VIL F N Alle porte dell'inverno molte famiglie fanno i conti coni distacchi del metano. Fenomeno preoccupante Valanga dí bollette olutu e ma h ILn X-ALAU Uase a ui í*si tog ognie e íl gw-« li L'alla e arriva dalla sede della società Rete Morenica Dall'inizio dell 'e o più sigilli ai contatori rispetto al passatc Maria Vittoria Adami .............................................................................. Sigilli ai contatori del gas alle porte dell'inverno. La crisi porta acqua fredda e spegne il riscaldamento nelle case di chi non paga le bollette. E il fenomeno della morosità è in aumento. Lancia l'allarme Rete Morenica, la società di distribuzione locale del metano che nei primi nove mesi del 2014 ha affrontato 771 casi di insolvenza, che prevedono di porre i sigilli ai contatori. Nel 2012 ne chiuse 629, nel 2013 601. Solo nella scorsa settimana 38 e il 2014 deve ancora finire, ma ha già superato la quota dell'altr'anno. Secondo l'amministratore unico di Rete Morenica, Claudio Dal Grande, è un sintomo preoccupante della crisi perché innesca una serie di effetti in termini di disagio e di costi pesanti. «Il picco lo raggiungiamo in autunno», spiega. «Forse per le tasse che si pagano d'estate o per le vacanze, a settembre si verificano più casi di insolvenza e nel periodo invernale disponiamo la chiusura anche di 200 contatori al mese». Rete Morenica serve 35mila utenti residenti nei Comuni di Villafranca, Mozzecane, Povegliano, Sommacampagna, Caprino e Dolcè. Se un cittadino non paga la bolletta viene segnalato alla società dal venditore di gas (sia esso Agsm o Enel...). Rete Morenica deve provvedere a porre i sigilli al contatore finché l'insolvente non paga. Una volta saldato il debito, operazione che aggiunge spese per il cittadino, il venditore avverte Rete Morenica di riaprire l'erogazione e la società interviene nell'arco di due giorni. Questo è l'iter del percorso. Ma la realtà è più complessa. Quasi sempre i contatori non sono accessibili e il venditore rompe il contratto delegando Rete Morenica a provvedere alla chiusura del dispositivo. Qui cominciano i problemi. «Abbiamo tempo sei mesi per farlo», spiega Dal Grande, «e nel frattempo forniamo gas con un erogatore stabilito dall'Autorità per l'energia. Ma non sempre riusciamo ad entrare in casa e siamo costretti a compiere un accesso forzato per vie giudiziarie con costi di qualche migliaia di euro che poi ricadono sull'utente. E se succede a unafamiglia disagiata si innescano dei veri drammi. A volte, invece, qualcuno rompe i sigilli e siamo costretti alla denuncia», continua Dal Grande che consiglia di evitare di arrivare a questo punto per non aggiungere ulteriori costi e problemi. Che fare allora? «Il cittadino deve cercare di approfittare delle agevolazioni che ci sono e che spesso non conosce e delle quali può disporre primadi arrivare a forzature costose e spiacevoli, finendo in situazioni che oltre al disagio di restare al freddo comportano spese onerose». Primo espediente: effettuare la lettura del contatore indicando i dati mensilmente al venditore, per telefono o viainternet. In tal modo la bolletta sarà calcolata sul reale consumo e non su quello stimato. «L'utente, inoltre, ha diritto alla rateizzazione, se non riesce a pagare», spiega Anna Cataldi, di Rete Morenica, «La normativa prevede che possa provvedere in 5 o 6 rate. Deve chiederlo alla società venditrice. C'è, infine, il bonus Gas erogato dal Comune». La strada del bonus, però, non è sempre garantita. « Tamponal'emergenza del momento», conclude Dal Grande, «ed è difficile che la intraprenda chi ha sinora vissuto una vita tranquilla e all'improvviso ha perso il lavoro. Perché si vergogna di chiedere agevolazioni o non se la sente di affrontare le lunghe code ai servizi sociali. Installare infissi e dispositivi di efficienza energetica fa risparmiare ma è impraticabile per chi non ha risorse. Meglio chiedere la rateizzazione. • //1 I CASI DI MOROSITA SO LTANTO NEL 2014 Gli insoluti registrati da gennaio a settembre. Nell'intero 2012 invece sono stati 629 e 601 furono nel 2013. BLOCCHI DEL tROGAZIONE INUNASOLASETTIMANA É accaduto a settembre, sempre per insolvenze. Nell'arco di un mese, nel periodo invernale, arrivano fino a 200 a settimana. 35.000 GLI UTENTI SERVITI DA RETE MORENICA La società di distribuzione del gas metano opera nei Comuni di Villafranca, Mozzecane, Povegliano, Sommacampagna, Caprino e Dolcè. ,.,.,; ; « , ,,,, , , • Si parla di noi Pagina 1 L'impianto sicuro costa e pagheranno gli utenti Convenzioni in banca La filiale di Villafranca della Popolare deWEmilia Romagna Un contatore del gas di Rete Morenica FOTO PECORA Si parla di noi Rete Morenica ha sottoscritto una convenzione con la Banca Popolare dell'Emilia Romagna e l'impresa Tormen di Villafranca peragevolare gli utenti che devono provvedere alla messa a norma dell'impianto di distribuzione del gas in casa. L'autorità dell'energia elettrica e del gas, infatti, ha imposto una nuova regola per prevenire le esplosioni: Rete Morenica deve controllare se ci sono perdite anche nel tratto di impianto cheva dal contatore alfornello e, se vi rileva anomalie, deve assicurarsi che sia sistemato. Fino a quel momento è obbligata a interrompere l'erogazione del gas. «Ma è sorto un problema di ordine sociale ed economico», spiega l'amministratore unico di rete Morenica, Claudio Dal Grande. «Anomalie e problemi agli impianti riguardano spesso abitazioni di persone anziane che vivono in case vecchie, degli anni Sessanta o Settanta, dove il contatore è in uno scantinato e quindi deve essere portato fuori. E un intervento che richiede dai duemila ai diecimila euro. E non sempre Claudio Dal Grande queste persone possono permetterselo. Lasciare senza gas anziani e famiglie con bambini alle porte dell'inverno diventa un problema». Così è nata l'idea della convenzione: la banca concede un finanziamento a tassi ridotti e la Tormen effettua il lavoro con uno sconto. «Se ci segnalano perdite, dobbiamo mandare un operatore a casa, capire da dove proviene la perdita e discutere con l'utente sull'intervento da fare. I casi nel Villafranchese sono parecchi. Se l'impianto è vecchio è quasi sempre da mettere a norma», conclude Dal Grande. MvA. Pagina 2
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