Ora comprendo finalmente il senso della vita.
Pitigrilli (Dino Segre)
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SANTI E BEATI
Sant'AGNESE vergine martire - Festa 21 gennaio
Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una
illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era
ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione. Agnese,
che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità,
fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di
Roma, invaghitosi di lei ma respinto. Fu esposta al
Circo Agonale, nei pressi dell'attuale piazza Navona.
Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima
di poterla sfiorare. Gettata nel fuoco, questo si
estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo
di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo
nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del
candore e del sacrificio. La data della morte non è certa, forse nel 304 durante
la persecuzione di Diocleziano.
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SANTA MESSA IN LATINO
Domeniche e Feste di Precetto
ore 17
Chiesa di S. Biagio
Via S. Biagio di Valpolcevera 41 - Genova
Tel. 010.711.685
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EDITORIALE
QE: LA BCE ACQUISTA TITOLI
La Bce ha deciso di lanciare un "vasto programma di acquisti di titoli"
da 60 miliardi di euro fino a settembre 2016, ha spiegato Draghi. Da
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marzo la Bce inizierà a comprare titoli sulla base della quota dei vari
Paesi nel suo capitale. I rischi dei titoli comprati dalla Bce saranno
condivisi solo nel caso di quelli europei, con una quota del 20% sul
totale.
"Sono rimasto molto sorpreso che il tema della condivisione dei rischi
sia diventato il più importante" nella discussione sul Qe, ha affermato
Draghi. Le misure di oggi aiuteranno contro i rischi e per le aspettative
d'inflazione. Il piano di acquisti varato oggi dalla Bce durerà fino alla
fine di settembre 2016 e fin quando "ci sarà una sostenuta correzione
dell'inflazione, con l'obiettivo di un livello dei prezzi vicino ma sotto al
2% nel medio termine", ha affermato Draghi. La Bce "ha un doppio
limite" negli acquisti di titoli, pari al 33% per il debito di ciascun
emittente e al 25% per ciascuna emissione, ha proseguito Draghi
spiegando il funzionamento del QE. "Si tratta di un programma molto
grande, e abbiamo tenuto conto delle preoccupazioni" di alcuni Paesi
decidendo di non condividere i rischi su tutti i titoli che la Bce
comprerà. "Dovrebbe chiederlo a persone che hanno queste
preoccupazioni". Così il presidente della Bce ha risposto alla domanda
di un giornalista su quali siano i rischi che la Bce non condividerà
lasciandoli alle banche centrali nazionali. Semplificando il discorso, la
Bce acquista titoli principalmente quelli del debito pubblico
aumentando i mezzi finanziari disponibili con le conseguenze che
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vediamo dal grafico. Si riducono i tassi d’interesse sui titoli di
conseguenza aumento della domanda di titoli a debito. Riduzione dei
costi per i prestiti elargiti dalle banche. La manovra avrà effetto sul
cambio dell’euro che subirà una svalutazione per via dell’aumento del
circolante e questo favorirà le esportazioni ma farà aumentare i prezzi
al consumo. L’operazione voluta da Draghi serve a difendere il debito
pubblico degli Stati dalla speculazione, può essere d’aiuto all’economia
reale ma non è sufficiente. Perché esistono ancora grossi squilibri a
livello della produzione mondiale. Se non si crea convenienza a
produrre cioè a realizzare prodotti a costi competitivi, la produzione
rimane ferma anche se si ha a disposizione il denaro per avviarla.
Infatti, i tedeschi ci dicono che dobbiamo fare le riforme. Le richieste di
riforme che pretendono riguardano la riduzione della spesa pubblica
per ridurre il debito pubblico; che a lungo andare diventa riduzione di
stipendi, pensioni e licenziamenti perché il taglio degli sprechi è solo di
qualche decina di miliardi. Quindi anche questa strada contraddice lo
sviluppo espansivo che si vorrebbe realizzare. Per realizzare la
competitività in generale dovremmo ridurre l’Italia allo stesso livello
produttivo dei Paesi come la Cina o l’India allora avremmo anche noi
crescite del Pil del 7 -8; ma, questo non è realizzabile. L’azione di
Draghi nel settore finanziario abbinata ad una regolamentazione dei
commerci potrebbe farci uscire dalla crisi. Con la sola operazione di
Draghi, se la crescita ci sarà, corrisponderà allo zero virgola rispetto
alle aspettative attuali.
Rino Tartaglino
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ILLUSTRAZIONE:
Grafico: QE (Allentamento quantitativo)
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MIE SPERANZE
Mio Dio, di padre in figlio si tramanda quello che
tu hai fatto per noi, tutti raccontano le tue
imprese. Parlano della tua gloria e della tua
maestà e io medito le tue azioni prodigiose.
