3. La scuola e la formazione

3. La scuola e la formazione
di Maria Antonia Moretti e Paolo Rigo*
Il capitolo si occupa di sette specifici elementi attinenti ai processi formativi
nell’anno scolastico 2012/13 e, per alcuni dati, nell’anno scolastico 2013/14:
1. l’analisi delle iscrizioni nelle prime classi di ogni segmento di istruzione e di
istruzione e formazione professionale (Iefp) nell’anno scolastico 2013/14
2. l’output del sistema formativo provinciale, esaminato in base al numero dei
diplomati nella secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2012/13, dei
qualificati nei Cfp nell’anno formativo 2012/13 e degli esiti degli scrutini finali
delle classi antecedenti la quinta nell’anno scolastico 2012/13
3. l’analisi della popolazione scolastica nell’anno scolastico 2013/14
relativamente alla consistenza delle classi del nuovo ordinamento (dalla classe
prima alla classe quarta) e delle classi dei percorsi Iefp attivati presso gli Ip e
presso i Cfp
4. l’analisi delle composizione delle classi del sistema di istruzione della
provincia in relazione all’età dei frequentanti
5. la dinamica delle presenze degli alunni stranieri nelle scuole e nei Cfp del
territorio trevigiano ad agosto 2013
6. i risultati delle prove Invalsi dell’anno scolastico 2012/13 esaminati a livello
provinciale in relazione al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado
e dei percorsi di Iefp presso i Cfp (livello 10)
7. la formazione universitaria degli studenti trevigiani letta alla luce della
dinamica degli immatricolati nell’anno accademico 2012/131.
* Rispettivamente, Osservatorio Economico e Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso. I paragrafi 1, 2.1,
2.2, 3, 4, 5 e 6 sono stati redatti da Paolo Rigo, i paragrafi 2.3, 8 e 9 da Maria Antonia Moretti, il paragrafo 7 da
Maria Antonia Moretti e Paolo Rigo; la raccolta ed elaborazione dati relativa alla formazione professionale e
all’università è stata realizzata da Monia Barazzuol, Osservatorio Economico.
1. L’ufficio di statistica del Miur-Urst conduce annualmente dal 1999 l’Indagine sull’istruzione universitaria, in
precedenza curata dall’Istat; scopo dell’indagine è fornire elementi a supporto delle attività nazionali ed
internazionali di monitoraggio e di valutazione del sistema universitario. I dati resi disponibili al momento di
andare in stampa (7 maggio) non sono completi, mancano, infatti, quelli relativi ai laureati; inoltre, anche
rispetto alle immatricolazioni, non tutte le elaborazioni sono analoghe a quelle degli anni precedenti; ad esempio,
non sono disponibili, a livello provinciale, le elaborazioni per genere.
61
1. Iscr izioni nei diver si or dinamenti dei per cor si del secondo ciclo
nell’aa nno scolastico 2013/14
L’analisi sotto riportata riguarda le iscrizioni alle prime classi della scuola
secondaria superiore statale e non statale, nonché nei percorsi di istruzione e
formazione professionale presso gli istituti professionali e presso i Cfp/Odf
nell’anno scolastico 2013/14, anno scolastico in cui, per la prima volta, le iscrizioni
alle classi prime (escluse quelle della scuola dell’infanzia) dovevano esser effettuate
on line2. I dati qui discussi, relativi alle istituzioni scolastiche, derivano direttamente
dal sistema informativo del Miur, denominato Sidi, che riporta i numeri degli allievi
per i quali è stata registrata dal sistema la domanda di iscrizione. Rappresentano
pertanto la scelta di prima intenzione effettuata dalla famiglia. Questi dati possono
essere confrontati con quelli discussi più avanti e derivanti dalle rilevazioni
integrative che ci mostrano, invece, il dato di consistenza reale per l’a.s. 2013/14.
Infatti, da febbraio a settembre, possono essere intervenuti dei cambiamenti nel
numero di iscritti dovuti, soprattutto, a: mancata promozione all’esame di terza
media, passaggi dal sistema dell’istruzione a quello dell’istruzione e formazione e
viceversa, nulla osta per iscrizioni fuori provincia. Nella consistenza dei singoli
indirizzi, oltre alle ragioni appena espresse, si aggiungono, ovviamente, i cambi di
indirizzo intervenuti dopo la fase delle iscrizioni.
Le iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie superiori della provincia
di Treviso per l’a.s. 2013/14 registrate dal sistema (Tabella 1), sono state 8.284.
Tab. 1 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi ordini delle scuole superiori, a.s.
2013/14.
N. allievi
%
Licei
Tecnici
Professionali
Totale
3.291
2.921
2.072
8.284
39,7
35,3
25,0
100,0
Fonte: Sidi Miur.
La maggioranza degli studenti (quasi il 40%) si iscrive ad un liceo, nel 35,3%
dei casi sceglie un istituto tecnico, mentre solo il 25% dei neo iscritti ha scelto di
affrontare il primo anno di studi superiore presso un istituto professionale nei corsi
di istruzione professionale o negli Iefp autorizzati presso gli istituti professionali.
2. Su richiesta della Regione del Veneto, il Miur si è reso disponibile a inserire nelle funzioni di ricerca
dell’applicativo “Scuola in chiaro” anche i centri di formazione professionale della Regione del Veneto, per
consentire alle famiglie di selezionare, nella fase di ricerca della scuola, anche le sedi della formazione
professionale regionale e acquisire tutte le informazioni direttamente dai siti dei centri di formazione. Inoltre, la
Regione del Veneto ha predisposto la possibilità di iscrizione on line attraverso il sito
www.orientamentoveneto.it a cui possono accedere le famiglie interessate ad iscrivere i propri figli a un percorso
triennale di istruzione e formazione professionale realizzato presso un Cfp.
62
Tab. 2 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi liceali, a.s 2013/14.
N. allievi
327
321
893
562
657
354
106
17
17
32
5
3.291
LI00 - Artistico
LI01 - Classico
LI02 - Scientifico
LI03 - Scientifico - opzione scienze applicate
LI04 - Linguistico
LI11 - Scienze umane
LI12 - Scienze umane - opzione economico sociale
LI13 - Musicale e coreutico - sezione musicale
LI14 - Musicale e coreutico - sezione coreutica
L111 - Classico europeo
L201 - Scientifico internazionale
Non disponibile
Totale
%
9,9
9,8
27,1
17,1
20,0
10,8
3,2
0,5
0,5
1,0
0,1
100,0
Fonte: Sidi Miur.
Tab. 3 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi liceali in Italia e nel
Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti al liceo, a.s. 2013/14.
LI00 - Artistico
LI01 - Classico
LI02 - Scientifico
LI03 - Scientifico - opzione scienze applicate
LI04 - Linguistico
LI11 - Scienze umane
LI12 - Scienze umane - opzione economico sociale
LI13 - Musicale e coreutico - sezione musicale
LI14 - Musicale e coreutico - sezione coreutica
L111 - Classico europeo
L201 - Scientifico internazionale
Non disponibile
Totale
Italia
8,2
12,5
33,5
12,9
17,0
9,4
4,3
1,0
0,2
Veneto
10,2
9,7
24,6
20,3
18,4
8,7
5,9
}1,0
}0,9
100,0
100,0
}1,2
Fonte: Sidi Miur.
Nelle scelte tra gli indirizzi liceali (Tabelle 2 e 3 per i dati percentuali nazionali
e del Veneto) il liceo scientifico è quello che riscuote il maggior successo (il 27,1%
dei neo iscritti). Il dato percentuale è inferiore al dato percentuale nazionale (33,5%)
e di poco superiore a quello veneto (24,6%). Segue il liceo linguistico con il 20%
delle scelte (dato nazionale 17%, dato veneto 18,4%). Va qui sottolineato che nel
caso del liceo classico il dato della provincia di Treviso, che si attesta al 9,8% sul
totale dei neo iscritti alla scuola superiore, è ben inferiore al dato nazionale (12,5%)
e di pochissimo superiore a quello del Veneto (9,7%). Le scelte per il liceo artistico,
che in provincia riguardano il 9,9% degli studenti neo iscritti, sono invece superiori
al dato nazionale che si ferma all’8,2%, ma inferiori al dato veneto che raggiunge il
10,2%.
63
In Tabella 4 sono riportati i dati relativi alle iscrizioni alle classi prime degli
istituti tecnici3. L’insieme dei due indirizzi del settore economico raccoglie quasi il
45% del totale degli studenti iscritti alle classi prime dei tecnici, con un 28,7% che
sceglie il biennio comune amministrazione, finanza e marketing e un 16,1%
l’indirizzo turismo.
Tab. 4 – Iscrizioni nelle prime classi degli indirizzi tecnici, a.s. 2013/14.
IT01 - Amministrazione, finanza e marketing
IT04 - Turismo
Totale settore economico
IT05 - Meccanica, meccatronica e energia
IT09 - Trasporti e logistica
IT10 - Elettronica ed elettrotecnica
IT13 - Informatica e telecomunicazioni
IT15 - Grafica e comunicazione
IT16 - Chimica, materiali e biotecnologie
IT21 - Agraria, agroalimentare e agroindustriale
IT24 - Costruzioni, ambiente e territorio
Totale settore tecnico
Totale tecnici
N. allievi
839
469
1.308
321
24
252
417
134
54
236
175
1.613
2.921
% sull’indirizzo
64,1
35,9
100,0
19,9
1,5
15,6
25,9
8,3
3,3
14,6
10,8
100,0
-
% sul totale iscritti
28,7
16,1
11,0
0,8
8,6
14,3
4,6
1,8
8,1
6,0
100,0
Fonte: Sidi Miur.
Tra gli altri indirizzi tecnici (con un dato complessivo pari al 55,2% sul totale
degli iscritti alle classi prime dei tecnici) solo Informatica e telecomunicazioni con il
14,3% e meccanica, meccatronica ed energia con l’11% superano in termini
percentuali di iscritti alle classi prime il 10%. Fanalino di coda, l’indirizzo trasporti
e logistica, scelto solo dallo 0,8% degli allievi.
I dati veneti e nazionali (Tabella 5) non sono stati resi disponibili disaggregati
per indirizzo di studio e pertanto è possibile solo un confronto tra macro indirizzi.
Nel Veneto gli iscritti agli indirizzi tecnici del settore economico sono il 45,3% del
totale degli iscritti alle classi prime degli istituti tecnici; in Italia sono il 40,7%. Il
dato provinciale (44,8%) è di poco inferiore al dato veneto, ma superiore al dato
nazionale.
Nel settore tecnologico il dato degli iscritti alle classi prime del Veneto è pari a
54,7% sul totale degli iscritti alle classi prime dei tecnici, mentre il dato nazionale è
pari a 59,3%. Il dato provinciale (55,2%) è di poco superiore al dato veneto ma
inferiore a quello nazionale. Appare abbastanza significativo lo scostamento tra il
dato nazionale e quello provinciale relativo al tasso di iscrizione agli istituti tecnici
del settore tecnologico che, in provincia, è inferiore di ben 4,1 punti percentuali
rispetto al dato italiano.
3. Il riordino degli istituti tecnici, di cui al dpr 15 marzo 2010, n. 88 “Regolamento recante norme per il riordino
degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 13” prevede due settori, economico e tecnologico, distinti,
rispettivamente, in due e nove indirizzi.
64
Tab. 5 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi tecnici in Italia e nel
Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti agli istituti tecnici, a.s.
2013/14.
Italia
40,7
59,3
100,0
Settore economico
Settore tecnologico
Totale
Veneto
45,3
54,7
100,0
Fonte: Sidi Miur.
Tab. 6 – Iscrizioni nelle prime classi degli indirizzi professionali, a.s. 2013/14.
IP01 - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
IP02 - Servizi socio sanitari
IP05 - Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
IP08 - Servizi commerciali
Totale settore servizi
IP09 - Manutenzione e assistenza tecnica
IP10 - Produzioni industriali e artigianali
Totale settore industria e artigianato
Agro-alimentare
Meccanica, impianti e costruzioni
Totale Iefp
Totale istituti professionali
N.
allievi
209
276
849
196
1.530
137
110
247
29
266
295
2.072
% sull’indirizzo
% sul totale iscritti
13,7
18,0
55,5
12,8
100,0
55,5
44,5
100,0
9,8
90,2
100,0
-
10,1
13,3
41,0
9,5
73,8
6,6
5,3
11,9
1,4
12,8
14,2
100,0
Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione
del Veneto.
In Tabella 6 sono riportati i dati riguardanti gli istituti professionali e i percorsi
Iefp4 attivati negli istituti professionali5 in regime di sussidiarietà.
Come si evince dai dati riportati, oltre il 70% degli studenti delle terze medie
che scelgono un percorso professionale si iscrive ad un indirizzo del settore servizi.
Di questi, il 55,5% sceglie i servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.
Questi allievi rappresentano il 41% del totale degli allievi che si iscrivono ad un
professionale. Ben lontani in termini percentuali (il 18%) seguono gli allievi che
4. Va ricordato che a partire dall’anno formativo 2011/2012 è divenuto operativo il nuovo sistema integrato,
sulla base dell’Accordo sottoscritto in data 13 gennaio 2011 tra la Regione Veneto e l’Ufficio Scolastico
Regionale per il Veneto. In particolare, in Veneto è stata adottata la tipologia B di offerta sussidiaria
complementare: gli studenti possono conseguire i titoli di qualifica e diploma professionale presso gli istituti
professionali che possono attivare percorsi di istruzione e formazione professionale corrispondenti ai diplomi di
qualifica triennale già in essere negli istituti professionali medesimi, secondo il previgente ordinamento. Sulla
base di uno specifico avviso regionale, gli Ips accreditati presentano la propria candidatura presso la Regione
Veneto per attivare percorsi di Iefp configurati secondo la tipologia dell’offerta sussidiaria complementare.
Tutti i titoli di qualifica sono stati riportati alle denominazioni del Repertorio di cui all’Accordo in sede di
conferenza Stato Regioni del 29 aprile 2010. La classificazione per aree professionali delle figure di riferimento
relative alle qualifiche professionali previste dal repertorio nazionale del sistema di istruzione e formazione
professionale (Iefp), secondo l’Accordo in CU del 27 luglio 2011, è riportata nell’Appendice 1, cap. 13 del
Rapporto 2012.
5. Gli Ip presso cui sono attivati percorsi di Iefp sono: Isiss D. Sartor, Ipsia G. Galilei, Ipsia G. Giorgi, Ipsia I.
Pittoni, Isis C. Rosselli, Isis A.V. Obici.
65
scelgono i servizi socio sanitari (13,3% sul totale), i servizi per l’agricoltura e lo
sviluppo rurale e i servizi commerciali.
Per ciò che riguarda il settore industria e artigianato, che complessivamente
raccoglie l’11,9% degli allievi che scelgono un percorso professionale, la scelta
maggioritaria (55,5%) è per manutenzione e assistenza tecnica.
Riguardo, infine, i percorsi Iefp autorizzati presso gli Ip, i corsi attivati in
provincia nell’anno formativo 2013/14 appartengono alle aree agro-alimentare,
meccanica, impianti e costruzioni e raccolgono il 14,2% degli allievi che scelgono
un istituto professionale; nel 90,2% dei casi la scelta operata va a favore dell’area
meccanica, impianti e costruzioni6.
Anche per gli istituti professionali i dati nazionali e del Veneto sono stati
forniti non disaggregati (Tabella 7).
Tab. 7 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi indirizzi professionali in Italia e nel
Veneto. Dati percentuali riferiti al totale degli iscritti agli istituti professionali, a.s.
2013/14.
Italia
72,4
20,6
7,0
100,0
Istituti professionali - settore servizi
Istituti professionali - settore industria e artigianato
Percorsi di Iefp c/o Ip
Totale
Veneto
70,1
20,8
9,1
100,0
Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp nel Veneto, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale
Formazione del Veneto.
Dal confronto si evince come, in provincia di Treviso, la percentuale degli
allievi che, avendo scelto un istituto professionale, si indirizzano al settore servizi
(73,8%) sia di poco superiore al dato nazionale, in maniera più consistente a quello
veneto. Il dato riferito ai percorsi di istruzione e formazione professionale presso gli
Ip (14,2%) è, invece, di molto superiore sia al dato nazionale che a quello del
Veneto. Di conseguenza risulta di molto inferiore il dato provinciale riferito al
settore industria e artigianato: 11,9% contro il 20,6% nazionale e il 20,8% del
Veneto. È chiara negli studenti che scelgono i professionali la propensione a
rivolgersi verso il settore servizi piuttosto che a quello industria e artigianato.
Appare a questo punto utile riepilogare i dati complessivi a confronto (Tabella
8).
In provincia di Treviso è chiara la minor propensione rispetto al Veneto e
all’Italia ad iscriversi ai licei: quasi 10 punti percentuali in meno rispetto al dato
nazionale. Il dato riguardante i tecnici mostra una maggiore omogeneità con il dato
veneto (che mostra un +3 punti percentuali) e il dato nazionale (-4,2 punti
percentuali). Interessante il dato provinciale riguardante gli indirizzi professionali e i
6. In riferimento all’offerta sussidiaria degli istituti professionali statali e paritari,va ricordato che i percorsi
triennali Iefp possono essere attuati solo da istituti professionali accreditati ai sensi della vigente normativa
regionale e possono essere attivati solo per figure corrispondenti ai diplomi di qualifica triennale già in essere nei
medesimi istituti professionali, secondo il previgente ordinamento (Tabella 3 allegata all’Intesa del 16/12/2010).
66
percorsi di istruzione e formazione professionale presso gli Ip che in provincia
raccolgono il 25% del totale dei neo iscritti alle classi prime delle superiori, ben 5,3
punti percentuali in più del Veneto e 5,1 punti percentuali in più dell’intera nazione.
In Tabella 9 sono riportati i dati relativi alle iscrizioni ai percorsi di Iefp presso
i Cfp della Provincia di Treviso 7. Sono 1.171 gli allievi che nell’anno anno
formativo 2013/14 hanno scelto di proseguire gli studi dopo la scuola secondaria di
primo grado frequentando un percorso Iefp presso un Cfp. Nel 30,6% dei casi la
scelta ricade sull’area meccanica, impianti e costruzioni. A seguire le aree servizi
alla persona, turismo e sport, e servizi commerciali. Più distanti nelle scelte le altre
aree professionali.
Considerando gli ultimi tre anni formativi, a partire, cioè, dall’a.f. 2011/12 in
cui hanno inizio i percorsi Iefp presso gli Ip, l’andamento delle iscrizioni risulta un
po’ alterno, anche se nell’ultimo anno formativo preso in esame si rileva una lieve
ripresa rispetto all’anno formativo precedente (Tabella 10). Tale lieve incremento è
da imputare a una lieve crescita delle iscrizioni ai percorsi di Iefp presso i Cfp, dato
che quelle ai percorsi Iefp presso gli Ip risultano sostanzialmente stabili (Tabelle 11
e 12).
Va posto in evidenza come l’area meccanica, impianti e costruzioni, fermi
restando i vincoli vigenti circa la tipologia di percorsi di Iefp attivabili presso gli Ip,
risulti per tutti gli Iefp, sia attivati presso gli Ip che presso i Cfp, quella prevalente
sia in termini assoluti che percentuali (Tabelle 11 e 12).
Tab. 8 – Iscrizioni nelle prime classi dei diversi ordini di scuola superiore. Dati
percentuali a confronto, riferiti al totale delle iscrizioni alle classi prime, a.s
2013/14.
Provincia
39,7
35,3
25,0
100,0
Licei
Tecnici
Professionali e Iefp c/o Ip
Totale
Veneto
42,3
38,0
19,7
100,0
Italia
48,9
31,2
19,9
100,0
Fonte: Sistema informativo Miur e, per i percorsi Iefp, Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione
del Veneto.
