ATTO BASE - Regione Umbria

Palazzo Cesaroni
Piazza Italia, 2 - 06121 PERUGIA
Assemblea legislativa
http://www.consiglio.regione.umbria.it
e-mail: [email protected]
ATTO N . 1526
ATTO DA SOTTOPORSI ALL'ASSEMBLEA AI FINI DEL SOLO ESAME
di iniziativa
della Giunta regionale (deliberazione n. 373 del 07/04/2014)
“L.R. 04/06/2008, N. 9 (ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER LA NON
AUTOSUFFICIENZA E MODALITA' DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI) - RELAZIONE RELATIVA
AL TRIENNIO 2009/2011 E AGLI ANNI 2012/2013, IN ADEMPIMENTO ALLA CLAUSOLA
VALUTATIVA DI CUI ALL'ART. 18 DELLA L.R. MEDESIMA”
Depositato alla Sezione Flussi Documentali, Archivi e Privacy
il 17/04/2014
Trasmesso alla III Commissione Consiliare Permanente il 17/04/2014
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MODULO
COD. PRATICA\2014-001-346
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Regione Umbria
Giunta Regionale
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
N.373
OGGETTO:
DEL
07/04/2014
Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale per la
non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni" - art. 18 Clausola
valutativa. Approvazione Relazione triennio 2009/2011 e anni 2012-2013.
Marini Catiuscia
Casciari Carla
Bracco Fabrizio Felice
Presidente della Giunta
PRESENZE
Assente
Vice Presidente della Giunta
Componente della Giunta
Presente
Assente
Cecchini Fernanda
Paparelli Fabio
Riommi Vincenzo
Rometti Silvano
Componente della Giunta
Componente della Giunta
Assente
Presente
Componente della Giunta
Componente della Giunta
Presente
Presente
Vinti Stefano
Componente della Giunta
Presente
Presidente: Carla Casciari
Segretario Verbalizzante: Catia Bertinelli
Efficace dal.
-
7 APR. 2014
" funzionario:
COD PRATICA 2014-001-346
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Visto il documento istruttorio concernente l'argomento in oggetto e la conseguente prop
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della Presidente Catiuscia Marini
Preso atto:
a)
del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del
procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal Dirigente competente;
c) della dichiarazione del Dirigente medesimo che l'atto non comporta oneri a carico del
Bilancio regionale;
d) del parere favorevole del Direttore in merito alla coerenza dell'atto proposto con gli
indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Vista la legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 concernente "Istituzione del Fondo regionale per
la non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni";
Richiamato l'art. 18, "Clausola valutativa" della sopra citata legge, il quale prevede che la
Giunta regionale relazioni al Consiglio regionale in merito;
Ritenuto di approvare la Relazione, predisposta dagli uffici competenti della Direzione,
relativa al triennio 2009-2011 e annualità 2012-2013, come disposto ai cc. 1 e 2, dell'art. 18,
della legge4 giugno 2008, n. 9;
Visto il Regolamento interno di questa Giunta;
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A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1)
di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta della Presidente,
corredati dei pareri e del visto prescritti dal Regolamento interno della Giunta, che si
allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle
motivazioni in essi contenute;
2) di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, l'Allegato 1) Legge
regionale 4 giugno 200B, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza
e modalità di accesso alle prestazioni" - art. 1B Clausola valutativa. Relazione triennio
2009/2011 e anni 2012-2013;
3) di trasmettere copia. del presente provvedimento al Consiglio regionale così come
disposto dai commi 1 e 2, dell'art. 18, della legge regionale 4 giugno 2008, n. 9;
IL PRESIDENTE
Il SE~BALIZZANTE
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PRATICA
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DOCUMENTO ISTRUTTORIO
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Oggetto: Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale ~ ~/'
non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni" - art~t~
Clausola valutativa. Approvazione Relazione triennio 2009/2011 e anni
2012-2013.
La legge regionale 4 giugno 2008 n. 9 istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza
(di seguito indicato "Fondo") ed individua le modalità di accesso alle prestazioni.