Narrano con stupore la potenza delle tue opere e
io racconto le tue meraviglie. Diffondono la fama
della tua bontà immensa, cantano con gioia la tua
vittoria. Il Signore è bontà e misericordia, è
paziente costante nell’amore. Il Signore è buono
con tutti, ha misericordia per ogni creatura.
(Salmo 145 / 4- 9)
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Davide, profeta e re, testimone di fede, oltre duemila anni or sono scrive e
canta ciò che sento di dire convintamente io. Lasciando la vita terrena, il mio più
grande desiderio sarà che i miei figli ed i miei nipoti, con il loro modo di
esprimersi e di operare, continuino la mia lode. Una lode che ha motivazioni ben
più grandi di quelle di Davide: per incontrare in modo pieno, nella persona di
Gesù Dio che si è fatto uomo. In lui ci dona e ci dimostra il suo amore, espia e
muore in croce per noi. Cristo risorge per dare certezza che la storia sacra è
storia di gioia, che la nostra esistenza è largamente condita di gioia. La vita
terrena di Gesù è la più grande impresa di Dio per noi. Tuttavia egli è il vivente
e continua a manifestarsi in tutta la storia umana. Io ho visto e sperimentato
segni e prodigi nella mia vita, ho visto per me risolversi felicemente situazioni
impossibili. Tali esperienze auspico alla mia discendenza; l’intervento evidente
del Signore nella loro vita concederà un entusiasmo almeno pari al mio. Di
questa benedizione non si insuperbiscano ma vadano incontro alle difficoltà
sapendo che: “Il Signore è buono con tutti, ha misericordia di ogni creatura”.
Renzo Mattei
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19/1 - NEPOTISMO: Nel Rinascimento era di moda nello Stato Pontificio assegnare
incarichi a parenti e questo era chiamato nepotismo. Un giornalista che fa indagini
parlamentari ha scoperto che anche adesso molti parenti di politici hanno incarichi
come segretari, commessi e burocrati vari.
Sotto qualunque regime chi comanda cerca di ottenere dei privilegi. Questo si verificherà
anche fra tremila anni.
19/1 - SETTE MILIONI: Alla S. Messa celebrata dal Papa a Manila hanno assistito sette
milioni di fedeli. Storicamente le presenze non sono mai state tanto numerose.
Speriamo che la fede sia corrispondente al numero dei presenti.
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19/1 - NAZIONALISMI: Se in tempi di prosperità
l'Europa ha vissuto il riconoscimento di una
identità sovranazionale, la crisi ha spalancato la
strada a movimenti populisti. I cui argomenti,
grazie al terrorismo, hanno ora più consenso.
Questa è l'osservazione che il giornalista
Massimo Nava fa sul Corriere della Sera e
riassume la situazione della crisi europea. In
pratica, fino a quando le cose andavano bene ci
sentivamo europei, ora che le cose vanno male
molti sono ritornati a credere nelle loro patrie
d'origine. Questo ha una sua logica, se vai a
stare meglio nessuno si oppone se, invece , le
cose peggiorano finisci per cercare altra soluzione.
All'epoca di De Gasperi ed Adenauer l'Europa era vista come un ideale politico di pace con
una buona aspettativa di prosperità che in parte si è realizzata. Poi le cose sono cambiate si
è arrivati ad una situazione di crisi sia economica che di valori. Contestualmente noi
vediamo che in Europa tutto il potere è espresso dalla grande industria e dall'alta finanza.
Tutte le leggi sono in funzione degli interessi di questi gruppi. Sono quindi imposte norme
ferree che gravano sulla popolazione che viene sempre più caricata di obblighi e viene
impoverita da questa crisi la cui massima espressione è la disoccupazione. Tutti i
provvedimenti che vengono presi o sono solo dei palliativi che non risolvono nulla oppure
sono disastrosi come quelli adottati in Grecia o a Cipro. Poiché l'Europa governata da
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queste élite non prevede e non dà alcuna aspettativa diversa è chiaro che molta gente
finisca per considerare la stessa Europa responsabile di tutte le disgrazie così ritorna a
pensare in termini nazionali. L'Europa ha consegnato la sua sovranità all'alta finanza
straniera, ha accettato con la globalizzazione di rendere non competitive le nostre
produzioni. Il risultato è la crisi. Si ritorna ai nazionalismi perché l'Europa ha cessato di
essere una opportunità, si è trasformata in un castigo.