7. L’Osservatorio Economico, dal Rapporto 2010, ha abbandonato la rilevazione diretta dei dati sugli iscritti ed i
qualificati ai centri di formazione professionale della provincia rivolgendosi alla Regione del Veneto, Direzione
Regionale Formazione, Ufficio Formazione Iniziale. Si è evitato così di gravare sugli enti di formazione e, in
particolare, di duplicare una richiesta di dati che gli enti già forniscono alla Regione del Veneto a scopo
amministrativo. L’estrazione dalla banca dati regionale è avvenuta nel febbraio 2014 ed ha riguardato gli iscritti
agli anni formativi 2010/11, 2011/12, 2012/2013, 2013/14 e i qualificati 2009/10, 2010/11, 2011/12 e 2012/2013
della formazione iniziale, eccettuati i dati dei corsi di formazione per disabili. I dati sono stati poi elaborati
dall’Osservatorio Economico. I Cfp conteggiati nella banca dati regionale sono i seguenti: Associazione “Lepido
Rocco”, Segra-Scuola professionale di estetica, Engim Veneto, Cfp Provincia di Treviso, Enaip Veneto,
Madonna del Grappa, Ciofs “Don Bosco” Veneto, Fondazione “Opera Montegrappa”, Cooperativa sociale
Dieffe, Scuola professionale edile, Impresa sociale “Accademia La Parigina”, Centro di formazione
professionale Ipea e Cfp Isituto Leonardo da Vinci.
Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio Formazione Iniziale della Direzione Regionale Formazione.
67
68
47
358
248
184
192
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e costruzioni
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Turismo e sport
%
100,0
16,4
15,7
21,2
30,6
4,0
6,0
6,1
26
Manifatturiero e artigianato
146
109
558
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
931
97
71
16
643
0
44
60
1.489
206
217
217
649
26
78
96
100,0
13,8
14,6
14,6
43,6
1,7
5,2
6,4
558
103
135
238
2
22
31
27
869
85
53
18
588
17
42
66
M
1.427
188
188
256
590
39
73
93
MF
100,0
13,2
13,2
17,9
41,3
2,7
5,1
6,5
MF%
547
100
120
233
7
25
25
37
919
92
64
15
617
22
45
64
M
1.466
192
184
248
624
47
70
101
MF
100,0
13,1
12,6
16,9
42,6
3,2
4,8
6,9
MF%
Anno formativo 2013-14
F
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli
studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono provvisori.
201
Servizi alla persona
6
34
Cultura, informazione e tecnologie informatiche
Meccanica, impianti e costruzioni
36
Agro-alimentare
MF%
Anno formativo 2012-13
MF
F
M
Anno formativo 2011-12
F
Tab. 10 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp nei Cfp e negli Ips della provincia di Treviso negli anni formativi
2011/12, 2012/13 e 2013/14.
Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto.
1.171
70
Cultura, informazione e tecnologie informatiche
Totale
72
Agro-alimentare
N. iscritti
Tab. 9 – Iscrizioni nelle prime classi dei percorsi di Iefp presso i Cfp in Provincia di Treviso a.s. 2013/14.
69
26
6
201
146
94
539
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e costruzioni
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
699
88
16
71
0
435
45
44
1.238
182
217
217
26
441
77
78
100,0
14,7
17,5
17,5
2,1
35,6
6,2
6,3
522
85
238
119
22
2
25
31
614
78
18
45
17
366
48
42
M
1.136
163
256
164
39
368
73
73
MF
100,0
14,3
22,5
14,4
3,4
32,4
6,4
6,4
MF%
545
100
233
120
25
7
35
25
626
92
15
64
22
351
37
45
M
1.171
192
248
184
47
358
72
70
MF
100,0
16,4
21,2
15,7
4,0
30,6
6,1
6,0
MF%
Anno formativo 2013-14
F
19
232
9
0
0
0
208
15
0
M
251
24
0
0
0
208
19
0
MF
100,0
9,6
0,0
0,0
0,0
82,9
7,6
0,0
MF%
Anno formativo 2011-12
36
18
0
16
0
0
2
0
F
255
7
0
8
0
222
18
0
M
291
25
0
24
0
222
20
0
MF
100,0
8,6
0,0
8,2
0,0
76,3
6,9
0,0
MF%
Anno formativo 2012-13
2
0
0
0
0
0
2
0
F
293
0
0
0
0
266
27
0
M
295
0
0
0
0
266
29
0
MF
100,0
0,0
0,0
0,0
0,0
90,2
9,8
0,0
MF%
Anno formativo 2013-14
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli
studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013-14 sono provvisori.
15
0
0
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Totale
0
0
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e costruzioni
Turismo e sport
4
0
Agro-alimentare
Cultura, informazione e tecnologie informatiche
F
Tab. 12 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp negli Ips della provincia di Treviso.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota. I dati comprendono gli
studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono provvisori.
32
34
Agro-alimentare
Cultura, informazione e tecnologie informatiche
MF%
Anno formativo 2012-13
MF
F
M
Anno formativo 2011-12
F
Tab. 11 – Iscritti al primo anno dei percorsi triennali di Iefp nei Cfp della provincia di Treviso negli anni formativi 2011/12,
2012/13 e 2013/14.
2. Output della scuola secondar ia di II gr ado nell’aa nno scolastico
2012/13
L’analisi del prodotto scolastico nel presente Rapporto si concentra, non solo
sulla lettura dei dati relativi ai diplomati della secondaria di secondo grado, e alle
qualifiche professionali rilasciate dai centri di formazione professionale, ma anche
sugli esiti degli scrutini finali per le classi della scuola secondaria superiore
antecedenti la quinta classe.
2.1. Esami di stato
Il numero di diplomati nell’a.s. 2012/13 è pari a 6.407 unità, in aumento,
rispetto all’a.s. 2011/12 di 62 unità (Tabelle 13 e 14).
Tab. 13 – Dinamica del numero dei diplomati in provincia di Treviso nella
secondaria di II grado.
2004/05
2005/06
Numero
diplomati
5.668
5.582
Differenza
su anno scolastico precedente
-223
-106
Indice
(a.s. 2004/05 = 100)
83,3
81,8
2006/07
5.652
70
82,8
2007/08
2008/09
5.906
6.001
254
95
86,5
87,9
2009/10
2010/11
5.865
6.162
-36
297
85,9
90,3
2011/12
2012/13
6.345
6.407
183
62
92,9
93,8
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
La maggior parte dei diplomati è costituita da candidati interni delle scuole
statali (86,3% candidati interni dei corsi diurni, 3,6% candidati interni dei corsi
serali). La percentuale di chi si diploma da privatista permane abbastanza bassa
poiché, complessivamente, i privatisti rappresentano solo lo 0,7% del totale dei
diplomati.
L’apporto delle scuole paritarie al totale dei diplomati è pari al 9,3% di
diplomati interni a cui va aggiunto lo 0,2% di diplomati privatisti.
Va sottolineato che il numero di diplomati è inferiore al numero degli allievi
che potenzialmente potevano ottenere il diploma: una parte non è stata ammessa
all’esame di stato mentre, per un’altra parte, l’esame di stato ha avuto esito negativo.
In Tabella 15 sono riportati i dati relativi agli esiti degli scrutini di ammissione e
degli esami di stato.
70
Dai dati si evince un rendimento complessivo del sistema (misurato in termini
di diplomati sul totale degli scrutinati) pari al 95,1%, inferiore di 4 punti percentuali
al rendimento dei soli esami di stato che è pari al 99,1%. I candidati ammessi
all’esame di stato (soprattutto se si tratta di candidati interni) di fatto lo superano.
Tab. 14 – Composizione, rispetto alla tipologia, dei diplomati in provincia di
Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13.
Tipo di
scuola
Statali
Diplomati
interni
5.528
% sui
diplomati
86,3
Diplomati
esterni
34
% sui
diplomati
0,5
Diplomati
serale
234
% sui
diplomati
3,6
598
6.162
9,3
96,1
13
47
0,2
0,8
0
234
0,0
3,6
Paritarie
Totale
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Tab. 15 – Esiti scrutini di ammissione all’esame di stato e esiti dell’esame di stato in
provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13.
Tipologia
candidato
Interni
Esterni
Candidati
scrutinati
6.330
105
Candidati
ammessi
6.162
58
% ammessi
su scrutinati
97,3
55,2
Candidati
diplomati
6.126
47
% diplomati
su scrutinati
96,8
44,8
Serali
301
244
81,1
234
77,7
Totale
6.736
6.464
96,0
6.407
95,1
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Nota: per gli esterni la voce “candidati scrutinati” equivale a “candidati
ammessi alle prove preliminari”.
Tab. 16 – Dinamica del numero dei diplomati in provincia di Treviso nella
secondaria di II grado per indirizzo di studi.
Anno
scolastico
Licei
Artistici
Tecnici
Professionali
Totali
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
%
2004/05
2005/06
1.841
1.959
32,4
35,1
158
167
2,8
3,0
2.330
2.229
41,0
39,9
1.359
1.227
23,9
22,0
5.688
5.582
100,0
100,0
2006/07
2.206
39,0
178
3,1
2.064
36,6
1.204
21,3
5.652
100,0
2007/08
2008/09
2.369
2.473
40,1
41,2
182
197
3,1
3,3
20120
1.984
35,9
33,0
1.235
1.347
20,9
22,5
5.906
6.001
100,0
100,0
2009/10
2010/11
2.500
2.533
42,6
41,4
179
181
3,0
2,9
2.045
2.110
34,9
34,3
1.141
1.138
19,5
21,4
5.865
6.162
100,0
100,0
2011/12
2.523
39,8
254
3,9
2.141
33,7
1.427
22,5
6.345
100,0
2012/13
2.552
39,8
217
3,4
2.159
33,7
1.479
23,1
6.407
100,0
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Se si analizzano i dati disaggregati per indirizzo di studio (Tabella 16), si
evince che la componente maggioritaria dei diplomati è costituita da candidati che
hanno frequentato un liceo (il 39,8% dei diplomati complessivi), dato questo che
conferma un trend iniziato già nell’a.s. 2006/07, anno scolastico che ha visto il
sorpasso dei diplomati liceali sui diplomati degli istituti tecnici. Tecnici e
professionali si mantengono, invece, sui livelli dell’a.s. precedente.
71
L’efficacia del sistema formativo (misurata in termini di diplomati) è, però,
diversa da indirizzo ad indirizzo. Infatti, se si osservano i dati delle ammissioni e del
superamento degli esami di stato disaggregati per indirizzo (Tabella 17), si evince
che ad un rendimento pari al 98,1% dei licei, corrisponde un rendimento pari a 91,6
degli istituti professionali.
In questi ultimi istituti è elevato pure il tasso di non ammissione all’esame pari
al 6,7% contro l’1,5% dei licei. Alla fine, gli istituti professionali non portano al
diploma l’8,4% dei loro studenti di classe quinta, perdendo 108 studenti
all’ammissione e 27 studenti all’esame di stato. I licei perdono solo l’1,9% dei loro
studenti (39 studenti all’ammissione e 10 all’esame di stato). Gli istituti tecnici,
invece, perdono il 5,9% dei loro studenti (117 all’ammissione e 19 all’esame di
stato; più dei professionali in termini assoluti, ma meno dei professionali in termini
percentuali). Infine, nel settore artistico la perdita è pari al 4% (8 candidati non
ammessi e 1 non diplomato).
Tab. 17 – Esiti scrutini di ammissione all’esame di stato e esiti dell’esame di stato in
provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13.
Candidati
scrutinati
2.601
Candidati
ammessi
2.562
% ammessi
su scrutinati
98,5
Candidati
diplomati
2.552
% diplomati
su scrutinati
98,1
Artistici
Tecnici
226
2.295
218
2.178
96,5
94,9
217
2.159
96,0
94,1
Professionali
Totale
1.614
6.736
1.506
6.464
93,3
96,0
1.479
6.407
91,6
95,1
Indirizzo
Licei
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Nota: per gli esterni la voce “candidati scrutinati” equivale a “candidati
ammessi alle prove preliminari”.
Tab. 18 – Dinamica del numero percentuale di diplomati in provincia di Treviso
nella secondaria di II grado negli ultimi cinque anni, su ammessi all’esame di stato.
Anno scolastico
Diplomati
Non diplomati
Totale
2008/09
98,5
1,5
100,0
2009/10
2010/11
98,9
99,3
1,1
0,7
100,0
100,0
2011/12
2012/13
99,0
99,1
1,0
0,9
100,0
100,0
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
I dati dell’a.s. 2012/13 (Tabella 18) confermano il miglioramento di risultato
rispetto all’anno scolastico precedente, che aveva registrato un’inversione di
tendenza nel numero di diplomati sempre crescente fino ad allora. Nell’a.s. 2012/13
si è nuovamente superata la soglia, diciamo psicologica, del 99%. Si tratta
comunque di un dato che fa riflettere, per la progressiva perdita di valore selettivo di
questa tipologia di esame. L’esame di stato rappresenta, ormai, più un compito di
72
sviluppo: risulta il coronamento di un percorso quinquennale di studio, piuttosto che
la modalità con la quale valutare questo percorso.
Appare interessante confrontare i dati della provincia di Treviso con i dati del
Veneto, rilasciati dall’Ufficio scolastico regionale, e riportati in Tabella 19.
I dati della provincia di Treviso appaiono quasi tutti allineati con quelli del
Veneto. Si discosta, comunque in maniera poco significativa, solo la percentuale che
si riferisce ai candidati esterni diplomati (81% degli ammessi all’esame di stato in
provincia di Treviso contro l’89,4% del Veneto).
L’analisi dei voti di diploma può essere condotta analizzando la Tabella 20. I
voti di diploma maggiormente conseguiti negli esami di stato 2012/13 sono
compresi tra 70 e 79. Complessivamente gli studenti che superano la votazione di 79
sono il 38,2% del totale dei diplomati. Il 60 è conseguito, comunque, da una
percentuale significativa di allievi (quasi il 6% del totale dei diplomati) che, assieme
a quelli che conseguono votazioni inferiori a 70 portano la percentuale di studenti
diplomati con voti, generalmente ritenuti bassi, al 29,4%. Le eccellenze sono poche:
complessivamente il 4,6% e solo lo 0,5% degli studenti consegue la lode.
Nella Tabella 21 sono tabulati i dati relativi alle votazioni conseguite all’esame
di stato, disaggregati per indirizzo di studi.
È interessante notare, relativamente ai valori percentuali, la composizione delle
varie fasce di valutazione. Se si eccettua l’istruzione artistica, i cui valori sono
relativi a soli 217 allievi, la composizione, rispetto agli indirizzi di studio di coloro
che conseguono il diploma con una votazione di 60, è equamente ripartita tra licei,
tecnici e professionali.
Le prime sensibili differenze si hanno con le votazioni maggiori: la fascia di
voto compresa tra 80 e 89 è conseguita quasi dal doppio degli studenti liceali
rispetto agli studenti dei tecnici e dei professionali e questo gap aumenta con
l’innalzarsi delle votazioni. La fascia di eccellenza (votazioni pari o superiori a 80) è
composta dal 47,9% di studenti liceali, dal 4,3% di studenti dell’istruzione artistica,
dal 29,4 di studenti dell’istruzione tecnica e da solo il 18,4% di studenti degli istituti
professionali.
Tab. 19 – Confronto fra i dati dei diplomati del Veneto e i dati dei diplomati in
provincia di Treviso nella secondaria di II grado nell’a.s. 2012/13.
% diplomati regione Veneto
su esaminati
99,1
% diplomati provincia di Treviso
su esaminati
99,1
Candidati interni
Candidati esterni
99,2
89,4
99,4
81,0
Licei
Istruzione artistica
99,5
98,5
99,6
99,5
Tecnici
98,9
99,1
Professionali
98,5
98,2
Anno scolastico
Tutte le scuole
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
73
Tab. 20 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13.
Tutti gli indirizzi.
Risultati
Voto 60
Intervallo di voto 61 - 69
Intervallo di voto 70 - 79
Intervallo di voto 80 - 89
Intervallo di voto 90 - 99
Voto 100
Voto 100 e lode
N. studenti
379
1.509
2.074
1.519
633
262
31
% sui diplomati
5,9
23,5
32,4
23,7
9,9
4,1
0,5
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Tab. 21 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13,
disaggregati per indirizzi di studio.
Risultati
Voto 60
Intervallo di voto 61 - 69
Intervallo di voto 70 - 79
Intervallo di voto 80 - 89
Intervallo di voto 90 - 99
Voto 100
Voto 100 e lode
Licei
V.a.
121
464
795
680
323
146
23
%
31,9
30,7
38,3
44,8
51,0
55,7
74,2
Istruzione
artistica
Istruzione
tecnica
V.a.
4
28
80
72
27
6
0
V.a.
129
569
743
450
189
73
6
%
1,1
1,9
3,9
4,7
4,3
2,3
0,0
%
34,0
37,7
35,8
29,6
29,9
27,9
19,4
Istruzione
professionale
V.a.
125
448
456
317
94
37
2
%
33,0
29,7
22,0
20,9
14,8
14,1
6,5
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Tab. 22 – Risultati degli esami di stato in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13,
disaggregati per indirizzi di studio. Valori percentuali sul totale dei diplomati dello
stesso indirizzo che hanno ottenuto un voto compreso nella stessa banda di
oscillazione.
Licei
Voto 60
Intervallo di voto 61 - 69
Intervallo di voto 70 - 79
Intervallo di voto 80 - 89
Intervallo di voto 90 - 99
Voto 100
Voto 100 e lode
4,7
18,2
31,2
26,6
12,7
5,7
0,9
Istruzione
artistica
1,8
12,9
36,9
33,2
12,4
2,8
0,0
Istruzione
tecnica
6,0
26,4
34,4
20,8
8,8
3,4
0,3
Istruzione
professionale
8,5
30,3
30,8
21,4
6,4
2,5
0,1
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
In Tabella 22, sono riportati i dati percentuali delle votazioni ottenute dai
diplomati all’esame di stato calcolate rispetto ai totali dello stesso indirizzo, dati che
rappresentano la composizione delle valutazioni intra indirizzo.
Dai dati si evince che gli studenti dei licei, in termini percentuali, si pongono
nelle fasce più alte di votazione: il 45,9%, infatti, consegue votazioni superiori a 79,
mentre la percentuale dei diplomati complessivi che supera questo traguardo è pari
al 38,2%.
74
Se si analizzano i dati dell’istruzione artistica, si osserva che il 48,4% degli
studenti ottiene un voto pari o superiore a 80, percentuale superiore sia a quella degli
studenti liceali sia a quella di tutti gli studenti della provincia. Va notato, però, che le
votazioni cosiddette di eccellenza (pari o superiori a 90) sono raggiunte solo dal
15,2% degli studenti dell’istruzione artistica (percentuale vicina a quella
complessiva del 14,5%), contro il 20,3% degli studenti liceali.
I dati dell’istruzione tecnica indicano che una votazione pari o superiore a 80 è
raggiunta dal 33,3% degli studenti, percentuale inferiore non solo a quella registrata
per i licei e per l’istruzione artistica, ma anche inferiore a quella complessiva. Le
votazioni di eccellenza (pari o superiori a 90) sono raggiunte solo dal 12,5% degli
studenti dell’istruzione tecnica (percentuale inferiore anche a quella complessiva del
14,5%). In compenso vi è uno 0,3% di studenti che arriva alla lode.
I dati dell’istruzione professionale indicano che una votazione pari o superiore
a 80 è raggiunta dal 30,4% degli studenti, la più bassa percentuale ma non così
distante da quella degli studenti dei tecnici (33,3%). Le votazioni di eccellenza (pari
o superiori a 90) sono raggiunte solo dal 9% degli studenti dell’istruzione
professionale con uno 0,1% di studenti che consegue la lode. Negli istituti
professionali le votazioni maggiormente assegnate afferiscono alla banda 60-79: è
pari al 69,6% la percentuale degli studenti che raggiungono queste votazioni, con
l’8,5% di essi che si ferma al 60 contro il 4,7% degli studenti liceali, l’1,8% degli
studenti dell’istruzione artistica e il 6% degli studenti dell’istruzione tecnica.
