3. La scuola e la formazione di Maria Antonia Moretti e Paolo Rigo* Il capitolo si occupa di sette specifici elementi attinenti ai processi formativi nell’anno scolastico 2012/13 e, per alcuni dati, nell’anno scolastico 2013/14: 1. l’analisi delle iscrizioni nelle prime classi di ogni segmento di istruzione e di istruzione e formazione professionale (Iefp) nell’anno scolastico 2013/14 2. l’output del sistema formativo provinciale, esaminato in base al numero dei diplomati nella secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2012/13, dei qualificati nei Cfp nell’anno formativo 2012/13 e degli esiti degli scrutini finali delle classi antecedenti la quinta nell’anno scolastico 2012/13 3. l’analisi della popolazione scolastica nell’anno scolastico 2013/14 relativamente alla consistenza delle classi del nuovo ordinamento (dalla classe prima alla classe quarta) e delle classi dei percorsi Iefp attivati presso gli Ip e presso i Cfp 4. l’analisi delle composizione delle classi del sistema di istruzione della provincia in relazione all’età dei frequentanti 5. la dinamica delle presenze degli alunni stranieri nelle scuole e nei Cfp del territorio trevigiano ad agosto 2013 6. i risultati delle prove Invalsi dell’anno scolastico 2012/13 esaminati a livello provinciale in relazione al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado e dei percorsi di Iefp presso i Cfp (livello 10) 7. la formazione universitaria degli studenti trevigiani letta alla luce della dinamica degli immatricolati nell’anno accademico 2012/131. * Rispettivamente, Osservatorio Economico e Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso. I paragrafi 1, 2.1, 2.2, 3, 4, 5 e 6 sono stati redatti da Paolo Rigo, i paragrafi 2.3, 8 e 9 da Maria Antonia Moretti, il paragrafo 7 da Maria Antonia Moretti e Paolo Rigo; la raccolta ed elaborazione dati relativa alla formazione professionale e all’università è stata realizzata da Monia Barazzuol, Osservatorio Economico. 1. L’ufficio di statistica del Miur-Urst conduce annualmente dal 1999 l’Indagine sull’istruzione universitaria, in precedenza curata dall’Istat; scopo dell’indagine è fornire elementi a supporto delle attività nazionali ed internazionali di monitoraggio e di valutazione del sistema universitario. I dati resi disponibili al momento di andare in stampa (7 maggio) non sono completi, mancano, infatti, quelli relativi ai laureati; inoltre, anche rispetto alle immatricolazioni, non tutte le elaborazioni sono analoghe a quelle degli anni precedenti; ad esempio, non sono disponibili, a livello provinciale, le elaborazioni per genere. 61 1. Iscr izioni nei diver si or dinamenti dei per cor si del secondo ciclo nell’aa nno scolastico 2013/14 L’analisi sotto riportata riguarda le iscrizioni alle prime classi della scuola secondaria superiore statale e non statale, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale presso gli istituti professionali e presso i Cfp/Odf nell’anno scolastico 2013/14, anno scolastico in cui, per la prima volta, le iscrizioni alle classi prime (escluse quelle della scuola dell’infanzia) dovevano esser effettuate on line2. I dati qui discussi, relativi alle istituzioni scolastiche, derivano direttamente dal sistema informativo del Miur, denominato Sidi, che riporta i numeri degli allievi per i quali è stata registrata dal sistema la domanda di iscrizione. Rappresentano pertanto la scelta di prima intenzione effettuata dalla famiglia. Questi dati possono essere confrontati con quelli discussi più avanti e derivanti dalle rilevazioni integrative che ci mostrano, invece, il dato di consistenza reale per l’a.s. 2013/14. Infatti, da febbraio a settembre, possono essere intervenuti dei cambiamenti nel numero di iscritti dovuti, soprattutto, a: mancata promozione all’esame di terza media, passaggi dal sistema dell’istruzione a quello dell’istruzione e formazione e viceversa, nulla osta per iscrizioni fuori provincia. Nella consistenza dei singoli indirizzi, oltre alle ragioni appena espresse, si aggiungono, ovviamente, i cambi di indirizzo intervenuti dopo la fase delle iscrizioni. Le iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie superiori della provincia di Treviso per l’a.s. 2013/14 registrate dal sistema (Tabella 1), sono state 8.284. Tab. 1 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi ordini delle scuole superiori, a.s. 2013/14. N. allievi % Licei Tecnici Professionali Totale 3.291 2.921 2.072 8.284 39,7 35,3 25,0 100,0 Fonte: Sidi Miur. La maggioranza degli studenti (quasi il 40%) si iscrive ad un liceo, nel 35,3% dei casi sceglie un istituto tecnico, mentre solo il 25% dei neo iscritti ha scelto di affrontare il primo anno di studi superiore presso un istituto professionale nei corsi di istruzione professionale o negli Iefp autorizzati presso gli istituti professionali. 2. Su richiesta della Regione del Veneto, il Miur si è reso disponibile a inserire nelle funzioni di ricerca dell’applicativo “Scuola in chiaro” anche i centri di formazione professionale della Regione del Veneto, per consentire alle famiglie di selezionare, nella fase di ricerca della scuola, anche le sedi della formazione professionale regionale e acquisire tutte le informazioni direttamente dai siti dei centri di formazione. Inoltre, la Regione del Veneto ha predisposto la possibilità di iscrizione on line attraverso il sito www.orientamentoveneto.it a cui possono accedere le famiglie interessate ad iscrivere i propri figli a un percorso triennale di istruzione e formazione professionale realizzato presso un Cfp. 62 Tab. 2 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi liceali, a.s 2013/14. N. allievi 327 321 893 562 657 354 106 17 17 32 5 3.291 LI00 - Artistico LI01 - Classico LI02 - Scientifico LI03 - Scientifico - opzione scienze applicate LI04 - Linguistico LI11 - Scienze umane LI12 - Scienze umane - opzione economico sociale LI13 - Musicale e coreutico - sezione musicale LI14 - Musicale e coreutico - sezione coreutica L111 - Classico europeo L201 - Scientifico internazionale Non disponibile Totale % 9,9 9,8 27,1 17,1 20,0 10,8 3,2 0,5 0,5 1,0 0,1 100,0 Fonte: Sidi Miur. Tab. 3 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi liceali in Italia e nel Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti al liceo, a.s. 2013/14. LI00 - Artistico LI01 - Classico LI02 - Scientifico LI03 - Scientifico - opzione scienze applicate LI04 - Linguistico LI11 - Scienze umane LI12 - Scienze umane - opzione economico sociale LI13 - Musicale e coreutico - sezione musicale LI14 - Musicale e coreutico - sezione coreutica L111 - Classico europeo L201 - Scientifico internazionale Non disponibile Totale Italia 8,2 12,5 33,5 12,9 17,0 9,4 4,3 1,0 0,2 Veneto 10,2 9,7 24,6 20,3 18,4 8,7 5,9 }1,0 }0,9 100,0 100,0 }1,2 Fonte: Sidi Miur. Nelle scelte tra gli indirizzi liceali (Tabelle 2 e 3 per i dati percentuali nazionali e del Veneto) il liceo scientifico è quello che riscuote il maggior successo (il 27,1% dei neo iscritti). Il dato percentuale è inferiore al dato percentuale nazionale (33,5%) e di poco superiore a quello veneto (24,6%). Segue il liceo linguistico con il 20% delle scelte (dato nazionale 17%, dato veneto 18,4%). Va qui sottolineato che nel caso del liceo classico il dato della provincia di Treviso, che si attesta al 9,8% sul totale dei neo iscritti alla scuola superiore, è ben inferiore al dato nazionale (12,5%) e di pochissimo superiore a quello del Veneto (9,7%). Le scelte per il liceo artistico, che in provincia riguardano il 9,9% degli studenti neo iscritti, sono invece superiori al dato nazionale che si ferma all’8,2%, ma inferiori al dato veneto che raggiunge il 10,2%. 63 In Tabella 4 sono riportati i dati relativi alle iscrizioni alle classi prime degli istituti tecnici3. L’insieme dei due indirizzi del settore economico raccoglie quasi il 45% del totale degli studenti iscritti alle classi prime dei tecnici, con un 28,7% che sceglie il biennio comune amministrazione, finanza e marketing e un 16,1% l’indirizzo turismo. Tab. 4 – Iscrizioni nelle prime classi degli indirizzi tecnici, a.s. 2013/14. IT01 - Amministrazione, finanza e marketing IT04 - Turismo Totale settore economico IT05 - Meccanica, meccatronica e energia IT09 - Trasporti e logistica IT10 - Elettronica ed elettrotecnica IT13 - Informatica e telecomunicazioni IT15 - Grafica e comunicazione IT16 - Chimica, materiali e biotecnologie IT21 - Agraria, agroalimentare e agroindustriale IT24 - Costruzioni, ambiente e territorio Totale settore tecnico Totale tecnici N. allievi 839 469 1.308 321 24 252 417 134 54 236 175 1.613 2.921 % sull’indirizzo 64,1 35,9 100,0 19,9 1,5 15,6 25,9 8,3 3,3 14,6 10,8 100,0 - % sul totale iscritti 28,7 16,1 11,0 0,8 8,6 14,3 4,6 1,8 8,1 6,0 100,0 Fonte: Sidi Miur. Tra gli altri indirizzi tecnici (con un dato complessivo pari al 55,2% sul totale degli iscritti alle classi prime dei tecnici) solo Informatica e telecomunicazioni con il 14,3% e meccanica, meccatronica ed energia con l’11% superano in termini percentuali di iscritti alle classi prime il 10%. Fanalino di coda, l’indirizzo trasporti e logistica, scelto solo dallo 0,8% degli allievi. I dati veneti e nazionali (Tabella 5) non sono stati resi disponibili disaggregati per indirizzo di studio e pertanto è possibile solo un confronto tra macro indirizzi. Nel Veneto gli iscritti agli indirizzi tecnici del settore economico sono il 45,3% del totale degli iscritti alle classi prime degli istituti tecnici; in Italia sono il 40,7%. Il dato provinciale (44,8%) è di poco inferiore al dato veneto, ma superiore al dato nazionale. Nel settore tecnologico il dato degli iscritti alle classi prime del Veneto è pari a 54,7% sul totale degli iscritti alle classi prime dei tecnici, mentre il dato nazionale è pari a 59,3%. Il dato provinciale (55,2%) è di poco superiore al dato veneto ma inferiore a quello nazionale. Appare abbastanza significativo lo scostamento tra il dato nazionale e quello provinciale relativo al tasso di iscrizione agli istituti tecnici del settore tecnologico che, in provincia, è inferiore di ben 4,1 punti percentuali rispetto al dato italiano. 3. Il riordino degli istituti tecnici, di cui al dpr 15 marzo 2010, n. 88 “Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 13” prevede due settori, economico e tecnologico, distinti, rispettivamente, in due e nove indirizzi. 64 Tab. 5 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi tecnici in Italia e nel Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti agli istituti tecnici, a.s. 2013/14. Italia 40,7 59,3 100,0 Settore economico Settore tecnologico Totale Veneto 45,3 54,7 100,0 Fonte: Sidi Miur. Tab. 6 – Iscrizioni nelle prime classi degli indirizzi professionali, a.s. 2013/14. IP01 - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale IP02 - Servizi socio sanitari IP05 - Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IP08 - Servizi commerciali Totale settore servizi IP09 - Manutenzione e assistenza tecnica IP10 - Produzioni industriali e artigianali Totale settore industria e artigianato Agro-alimentare Meccanica, impianti e costruzioni Totale Iefp Totale istituti professionali N. allievi 209 276 849 196 1.530 137 110 247 29 266 295 2.072 % sull’indirizzo % sul totale iscritti 13,7 18,0 55,5 12,8 100,0 55,5 44,5 100,0 9,8 90,2 100,0 - 10,1 13,3 41,0 9,5 73,8 6,6 5,3 11,9 1,4 12,8 14,2 100,0 Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. In Tabella 6 sono riportati i dati riguardanti gli istituti professionali e i percorsi Iefp4 attivati negli istituti professionali5 in regime di sussidiarietà. Come si evince dai dati riportati, oltre il 70% degli studenti delle terze medie che scelgono un percorso professionale si iscrive ad un indirizzo del settore servizi. Di questi, il 55,5% sceglie i servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Questi allievi rappresentano il 41% del totale degli allievi che si iscrivono ad un professionale. Ben lontani in termini percentuali (il 18%) seguono gli allievi che 4. Va ricordato che a partire dall’anno formativo 2011/2012 è divenuto operativo il nuovo sistema integrato, sulla base dell’Accordo sottoscritto in data 13 gennaio 2011 tra la Regione Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. In particolare, in Veneto è stata adottata la tipologia B di offerta sussidiaria complementare: gli studenti possono conseguire i titoli di qualifica e diploma professionale presso gli istituti professionali che possono attivare percorsi di istruzione e formazione professionale corrispondenti ai diplomi di qualifica triennale già in essere negli istituti professionali medesimi, secondo il previgente ordinamento. Sulla base di uno specifico avviso regionale, gli Ips accreditati presentano la propria candidatura presso la Regione Veneto per attivare percorsi di Iefp configurati secondo la tipologia dell’offerta sussidiaria complementare. Tutti i titoli di qualifica sono stati riportati alle denominazioni del Repertorio di cui all’Accordo in sede di conferenza Stato Regioni del 29 aprile 2010. La classificazione per aree professionali delle figure di riferimento relative alle qualifiche professionali previste dal repertorio nazionale del sistema di istruzione e formazione professionale (Iefp), secondo l’Accordo in CU del 27 luglio 2011, è riportata nell’Appendice 1, cap. 13 del Rapporto 2012. 5. Gli Ip presso cui sono attivati percorsi di Iefp sono: Isiss D. Sartor, Ipsia G. Galilei, Ipsia G. Giorgi, Ipsia I. Pittoni, Isis C. Rosselli, Isis A.V. Obici. 65 scelgono i servizi socio sanitari (13,3% sul totale), i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale e i servizi commerciali. Per ciò che riguarda il settore industria e artigianato, che complessivamente raccoglie l’11,9% degli allievi che scelgono un percorso professionale, la scelta maggioritaria (55,5%) è per manutenzione e assistenza tecnica. Riguardo, infine, i percorsi Iefp autorizzati presso gli Ip, i corsi attivati in provincia nell’anno formativo 2013/14 appartengono alle aree agro-alimentare, meccanica, impianti e costruzioni e raccolgono il 14,2% degli allievi che scelgono un istituto professionale; nel 90,2% dei casi la scelta operata va a favore dell’area meccanica, impianti e costruzioni6. Anche per gli istituti professionali i dati nazionali e del Veneto sono stati forniti non disaggregati (Tabella 7). Tab. 7 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi professionali in Italia e nel Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti agli istituti professionali, a.s. 2013/14. Italia 72,4 20,6 7,0 100,0 Istituti professionali - settore servizi Istituti professionali - settore industria e artigianato Percorsi di Iefp c/o Ip Totale Veneto 70,1 20,8 9,1 100,0 Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp nel Veneto, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. Dal confronto si evince come, in provincia di Treviso, la percentuale degli allievi che, avendo scelto un istituto professionale, si indirizzano al settore servizi (73,8%) sia di poco superiore al dato nazionale, in maniera più consistente a quello veneto. Il dato riferito ai percorsi di istruzione e formazione professionale presso gli Ip (14,2%) è, invece, di molto superiore sia al dato nazionale che a quello del Veneto. Di conseguenza risulta di molto inferiore il dato provinciale riferito al settore industria e artigianato: 11,9% contro il 20,6% nazionale e il 20,8% del Veneto. È chiara negli studenti che scelgono i professionali la propensione a rivolgersi verso il settore servizi piuttosto che a quello industria e artigianato. Appare a questo punto utile riepilogare i dati complessivi a confronto (Tabella 8). In provincia di Treviso è chiara la minor propensione rispetto al Veneto e all’Italia ad iscriversi ai licei: quasi 10 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale. Il dato riguardante i tecnici mostra una maggiore omogeneità con il dato veneto (che mostra un +3 punti percentuali) e il dato nazionale (-4,2 punti percentuali). Interessante il dato provinciale riguardante gli indirizzi professionali e i 6. In riferimento all’offerta sussidiaria degli istituti professionali statali e paritari,va ricordato che i percorsi triennali Iefp possono essere attuati solo da istituti professionali accreditati ai sensi della vigente normativa regionale e possono essere attivati solo per figure corrispondenti ai diplomi di qualifica triennale già in essere nei medesimi istituti professionali, secondo il previgente ordinamento (Tabella 3 allegata all’Intesa del 16/12/2010). 66 percorsi di istruzione e formazione professionale presso gli Ip che in provincia raccolgono il 25% del totale dei neo iscritti alle classi prime delle superiori, ben 5,3 punti percentuali in più del Veneto e 5,1 punti percentuali in più dell’intera nazione. In Tabella 9 sono riportati i dati relativi alle iscrizioni ai percorsi di Iefp presso i Cfp della Provincia di Treviso 7. Sono 1.171 gli allievi che nell’anno anno formativo 2013/14 hanno scelto di proseguire gli studi dopo la scuola secondaria di primo grado frequentando un percorso Iefp presso un Cfp. Nel 30,6% dei casi la scelta ricade sull’area meccanica, impianti e costruzioni. A seguire le aree servizi alla persona, turismo e sport, e servizi commerciali. Più distanti nelle scelte le altre aree professionali. Considerando gli ultimi tre anni formativi, a partire, cioè, dall’a.f. 2011/12 in cui hanno inizio i percorsi Iefp presso gli Ip, l’andamento delle iscrizioni risulta un po’ alterno, anche se nell’ultimo anno formativo preso in esame si rileva una lieve ripresa rispetto all’anno formativo precedente (Tabella 10). Tale lieve incremento è da imputare a una lieve crescita delle iscrizioni ai percorsi di Iefp presso i Cfp, dato che quelle ai percorsi Iefp presso gli Ip risultano sostanzialmente stabili (Tabelle 11 e 12). Va posto in evidenza come l’area meccanica, impianti e costruzioni, fermi restando i vincoli vigenti circa la tipologia di percorsi di Iefp attivabili presso gli Ip, risulti per tutti gli Iefp, sia attivati presso gli Ip che presso i Cfp, quella prevalente sia in termini assoluti che percentuali (Tabelle 11 e 12). Tab. 8 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi ordini di scuola superiore. Dati percentuali a confronto, riferiti al totale delle iscrizioni alle classi prime, a.s 2013/14. Provincia 39,7 35,3 25,0 100,0 Licei Tecnici Professionali e Iefp c/o Ip Totale Veneto 42,3 38,0 19,7 100,0 Italia 48,9 31,2 19,9 100,0 Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. 