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20/1 - CONIGLI: Di ritorno dal viaggio dalle Filippine il Papa si è intrattenuto coi
giornalisti ha dichiarato di essere contrario alla "colonizzazione ideologica dei libri
sul gender" ed ha spiegato come deve essere la vera famiglia. Dopo questo buon
intervento ha detto: "Alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere
come conigli; la parola chiave è una paternità responsabile". E a proposito del
numero dei figli, il Papa ha affermato: "Credo che il numero di tre sia un buon
numero".
Da amici, consigliamo al Papa, quando vola a diecimila metri, di limitare i suoi interventi con
i giornalisti ai soliti buon giorno e buona sera.
20/1 - BANCHE POPOLARI: Le principali banche popolari per decisione governativa
diventeranno società per azioni.
Se le grandi banche popolari fanno la stessa attività delle altre grandi banche è giusto che
abbiano la stessa condizione giuridica. Il problema potrebbe essere un altro, cioé
appropriarsi di questi centri economici per assegnarli ai propri amici di partito. Cosa meno
giustificabile.
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20/1 - GUERRA NELL'ISLAM: Nello
Yemen gli sciiti si ribellano al governo
centrale e tentano il colpo di Stato. In
Iraq ed in Siria si sviluppa una guerra
feroce contro i rispettivi governi per
l'affermazione di un sedicente califfato
che è schierato contro il potere dei
governi di Assad (alauwita) in Siria e di
quello di Bagdad che ha simpatie
iraniane. Prima che con i cristiani e gli
occidentali in genere, la guerra è tra le
due fazioni islamiche, dei sunniti e degli sciiti. Da una parte l'Iran, gli Hezbollah
libanesi, i curdi, il governo di Assad ed i palestinesi di Hamas. dall'altra l'Arabia
saudita, gli emirati del Golfo con un appoggio un po' ambiguo della Turchia. L'Europa
viene toccata indirettamente dalle solite scene di terrorismo sia per le azioni criminali
in Medio Oriente sia per attentati in Europa. Qualcuno dice che bisogna resistere ai
tagliagola, non pagare riscatti.
L'affermazione del terrorismo in Medio Oriente è dovuto essenzialmente alle politiche
sbagliate degli Occidentali. Gli americani spesse volte hanno finanziato gruppi terroristici
per combattere il nemico del momento. Adesso, nei confronti del sedicente califfato
l'atteggiamento è ambiguo. Sono state fatte tante guerre sbagliate e criminali, sarebbe
opportuno non lasciare che si affermi una istituzione terroristica come l'Isis. Va combattuta
seriamente. Non pagare il riscatto ai tagliagole si può fare ma bisogna avere un deterrente.
Si fanno delle retate sul territorio siriano o iracheno e poi si scambiano gli ostaggi. Inoltre
quando si catturano dei terroristi in Europa non vanno espulsi ma messi in galera. Possono
servire come mezzo di scambio.
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21/1 - REFERENDUM: La Corte Costituzionale boccia il referendum della Lega che
voleva abolire la Legge Fornero sulle pensioni.
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Non si conosce la motivazione; ma, di per sé la Legge Fornero con le sue incongruenze che
ha creato tanti problemi e non è una norma fiscale. Le tasse non si possono abolire per
referendum. Quindi, a nostro parere, il referendum doveva essere ammesso. In molti casi ci
siamo accorti che la Corte Costituzionale agisce come un organo politico e questo, sembra
uno dei casi. In passato fu ammesso il referendum sulla scala mobile eppure non fu
bocciato dalla Consulta anche se riguardava una questione di soldi.
21/1 - FARMACI: Una azienda farmaceutica americana vende un farmaco anti epatite
C al prezzo di 1000 dollari la pillola. L'Ufficio brevetti di Delhi ha respinto la
registrazione del farmaco ritenuto troppo generico; quindi, in India non pagano
compensi alla Gilead, l'azienda che produce il farmaco e la pillola può essere così
venduta ad un dollaro.
La cosa da fare è realizzare un centro di ricerche a livello mondiale finanziato da tutti gli
Stati in modo da ottenere farmaci per la maggior parte delle malattie a costi accettabili.
Certe forme di strozzinaggio sono più odiose delle malattie.
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21/1 - IL PATTO DEL NAZARENO: Continuano a
funzionare gli accordi tra Renzi e Berlusconi che
ogni tanto si incontrano per sistemare le loro
vertenze politiche. Renzi per governare deve
fermare la sua sinistra interna che fa di tutto
mettergli i bastoni tra le ruote. Così per governare
deve avere l'appoggio dei voti di Forza Italia.