Il confronto delle percentuali complessive relative alla provincia di Treviso con
quelle del Veneto e dell’Italia riportate in Tabella 23, dimostra che in provincia di
Treviso le votazioni inferiori al 71 sono raggiunte da una percentuale inferiore di
allievi: quasi 7 punti percentuali in meno le votazioni comprese tra 61 e 70,2 punti
percentuali in meno rispetto al Veneto e 3,4 punti percentuali in meno rispetto
all’Italia la votazione pari a 60.
L’incremento maggiore è relativo alla percentuale di allievi che consegue una
votazione compresa tra 81 e 90: dal 18,1% dell’Italia e il 19,4% del Veneto si passa
al 23,7% della provincia di Treviso. Meno significativi gli incrementi relativi alle
fasce di votazioni di eccellenza.
Tab. 23 – Confronto tra i risultati degli esami di stato in provincia di Treviso
nell’a.s. 2012/13 e quelli veneti e italiani.
Macroarea
Votazioni
60
61-70
71-80
81-90
91-99
100
100 e lode
Treviso
5,9
23,5
32,4
23,7
9,9
4,1
0,5
Veneto
Italia
7,6
9,3
30,2
30,6
30,6
28,5
19,4
18,1
7,6
8
4,1
4,8
0,5
0,7
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso e Sistema informativo
Miur.
75
Se si confrontano, infine, i dati provinciali con quelli regionali relativamente ai
due estremi di votazioni (60 e 100 e lode), disaggregati per indirizzo di studio
(Tabella 24), si nota che, mentre il dato relativo alla percentuale di studenti che
raggiunge il 100 e lode in provincia è in linea con il dato regionale, quello relativo al
60 se ne discosta.
Sempre inferiore a quello del Veneto, il dato trevigiano conferma una minor
propensione degli allievi della provincia di tutti gli indirizzi a conseguire il risultato
minimo per il conseguimento del diploma.
Tab. 24 – Confronto tra i risultati degli esami di stato in provincia di Treviso
nell’a.s. 2012/13 e quelli veneti.
Aggregazione
Scuole venete
Scuole trevigiane
Licei veneti
Licei trevigiani
Artistici veneti
Artistici trevigiani
Tecnici veneti
Tecnici trevigiani
Professionali veneti
Professionali trevigiani
Voto 60/100
N. studenti
2.539
379
767
121
25
4
1.042
129
705
125
%
7,7
5,9
5,5
4,7
5.5
1,8
8,5
6,0
11,0
8,5
Voto 100 e lode
N. studenti
168
31
113
23
0
0
47
6
8
2
%
0,5
0,5
0,8
0,9
0,0
0,0
0,4
0,3
0,1
0,1
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e dall’Ufficio Scolastico Territoriale XI di Treviso.
2.2. Esiti degli scr utini finali nelle classi antecedenti la quinta
L’analisi degli esiti degli scrutini finali della scuola secondaria di secondo
grado per l’anno scolastico 2012/13, per le classi antecedenti la quinta classe, è stata
condotta sui dati presenti sulla piattaforma Miur-Sidi e riguarda 93 indirizzi di
studio su 98 (statali e paritarie) per il diurno e 14 su 18 per i serali (statali).
La non completezza dei dati è dovuta al mancato inserimento da parte di alcuni
istituti dei dati che dovevano essere inseriti a Sidi entro il 15 settembre 2013. Il
numero di studenti scrutinati è comunque alto e sufficiente per condurre alcune
considerazioni.
Gli studenti per i quali è possibile analizzare gli esiti degli scrutini finali (per le
classi dei corsi diurni statali e paritari) sono 28.586 (Tabella 25). Di questi il 28,8%
appartiene a classi prime, il 25,3% a classi seconde, il 23,4% a classi terze mentre
alle classi quarte appartiene il 22,5% del totale degli allievi presi in considerazione.
La composizione degli allievi scrutinati rispetto agli indirizzi di studio, è
riportata nella Tabella 25.
76
Tab. 25 – Composizione degli allievi di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso scrutinati a giugno nell’a.s. 2012/13.
Allievi scrutinati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
V.a.
8.221
7.235
6.703
6.427
28.586
Totali
% sul
totale
28,8
25,3
23,4
22,5
100,0
Licei
Tecnici
Professionali
%
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
3.070
2.778
2.639
2.339
10.826
37,3
38,4
39,4
36,4
37,9
3.165
2.676
2.582
2.519
10.942
38,5
37,0
38,5
39,2
38,3
1.986
1.781
1.482
1.569
6.818
24,2
24,6
22,1
24,4
23,9
Fonte: Sistema informativo Miur.
Dai dati si può notare come la componente professionale sia la minoritaria, con
un percentuale di gran lunga inferiore a quella dei tecnici e dei licei,
complessivamente pressoché identiche tra loro. La punta inferiore la si ha nelle
classi terze con una differenza di 17,3 punti percentuali con i licei e di 16,4 punti
percentuali
con i tecnici; nelle classi seconde, nelle quali la componente professionale
aumenta, essa si mantiene comunque distante dalla percentuale dei licei e dei tecnici
che si assesta sempre su valori oltre il 35%.
Nella Tabella 26 sono evidenziati gli esiti complessivi degli scrutini di giugno.
Si vede immediatamente come il tasso di non promozione a giugno più elevato sia
quello registrato nelle classi prime (13,1%) e che il tasso medio di non promozione a
giugno si è attestato nell’a.s. 2012/13 al valore di 8,3%.
La percentuale dei giudizi sospesi, invece, non si differenzia di molto da classe
a classe il che indica che la sospensione del giudizio è una modalità applicata in pari
misura nelle varie classi.
Tab. 26 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso nell’a.s. 2012/13.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
8.221
7.235
6.703
6.427
28.586
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Ammessi a giugno
V.a.
4.824
4.526
4.260
4.340
17.950
%
58,7
62,6
63,6
67,5
62,8
Giudizio sospeso
V.a.
2.317
2.188
2.014
1.757
8.276
%
28,2
30,2
30,0
27,3
29,0
Non ammessi a
giugno
V.a.
%
1.080
13,1
521
7,2
429
6,4
330
5,1
2.360
8,3
Fonte: Sistema informativo Miur.
Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della
sospensione del giudizio (Tabella 27), si evince che il tasso di promozione è
comunque assai elevato: il 98,4% complessivo contro il 62,8% di giugno il che fa
pensare che la sospensione del giudizio sia a tutti gli effetti una promozione
differita. Vi è comunque un 7,6% di allievi con il giudizio sospeso che non vengono
promossi con una punta del 10,7% per gli allievi delle classi terze.
77
Tab. 27 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio
di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
2.317
2.188
2.014
1.757
8.276
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Ammessi
V.a.
2.134
2.051
1.799
1.665
7.649
%
92
94
89
95
92
Non ammessi
V.a.
%
183
7,9
137
6,3
215
11
92
5,2
627
7,6
Fonte: Sistema informativo Miur.
Il tasso complessivo di non ammissione è, pertanto, pari al 10,4% degli
studenti scrutinati, con una punta del 15,4% nelle classi prime per scendere al 6,6%
nelle classi quarte. Un tasso di dispersione, quello delle classi prime, che lascia
riflettere.
Anche in questo caso è opportuno confrontare i dati con quelli del Veneto
(Tabella 28) che si riferiscono, però, ai soli dati degli esiti degli scrutini di giugno.
Nel Veneto, a giugno, gli ammessi sono stati complessivamente il 63,1% degli
allievi scrutinati contro il 62,8% della provincia di Treviso.
Sempre nel Veneto è stato sospeso il giudizio al 27,7% degli allievi a fronte del
29% della provincia di Treviso. Il 9,2% degli allievi veneti è stato a giugno
dichiarato non promosso, mentre in provincia di Treviso, i non promossi a giugno
sono stati l’8,3%. In provincia c’è stato un maggior utilizzo dell’istituto della
sospensione del giudizio che ha permesso di contenere la percentuale di non
promossi a giugno di quasi un punto percentuale al di sotto del dato veneto.
Purtroppo l’Usr del Veneto non ha, al momento, reso disponibili i dati degli esiti
degli scrutini di fine agosto.
Tab. 28 – Risultati degli scrutini di scuola secondaria di II grado nel Veneto
nell’a.s. 2012/13. Valori percentuali.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Ammessi
58,6
63,0
64,6
67,7
63,1
Giudizio sospeso
27,3
28,8
28,0
26,4
27,7
Non ammessi
14,1
8,2
7,4
5,9
9,2
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Nella Tabella 29 sono riportati gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013
degli allievi frequentanti i licei diurni. La percentuale degli allievi liceali non
ammessi all’anno successivo direttamente a giugno è pari al 5%, percentuale, questa,
nettamente inferiore all’8,3% complessivo. Di fatto dei 2.360 studenti di tutte le
scuole non ammessi a giugno, solo 544 appartengono ai licei (solo il 23,1%). Anche
la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico) non ammessi
in classe seconda è inferiore a quella complessiva (8% contro il 13,1%; di fatto solo
78
il 22,9% degli allievi delle classi prime non promossi in seconda a giugno
frequentava il liceo). In generale, comunque, le percentuali dei non promossi a
giugno sono sempre inferiori a quelle complessive.
Analogamente sono pure inferiori a quelle complessive le percentuali che si
riferiscono alla sospensione del giudizio con l’unico dato riferito alle classi prime
(27,3%) che si avvicina a quello complessivo (28,2%).
Tab. 29 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso nell’a.s. 2012/13. Licei.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
3.070
2.778
2.639
2.339
10.826
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Ammessi a
giugno
V.a.
%
2.019
66
1.905
69
1.791
68
1.744
75
7.459
69
Giudizio
sospeso
V.a.
804
760
710
549
2.823
%
26
27
27
24
26
Non ammessi a
giugno
V.a.
%
247
8,0
113
4,1
138
5,2
46
2,0
544
5,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della
sospensione del giudizio (Tabella 30), si evince, anche in questo caso, che nei licei
la percentuale degli ammessi è superiore a quella complessiva.
Complessivamente, la percentuale degli allievi promossi alla classe successiva
raggiunge il 94,4% degli allievi scrutinati, con un tasso di non ammissione pari al
5,6%. Nelle classi prime la percentuale degli allievi ammessi alla classe successiva è
pari al 93,5%, con un tasso di non ammissione pari al 6,5%. Il maggiore scarto con i
dati complessivi è quello relativo alle classi terze con ben 4,6 punti percentuali in
più di promossi in quarta rispetto al dato complessivo riferito a questa classe.
Tab. 30 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio
di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Licei.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
804
760
710
549
2.823
Ammessi
V.a.
752
712
667
535
2.666
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
%
93,5
93,7
93,9
97,4
94,4
Non ammessi
V.a.
52
48
43
14
157
%
6,5
6,3
6,1
2,6
5,6
Fonte: Sistema informativo Miur.
Se confrontati con i dati del Veneto (Tabella 31), si nota come la percentuale
degli studenti liceali trevigiani promossa direttamente a giugno sia inferiore a quella
veneta: 68,9% contro il 75,6%. Le percentuali dei giudizi sospesi e delle non
ammissioni (rispettivamente 26,1% e 5%) sono superiori a quelle venete
(rispettivamente 19,7% e 4,6%).
79
Tab. 31 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel
Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Licei.
Risultati
Tutte le classi
Ammessi
75,6
Giudizio sospeso
19,7
Non ammessi
4,6
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Bisogna notare che non sono stati resi disponibili i dati regionali degli esiti
degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio e che i dati
disaggregati per indirizzo di studio sono stati resi disponibili solo complessivi e non
disaggregati per anno di corso.
Nella Tabella 32 sono riportati gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013
degli allievi frequentanti i tecnici diurni. La percentuale degli allievi degli istituti
tecnici non ammessi all’anno successivo direttamente a giugno è pari al 15,2%,
percentuale, questa, nettamente superiore all’8,3% complessivo.
Dei 2.360 studenti di tutte le scuole non ammessi a giugno, 1.024 appartengono
ai tecnici (il 43,4%).
Anche la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico)
non ammessi in classe seconda è superiore, seppur di poco, a quella complessiva
(15,2% contro il 13,1%, il 44,5% di tutti gli allievi delle classi prime non promossi
in seconda a giugno).
Anche la classe quarta negli istituti tecnici sembra rappresentare uno scoglio, in
quanto la percentuale dei non ammessi in quinta a giugno è pari al 9,4% degli
studenti delle classi quarte scrutinati contro il 5,1% complessivo.
Tab. 32 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso nell’a.s. 2012/13. Tecnici.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
3.165
2.676
2.582
2.519
10.942
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Ammessi a giugno
V.a.
1.701
1.532
1.586
1.667
6.486
%
53,7
57,2
61,4
59,3
53,7
Giudizio sospeso
V.a.
983
924
807
718
3.432
%
31,1
34,5
31,3
31,4
31,1
Non ammessi a
giugno
V.a.
%
481
15,2
220
8,2
189
7,3
134
9,4
1.024
15,2
Fonte: Sistema informativo Miur.
Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della
sospensione del giudizio (Tabella 33), si evince che la percentuale degli ammessi,
anche per i tecnici, è molto alta e molto vicina a quella complessiva e di poco
inferiore a quella dei licei.
Il picco negativo lo si ha nelle classi terze, i cui allievi con il giudizio sospeso
solo nell’89,4% dei casi vengono promossi percentuale, questa, quasi identica a
quella complessiva ma di molto inferiore a quella dei licei ove, tra l’altro, il picco
negativo è relativo agli studenti di classe prima.
80
Tab. 33 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio
di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Tecnici.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
983
924
807
718
3.432
Ammessi
V.a.
898
875
725
675
3.173
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
%
91,4
94,7
89,8
94,0
92,5
Non ammessi
V.a.
%
85
8,6
49
5,3
82
10,2
43
6,0
259
7,5
Fonte: Sistema informativo Miur.
Complessivamente, pertanto, la percentuale degli allievi promossi alla classe
successiva nei tecnici raggiunge l’88,3% degli allievi scrutinati (inferiore di 5,2
punti percentuali rispetto ai licei), con un tasso di non ammissione pari all’11,7%
superiore di poco al tasso complessivo. Nelle classi prime la percentuale degli allievi
ammessi alla classe successiva nei tecnici è pari all’82,1% con un tasso di non
ammissione pari al 17,9%, superiore di ben 8,2 punti percentuali rispetto ai licei. Tra
gli studenti non promossi in provincia di Treviso il 43% sono studenti dei tecnici
con una punta del 44,8% per le classi prime.
Tab. 34 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel
Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Tecnici.
Risultati
Tutte le classi
Ammessi
62,8
Giudizio sospeso
24,9
Non ammessi
12,3
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Se si confrontano i dati della provincia con i dati del Veneto (Tabella 34), si
nota come la percentuale degli studenti trevigiani degli istituti tecnici promossa
direttamente a giugno sia inferiore a quella veneta di ben 9,1 punti percentuali
(53,7% contro il 62,8%).
Le percentuali delle non ammissioni a giugno mostrano una lieve differenza in
negativo per gli studenti dei tecnici trevigiani che risultano non promossi a giugno
nel 15,2% dei casi contro il 12,3% che è il dato regionale.
Anche in questo caso mancano i dati regionali degli esiti degli scrutini per lo
scioglimento della sospensione del giudizio e i dati disaggregati per indirizzo di
studio sono stati resi disponibili solo complessivi e non disaggregati per anno di
corso.
Analizziamo, ora, gli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2012/2013 degli allievi
frequentanti i professionali diurni e riportati in Tabella 35. La percentuale degli
allievi delle classi prime degli istituti professionali non ammessi all’anno successivo
direttamente a giugno è pari al 17,7%, percentuale, questa, nettamente superiore
all’8,3% complessivo.
Di fatto dei 2.360 studenti di tutte le scuole non ammessi a giugno, 792
appartengono ai professionali (il 33,6% inferiore, però, al dato dei tecnici).
81
Anche la percentuale degli allievi frequentanti la classe prima (anno critico)
non ammessi in classe seconda è superiore a quella complessiva (17,7% contro il
13,1%, il 32,6% di tutti gli allievi delle classi prime non promossi in seconda a
giugno).
Se si analizzano i dati degli esiti degli scrutini per lo scioglimento della
sospensione del giudizio (Tabella 36) si evince che anche la percentuale degli
studenti dei professionali che assolvono al debito formativo loro assegnato a giugno,
è molto alta anche se, nelle classi terze, essa si riduce all’81,9% degli allievi che
hanno avuto l’opportunità di “riparare”.
Tab. 35 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso nell’a.s. 2012/13. Professionali.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
1.986
1.781
1.482
1.569
6.818
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Ammessi a giugno
V.a.
1.104
1.089
883
929
4.005
%
55,6
61,1
59,6
59,2
58,7
Giudizio sospeso
V.a.
530
504
497
490
2.021
%
26,7
28,3
33,5
31,2
29,6
Non ammessi a
giugno
V.a.
%
352
17,7
188
10,6
102
6,9
150
9,6
792
11,6
Fonte: Sistema informativo Miur.
Tab. 36 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio
di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13.
Professionali.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
530
504
497
490
2.021
Ammessi
V.a.
484
464
407
455
1.810
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
%
91,3
92,1
81,9
92,9
89,6
Non ammessi
V.a.
46
40
90
35
211
%
8,7
7,9
18,1
7,1
10,4
Fonte: Sistema informativo Miur.
Complessivamente, pertanto, la percentuale degli allievi promossi alla classe
successiva nei professionali raggiunge l’85,3% degli allievi scrutinati, con un tasso
di non ammissione pari al 14,7%. Nelle classi prime la percentuale degli allievi
ammessi alla classe successiva nei professionali è pari all’80% con un tasso di non
ammissione pari al 20%. Rispetto al totale degli allievi ammessi alla classe
successiva, solo il 22,7% frequentava un professionale.
Se si confrontano i dati della provincia con i dati del Veneto (Tabella 37), si
nota come la percentuale degli studenti trevigiani degli istituti professionali
promossa direttamente a giugno sia inferiore a quella veneta di ben 6 punti
percentuali (54,7% contro il 64,7%).
82
Le percentuali delle non ammissioni a giugno mostrano una lieve differenza in
negativo per gli studenti dei professionali trevigiani che risultano non promossi a
giugno nell’11,6% dei casi contro il 10,1% che è il dato regionale.
Anche in questo caso mancano i dati regionali degli esiti degli scrutini per lo
scioglimento della sospensione del giudizio e i dati disaggregati per indirizzo di
studio sono stati resi disponibili solo in termini complessivi e non disaggregati per
anno di corso.
Tab. 37 – Risultati degli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado nel
Veneto nell’a.s. 2012/13 (valori percentuali). Professionali.
Risultati
Tutte le classi
Ammessi
64,7
Giudizio sospeso
25,2
Non ammessi
10,1
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
I dati di riepilogo relativi alle non ammissioni nei corsi diurni sono riportati
nella Tabella 38. Nell’a.s. 2012/13, sono stati persi, in termini di promozione,
complessivamente 1.003 allievi (a cui andrebbero aggiunti anche i 329 allievi che
non si diplomano), il 10,4% degli studenti (il 9,4% se si tiene conto anche degli
allievi delle classi quinte): rispetto al totale degli scrutinati delle classi dalla prima
alla quarta, il 2,5% di studenti non promossi erano studenti liceali, il 4,5% erano
studenti di un istituto tecnico e il 3,5% studenti di un istituto professionale. Nelle
classi prime si è perso il 15,4% degli studenti, mentre la classe che perde meno
allievi è la classe quarta con un non confortante 6,6% degli allievi che l’hanno
frequentata. La classe che perde più allievi è la prima classe degli istituti tecnici
(6,9% degli allievi delle classi prime). La classe che perde meno allievi è la classe
quarta dei licei con lo 0,9% di allievi non promossi.