7. L’Osservatorio Economico, dal Rapporto 2010, ha abbandonato la rilevazione diretta dei dati sugli iscritti ed i qualificati ai centri di formazione professionale della provincia rivolgendosi alla Regione del Veneto, Direzione Regionale Formazione, Ufficio Formazione Iniziale. Si è evitato così di gravare sugli enti di formazione e, in particolare, di duplicare una richiesta di dati che gli enti già forniscono alla Regione del Veneto a scopo amministrativo. L’estrazione dalla banca dati regionale è avvenuta nel febbraio 2014 ed ha riguardato gli iscritti agli anni formativi 2010/11, 2011/12, 2012/2013, 2013/14 e i qualificati 2009/10, 2010/11, 2011/12 e 2012/2013 della formazione iniziale, eccettuati i dati dei corsi di formazione per disabili. I dati sono stati poi elaborati dall’Osservatorio Economico. I Cfp conteggiati nella banca dati regionale sono i seguenti: Associazione “Lepido Rocco”, Segra-Scuola professionale di estetica, Engim Veneto, Cfp Provincia di Treviso, Enaip Veneto, Madonna del Grappa, Ciofs “Don Bosco” Veneto, Fondazione “Opera Montegrappa”, Cooperativa sociale Dieffe, Scuola professionale edile, Impresa sociale “Accademia La Parigina”, Centro di formazione professionale Ipea e Cfp Isituto Leonardo da Vinci. Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio Formazione Iniziale della Direzione Regionale Formazione. 67 68 47 358 248 184 192 Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Servizi alla persona Servizi commerciali Turismo e sport % 100,0 16,4 15,7 21,2 30,6 4,0 6,0 6,1 26 Manifatturiero e artigianato 146 109 558 Servizi commerciali Turismo e sport Totale 931 97 71 16 643 0 44 60 1.489 206 217 217 649 26 78 96 100,0 13,8 14,6 14,6 43,6 1,7 5,2 6,4 558 103 135 238 2 22 31 27 869 85 53 18 588 17 42 66 M 1.427 188 188 256 590 39 73 93 MF 100,0 13,2 13,2 17,9 41,3 2,7 5,1 6,5 MF% 547 100 120 233 7 25 25 37 919 92 64 15 617 22 45 64 M 1.466 192 184 248 624 47 70 101 MF 100,0 13,1 12,6 16,9 42,6 3,2 4,8 6,9 MF% Anno formativo 2013-14 F Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono provvisori. 201 Servizi alla persona 6 34 Cultura, informazione e tecnologie informatiche Meccanica, impianti e costruzioni 36 Agro-alimentare MF% Anno formativo 2012-13 MF F M Anno formativo 2011-12 F Tab. 10 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp nei Cfp e negli Ips della provincia di Treviso negli anni formativi 2011/12, 2012/13 e 2013/14. Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. 1.171 70 Cultura, informazione e tecnologie informatiche Totale 72 Agro-alimentare N. iscritti Tab. 9 – Iscrizioni nelle prime classi dei percorsi di Iefp presso i Cfp in Provincia di Treviso a.s. 2013/14. 69 26 6 201 146 94 539 Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Servizi alla persona Servizi commerciali Turismo e sport Totale 699 88 16 71 0 435 45 44 1.238 182 217 217 26 441 77 78 100,0 14,7 17,5 17,5 2,1 35,6 6,2 6,3 522 85 238 119 22 2 25 31 614 78 18 45 17 366 48 42 M 1.136 163 256 164 39 368 73 73 MF 100,0 14,3 22,5 14,4 3,4 32,4 6,4 6,4 MF% 545 100 233 120 25 7 35 25 626 92 15 64 22 351 37 45 M 1.171 192 248 184 47 358 72 70 MF 100,0 16,4 21,2 15,7 4,0 30,6 6,1 6,0 MF% Anno formativo 2013-14 F 19 232 9 0 0 0 208 15 0 M 251 24 0 0 0 208 19 0 MF 100,0 9,6 0,0 0,0 0,0 82,9 7,6 0,0 MF% Anno formativo 2011-12 36 18 0 16 0 0 2 0 F 255 7 0 8 0 222 18 0 M 291 25 0 24 0 222 20 0 MF 100,0 8,6 0,0 8,2 0,0 76,3 6,9 0,0 MF% Anno formativo 2012-13 2 0 0 0 0 0 2 0 F 293 0 0 0 0 266 27 0 M 295 0 0 0 0 266 29 0 MF 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 90,2 9,8 0,0 MF% Anno formativo 2013-14 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013-14 sono provvisori. 15 0 0 Servizi alla persona Servizi commerciali Totale 0 0 Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Turismo e sport 4 0 Agro-alimentare Cultura, informazione e tecnologie informatiche F Tab. 12 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp negli Ips della provincia di Treviso. Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono provvisori. 32 34 Agro-alimentare Cultura, informazione e tecnologie informatiche MF% Anno formativo 2012-13 MF F M Anno formativo 2011-12 F Tab. 11 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp nei Cfp della provincia di Treviso negli anni formativi 2011/12, 2012/13 e 2013/14. 2. Output della scuola secondar ia di II gr ado nell’aa nno scolastico 2012/13 L’analisi del prodotto scolastico nel presente Rapporto si concentra, non solo sulla lettura dei dati relativi ai diplomati della secondaria di secondo grado, e alle qualifiche professionali rilasciate dai centri di formazione professionale, ma anche sugli esiti degli scrutini finali per le classi della scuola secondaria superiore antecedenti la quinta classe. 2.1. Esami di stato Il numero di diplomati nell’a.s. 2012/13 è pari a 6.407 unità, in aumento, rispetto all’a.s. 2011/12 di 62 unità (Tabelle 13 e 14). Tab. 13 – Dinamica del numero dei diplomati in provincia di Treviso nella secondaria di II grado. 2004/05 2005/06 Numero diplomati 5.668 5.582 Differenza su anno scolastico precedente -223 -106 Indice (a.s. 2004/05 = 100) 83,3 81,8 2006/07 5.652 70 82,8 2007/08 2008/09 5.906 6.001 254 95 86,5 87,9 2009/10 2010/11 5.865 6.162 -36 297 85,9 90,3 2011/12 2012/13 6.345 6.407 183 62 92,9 93,8 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. La maggior parte dei diplomati è costituita da candidati interni delle scuole statali (86,3% candidati interni dei corsi diurni, 3,6% candidati interni dei corsi serali). La percentuale di chi si diploma da privatista permane abbastanza bassa poiché, complessivamente, i privatisti rappresentano solo lo 0,7% del totale dei diplomati. L’apporto delle scuole paritarie al totale dei diplomati è pari al 9,3% di diplomati interni a cui va aggiunto lo 0,2% di diplomati privatisti. Va sottolineato che il numero di diplomati è inferiore al numero degli allievi che potenzialmente potevano ottenere il diploma: una parte non è stata ammessa all’esame di stato mentre, per un’altra parte, l’esame di stato ha avuto esito negativo. In Tabella 15 sono riportati i dati relativi agli esiti degli scrutini di ammissione e degli esami di stato. 70 Dai dati si evince un rendimento complessivo del sistema (misurato in termini di diplomati sul totale degli scrutinati) pari al 95,1%, inferiore di 4 punti percentuali al rendimento dei soli esami di stato che è pari al 99,1%. I candidati ammessi all’esame di stato (soprattutto se si tratta di candidati interni) di fatto lo superano. Tab. 14 – Composizione, rispetto alla tipologia, dei diplomati in provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13. Tipo di scuola Statali Diplomati interni 5.528 % sui diplomati 86,3 Diplomati esterni 34 % sui diplomati 0,5 Diplomati serale 234 % sui diplomati 3,6 598 6.162 9,3 96,1 13 47 0,2 0,8 0 234 0,0 3,6 Paritarie Totale Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Tab. 15 – Esiti scrutini di ammissione all’esame di stato e esiti dell’esame di stato in provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13. Tipologia candidato Interni Esterni Candidati scrutinati 6.330 105 Candidati ammessi 6.162 58 % ammessi su scrutinati 97,3 55,2 Candidati diplomati 6.126 47 % diplomati su scrutinati 96,8 44,8 Serali 301 244 81,1 234 77,7 Totale 6.736 6.464 96,0 6.407 95,1 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Nota: per gli esterni la voce “candidati scrutinati” equivale a “candidati ammessi alle prove preliminari”. Tab. 16 – Dinamica del numero dei diplomati in provincia di Treviso nella secondaria di II grado per indirizzo di studi. Anno scolastico Licei Artistici Tecnici Professionali Totali V.a. % V.a. % V.a. % V.a. % V.a. % 2004/05 2005/06 1.841 1.959 32,4 35,1 158 167 2,8 3,0 2.330 2.229 41,0 39,9 1.359 1.227 23,9 22,0 5.688 5.582 100,0 100,0 2006/07 2.206 39,0 178 3,1 2.064 36,6 1.204 21,3 5.652 100,0 2007/08 2008/09 2.369 2.473 40,1 41,2 182 197 3,1 3,3 20120 1.984 35,9 33,0 1.235 1.347 20,9 22,5 5.906 6.001 100,0 100,0 2009/10 2010/11 2.500 2.533 42,6 41,4 179 181 3,0 2,9 2.045 2.110 34,9 34,3 1.141 1.138 19,5 21,4 5.865 6.162 100,0 100,0 2011/12 2.523 39,8 254 3,9 2.141 33,7 1.427 22,5 6.345 100,0 2012/13 2.552 39,8 217 3,4 2.159 33,7 1.479 23,1 6.407 100,0 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Se si analizzano i dati disaggregati per indirizzo di studio (Tabella 16), si evince che la componente maggioritaria dei diplomati è costituita da candidati che hanno frequentato un liceo (il 39,8% dei diplomati complessivi), dato questo che conferma un trend iniziato già nell’a.s. 2006/07, anno scolastico che ha visto il sorpasso dei diplomati liceali sui diplomati degli istituti tecnici. Tecnici e professionali si mantengono, invece, sui livelli dell’a.s. precedente. 71 L’efficacia del sistema formativo (misurata in termini di diplomati) è, però, diversa da indirizzo ad indirizzo. Infatti, se si osservano i dati delle ammissioni e del superamento degli esami di stato disaggregati per indirizzo (Tabella 17), si evince che ad un rendimento pari al 98,1% dei licei, corrisponde un rendimento pari a 91,6 degli istituti professionali. In questi ultimi istituti è elevato pure il tasso di non ammissione all’esame pari al 6,7% contro l’1,5% dei licei. Alla fine, gli istituti professionali non portano al diploma l’8,4% dei loro studenti di classe quinta, perdendo 108 studenti all’ammissione e 27 studenti all’esame di stato. I licei perdono solo l’1,9% dei loro studenti (39 studenti all’ammissione e 10 all’esame di stato). Gli istituti tecnici, invece, perdono il 5,9% dei loro studenti (117 all’ammissione e 19 all’esame di stato; più dei professionali in termini assoluti, ma meno dei professionali in termini percentuali). Infine, nel settore artistico la perdita è pari al 4% (8 candidati non ammessi e 1 non diplomato). Tab. 17 – Esiti scrutini di ammissione all’esame di stato e esiti dell’esame di stato in provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13. Candidati scrutinati 2.601 Candidati ammessi 2.562 % ammessi su scrutinati 98,5 Candidati diplomati 2.552 % diplomati su scrutinati 98,1 Artistici Tecnici 226 2.295 218 2.178 96,5 94,9 217 2.159 96,0 94,1 Professionali Totale 1.614 6.736 1.506 6.464 93,3 96,0 1.479 6.407 91,6 95,1 Indirizzo Licei Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Nota: per gli esterni la voce “candidati scrutinati” equivale a “candidati ammessi alle prove preliminari”. Tab. 18 – Dinamica del numero percentuale di diplomati in provincia di Treviso nella secondaria di II grado negli ultimi cinque anni, su ammessi all’esame di stato. Anno scolastico Diplomati Non diplomati Totale 2008/09 98,5 1,5 100,0 2009/10 2010/11 98,9 99,3 1,1 0,7 100,0 100,0 2011/12 2012/13 99,0 99,1 1,0 0,9 100,0 100,0 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. I dati dell’a.s. 2012/13 (Tabella 18) confermano il miglioramento di risultato rispetto all’anno scolastico precedente, che aveva registrato un’inversione di tendenza nel numero di diplomati sempre crescente fino ad allora. Nell’a.s. 2012/13 si è nuovamente superata la soglia, diciamo psicologica, del 99%. Si tratta comunque di un dato che fa riflettere, per la progressiva perdita di valore selettivo di questa tipologia di esame. L’esame di stato rappresenta, ormai, più un compito di 72 sviluppo: risulta il coronamento di un percorso quinquennale di studio, piuttosto che la modalità con la quale valutare questo percorso. Appare interessante confrontare i dati della provincia di Treviso con i dati del Veneto, rilasciati dall’Ufficio scolastico regionale, e riportati in Tabella 19. I dati della provincia di Treviso appaiono quasi tutti allineati con quelli del Veneto. Si discosta, comunque in maniera poco significativa, solo la percentuale che si riferisce ai candidati esterni diplomati (81% degli ammessi all’esame di stato in provincia di Treviso contro l’89,4% del Veneto). L’analisi dei voti di diploma può essere condotta analizzando la Tabella 20. I voti di diploma maggiormente conseguiti negli esami di stato 2012/13 sono compresi tra 70 e 79. Complessivamente gli studenti che superano la votazione di 79 sono il 38,2% del totale dei diplomati. Il 60 è conseguito, comunque, da una percentuale significativa di allievi (quasi il 6% del totale dei diplomati) che, assieme a quelli che conseguono votazioni inferiori a 70 portano la percentuale di studenti diplomati con voti, generalmente ritenuti bassi, al 29,4%. Le eccellenze sono poche: complessivamente il 4,6% e solo lo 0,5% degli studenti consegue la lode. Nella Tabella 21 sono tabulati i dati relativi alle votazioni conseguite all’esame di stato, disaggregati per indirizzo di studi. È interessante notare, relativamente ai valori percentuali, la composizione delle varie fasce di valutazione. Se si eccettua l’istruzione artistica, i cui valori sono relativi a soli 217 allievi, la composizione, rispetto agli indirizzi di studio di coloro che conseguono il diploma con una votazione di 60, è equamente ripartita tra licei, tecnici e professionali. Le prime sensibili differenze si hanno con le votazioni maggiori: la fascia di voto compresa tra 80 e 89 è conseguita quasi dal doppio degli studenti liceali rispetto agli studenti dei tecnici e dei professionali e questo gap aumenta con l’innalzarsi delle votazioni. La fascia di eccellenza (votazioni pari o superiori a 80) è composta dal 47,9% di studenti liceali, dal 4,3% di studenti dell’istruzione artistica, dal 29,4 di studenti dell’istruzione tecnica e da solo il 18,4% di studenti degli istituti professionali. Tab. 19 – Confronto fra i dati dei diplomati del Veneto e i dati dei diplomati in provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13. % diplomati regione Veneto su esaminati 99,1 % diplomati provincia di Treviso su esaminati 99,1 Candidati interni Candidati esterni 99,2 89,4 99,4 81,0 Licei Istruzione artistica 99,5 98,5 99,6 99,5 Tecnici 98,9 99,1 Professionali 98,5 98,2 Anno scolastico Tutte le scuole Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. 73 Tab. 20 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Tutti gli indirizzi. Risultati Voto 60 Intervallo di voto 61 - 69 Intervallo di voto 70 - 79 Intervallo di voto 80 - 89 Intervallo di voto 90 - 99 Voto 100 Voto 100 e lode N. studenti 379 1.509 2.074 1.519 633 262 31 % sui diplomati 5,9 23,5 32,4 23,7 9,9 4,1 0,5 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Tab. 21 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13, disaggregati per indirizzi di studio. Risultati Voto 60 Intervallo di voto 61 - 69 Intervallo di voto 70 - 79 Intervallo di voto 80 - 89 Intervallo di voto 90 - 99 Voto 100 Voto 100 e lode Licei V.a. 121 464 795 680 323 146 23 % 31,9 30,7 38,3 44,8 51,0 55,7 74,2 Istruzione artistica Istruzione tecnica V.a. 4 28 80 72 27 6 0 V.a. 129 569 743 450 189 73 6 % 1,1 1,9 3,9 4,7 4,3 2,3 0,0 % 34,0 37,7 35,8 29,6 29,9 27,9 19,4 Istruzione professionale V.a. 125 448 456 317 94 37 2 % 33,0 29,7 22,0 20,9 14,8 14,1 6,5 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Tab. 22 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13, disaggregati per indirizzi di studio. Valori percentuali sul totale dei diplomati dello stesso indirizzo che hanno ottenuto un voto compreso nella stessa banda di oscillazione. Licei Voto 60 Intervallo di voto 61 - 69 Intervallo di voto 70 - 79 Intervallo di voto 80 - 89 Intervallo di voto 90 - 99 Voto 100 Voto 100 e lode 4,7 18,2 31,2 26,6 12,7 5,7 0,9 Istruzione artistica 1,8 12,9 36,9 33,2 12,4 2,8 0,0 Istruzione tecnica 6,0 26,4 34,4 20,8 8,8 3,4 0,3 Istruzione professionale 8,5 30,3 30,8 21,4 6,4 2,5 0,1 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. In Tabella 22, sono riportati i dati percentuali delle votazioni ottenute dai diplomati all’esame di stato calcolate rispetto ai totali dello stesso indirizzo, dati che rappresentano la composizione delle valutazioni intra indirizzo. Dai dati si evince che gli studenti dei licei, in termini percentuali, si pongono nelle fasce più alte di votazione: il 45,9%, infatti, consegue votazioni superiori a 79, mentre la percentuale dei diplomati complessivi che supera questo traguardo è pari al 38,2%. 