Berlusconi, per avere l'agibilità politica è disposto
ad appoggiare Renzi che è l'unico che
indirettamente può dargliela facendo eleggere un
presidente della Repubblica che sia ben disposto.
Da due debolezze si realizza una forza. Berlusconi
per l'elezione di un presidente non ostile ha accettato una riforma elettorale poco
gradita. Renzi con questo patto del Nazareno rischia di perdere una parte cospicua
del partito che se fino a ieri detestava Berlusconi; ora, detesta ancora di più Renzi e
vorrebbe far cadere ma non sa come farlo.
Accordo solo per poco o a lungo termine? Che i due facciano i loro affari, l'abbiamo capito
ma, speriamo che si decidano a fare anche i nostri interessi.
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22/1 - BIMBI SU MISURA: Da uno studio inglese
apprendiamo
che
degli
scienziati
stanno
sperimentando la modifica del dna dei topi nel
momento del concepimento cosa che poi potrebbe
essere trasportata nel campo umano per la
realizzazione di bimbi su misura. Questi studi
consistono nell'utilizzare ed assemblare i migliori
geni di padre e madre. Inutile dire che tutto avviene
in laboratori con l'utilizzo di gameti umani. La cosa
non è ancora realizzabile sul piano fattuale ma
questi studiosi si propongono questo traguardo.
Sempre alla ricerca del figlio migliore, in Austria si
sta discutendo come rendere possibile per legge la
selezione degli embrioni durante il processo di
fecondazione artificiale.
Sia nella ricerca inglese che nella legge di selezione
degli embrioni si va contro natura e si commette colpa gravissima. La società moderna che
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ha cancellato Dio arriverà in un tempo non lontano a commettere crimini peggiori del
nazismo e del comunismo. Ma , forse i castighi arriveranno prima che ciò avvenga.
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22/1 - DRAGHI: LA Bce vara il piano di acquisto titoli di 60 miliardi al mese a partire
da marzo fino a settembre 2016 con l'intenzione di stimolare l'economia europea. Non
sono mancati i contrasti a questa operazione. Il governatore della Bundesbank,
Weidmann era contrario. L'immissione di liquidità dovrebbe avere la funzione di
favorire gli investimenti e favorire gli acquisti cosa che metterebbe in moto
l'economia nell'Eurozona.
In America la cosa ha funzionato perché i tassi erano alti ma in Europa i tassi sono già al
minimo e la riduzione è impossibile. Inoltre l'inflazione si realizza se i cittadini hanno soldi da
spendere, se non si muove l'economia reale le cose restano come sono.
22/1 - DAVOS: Al World economic forum di Davos dove sono riuniti politici,
imprenditori e banchieri di importanza mondiale, si discute da alcuni giorni cosa
bisogna fare per governare le sorti del mondo. Ovviamente si parla dei mali attuali poi
si dice che bisogna fare alcune cose per migliorare la situazione ma sciolte le
assemblee, ognuno torna a casa e fa esattamente come prima: gli interessi dei poteri
forti. Al margine di questo convegno sull'economia, il finanziere americano Paul
Singer ha voluto vi fosse una discussione sui diritti degli omosessuali.
Come sempre, da questi convegni, ci possiamo aspettare poco di buono.
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23/1 - CHI E' RENZI?: Renzi, da buon
democristiano, fa finta di sostenere la
famiglia ma lavora per distruggerla. Dal
divorzio breve alla fecondazione eterologa,
passando dalla farsa degli 80 euro, al
riconoscimento delle unioni omosessuali,
alla spinta in Europa del movimento gay, alla
Legge Scalfarotto che dovrebbe chiudere la
bocca a chiunque abbia qualche dubbio sulla
normalità dell'omosessualità costituiscono
tutta una conferma della sua linea contro la
famiglia. Renzi ha il sostegno della
Confindustria e del sistema finanziario
internazionale come si vede dal programma
adottato che ricalca il modello proposto dalla
Confindustria. I maggiori costi per il risanamento del debito graveranno sulle spalle
del ceto medio e sulla piccola proprietà. Sui piccoli immobili con la rivalutazione delle
rendite catastali arriverà ulteriore stangata. Anche in questo caso la penalizzazione
delle famiglie si manifesterà in tutta la sua gravità. La differenza tra il lugubre Monti
che ha cominciato col bastonare gli italiani secondo l'ordine venuto dagli strozzini
internazionali, Renzi pur con i suoi modi meno funerei continua sulla stessa strada
aggravandola.