Tab. 38 – Non ammessi alla classe successiva nella scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13.
Licei
Tecnici
Professionali
Non ammessi alla classe
successiva
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
%
V.a.
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
299
161
181
60
701
3,6
2,2
2,7
0,9
2,5
566
269
271
177
1.283
6,9
3,7
4,0
2,8
4,5
398
228
192
185
1.003
4,8
3,2
2,9
2,9
3,5
1.263
658
644
422
2.987
Totale
% sul totale
studenti
complessivi
15,4
9,1
9,6
6,6
10,4
Fonte: Sistema informativo Miur. Nota: per il dettaglio sui totali, cfr. Tabella 29 per i licei, Tabella 32 per i tecnici e
Tabella 35 per i professionali.
Per ultimo, passiamo ora ad analizzare i dati complessivi dei serali, tenuti
separati dai dati degli indirizzi diurni per la tipologia di allievi che li frequentano,
ossia al di fuori dell’obbligo formativo. I dati sono tabulati nella Tabella 39.
83
Il dato più importante è quello relativo ai non promossi a giugno: il 27,9%
degli allievi scrutinati, se si pensa che il dato complessivo di non ammessi a giugno
registrato nei corsi diurni è pari a 8,3% e il dato peggiore, riferito agli indirizzi
tecnici, è pari a 15,2%.
Se si confronta il tasso di sospensione del giudizio, pari a 10,9% , con quello
complessivo registrato negli indirizzi diurni (29%) e nei tecnici (31,1%), si capisce
che la situazione che si registra a giugno di molti degli allievi del serale è
sostanzialmente irrecuperabile.
Tab. 39 – Risultati degli scrutini finali di scuola secondaria di II grado in provincia
di Treviso nell’a.s. 2012/13. Corsi serali.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
113
200
371
230
914
Ammessi a giugno
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
V.a.
40
120
254
145
559
Giudizio sospeso
%
35,4
60,0
68,5
63,0
61,2
V.a.
15
30
27
28
100
%
13,3
15,0
7,3
12,2
10,9
Non ammessi a
giugno
V.a.
%
58
51,3
50
25,0
90
24,3
57
24,8
255
27,9
Fonte: Sistema informativo Miur.
Tab. 40 – Risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio
di scuola secondaria di II grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2012/13. Corsi
serali.
Risultati
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Tutte le classi
Scrutinati
V.a.
15
30
27
28
100
Ammessi
V.a.
14
28
23
22
87
%
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
%
93,3
93,3
85,2
78,6
87,0
Non ammessi
V.a.
%
1
6,7
2
6,7
4
14,8
6
21,4
13
13,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
I risultati degli scrutini per lo scioglimento della sospensione del giudizio,
riportati nella Tabella 40, confermano che, anche se in minor misura rispetto ai corsi
diurni, la sospensione del giudizio si trasforma di fatto, successivamente, in una
promozione. Il dato complessivo dei promossi “a settembre”, pari all’87% è
abbassato dal dato delle classi terze e maggiormente delle classi quarte che
registrano il tasso di promozione più basso pari, rispettivamente, all’85,2% e al
78,6%. Nel primo biennio, invece, i tassi di promozione dopo l’assolvimento del
debito formativo sono molto vicini a quelli registrati nei corsi diurni.
Complessivamente il tasso di non promozione nei serali rimane elevato: tra
giugno e settembre 268 allievi non vengono ammessi alla classe successiva (il
29,3% degli allievi scrutinati a cui bisognerebbe aggiungere anche i 67 allievi che
non si diplomano). La punta negativa si registra nelle classi prime i cui allievi nel
52,2% dei casi non vengono ammessi alla classe seconda, mentre per le altre classi i
84
tassi di non promozione rimangono comunque sotto il 30%. Se si aggiunge che
gli allievi dei serali scrutinati non sono mai come numero uguali a quelli che
iniziano i percorsi, il tasso di dispersione è da considerarsi molto elevato.
2.3. Output della for mazione pr ofessionale8
Vengono presi in esame i dati complessivi relativi ai qualificati degli anni
formativi 2009/10, 2010/11, 2011/12 e 2012/13. Come per i precedenti Rapporti,
non vengono utilizzati nel presente paragrafo i dati relativi ai corsi di formazione per
disabili9.
Il numero degli studenti che conseguono una qualifica professionale presso un
centro di formazione, fa registrare, se si prendono in esame il primo e l’ultimo dei
quattro anni formativi considerati un incremento del 12% che riguarda sia la
componente maschile che quella femminile (Tabella 41), anche se per quest’ultima
l’incremento risulta più sensibile (+17%); si conferma, così, l’aumento dei
qualificati rispetto agli anni formativi del decennio precedente.
Confrontando, poi, il peso percentuale dei qualificati nei diversi segmenti del
terziario e dell’area tecnico-industriale nei quattro medesimi anni formativi 2009/10,
2010/11, 2011/12 e 2012/2013 e prendendo a riferimento le aree professionali
definite in sede di Conferenza unificata nel luglio 201110si può rilevare che:
1. le aree meccanica, impianti e costruzioni, servizi alla persona e servizi
commerciali continuano ad occupare le prime tre posizioni rappresentando,
rispettivamente, il 35,6%, il 22,9% e il 14,2% dei qualificati; peraltro, per la
prima si rileva una diminuzione di tale peso percentuale del 7,2% rispetto al
primo degli anni formativi considerati; la seconda fa rilevare tra il primo e
l’ultimo degli anni formativi considerati, sempre in riferimento al totale dei
qualificati, un decremento dell’1,1%, anche se, rispetto all’anno formativo
precedente, si registra un lieve recupero; la terza, infine, dopo aver fatto
registrare un aumento nell’a.f. 2011/12, mostra una nuova diminuzione che la
porta a un peso percentuale dello 0,8% inferiore a quello registrato nel
2009/10.
8. Nel presente Rapporto vengono presi in esame i qualificati degli ultimi quattro anni formativi, con
l’esclusione, ovviamente, di quello in corso, rinviando, per gli anni formativi pregressi ai precedenti Rapporti, in
quanto viene adottata per i quattro anni citati la definizione delle aree professionali relative alle figure nazionali
di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale – di cui al d.lgs. 17 ottobre 2005, n.226 –
contenuta nello schema di accordo del 27 luglio 2011 raggiunto in sede di Conferenza unificata tra il ministro
dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane. Con tale accordo è stato
compiuto un ulteriore passo nel processo di forte integrazione tra istruzione scolastica ed istruzione e formazione
professionale, uno degli aspetti delle recenti trasformazioni del sistema scolastico. Per una ricostruzione di tale
processo si rinvia al capitolo 13 del Rapporto 2012.
9. Tale tipologia di corsi richiede uno specifico approfondimento.
10. Tutti i titoli di qualifica sono stati riportati alle denominazioni del repertorio di cui all’accordo del 29 aprile
2010. Si veda nota 4.
85
2.
3.
4.
5.
L’area turismo e sport, che, con una quota meno consistente di qualificati,
occupa il quarto posto, fa registrare un incremento progressivo nei quattro anni
formativi considerati giungendo a rappresentare l’11,8% del totale.
L’area cultura, informazione e tecnologie informatiche non fa registrare
sensibili variazioni, attestandosi su valori sostanzialmente invariati rispetto
all’anno formativo precedente (6,4% dei qualificati).
Il peso relativo dell’area agro-alimentare appare quasi raddoppiato nei quattro
anni considerati.
L’area manifatturiera e artigianato rappresenta una quota ridotta dei qualificati;
il peso percentuale sul totale dei qualificati ha avuto un andamento alterno nei
quattro anni considerati, anche se nell’ultimo anno formativo tale peso risulta
lievemente incrementato rispetto all’a.f. precedente.
Va, infine, segnalato come al termine dell’anno formativo 2012-13 siano state
sperimentate le nuove disposizioni sull’esame di qualifica contenute nelle Linee
guida per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale emanate con dgr. n.
2646 del 18/12/2012 e relativa modulistica 11. Tali disposizioni fanno riferimento ai
risultati prodotti da un gruppo di lavoro sulle modalità di valutazione nell’Iefp che
ha largamente utilizzato quanto messo a punto nel Progetto Fse di cui alla dgr. 1758
del 16.6.2009 dal titolo Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi
a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle
competenze12; le nuove modalità hanno interessato in regione i 300 primi anni avviati
nell’autunno 2010, dopo che l’Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 aveva dato
avvio alla messa a regime dei percorsi di Iefp13.
L’intero sistema di Iefp, infatti, rientra nelle competenze esclusive delle regioni
e delle province autonome ed è vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle
prestazioni (Lep) di cui al Capo III del Dlgs n. 226/2005. Nel rispetto di tali Lep,
alle regioni e alle province autonome compete la definizione e declinazione
territoriale degli standard minimi formativi e delle modalità dell’accertamento e
della valutazione finale per il conseguimento dei titoli di Qualifica e di Diploma
professionale di Iefp ed il rilascio delle relative attestazioni. Tali disposizioni
costituiscono riferimento sia per le istituzioni formative, sia per le istituzioni
scolastiche che erogano l’offerta di Iefp. L’Accordo in sede di Conferenza delle
Regioni e delle Province Autonome, sottoscritto il 20 febbraio 2014, ha definito un
documento di indirizzo per garantire armonizzazione e qualità a livello nazionale del
sistema di Iefp. Di fatto se il primo ciclo di esami conclusivi del primo triennio dei
11. Decreto dirigenziale n. 107 del 7/2/2013: Approvazione modulistica per l’ammissione e per la valutazione
delle prove di esame finali con relativo vademecum.
12. Il progetto aveva visto un attivo coinvolgimento di Istituzioni scolastiche e Organismi di formazione della
Provincia di Treviso, oltre che di altre province del Veneto. Si veda Una Rete per le competenze. Report finale
delle attività dei progetti FSE 1758/2009 realizzati nell’ambito del RVC – Rete Veneta per le Competenze,
Treviso, 2011.
13. Cfr. Rapporto 2012, cap. 13.
86
percorsi a regime di Iefp si terrà a giugno 2014, in alcune regioni, ad esempio in
Veneto e in Lombardia, la messa a regime è stata anticipata di un anno.
Tabella 41 – Qualificati nei Cfp della provincia di Treviso per area professionale.
Agro-alimentare
Cultura, informazione e
tecnologie informatiche
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e
costruzioni
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
Agro-alimentare
Cultura, informazione e
tecnologie informatiche
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e
costruzioni
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
Anno formativo 2009-10
F
M
MF
MF%
9
17
26
3,5
20
31
51
Anno formativo 2010-11
F
M
MF
MF%
4
13
17
2,4
6,9
32
39
71
9,9
29
1
30
4,1
14
0
14
1,9
0
314
314
42,8
10
284
294
40,9
168
83
20
329
8
27
7
405
176
110
27
734
24,0
15,0
3,7
100,0
175
71
24
330
7
32
13
388
182
103
37
718
25,3
14,3
5,2
100,0
Anno formativo 2011-12
F
M
MF
MF%
8
24
32
4,0
Anno formativo 2012-13
F
M
MF
MF%
26
26
52
6,3
14
38
52
6,5
20
33
53
6,4
17
0
17
2,1
19
3
22
2,7
23
312
335
41,9
5
288
293
35,6
160
109
35
366
9
30
21
434
169
139
56
800
21,1
17,4
7,0
100,0
175
85
55
385
13
32
42
437
188
117
97
822
22,9
14,2
11,8
100,0
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale
Formazione del Veneto. Ultimo aggiornamento febbraio 2014.
3. Popolazione scolastica e nuovo or dinamento
Le rilevazioni integrative offrono uno spaccato di interesse per l’apporto che i
dati rilevati possono portare all’analisi complessiva del sistema di istruzione
superiore.
Nelle Tabelle successive sono riportati i dati degli allievi frequentanti nell’a.s.
2013/14 i nuovi ordinamenti (quindi, dalla classe prima alla classe quarta), divisi per
tipologia.
Gli alunni censiti sono 31.415; di questi, quelli che frequentano un indirizzo
liceale sono 12.573, il 40% (Tabella 42). La maggior parte di essi ha deciso di
frequentare il liceo scientifico – tra scientifico, scienze applicate e scientifico
internazionale – e costituisce il 44% degli studenti, pari al 17,6% del totale degli
studenti che frequentano classi del nuovo ordinamento. Dopo il liceo scientifico, il
più frequentato è il liceo linguistico con una percentuale di allievi, però, pari a solo
il 16,4% degli studenti liceali, meno della metà, quindi, degli studenti del liceo
87
scientifico. Gli altri indirizzi liceali sono frequentati da percentuali di studenti
inferiori al 15% del totale degli allievi frequentanti il liceo.
Tab. 42 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II
grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Licei.
Indirizzo
N. studenti
Classico
Classico europeo
Scientifico
Scientifico internazionale
Scienze applicate
Scienze umane
Economico sociale
Linguistico
Linguistico internazionale
Musicale
Artistico biennio comune
Grafica
Arti figurative
Architettura e ambiente
Design
Audiovisivi e multimedia
Totale
1.356
87
3.726
29
1.789
1.366
582
2.062
169
79
713
183
155
96
116
65
12.573
% su studenti
del liceo
10,8
0,7
29,6
0,2
14,2
10,9
4,6
16,4
1,3
0,6
5,7
1,5
1,2
0,8
0,9
0,5
100,0
% sul
totale
4,3
0,3
11,9
0,1
5,7
4,3
1,9
6,6
0,5
0,3
2,3
0,6
0,5
0,3
0,4
0,2
40,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
In Tabella 43 sono riportati i dati relativi agli indirizzi tecnici – settore
economico14. Gli studenti che frequentano gli indirizzi previsti per il settore
economico sono 5.342, il 17% del totale degli studenti. Il 65,8% sta frequentando
l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, il 34,2% l’indirizzo turismo.
All’interno dell’indirizzo amministrazione finanza e marketing gli allievi così
si distribuiscono tra le varie opzioni: 1.767 allievi, il 33,1% del totale, frequentano il
biennio comune, 761 allievi, il 14,2% del totale degli allievi che frequentano un
tecnico economico, frequentano il secondo biennio dell’opzione principale che
prende il nome dall’indirizzo, 772 allievi, il 14,5% del totale, frequentano il secondo
biennio dell’opzione relazioni internazionali per il marketing e 217 allievi, il 4,1%
del totale, seguono le lezioni dell’opzione sistemi informativi aziendali.
In Tabella 44 sono riportati i dati relativi ala frequenza degli indirizzi tecnici
del settore tecnologico.
Sono 5.689 gli studenti che frequentano il nuovo ordinamento. Il 20,1%
frequenta l’indirizzo informatica e telecomunicazioni; il 19,7% l’indirizzo
Meccanica, meccatronica ed energia; il 18,3% l’indirizzo elettronica elettrotecnica;
il 15,1% degli studenti dei tecnici tecnologici frequenta l’indirizzo agraria,
agroalimentare e agroindustria; il 12% frequenta costruzioni, ambiente e territorio.
Complessivamente gli studenti che frequentano il nuovo ordinamento dei
tecnici settore tecnologico rappresentano il 18,1% del totale degli studenti che
14. Per la corrispondenza tra codice ministeriale e l’articolazione/opzione negli istituti tecnici e professionali si
veda l’Appendice 1.
88
frequentano classi del nuovo ordinamento e il 51,6% degli studenti che frequentano
un nuovo tecnico. Sostanzialmente gli studenti dei tecnici si ripartiscono equamente
tra i tecnici del settore economico e i tecnici del settore tecnologico.
Tab. 43 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II
grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Tecnici economici.
3.517
% su studenti dei
tecnici economici
-
IT01
1767
33,1
5,6
ITAF
ITRI
761
772
14,2
14,5
2,4
2,5
ITSI
Turismo IT04
217
1.825
4,1
34,2
0,7
Totale Tecnici settore economico
5.342
100
Indirizzo
N. studenti
Amministrazione, finanza e marketing
% sul totale
-
5,8
17,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
Tab. 44 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II
grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Tecnici tecnologici.
Indirizzo
N. studenti
% su studenti dei
tecnici tecnologici
% sul totale
559
356
203
9,8
6,3
3,6
1,8
1,1
0,6
120
72
37
2,1
1,3
0,7
0,4
0,2
0,1
592
271
103
74
10,4
4,8
1,8
1,3
1,9
0,9
0,3
0,2
756
390
430
13,3
6,9
7,6
2,4
1,2
1,4
111
75
2,0
1,3
0,4
0,2
469
97
155
136
683
360
222
101
5.689
8,2
1,7
2,7
2,4
1,5
0,3
0,5
0,4
6,3
3,9
1,8
100,0
1,1
0,7
0,3
18,1
Meccanica, meccatronica ed energia
IT05
ITMM
ITEN
Trasporti e logistica
IT09
ITLG
ITCR
Elettronica ed elettrotecnica
IT10
ITEC
ITET
ITAT
Informatica e telecomunicazioni
IT13
ITIA
Grafica e comunicazioni IT15
Chimica, materiali e biotecnologie
IT16
ITCM
Agraria, agroalimentare e agroindustria
IT21
ITPT
ITGA
ITVE
Costruzioni, ambiente e territorio
IT24
ITCA
ITCL
Totale tecnici settore tecnologico
Fonte: Sistema informativo Miur.
89
Venendo agli istituti professionali del settore servizi (Tabella 45) nel 48,8% dei
casi si registra la frequenza di classi del nuovo ordinamento relativamente ai servizi
per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Questi studenti rappresentano quasi
il 10% sul totale degli allievi che frequentano il nuovo ordinamento. Una
percentuale, questa, che si avvicina molto alle percentuali degli altri indirizzi più
frequentati (amministrazione, finanza e marketing e liceo scientifico base). Seguono,
con il 20,5%, i servizi socio sanitari, con il 17,4% i servizi commerciali e con il
13,3% i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
Per ciò che riguarda gli istituti professionali del settore industria e artigianato,
nel 75,4% dei casi risulta frequentato l’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica
(biennio comune e triennio di indirizzo). In questo indirizzo è predominante la
percentuale degli allievi che frequenta il corso base se si pensa che solo il 20,6%
frequenta le altre due possibili opzioni: apparati, impianti e servizi tecnici industriali
e civili, e manutenzione dei mezzi di trasporto. Le classi dell’indirizzo Produzioni
industriali e artigianali sono frequentate dal restante 24,6%.
Complessivamente solo il 5,4% degli studenti che frequentano classi del nuovo
ordinamento afferiscono al settore industria e artigianato. Essi rappresentano il
21,8% degli allievi che frequentano gli istituti professionali, contro il 78,2% di
allievi dei professionali che frequentano classi del settore servizi.
Tab. 45 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II
grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Professionali settore servizi.
N.
studenti
% su studenti dei
professionali settore servizi
% sul
totale
IP01
475
7,8
1,5
IPVP
310
5,1
1,0
IPGF
29
0,5
0,1
IP02
1.158
18,9
3,7
IP03
92
1,5
0,3
IP08
978
16,0
3,1
IPCP
86
1,4
0,3
Indirizzo
Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
Servizi socio sanitari
Servizi commerciali
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
IP05
1.683
27,5
5,4
IPEN
711
11,6
2,3
IP06
372
6,1
1,2
IP07
195
3,2
0,6
IPPD
22
0,4
0,1
6.111
100,0
19,5
Totale professionali settore servizi
Fonte: Sistema informativo Miur.
90
Tab. 46 – Popolazione scolastica nuovo ordinamento di scuola secondaria di II
grado in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Professionali settore industria e
artigianato.
Indirizzo
N. studenti
% su studenti dei professionali
settore artigianato
% sul totale
1.017
188
77
59,8
11,1
4,5
3,2
0,6
0,2
250
34
17
13
104
1.700
14,7
2,0
1,0
0,8
6,1
100,0
0,8
0,1
0,1
0,0
0,3
5,4
Manutenzione e assistenza tecnica
IP09
IPAI
IPMM
Produzioni industriali e artigianali
IP10
IPID
IPAG
IPAV
IPTS
Totale
Fonte: Sistema informativo Miur.