74 Se si analizzano i dati dell’istruzione artistica, si osserva che il 48,4% degli studenti ottiene un voto pari o superiore a 80, percentuale superiore sia a quella degli studenti liceali sia a quella di tutti gli studenti della provincia. Va notato, però, che le votazioni cosiddette di eccellenza (pari o superiori a 90) sono raggiunte solo dal 15,2% degli studenti dell’istruzione artistica (percentuale vicina a quella complessiva del 14,5%), contro il 20,3% degli studenti liceali. I dati dell’istruzione tecnica indicano che una votazione pari o superiore a 80 è raggiunta dal 33,3% degli studenti, percentuale inferiore non solo a quella registrata per i licei e per l’istruzione artistica, ma anche inferiore a quella complessiva. Le votazioni di eccellenza (pari o superiori a 90) sono raggiunte solo dal 12,5% degli studenti dell’istruzione tecnica (percentuale inferiore anche a quella complessiva del 14,5%). In compenso vi è uno 0,3% di studenti che arriva alla lode. I dati dell’istruzione professionale indicano che una votazione pari o superiore a 80 è raggiunta dal 30,4% degli studenti, la più bassa percentuale ma non così distante da quella degli studenti dei tecnici (33,3%). Le votazioni di eccellenza (pari o superiori a 90) sono raggiunte solo dal 9% degli studenti dell’istruzione professionale con uno 0,1% di studenti che consegue la lode. Negli istituti professionali le votazioni maggiormente assegnate afferiscono alla banda 60-79: è pari al 69,6% la percentuale degli studenti che raggiungono queste votazioni, con l’8,5% di essi che si ferma al 60 contro il 4,7% degli studenti liceali, l’1,8% degli studenti dell’istruzione artistica e il 6% degli studenti dell’istruzione tecnica. Il confronto delle percentuali complessive relative alla provincia di Treviso con quelle del Veneto e dell’Italia riportate in Tabella 23, dimostra che in provincia di Treviso le votazioni inferiori al 71 sono raggiunte da una percentuale inferiore di allievi: quasi 7 punti percentuali in meno le votazioni comprese tra 61 e 70,2 punti percentuali in meno rispetto al Veneto e 3,4 punti percentuali in meno rispetto all’Italia la votazione pari a 60. L’incremento maggiore è relativo alla percentuale di allievi che consegue una votazione compresa tra 81 e 90: dal 18,1% dell’Italia e il 19,4% del Veneto si passa al 23,7% della provincia di Treviso. Meno significativi gli incrementi relativi alle fasce di votazioni di eccellenza. Tab. 23 – Confronto tra i risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13 e quelli veneti e italiani. Macroarea Votazioni 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode Treviso 5,9 23,5 32,4 23,7 9,9 4,1 0,5 Veneto Italia 7,6 9,3 30,2 30,6 30,6 28,5 19,4 18,1 7,6 8 4,1 4,8 0,5 0,7 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso e Sistema informativo Miur. 75 Se si confrontano, infine, i dati provinciali con quelli regionali relativamente ai due estremi di votazioni (60 e 100 e lode), disaggregati per indirizzo di studio (Tabella 24), si nota che, mentre il dato relativo alla percentuale di studenti che raggiunge il 100 e lode in provincia è in linea con il dato regionale, quello relativo al 60 se ne discosta. Sempre inferiore a quello del Veneto, il dato trevigiano conferma una minor propensione degli allievi della provincia di tutti gli indirizzi a conseguire il risultato minimo per il conseguimento del diploma. Tab. 24 – Confronto tra i risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13 e quelli veneti. Aggregazione Scuole venete Scuole trevigiane Licei veneti Licei trevigiani Artistici veneti Artistici trevigiani Tecnici veneti Tecnici trevigiani Professionali veneti Professionali trevigiani Voto 60/100 N. studenti 2.539 379 767 121 25 4 1.042 129 705 125 % 7,7 5,9 5,5 4,7 5.5 1,8 8,5 6,0 11,0 8,5 Voto 100 e lode N. studenti 168 31 113 23 0 0 47 6 8 2 % 0,5 0,5 0,8 0,9 0,0 0,0 0,4 0,3 0,1 0,1 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e dall’Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso. 2.2. Esiti degli scr utini finali nelle classi antecedenti la quinta L’analisi degli esiti degli scrutini finali della scuola secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2012/13, per le classi antecedenti la quinta classe, è stata condotta sui dati presenti sulla piattaforma Miur-Sidi e riguarda 93 indirizzi di studio su 98 (statali e paritarie) per il diurno e 14 su 18 per i serali (statali). La non completezza dei dati è dovuta al mancato inserimento da parte di alcuni istituti dei dati che dovevano essere inseriti a Sidi entro il 15 settembre 2013. Il numero di studenti scrutinati è comunque alto e sufficiente per condurre alcune considerazioni. Gli studenti per i quali è possibile analizzare gli esiti degli scrutini finali (per le classi dei corsi diurni statali e paritari) sono 28.586 (Tabella 25). Di questi il 28,8% appartiene a classi prime, il 25,3% a classi seconde, il 23,4% a classi terze mentre alle classi quarte appartiene il 22,5% del totale degli allievi presi in considerazione. La composizione degli allievi scrutinati rispetto agli indirizzi di studio, è riportata nella Tabella 25. 76 Tab. 25 – Composizione degli allievi di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso scrutinati a giugno nell’a.s. 2012/13. Allievi scrutinati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi V.a. 8.221 7.235 6.703 6.427 28.586 Totali % sul totale 28,8 25,3 23,4 22,5 100,0 Licei Tecnici Professionali % V.a. % V.a. % V.a. % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 3.070 2.778 2.639 2.339 10.826 37,3 38,4 39,4 36,4 37,9 3.165 2.676 2.582 2.519 10.942 38,5 37,0 38,5 39,2 38,3 1.986 1.781 1.482 1.569 6.818 24,2 24,6 22,1 24,4 23,9 Fonte: Sistema informativo Miur. Dai dati si può notare come la componente professionale sia la minoritaria, con un percentuale di gran lunga inferiore a quella dei tecnici e dei licei, complessivamente pressoché identiche tra loro. La punta inferiore la si ha nelle classi terze con una differenza di 17,3 punti percentuali con i licei e di 16,4 punti percentuali con i tecnici; nelle classi seconde, nelle quali la componente professionale aumenta, essa si mantiene comunque distante dalla percentuale dei licei e dei tecnici che si assesta sempre su valori oltre il 35%. Nella Tabella 26 sono evidenziati gli esiti complessivi degli scrutini di giugno. Si vede immediatamente come il tasso di non promozione a giugno più elevato sia quello registrato nelle classi prime (13,1%) e che il tasso medio di non promozione a giugno si è attestato nell’a.s. 2012/13 al valore di 8,3%. La percentuale dei giudizi sospesi, invece, non si differenzia di molto da classe a classe il che indica che la sospensione del giudizio è una modalità applicata in pari misura nelle varie classi. Tab. 26 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 8.221 7.235 6.703 6.427 28.586 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ammessi a giugno V.a. 4.824 4.526 4.260 4.340 17.950 % 58,7 62,6 63,6 67,5 62,8 Giudizio sospeso V.a. 2.317 2.188 2.014 1.757 8.276 % 28,2 30,2 30,0 27,3 29,0 Non ammessi a giugno V.a. % 1.080 13,1 521 7,2 429 6,4 330 5,1 2.360 8,3 Fonte: Sistema informativo Miur. Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio (Tabella 27), si evince che il tasso di promozione è comunque assai elevato: il 98,4% complessivo contro il 62,8% di giugno il che fa pensare che la sospensione del giudizio sia a tutti gli effetti una promozione differita. Vi è comunque un 7,6% di allievi con il giudizio sospeso che non vengono promossi con una punta del 10,7% per gli allievi delle classi terze. 77 Tab. 27 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 2.317 2.188 2.014 1.757 8.276 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ammessi V.a. 2.134 2.051 1.799 1.665 7.649 % 92 94 89 95 92 Non ammessi V.a. % 183 7,9 137 6,3 215 11 92 5,2 627 7,6 Fonte: Sistema informativo Miur. Il tasso complessivo di non ammissione è, pertanto, pari al 10,4% degli studenti scrutinati, con una punta del 15,4% nelle classi prime per scendere al 6,6% nelle classi quarte. Un tasso di dispersione, quello delle classi prime, che lascia riflettere. Anche in questo caso è opportuno confrontare i dati con quelli del Veneto (Tabella 28) che si riferiscono, però, ai soli dati degli esiti degli scrutini di giugno. Nel Veneto, a giugno, gli ammessi sono stati complessivamente il 63,1% degli allievi scrutinati contro il 62,8% della provincia di Treviso. Sempre nel Veneto è stato sospeso il giudizio al 27,7% degli allievi a fronte del 29% della provincia di Treviso. Il 9,2% degli allievi veneti è stato a giugno dichiarato non promosso, mentre in provincia di Treviso, i non promossi a giugno sono stati l’8,3%. In provincia c’è stato un maggior utilizzo dell’istituto della sospensione del giudizio che ha permesso di contenere la percentuale di non promossi a giugno di quasi un punto percentuale al di sotto del dato veneto. Purtroppo l’Usr del Veneto non ha, al momento, reso disponibili i dati degli esiti degli scrutini di fine agosto. Tab. 28 – Risultati degli scrutini di scuola secondaria di II grado nel Veneto nell’a.s. 2012/13. Valori percentuali. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Ammessi 58,6 63,0 64,6 67,7 63,1 Giudizio sospeso 27,3 28,8 28,0 26,4 27,7 Non ammessi 14,1 8,2 7,4 5,9 9,2 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Nella Tabella 29 sono riportati gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013 degli allievi frequentanti i licei diurni. La percentuale degli allievi liceali non ammessi all’anno successivo direttamente a giugno è pari al 5%, percentuale, questa, nettamente inferiore all’8,3% complessivo. Di fatto dei 2.360 studenti di tutte le scuole non ammessi a giugno, solo 544 appartengono ai licei (solo il 23,1%). Anche la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico) non ammessi in classe seconda è inferiore a quella complessiva (8% contro il 13,1%; di fatto solo 78 il 22,9% degli allievi delle classi prime non promossi in seconda a giugno frequentava il liceo). In generale, comunque, le percentuali dei non promossi a giugno sono sempre inferiori a quelle complessive. Analogamente sono pure inferiori a quelle complessive le percentuali che si riferiscono alla sospensione del giudizio con l’unico dato riferito alle classi prime (27,3%) che si avvicina a quello complessivo (28,2%). Tab. 29 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Licei. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 3.070 2.778 2.639 2.339 10.826 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ammessi a giugno V.a. % 2.019 66 1.905 69 1.791 68 1.744 75 7.459 69 Giudizio sospeso V.a. 804 760 710 549 2.823 % 26 27 27 24 26 Non ammessi a giugno V.a. % 247 8,0 113 4,1 138 5,2 46 2,0 544 5,0 Fonte: Sistema informativo Miur. Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio (Tabella 30), si evince, anche in questo caso, che nei licei la percentuale degli ammessi è superiore a quella complessiva. Complessivamente, la percentuale degli allievi promossi alla classe successiva raggiunge il 94,4% degli allievi scrutinati, con un tasso di non ammissione pari al 5,6%. Nelle classi prime la percentuale degli allievi ammessi alla classe successiva è pari al 93,5%, con un tasso di non ammissione pari al 6,5%. Il maggiore scarto con i dati complessivi è quello relativo alle classi terze con ben 4,6 punti percentuali in più di promossi in quarta rispetto al dato complessivo riferito a questa classe. Tab. 30 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Licei. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 804 760 710 549 2.823 Ammessi V.a. 752 712 667 535 2.666 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 % 93,5 93,7 93,9 97,4 94,4 Non ammessi V.a. 52 48 43 14 157 % 6,5 6,3 6,1 2,6 5,6 Fonte: Sistema informativo Miur. Se confrontati con i dati del Veneto (Tabella 31), si nota come la percentuale degli studenti liceali trevigiani promossa direttamente a giugno sia inferiore a quella veneta: 68,9% contro il 75,6%. Le percentuali dei giudizi sospesi e delle non ammissioni (rispettivamente 26,1% e 5%) sono superiori a quelle venete (rispettivamente 19,7% e 4,6%). 79 Tab. 31 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Licei. Risultati Tutte le classi Ammessi 75,6 Giudizio sospeso 19,7 Non ammessi 4,6 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Bisogna notare che non sono stati resi disponibili i dati regionali degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio e che i dati disaggregati per indirizzo di studio sono stati resi disponibili solo complessivi e non disaggregati per anno di corso. Nella Tabella 32 sono riportati gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013 degli allievi frequentanti i tecnici diurni. La percentuale degli allievi degli istituti tecnici non ammessi all’anno successivo direttamente a giugno è pari al 15,2%, percentuale, questa, nettamente superiore all’8,3% complessivo. Dei 2.360 studenti di tutte le scuole non ammessi a giugno, 1.024 appartengono ai tecnici (il 43,4%). Anche la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico) non ammessi in classe seconda è superiore, seppur di poco, a quella complessiva (15,2% contro il 13,1%, il 44,5% di tutti gli allievi delle classi prime non promossi in seconda a giugno). Anche la classe quarta negli istituti tecnici sembra rappresentare uno scoglio, in quanto la percentuale dei non ammessi in quinta a giugno è pari al 9,4% degli studenti delle classi quarte scrutinati contro il 5,1% complessivo. Tab. 32 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Tecnici. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 3.165 2.676 2.582 2.519 10.942 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ammessi a giugno V.a. 1.701 1.532 1.586 1.667 6.486 % 53,7 57,2 61,4 59,3 53,7 Giudizio sospeso V.a. 983 924 807 718 3.432 % 31,1 34,5 31,3 31,4 31,1 Non ammessi a giugno V.a. % 481 15,2 220 8,2 189 7,3 134 9,4 1.024 15,2 Fonte: Sistema informativo Miur. Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio (Tabella 33), si evince che la percentuale degli ammessi, anche per i tecnici, è molto alta e molto vicina a quella complessiva e di poco inferiore a quella dei licei. Il picco negativo lo si ha nelle classi terze, i cui allievi con il giudizio sospeso solo nell’89,4% dei casi vengono promossi percentuale, questa, quasi identica a quella complessiva ma di molto inferiore a quella dei licei ove, tra l’altro, il picco negativo è relativo agli studenti di classe prima. 80 Tab. 33 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Tecnici. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 983 924 807 718 3.432 Ammessi V.a. 898 875 725 675 3.173 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 % 91,4 94,7 89,8 94,0 92,5 Non ammessi V.a. % 85 8,6 49 5,3 82 10,2 43 6,0 259 7,5 Fonte: Sistema informativo Miur. Complessivamente, pertanto, la percentuale degli allievi promossi alla classe successiva nei tecnici raggiunge l’88,3% degli allievi scrutinati (inferiore di 5,2 punti percentuali rispetto ai licei), con un tasso di non ammissione pari all’11,7% superiore di poco al tasso complessivo. Nelle classi prime la percentuale degli allievi ammessi alla classe successiva nei tecnici è pari all’82,1% con un tasso di non ammissione pari al 17,9%, superiore di ben 8,2 punti percentuali rispetto ai licei. Tra gli studenti non promossi in provincia di Treviso il 43% sono studenti dei tecnici con una punta del 44,8% per le classi prime. Tab. 34 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Tecnici. Risultati Tutte le classi Ammessi 62,8 Giudizio sospeso 24,9 Non ammessi 12,3 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Se si confrontano i dati della provincia con i dati del Veneto (Tabella 34), si nota come la percentuale degli studenti trevigiani degli istituti tecnici promossa direttamente a giugno sia inferiore a quella veneta di ben 9,1 punti percentuali (53,7% contro il 62,8%). Le percentuali delle non ammissioni a giugno mostrano una lieve differenza in negativo per gli studenti dei tecnici trevigiani che risultano non promossi a giugno nel 15,2% dei casi contro il 12,3% che è il dato regionale. Anche in questo caso mancano i dati regionali degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio e i dati disaggregati per indirizzo di studio sono stati resi disponibili solo complessivi e non disaggregati per anno di corso. Analizziamo, ora, gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013 degli allievi frequentanti i professionali diurni e riportati in Tabella 35. La percentuale degli allievi delle classi prime degli istituti professionali non ammessi all’anno successivo direttamente a giugno è pari al 17,7%, percentuale, questa, nettamente superiore all’8,3% complessivo. Di fatto dei 2.360 studenti di tutte le scuole non ammessi a giugno, 792 appartengono ai professionali (il 33,6% inferiore, però, al dato dei tecnici). 81 Anche la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico) non ammessi in classe seconda è superiore a quella complessiva (17,7% contro il 13,1%, il 32,6% di tutti gli allievi delle classi prime non promossi in seconda a giugno). Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio (Tabella 36) si evince che anche la percentuale degli studenti dei professionali che assolvono al debito formativo loro assegnato a giugno, è molto alta anche se, nelle classi terze, essa si riduce all’81,9% degli allievi che hanno avuto l’opportunità di “riparare”. Tab. 35 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Professionali. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 1.986 1.781 1.482 1.569 6.818 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ammessi a giugno V.a. 1.104 1.089 883 929 4.005 % 55,6 61,1 59,6 59,2 58,7 Giudizio sospeso V.a. 530 504 497 490 2.021 % 26,7 28,3 33,5 31,2 29,6 Non ammessi a giugno V.a. % 352 17,7 188 10,6 102 6,9 150 9,6 792 11,6 Fonte: Sistema informativo Miur. Tab. 36 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Professionali. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 530 504 497 490 2.021 Ammessi V.a. 484 464 407 455 1.810 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 % 91,3 92,1 81,9 92,9 89,6 Non ammessi V.a. 46 40 90 35 211 % 8,7 7,9 18,1 7,1 10,4 Fonte: Sistema informativo Miur. Complessivamente, pertanto, la percentuale degli allievi promossi alla classe successiva nei professionali raggiunge l’85,3% degli allievi scrutinati, con un tasso di non ammissione pari al 14,7%. Nelle classi prime la percentuale degli allievi ammessi alla classe successiva nei professionali è pari all’80% con un tasso di non ammissione pari al 20%. Rispetto al totale degli allievi ammessi alla classe successiva, solo il 22,7% frequentava un professionale. Se si confrontano i dati della provincia con i dati del Veneto (Tabella 37), si nota come la percentuale degli studenti trevigiani degli istituti professionali promossa direttamente a giugno sia inferiore a quella veneta di ben 6 punti percentuali (54,7% contro il 64,7%). 