Renzi è un ex democristiano di sinistra che si è aggregato al Pd e fa una politica di destra
non popolare ma gradita all'alta finanza, in linea con l'Unione europea e sostanzialmente
nemica del ceto medio chiamato a sostenere i costi della crisi. Sul piano etico è
anticattolico.
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23/1 - CORSI IN INGLESE: Il rettore del Politecnico di Milano aveva stabilito di istituire
corsi magistrali esclusivamente in inglese ma a questa decisione si sono opposti
oltre cento professori, anche l'Accademia della Crusca (in difesa dell'italiano), poi il
Tar ed il Consiglio di Stato. Adesso è stata chiamata in causa la Consulta che ci
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dovrà dire se l'esclusione dell'italiano viola o meno l'articolo 6 della Costituzione che
riconosce alla lingua italiana il valore fondante dell'identità personale.
Per molti insegnanti probabilmente fare tutto in inglese costituisce una complicazione così
come per gli studenti italiani dover studiare in inglese. La cosa migliore sarebbe aggiungere
agli esami un corso d'inglese e lasciar perdere tutto questo complesso d'inferiorità nel
confronto degli stranieri.
23/1 - REQUISITI: Il governo Renzi ha deciso di nominare alla presidenza dell'Inps il
prof. Tito Boeri. Il relatore di maggioranza Sergio Pizzolante pur apprezzando il
profilo accademico di Boeri ritiene che non abbia i requisiti e l'esperienza
manageriale per ricoprire l'incarico. Per questo si pretendono chiarimenti dal
governo.
Si vede che nella lotta di potere adesso scoprono anche che ci vuole la competenza. Di
solito certi incarichi consistono nel capire ed esporre dei dati calcolati da altri. Del resto se si
ritoccano le pensioni ogni pochi anni di chi è la colpa di una struttura rigida oppure del
presidente che non sa fare il manager?
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24/1 - IL VOTO GRECO: Domani i
greci vanno al voto e come dicono gli
esperti l’Europa trema. La situazione
disastrosa del Paese ha portato alla
ribalta il partito della sinistra radicale
Siryza guidato da Alexis Tsipras che
in questi giorni ha detto che se
vincerà
il
suo
partito:
“Non
rispetteremo le intese sull’’austerity”.
In Grecia in questi anni i sacrifici
sono stati enormi. Dimezzate le
pensioni, ridotti gli stipendi e
aumentata la disoccupazione. Il 30%
delle famiglie vive sotto la soglia di povertà. In precedenza faceva paura il partito di
estrema destra Alba Dorata ma il governo l’ha neutralizzata per via giudiziaria con
accusa di sovversione mettendo in galera metà dei dirigenti. La cose non sono
migliorate anzi il debito pubblico nonostante i sacrifici è schizzato dal 120% del Pil al
175%. Adesso avanza la sinistra di Siryza e non è possibile utilizzare la via giudiziaria
per eliminarla. La stessa Ue riconosce la situazione di crisi nell’Eurozona. In un
documento di metà gennaio afferma: «La crisi ha accresciuto il disagio finanziario e i
livelli di debito delle famiglie, esacerbato la povertà e l’esclusione sociale, indebolito i
legami sociali e spinto molte famiglie e molte persone ad affidarsi a un sostegno
informale». La Grecia è stata guidata da fiduciari dell’alta finanza, è finita sotto la
tutela della Troica ma le cose non sono migliorate.
In ogni caso , dopo le elezioni se vince la sinistra di Tsipras almeno il debito verrà
rinegoziato ma questo potrebbe non bastare. Se la Grecia otterrà di non rispettare i patti,
anche altri potrebbero fare lo stesso con esisti non prevedibili.
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24/1 - NOTTE DELL'ONESTA': Pare che il Movimento cinque stelle abbia chiamato la
manifestazione di Roma dei suoi fedelissimi "Notte dell'onestà". Durante la
manifestazione sono stati denunciati tutti gli altri partiti di colpe gravi specialmente
messi in ridicolo gli accordi tra Renzi e Berlusconi.
Speriamo che Beppe Grillo metta in cantiere anche il "Giorno dell'onestà" così c'è più luce e
si vede più chiaro.
24/1 - DECAPITATO: In un video la setta assassina dell'Isis ha mostrato un'altra
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decapitazione. Un giornalista giapponese è stato assassinato col solito metodo del
coltellaccio e la scena è stata recapitata via internet alla madre dell'assassinato. Per
l'altro giornalista giapponese si richiede, per la sua di liberazione, di scarcerare una
terrorista prigioniera in Giordania.
Per quanto sia crudele ed inammissibile la saharia, i masnadieri dell'Isis vanno oltre,
assassinano anche persone completamente innocenti solo per dimostrare che possono fare
quello che vogliono, tanto non saranno puniti.