4. Consistenza alunni nei per cor si di Iefp pr esso gli Ip e nei Cfp
Analizziamo la quota di studenti che ha optato per la frequenza di percorsi di
Iefp presso istituti professionali (Tabella 47) o Cfp (Tabella 48).
Nei percorsi di Iefp autorizzati presso gli allievi censiti sono complessivamente
779. L’83,6% di loro frequenta indirizzi del settore meccanica, impianti e
costruzioni.
Tab. 47 – Popolazione scolastica del secondo ciclo in provincia di Treviso nell’a.s.
2013/14. Percorsi Iefp c/o istituti professionali.
Aree
Agro-alimentare
Meccanica, impianti e costruzioni
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
N. studenti
65
651
22
41
779
% su studenti dei percorsi Iefp c/o Ip
8,3
83,6
2,8
5,3
100,0
Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto.
Tab. 48 – Popolazione scolastica nel secondo ciclo in provincia di Treviso nell’a.s.
2013/14. Percorsi Iefp c/o Cfp.
Aree
Agro-alimentare
Cultura, informazione e tecnologie informatiche
Manifatturiero e artigianato
Meccanica, impianti e costruzioni
Servizi alla persona
Servizi commerciali
Turismo e sport
Totale
N. studenti
202
204
104
1.028
702
495
477
3.212
Fonte: Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale Formazione del Veneto.
91
% su studenti dei Cfp
6,3
6,4
3,2
32
21,9
15,4
14,9
100,0
Nei Cfp, si conferma la tendenza degli allievi a frequentare percorsi relativi a
figure dell’area meccanica, impianti e costruzioni: ben il 32% degli allievi
frequentanti percorsi di Iefp presso i Cfp. Anche i corsi presenti nell’area servizi alla
persona raccolgono una buona percentuale di allievi (il 21,9%) e, a seguire, l’area
servizi commerciali e l’area turismo e sport.
5. Composizione classi a.s. 2013/14 in r elazione all’eetà dei
fr equentanti
In Tabella 49 sono riportati i dati della composizione complessiva delle classi
funzionanti nel corrente anno scolastico per età dei frequentanti. Gli allievi censiti
sono 38.622. La componente maggiore è quella degli allievi delle classi prime (il
23,6% degli allievi totali), mentre la componente minoritaria è quella degli allievi
delle classi quinte (17,1% del totale degli allievi). L’età media ponderata degli
allievi è pari a 17,2 anni che, per inciso, è l’età alla quale dovrebbe corrispondere la
frequenza di una classe terza superiore. Di fatto (Tabella 49), solo il 75% di questi
studenti sta frequentando una classe terza; lo 0,4% sta già frequentando una classe
quarta, ma il 18,7% sta ancora frequentando una classe seconda e il 5,9% una classe
prima.
Le classi che ospitano il maggior numero di regolari sono le classi prime con il
76,1%. Quelle che ne ospitano il minor numero sono le classi terze con il 71,9% di
allievi regolari.
Venendo alla composizione delle classi, le prime ospitano un complessivo
21,9% di allievi in ritardo, o perché ripetenti la classe o perché ripetenti classi di
scuola primaria o secondaria di primo grado. Il 15,9% degli allievi è in ritardo di un
anno, il 4,8% è già in ritardo di due anni, l’1,2% è in ritardo di tre anni e uno 0,1% è
addirittura in ritardo di quattro anni. Gli anticipatari in classe prima superiore sono
l’1,8% degli allievi.
Tab. 49 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14.
Anno di
nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
Prime
V.a.
%
162
1,8
6.940
76,1
1.450
15,9
439
4,8
114
1,2
11
0,1
2
4
1
9.123 100,0
Seconde
V.a.
%
132
6.087
1.392
451
68
15
1
2
8.148
1,6
74,7
17,1
5,5
0,8
0,2
100,0
Classi
Terze
V.a.
101
5.576
1.537
441
86
11
7
7.759
Fonte: Sistema informativo Miur.
92
%
1,3
71,9
19,8
5,7
1,1
0,1
0,1
100,0
Quarte
V.a.
%
25
5.187
1.302
380
78
18
6.990
0,4
74,2
18,6
5,4
1,1
0,3
100,0
Quinte
V.a.
20
4.761
1.332
373
116
6.602
%
0,3
72,1
20,2
5,6
1,8
100,0
Nelle classi seconde il 17,1% è in ritardo di un anno, il 5,5% di due, lo 0,8% di
3 e lo 0,2% di quattro. Gli anticipatari sono l’1,6%. Come si vede, nel passaggio
dalla classe prima alla seconda i ritardi di un anno aumentano (dal 15,9% al 17,1%),
così come aumentano quelli di due anni (dal 4,8% al 5,5%), diminuiscono quelli di
tre (dall’1,2% allo 0,8%), rimangono sostanzialmente stabili i ritardi di quattro anni
(dallo 0,1% allo 0,2%).
Gli allievi delle classi terze sono, nel 71,9% dei casi, regolari (con un 1,3% di
allievi anticipatari). Il 19,8% di allievi è in ritardo di un anno, il 5,7% di due, l’1,1%
di tre e lo 0,2% di quattro o più. Complessivamente aumenta, dal 23,6% al 26,8%
rispetto alla classe seconda, la quota dei ritardi con un incremento dal 17,1% al
19,8% di allievi in ritardo di un anno ed una percentuale del 6,1% di allievi che
ripetono la classe terza.
In classe quarta si nota una lieve inversione di tendenza: i regolari aumentano
la loro quota (raggiungendo il 74,2%), diminuiscono di poco o rimangono stabili
quelli in ritardo di uno o più anni. Il 4% degli studenti di classe quarta sono, però,
ripetenti di questa classe.
Nelle classi quinte il 20,2% di studenti è in ritardo di un anno, il 7,4% in
ritardo di due o più anni.
Tab. 50 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati
nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Valori percentuali.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Prime
100,0
98,1
19,0
5,9
1,6
0,2
0,1
0,9
0,7
Seconde
Classi
Terze
Quarte
Quinte
1,9
79,7
18,7
6,2
1,0
0,8
0,2
1,4
1,3
75,0
21,0
6,7
4,7
2,4
4,9
0,4
70,9
19,8
20,9
16,7
12,5
0,3
72,3
73,5
79,8
80,5
Fonte: Sistema informativo Miur.
Complessivamente, pertanto, il 24,9% degli studenti è in ritardo: il 72,8% (il
18,2% sul totale degli allievi) è in ritardo di un anno; il 21,6% (il 5,4% sul totale
degli allievi) è in ritardo di due anni; il 5,5% (l’1,4% sul totale degli allievi) è in
ritardo di tre o più anni. Allo stato attuale, mentre scriviamo, l’1,8% degli studenti
che potrebbero diplomarsi in quest’anno scolastico, lo faranno ad una età di 22 anni
e oltre.
Nelle Tabelle 51, 52, 53, 54, 55, 56 sono riportati i dati disaggregati per
indirizzi di studio.
Gli allievi dei licei sono complessivamente il 37,7% del totale degli allievi
censiti, con percentuali che vanno aumentando dalla prima alla quarta per poi
diminuire in quinta. L’età media ponderata degli allievi dei licei è pari a a 17,9 anni
93
(età i cui allievi dovrebbero ormai frequentare la classe quarta e, in effetti, l’86,2%
dei nati nel 1996 frequenta questa classe).
Tab. 51 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Licei.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
% allievi liceali sul
totale degli allievi
Prime
V.a.
%
91
2,8
2.893 88,1
248
7,6
37
1,1
12
0,4
3.281 100,0
36,0
Classi
Terze
V.a.
%
Seconde
V.a.
%
84
2.633
281
60
6
2,7
85,8
9,2
2,0
0,2
57
2.498
353
59
7
2
0,1
3.066 100,0
-
37,6
1,9
84,0
11,9
2,0
0,2
2.974 100,0
-
38,3
-
Quarte
V.a.
%
17
2.332
294
57
5
0,6
86,2
10,9
2,1
0,2
2.705 100,0
38,7
-
Quinte
V.a.
%
15
2.103
340
49
14
2.521
0,6
83,4
13,5
1,9
0,6
100,0
38,2
-
Fonte: Sistema informativo Miur.
Le classi nelle quali si riscontra percentualmente la maggiore incidenza di
regolari sono le classi prime nelle quali l’88,1% degli allievi è regolare. Sono classi,
queste, che hanno pure un tasso di anticipatari pari al 2,8%, superiore all’1,8%
complessivo (2,7% in seconda contro l’1,6% complessivo). Nelle classi quarte si
registra la minore incidenza di allievi regolari con l’84%.
Tab. 52 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati
nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14. Licei. Valori percentuali.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Prime
100,0
97,2
8,4
1,3
0,4
Seconde
2,8
89,6
9,9
2,2
0,2
12,5
Classi
Terze
1,9
88,2
12,7
2,4
1,7
Quarte
0,6
84,1
11,9
14,1
9,3
Quinte
0,5
85,4
84,2
90,7
87,5
Fonte: Sistema informativo Miur.
Gli alunni in ritardo nei licei sono complessivamente il 12,5% degli allievi
frequentanti contro il 24,9% degli alunni in ritardo complessivamente considerati.
L’83,1% (il 10,4% sul totale) è in ritardo di un anno. Si ricorderà che gli allievi
complessivamente in ritardo di un anno erano il 18,2% del totale degli allievi
frequentanti. In ritardo di più di un anno è, nei licei, il 2,1% degli allievi contro il
6,8% registrato complessivamente.
94
Negli istituti tecnici (i cui allievi rappresentano il 36,4% del totale degli allievi
censiti, con valori delle singole classi che non si discostano significativamente da
questo valore), l’età media ponderata è pari a 17,1 anni, uguale all’età media
ponderata complessiva, 17,2 anni, che sono gli anni che dovrebbero avere gli allievi
che frequentano una classe terza ma solo il 76,9% di essi frequenta tale classe.
Le classi nelle quali la componente regolare è maggiore sono, anche in questo
caso, le classi prime con l’80,1% di studenti regolari (contro l’88,1% dei licei). Le
classi quinte perdono allievi regolari fermandosi, questi, al 71,9% degli studenti
complessvi delle classi quinte.
Gli alunni in ritardo nei tecnici sono complessivamente il 22,8% degli allievi
frequentanti contro il 24,9% di quelli in ritardo complessivamente considerati e il
12,5% degli allievi liceali. Il 78,6% (il 17,9% sul totale degli allievi dei tecnici) è in
ritardo di un anno. Si ricorderà che gli allievi complessivamente in ritardo di un
anno erano il 18,2% del totale degli allievi frequentanti e il 10,4% nei licei. Nei
licei, inoltre, la percentuale degli alunni in ritardo di un anno era l’83,1% del totale
di quelli in ritardo. Il 4,9% degli allievi nei tecnici risulta in ritardo di più di un
anno; nei licei, erano il 2,1% mentre erano il 6,8% complessivamente.
Infine, nei professionali, i cui allievi rappresentano il 26% del totale, l’età
media ponderata è 17,5 anni, a metà tra la terza e la quarta. Il riferimento è
comunque la classe terza, che è frequentata dal 53,7% dei nati nel 1997, la
percentuale più bassa registrata se ricordiamo che gli allievi aventi l’età uguale
all’età media ponderata nel complesso frequentavano nel 75% dei casi la classe di
riferimento, nei licei questo avveniva nell’86,2% dei casi e nei tecnici avveniva nel
76,9% dei casi.
Tab. 53 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14.
Tecnici.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
% allievi dei tecnici
sul totale degli allievi
Prime
V.a.
%
47
1,4
2.709 80,1
486 14,4
117
3,5
23
0,7
3.382 100,0
37,1
-
Seconde
V.a.
%
34
2.321
482
94
16
3
1
1,2
78,7
16,3
3,2
0,5
0,1
2.951
100
36,2
-
Fonte: Sistema informativo Miur.
95
Classi
Terze
V.a.
%
35
1,3
2.014 73,7
547 20,0
112
4,1
22
0,8
2
0,1
1
0,0
2.733 100,0
35,2
-
Quarte
V.a.
%
6
1.921
482
114
15
2
2.540
0,2
75,6
19,0
4,5
0,6
0,1
100,0
36,3
-
Quinte
V.a.
%
3
0,1
1.752 71,9
520 21,3
117
4,8
45
1,8
2.437 100,0
36,9
-
Tab. 54 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati
nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14 (valori percentuali).
Tecnici.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Prime
100,0
98,8
17,1
4,5
0,9
Seconde
1,2
81,7
18,4
3,6
0,7
0,5
0,7
Classi
Terze
Quarte
Quinte
1,2
76,9
21,1
4,7
3,3
1,5
2,1
0,2
74,2
20,4
17,3
11,1
4,2
0,1
74,2
78,9
86,7
93,8
Fonte: Sistema informativo Miur.
Tab. 55 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14.
Professionali.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
% allievi dei
professionali sul
totale degli allievi
Prime
V.a.
%
24
1,0
1.338 54,4
716 29,1
285 11,6
79
3,2
11
0,4
2
0,1
4
0,2
1
2.460 100,0
27,0
Seconde
V.a.
%
14
1.133
629
297
46
12
0,7
53,2
29,5
13,9
2,2
0,6
2.131 100,0
-
26,2
-
Classi
Terze
V.a.
%
Quarte
V.a.
%
Quinte
V.a.
%
9
0,4
1.064 51,9
637 31,0
270 13,2
57
2,8
9
0,4
6
0,3
2.052 100,0
2
0,1
934 53,5
526 30,1
209 12,0
58
3,3
16
0,9
1.745 100,0
2
0,1
906 55,1
472 28,7
207 12,6
57
3,5
1.644 100,0
26,4
-
25,0
-
24,9
-
Fonte: Sistema informativo Miur.
Tab. 56 – Ripartizione tra le classi dei corsi diurni di scuola di II grado dei nati
nello stesso anno in provincia di Treviso nell’a.s. 2013/14 (valori percentuali).
Professionali.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Prime
100,0
99,0
38,5
14,4
4,1
0,6
0,3
1,4
1,3
Seconde
1,0
61,0
31,8
15,2
2,6
1,6
Fonte: Sistema informativo Miur.
96
Classi
Terze
Quarte
Quinte
0,5
53,7
32,7
15,3
7,6
3,2
7,5
0,1
47,9
29,9
27,8
20,9
20,0
0,1
51,5
62,8
74,5
71,3
Le classi con percentuale maggiore di allievi regolari sono le classi quinte con
il 55,1%. Quelle con la percentuale minore sono le classi terze con il 51,9% di
regolari. Gli anticipatari sono in percentuale insignificante (pari o minore all’1%).
Gli studenti in ritardo nei professionali sono complessivamente il 45,9%
percentuale, questa, molto elevata se si pensa che nell’insieme gli studenti in ritardo
sono il 24,9%, (il 12,5% nei licei e il 22,8% nei tecnici). La percentuale dei ritardi di
un anno nei professionali, è il 64,7% del totale dei ritardi e il 29,7% del totale degli
istituti professionali. Si pensi che il 35,3% degli studenti in ritardo lo è da più di un
anno, il 16,2% del totale degli allievi. L’1,7% di allievi dei professionali è nato nel
1992 o prima (lo 0,8% del totale degli allievi, contro lo 0,4 totale, lo 0,1% dei licei e
lo 0,3% dei tecnici). È, questo dei professionali, un impoverimento progressivo di
potenziale.
La differenza tra i vari ordini di scuola è più evidente se si analizzano i dati a
confronto, in questa sede per le classi prime e quinte, riportati in Tabelle 57 e 58.
Tab. 57 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Valori
a confronto.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
Totali
V.a.
%
162
1,8
6.940
76,1
1.450
15,9
439
4,8
114
1,2
11
0,1
2
4
1
9.123
100,0
Classi prime
Licei
Tecnici
V.a.
%
V.a.
%
91
2,8
47
1,4
2.893
88,1
2.709
80,1
248
7,6
486
14,4
37
1,1
117
3,5
12
0,4
23
0,7
3.281
100,0
3.382
100,0
Professionali
V.a.
%
24
1,0
1.338
54,4
716
29,1
285
11,6
79
3,2
11
0,4
2
0,1
4
0,2
1
2.460
100,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
Nelle classi prime solo nei professionali frequentano anche allievi nati nel 1995
o prima, quindi allievi che dovrebbero essere già diplomati o prossimi al diploma. I
nati nel 1997 e nel 1996 sono presenti nelle classi prime di tutti e tre gli indirizzi, ma
significativamente solo nei professionali. Gli studenti in ritardo di un anno (i nati nel
1998) sono presenti in tutti e tre gli ordini , ma anche in questo caso il tasso
percentuale di presenza nei professionali è doppio di quello dei tecnici e addirittura
di quattro volte superiore a quello dei licei. Infine, come già detto, le classi prime dei
professionali sono formate mediamente da solo il 54,4% di regolari, contro l’80,1%
dei tecnici e l’88,1% dei licei. Sostanzialmente le classi prime dei professionali per
un buon 50% sono costituite da ripetenti o pluriripetenti.
Nelle classi quinte il discorso è quasi analogo. I regolari, che nei licei
rappresentano l’83,4% dei frequentanti e nei tecnici sono il 71,9%, nei professionali
97
sono solo il 55,1% (valore quasi uguale a quello riscontrato nelle classi prime). I
ritardi di un anno non sono molto superiori a quelli registrati nei tecnci, ma sono i
ritardi di più di un anno che segnano la differenza con gli altri ordini: la frazione di
nati nel 1993 o prima (il 16,1% dei frequentanti le classi quinte professionali), è
nettamente superiore a quella registrata nei licei (2,5%) e a quella registrata nei
tecnici (6,6%).
Tab. 58 – Composizione classi dei corsi diurni di scuola secondaria di II grado in
provincia di Treviso in riferimento all’età dei frequentanti nell’a.s. 2013/14. Valori
a confronto.
Anno di nascita
frequentanti
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992 o prima
Totale
Classi quinte
Totali
V.a.
20
4.761
1.332
373
116
6.602
%
0,3
72,1
20,2
5,6
1,8
100,0
Licei
V.a.
15
2.103
340
49
14
2.521
%
0,6
83,4
13,5
1,9
0,6
100,0
Tecnici
V.a.
3
1.752
520
117
45
2.437
%
0,1
71,9
21,3
4,8
1,8
100,0
Professionali
V.a.
%
2
906
472
207
57
1.644
0,1
55,1
28,7
12,6
3,5
100,0
Fonte: Sistema informativo Miur.
Infine una considerazione: la popolazione scolastica più vecchia è quella
liceale: 17,9 anni come media ponderata. Quella dei tecnici ha un’età media
ponderata di 17,1 anni, mentre quella dei professionali ha un’età media ponderata di
17,5 anni. Sarà interessante notare nei prossimi anni a quale ordine l’inserimento di
nuove leve gioverà di più.
6. Dinamica degli alunni str anier i nelle scuole del ter r itor io
tr evigiano
La presente sezione è dedicata ad una panoramica di sintesi di alcuni dati
relativi all’evoluzione temporale della presenza di alunni stranieri nel sistema
scolastico provinciale.
Gli indicatori assunti a rappresentare l’evoluzione di tale fenomeno sono il
numero di alunni stranieri presenti nelle scuole del territorio provinciale e il numero
di stati esteri di provenienza degli studenti stessi. La base informativa utilizzata
consente tre rappresentazioni: una serie storica di sei anni per la scuola primaria, per
la scuola secondaria di primo grado e per la scuola secondaria di secondo grado.