82 Le percentuali delle non ammissioni a giugno mostrano una lieve differenza in negativo per gli studenti dei professionali trevigiani che risultano non promossi a giugno nell’11,6% dei casi contro il 10,1% che è il dato regionale. Anche in questo caso mancano i dati regionali degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio e i dati disaggregati per indirizzo di studio sono stati resi disponibili solo in termini complessivi e non disaggregati per anno di corso. Tab. 37 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Professionali. Risultati Tutte le classi Ammessi 64,7 Giudizio sospeso 25,2 Non ammessi 10,1 Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. I dati di riepilogo relativi alle non ammissioni nei corsi diurni sono riportati nella Tabella 38. Nell’a.s. 2012/13, sono stati persi, in termini di promozione, complessivamente 1.003 allievi (a cui andrebbero aggiunti anche i 329 allievi che non si diplomano), il 10,4% degli studenti (il 9,4% se si tiene conto anche degli allievi delle classi quinte): rispetto al totale degli scrutinati delle classi dalla prima alla quarta, il 2,5% di studenti non promossi erano studenti liceali, il 4,5% erano studenti di un istituto tecnico e il 3,5% studenti di un istituto professionale. Nelle classi prime si è perso il 15,4% degli studenti, mentre la classe che perde meno allievi è la classe quarta con un non confortante 6,6% degli allievi che l’hanno frequentata. La classe che perde più allievi è la prima classe degli istituti tecnici (6,9% degli allievi delle classi prime). La classe che perde meno allievi è la classe quarta dei licei con lo 0,9% di allievi non promossi. Tab. 38 – Non ammessi alla classe successiva nella scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Licei Tecnici Professionali Non ammessi alla classe successiva V.a. % V.a. % V.a. % V.a. Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi 299 161 181 60 701 3,6 2,2 2,7 0,9 2,5 566 269 271 177 1.283 6,9 3,7 4,0 2,8 4,5 398 228 192 185 1.003 4,8 3,2 2,9 2,9 3,5 1.263 658 644 422 2.987 Totale % sul totale studenti complessivi 15,4 9,1 9,6 6,6 10,4 Fonte: Sistema informativo Miur. Nota: per il dettaglio sui totali, cfr. Tabella 29 per i licei, Tabella 32 per i tecnici e Tabella 35 per i professionali. Per ultimo, passiamo ora ad analizzare i dati complessivi dei serali, tenuti separati dai dati degli indirizzi diurni per la tipologia di allievi che li frequentano, ossia al di fuori dell’obbligo formativo. I dati sono tabulati nella Tabella 39. 83 Il dato più importante è quello relativo ai non promossi a giugno: il 27,9% degli allievi scrutinati, se si pensa che il dato complessivo di non ammessi a giugno registrato nei corsi diurni è pari a 8,3% e il dato peggiore, riferito agli indirizzi tecnici, è pari a 15,2%. Se si confronta il tasso di sospensione del giudizio, pari a 10,9% , con quello complessivo registrato negli indirizzi diurni (29%) e nei tecnici (31,1%), si capisce che la situazione che si registra a giugno di molti degli allievi del serale è sostanzialmente irrecuperabile. Tab. 39 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Corsi serali. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 113 200 371 230 914 Ammessi a giugno % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 V.a. 40 120 254 145 559 Giudizio sospeso % 35,4 60,0 68,5 63,0 61,2 V.a. 15 30 27 28 100 % 13,3 15,0 7,3 12,2 10,9 Non ammessi a giugno V.a. % 58 51,3 50 25,0 90 24,3 57 24,8 255 27,9 Fonte: Sistema informativo Miur. Tab. 40 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Corsi serali. Risultati Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Tutte le classi Scrutinati V.a. 15 30 27 28 100 Ammessi V.a. 14 28 23 22 87 % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 % 93,3 93,3 85,2 78,6 87,0 Non ammessi V.a. % 1 6,7 2 6,7 4 14,8 6 21,4 13 13,0 Fonte: Sistema informativo Miur. I risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio, riportati nella Tabella 40, confermano che, anche se in minor misura rispetto ai corsi diurni, la sospensione del giudizio si trasforma di fatto, successivamente, in una promozione. Il dato complessivo dei promossi “a settembre”, pari all’87% è abbassato dal dato delle classi terze e maggiormente delle classi quarte che registrano il tasso di promozione più basso pari, rispettivamente, all’85,2% e al 78,6%. Nel primo biennio, invece, i tassi di promozione dopo l’assolvimento del debito formativo sono molto vicini a quelli registrati nei corsi diurni. Complessivamente il tasso di non promozione nei serali rimane elevato: tra giugno e settembre 268 allievi non vengono ammessi alla classe successiva (il 29,3% degli allievi scrutinati a cui bisognerebbe aggiungere anche i 67 allievi che non si diplomano). La punta negativa si registra nelle classi prime i cui allievi nel 52,2% dei casi non vengono ammessi alla classe seconda, mentre per le altre classi i 84 tassi di non promozione rimangono comunque sotto il 30%. Se si aggiunge che gli allievi dei serali scrutinati non sono mai come numero uguali a quelli che iniziano i percorsi, il tasso di dispersione è da considerarsi molto elevato. 2.3. Output della for mazione pr ofessionale8 Vengono presi in esame i dati complessivi relativi ai qualificati degli anni formativi 2009/10, 2010/11, 2011/12 e 2012/13. Come per i precedenti Rapporti, non vengono utilizzati nel presente paragrafo i dati relativi ai corsi di formazione per disabili9. Il numero degli studenti che conseguono una qualifica professionale presso un centro di formazione, fa registrare, se si prendono in esame il primo e l’ultimo dei quattro anni formativi considerati un incremento del 12% che riguarda sia la componente maschile che quella femminile (Tabella 41), anche se per quest’ultima l’incremento risulta più sensibile (+17%); si conferma, così, l’aumento dei qualificati rispetto agli anni formativi del decennio precedente. Confrontando, poi, il peso percentuale dei qualificati nei diversi segmenti del terziario e dell’area tecnico-industriale nei quattro medesimi anni formativi 2009/10, 2010/11, 2011/12 e 2012/2013 e prendendo a riferimento le aree professionali definite in sede di Conferenza unificata nel luglio 201110si può rilevare che: 1. le aree meccanica, impianti e costruzioni, servizi alla persona e servizi commerciali continuano ad occupare le prime tre posizioni rappresentando, rispettivamente, il 35,6%, il 22,9% e il 14,2% dei qualificati; peraltro, per la prima si rileva una diminuzione di tale peso percentuale del 7,2% rispetto al primo degli anni formativi considerati; la seconda fa rilevare tra il primo e l’ultimo degli anni formativi considerati, sempre in riferimento al totale dei qualificati, un decremento dell’1,1%, anche se, rispetto all’anno formativo precedente, si registra un lieve recupero; la terza, infine, dopo aver fatto registrare un aumento nell’a.f. 2011/12, mostra una nuova diminuzione che la porta a un peso percentuale dello 0,8% inferiore a quello registrato nel 2009/10. 8. Nel presente Rapporto vengono presi in esame i qualificati degli ultimi quattro anni formativi, con l’esclusione, ovviamente, di quello in corso, rinviando, per gli anni formativi pregressi ai precedenti Rapporti, in quanto viene adottata per i quattro anni citati la definizione delle aree professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale – di cui al d.lgs. 17 ottobre 2005, n.226 – contenuta nello schema di accordo del 27 luglio 2011 raggiunto in sede di Conferenza unificata tra il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane. Con tale accordo è stato compiuto un ulteriore passo nel processo di forte integrazione tra istruzione scolastica ed istruzione e formazione professionale, uno degli aspetti delle recenti trasformazioni del sistema scolastico. Per una ricostruzione di tale processo si rinvia al capitolo 13 del Rapporto 2012. 9. Tale tipologia di corsi richiede uno specifico approfondimento. 10. Tutti i titoli di qualifica sono stati riportati alle denominazioni del repertorio di cui all’accordo del 29 aprile 2010. Si veda nota 4. 85 2. 3. 4. 5. L’area turismo e sport, che, con una quota meno consistente di qualificati, occupa il quarto posto, fa registrare un incremento progressivo nei quattro anni formativi considerati giungendo a rappresentare l’11,8% del totale. L’area cultura, informazione e tecnologie informatiche non fa registrare sensibili variazioni, attestandosi su valori sostanzialmente invariati rispetto all’anno formativo precedente (6,4% dei qualificati). Il peso relativo dell’area agro-alimentare appare quasi raddoppiato nei quattro anni considerati. L’area manifatturiera e artigianato rappresenta una quota ridotta dei qualificati; il peso percentuale sul totale dei qualificati ha avuto un andamento alterno nei quattro anni considerati, anche se nell’ultimo anno formativo tale peso risulta lievemente incrementato rispetto all’a.f. precedente. Va, infine, segnalato come al termine dell’anno formativo 2012-13 siano state sperimentate le nuove disposizioni sull’esame di qualifica contenute nelle Linee guida per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale emanate con dgr. n. 2646 del 18/12/2012 e relativa modulistica 11. Tali disposizioni fanno riferimento ai risultati prodotti da un gruppo di lavoro sulle modalità di valutazione nell’Iefp che ha largamente utilizzato quanto messo a punto nel Progetto Fse di cui alla dgr. 1758 del 16.6.2009 dal titolo Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze12; le nuove modalità hanno interessato in regione i 300 primi anni avviati nell’autunno 2010, dopo che l’Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 aveva dato avvio alla messa a regime dei percorsi di Iefp13. L’intero sistema di Iefp, infatti, rientra nelle competenze esclusive delle regioni e delle province autonome ed è vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) di cui al Capo III del Dlgs n. 226/2005. Nel rispetto di tali Lep, alle regioni e alle province autonome compete la definizione e declinazione territoriale degli standard minimi formativi e delle modalità dell’accertamento e della valutazione finale per il conseguimento dei titoli di Qualifica e di Diploma professionale di Iefp ed il rilascio delle relative attestazioni. Tali disposizioni costituiscono riferimento sia per le istituzioni formative, sia per le istituzioni scolastiche che erogano l’offerta di Iefp. L’Accordo in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, sottoscritto il 20 febbraio 2014, ha definito un documento di indirizzo per garantire armonizzazione e qualità a livello nazionale del sistema di Iefp. Di fatto se il primo ciclo di esami conclusivi del primo triennio dei 11. Decreto dirigenziale n. 107 del 7/2/2013: Approvazione modulistica per l’ammissione e per la valutazione delle prove di esame finali con relativo vademecum. 12. Il progetto aveva visto un attivo coinvolgimento di Istituzioni scolastiche e Organismi di formazione della Provincia di Treviso, oltre che di altre province del Veneto. Si veda Una Rete per le competenze. Report finale delle attività dei progetti FSE 1758/2009 realizzati nell’ambito del RVC – Rete Veneta per le Competenze, Treviso, 2011. 13. Cfr. Rapporto 2012, cap. 13. 86 percorsi a regime di Iefp si terrà a giugno 2014, in alcune regioni, ad esempio in Veneto e in Lombardia, la messa a regime è stata anticipata di un anno. Tabella 41 – Qualificati nei Cfp della provincia di Treviso per area professionale. Agro-alimentare Cultura, informazione e tecnologie informatiche Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Servizi alla persona Servizi commerciali Turismo e sport Totale Agro-alimentare Cultura, informazione e tecnologie informatiche Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Servizi alla persona Servizi commerciali Turismo e sport Totale Anno formativo 2009-10 F M MF MF% 9 17 26 3,5 20 31 51 Anno formativo 2010-11 F M MF MF% 4 13 17 2,4 6,9 32 39 71 9,9 29 1 30 4,1 14 0 14 1,9 0 314 314 42,8 10 284 294 40,9 168 83 20 329 8 27 7 405 176 110 27 734 24,0 15,0 3,7 100,0 175 71 24 330 7 32 13 388 182 103 37 718 25,3 14,3 5,2 100,0 Anno formativo 2011-12 F M MF MF% 8 24 32 4,0 Anno formativo 2012-13 F M MF MF% 26 26 52 6,3 14 38 52 6,5 20 33 53 6,4 17 0 17 2,1 19 3 22 2,7 23 312 335 41,9 5 288 293 35,6 160 109 35 366 9 30 21 434 169 139 56 800 21,1 17,4 7,0 100,0 175 85 55 385 13 32 42 437 188 117 97 822 22,9 14,2 11,8 100,0 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. Ultimo aggiornamento febbraio 2014. 3. Popolazione scolastica e nuovo or dinamento Le rilevazioni integrative offrono uno spaccato di interesse per l’apporto che i dati rilevati possono portare all’analisi complessiva del sistema di istruzione superiore. Nelle Tabelle successive sono riportati i dati degli allievi frequentanti nell’a.s. 2013/14 i nuovi ordinamenti (quindi, dalla classe prima alla classe quarta), divisi per tipologia. Gli alunni censiti sono 31.415; di questi, quelli che frequentano un indirizzo liceale sono 12.573, il 40% (Tabella 42). La maggior parte di essi ha deciso di frequentare il liceo scientifico – tra scientifico, scienze applicate e scientifico internazionale – e costituisce il 44% degli studenti, pari al 17,6% del totale degli studenti che frequentano classi del nuovo ordinamento. Dopo il liceo scientifico, il più frequentato è il liceo linguistico con una percentuale di allievi, però, pari a solo il 16,4% degli studenti liceali, meno della metà, quindi, degli studenti del liceo 87 scientifico. Gli altri indirizzi liceali sono frequentati da percentuali di studenti inferiori al 15% del totale degli allievi frequentanti il liceo. Tab. 42 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Licei. Indirizzo N. studenti Classico Classico europeo Scientifico Scientifico internazionale Scienze applicate Scienze umane Economico sociale Linguistico Linguistico internazionale Musicale Artistico biennio comune Grafica Arti figurative Architettura e ambiente Design Audiovisivi e multimedia Totale 1.356 87 3.726 29 1.789 1.366 582 2.062 169 79 713 183 155 96 116 65 12.573 % su studenti del liceo 10,8 0,7 29,6 0,2 14,2 10,9 4,6 16,4 1,3 0,6 5,7 1,5 1,2 0,8 0,9 0,5 100,0 % sul totale 4,3 0,3 11,9 0,1 5,7 4,3 1,9 6,6 0,5 0,3 2,3 0,6 0,5 0,3 0,4 0,2 40,0 Fonte: Sistema informativo Miur. In Tabella 43 sono riportati i dati relativi agli indirizzi tecnici – settore economico14. Gli studenti che frequentano gli indirizzi previsti per il settore economico sono 5.342, il 17% del totale degli studenti. Il 65,8% sta frequentando l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, il 34,2% l’indirizzo turismo. All’interno dell’indirizzo amministrazione finanza e marketing gli allievi così si distribuiscono tra le varie opzioni: 1.767 allievi, il 33,1% del totale, frequentano il biennio comune, 761 allievi, il 14,2% del totale degli allievi che frequentano un tecnico economico, frequentano il secondo biennio dell’opzione principale che prende il nome dall’indirizzo, 772 allievi, il 14,5% del totale, frequentano il secondo biennio dell’opzione relazioni internazionali per il marketing e 217 allievi, il 4,1% del totale, seguono le lezioni dell’opzione sistemi informativi aziendali. In Tabella 44 sono riportati i dati relativi ala frequenza degli indirizzi tecnici del settore tecnologico. Sono 5.689 gli studenti che frequentano il nuovo ordinamento. Il 20,1% frequenta l’indirizzo informatica e telecomunicazioni; il 19,7% l’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia; il 18,3% l’indirizzo elettronica elettrotecnica; il 15,1% degli studenti dei tecnici tecnologici frequenta l’indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria; il 12% frequenta costruzioni, ambiente e territorio. Complessivamente gli studenti che frequentano il nuovo ordinamento dei tecnici settore tecnologico rappresentano il 18,1% del totale degli studenti che 14. Per la corrispondenza tra codice ministeriale e l’articolazione/opzione negli istituti tecnici e professionali si veda l’Appendice 1. 88 frequentano classi del nuovo ordinamento e il 51,6% degli studenti che frequentano un nuovo tecnico. Sostanzialmente gli studenti dei tecnici si ripartiscono equamente tra i tecnici del settore economico e i tecnici del settore tecnologico. Tab. 43 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Tecnici economici. 