Con tale norma la Regione ha inteso garantire un impegno pubblico nei confronti delle
persone non autosufficienti disabili minori, adulti ed anziani e delle loro famiglie, prevedendo
l'erogazione di prestazioni ed interventi, secondo l'approccio della continuità assistenziale,
nell'ambito della rete integrata dei servizi, in grado di rispondere ai bisogni sempre più
complessi con l'obiettivo di incrementare l'efficacia del sistema di protezione sociale e di
cura.
Fra i punti qualificanti della norma, aggiuntivi rispetto a quelli storicamente erogati in materia,
vi è l'obiettivo di mantenere e migliorare le condizioni di salute e di benessere dei soggetti
interessati, attraverso prestazioni integrate nelle diverse componenti di cura, di assistenza, di
sostegno personale e familiare utilizzando una progettualità persona/i?zata e partecipata con .
la famiglia.
Altro punto qualificante di tale intervento normativo, è rappresentato dall'accesso unico alle
prestazioni (universalità dell'accesso), garantito dalla rete dei servizi territoriali sanitari e
sociali (i Centri di Salute dei Distretti socio sanitari e gli Uffici di cittadinanza dei Comuni)
presenti nel territorio regionale.
L'integrazione delle politiche sanitarie e sociali viene attuata dal Distretto, che prende in
carico la persona non autosufficiente, attiva l'Unità di Valutazione Multidisciplinare la quale
accerta la condizione di non autosufficienza e, attraverso una scheda informatizzata di
valutazione (VAOR), compone il piano assistenziale personalizzato (PAP).
Il PAP individua puntualmente gli obiettivi e gli esiti attesi in termini di mantenimento e
miglioramento delle condizioni di salute; indica le prestazioni da assicurare alla persona e
fissa i tempi e le modalità di erogazione delle prestazioni, nonchè i criteri di verifica in itinere
dei risultati raggiunti; ne identifica il responsabile.
In ultimo, con l'obiettivo di assicurare la piena applicazione del PAP, la persona non
autosufficiente o un suo familiare sottoscrive, con i Servizi, il Patto per la cura ed il
benessere con il quale vengono garantite e coordinate le prestazioni socio sanitarie ed
assistenziali e le eventuali misure economiche.
Il Fondo istituito con la legge, è alimentato da risorse ripartite e trasferite dal Fondo
nazionale per la non autosufficienza, da risorse di parte corrente del Fondo sanitario
regionale, da risorse proprie del bilancio regionale afferenti anche al Fondo sociale
regionale. Nella costituzione e gestione dello stesso, assume un ruolo importante il confronto
con le organizzazioni sindacali.
La legge regionale n.9/2008 ha posto in capo alla Giunta l'attuazione di alcuni adempimenti.
All'art. 11, stabilisce che l'organo di governo regionale adotti il Piano regionale integrato per
la non autosufficienza (PRINA) ossia l'atto nel quale sono definiti: i criteri generali di riparto
del fondo per l'assegnazione delle risorse alle Aziende sanitarie regionali con vincolo di
destinazione ai Distretti; le aree prioritarie di intervento nell'ambito dei livelli essenziali di
assistenza da garantire; il modello organizzativo e gli indirizzi per organizzare i i servizi
territoriali (sanitari e sociali). Inoltre prevede che il Piano attuativo approvato dai Comuni e
dalle Aziende sanitarie regionali, individuato quale strumento di programmazione, sia
sottoposto alla valutazione di congruità da parte degli uffici della Giunta.
L'art. 18 "Clausola valutativa" della norma:
al comma 1 prevede che la Giunta regionale, ogni anno, presenti al Consiglio una
relazione dettagliata sullo stato di attuazione della stessa, sull'attivazione dei servizi di
presa in carico delle persone non autosufficienti, sulle modalità di accesso/trattamento e
sul tempo medio di attesa.
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al comma 2 dispone, invece, che la Giunta regionale, con cadenza triennale, tr ,', ett~l.'¥ 71 .
al Consiglio una relazione dettagliata sulle risorse impiegate,
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Con l'allegata relazione (Allegato 1) si intende rispondere a quanto disposto dall'art, 1,
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1 e 2).
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" testo è volto a fornire informazioni e dati articolati rispetto al tema della non autosufficienza
in Umbria, illustrando i contenuti attuati vi della legge nonché, attraverso l'utilizzo dei grafici,
l'impiego delle risorse impegnate e spese, differenziate per le varie componenti del Fondo e
distinte per Aziende USL.