Gli indici di incremento del numero di alunni e di stati riportati nelle tre tabelle
sono riferiti al dato dell’anno 1997 per la scuola primaria preso come parametro
uguale a 100 (in quell’anno gli alunni erano 636, gli stati 56); all’anno 1996 per la
scuola secondaria di primo grado (alunni 228, stati 35) e per la scuola secondaria di
98
secondo grado (alunni 60, stati 25). Il tasso di incremento ci dà anche un’idea del
vertiginoso aumento di presenze straniere nell’ultimo quindicennio, anche se per
comodità di lettura riportiamo i dati solo degli ultimi otto anni.
Nella scuola primaria, dei 7.474 allievi stranieri, 1.978 sono nati all’estero (il
26,5% degli stranieri, il 4,5% della popolazione scolastica). Rispetto agli anni
precedenti si nota una decisa stabilità nel numero assoluto di bambini stranieri
nell’a.s 2012/13 rispetto all’a.s 2011/12 e un incremento di misura della percentuale
dei bambini stranieri sul totale della popolazione scolastica, dovuto più alla
diminuzione complessiva degli allievi che all’incremento nel numero degli allievi
stranieri. Le nazioni rappresentate diminuiscono di 4 unità fermandosi a 88.
Tab. 59 – Scuola primaria: evoluzione della presenza di alunni stranieri dal 2005 al
2013.
Anno
2005
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
V.a.
Alunni
stranieri
5.227
5.831
6.517
6.871
6.777
7.152
7.473
7.474
Stati
90
85
87
90
86
89
92
88
Indici di incremento
Alunni
Stati
stranieri
821,8
160,7
916,8
151,8
1.024,7
155,3
1.080,3
160,7
1.065,5
153,5
1.124,5
158,9
1.175,0
164,2
1.175,2
157,1
Totale provincia
% alunni
stranieri
41.615
12,6
42.525
13,7
42.953
15,2
43.622
15,7
44.017
15,4
44.569
16,0
44.711
16,7
44.316
16,9
Alunni totali
Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Riguardo alla scuola dell’infanzia, va solo detto che i bambini stranieri, nell’a.s
2012/13, erano 3.597 su una popolazione censita di 23.476 alunni: il 15,3% della
popolazione scolastica della scuola dell’infanzia è di cittadinanza straniera. Di questi
il 9,2% è nato all’estero, l’1,4% della popolazione scolastica.
Nella scuola secondaria di primo grado (Tabella 60) dei 4.265 alunni stranieri
2.638 sono nati all’estero (il 61,8% degli stranieri, il 9,77% della popolazione
scolastica). Rispetto all’a.s. 2011/12, assistiamo ad un leggero decremento nel
numero di allievi stranieri e, più marcato, nelle nazionalità. A dispetto, però, della
diminuzione nel numero, cresce, seppur di poco, il tasso di stranieri arrivando
nell’a.s. 2012/13 al 15,8% del totale degli allievi della scuola secondaria di primo
grado contro il 15,6% dell’a.s. precedente.
Nella scuola secondaria di secondo grado, dei 3.766 allievi stranieri, 3.371
erano nati all’estero (l’89,5% degli stranieri, l’8,8% della popolazione scolastica).
Anche per la scuola secondaria di secondo grado si assiste ad un lieve
decremento nel numero degli allievi e nelle nazionalità. Rimane invariata, invece, la
percentuale degli studenti stranieri sul totale degli studenti.
99
Tab. 60 – Scuola secondaria di I grado: evoluzione della presenza di alunni
stranieri dal 2005 al 2013.
Anno
2005
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
V.a.
Alunni
stranieri
3.218
3.487
3.704
4.000
4.004
4.365
4.315
4.265
Stati
77
77
79
81
79
76
90
78
Indici di incremento
Alunni
Stati
stranieri
1.411,4
220,0
1.529,4
220,0
1.624,6
225,7
1.754,4
231,4
1.756,1
225,7
1.914,5
217,1
1.892,5
257,1
1.870,6
222,9
Totale provincia
% alunni
Alunni totali
stranieri
24.842
12,9
24.742
14,1
25.456
14,6
26.097
15,3
27.288
15,3
27.381
15,9
27.715
15,6
26.991
15,8
Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Tab. 61 – Scuola secondaria di II grado: evoluzione della presenza di alunni
stranieri dal 2005 al 2013.
Anno
2005
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
V.a.
Alunni
stranieri
2.156
2.435
2.880
3.187
3.309
3.458
3.796
3.766
Stati
86
100
82
88
89
92
93
90
Indici di incremento
Alunni
Stati
stranieri
3.593,3
344,0
4.058,3
400,0
4.800,0
328,0
5.311,6
352,0
5.515,0
356,0
5.763,3
368,0
6.326,6
372,0
6.276,7
360,0
Totale provincia
Alunni
% alunni
totali
stranieri
35.506
6,1
36.479
6,7
37.371
7,7
37.739
8,5
37.573
8,8
37.746
9,2
38.652
9,8
38.312
9,8
Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Gli alunni stranieri frequentanti nell’a.s. 2012/13 scuole trevigiane (statali e
paritarie, comprese le scuole dell’infanzia) erano pertanto 19.102, il 14,3% degli
studenti. Di questi alunni stranieri, 8.318 sono nati all’estero, il 6,2% della
popolazione scolastica complessiva e il 43,5% della popolazione scolastica straniera.
Questo vuol dire che ormai quasi la metà degli alunni con nazionalità diversa da
quella italiana è nato in Italia e che complessivamente il 93,8% degli allievi
frequentanti le scuole trevigiane nell’a.s 2012/13 era nato in Italia. Non siamo
lontani dall’avere una popolazione scolastica costituita dal 100% di nati in Italia.
Se analizziamo queste percentuali disaggregate per ordini di scuola, vediamo
come nella scuola dell’infanzia la quota di nati in Italia è complessivamente del
98,6% con solo un 1,4% di bambini nati all’estero (il 9,2% degli stranieri); nella
scuola primaria la percentuale si abbassa al 95,5%, con una quota del 4,5% di nati
all’estero (il 26,5% degli stranieri); nella scuola secondaria di primo grado la
percentuale dei nati in Italia si abbassa ulteriormente al 90,2% con il 9,2% di nati
all’estero (il 61,9% degli stranieri), mentre nella scuola secondaria di secondo grado
la percentuale dei nati in Italia rappresenta il 91,2% con una percentuale dell’8,8%
di nati all’estero (che rappresentano, però, il 43,6% sul totale degli stranieri). Ad una
100
scuola dell’infanzia ormai quasi del tutto italiana, si contrappone una scuola
superiore nella quale la percentuale di alunni stranieri è ancora vicina al 10% e gli
stranieri nati all’estero sono ancora circa il 50% degli allievi stranieri.
Il fatto che aumenti la percentuale di allievi nati in Italia ha come conseguenza
che un sempre più considerevole numero di alunni stranieri abbia una lunga
scolarizzazione, anche se non completa, in scuole italiane; ciò riduce di molto le
difficoltà di inserimento di tipo linguistico, ma non quelle di natura culturale e
sociale, che potrebbero invece col tempo acuirsi nelle seconde generazioni, a causa
dei conflitti identitari tra cultura d’origine e cultura del paese ospite, che diventa
cultura di vita e di relazione per i giovani nati e cresciuti qui.
Si sono considerati gli alunni stranieri totali presenti nelle scuole statali e
paritarie per rilevare l’incidenza delle diverse nazionalità presenti in Italia, compresi
quindi quelli presenti nelle scuole dell’infanzia. Ciò ci permette di avere la
panoramica dell’intero fenomeno della presenza di studenti di altra nazionalità nei
servizi di istruzione. La distribuzione degli alunni stranieri in base alle prime 15
nazionalità, ad agosto 2013, è riportata nella Tabella 62. Sapendo che il totale degli
stati esteri di cittadinanza presenti nelle scuole della provincia è pari a 115, si evince
che dai rimanenti 100 stati esteri proviene solamente il 13,9% degli alunni non
italiani.
Rispetto allo scorso anno, la classifica contiene i medesimi paesi, anche se con
spostamenti di piazzamento di alcuni rispetto ad altri. In particolare gli allievi di
nazionalità cinese superano nel numero quelli di nazionalità macedone mentre gli
allievi serbi superano quelli senegalesi. Complessivamente aumenta anche la quota
percentuale dei primi 15 stati, passando dall’84,9% del 2011/12 all’86,1% del
2012/13. Va infine sottolineato che il sistema di rilevazione adottato non consente di
individuare quelle nazionalità che non hanno uno stato indipendente (per esempio la
nazionalità curda).
La Romania si conferma l’unico paese della Ue a collocarsi nella classifica dei
primi quindici paesi di provenienza di alunni stranieri.
Appare interessante confrontare i dati della Provincia di Treviso con i dati del
Veneto, rilevati dal sistema Aris. Poiché il sistema, però, rileva solo le scuole statali,
il confronto avverrà in tal senso. Nel Veneto gli allievi con cittadinanza non italiana
frequentanti una scuola statale nell’a.s. 2012/13 sono stati 79.744. Pertanto hanno
frequentato una scuola statale trevigiana il 21,4% del totale degli adolescenti
stranieri del Veneto, la maggiore percentuale tra le province del Veneto (21,1% la
provincia di Vicenza). La maggiore percentuale la si riscontra nella scuola superiore
che raccoglie il 22,6% degli stranieri che in Veneto frequentano una scuola superiore
statale. Poco distante la quota della scuola primaria (22,1%), mentre la scuola
secondaria di primo grado statale ne raccoglie il 21,6%. Fanalino di coda la scuola
dell’infanzia che nel trevigiano raccoglie solo il 16,7% dei bambini iscritti ad una
scuola dell’infanzia statale. In quest’ultima scuola più allievi stranieri li registra la
provincia di Vicenza, meno la provincia di Belluno. In termini di incidenza sul totale
101
degli iscritti nella scuola dell’infanzia statale, però, quel 16,1% trevigiano ha
un’incidenza pari al 24,9 sul totale degli iscritti (21,3% il dato veneto).
Per la scuola superiore la provincia di Treviso ha il tasso più elevato del
Veneto di stranieri rispetto alla popolazione totale: l’incidenza è pari al 10,3% sul
totale degli allievi frequentanti la scuola superiore (8,8% il dato veneto); segue la
provincia di Vicenza con il 9%. Anche nella scuola primaria e nella scuola
secondaria di primo grado la provincia di Treviso fa rilevare la maggiore incidenza
di alunni stranieri: 17,8% nella scuola primaria (15,3% il dato del Veneto, 16,9% il
dato della provincia di Vicenza) e il 17,7% nella scuola secondaria di primo grado
(14,4% il dato veneto, 15,3% quello della provincia di Verona). E pure sul totale la
provincia di Treviso complessivamente raggiunge il più alto tasso di stranieri
rispetto alla popolazione scolastica: il 15,7% (13,4% il dato della regione Veneto,
14,4% il dato registrato in provincia di Vicenza).
Tab. 62 – Graduatoria dei primi quindici stati esteri per numerosità degli alunni.
Stato estero di
provenienza
Alunni
Romania
Marocco
Albania
Cina
Macedonia
Kosovo
Moldavia
Serbia
Senegal
India
Ghana
Bangladesh
Bosnia
Nigeria
Burkina Faso
Totale primi 15 stati
2.973
2.706
2.559
1.460
1.466
1.440
635
312
597
448
452
426
411
352
300
16.537
A.s. 2011/2012
% sul totale provinciale
complessivo
15,3
13,9
13,1
7,5
7,5
7,4
3,3
1,6
3,1
2,3
2,3
2,2
2,1
1,8
1,5
84,9
Alunni
3.029
2.580
2.481
1.540
1.410
1.082
670
660
567
473
459
423
407
362
299
16.442
A.s. 2012/2013
% sul totale provinciale
complessivo
15,9
13,5
13,0
8,1
7,4
5,7
3,5
3,5
3,0
2,5
2,4
2,2
2,1
1,9
1,6
86,1
Fonte: Sistema informativo Miur e Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
L’evoluzione a partire dall’a.s. 2009/10 della presenza degli alunni stranieri nei
Cfp è riportata in Tabella 63. Dopo un sostanziale incremento durato fino all’a.s.
2011/12, si è assistito negli ultimi due anni formativi ad una significativa
diminuzione sia nel numero degli alunni stranieri che nel numero di stati esteri di
provenienza. Se tale trend si confermasse, nel giro di pochi anni le presenze degli
alunni stranieri nei Cfp potrebbe risultare inferiore a quella dell’a.s. 2009/10, anno
di riferimento per questo studio.
La quota di alunni stranieri rispetto al totale degli alunni frequentanti i Cfp
nell’a.s. 2013/14, rimane comunque alta: gli alunni stranieri rappresentano il 27,5%
degli allievi frequentanti i corsi di formazione professionale. Si ricorderà che la
102
percentuale di alunni stranieri che frequentano nell’a.s. 2013/14 le scuole superiori
del sistema di istruzione è pari al 9,8%.
Tab. 63 – Cfp: evoluzione della presenza di alunni stranieri 2009/2013.
Anno
V.a.
Alunni
stranieri
2009
2010
2011
2012
2013
Stati
Indici di incremento
Alunni
Stati
stranieri
Totale provincia
% alunni
Alunni totali
stranieri
795
47
100,0
100,0
2.896
27,5
853
970
50
50
107,3
122,0
106,4
106,4
2.877
3.261
29,6
29,7
890
882
42
41
111,9
110,9
89,4
87,2
3.096
3.212
28,7
27,5
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale
Formazione del Veneto a febbraio 2014. Nota: i dati comprendono gli studenti che si sono iscritti nel corso dell’anno
formativo; non comprendono quelli sugli studenti che si sono ritirati. Infine, i dati riferiti all’anno 2013/14 sono
provvisori.
Tab. 64 – Graduatoria dei primi quindici stati esteri per numerosità degli alunni nei
Cfp.
Macedonia
Marocco
143
140
A.s. 2011/2012
% sul totale provinciale
complessivo
14,7
14,4
Romania
Albania
113
111
11,6
11,4
112
99
12,6
11,1
Cina
70
7,2
50
5,6
Kosovo
India
70
42
7,2
4,3
50
37
5,6
4,2
Burkina Faso
Serbia
31
25
3,2
2,6
31
15
3,5
1,7
Moldavia
19
2
17
1,9
Senegal
Bosnia
16
15
1,6
1,5
26
15
2,9
1,7
Ghana
Colombia
14
14
1,4
1,4
12
9
1,3
1,0
13
836
1,3
86,2
10
729
1,1
81,9
Stato estero di
provenienza
Brasile
Totale primi 15 stati
Alunni
A.s. 2012/2013
% sul totale provinciale
Alunni
complessivo
130
14,6
116
13,0
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati forniti dall’Ufficio Formazione Iniziale - Direzione Regionale
Formazione del Veneto a febbraio 2014.
Se si analizzano, infine, i primi quindici Stati esteri per provenienza degli
allievi, si evince che tredici di questi Stati soni gli stessi rilevati nel sistema di
istruzione statale, anche se con numeri assoluti diversi (si veda, ad esempio Romania
e Macedonia). Anche nel caso dei Cfp, comunque, i primi quindici Stati per
consistenza raggruppano oltre l’80% degli studenti stranieri.
103
7. Risultati delle pr ove Invalsi15
La legge 176/2007 prevede che a partire dall’anno scolastico 2007/08 il
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca fissi gli obiettivi della valutazione
esterna di alcuni apprendimenti da realizzare nella scuola primaria (II e V primaria),
nella secondaria di primo grado (I e III) e nella secondaria di secondo grado (II e V).
L’art. 5 della stessa legge e le direttive collegate chiariscono la finalità delle
rilevazioni, ovvero la misurazione, anche in una prospettiva di valore aggiunto, dei
livelli di apprendimento conseguiti dagli allievi a livello di singola scuola del
sistema pubblico d’istruzione.
Prima di analizzare i dati Invalsi registrati in provincia di Treviso nelle prove
relative al Servizio nazionale di valutazione per l’a.s. 2012/13, va fatta un’opportuna
considerazione di carattere statistico. I dati a livello provinciale che l’Invalsi ci ha
rilasciato16 sono stati calcolati sulle matrici dell’intera popolazione; per questo
motivo non è stato calcolato l’errore standard (e.s.), ma vale come riferimento il
punteggio medio secco. Inoltre, i dati sono calcolati al netto del cheating, dunque
applicando il fattore di correzione che corregge il punteggio medio da atteggiamenti
opportunistici durante le prove (cfr. Box 1).
Bisogna considerare che il punteggio medio percentuale conseguito in
provincia e rilasciatoci dall’Invalsi si discosta in maniera statisticamente
significativa solo se si colloca al di fuori dell’intervallo di confidenza – che può
essere definito come il range di valori entro cui è contenuto, con una probabilità
solitamente indicata del 95%, il valore reale17 – del dato medio di confronto.
Il confronto con i punteggi medi della regione e della macroarea di
appartenenza nonché dell’Italia deve essere però fatto con prudenza, ovvero tenendo
conto che questi ultimi tre dati sono calcolati sul campione di studenti (le
somministrazioni sono state seguite da osservatori esterni che hanno garantito la
correttezza della procedure di somministrazione; per questo motivo i punteggi medi
non sono calcolati al netto del cheating) e non sull’intera popolazione. Per questo
motivo, ad esempio, il punteggio medio della regione non sempre può trovarsi nel
range dei punteggi calcolati a livello provinciale e non è pari alla media dei valori
delle province.
Infine, per i dati complessivi (non disaggregati per ordinamenti), va fatta
un’ulteriore precisazione: essi sono stati calcolati su tutta la popolazione della
15. Le pubblicazioni dell’Invalsi, relative alle prove del Snv 2013 sono raggiungibili alla pagina web:
http://www.invalsi.it/snvpn2013/. In particolare si consiglia la lettura del Rapporto SNV PN 2013 per i risultati
nazionali, del Rapporto tecnico SNV PN 2013 per le metodologie di ricerca, e del QdR Italiano Obbligo
istruzione, del QdR Matematica secondo ciclo e del QdR Questionario per i quadri di riferimento per la
costruzione delle prove e del Questionario studenti.
16. Per il rilascio dei dati aggregati a livello provinciale si ringrazia il Servizio statistico dell’Invalsi e, in
particolare, Michela Freddano anche per il prezioso apporto alla loro interpretazione.
17. Tale intervallo di confidenza è compreso tra la differenza tra il valore medio e il prodotto tra errore standard
e una costante pari a1,96 e la somma tra valore medio e il prodotto dell’errore standard e la costante pari a 1,96.
104
Regione Veneto, suddivisa per provincia; quindi i valori sono calcolati tenendo
conto anche dei Cfp, mentre i Cfp non sono presenti nei punteggi medi calcolati a
livello regionale, di macroarea e Italia, perché non fanno parte del campione.
Pertanto le differenze con il campione nazionale, del Nordest e del Veneto possono
essere determinate anche dall’apporto che gli allievi dei Cfp (in positivo o in
negativo) possono aver dato ai risultati complessivi delle province del Veneto.
Si premette, infine, che verranno presi in considerazione i dati relativi ai
risultati rilevati nelle seconde classi della scuola secondaria di secondo grado
(livello 10).
Fatte queste precisazioni, la percentuale di risposte corrette nella prova di
italiano degli studenti della provincia di Treviso interessati alla rilevazione (cfr.
Tabella 67, anche per gli esiti della prova di matematica) non è statisticamente
significativa18 rispetto al dato nazionale poiché compresa nell’intervallo di
confidenza di questo dato (64,80 1,41). Al contrario, essa è inferiore in maniera
statisticamente significativa al dato del Veneto (69,56 4,45) e al dato del Nordest
(68,67 3,31). Tale risultato complessivo, però, deve tenere conto che il dato della
provincia comprende anche gli esiti della prova di italiano degli studenti dei Cfp non
ricompresi nei campioni di riferimento.
Tab. 65 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
tutte le scuole.
Area geografica
Treviso
Veneto
Nordest
Italia
%
64,2
69,6
68,7
64,8
Italiano
Errore standard
2,27
1,69
0,72
Matematica
%
Errore standard
46,3
48,6
2,98
48,1
1,99
42,2
0,85
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
Tab. 66 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
tutte le scuole.