3.517 % su studenti dei tecnici economici - IT01 1767 33,1 5,6 ITAF ITRI 761 772 14,2 14,5 2,4 2,5 ITSI Turismo IT04 217 1.825 4,1 34,2 0,7 Totale Tecnici settore economico 5.342 100 Indirizzo N. studenti Amministrazione, finanza e marketing % sul totale - 5,8 17,0 Fonte: Sistema informativo Miur. Tab. 44 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Tecnici tecnologici. Indirizzo N. studenti % su studenti dei tecnici tecnologici % sul totale 559 356 203 9,8 6,3 3,6 1,8 1,1 0,6 120 72 37 2,1 1,3 0,7 0,4 0,2 0,1 592 271 103 74 10,4 4,8 1,8 1,3 1,9 0,9 0,3 0,2 756 390 430 13,3 6,9 7,6 2,4 1,2 1,4 111 75 2,0 1,3 0,4 0,2 469 97 155 136 683 360 222 101 5.689 8,2 1,7 2,7 2,4 1,5 0,3 0,5 0,4 6,3 3,9 1,8 100,0 1,1 0,7 0,3 18,1 Meccanica, meccatronica ed energia IT05 ITMM ITEN Trasporti e logistica IT09 ITLG ITCR Elettronica ed elettrotecnica IT10 ITEC ITET ITAT Informatica e telecomunicazioni IT13 ITIA Grafica e comunicazioni IT15 Chimica, materiali e biotecnologie IT16 ITCM Agraria, agroalimentare e agroindustria IT21 ITPT ITGA ITVE Costruzioni, ambiente e territorio IT24 ITCA ITCL Totale tecnici settore tecnologico Fonte: Sistema informativo Miur. 89 Venendo agli istituti professionali del settore servizi (Tabella 45) nel 48,8% dei casi si registra la frequenza di classi del nuovo ordinamento relativamente ai servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Questi studenti rappresentano quasi il 10% sul totale degli allievi che frequentano il nuovo ordinamento. Una percentuale, questa, che si avvicina molto alle percentuali degli altri indirizzi più frequentati (amministrazione, finanza e marketing e liceo scientifico base). Seguono, con il 20,5%, i servizi socio sanitari, con il 17,4% i servizi commerciali e con il 13,3% i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Per ciò che riguarda gli istituti professionali del settore industria e artigianato, nel 75,4% dei casi risulta frequentato l’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica (biennio comune e triennio di indirizzo). In questo indirizzo è predominante la percentuale degli allievi che frequenta il corso base se si pensa che solo il 20,6% frequenta le altre due possibili opzioni: apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili, e manutenzione dei mezzi di trasporto. Le classi dell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali sono frequentate dal restante 24,6%. Complessivamente solo il 5,4% degli studenti che frequentano classi del nuovo ordinamento afferiscono al settore industria e artigianato. Essi rappresentano il 21,8% degli allievi che frequentano gli istituti professionali, contro il 78,2% di allievi dei professionali che frequentano classi del settore servizi. Tab. 45 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Professionali settore servizi. N. studenti % su studenti dei professionali settore servizi % sul totale IP01 475 7,8 1,5 IPVP 310 5,1 1,0 IPGF 29 0,5 0,1 IP02 1.158 18,9 3,7 IP03 92 1,5 0,3 IP08 978 16,0 3,1 IPCP 86 1,4 0,3 Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Servizi socio sanitari Servizi commerciali Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IP05 1.683 27,5 5,4 IPEN 711 11,6 2,3 IP06 372 6,1 1,2 IP07 195 3,2 0,6 IPPD 22 0,4 0,1 6.111 100,0 19,5 Totale professionali settore servizi Fonte: Sistema informativo Miur. 90 Tab. 46 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Professionali settore industria e artigianato. Indirizzo N. studenti % su studenti dei professionali settore artigianato % sul totale 1.017 188 77 59,8 11,1 4,5 3,2 0,6 0,2 250 34 17 13 104 1.700 14,7 2,0 1,0 0,8 6,1 100,0 0,8 0,1 0,1 0,0 0,3 5,4 Manutenzione e assistenza tecnica IP09 IPAI IPMM Produzioni industriali e artigianali IP10 IPID IPAG IPAV IPTS Totale Fonte: Sistema informativo Miur. 4. Consistenza alunni nei per cor si di Iefp pr esso gli Ip e nei Cfp Analizziamo la quota di studenti che ha optato per la frequenza di percorsi di Iefp presso istituti professionali (Tabella 47) o Cfp (Tabella 48). Nei percorsi di Iefp autorizzati presso gli allievi censiti sono complessivamente 779. L’83,6% di loro frequenta indirizzi del settore meccanica, impianti e costruzioni. Tab. 47 – Popolazione scolastica del secondo ciclo in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Percorsi Iefp c/o istituti professionali. Aree Agro-alimentare Meccanica, impianti e costruzioni Servizi commerciali Turismo e sport Totale N. studenti 65 651 22 41 779 % su studenti dei percorsi Iefp c/o Ip 8,3 83,6 2,8 5,3 100,0 Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. Tab. 48 – Popolazione scolastica nel secondo ciclo in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Percorsi Iefp c/o Cfp. Aree Agro-alimentare Cultura, informazione e tecnologie informatiche Manifatturiero e artigianato Meccanica, impianti e costruzioni Servizi alla persona Servizi commerciali Turismo e sport Totale N. studenti 202 204 104 1.028 702 495 477 3.212 Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto. 91 % su studenti dei Cfp 6,3 6,4 3,2 32 21,9 15,4 14,9 100,0 Nei Cfp, si conferma la tendenza degli allievi a frequentare percorsi relativi a figure dell’area meccanica, impianti e costruzioni: ben il 32% degli allievi frequentanti percorsi di Iefp presso i Cfp. Anche i corsi presenti nell’area servizi alla persona raccolgono una buona percentuale di allievi (il 21,9%) e, a seguire, l’area servizi commerciali e l’area turismo e sport. 5. Composizione classi a.s. 2013/14 in r elazione all’eetà dei fr equentanti In Tabella 49 sono riportati i dati della composizione complessiva delle classi funzionanti nel corrente anno scolastico per età dei frequentanti. Gli allievi censiti sono 38.622. La componente maggiore è quella degli allievi delle classi prime (il 23,6% degli allievi totali), mentre la componente minoritaria è quella degli allievi delle classi quinte (17,1% del totale degli allievi). L’età media ponderata degli allievi è pari a 17,2 anni che, per inciso, è l’età alla quale dovrebbe corrispondere la frequenza di una classe terza superiore. Di fatto (Tabella 49), solo il 75% di questi studenti sta frequentando una classe terza; lo 0,4% sta già frequentando una classe quarta, ma il 18,7% sta ancora frequentando una classe seconda e il 5,9% una classe prima. Le classi che ospitano il maggior numero di regolari sono le classi prime con il 76,1%. Quelle che ne ospitano il minor numero sono le classi terze con il 71,9% di allievi regolari. Venendo alla composizione delle classi, le prime ospitano un complessivo 21,9% di allievi in ritardo, o perché ripetenti la classe o perché ripetenti classi di scuola primaria o secondaria di primo grado. Il 15,9% degli allievi è in ritardo di un anno, il 4,8% è già in ritardo di due anni, l’1,2% è in ritardo di tre anni e uno 0,1% è addirittura in ritardo di quattro anni. Gli anticipatari in classe prima superiore sono l’1,8% degli allievi. Tab. 49 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale Prime V.a. % 162 1,8 6.940 76,1 1.450 15,9 439 4,8 114 1,2 11 0,1 2 4 1 9.123 100,0 Seconde V.a. % 132 6.087 1.392 451 68 15 1 2 8.148 1,6 74,7 17,1 5,5 0,8 0,2 100,0 Classi Terze V.a. 101 5.576 1.537 441 86 11 7 7.759 Fonte: Sistema informativo Miur. 92 % 1,3 71,9 19,8 5,7 1,1 0,1 0,1 100,0 Quarte V.a. % 25 5.187 1.302 380 78 18 6.990 0,4 74,2 18,6 5,4 1,1 0,3 100,0 Quinte V.a. 20 4.761 1.332 373 116 6.602 % 0,3 72,1 20,2 5,6 1,8 100,0 Nelle classi seconde il 17,1% è in ritardo di un anno, il 5,5% di due, lo 0,8% di 3 e lo 0,2% di quattro. Gli anticipatari sono l’1,6%. Come si vede, nel passaggio dalla classe prima alla seconda i ritardi di un anno aumentano (dal 15,9% al 17,1%), così come aumentano quelli di due anni (dal 4,8% al 5,5%), diminuiscono quelli di tre (dall’1,2% allo 0,8%), rimangono sostanzialmente stabili i ritardi di quattro anni (dallo 0,1% allo 0,2%). Gli allievi delle classi terze sono, nel 71,9% dei casi, regolari (con un 1,3% di allievi anticipatari). Il 19,8% di allievi è in ritardo di un anno, il 5,7% di due, l’1,1% di tre e lo 0,2% di quattro o più. Complessivamente aumenta, dal 23,6% al 26,8% rispetto alla classe seconda, la quota dei ritardi con un incremento dal 17,1% al 19,8% di allievi in ritardo di un anno ed una percentuale del 6,1% di allievi che ripetono la classe terza. In classe quarta si nota una lieve inversione di tendenza: i regolari aumentano la loro quota (raggiungendo il 74,2%), diminuiscono di poco o rimangono stabili quelli in ritardo di uno o più anni. Il 4% degli studenti di classe quarta sono, però, ripetenti di questa classe. Nelle classi quinte il 20,2% di studenti è in ritardo di un anno, il 7,4% in ritardo di due o più anni. Tab. 50 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Valori percentuali. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Prime 100,0 98,1 19,0 5,9 1,6 0,2 0,1 0,9 0,7 Seconde Classi Terze Quarte Quinte 1,9 79,7 18,7 6,2 1,0 0,8 0,2 1,4 1,3 75,0 21,0 6,7 4,7 2,4 4,9 0,4 70,9 19,8 20,9 16,7 12,5 0,3 72,3 73,5 79,8 80,5 Fonte: Sistema informativo Miur. Complessivamente, pertanto, il 24,9% degli studenti è in ritardo: il 72,8% (il 18,2% sul totale degli allievi) è in ritardo di un anno; il 21,6% (il 5,4% sul totale degli allievi) è in ritardo di due anni; il 5,5% (l’1,4% sul totale degli allievi) è in ritardo di tre o più anni. Allo stato attuale, mentre scriviamo, l’1,8% degli studenti che potrebbero diplomarsi in quest’anno scolastico, lo faranno ad una età di 22 anni e oltre. Nelle Tabelle 51, 52, 53, 54, 55, 56 sono riportati i dati disaggregati per indirizzi di studio. Gli allievi dei licei sono complessivamente il 37,7% del totale degli allievi censiti, con percentuali che vanno aumentando dalla prima alla quarta per poi diminuire in quinta. L’età media ponderata degli allievi dei licei è pari a a 17,9 anni 93 (età i cui allievi dovrebbero ormai frequentare la classe quarta e, in effetti, l’86,2% dei nati nel 1996 frequenta questa classe). Tab. 51 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Licei. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale % allievi liceali sul totale degli allievi Prime V.a. % 91 2,8 2.893 88,1 248 7,6 37 1,1 12 0,4 3.281 100,0 36,0 Classi Terze V.a. % Seconde V.a. % 84 2.633 281 60 6 2,7 85,8 9,2 2,0 0,2 57 2.498 353 59 7 2 0,1 3.066 100,0 - 37,6 1,9 84,0 11,9 2,0 0,2 2.974 100,0 - 38,3 - Quarte V.a. % 17 2.332 294 57 5 0,6 86,2 10,9 2,1 0,2 2.705 100,0 38,7 - Quinte V.a. % 15 2.103 340 49 14 2.521 0,6 83,4 13,5 1,9 0,6 100,0 38,2 - Fonte: Sistema informativo Miur. Le classi nelle quali si riscontra percentualmente la maggiore incidenza di regolari sono le classi prime nelle quali l’88,1% degli allievi è regolare. Sono classi, queste, che hanno pure un tasso di anticipatari pari al 2,8%, superiore all’1,8% complessivo (2,7% in seconda contro l’1,6% complessivo). Nelle classi quarte si registra la minore incidenza di allievi regolari con l’84%. Tab. 52 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Licei. Valori percentuali. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Prime 100,0 97,2 8,4 1,3 0,4 Seconde 2,8 89,6 9,9 2,2 0,2 12,5 Classi Terze 1,9 88,2 12,7 2,4 1,7 Quarte 0,6 84,1 11,9 14,1 9,3 Quinte 0,5 85,4 84,2 90,7 87,5 Fonte: Sistema informativo Miur. Gli alunni in ritardo nei licei sono complessivamente il 12,5% degli allievi frequentanti contro il 24,9% degli alunni in ritardo complessivamente considerati. L’83,1% (il 10,4% sul totale) è in ritardo di un anno. Si ricorderà che gli allievi complessivamente in ritardo di un anno erano il 18,2% del totale degli allievi frequentanti. In ritardo di più di un anno è, nei licei, il 2,1% degli allievi contro il 6,8% registrato complessivamente. 94 Negli istituti tecnici (i cui allievi rappresentano il 36,4% del totale degli allievi censiti, con valori delle singole classi che non si discostano significativamente da questo valore), l’età media ponderata è pari a 17,1 anni, uguale all’età media ponderata complessiva, 17,2 anni, che sono gli anni che dovrebbero avere gli allievi che frequentano una classe terza ma solo il 76,9% di essi frequenta tale classe. Le classi nelle quali la componente regolare è maggiore sono, anche in questo caso, le classi prime con l’80,1% di studenti regolari (contro l’88,1% dei licei). Le classi quinte perdono allievi regolari fermandosi, questi, al 71,9% degli studenti complessvi delle classi quinte. Gli alunni in ritardo nei tecnici sono complessivamente il 22,8% degli allievi frequentanti contro il 24,9% di quelli in ritardo complessivamente considerati e il 12,5% degli allievi liceali. Il 78,6% (il 17,9% sul totale degli allievi dei tecnici) è in ritardo di un anno. Si ricorderà che gli allievi complessivamente in ritardo di un anno erano il 18,2% del totale degli allievi frequentanti e il 10,4% nei licei. Nei licei, inoltre, la percentuale degli alunni in ritardo di un anno era l’83,1% del totale di quelli in ritardo. Il 4,9% degli allievi nei tecnici risulta in ritardo di più di un anno; nei licei, erano il 2,1% mentre erano il 6,8% complessivamente. Infine, nei professionali, i cui allievi rappresentano il 26% del totale, l’età media ponderata è 17,5 anni, a metà tra la terza e la quarta. Il riferimento è comunque la classe terza, che è frequentata dal 53,7% dei nati nel 1997, la percentuale più bassa registrata se ricordiamo che gli allievi aventi l’età uguale all’età media ponderata nel complesso frequentavano nel 75% dei casi la classe di riferimento, nei licei questo avveniva nell’86,2% dei casi e nei tecnici avveniva nel 76,9% dei casi. Tab. 53 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Tecnici. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale % allievi dei tecnici sul totale degli allievi Prime V.a. % 47 1,4 2.709 80,1 486 14,4 117 3,5 23 0,7 3.382 100,0 37,1 - Seconde V.a. % 34 2.321 482 94 16 3 1 1,2 78,7 16,3 3,2 0,5 0,1 2.951 100 36,2 - Fonte: Sistema informativo Miur. 95 Classi Terze V.a. % 35 1,3 2.014 73,7 547 20,0 112 4,1 22 0,8 2 0,1 1 0,0 2.733 100,0 35,2 - Quarte V.a. % 6 1.921 482 114 15 2 2.540 0,2 75,6 19,0 4,5 0,6 0,1 100,0 36,3 - Quinte V.a. % 3 0,1 1.752 71,9 520 21,3 117 4,8 45 1,8 2.437 100,0 36,9 - Tab. 54 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14 (valori percentuali). Tecnici. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Prime 100,0 98,8 17,1 4,5 0,9 Seconde 1,2 81,7 18,4 3,6 0,7 0,5 0,7 Classi Terze Quarte Quinte 1,2 76,9 21,1 4,7 3,3 1,5 2,1 0,2 74,2 20,4 17,3 11,1 4,2 0,1 74,2 78,9 86,7 93,8 Fonte: Sistema informativo Miur. Tab. 55 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Professionali. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale % allievi dei professionali sul totale degli allievi Prime V.a. % 24 1,0 1.338 54,4 716 29,1 285 11,6 79 3,2 11 0,4 2 0,1 4 0,2 1 2.460 100,0 27,0 Seconde V.a. % 14 1.133 629 297 46 12 0,7 53,2 29,5 13,9 2,2 0,6 2.131 100,0 - 26,2 - Classi Terze V.a. % Quarte V.a. % Quinte V.a. % 9 0,4 1.064 51,9 637 31,0 270 13,2 57 2,8 9 0,4 6 0,3 2.052 100,0 2 0,1 934 53,5 526 30,1 209 12,0 58 3,3 16 0,9 1.745 100,0 2 0,1 906 55,1 472 28,7 207 12,6 57 3,5 1.644 100,0 26,4 - 25,0 - 24,9 - Fonte: Sistema informativo Miur. Tab. 56 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14 (valori percentuali). Professionali. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Prime 100,0 99,0 38,5 14,4 4,1 0,6 0,3 1,4 1,3 Seconde 1,0 61,0 31,8 15,2 2,6 1,6 Fonte: Sistema informativo Miur. 96 Classi Terze Quarte Quinte 0,5 53,7 32,7 15,3 7,6 3,2 7,5 0,1 47,9 29,9 27,8 20,9 20,0 0,1 51,5 62,8 74,5 71,3 Le classi con percentuale maggiore di allievi regolari sono le classi quinte con il 55,1%. Quelle con la percentuale minore sono le classi terze con il 51,9% di regolari. Gli anticipatari sono in percentuale insignificante (pari o minore all’1%). Gli studenti in ritardo nei professionali sono complessivamente il 45,9% percentuale, questa, molto elevata se si pensa che nell’insieme gli studenti in ritardo sono il 24,9%, (il 12,5% nei licei e il 22,8% nei tecnici). La percentuale dei ritardi di un anno nei professionali, è il 64,7% del totale dei ritardi e il 29,7% del totale degli istituti professionali. Si pensi che il 35,3% degli studenti in ritardo lo è da più di un anno, il 16,2% del totale degli allievi. L’1,7% di allievi dei professionali è nato nel 1992 o prima (lo 0,8% del totale degli allievi, contro lo 0,4 totale, lo 0,1% dei licei e lo 0,3% dei tecnici). È, questo dei professionali, un impoverimento progressivo di potenziale. La differenza tra i vari ordini di scuola è più evidente se si analizzano i dati a confronto, in questa sede per le classi prime e quinte, riportati in Tabelle 57 e 58. Tab. 57 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Valori a confronto. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale Totali V.a. % 162 1,8 6.940 76,1 1.450 15,9 439 4,8 114 1,2 11 0,1 2 4 1 9.123 100,0 Classi prime Licei Tecnici V.a. % V.a. % 91 2,8 47 1,4 2.893 88,1 2.709 80,1 248 7,6 486 14,4 37 1,1 117 3,5 12 0,4 23 0,7 3.281 100,0 3.382 100,0 Professionali V.a. % 24 1,0 1.338 54,4 716 29,1 285 11,6 79 3,2 11 0,4 2 0,1 4 0,2 1 2.460 100,0 Fonte: Sistema informativo Miur. Nelle classi prime solo nei professionali frequentano anche allievi nati nel 1995 o prima, quindi allievi che dovrebbero essere già diplomati o prossimi al diploma. I nati nel 1997 e nel 1996 sono presenti nelle classi prime di tutti e tre gli indirizzi, ma significativamente solo nei professionali. Gli studenti in ritardo di un anno (i nati nel 1998) sono presenti in tutti e tre gli ordini , ma anche in questo caso il tasso percentuale di presenza nei professionali è doppio di quello dei tecnici e addirittura di quattro volte superiore a quello dei licei. Infine, come già detto, le classi prime dei professionali sono formate mediamente da solo il 54,4% di regolari, contro l’80,1% dei tecnici e l’88,1% dei licei. Sostanzialmente le classi prime dei professionali per un buon 50% sono costituite da ripetenti o pluriripetenti. Nelle classi quinte il discorso è quasi analogo. I regolari, che nei licei rappresentano l’83,4% dei frequentanti e nei tecnici sono il 71,9%, nei professionali 97 sono solo il 55,1% (valore quasi uguale a quello riscontrato nelle classi prime). I ritardi di un anno non sono molto superiori a quelli registrati nei tecnci, ma sono i ritardi di più di un anno che segnano la differenza con gli altri ordini: la frazione di nati nel 1993 o prima (il 16,1% dei frequentanti le classi quinte professionali), è nettamente superiore a quella registrata nei licei (2,5%) e a quella registrata nei tecnici (6,6%). Tab. 58 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Valori a confronto. Anno di nascita frequentanti 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 o prima Totale Classi quinte Totali V.a. 20 4.761 1.332 373 116 6.602 % 0,3 72,1 20,2 5,6 1,8 100,0 Licei V.a. 15 2.103 340 49 14 2.521 % 0,6 83,4 13,5 1,9 0,6 100,0 Tecnici V.a. 3 1.752 520 117 45 2.437 % 0,1 71,9 21,3 4,8 1,8 100,0 Professionali V.a. % 2 906 472 207 57 1.644 0,1 55,1 28,7 12,6 3,5 100,0 Fonte: Sistema informativo Miur. Infine una considerazione: la popolazione scolastica più vecchia è quella liceale: 17,9 anni come media ponderata. Quella dei tecnici ha un’età media ponderata di 17,1 anni, mentre quella dei professionali ha un’età media ponderata di 17,5 anni. Sarà interessante notare nei prossimi anni a quale ordine l’inserimento di nuove leve gioverà di più. 6. Dinamica degli alunni str anier i nelle scuole del ter r itor io tr evigiano La presente sezione è dedicata ad una panoramica di sintesi di alcuni dati relativi all’evoluzione temporale della presenza di alunni stranieri nel sistema scolastico provinciale. Gli indicatori assunti a rappresentare l’evoluzione di tale fenomeno sono il numero di alunni stranieri presenti nelle scuole del territorio provinciale e il numero di stati esteri di provenienza degli studenti stessi. La base informativa utilizzata consente tre rappresentazioni: una serie storica di sei anni per la scuola primaria, per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola secondaria di secondo grado. Gli indici di incremento del numero di alunni e di stati riportati nelle tre tabelle sono riferiti al dato dell’anno 1997 per la scuola primaria preso come parametro uguale a 100 (in quell’anno gli alunni erano 636, gli stati 56); all’anno 1996 per la scuola secondaria di primo grado (alunni 228, stati 35) e per la scuola secondaria di 98 secondo grado (alunni 60, stati 25). Il tasso di incremento ci dà anche un’idea del vertiginoso aumento di presenze straniere nell’ultimo quindicennio, anche se per comodità di lettura riportiamo i dati solo degli ultimi otto anni. Nella scuola primaria, dei 7.474 allievi stranieri, 1.978 sono nati all’estero (il 26,5% degli stranieri, il 4,5% della popolazione scolastica). Rispetto agli anni precedenti si nota una decisa stabilità nel numero assoluto di bambini stranieri nell’a.s 2012/13 rispetto all’a.s 2011/12 e un incremento di misura della percentuale dei bambini stranieri sul totale della popolazione scolastica, dovuto più alla diminuzione complessiva degli allievi che all’incremento nel numero degli allievi stranieri. Le nazioni rappresentate diminuiscono di 4 unità fermandosi a 88. Tab. 59 – Scuola primaria: evoluzione della presenza di alunni stranieri dal 2005 al 2013. Anno 2005 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 V.a. Alunni stranieri 5.227 5.831 6.517 6.871 6.777 7.152 7.473 7.474 Stati 90 85 87 90 86 89 92 88 Indici di incremento Alunni Stati stranieri 821,8 160,7 916,8 151,8 1.024,7 155,3 1.080,3 160,7 1.065,5 153,5 1.124,5 158,9 1.175,0 164,2 1.175,2 157,1 Totale provincia % alunni stranieri 41.615 12,6 42.525 13,7 42.953 15,2 43.622 15,7 44.017 15,4 44.569 16,0 44.711 16,7 44.316 16,9 Alunni totali Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Riguardo alla scuola dell’infanzia, va solo detto che i bambini stranieri, nell’a.s 2012/13, erano 3.597 su una popolazione censita di 23.476 alunni: il 15,3% della popolazione scolastica della scuola dell’infanzia è di cittadinanza straniera. Di questi il 9,2% è nato all’estero, l’1,4% della popolazione scolastica. Nella scuola secondaria di primo grado (Tabella 60) dei 4.265 alunni stranieri 2.638 sono nati all’estero (il 61,8% degli stranieri, il 9,77% della popolazione scolastica). Rispetto all’a.s. 2011/12, assistiamo ad un leggero decremento nel numero di allievi stranieri e, più marcato, nelle nazionalità. A dispetto, però, della diminuzione nel numero, cresce, seppur di poco, il tasso di stranieri arrivando nell’a.s. 2012/13 al 15,8% del totale degli allievi della scuola secondaria di primo grado contro il 15,6% dell’a.s. precedente. Nella scuola secondaria di secondo grado, dei 3.766 allievi stranieri, 3.371 erano nati all’estero (l’89,5% degli stranieri, l’8,8% della popolazione scolastica). Anche per la scuola secondaria di secondo grado si assiste ad un lieve decremento nel numero degli allievi e nelle nazionalità. Rimane invariata, invece, la percentuale degli studenti stranieri sul totale degli studenti. 