Per quanto sopra esposto, si propone alla Giunta regionale di :
• di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, l'Allegato 1)
Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale per la non
autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni" - art. 18 Clausola valutativa.
Relazione triennia 2009/2011 e anni 2012-2013;
• di trasmettere una copia del presente provvedimento al Consiglio regionale così
come disposto dall'art 18, ai commi 1 e 2, della legge regionale 4 giugno 2008, n. 9.
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Perugia, lì 26/03/2014
L'istruttore
Cristina Granieri
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PARERE DI REGOLARITÀ TECNICA E AMMINISTRATIVA
Ai sensi del vigente Regolamento interno della Giunta: si esprime parere favorevole in ordine
alla regolarità tecnica e amministrativa del procedimento e si trasmette al Dirigente per le
determinazioni di competenza.
Perugia, lì
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" responsabile del procedimento
Michaela Chiodini
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PARERE DI LEGITTIMITÀ
Ai sensi del vigente Regolamento interno della Giunta;
Visto il documento istruttorio;
Atteso che sull'atto è stato espresso:
- il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e amministrativa
del procedimento;
Si esprime parere favorevole in merito alla legittimità dell'atto
comporta oneri a carico del Bilancio regionale.
reso dal responsabile
e si dichiara che l'atto non
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COD. PRATICA
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2014-001-346
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Regione Umbria
Giunta Regionale
DIREZIONE REGIONALE SALUTE E COESIONE SOCIALE
OGGETTO:
Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale per la
non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni" - art. 18 Clausola
valutativa. Approvazione Relazione triennia 2009/2011 e anni 2012-2013.
PARERE DEL DIRETTORE
" Direttore, ai sensi e per gli effetti degli artt. 6, I.r. n. 2/2005 e 13 del Regolamento
approvato con Deliberazione di GR., 25 gennaio 2006, n. 108:
riscontrati i prescritti pareri del vigente Regolamento interno della Giunta,
verificata la coerenza dell'atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla
Direzione,
esprime parere favorevole alla sua approvazione.
Perugia, lì 03/04/2014
IL DIRETTORE
EMILIO DUCA
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MODULO SA
COD. PRATICA: 2014-001-346
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Regione Umbria
Gi UIIta. H('gionale
Assessorato regionale "Programmazione strategica generale, controllo strategico e coor.to
delle Politiche Comunitarie. Rapp.ti con il Governo e con le Istituzioni dell'UE. Intese Istit.li
di programma e accordi di programma quadro. Riforme Istituzionali e coord.to politiche del
federalismo. Coor.to delle Politiche per l'Innovazione, la Green Economy e
l'internazionalizzazione dell'Umbria. Coor.to per gli interventi per la sicurezza dei cittadini.
Rapporti con le Università e i Centri di Ricerca. Agenzie regionali. Relazioni internazionali,
coop.ne allo sviluppo, politiche per la pace. Politiche di parità genere e antidiscriminazione.
Prot.ne civile, programmi di ricostruzione e sviluppo delle aree colpite dagli eventi sismici.
Prog.ne ed organizzazione delle risorse finanziarie comprese quelle comunitarie. Affari
istituzionali e semplificazione della P.A. Tutela della salute. Programmazione ed
organizzazione sanitaria ivi compresa la gestione e valorizzazione del patrimonio sanitario Sicurezza dei luoghi di lavoro - Sicurezza alimentare"
OGGETTO:
Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9 "Istituzione del Fondo regionale per la
non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni" - art. 18 Clausola
valutativa. Approvazione Relazione triennia 2009/2011 e anni 2012-2013.
PROPOSTA ASSESSORE
L'Assessore
ai sensi del vigente Regolamento della Giunta regionale,
propone
alla Giunta regionale l'adozione del presente atto
Perugia, lì 04/04/2014
Presiden
'uscia Marini
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Si dichiara il presente atto urgente
Perugia, lì
segue atto n.