Italiano
64,2
63,2
63,2
63,5
63,0
64,4
65,3
Treviso
Belluno
Padova
Rovigo
Venezia
Vicenza
Verona
Matematica
46,3
47,1
46,3
43,3
44,4
46,4
45,7
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
18. La significatività è la probabilità che il valore osservato di un indicatore sia o meno dovuto al caso. Si dice
che un certo indice è statisticamente significativo quando la probabilità di ottenere casualmente un valore come
quello rilevato è inferiore a una soglia stabilita (5%, 1%, 0,1%). La significatività di un indice si calcola con
formule che tengono conto contemporaneamente dell’entità del valore osservato e della numerosità del campione
su cui è stato rilevato.
105
Nella prova di matematica, la percentuale di risposte corrette date dagli
studenti della provincia, benché calcolata anche sugli esiti degli studenti dei Cfp è
superiore in maniera statisticamente significativa alla percentuale nazionale
(42,17 1,67), mentre non si discosta in maniera statisticamente significativa né dal
dato del Nordest (48,11 3,90), né da quello della regione Veneto (48,59 5,84).
Se si confrontano i risultati della provincia di Treviso con i dati delle altre
province del Veneto (Tabella 66), calcolati nella stessa maniera, si evince come gli
studenti della provincia abbiano conseguito un risultato superiore nella prova di
italiano agli studenti delle province di Belluno, Padova, Rovigo e Venezia, di poco
inferiore agli studenti della provincia di Vicenza, e inferiore agli studenti veronesi
che conseguono il miglior risultato della regione. Tale dato, peraltro, fatte le
considerazioni già espresse sulla diversità dei dati che hanno contribuito ai risultati
messi a confronto, al pari del dato della provincia di Treviso, non si discosta in
maniera statisticamente rilevante dal dato nazionale (come il dato trevigiano),
seppure superiore al dato trevigiano è comunque inferiore in maniera statisticamente
rilevante al dato del Nordest (come il dato rilevato in provincia di Treviso) e, pur
essendo superiore al dato veneto, non lo è in maniera significativa.
Per ciò che riguarda la prova di matematica, il dato trevigiano è superiore a
quello conseguito dagli allievi delle province di Verona, Venezia e Rovigo,
praticamente uguale a quello degli studenti padovani, inferiore a quelli delle altre
province. Il miglior risultato in matematica è stato conseguito dagli studenti
bellunesi la cui percentuale di risposte corrette è superiore in maniera statisticamente
rilevante al dato nazionale (come quello trevigiano), ma essendo ricompreso negli
intervalli di confidenza sia del dato regionale si del dato del Nordest non se ne
discosta in maniera significativa (come il dato trevigiano).
Box 1 – Il cheating.
Il cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) nella letteratura internazionale di settore
definisce l’insieme delle azioni messe in atto dagli studenti e dai docenti per falsare i risultati
di una prova standardizzata. Si tratta di un fenomeno rilevato attraverso un controllo di tipo
statistico sui dati: è stato osservato come in alcuni casi, e secondo modi e forme differenti, gli
studenti forniscano risposte corrette, non in virtù delle loro conoscenze, ma perché copiate da
altri studenti o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno
esplicitamente dai docenti (teacher cheating). L’effetto del cheating è misurato mediante un
indicatore percentuale che esprime quale parte del punteggio osservato è mediamente da
attribuire alle predette anomalie.
Relativamente alle prove del maggio-giugno 2012 le scuole hanno per la prima volta avuto
esplicita indicazione della stima del peso di comportamenti anomali (cheating) registrati nella
effettuazione delle prove e i dati sono stati restituiti a ciascuna istituzione scolastica al netto
del cheating; nel caso quest’ultimo fosse superiore a una determinata soglia, tale da
compromettere l’affidabilità dei risultati, questi non sono stati restituiti, in tal modo una scuola
poteva ricevere un flusso differenziato di dati da classe a classe.
Contemporaneamente l’Invalsi ha avviato un’azione di riflessione sul come prevenire e
contrastare il cheating: sono state riviste le modalità operative di conduzione della prova e
quelle di stima del cheating comunque presente in modo residuale.
106
In particolare, i fascicoli delle prove Invalsi 2013 sia di italiano sia di matematica sono stati
predisposti in cinque versioni differenti: per ciascuna domanda le opzioni di risposta sono
state disposte in ordine diverso e, per quanto riguarda le prove di matematica, sono state anche
ruotate le domande relative ai vari ambiti di contenuto. Inoltre, alla tradizionale presenza di
osservatori esterni nelle classi campione, si è aggiunta la presenza di controllori di II livello,
inviati in alcune scuole scelte casualmente (indipendentemente dal loro essere o meno parte
del campione previsto) al fine di riportare informazioni sul grado di regolarità della
somministrazione e successiva correzione delle prove.
Anche i metodi di stima del cheating sono stati rivisti con una procedura statistica iterativa che
vada oltre il semplice sospetto derivante dall’essere i risultati della singola classe in media
molto elevati e con scarsa variabilità interna (una situazione che potrebbe dipendere dal
cheating, ma anche identificare una classe “eccellente”), andando a verificare una serie di altri
aspetti, derivanti dal confronto con classi simili in cui era presente un osservatore esterno e
dalla correlazione con i risultati dei singoli alunni nelle prove interne della scuola.
Nota: per un approfondimento si veda il sito dell’Invalsi.
7.1. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate
alla r ilevazione dei licei
Per ciò che riguarda la prova di italiano, il dato trevigiano è statisticamente
inferiore a quello raggiunto nel suo complesso sia nell’Italia intera (72,05 0,78), che
nelle due aree geografiche di riferimento (rispettivamente 75,39 2,69 dato veneto e
76,04 1,57 dato del Nordest). Nel confronto con l’Italia, però, il dato della provincia
si situa al di fuori dell’intervallo di confidenza per soli 0,27 punti percentuali.
Meglio vanno le cose in matematica. Il dato fatto registrare dagli allievi
trevigiani è superiore in maniera statisticamente rilevante rispetto a quello registrato
dall’Italia intera (47,62 1,29) e in linea con i risultati raggiunti nel Veneto
(53,27 4,31) e nel Nordest (53,28 2,74).
In Tabella 68 sono riportati i valori percentuali medi di risposte corrette nelle
due prove Invalsi, confrontate con i risultati conseguiti nelle altre province. Nella
prova di italiano gli studenti trevigiani fanno meglio dei corrispondenti studenti
delle province di Belluno, Padova, Venezia e Vicenza. I risultati, invece, sono
peggiori rispetto a quelli fatti registrare nelle altre province (Rovigo e Verona). In
queste due ultime province, i risultati raggiunti sono comunque, in maniera
statisticamente rilevante, inferiori ai risultati del Veneto (75,39 2,69) e del Nordest
(76,04 1,57) e compresi nell’intervallo di confidenza del risultato nazionale
(72,05 0,78).
Nella prova di matematica, il risultato conseguito in provincia di Treviso è
superiore al risultato conseguito in tutte le altre sei province del Veneto. Ma in
questo caso va detto che, al pari del risultato raggiunto in provincia di Treviso, tutti i
risultati delle altre province del Veneto sono migliori in maniera significativa
rispetto al dato nazionale (47,62 1,29) e tutti, come il dato trevigiano, ricadono
107
nell’intervallo di confidenza dei risultati raggiunti in regione (53,27 4,31) e nel
Nordest (53,28 2,74).
Tab. 67 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
licei.
Area geografica
Treviso
Veneto
Nordest
Italia
%
71,0
75,4
76,0
72,1
Italiano
Errore standard
1,37
0,70
0,40
%
54,0
53,3
53,3
47,6
Matematica
Errore standard
2,20
1,37
0,66
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
Tab. 68 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
licei.
Area geografica
Treviso
Belluno
Padova
Rovigo
Venezia
Vicenza
Verona
Italiano
71,0
66,0
68,3
71,5
70,5
69,2
72,4
Matematica
54,0
53,8
52,7
50,7
52,4
53,5
52,8
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
7.2. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate
alla r ilevazione degli istituti tecnici
Il valore percentuale medio di risposte corrette conseguito nei tecnici della
provincia è, per la prova di italiano, superiore in maniera statisticamente
significativa a quello conseguito complessivamente dalle stesse scuole in Italia
(62,19 0,84) e nel Nordest (67,27 1,31). Il valore trevigiano si situa, invece,
all’interno dell’intervallo di confidenza del valore veneto (68,87 1,67) e pertanto il
risultato conseguito in provincia di Treviso è statisticamente in linea con il risultato
conseguito in regione.
Nella prova di matematica il risultato degli studenti delle classi seconde degli
istituti tecnici della provincia è superiore in maniera statisticamente significativa al
risultato complessivo registrato nell’intera nazione (41,52 1,04), e in linea con il
risultato conseguito negli istituti tecnici del Nordest (49,75 1,82) e del Veneto
(50,10 2,80). La cosa interessante è che, nella prova di matematica, gli studenti dei
tecnici trevigiani hanno conseguito un risultato migliore degli studenti liceali
considerati nel loro complesso (tutta la nazione). Infatti il valore percentuale medio
registrato in provincia di Treviso (50,97) si colloca oltre l’estremo superiore del
valore nazionale (47,62 1,29). Nella prova di italiano, invece, gli studenti liceali, a
qualsiasi macro area appartengano, hanno conseguito risultati migliori in maniera
statisticamente significativa rispetto agli studenti dei tecnici trevigiani.
108
In Tabella 70 i dati relativi agli esiti delle prove Invalsi degli istituti tecnici
della provincia di Treviso sono confrontati con i dati registrati nelle altre province
del Veneto.
Nella prova di italiano, nessuno studente si comporta meglio degli studenti
trevigiani. Tutte le province registrano comunque risultati superiori a quelli
nazionali, mentre Padova, Rovigo e Venezia raggiungono risultati inferiori
all’estremo inferiore dell’intervallo di confidenza del risultato del Nordest e del
Veneto.
Tab. 69 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
Tecnici.
Area geografica
Treviso
Veneto
Nordest
Italia
%
69,1
68,9
67,3
62,2
Italiano
Errore standard
0,85
0,67
0,43
%
51,0
50,1
49,8
41,5
Matematica
Errore standard
1,43
0,93
0,53
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
Tab. 70 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
tecnici.
Area geografica
Treviso
Belluno
Padova
Rovigo
Venezia
Vicenza
Verona
Italiano
69,1
68,8
65,9
64,4
65,8
68,6
67,6
Matematica
51,0
49,5
48,6
46,2
47,1
51,4
48,7
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
In matematica fanno meglio degli studenti trevigiani solo gli studenti vicentini,
il cui risultato però, al pari del risultato fatto registrare in provincia, è sì superiore in
maniera statisticamente significativa al risultato complessivo registrato nell’intera
nazione, ma in linea con il risultato conseguito negli istituti tecnici del Nordest e del
Veneto.
Appare anche interessante notare che nella prova di italiano il risultato
conseguito dagli studenti dei tecnici trevigiani è superiore a quello conseguito dagli
studenti liceali delle province di Belluno e Padova, mentre il risultato in matematica
è superiore al risultato conseguito dagli studenti liceali della provincia di Rovigo.
7.3. Risultati delle pr ove Invalsi conseguiti dalle classi inter essate
alla r ilevazione degli istituti pr ofessionali
I risultati registrati in provincia di Treviso nella prova di italiano sono superiori
in maniera statisticamente rilevante a quelli registrati a livello nazionale
109
(50,87 0,88), ma in maniera altrettanto significativa, inferiori a quelli registrati nel
Veneto (57,49 1,80), benché in linea con i risultati conseguiti nella macroarea
Nordest (53,92 1,72). I risultati di italiano conseguiti dagli studenti dei professionali
trevigiani sono, comunque, inferiori ai risultati medi conseguiti in Italia, nel Nordest
e nel Veneto dagli studenti dei licei e degli istituti tecnici.
Nella prova di matematica gli studenti trevigiani fanno meglio in maniera
statisticamente rilevante degli studenti dell’Italia e del Nordest, mentre il loro
risultato non si discosta in maniera significativa dal risultato conseguito da tutti gli
studenti veneti. Anche nella prova di matematica i risultati conseguiti nei
professionali della provincia sono inferiori ai risultati conseguiti nelle tre macroaree
di riferimento dagli studenti dei licei e dei tecnici.
Tab. 71 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
professionali.
Area geografica
Italiano
Matematica
%
Errore standard
%
Errore standard
Treviso
Veneto
55,5
57,5
0,92
35,6
35,2
0,91
Nordest
Italia
53,9
50,9
0,88
0,45
33,1
29,5
0,59
0,33
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
Tab. 72 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
professionali.
Area geografica
Italiano
Matematica
Treviso
Belluno
55,5
57,3
35,6
36,4
Padova
Rovigo
52,8
54,6
33,0
31,6
Venezia
54,0
32,6
Vicenza
Verona
57,1
56,5
35,1
34,4
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
A livello regionale il risultato trevigiano della prova di italiano è superiore solo
a quello conseguito nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Peraltro, i risultati
delle restanti province sono superiori non solo al risultato trevigiano ma in maniera
statisticamente significativa anche al risultato dell’Italia e del Nordest, mentre il dato
trevigiano era superiore in maniera rilevante solo al dato nazionale. Nella prova di
matematica, gli studenti trevigiani fanno meglio di tutte le altre province, eccezion
fatta per la provincia di Belluno il cui risultato è, come quello trevigiano,
significativamente superiore al dato nazionale e del Nordest e in linea con il dato
Veneto.
110
Per ultimo va aggiunto che, nella prova di italiano, nessuna provincia veneta ha
fatto registrare risultati medi inferiori all’estremo inferiore dell’intervallo di
confidenza del dato medio nazionale e del Nordest ma sono quattro le provincie
venete (Padova, Rovigo e Vicenza, oltre a Treviso) che hanno fatto registrare, negli
istituti professionali, risultati significativamente inferiori al valore medio registrato
nel Veneto. Nella prova di matematica vale la stessa cosa per il confronto con il dato
italiano, ma in Provincia di Rovigo si registra un dato significativamente inferiore al
dato medio del Nordest e nelle province di Padova, Rovigo e Venezia si registra un
dato inferiore in maniera significativa al dato veneto.
I dati relativi ai risultati conseguiti dagli allievi dei Cfp sono riportati nelle
Tabelle 73 e 74.
Tab. 73 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
Cfp.
Area geografica
Italiano
Matematica
%
Errore standard
%
Errore standard
Treviso
Veneto
46,8
47,9
-
30,0
29,5
-
Nordest
48,1
-
29,6
-
Italia
47,8
-
29,1
-
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
Per le motivazioni espresse in apertura del capitolo, non essendoci un
campione di riferimento i dati vanno letti in termini assoluti, senza però poter
affermare se le differenze siano o meno significative.
Dalle Tabelle si può evincere che i dati percentuali medi conseguiti in
Provincia di Treviso nella prova di italiano sono inferiori a quelli conseguiti nelle
macroaree di riferimento (raffronto con l’Italia -0,95 punti percentuali, con il
Nordest -1,33 punti percentuali, con il Veneto -1,14 punti percentuali).
Tra le province venete, Treviso si situa in una migliore posizione rispetto alle
province di Rovigo (+3,01 punti percentuali), di Venezia (+0,5 punti percentuali) e
di Padova (+0,05 punti percentuali) e peggiore rispetto alle province di Belluno (-3,4
punti percentuali), Vicenza (-2,83 punti percentuali) e Verona (-2,68 punti
percentuali).
Nella prova di matematica, invece, i risultati raggiunti dagli studenti dei Cfp
della provincia sono superiori a quelli conseguiti dagli studenti delle macroaree di
riferimento: +0,59 punti percentuali sul Veneto, +0,46 punti percentuali sul Nordest
e +0,92 punti percentuali sull’Italia.
Infine, la graduatoria delle province del Veneto pone Treviso prima di Padova
(+1,42 punti percentuali), Rovigo (+3,43 punti percentuali), Venezia (+1,74 punti
percentuali) e Vicenza (+1,29 punti percentuali), ma dietro a Belluno (-2,35 punti
percentuali) che si classifica come la prima provincia del Veneto per risultati elle
prove Invalsi nei Cfp, e Verona (-0,88 punti percentuali).
111
Tab. 74 – Percentuale risposte corrette nelle prove Invalsi a.s. 2012/13. Livello 10,
Cfp.
Area geografica
Treviso
Belluno
Padova
Rovigo
Venezia
Vicenza
Verona
Italiano
46,8
50,2
46,8
43,8
46,3
49,6
49,5
Matematica
30,0
32,4
28,6
26,6
28,3
28,8
30,9
Fonte: Invalsi, Ufficio statistico.
8. For mazione univer sitar ia degli studenti tr evigiani
Anche nel presente Rapporto si utilizzano i dati raccolti dal ministero
dell’Università e della Ricerca, Ufficio di Statistica19. L’indagine Miur rileva gli
immatricolati20 al 31 luglio di ciascun anno e i laureati con riferimento all’anno
solare precedente. Vengono presi in esame gli anni accademici compresi tra il
2004/2005 e il 2012/2013: per tali anni vengono esaminati, come nei precedenti
Rapporti, le immatricolazioni in totale, il tasso di passaggio degli studenti forniti di
diploma di scuola secondaria di secondo grado alla formazione universitaria,
l’andamento delle immatricolazioni in relazione alle diverse tipologie di percorsi
previsti dal vecchio e dal nuovo ordinamento 21 degli studi universitari, l’andamento
delle immatricolazioni per aree disciplinari di afferenza22.
8.1. Andamento delle iscr izioni all’u
u niver sità
L’accesso degli studenti trevigiani alla formazione universitaria si conferma in
diminuzione; l’ulteriore decremento rispetto all’anno accademico precedente porta
ad un totale di immatricolati inferiore di circa 8 punti percentuali rispetto al totale
registrato nell’anno accademico 2003/04 assunto come anno di riferimento (Tabella
75). Anche il tasso di passaggio 23 alla formazione universitaria da parte degli
studenti trevigiani appare in ulteriore diminuzione (Tabella 76).
19. Si vedano le avvertenze riportate in nota 1.
20. Si intendono come immatricolati tutti gli studenti che si iscrivono per la prima volta ad un corso di studi
universitario (triennale, vecchio ordinamento oppure ciclo unico o magistrale a ciclo unico). Non vengono
conteggiati come immatricolati gli studenti che si iscrivono al primo anno di un corso di laurea specialistica.
21. Non vengono rilevati dall’indagine Miur i dati relativi agli studenti trevigiani iscritti al primo anno di una
laurea specialistica.
22. Il Miur ha ridefinito i “Gruppi disciplinari” (termine che, peraltro, viene utilizzato ancora da Almalaurea e
Istat) come “Aree disciplinari di afferenza” non del corso di laurea, ma della classe di laurea a cui appartiene il
corso. L’attribuzione alle aree avviene sulla base della classe di laurea a cui appartiene ciascun corso: si
superano in tal modo alcune imprecisioni rinvenibili nella precedente classificazione.
23. Il tasso di passaggio dalla scuola all’università – calcolato rapportando il totale degli immatricolati di un dato
anno accademico ai diplomati dell’anno scolastico precedente – offre una stima per eccesso della “probabilità” di
112
Nell’ultimo anno accademico preso in esame l’88,7% degli studenti si iscrive
alle lauree triennali, l’11,3% a lauree specialistiche o magistrali a ciclo unico
(Tabella 78); non risultano immatricolati alle lauree del vecchio ordinamento.
Tab. 75 – Dinamica del numero totale degli studenti immatricolati a corsi di studio
universitario residenti in provincia di Treviso.