99 Tab. 60 – Scuola secondaria di I grado: evoluzione della presenza di alunni stranieri dal 2005 al 2013. Anno 2005 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 V.a. Alunni stranieri 3.218 3.487 3.704 4.000 4.004 4.365 4.315 4.265 Stati 77 77 79 81 79 76 90 78 Indici di incremento Alunni Stati stranieri 1.411,4 220,0 1.529,4 220,0 1.624,6 225,7 1.754,4 231,4 1.756,1 225,7 1.914,5 217,1 1.892,5 257,1 1.870,6 222,9 Totale provincia % alunni Alunni totali stranieri 24.842 12,9 24.742 14,1 25.456 14,6 26.097 15,3 27.288 15,3 27.381 15,9 27.715 15,6 26.991 15,8 Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Tab. 61 – Scuola secondaria di II grado: evoluzione della presenza di alunni stranieri dal 2005 al 2013. Anno 2005 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 V.a. Alunni stranieri 2.156 2.435 2.880 3.187 3.309 3.458 3.796 3.766 Stati 86 100 82 88 89 92 93 90 Indici di incremento Alunni Stati stranieri 3.593,3 344,0 4.058,3 400,0 4.800,0 328,0 5.311,6 352,0 5.515,0 356,0 5.763,3 368,0 6.326,6 372,0 6.276,7 360,0 Totale provincia Alunni % alunni totali stranieri 35.506 6,1 36.479 6,7 37.371 7,7 37.739 8,5 37.573 8,8 37.746 9,2 38.652 9,8 38.312 9,8 Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Gli alunni stranieri frequentanti nell’a.s. 2012/13 scuole trevigiane (statali e paritarie, comprese le scuole dell’infanzia) erano pertanto 19.102, il 14,3% degli studenti. Di questi alunni stranieri, 8.318 sono nati all’estero, il 6,2% della popolazione scolastica complessiva e il 43,5% della popolazione scolastica straniera. Questo vuol dire che ormai quasi la metà degli alunni con nazionalità diversa da quella italiana è nato in Italia e che complessivamente il 93,8% degli allievi frequentanti le scuole trevigiane nell’a.s 2012/13 era nato in Italia. Non siamo lontani dall’avere una popolazione scolastica costituita dal 100% di nati in Italia. Se analizziamo queste percentuali disaggregate per ordini di scuola, vediamo come nella scuola dell’infanzia la quota di nati in Italia è complessivamente del 98,6% con solo un 1,4% di bambini nati all’estero (il 9,2% degli stranieri); nella scuola primaria la percentuale si abbassa al 95,5%, con una quota del 4,5% di nati all’estero (il 26,5% degli stranieri); nella scuola secondaria di primo grado la percentuale dei nati in Italia si abbassa ulteriormente al 90,2% con il 9,2% di nati all’estero (il 61,9% degli stranieri), mentre nella scuola secondaria di secondo grado la percentuale dei nati in Italia rappresenta il 91,2% con una percentuale dell’8,8% di nati all’estero (che rappresentano, però, il 43,6% sul totale degli stranieri). Ad una 100 scuola dell’infanzia ormai quasi del tutto italiana, si contrappone una scuola superiore nella quale la percentuale di alunni stranieri è ancora vicina al 10% e gli stranieri nati all’estero sono ancora circa il 50% degli allievi stranieri. Il fatto che aumenti la percentuale di allievi nati in Italia ha come conseguenza che un sempre più considerevole numero di alunni stranieri abbia una lunga scolarizzazione, anche se non completa, in scuole italiane; ciò riduce di molto le difficoltà di inserimento di tipo linguistico, ma non quelle di natura culturale e sociale, che potrebbero invece col tempo acuirsi nelle seconde generazioni, a causa dei conflitti identitari tra cultura d’origine e cultura del paese ospite, che diventa cultura di vita e di relazione per i giovani nati e cresciuti qui. Si sono considerati gli alunni stranieri totali presenti nelle scuole statali e paritarie per rilevare l’incidenza delle diverse nazionalità presenti in Italia, compresi quindi quelli presenti nelle scuole dell’infanzia. Ciò ci permette di avere la panoramica dell’intero fenomeno della presenza di studenti di altra nazionalità nei servizi di istruzione. La distribuzione degli alunni stranieri in base alle prime 15 nazionalità, ad agosto 2013, è riportata nella Tabella 62. Sapendo che il totale degli stati esteri di cittadinanza presenti nelle scuole della provincia è pari a 115, si evince che dai rimanenti 100 stati esteri proviene solamente il 13,9% degli alunni non italiani. Rispetto allo scorso anno, la classifica contiene i medesimi paesi, anche se con spostamenti di piazzamento di alcuni rispetto ad altri. In particolare gli allievi di nazionalità cinese superano nel numero quelli di nazionalità macedone mentre gli allievi serbi superano quelli senegalesi. Complessivamente aumenta anche la quota percentuale dei primi 15 stati, passando dall’84,9% del 2011/12 all’86,1% del 2012/13. Va infine sottolineato che il sistema di rilevazione adottato non consente di individuare quelle nazionalità che non hanno uno stato indipendente (per esempio la nazionalità curda). La Romania si conferma l’unico paese della Ue a collocarsi nella classifica dei primi quindici paesi di provenienza di alunni stranieri. Appare interessante confrontare i dati della Provincia di Treviso con i dati del Veneto, rilevati dal sistema Aris. Poiché il sistema, però, rileva solo le scuole statali, il confronto avverrà in tal senso. Nel Veneto gli allievi con cittadinanza non italiana frequentanti una scuola statale nell’a.s. 2012/13 sono stati 79.744. Pertanto hanno frequentato una scuola statale trevigiana il 21,4% del totale degli adolescenti stranieri del Veneto, la maggiore percentuale tra le province del Veneto (21,1% la provincia di Vicenza). La maggiore percentuale la si riscontra nella scuola superiore che raccoglie il 22,6% degli stranieri che in Veneto frequentano una scuola superiore statale. Poco distante la quota della scuola primaria (22,1%), mentre la scuola secondaria di primo grado statale ne raccoglie il 21,6%. Fanalino di coda la scuola dell’infanzia che nel trevigiano raccoglie solo il 16,7% dei bambini iscritti ad una scuola dell’infanzia statale. In quest’ultima scuola più allievi stranieri li registra la provincia di Vicenza, meno la provincia di Belluno. In termini di incidenza sul totale 101 degli iscritti nella scuola dell’infanzia statale, però, quel 16,1% trevigiano ha un’incidenza pari al 24,9 sul totale degli iscritti (21,3% il dato veneto). Per la scuola superiore la provincia di Treviso ha il tasso più elevato del Veneto di stranieri rispetto alla popolazione totale: l’incidenza è pari al 10,3% sul totale degli allievi frequentanti la scuola superiore (8,8% il dato veneto); segue la provincia di Vicenza con il 9%. Anche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la provincia di Treviso fa rilevare la maggiore incidenza di alunni stranieri: 17,8% nella scuola primaria (15,3% il dato del Veneto, 16,9% il dato della provincia di Vicenza) e il 17,7% nella scuola secondaria di primo grado (14,4% il dato veneto, 15,3% quello della provincia di Verona). E pure sul totale la provincia di Treviso complessivamente raggiunge il più alto tasso di stranieri rispetto alla popolazione scolastica: il 15,7% (13,4% il dato della regione Veneto, 14,4% il dato registrato in provincia di Vicenza). Tab. 62 – Graduatoria dei primi quindici stati esteri per numerosità degli alunni. Stato estero di provenienza Alunni Romania Marocco Albania Cina Macedonia Kosovo Moldavia Serbia Senegal India Ghana Bangladesh Bosnia Nigeria Burkina Faso Totale primi 15 stati 2.973 2.706 2.559 1.460 1.466 1.440 635 312 597 448 452 426 411 352 300 16.537 A.s. 2011/2012 % sul totale provinciale complessivo 15,3 13,9 13,1 7,5 7,5 7,4 3,3 1,6 3,1 2,3 2,3 2,2 2,1 1,8 1,5 84,9 Alunni 3.029 2.580 2.481 1.540 1.410 1.082 670 660 567 473 459 423 407 362 299 16.442 A.s. 2012/2013 % sul totale provinciale complessivo 15,9 13,5 13,0 8,1 7,4 5,7 3,5 3,5 3,0 2,5 2,4 2,2 2,1 1,9 1,6 86,1 Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. L’evoluzione a partire dall’a.s. 2009/10 della presenza degli alunni stranieri nei Cfp è riportata in Tabella 63. Dopo un sostanziale incremento durato fino all’a.s. 2011/12, si è assistito negli ultimi due anni formativi ad una significativa diminuzione sia nel numero degli alunni stranieri che nel numero di stati esteri di provenienza. Se tale trend si confermasse, nel giro di pochi anni le presenze degli alunni stranieri nei Cfp potrebbe risultare inferiore a quella dell’a.s. 2009/10, anno di riferimento per questo studio. La quota di alunni stranieri rispetto al totale degli alunni frequentanti i Cfp nell’a.s. 2013/14, rimane comunque alta: gli alunni stranieri rappresentano il 27,5% degli allievi frequentanti i corsi di formazione professionale. Si ricorderà che la 102 percentuale di alunni stranieri che frequentano nell’a.s. 2013/14 le scuole superiori del sistema di istruzione è pari al 9,8%. Tab. 63 – Cfp: evoluzione della presenza di alunni stranieri 2009/2013. Anno V.a. Alunni stranieri 2009 2010 2011 2012 2013 Stati Indici di incremento Alunni Stati stranieri Totale provincia % alunni Alunni totali stranieri 795 47 100,0 100,0 2.896 27,5 853 970 50 50 107,3 122,0 106,4 106,4 2.877 3.261 29,6 29,7 890 882 42 41 111,9 110,9 89,4 87,2 3.096 3.212 28,7 27,5 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota: i dati comprendono gli studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono provvisori. Tab. 64 – Graduatoria dei primi quindici stati esteri per numerosità degli alunni nei Cfp. Macedonia Marocco 143 140 A.s. 2011/2012 % sul totale provinciale complessivo 14,7 14,4 Romania Albania 113 111 11,6 11,4 112 99 12,6 11,1 Cina 70 7,2 50 5,6 Kosovo India 70 42 7,2 4,3 50 37 5,6 4,2 Burkina Faso Serbia 31 25 3,2 2,6 31 15 3,5 1,7 Moldavia 19 2 17 1,9 Senegal Bosnia 16 15 1,6 1,5 26 15 2,9 1,7 Ghana Colombia 14 14 1,4 1,4 12 9 1,3 1,0 13 836 1,3 86,2 10 729 1,1 81,9 Stato estero di provenienza Brasile Totale primi 15 stati Alunni A.s. 2012/2013 % sul totale provinciale Alunni complessivo 130 14,6 116 13,0 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Se si analizzano, infine, i primi quindici Stati esteri per provenienza degli allievi, si evince che tredici di questi Stati soni gli stessi rilevati nel sistema di istruzione statale, anche se con numeri assoluti diversi (si veda, ad esempio Romania e Macedonia). Anche nel caso dei Cfp, comunque, i primi quindici Stati per consistenza raggruppano oltre l’80% degli studenti stranieri. 103 7. Risultati delle pr ove Invalsi15 La legge 176/2007 prevede che a partire dall’anno scolastico 2007/08 il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca fissi gli obiettivi della valutazione esterna di alcuni apprendimenti da realizzare nella scuola primaria (II e V primaria), nella secondaria di primo grado (I e III) e nella secondaria di secondo grado (II e V). L’art. 5 della stessa legge e le direttive collegate chiariscono la finalità delle rilevazioni, ovvero la misurazione, anche in una prospettiva di valore aggiunto, dei livelli di apprendimento conseguiti dagli allievi a livello di singola scuola del sistema pubblico d’istruzione. Prima di analizzare i dati Invalsi registrati in provincia di Treviso nelle prove relative al Servizio nazionale di valutazione per l’a.s. 2012/13, va fatta un’opportuna considerazione di carattere statistico. I dati a livello provinciale che l’Invalsi ci ha rilasciato16 sono stati calcolati sulle matrici dell’intera popolazione; per questo motivo non è stato calcolato l’errore standard (e.s.), ma vale come riferimento il punteggio medio secco. Inoltre, i dati sono calcolati al netto del cheating, dunque applicando il fattore di correzione che corregge il punteggio medio da atteggiamenti opportunistici durante le prove (cfr. Box 1). Bisogna considerare che il punteggio medio percentuale conseguito in provincia e rilasciatoci dall’Invalsi si discosta in maniera statisticamente significativa solo se si colloca al di fuori dell’intervallo di confidenza – che può essere definito come il range di valori entro cui è contenuto, con una probabilità solitamente indicata del 95%, il valore reale17 – del dato medio di confronto. Il confronto con i punteggi medi della regione e della macroarea di appartenenza nonché dell’Italia deve essere però fatto con prudenza, ovvero tenendo conto che questi ultimi tre dati sono calcolati sul campione di studenti (le somministrazioni sono state seguite da osservatori esterni che hanno garantito la correttezza della procedure di somministrazione; per questo motivo i punteggi medi non sono calcolati al netto del cheating) e non sull’intera popolazione. Per questo motivo, ad esempio, il punteggio medio della regione non sempre può trovarsi nel range dei punteggi calcolati a livello provinciale e non è pari alla media dei valori delle province. Infine, per i dati complessivi (non disaggregati per ordinamenti), va fatta un’ulteriore precisazione: essi sono stati calcolati su tutta la popolazione della 15. Le pubblicazioni dell’Invalsi, relative alle prove del Snv 2013 sono raggiungibili alla pagina web: http://www.invalsi.it/snvpn2013/. In particolare si consiglia la lettura del Rapporto SNV PN 2013 per i risultati nazionali, del Rapporto tecnico SNV PN 2013 per le metodologie di ricerca, e del QdR Italiano Obbligo istruzione, del QdR Matematica secondo ciclo e del QdR Questionario per i quadri di riferimento per la costruzione delle prove e del Questionario studenti. 16. Per il rilascio dei dati aggregati a livello provinciale si ringrazia il Servizio statistico dell’Invalsi e, in particolare, Michela Freddano anche per il prezioso apporto alla loro interpretazione. 17. Tale intervallo di confidenza è compreso tra la differenza tra il valore medio e il prodotto tra errore standard e una costante pari a1,96 e la somma tra valore medio e il prodotto dell’errore standard e la costante pari a 1,96. 104 Regione Veneto, suddivisa per provincia; quindi i valori sono calcolati tenendo conto anche dei Cfp, mentre i Cfp non sono presenti nei punteggi medi calcolati a livello regionale, di macroarea e Italia, perché non fanno parte del campione. Pertanto le differenze con il campione nazionale, del Nordest e del Veneto possono essere determinate anche dall’apporto che gli allievi dei Cfp (in positivo o in negativo) possono aver dato ai risultati complessivi delle province del Veneto. Si premette, infine, che verranno presi in considerazione i dati relativi ai risultati rilevati nelle seconde classi della scuola secondaria di secondo grado (livello 10). Fatte queste precisazioni, la percentuale di risposte corrette nella prova di italiano degli studenti della provincia di Treviso interessati alla rilevazione (cfr. Tabella 67, anche per gli esiti della prova di matematica) non è statisticamente significativa18 rispetto al dato nazionale poiché compresa nell’intervallo di confidenza di questo dato (64,80 1,41). Al contrario, essa è inferiore in maniera statisticamente significativa al dato del Veneto (69,56 4,45) e al dato del Nordest (68,67 3,31). Tale risultato complessivo, però, deve tenere conto che il dato della provincia comprende anche gli esiti della prova di italiano degli studenti dei Cfp non ricompresi nei campioni di riferimento. Tab. 65 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, tutte le scuole. Area geografica Treviso Veneto Nordest Italia % 64,2 69,6 68,7 64,8 Italiano Errore standard 2,27 1,69 0,72 Matematica % Errore standard 46,3 48,6 2,98 48,1 1,99 42,2 0,85 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. Tab. 66 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, tutte le scuole. Italiano 64,2 63,2 63,2 63,5 63,0 64,4 65,3 Treviso Belluno Padova Rovigo Venezia Vicenza Verona Matematica 46,3 47,1 46,3 43,3 44,4 46,4 45,7 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. 18. La significatività è la probabilità che il valore osservato di un indicatore sia o meno dovuto al caso. Si dice che un certo indice è statisticamente significativo quando la probabilità di ottenere casualmente un valore come quello rilevato è inferiore a una soglia stabilita (5%, 1%, 0,1%). La significatività di un indice si calcola con formule che tengono conto contemporaneamente dell’entità del valore osservato e della numerosità del campione su cui è stato rilevato. 