24/1 - MUORE IL RE D'ARABIA: Il novantenne re Abdullah muore e sul trono sale il
suo fratellastro Salman di 79 anni. Dalla dichiarazione ufficiale vi sarebbe una
continuità nella linea politica. Controllare gli sciiti, combattere l'Isis e restare arbitro
del petrolio.
E' comprendibile che il re voglia controllare gli sciiti, in Arabia sono a maggioranza sunniti.
Più difficile capire perché vogliano combattere l'Isis perché anche i sauditi sono wahabiti,
cioé fondamentalisti. Fare da arbitri sul petrolio, questo è possibile. In questi mesi hanno
abbassato il prezzo del greggio e forse lo faranno ancora.
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25/1 - AZZARDO DI PUTIN: La
tregua tra i filorussi e il governo
ucraino non è mai stata effettiva.
Bombardamenti con decine di
vittime civili, scambi di colpi di
artiglieria su tutto il fronte e anche
scambi di accuse tra le parti
contendenti. I filorussi sono
all'attacco.
Le
truppe
dei
separatisti sono alle porte di
Mariupol, la città sul Mar d'Azov
che presumibilmente farebbe parte
di un corridoio per unire la Russia
alla penisola di Crimea. E' evidente
che i filorussi sono aiutati dalla Russia con forniture di armi e di uomini. Mentre
l'Europa è preoccupata con i problemi sollevati dal fondamentalismo arabo la Russia
approfitta della situazione per acquisire più terreno possibile in Ucraina. Questa
sarebbe la premessa per una eventuale spartizione. La Germania che guida l'Ue si è
impegnata a negare qualsiasi attenuazione delle sanzioni alla Russia.
Noi abbiamo bisogno che in Europa non vi siano più questioni di confini ma nello stesso
tempo questi problemi sono collegati ad alleanze economico-militari. La manovra di far
entrare prima nella Ue e poi nella Nato l'Ucraina è stata una operazione avventata che ha
l'obiettivo di indebolire la Russia; cosa che ha portato allo scontro. Storicamente i nemici
della Russia hanno sempre attaccato partendo dall'Ucraina.
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25/1 - MOBILITA': L'idea del governo di trasferire i ventimila dipendenti in esubero
dalle Province negli uffici giudiziari, se realizzata segnerebbe la fine di una lunga
epoca della nostra Pubblica amministrazione. Prima si crea la mobilità nell'ambito di
una stessa amministrazione poi tra amministrazioni diverse dello stesso pubblico
impiego; infine, la mobilità fuori, cioè il licenziamento.
Tutte queste operazioni che si svilupperebbero nel tempo con la motivazione di
razionalizzare il lavoro hanno lo scopo di abolire il posto fisso e nel lungo periodo di ridurre
le retribuzioni.
25/1 - FREGATURE: L'Ue entro i limiti del possibile dovrebbe nel governo dei vari
Paesi, essere ispirata alla solidarietà invece, sembra il contrario. Nel caso
dell'operazione di Draghi per l'acquisto di titoli se vi sono dei vantaggi vengono
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ripartiti su tutti gli Stati mentre nel caso di perdite l'80% sono a carico di chi le
subisce mentre solo il 20% sono ripartite su tutti gli Stati partecipanti. Facciamo
l'esempio: i titoli italiani che hanno tassi di interesse più alti se vengono acquistati le
cedole devono essere messe in un fondo comune e ripartiti. Il titoli tedeschi poiché
hanno cedole vicino allo zero anche se vengono ripartite non viene niente a nessuno.
Delle perdite abbiamo già detto.
La Germania era contraria all'operazione di Draghi, alla fine ha accettato ponendo queste
condizioni che sono tutte a suo vantaggio.
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LE DRAGHI BALL
NON FAN MALL
L’Eurozona è taroccata
vuole Draghi sia salvata.
Per non fare altri ritardi
qui ci sono mille miliardi.
Li regala alle banche,
per finanziare i clienti
di aziende un po’ stanche,
e con pochi acquirenti.
Ma i banchieri, smaliziati
danno i soldi ai più fidati.
Che già stanno guadagnando
e lascian gli altri allo sbando.
Ora che l’euro un po’ va giù,
tutti i prezzi vanno all’insù.
Ma chi ha poco denaro
non compra perché caro.
Ciò va bene a speculatori
forse anche ad esportatori.
Già le banche han guadagnato,
ma il cittadino resta fregato.