Anno
Accademico
Numero di
immatricolati
Differenza su anno
accademico precedente
Indice (anno accademico
2003/04=100)
2003/04
3.655
-
100,0
2004/05
3.709
54
101,5
2005/06
3.594
-115
98,3
2006/07
3.423
-171
93,7
2007/08
3.363
-60
92,0
2008/09
3.363
0
92,0
2009/10
3.583
220
98,0
2010/11
3.492
-91
95,5
2011/12
3.422
-70
93,6
2012/13
3.357
-65
91,8
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria.
Tab. 76 – Confronto tra output della scuola secondaria di II grado e passaggio alla
formazione universitaria.
Scuola secondaria di II grado
Anno
Numero totale dei
scolastico
diplomati
Università
Anno
N. totale degli
accademico
immatricolati
2002/03
5.753
2003/04
3.655
63,5
2003/04
5.911
2004/05
3.709
62,7
2004/05
5.688
2005/06
3.594
63,2
2005/06
5.582
2006/07
3.423
61,3
2006/07
5.652
2007/08
3.363
59,5
2007/08
5.906
2008/09
3.363
56,9
2008/09
6.001
2009/10
3.583
59,7
2009/10
5.865
2010/11
3.492
59,5
2010/11
6.162
2011/12
3.422
55,5
2011/12
6.345
2012/13
3.357
52,9
Tasso di passaggio alla
formazione universitaria
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Miur, Ufficio di
Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria.
una singola generazione di diplomati di proseguire gli studi all’università, in quanto i giovani che si
immatricolano all’università possono provenire da più di una generazione di diplomati.
113
Se si confrontano le immatricolazioni per aree disciplinari negli anni
accademici 2005/06, 2008/09, 2011/12 e 2012/13 si rileva (Tabella 77 e Grafico 1)
che
l’area economico-statistica, l’area ingegneria e l’area medica negli ultimi due
anni presi in esame occupano, rispettivamente, le prime tre posizioni nella
graduatoria delle scelte operate all’atto dell’iscrizione al corso universitario. Le
prime due si presentano in crescita in termini assoluti e percentuali mentre la
terza risulta in diminuzione dopo l’incremento registrato nell’anno accademico
precedente
risultano in crescita, in termini di peso percentuale, le scelte a favore dell’area
educazione fisica e dell’area scientifica
si confermano in diminuzione, in termini assoluti e percentuali, le scelte a
favore dell’area politico-sociale e dell’area architettura
mostrano un andamento alterno l’area linguistica, l’area giuridica, l’area
letteraria, l’area agraria, l’area psicologica, l’area insegnamento, l’area
chimico-farmaceutica, l’area geo-biologica
l’area difesa e sicurezza risulta assente.
Graf. 1 – Studenti immatricolati anni accademici 2005/06, 2008/09, 2011/12 e
2012/13: confronto aree disciplinari sul totale degli immatricolati (valori
percentuali).
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria.
114
8.2. Andamento delle immatr icolazioni ai cor si di scienze,
matematica e tecnologia 24
Tra gli anni accademici 2009/10 e 2012/13, a fronte di una diminuzione del
6,3% del totale di immatricolazioni a corsi di studio universitario, le
immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia25 diminuiscono del
4,1% contro il 7% registrato per gli altri corsi. Se si prende in esame il complesso
delle immatricolazioni a corsi di studio universitari, quelle ai corsi di scienze,
matematica e tecnologia rappresentano nell’ultimo anno accademico considerato una
quota del 27,8%, leggermente superiore al 27,3% registrato nel 2009/1026 (Tabella
79).
9. Sintesi
1.
2.
Le iscrizioni alle classi prime del secondo ciclo nella provincia di Treviso per
l’a.s. 2013/14 sono state 8.284; prevalgono le iscrizioni ai licei e, nell’ordine,
agli istituti tecnici e agli istituti professionali.
Tra gli indirizzi liceali risulta prevalente il liceo scientifico; nell’istruzione
tecnica il settore tecnologico, complessivamente, raccoglie una percentuale più
consistente di iscrizioni, anche se i due indirizzi che ottengono il maggior
numero di scelte, singolarmente considerati, sono quelli del settore economico;
nell’istruzione professionale oltre il 70% degli studenti sceglie il settore
servizi, con una netta prevalenza dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera.
Nell’ultimo anno formativo si rileva una lieve ripresa degli iscritti ai percorsi di
Iefp; l’area meccanica, impianti e costruzioni risulta per tutti gli Iefp, sia
attivati presso gli Ip che presso i Cfp, quella prevalente sia in termini assoluti
che percentuali.
Il numero dei diplomati nell’anno scolastico 2012/13 è di 6.407 unità. Dai dati
si evince un rendimento complessivo del sistema (misurato in termini di
diplomati sul totale degli scrutinati) pari al 95,1%, inferiore di 4 punti
percentuali al tasso di successo dei soli esami di stato che è pari al 99,1%.
Il tasso complessivo di non ammissione alla classe successiva, per le classi
antecedenti alla quinta, considerando sia gli scrutini di giugno che lo
24. In linea con le definizioni internazionali, i corsi di scienze, matematica e tecnologia per l’Italia comprendono
i corsi di laurea delle seguenti classi: ai sensi del d.m. 509/99: 1, 4, 7, 8, 9, 10, 12, 21, 24, 25, 26, 30, 32, 37, 42 e
4/S; ai sensi del d.m. 270/04: L 2, L 4, L 6, L 7, L 8, L 9, L 13, L17, L 21, L 23, L 27, L 29, L 30, L 31, L 34, L
35, L 41 e LM 4cu; si veda, in proposito, Miur (2011), L’Università in cifre 2009-2010, Roma, Settembre.
25. Si veda paragrafo 8.1.
26. I dati delle immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia sono stati ricalcolati sulla base della
definizione riportata nella nota 17.
115
3.
4.
5.
scioglimento della sospensione del giudizio, è pari al 10,4% degli studenti
scrutinati, con una punta del 15,4% nelle classi prime per scendere al 6,6%
nelle classi quarte: preoccupante risulta, pertanto, il tasso di dispersione nelle
classi prime.
Gli studenti che hanno conseguito un titolo di qualifica al termine di un
percorso triennale di Iefp sono 822. Prendendo in esame gli anni formativi dal
2009/10 al 2012/13, si registra un incremento del 12% dei qualificati che
riguarda sia la componente maschile che quella femminile; le aree meccanica,
impianti e costruzioni, servizi alla persona e servizi commerciali continuano ad
occupare le prime tre posizioni.
Gli allievi frequentanti nell’a.s. 2013/14 i nuovi ordinamenti (quindi, dalla
classe prima alla classe quarta), posti in essere a partire dall’a.s. 2010/11 in
seguito all’emanazione dei Regolamenti di riordino del secondo ciclo, sono
29.715, così distribuiti: circa il 42% frequenta un indirizzo liceale, il 37%
indirizzi dell’istruzione tecnica, una quota che si avvicina al 21% indirizzi
dell’istruzione professionale. Gli studenti che complessivamente nell’a.f.
2013/14 frequentano percorsi di Iefp sono 3.212 presso i Cfp e 779 presso gli
istituti professionali.
Il 24,9% degli studenti che frequentano percorsi di istruzione è in ritardo:
prendendo a riferimento il totale degli allievi, il 18,2% è in ritardo di un anno,
il 5,4% di due anni; l’1,4% di tre o più anni. Se si analizza il ritardo in rapporto
ai diversi ordini, si rileva che gli alunni in ritardo nei licei rappresentano il
12,5% degli alunni frequentanti, nei tecnici il 22,8%, nei professionali il
45,9%.
Gli alunni stranieri frequentanti nell’a.s. 2012/13 scuole trevigiane (statali e
paritarie, comprese le scuole dell’infanzia) assommano a 19.102 unità, pari al
14,3% degli studenti; il 43,5% degli studenti stranieri è nato all’estero.
Nella scuola primaria, la presenza di alunni stranieri è pari al 16,9% (7.474
allievi di cui il 26,5% nato all’estero); si rileva una decisa stabilità nel numero
assoluto di bambini stranieri nell’a.s. 2012/13 rispetto all’a.s 2011/12 e una
lieve diminuzione delle nazioni rappresentate. Nella scuola secondaria di primo
grado, gli alunni stranieri rappresentano il 15,8% (4.265 alunni di cui il 61,8%
è nato all’estero); rispetto all’a.s. 2011/12, si rileva un leggero decremento nel
numero di allievi stranieri e, più marcato, nelle nazionalità. Nella scuola
secondaria di secondo grado, la presenza si attesta sul 9,8% (3.766 allievi di cui
l’89,5% è nato all’estero); anche in questo caso si assiste ad un lieve
decremento nel numero degli allievi e nelle nazionalità.
La quota di alunni stranieri nei Cfp nell’a.s. 2013/14 è del 27,5%; negli ultimi
due anni formativi si rileva, comunque, una significativa diminuzione sia nel
numero degli alunni stranieri che nel numero di stati esteri di provenienza.
La Romania si conferma l’unico paese della Ue a collocarsi nella classifica dei
primi quindici paesi di provenienza di alunni stranieri.
116
6.
7.
Il fatto che aumenti la percentuale di allievi nati in Italia ha come conseguenza
che un sempre maggiore numero di alunni stranieri abbia una lunga
scolarizzazione, anche se non completa, in scuole italiane; ciò riduce di molto
le difficoltà di inserimento di tipo linguistico, ma non quelle di natura culturale
e sociale, che potrebbero invece col tempo acuirsi nelle seconde generazioni, a
causa dei conflitti identitari tra cultura d’origine e cultura del paese ospite.
Per ciò che riguarda le prove Invalsi, nella prova di italiano la percentuale di
risposte corrette degli studenti della Provincia di Treviso interessati alla
rilevazione non si discosta in maniera statisticamente significativa dal dato
nazionale poiché compresa nell’intervallo di confidenza di questo dato. Al
contrario, essa è inferiore in maniera statisticamente significativa al dato del
Veneto e al dato del Nordest. Tale risultato complessivo, però, deve tenere
conto del fatto che il dato della provincia comprende anche gli esiti della prova
di italiano degli studenti dei Cfp non ricompresi nei campioni di riferimento.
Nella prova di matematica, la percentuale di risposte corrette date dagli
studenti della provincia, benché calcolata anche sugli esiti degli studenti dei
Cfp, è superiore in maniera statisticamente significativa alla percentuale
nazionale, mentre non si discosta in maniera statisticamente significativa né dal
dato del Nordest né da quello della regione Veneto. Se si confrontano i risultati
provinciali con le altre province del Veneto, gli studenti trevigiani conseguono
un risultato superiore nella prova di italiano agli studenti delle province di
Belluno, Padova, Rovigo e Venezia, di poco inferiore agli studenti della
provincia di Vicenza, e inferiore agli studenti veronesi che conseguono il
miglior risultato della regione. Nella prova di matematica il dato trevigiano è
superiore a quello conseguito dagli allievi delle province di Verona, Venezia e
Rovigo, praticamente uguale a quello degli studenti padovani, inferiore a
quello delle altre province.
L’accesso degli studenti trevigiani alla formazione universitaria si presenta in
ulteriore diminuzione rispetto all’anno accademico precedente; anche il tasso
di passaggio alla formazione universitaria da parte degli studenti trevigiani è in
ulteriore decremento; le tre aree che occupano le prime tre posizioni nella
graduatoria delle scelte operate all’atto dell’iscrizione al corso universitario si
confermano l’area economico-statistica, l’area ingegneria e l’area medica. Le
immatricolazioni ai corsi di scienze, matematica e tecnologia diminuiscono in
misura inferiore a quella che si rileva per gli altri corsi di studio universitario.
117
118
IT09
IT10
IT13
Elettronica ed elettrotecnica
(biennio comune)
Informatica e telecomunicazioni
(biennio comune)
IT05
Meccanica, meccatronica ed
energia
(biennio comune)
Trasporti e logistica
(biennio comune)
Cod.
Indir.
Indirizzo
Settor e tecnologico
ITET
ITAT
ITIA
ITTL
Automazione
Informatica
Telecomunicazioni
ITEC
Elettronica
Elettrotecnica
ITLG
Logistica
ITCS
Costruzione del mezzo
ITCD
ITEN
Energia
Conduzione del mezzo
ITMM
Cod.
Artic.
Meccanica e meccatronica
Articolazioni
10.1. Istituti tecnici: codici indir izzi, ar ticolazioni ed opzioni
10. Appendice
ITCR
Conduzione del mezzo aereo
ITCI
ITCN
Costruzioni navali
Conduzione del mezzo navale
Conduzione di apparati ed impianti
marittimi
ITCT
ITCV
Costruzioni aeronautiche
ITMP
ITML
Tecnologie del legno
Cod.
Opz.
ITMO
Tecnologie delle materie plastiche
Tecnologie dell’occhiale
Opzioni
119
IT15
IT16
IT19
IT21
IT24
Grafica e comunicazioni
(biennio comune + triennio)
Chimica, materiali e
biotecnologie
(biennio comune)
Sistema moda
(biennio comune)
Agraria, agroalimentare e
agroindustria
(biennio comune)
Costruzioni, ambiente e territorio
(biennio comune)
Cod.
Indir.
IT01
IT04
Indirizzo
Amministrazione, finanza e
marketing
(biennio comune)
Turismo
(Biennio + Triennio)
Settor e economico
Cod.
Indir.
Indirizzo
ITCA
ITGT
Costruzione ambiente e territorio (triennio)
Geotecnico
Amministrazione finanza e marketing
(triennio)
Relazioni internazionali
Sistemi informativi aziendali
ITRI
ITSI
ITAF
Cod.
Artic.
ITVE
Viticoltura ed enologia
Articolazioni
ITPT
ITGA
Calzature e moda
Gestione dell’ambiente e del territorio
ITCZ
Tessile, abbigliamento e moda
Produzioni e trasformazioni
ITBS
ITAM
Biotecnologie sanitarie
ITBA
ITCM
Cod.
Artic.
Biotecnologie ambientali
Chimica e materiali
Articolazioni
Opzioni
Enotecnico
(solo 6° anno)
Tecnologie del legno nelle costruzioni
Tecnologie del cuoio
Tecnologie cartarie
Opzioni
Cod.
Opz.
ITCL
ITVT
ITGC
ITTC
Cod.
Opz.
120
IP08
IP05
IP02
IP01
Cod.
Indir.
Cod.
Indir.
IP09
IP10
Indirizzo
Manutenzione ed assistenza
tecnica
(biennio comune + triennio)
Produzioni industriali e
artigianali
(biennio comune)
Settor e industr ia e ar tigianato
Servizi per l’agricoltura e lo
sviluppo rurale
(biennio comune + triennio)
Servizi
socio-sanitari
(biennio + triennio)
Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalita’ alberghiera
(biennio comune)
Servizi commerciali
(biennio comune + triennio)
Indirizzo
Settor e ser vizi
Artigianato (triennio)
Industria (triennio)
Articolazioni
IPAG
IPID
Cod.
Artic.
IP03
IPEN
IP06
IP07
Enogastronomia (triennio)
Servizi di sala e di vendita (triennio)
Accoglienza turistica (triennio)
IP04
Cod.
Artic.
Odontotecnico (biennio + triennio)
Ottico (biennio + triennio)
Articolazioni
10.2. Istituti pr ofessionali: codici indir izzi, ar ticolazioni ed opzioni
Apparati, impianti e servizi tecnici
industriali e civili
Manutenzione dei mezzi di trasporto
Arredi e forniture di interni
Produzioni audiovisive
Produzioni tessili sartoriali
Produzioni artigianali del territorio
Opzioni
Promozione commerciale e pubblicitaria
Prodotti dolciari artigianali ed industriali
Gestione risorse forestali e montane
Valorizzazione e commercializzazione
dei prodotti agricoli del territorio
Opzioni
IPMM
IPAF
IPAV
IPTS
IPAT
IPAI
Cod.
Opz.
IPCP
IPPD
IPVP
Cod.
Opz.
IPGF
121
1
1.950
23
1
1.542
Area educazione fisica
Area difesa e sicurezza
Totale immatricolati
trevigiani
MF
3.492
2
36
89
171
283
289
291
246
539
158
187
474
351
148
128
100
100,0
0,1
1,0
2,5
4,9
8,1
8,3
8,3
7,0
15,4
4,5
5,4
13,6
10,1
4,2
3,7
2,9
MF%
M
1.474
0
24
13
8
50
66
80
74
286
92
88
373
106
79
41
94
1.948
0
14
78
133
268
166
164
153
298
75
93
76
224
93
79
34
F
3.422
0
38
91
141
318
232
244
227
584
167
181
449
330
172
120
128
MF
A. A. 2011/12
100,0
0,0
1,1
2,7
4,1
9,3
6,8
7,1
6,6
17,1
4,9
5,3
13,1
9,6
5,0
3,5
3,7
MF%
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria.
13
71
18
Area psicologica
163
244
8
39
Area linguistica
193
Area insegnamento
96
Area letteraria
182
165
81
109
Area giuridica
64
267
94
89
71
272
98
Area architettura
Area agraria
Area economicostatistica
Area politico-sociale
403
Area ingegneria
233
93
55
118
Area medica
80
48
F
21
M
A. A. 2010/11
79
Area scientifica
Area chimicofarmaceutica
Area geo-biologica
Area disciplinare di
afferenza
Tab. 77 – Studenti trevigiani immatricolati per aree disciplinari.
10.3. Appendice statistica
3.357
0
38
88
147
306
230
191
195
652
160
167
458
308
140
124
153
MF
100,0
0,0
1,1
2,6
4,4
9,1
6,9
5,7
5,8
19,4
4,8
5,0
13,6
9,2
4,2
3,7
4,6
MF%
A. A. 2012/13
-3,9
-100,0
5,6
-1,1
-14,0
8,1
-20,4
-34,4
-20,7
21,0
1,3
-10,7
-3,4
-12,3
-5,4
-3,1
53,0
Var.% 12/1310/11
MF
-1,9
-
0,0
-3,3
4,3
-3,8
-0,9
-21,7
-14,1
11,6
-4,2
-7,7
2,0
-6,7
-18,6
3,3
19,5
Var.% 12/1311/12
MF
122
1.950
263
0
1.651
36
F
3.492
419
0
3.035
38
MF
100,0
12,0
0,0
86,9
1,1
MF%
1.474
152
0
1.322
0
M
1.948
279
0
1.669
0
F
3.422
431
0
2.991
0
MF
A. A. 2011/12
100,0
12,6
0,0
87,4
0,0
MF%
1.950
1.665
285
F
3.492
2.534
958
MF
100,0
72,6
27,4
MF%
1.474
836
638
M
1.948
1.657
291
F
3.422
2.493
929
MF
A.A. 2011/12
100,0
72,9
27,1
MF%
3.357
381
0
2.976
0
MF
3.357
2.423
934
MF
100,0
72,2
27,8
MF%
-3,9
-4,4
-2,5
MF
Var.%
12/1310/11
-3,9
-9,1
-
-1,9
-100,0
MF
-1,9
-2,8
0,5
MF
Var.%
12/1311/12
-1,9
-11,6
-
-0,5
-
MF
Var.% 12/13- Var.% 12/1310/11
11/12
A.A. 2012/13
100,0
11,3
0,0
88,7
0,0
MF%
A. A. 2012/13
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria. Nota: (*) si tratta di studenti che si immatricolano ad una laurea
triennale nei corsi indicati, definiti come alla nota 26.
1.542
869
Altri corsi
Totale immatricolati trevigiani
673
Corsi di matematica, scienze e tecnologie
M
A.A. 2010/11
Tab. 79 – Studenti trevigiani immatricolati per corsi di matematica, scienze e tecnologie.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Miur, Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione universitaria.
1.542
156
Laurea
Specialistica/magistrale a
ciclo unico (Lscu)
Totale immatricolati
trevigiani
0
1.384
2
M
Laurea specialistica (Ls),
magistrale (Lmg)
Laurea triennale (L)
Laurea (v.o. - Cdl)
Tipologia del corso di laurea
A. A. 2010/11
Tab. 78 – Studenti trevigiani immatricolati per tipologia di laurea.