105 Nella prova di matematica, la percentuale di risposte corrette date dagli studenti della provincia, benché calcolata anche sugli esiti degli studenti dei Cfp è superiore in maniera statisticamente significativa alla percentuale nazionale (42,17 1,67), mentre non si discosta in maniera statisticamente significativa né dal dato del Nordest (48,11 3,90), né da quello della regione Veneto (48,59 5,84). Se si confrontano i risultati della provincia di Treviso con i dati delle altre province del Veneto (Tabella 66), calcolati nella stessa maniera, si evince come gli studenti della provincia abbiano conseguito un risultato superiore nella prova di italiano agli studenti delle province di Belluno, Padova, Rovigo e Venezia, di poco inferiore agli studenti della provincia di Vicenza, e inferiore agli studenti veronesi che conseguono il miglior risultato della regione. Tale dato, peraltro, fatte le considerazioni già espresse sulla diversità dei dati che hanno contribuito ai risultati messi a confronto, al pari del dato della provincia di Treviso, non si discosta in maniera statisticamente rilevante dal dato nazionale (come il dato trevigiano), seppure superiore al dato trevigiano è comunque inferiore in maniera statisticamente rilevante al dato del Nordest (come il dato rilevato in provincia di Treviso) e, pur essendo superiore al dato veneto, non lo è in maniera significativa. Per ciò che riguarda la prova di matematica, il dato trevigiano è superiore a quello conseguito dagli allievi delle province di Verona, Venezia e Rovigo, praticamente uguale a quello degli studenti padovani, inferiore a quelli delle altre province. Il miglior risultato in matematica è stato conseguito dagli studenti bellunesi la cui percentuale di risposte corrette è superiore in maniera statisticamente rilevante al dato nazionale (come quello trevigiano), ma essendo ricompreso negli intervalli di confidenza sia del dato regionale si del dato del Nordest non se ne discosta in maniera significativa (come il dato trevigiano). Box 1 – Il cheating. Il cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) nella letteratura internazionale di settore definisce l’insieme delle azioni messe in atto dagli studenti e dai docenti per falsare i risultati di una prova standardizzata. Si tratta di un fenomeno rilevato attraverso un controllo di tipo statistico sui dati: è stato osservato come in alcuni casi, e secondo modi e forme differenti, gli studenti forniscano risposte corrette, non in virtù delle loro conoscenze, ma perché copiate da altri studenti o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno esplicitamente dai docenti (teacher cheating). L’effetto del cheating è misurato mediante un indicatore percentuale che esprime quale parte del punteggio osservato è mediamente da attribuire alle predette anomalie. Relativamente alle prove del maggio-giugno 2012 le scuole hanno per la prima volta avuto esplicita indicazione della stima del peso di comportamenti anomali (cheating) registrati nella effettuazione delle prove e i dati sono stati restituiti a ciascuna istituzione scolastica al netto del cheating; nel caso quest’ultimo fosse superiore a una determinata soglia, tale da compromettere l’affidabilità dei risultati, questi non sono stati restituiti, in tal modo una scuola poteva ricevere un flusso differenziato di dati da classe a classe. Contemporaneamente l’Invalsi ha avviato un’azione di riflessione sul come prevenire e contrastare il cheating: sono state riviste le modalità operative di conduzione della prova e quelle di stima del cheating comunque presente in modo residuale. 106 In particolare, i fascicoli delle prove Invalsi 2013 sia di italiano sia di matematica sono stati predisposti in cinque versioni differenti: per ciascuna domanda le opzioni di risposta sono state disposte in ordine diverso e, per quanto riguarda le prove di matematica, sono state anche ruotate le domande relative ai vari ambiti di contenuto. Inoltre, alla tradizionale presenza di osservatori esterni nelle classi campione, si è aggiunta la presenza di controllori di II livello, inviati in alcune scuole scelte casualmente (indipendentemente dal loro essere o meno parte del campione previsto) al fine di riportare informazioni sul grado di regolarità della somministrazione e successiva correzione delle prove. Anche i metodi di stima del cheating sono stati rivisti con una procedura statistica iterativa che vada oltre il semplice sospetto derivante dall’essere i risultati della singola classe in media molto elevati e con scarsa variabilità interna (una situazione che potrebbe dipendere dal cheating, ma anche identificare una classe “eccellente”), andando a verificare una serie di altri aspetti, derivanti dal confronto con classi simili in cui era presente un osservatore esterno e dalla correlazione con i risultati dei singoli alunni nelle prove interne della scuola. Nota: per un approfondimento si veda il sito dell’Invalsi. 7.1. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate alla r ilevazione dei licei Per ciò che riguarda la prova di italiano, il dato trevigiano è statisticamente inferiore a quello raggiunto nel suo complesso sia nell’Italia intera (72,05 0,78), che nelle due aree geografiche di riferimento (rispettivamente 75,39 2,69 dato veneto e 76,04 1,57 dato del Nordest). Nel confronto con l’Italia, però, il dato della provincia si situa al di fuori dell’intervallo di confidenza per soli 0,27 punti percentuali. Meglio vanno le cose in matematica. Il dato fatto registrare dagli allievi trevigiani è superiore in maniera statisticamente rilevante rispetto a quello registrato dall’Italia intera (47,62 1,29) e in linea con i risultati raggiunti nel Veneto (53,27 4,31) e nel Nordest (53,28 2,74). In Tabella 68 sono riportati i valori percentuali medi di risposte corrette nelle due prove Invalsi, confrontate con i risultati conseguiti nelle altre province. Nella prova di italiano gli studenti trevigiani fanno meglio dei corrispondenti studenti delle province di Belluno, Padova, Venezia e Vicenza. I risultati, invece, sono peggiori rispetto a quelli fatti registrare nelle altre province (Rovigo e Verona). In queste due ultime province, i risultati raggiunti sono comunque, in maniera statisticamente rilevante, inferiori ai risultati del Veneto (75,39 2,69) e del Nordest (76,04 1,57) e compresi nell’intervallo di confidenza del risultato nazionale (72,05 0,78). Nella prova di matematica, il risultato conseguito in provincia di Treviso è superiore al risultato conseguito in tutte le altre sei province del Veneto. Ma in questo caso va detto che, al pari del risultato raggiunto in provincia di Treviso, tutti i risultati delle altre province del Veneto sono migliori in maniera significativa rispetto al dato nazionale (47,62 1,29) e tutti, come il dato trevigiano, ricadono 107 nell’intervallo di confidenza dei risultati raggiunti in regione (53,27 4,31) e nel Nordest (53,28 2,74). Tab. 67 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, licei. Area geografica Treviso Veneto Nordest Italia % 71,0 75,4 76,0 72,1 Italiano Errore standard 1,37 0,70 0,40 % 54,0 53,3 53,3 47,6 Matematica Errore standard 2,20 1,37 0,66 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. Tab. 68 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, licei. Area geografica Treviso Belluno Padova Rovigo Venezia Vicenza Verona Italiano 71,0 66,0 68,3 71,5 70,5 69,2 72,4 Matematica 54,0 53,8 52,7 50,7 52,4 53,5 52,8 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. 7.2. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate alla r ilevazione degli istituti tecnici Il valore percentuale medio di risposte corrette conseguito nei tecnici della provincia è, per la prova di italiano, superiore in maniera statisticamente significativa a quello conseguito complessivamente dalle stesse scuole in Italia (62,19 0,84) e nel Nordest (67,27 1,31). Il valore trevigiano si situa, invece, all’interno dell’intervallo di confidenza del valore veneto (68,87 1,67) e pertanto il risultato conseguito in provincia di Treviso è statisticamente in linea con il risultato conseguito in regione. Nella prova di matematica il risultato degli studenti delle classi seconde degli istituti tecnici della provincia è superiore in maniera statisticamente significativa al risultato complessivo registrato nell’intera nazione (41,52 1,04), e in linea con il risultato conseguito negli istituti tecnici del Nordest (49,75 1,82) e del Veneto (50,10 2,80). La cosa interessante è che, nella prova di matematica, gli studenti dei tecnici trevigiani hanno conseguito un risultato migliore degli studenti liceali considerati nel loro complesso (tutta la nazione). Infatti il valore percentuale medio registrato in provincia di Treviso (50,97) si colloca oltre l’estremo superiore del valore nazionale (47,62 1,29). Nella prova di italiano, invece, gli studenti liceali, a qualsiasi macro area appartengano, hanno conseguito risultati migliori in maniera statisticamente significativa rispetto agli studenti dei tecnici trevigiani. 108 In Tabella 70 i dati relativi agli esiti delle prove Invalsi degli istituti tecnici della provincia di Treviso sono confrontati con i dati registrati nelle altre province del Veneto. Nella prova di italiano, nessuno studente si comporta meglio degli studenti trevigiani. Tutte le province registrano comunque risultati superiori a quelli nazionali, mentre Padova, Rovigo e Venezia raggiungono risultati inferiori all’estremo inferiore dell’intervallo di confidenza del risultato del Nordest e del Veneto. Tab. 69 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, Tecnici. Area geografica Treviso Veneto Nordest Italia % 69,1 68,9 67,3 62,2 Italiano Errore standard 0,85 0,67 0,43 % 51,0 50,1 49,8 41,5 Matematica Errore standard 1,43 0,93 0,53 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. Tab. 70 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, tecnici. Area geografica Treviso Belluno Padova Rovigo Venezia Vicenza Verona Italiano 69,1 68,8 65,9 64,4 65,8 68,6 67,6 Matematica 51,0 49,5 48,6 46,2 47,1 51,4 48,7 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. In matematica fanno meglio degli studenti trevigiani solo gli studenti vicentini, il cui risultato però, al pari del risultato fatto registrare in provincia, è sì superiore in maniera statisticamente significativa al risultato complessivo registrato nell’intera nazione, ma in linea con il risultato conseguito negli istituti tecnici del Nordest e del Veneto. Appare anche interessante notare che nella prova di italiano il risultato conseguito dagli studenti dei tecnici trevigiani è superiore a quello conseguito dagli studenti liceali delle province di Belluno e Padova, mentre il risultato in matematica è superiore al risultato conseguito dagli studenti liceali della provincia di Rovigo. 7.3. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate alla r ilevazione degli istituti pr ofessionali I risultati registrati in provincia di Treviso nella prova di italiano sono superiori in maniera statisticamente rilevante a quelli registrati a livello nazionale 109 (50,87 0,88), ma in maniera altrettanto significativa, inferiori a quelli registrati nel Veneto (57,49 1,80), benché in linea con i risultati conseguiti nella macroarea Nordest (53,92 1,72). I risultati di italiano conseguiti dagli studenti dei professionali trevigiani sono, comunque, inferiori ai risultati medi conseguiti in Italia, nel Nordest e nel Veneto dagli studenti dei licei e degli istituti tecnici. Nella prova di matematica gli studenti trevigiani fanno meglio in maniera statisticamente rilevante degli studenti dell’Italia e del Nordest, mentre il loro risultato non si discosta in maniera significativa dal risultato conseguito da tutti gli studenti veneti. Anche nella prova di matematica i risultati conseguiti nei professionali della provincia sono inferiori ai risultati conseguiti nelle tre macroaree di riferimento dagli studenti dei licei e dei tecnici. Tab. 71 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, professionali. Area geografica Italiano Matematica % Errore standard % Errore standard Treviso Veneto 55,5 57,5 0,92 35,6 35,2 0,91 Nordest Italia 53,9 50,9 0,88 0,45 33,1 29,5 0,59 0,33 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. Tab. 72 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, professionali. Area geografica Italiano Matematica Treviso Belluno 55,5 57,3 35,6 36,4 Padova Rovigo 52,8 54,6 33,0 31,6 Venezia 54,0 32,6 Vicenza Verona 57,1 56,5 35,1 34,4 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. A livello regionale il risultato trevigiano della prova di italiano è superiore solo a quello conseguito nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Peraltro, i risultati delle restanti province sono superiori non solo al risultato trevigiano ma in maniera statisticamente significativa anche al risultato dell’Italia e del Nordest, mentre il dato trevigiano era superiore in maniera rilevante solo al dato nazionale. Nella prova di matematica, gli studenti trevigiani fanno meglio di tutte le altre province, eccezion fatta per la provincia di Belluno il cui risultato è, come quello trevigiano, significativamente superiore al dato nazionale e del Nordest e in linea con il dato Veneto. 110 Per ultimo va aggiunto che, nella prova di italiano, nessuna provincia veneta ha fatto registrare risultati medi inferiori all’estremo inferiore dell’intervallo di confidenza del dato medio nazionale e del Nordest ma sono quattro le provincie venete (Padova, Rovigo e Vicenza, oltre a Treviso) che hanno fatto registrare, negli istituti professionali, risultati significativamente inferiori al valore medio registrato nel Veneto. Nella prova di matematica vale la stessa cosa per il confronto con il dato italiano, ma in Provincia di Rovigo si registra un dato significativamente inferiore al dato medio del Nordest e nelle province di Padova, Rovigo e Venezia si registra un dato inferiore in maniera significativa al dato veneto. I dati relativi ai risultati conseguiti dagli allievi dei Cfp sono riportati nelle Tabelle 73 e 74. Tab. 73 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, Cfp. Area geografica Italiano Matematica % Errore standard % Errore standard Treviso Veneto 46,8 47,9 - 30,0 29,5 - Nordest 48,1 - 29,6 - Italia 47,8 - 29,1 - Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. Per le motivazioni espresse in apertura del capitolo, non essendoci un campione di riferimento i dati vanno letti in termini assoluti, senza però poter affermare se le differenze siano o meno significative. Dalle Tabelle si può evincere che i dati percentuali medi conseguiti in Provincia di Treviso nella prova di italiano sono inferiori a quelli conseguiti nelle macroaree di riferimento (raffronto con l’Italia -0,95 punti percentuali, con il Nordest -1,33 punti percentuali, con il Veneto -1,14 punti percentuali). Tra le province venete, Treviso si situa in una migliore posizione rispetto alle province di Rovigo (+3,01 punti percentuali), di Venezia (+0,5 punti percentuali) e di Padova (+0,05 punti percentuali) e peggiore rispetto alle province di Belluno (-3,4 punti percentuali), Vicenza (-2,83 punti percentuali) e Verona (-2,68 punti percentuali). Nella prova di matematica, invece, i risultati raggiunti dagli studenti dei Cfp della provincia sono superiori a quelli conseguiti dagli studenti delle macroaree di riferimento: +0,59 punti percentuali sul Veneto, +0,46 punti percentuali sul Nordest e +0,92 punti percentuali sull’Italia. Infine, la graduatoria delle province del Veneto pone Treviso prima di Padova (+1,42 punti percentuali), Rovigo (+3,43 punti percentuali), Venezia (+1,74 punti percentuali) e Vicenza (+1,29 punti percentuali), ma dietro a Belluno (-2,35 punti percentuali) che si classifica come la prima provincia del Veneto per risultati elle prove Invalsi nei Cfp, e Verona (-0,88 punti percentuali). 111 Tab. 74 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10, Cfp. Area geografica Treviso Belluno Padova Rovigo Venezia Vicenza Verona Italiano 46,8 50,2 46,8 43,8 46,3 49,6 49,5 Matematica 30,0 32,4 28,6 26,6 28,3 28,8 30,9 Fonte: Invalsi, Ufficio statistico. 8. For mazione univer sitar ia degli studenti tr evigiani Anche nel presente Rapporto si utilizzano i dati raccolti dal ministero dell’Università e della Ricerca, Ufficio di Statistica19. L’indagine Miur rileva gli immatricolati20 al 31 luglio di ciascun anno e i laureati con riferimento all’anno solare precedente. Vengono presi in esame gli anni accademici compresi tra il 2004/2005 e il 2012/2013: per tali anni vengono esaminati, come nei precedenti Rapporti, le immatricolazioni in totale, il tasso di passaggio degli studenti forniti di diploma di scuola secondaria di secondo grado alla formazione universitaria, l’andamento delle immatricolazioni in relazione alle diverse tipologie di percorsi previsti dal vecchio e dal nuovo ordinamento 21 degli studi universitari, l’andamento delle immatricolazioni per aree disciplinari di afferenza22. 8.1. Andamento delle iscr izioni all’u u niver sità L’accesso degli studenti trevigiani alla formazione universitaria si conferma in diminuzione; l’ulteriore decremento rispetto all’anno accademico precedente porta ad un totale di immatricolati inferiore di circa 8 punti percentuali rispetto al totale registrato nell’anno accademico 2003/04 assunto come anno di riferimento (Tabella 75). Anche il tasso di passaggio 23 alla formazione universitaria da parte degli studenti trevigiani appare in ulteriore diminuzione (Tabella 76). 19. Si vedano le avvertenze riportate in nota 1. 20. Si intendono come immatricolati tutti gli studenti che si iscrivono per la prima volta ad un corso di studi universitario (triennale, vecchio ordinamento oppure ciclo unico o magistrale a ciclo unico). Non vengono conteggiati come immatricolati gli studenti che si iscrivono al primo anno di un corso di laurea specialistica. 21. Non vengono rilevati dall’indagine Miur i dati relativi agli studenti trevigiani iscritti al primo anno di una laurea specialistica. 