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ANNOTAZIONE
TEMPI DURI PER "PEPPA PIG"
La maialina più famosa del mondo rischia infatti
di venire affettata dai colpi della censura. La
star dei cartoni animati è finita - indirettamente
- nel mirino della “Oxford University Press”,
casa editrice britannica con un giro di affari tra i
più redditizi del Regno Unito, che ha deciso di
vietare nei suoi testi, principalmente destinati a
bambini e ragazzini, ogni riferimento, visivo e
verbale, ai suini, in nome del rispetto religioso
nei confronti di ebrei e musulmani. La scelta, resa pubblica dalla “Bbc”
tramite Jim Naughtie, marito di una scrittrici della “Oxford University
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Press”, Eleanor Updale “Molti dei materiali che pubblichiamo nel Regno
Unito sono venduti in più di 150 paesi e devono tenere conto delle
diverse culture e sensibilità. Le nostre linee guida sono pensate per fare
in modo che le nostre pubblicazioni possano raggiungere un pubblico
molto vasto”, ha spiegato un portavoce della società a giustificazione
del diktat, ovviamente, mal tollerato dagli autori. “E’ una scelta
completamente
insensata”,
ha
affermato
Khalid
Mahmood,
parlamentare laburista britannico di fede islamica, mentre il Jewish
Leadership Council, l’associazione che rappresenta gli ebrei in Gran
Bretagna, si è limitato a ricordare come la loro religione impedisca di
nutrirsi del maiale, non di nominarlo.
A forza di essere politicamente corretti si finisce per censurare anche quelle cose
che agli altri non interessano affatto. Però, un motivo per non fare più questo
fumetto in realtà c'è, l'immagine è troppo brutta.
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ULTIMA ORA: ELEZIONI IN GRECIA - Il partito della sinistra radicale
Siryza ha vinto le elezioni raggiungendo quasi la maggioranza assoluta.
Da domani vedremo come reagiranno le Borse europee e gli organi della
Ue.
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IL LIBRO DELLA SETTIMANA
L'INGANNO DEL GRAN RIFIUTO
La vera storia di Celestino V
Papa dimissionario
di Barbara Frale
UTET - Euro 10
Barbara Frale è ampiamente conosciuta per essere
una delle studiose più accreditate sulle vicende dei
templari e da oltre 10 anni studia i documenti
originali come Ufficiale presso l'Archivio Segreto
Vaticano. Pertanto la pubblicazione sul momento
sull'onda dell'effetto dimissioni del Papa Benedetto
XVI, non può che suscitare interesse per quanto
successo tanti secoli fa. Il libro della Frale parte da
solide basi di ricerca sulle vicende del papato in
quell'epoca. Punto confermato dall'ampia mole di
note dettagliate e da una sostanziosa bibliografia.
La lettura non può quindi deludere le attese di un
attento lettore. Sostanzialmente l'autrice vuole dimostrare, che le fonti che
hanno condizionato la storiografia e la storia dei secoli successivi agli eventi
raccontati, sono state ampiamente manipolate, e che ci hanno quindi lasciato in
"eredità" una storia un po' diversa da quella reale. I personaggi chiave della
vicenda, che escono entrambi in qualche modo ridimensionati da questa ricerca,
sono ovviamente Celestino V e Bonifacio VIII. L'autrice dimostra, da una parte,
come Celestino abbia non poche responsabilità (evidentemente colpose e non
dolose) sulle drammatiche vicende degli anni successivi, in particolare in
riferimento allo scontro tra papato e corona francese che portò al "dramma"
dello schiaffo di Anagni e, più tardi, all'"esilio" avignonese. Anche lo stesso
Dante, che ci ha tramandato l'associazione (per altro piuttosto arbitraria) di
Celestino come quello del gran rifiuto, ha avuto non poche responsabilità, per
interessi personali, a tramandare un'immagine storica di Celestino, e soprattutto
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di Bonifacio, non certo fedeli alla realtà. D'altro canto, Bonifacio VIII ne esce
ridimensionato in positivo. Spesso ci è stato spiegato come le dimissioni di
Celestino furono fortemente caldeggiate da Benedetto Caetani che aveva fretta
di succedergli e che, per essere sicuro che non ci ripensasse, lo imprigionò e
addirittura lo uccise. La realtà, fonti alla mano, è ben diversa. Anzitutto, da
quanto è possibile sapere, la scelta del conclave di eleggere Pietro da Morrone fu
sincera, ossia veramente dettata dalla volontà di trovare qualcuno moralmente
ineccepibile e che non fosse invischiato in interessi di parte con qualche famiglia