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L'Assessore
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Regione Umbria
Giunta Regionale
Legge regionale 4 giugno 2008, n. 9
"Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza e
modalità di accesso alle prestazioni"
ART.18
CLAUSOLA VALUTATIVA
RELAZIONE
TRIENNIO 2009/2011
ANNI2012-2013
1
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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Regione Umbria
Giunta Regionale
ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 4.6.2008 "ISTITUZIONE DEL FONDO
REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
E MODALITA' DI ACCESSO ALLE
PREST AZIONI".
In base a quanto previsto dalla legge 9/2008
relazionati
art. 18 "clausola valutativa" , comma 1, vengono
i seguenti risultati per il triennia 2009-2011
I dati 2009-2011
e anni 2012 e 2013
sul progetto
e gli anni 2012 e 2013.
regionale
Umbria, a partire dagli elementi che emergono dalla rilevazione
messi in campo nelle diverse Zone sociali/Distretti,
Fondo ha ormai assunto
che i due comparti,
obiettivi
dell'insieme
stesso.
l'occasione
autosufficienti.
territorio
della spesa e degli interventi
evidenzia sia il carattere
che il
strutturale
e sia il cambiamento
regionale
in
organizzativo
il sociale ed il sanitario, hanno messo in campo al fine di di realizzare gli
del progetto
significato
sull'intero
sulla non autosufficienza
Di fatto, l'introduzione
per ridi segnare
di un Fondo regionale
complessivamente
Nei primi due anni di applicazione
dei servizi e delle prestazioni
le politiche
del' PRINA si
finalizzato
per le persone
è registrato
ha
non
un ripens'amento
dedicate, che ha portato a un progetto
unitario di
sviluppo pluriennale. In quasi tutte le realtà territoriali vi è stata un'utilizzazione del Fondo
come strumento per il complessivo ripensamento delle politiche socio-sanitarie di assistenza
continuativa,
articolando
portando
a ridisegnare
complessivamente
l'offerta dei servizi tra domiciliare,
il sistema degli interventi
semi residenziale
e residenziale
integrati,
il più vicino
possibile alle esigenze dei cittadini e delle loro famiglie.
Nello specifico circa le clausole valutativa
per la non autosufficienza
•
di integrare
semplificazione
il fondo
ha permesso:
in modo funzionale il sistema del doppio
della Cittadinanza),
•
di cui al comma 1, all'art. 18 legge 9/2008,
garantendo
accesso (Centri di Salute e Uffici
percorsi unici e risposte in tempi certi, consentendo
degli aspetti procedurali
la
del sistema di accesso;
di rafforzare
le Unità di valutazione che, integrate in modo permanente
anche del
personale sociale dei Comuni, sono diventate il nodo strategico per la presa in carico e
per l'allocazione mirata delle risorse sui progetti di assistenza personalizzata (PAP). Le
UMV sono state formalizzate con DCR 230 del 23/2/2009
e attivate in tutti i distretti
della Regione Umbria. Ogni domanda di accesso al fondo per la non autosufficienza,
porta ad una valutazione da parte della UMV con la stesura
sottoscrizione del Patto per la cura e il benessere;
•
•
rese, ha portato in tutti i
non autosufficiente
a suo
la presa in carico, indipendentemente
dalle prestazioni
distretti alla elaborazione
e sottoscrizione
con l'utente
familiare, al patto di cura che formalmente
richiedente;
costituisce
di un PAP e la
la presa in carico dell'utente
la diminuzione dei tempi di attesa per la valutazione di nuove situazioni da parte delle
Unità di Valutazione Multidisciplinari, passa per la presa in carico di cure domiciliari, a
massimo 5-6 giorni, mentre per la richiesta di cure intermedie, la presa in carico è di
circa
massimo
30 giorni.