22. Il Miur ha ridefinito i “Gruppi disciplinari” (termine che, peraltro, viene utilizzato ancora da Almalaurea e Istat) come “Aree disciplinari di afferenza” non del corso di laurea, ma della classe di laurea a cui appartiene il corso. L’attribuzione alle aree avviene sulla base della classe di laurea a cui appartiene ciascun corso: si superano in tal modo alcune imprecisioni rinvenibili nella precedente classificazione. 23. Il tasso di passaggio dalla scuola all’università – calcolato rapportando il totale degli immatricolati di un dato anno accademico ai diplomati dell’anno scolastico precedente – offre una stima per eccesso della “probabilità” di 112 Nell’ultimo anno accademico preso in esame l’88,7% degli studenti si iscrive alle lauree triennali, l’11,3% a lauree specialistiche o magistrali a ciclo unico (Tabella 78); non risultano immatricolati alle lauree del vecchio ordinamento. Tab. 75 – Dinamica del numero totale degli studenti immatricolati a corsi di studio universitario residenti in provincia di Treviso. Anno Accademico Numero di immatricolati Differenza su anno accademico precedente Indice (anno accademico 2003/04=100) 2003/04 3.655 - 100,0 2004/05 3.709 54 101,5 2005/06 3.594 -115 98,3 2006/07 3.423 -171 93,7 2007/08 3.363 -60 92,0 2008/09 3.363 0 92,0 2009/10 3.583 220 98,0 2010/11 3.492 -91 95,5 2011/12 3.422 -70 93,6 2012/13 3.357 -65 91,8 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. Tab. 76 – Confronto tra output della scuola secondaria di II grado e passaggio alla formazione universitaria. Scuola secondaria di II grado Anno Numero totale dei scolastico diplomati Università Anno N. totale degli accademico immatricolati 2002/03 5.753 2003/04 3.655 63,5 2003/04 5.911 2004/05 3.709 62,7 2004/05 5.688 2005/06 3.594 63,2 2005/06 5.582 2006/07 3.423 61,3 2006/07 5.652 2007/08 3.363 59,5 2007/08 5.906 2008/09 3.363 56,9 2008/09 6.001 2009/10 3.583 59,7 2009/10 5.865 2010/11 3.492 59,5 2010/11 6.162 2011/12 3.422 55,5 2011/12 6.345 2012/13 3.357 52,9 Tasso di passaggio alla formazione universitaria Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. una singola generazione di diplomati di proseguire gli studi all’università, in quanto i giovani che si immatricolano all’università possono provenire da più di una generazione di diplomati. 113 Se si confrontano le immatricolazioni per aree disciplinari negli anni accademici 2005/06, 2008/09, 2011/12 e 2012/13 si rileva (Tabella 77 e Grafico 1) che l’area economico-statistica, l’area ingegneria e l’area medica negli ultimi due anni presi in esame occupano, rispettivamente, le prime tre posizioni nella graduatoria delle scelte operate all’atto dell’iscrizione al corso universitario. Le prime due si presentano in crescita in termini assoluti e percentuali mentre la terza risulta in diminuzione dopo l’incremento registrato nell’anno accademico precedente risultano in crescita, in termini di peso percentuale, le scelte a favore dell’area educazione fisica e dell’area scientifica si confermano in diminuzione, in termini assoluti e percentuali, le scelte a favore dell’area politico-sociale e dell’area architettura mostrano un andamento alterno l’area linguistica, l’area giuridica, l’area letteraria, l’area agraria, l’area psicologica, l’area insegnamento, l’area chimico-farmaceutica, l’area geo-biologica l’area difesa e sicurezza risulta assente. Graf. 1 – Studenti immatricolati anni accademici 2005/06, 2008/09, 2011/12 e 2012/13: confronto aree disciplinari sul totale degli immatricolati (valori percentuali). Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. 114 8.2. Andamento delle immatr icolazioni ai cor si di scienze, matematica e tecnologia 24 Tra gli anni accademici 2009/10 e 2012/13, a fronte di una diminuzione del 6,3% del totale di immatricolazioni a corsi di studio universitario, le immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia25 diminuiscono del 4,1% contro il 7% registrato per gli altri corsi. Se si prende in esame il complesso delle immatricolazioni a corsi di studio universitari, quelle ai corsi di scienze, matematica e tecnologia rappresentano nell’ultimo anno accademico considerato una quota del 27,8%, leggermente superiore al 27,3% registrato nel 2009/1026 (Tabella 79). 9. Sintesi 1. 2. Le iscrizioni alle classi prime del secondo ciclo nella provincia di Treviso per l’a.s. 2013/14 sono state 8.284; prevalgono le iscrizioni ai licei e, nell’ordine, agli istituti tecnici e agli istituti professionali. Tra gli indirizzi liceali risulta prevalente il liceo scientifico; nell’istruzione tecnica il settore tecnologico, complessivamente, raccoglie una percentuale più consistente di iscrizioni, anche se i due indirizzi che ottengono il maggior numero di scelte, singolarmente considerati, sono quelli del settore economico; nell’istruzione professionale oltre il 70% degli studenti sceglie il settore servizi, con una netta prevalenza dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Nell’ultimo anno formativo si rileva una lieve ripresa degli iscritti ai percorsi di Iefp; l’area meccanica, impianti e costruzioni risulta per tutti gli Iefp, sia attivati presso gli Ip che presso i Cfp, quella prevalente sia in termini assoluti che percentuali. Il numero dei diplomati nell’anno scolastico 2012/13 è di 6.407 unità. Dai dati si evince un rendimento complessivo del sistema (misurato in termini di diplomati sul totale degli scrutinati) pari al 95,1%, inferiore di 4 punti percentuali al tasso di successo dei soli esami di stato che è pari al 99,1%. Il tasso complessivo di non ammissione alla classe successiva, per le classi antecedenti alla quinta, considerando sia gli scrutini di giugno che lo 24. In linea con le definizioni internazionali, i corsi di scienze, matematica e tecnologia per l’Italia comprendono i corsi di laurea delle seguenti classi: ai sensi del d.m. 509/99: 1, 4, 7, 8, 9, 10, 12, 21, 24, 25, 26, 30, 32, 37, 42 e 4/S; ai sensi del d.m. 270/04: L 2, L 4, L 6, L 7, L 8, L 9, L 13, L17, L 21, L 23, L 27, L 29, L 30, L 31, L 34, L 35, L 41 e LM 4cu; si veda, in proposito, Miur (2011), L’Università in cifre 2009-2010, Roma, Settembre. 25. Si veda paragrafo 8.1. 26. I dati delle immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia sono stati ricalcolati sulla base della definizione riportata nella nota 17. 115 3. 4. 5. scioglimento della sospensione del giudizio, è pari al 10,4% degli studenti scrutinati, con una punta del 15,4% nelle classi prime per scendere al 6,6% nelle classi quarte: preoccupante risulta, pertanto, il tasso di dispersione nelle classi prime. Gli studenti che hanno conseguito un titolo di qualifica al termine di un percorso triennale di Iefp sono 822. Prendendo in esame gli anni formativi dal 2009/10 al 2012/13, si registra un incremento del 12% dei qualificati che riguarda sia la componente maschile che quella femminile; le aree meccanica, impianti e costruzioni, servizi alla persona e servizi commerciali continuano ad occupare le prime tre posizioni. Gli allievi frequentanti nell’a.s. 2013/14 i nuovi ordinamenti (quindi, dalla classe prima alla classe quarta), posti in essere a partire dall’a.s. 2010/11 in seguito all’emanazione dei Regolamenti di riordino del secondo ciclo, sono 29.715, così distribuiti: circa il 42% frequenta un indirizzo liceale, il 37% indirizzi dell’istruzione tecnica, una quota che si avvicina al 21% indirizzi dell’istruzione professionale. Gli studenti che complessivamente nell’a.f. 2013/14 frequentano percorsi di Iefp sono 3.212 presso i Cfp e 779 presso gli istituti professionali. Il 24,9% degli studenti che frequentano percorsi di istruzione è in ritardo: prendendo a riferimento il totale degli allievi, il 18,2% è in ritardo di un anno, il 5,4% di due anni; l’1,4% di tre o più anni. Se si analizza il ritardo in rapporto ai diversi ordini, si rileva che gli alunni in ritardo nei licei rappresentano il 12,5% degli alunni frequentanti, nei tecnici il 22,8%, nei professionali il 45,9%. Gli alunni stranieri frequentanti nell’a.s. 2012/13 scuole trevigiane (statali e paritarie, comprese le scuole dell’infanzia) assommano a 19.102 unità, pari al 14,3% degli studenti; il 43,5% degli studenti stranieri è nato all’estero. Nella scuola primaria, la presenza di alunni stranieri è pari al 16,9% (7.474 allievi di cui il 26,5% nato all’estero); si rileva una decisa stabilità nel numero assoluto di bambini stranieri nell’a.s. 2012/13 rispetto all’a.s 2011/12 e una lieve diminuzione delle nazioni rappresentate. Nella scuola secondaria di primo grado, gli alunni stranieri rappresentano il 15,8% (4.265 alunni di cui il 61,8% è nato all’estero); rispetto all’a.s. 2011/12, si rileva un leggero decremento nel numero di allievi stranieri e, più marcato, nelle nazionalità. Nella scuola secondaria di secondo grado, la presenza si attesta sul 9,8% (3.766 allievi di cui l’89,5% è nato all’estero); anche in questo caso si assiste ad un lieve decremento nel numero degli allievi e nelle nazionalità. La quota di alunni stranieri nei Cfp nell’a.s. 2013/14 è del 27,5%; negli ultimi due anni formativi si rileva, comunque, una significativa diminuzione sia nel numero degli alunni stranieri che nel numero di stati esteri di provenienza. La Romania si conferma l’unico paese della Ue a collocarsi nella classifica dei primi quindici paesi di provenienza di alunni stranieri. 116 6. 7. Il fatto che aumenti la percentuale di allievi nati in Italia ha come conseguenza che un sempre maggiore numero di alunni stranieri abbia una lunga scolarizzazione, anche se non completa, in scuole italiane; ciò riduce di molto le difficoltà di inserimento di tipo linguistico, ma non quelle di natura culturale e sociale, che potrebbero invece col tempo acuirsi nelle seconde generazioni, a causa dei conflitti identitari tra cultura d’origine e cultura del paese ospite. Per ciò che riguarda le prove Invalsi, nella prova di italiano la percentuale di risposte corrette degli studenti della Provincia di Treviso interessati alla rilevazione non si discosta in maniera statisticamente significativa dal dato nazionale poiché compresa nell’intervallo di confidenza di questo dato. Al contrario, essa è inferiore in maniera statisticamente significativa al dato del Veneto e al dato del Nordest. Tale risultato complessivo, però, deve tenere conto del fatto che il dato della provincia comprende anche gli esiti della prova di italiano degli studenti dei Cfp non ricompresi nei campioni di riferimento. Nella prova di matematica, la percentuale di risposte corrette date dagli studenti della provincia, benché calcolata anche sugli esiti degli studenti dei Cfp, è superiore in maniera statisticamente significativa alla percentuale nazionale, mentre non si discosta in maniera statisticamente significativa né dal dato del Nordest né da quello della regione Veneto. Se si confrontano i risultati provinciali con le altre province del Veneto, gli studenti trevigiani conseguono un risultato superiore nella prova di italiano agli studenti delle province di Belluno, Padova, Rovigo e Venezia, di poco inferiore agli studenti della provincia di Vicenza, e inferiore agli studenti veronesi che conseguono il miglior risultato della regione. Nella prova di matematica il dato trevigiano è superiore a quello conseguito dagli allievi delle province di Verona, Venezia e Rovigo, praticamente uguale a quello degli studenti padovani, inferiore a quello delle altre province. L’accesso degli studenti trevigiani alla formazione universitaria si presenta in ulteriore diminuzione rispetto all’anno accademico precedente; anche il tasso di passaggio alla formazione universitaria da parte degli studenti trevigiani è in ulteriore decremento; le tre aree che occupano le prime tre posizioni nella graduatoria delle scelte operate all’atto dell’iscrizione al corso universitario si confermano l’area economico-statistica, l’area ingegneria e l’area medica. Le immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia diminuiscono in misura inferiore a quella che si rileva per gli altri corsi di studio universitario. 117 118 IT09 IT10 IT13 Elettronica ed elettrotecnica (biennio comune) Informatica e telecomunicazioni (biennio comune) IT05 Meccanica, meccatronica ed energia (biennio comune) Trasporti e logistica (biennio comune) Cod. Indir. Indirizzo Settor e tecnologico ITET ITAT ITIA ITTL Automazione Informatica Telecomunicazioni ITEC Elettronica Elettrotecnica ITLG Logistica ITCS Costruzione del mezzo ITCD ITEN Energia Conduzione del mezzo ITMM Cod. Artic. Meccanica e meccatronica Articolazioni 10.1. Istituti tecnici: codici indir izzi, ar ticolazioni ed opzioni 10. Appendice ITCR Conduzione del mezzo aereo ITCI ITCN Costruzioni navali Conduzione del mezzo navale Conduzione di apparati ed impianti marittimi ITCT ITCV Costruzioni aeronautiche ITMP ITML Tecnologie del legno Cod. Opz. ITMO Tecnologie delle materie plastiche Tecnologie dell’occhiale Opzioni 119 IT15 IT16 IT19 IT21 IT24 Grafica e comunicazioni (biennio comune + triennio) Chimica, materiali e biotecnologie (biennio comune) Sistema moda (biennio comune) Agraria, agroalimentare e agroindustria (biennio comune) Costruzioni, ambiente e territorio (biennio comune) Cod. Indir. IT01 IT04 Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing (biennio comune) Turismo (Biennio + Triennio) Settor e economico Cod. Indir. Indirizzo ITCA ITGT Costruzione ambiente e territorio (triennio) Geotecnico Amministrazione finanza e marketing (triennio) Relazioni internazionali Sistemi informativi aziendali ITRI ITSI ITAF Cod. Artic. ITVE Viticoltura ed enologia Articolazioni ITPT ITGA Calzature e moda Gestione dell’ambiente e del territorio ITCZ Tessile, abbigliamento e moda Produzioni e trasformazioni ITBS ITAM Biotecnologie sanitarie ITBA ITCM Cod. Artic. Biotecnologie ambientali Chimica e materiali Articolazioni Opzioni Enotecnico (solo 6° anno) Tecnologie del legno nelle costruzioni Tecnologie del cuoio Tecnologie cartarie Opzioni Cod. Opz. ITCL ITVT ITGC ITTC Cod. Opz. 120 IP08 IP05 IP02 IP01 Cod. Indir. Cod. Indir. IP09 IP10 Indirizzo Manutenzione ed assistenza tecnica (biennio comune + triennio) Produzioni industriali e artigianali (biennio comune) Settor e industr ia e ar tigianato Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (biennio comune + triennio) Servizi socio-sanitari (biennio + triennio) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalita’ alberghiera (biennio comune) Servizi commerciali (biennio comune + triennio) Indirizzo Settor e ser vizi Artigianato (triennio) Industria (triennio) Articolazioni IPAG IPID Cod. Artic. IP03 IPEN IP06 IP07 Enogastronomia (triennio) Servizi di sala e di vendita (triennio) Accoglienza turistica (triennio) IP04 Cod. Artic. Odontotecnico (biennio + triennio) Ottico (biennio + triennio) Articolazioni 10.2. Istituti pr ofessionali: codici indir izzi, ar ticolazioni ed opzioni Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili Manutenzione dei mezzi di trasporto Arredi e forniture di interni Produzioni audiovisive Produzioni tessili sartoriali Produzioni artigianali del territorio Opzioni Promozione commerciale e pubblicitaria Prodotti dolciari artigianali ed industriali Gestione risorse forestali e montane Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio Opzioni IPMM IPAF IPAV IPTS IPAT IPAI Cod. Opz. IPCP IPPD IPVP Cod. Opz. IPGF 121 1 1.950 23 1 1.542 Area educazione fisica Area difesa e sicurezza Totale immatricolati trevigiani MF 3.492 2 36 89 171 283 289 291 246 539 158 187 474 351 148 128 100 100,0 0,1 1,0 2,5 4,9 8,1 8,3 8,3 7,0 15,4 4,5 5,4 13,6 10,1 4,2 3,7 2,9 MF% M 1.474 0 24 13 8 50 66 80 74 286 92 88 373 106 79 41 94 1.948 0 14 78 133 268 166 164 153 298 75 93 76 224 93 79 34 F 3.422 0 38 91 141 318 232 244 227 584 167 181 449 330 172 120 128 MF A. A. 2011/12 100,0 0,0 1,1 2,7 4,1 9,3 6,8 7,1 6,6 17,1 4,9 5,3 13,1 9,6 5,0 3,5 3,7 MF% Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. 13 71 18 Area psicologica 163 244 8 39 Area linguistica 193 Area insegnamento 96 Area letteraria 182 165 81 109 Area giuridica 64 267 94 89 71 272 98 Area architettura Area agraria Area economicostatistica Area politico-sociale 403 Area ingegneria 233 93 55 118 Area medica 80 48 F 21 M A. A. 2010/11 79 Area scientifica Area chimicofarmaceutica Area geo-biologica Area disciplinare di afferenza Tab. 77 – Studenti trevigiani immatricolati per aree disciplinari. 10.3. Appendice statistica 3.357 0 38 88 147 306 230 191 195 652 160 167 458 308 140 124 153 MF 100,0 0,0 1,1 2,6 4,4 9,1 6,9 5,7 5,8 19,4 4,8 5,0 13,6 9,2 4,2 3,7 4,6 MF% A. A. 2012/13 -3,9 -100,0 5,6 -1,1 -14,0 8,1 -20,4 -34,4 -20,7 21,0 1,3 -10,7 -3,4 -12,3 -5,4 -3,1 53,0 Var.% 12/1310/11 MF -1,9 - 0,0 -3,3 4,3 -3,8 -0,9 -21,7 -14,1 11,6 -4,2 -7,7 2,0 -6,7 -18,6 3,3 19,5 Var.% 12/1311/12 MF 122 1.950 263 0 1.651 36 F 3.492 419 0 3.035 38 MF 100,0 12,0 0,0 86,9 1,1 MF% 1.474 152 0 1.322 0 M 1.948 279 0 1.669 0 F 3.422 431 0 2.991 0 MF A. A. 2011/12 100,0 12,6 0,0 87,4 0,0 MF% 1.950 1.665 285 F 3.492 2.534 958 MF 100,0 72,6 27,4 MF% 1.474 836 638 M 1.948 1.657 291 F 3.422 2.493 929 MF A.A. 2011/12 100,0 72,9 27,1 MF% 3.357 381 0 2.976 0 MF 3.357 2.423 934 MF 100,0 72,2 27,8 MF% -3,9 -4,4 -2,5 MF Var.% 12/1310/11 -3,9 -9,1 - -1,9 -100,0 MF -1,9 -2,8 0,5 MF Var.% 12/1311/12 -1,9 -11,6 - -0,5 - MF Var.% 12/13- Var.% 12/1310/11 11/12 A.A. 2012/13 100,0 11,3 0,0 88,7 0,0 MF% A. A. 2012/13 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. Nota: (*) si tratta di studenti che si immatricolano ad una laurea triennale nei corsi indicati, definiti come alla nota 26. 1.542 869 Altri corsi Totale immatricolati trevigiani 673 Corsi di matematica, scienze e tecnologie M A.A. 2010/11 Tab. 79 – Studenti trevigiani immatricolati per corsi di matematica, scienze e tecnologie. Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. 1.542 156 Laurea Specialistica/magistrale a ciclo unico (Lscu) Totale immatricolati trevigiani 0 1.384 2 M Laurea specialistica (Ls), magistrale (Lmg) Laurea triennale (L) Laurea (v.o. - Cdl) Tipologia del corso di laurea A. A. 2010/11 Tab. 78 – Studenti trevigiani immatricolati per tipologia di laurea.
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