romana o qualche regnante europeo. Ma i cardinali si resero presto conto che la
scelta dell'eremita fu fallimentare. Pietro da Morrone era certamente Santo. Ma
si fidava di chiunque ed era quindi facile preda di svariati approfittatori. Inoltre
era anche piuttosto ignorante in tema di diritto canonico (per non parlare di
politica e diplomazia). Il risultato fu che in poche settimane assegnò a pioggia
cariche e privilegi ai personaggi più improbabili e poco raccomandabili, diede
molte disposizioni vedendosi poi costretto a cancellarle subito dopo vuoi perché
in contrasto con altre, vuoi perché "costretto" dalla fazione opposta a cui le
aveva concesse. In breve in curia fu il caos. Le fonti riportano le preoccupazioni
di molti prelati in giro per l'Europa per quanto succedeva in curia. Fino al punto
che lo stesso Celestino, che seppur indebolito dall'età fu sempre molto lucido,
capì che non si poteva andare avanti così, e che era necessario farsi da parte. La
prima scelta di Celestino però non fu quella di dimettersi, ma di affidare a una
commissione di tre cardinali da lui scelti la gestione della curia e della Chiesa
tutta. Vi furono molte discussioni tra i cardinali, che tuttavia respinsero questa
richiesta come canonicamente inaccettabile, oltre che pericolosa. La buona fede
dei cardinali è dimostrata proprio dal fatto che rifiutarono tale opzione, che
avrebbe avuto, come è evidente, enormi vantaggi sul piano pratico: bastava che
le maggiori fazioni si accordassero e si spartissero il potere. Ma, evidentemente,
il loro rifiuto dimostra che nessuno, o almeno la maggioranza dei cardinali,
voleva soppiantare Celestino. Fu dopo questo rifiuto che Celestino decise di
dimettersi. Ma non lo fece con un colpo di testa, ma decise di consultare,
privatamente e singolarmente, i cardinali più esperti. Il primo dei quali fu
proprio Benedetto Caetani. Celestino quindi pronunciò il suo discorso di
dimissioni (di cui possediamo il testo originale) in modo sorprendentemente
simile a quello che abbiamo vissuto un anno fa, ossia in un concistoro, di fronte
ai cardinali, e con parole molto simili a quelle usate da Benedetto XVI. Il suo
non fu quindi un "rifiuto", ma una scelta ponderata e meditata, causata da
oggettive difficoltà. Ma anche i fatti successivi alle sue dimissioni furono un po'
diversi da come spesso vengono raccontati. Il conclave elesse Benedetto Caetani
(Bonifacio VIII), perché unanimemente ritenuto il può abile curiale per risolvere
il grave caos nel quale ci si era trovati. Inoltre era ben voluto da tutti i più
potenti re del momento. Era anche sicuramente uno dei cardinali più
moralmente irreprensibili e non aveva particolari interessi da difendere.
Bonifacio VIII pretese che Celestino rimase con lui, ma Celestino volle tornare al
suo eremo. Si giunse infine ad un accordo con Celestino che fu assegnato in una
fortezza non troppo lontano da Roma, ma dove poteva vivere isolato come
voleva. Ovviamente la fortezza era presidiata, ma non per evitare che Celestino
scappasse (non ne aveva alcuna intenzione), ma per evitare che altri lo
rapissero e lo "usassero". Da qui nacque, vedremo come, la leggenda della
prigionia. Il libro poi traccia le vicende successive riguardanti il pontificato di
Bonifacio VIII, i suoi contrasti con Filippo il Bello per questioni economiche. Il re
di Francia per finanziare le sue guerre, tassò le rendite ecclesiastiche, aprendo
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un conflitto gravissimo con la Chiesa. Da questo conflitto nasce l'immagine del
cattivo Bonifacio VIII e del "martire" Celestino V. Lo "schiaffo" di Anagni, nacque
infatti perché Bonifacio era ormai pronto a pubblicare la bolla di scomunica di
Filippo (cosa che allora per lui avrebbe significato la sua rovina). Ecco perché il
suo inviato Nogaret assieme a Sciarra Colonna (che avevano come detto lo
stesso interesse ad eliminare Bonifacio), tentarono di arrestarlo con un'irruzione
tanto violenta: per impedire la pubblicazione della bolla, ormai imminente. Pochi
giorni dopo Bonifacio morì. Chi è interessato a conoscere la verità storica di
questi eventi, nel libro della Frale troverà tutti gli elementi conoscitivi del caso.
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LA MIGLIORE DELLA SETTIMANA
L'UNIONE FA LA FORZA
Vignetta di Vauro - Corriere della Sera 22/1/15
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