Subito
dopo la valutazione
da parte
della
UMV viene
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Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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Regione Umbria
Giunta Regionale
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liste d'attesa
determina,
•
il patto per la cura e il benessere.
con l'utente e/o la famiglia,
lunghe ( es. residenzialità
anziani)
;
nel caso di situazioni urgenti e di messa in protezione, la presa in carico, vista la
presenza anche di personale sociale dei Comuni nella UMV, ha comportato la messa in
campo di risorse integrate. per poter dare una risposta in tempi molto brevi:
•
il percorso assistenziale,
di rivisitare
attraverso
dando una risposta
parità di trattamento
•
la condivisione
e la partecipazione
regionale
Locali, ( redatti
unitamente
e, laddove
partecipazione
compiuta alla complessità
delle situazioni, assicurando
e di accesso degli utenti;
programmazione
sindacali
gli
il ruolo dei servizi e dei diversi professionisti
obiettivi generali e specifici di assistenza,
interessati
cui vengono definiti chiaramente
del Piano per la Non Autosufficienza
sia nell'attuazione
dal Distretto
richiesto,
anche
con le Organizzazioni
e predisposizione
sia a livello di
dei Piani Operativi
con la Zona Sociale) con le Organizzazioni
con le formazioni
sociali. Il momento
sindacali e le Formazioni
sociali ha portato
della
sin
dall'inizio ad un confronto proficuo sia per quanto attiene le politiche socio sanitarie in
generale che per la formulazione
non autosufficienza,
popolazione.
in particolare
di indirizzi di programmazione
per i bisogni espressi
dei servizi su tutta la
dalla fascia più anziana della
L'INTRODUZIONE
DEL FONDO PER LA NON
AUTOSUFFICIENZA
IN UMBRIA
1.
2.
3.
4.
Ha avuto un effetto di
trascinamento sia rispetto a
risorse dei bilanci ASL che di
quelle dei bilanci comunali
Ha consentito di finanziare
un'area di welfare in maniera
continua garantendo livelli di
assistenza commisurati alle
gravità delle situazioni;
Ha comportato un'accelerazione
dei processi di integrazione tra
comparti (sociale e sanitario)
Ha permesso di strutturare in
maniera stabile modelli e
percorsi per l'accesso, la
valutazione e la presa in carico
delle persone non autosufficienti.
In generale si può dunque sostenere che la non autosufficienza, ha ormai assunto una sua
precisa specificità, come un'area di welfare autonoma e trasversale rispetto la sanità ed il
sociale. Una specificità che si è prodotta con l'introduzione
di risorse mirate e che ha
comportato un aumento complessivo degli interventi superiore a quello che ci si sarebbe
aspettato.
L'introduzione di risorse aggiuntive ha infatti avuto un effetto di trascinamento
che, sul piano delle prestazioni e degli interventi, ha significato un generale accrescimento
3
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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il Patto per la cura e il bene
comunque, la presa in carico, con progetti di domiciliarità
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Giunta Regionale
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con un aumento
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nelle
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minori.
soprattutto
sull'area
Nel corso degli anni i distretti e le zone sociali si sono allineate a quanto stabilito dalla
DGR 1708/2009,
pur con tempi diversi, delineando
delle prestazioni,
preciso tra intervento
Rimane
la criticità
compartecipazione
regolamentazione
del
sanitario-
permanere
dell'utente
di
un
socio-sanitario
sistema
e sociale.
legato
è sempre
più segnata
incertezza.
principali
punti
da profonda
interrogativi
finanziarie
riguardano
hanno esercitato
politiche per la non autosufficienza
soprattutto
dell'utente
sopperire
con risorse
Guardando
diminuiranno
alle crescenti
di accesso
le conseguenze
sui percorsi
nel suo insieme,
che i tagli operati
di mantenimento
i
dalle ultime
e potenziamento
delle
già avviati dalla nostra Regione.
proprie
(come nel corso dell'anno
residenziali,
da un impoverimento
statale,
la Regione ha
2012 in cui le somme
da un aumento delle liste
dell'assistenza
domiciliare
dove
progressivamente
le prestazioni fornite a ogni singolo cittadino per rispondere
domande e, in ultimo, da un rallentamento nello sviluppo della rete dei servizi
e di valutazione
risorse umane impegnate
Pertanto
di una
secondo il proprio
al sistema
stanziate sono state soltanto di parte regionale).
Un vero e proprio "rischio di arretramento"
si potrebbe determinare
di attesa per le strutture
mancata
fase politica ed economica che, come noto,
della mancanza di un flusso costante di finanziamento
In conseguenza
alla
in Umbria, anche in presenza
nazionale che stabilisce la compartecipazione
dall'attuale
manovre
un quadro, legato anche alla valutazione
su molte prestazioni
reddito.
Un'altra vera criticità è rappresentata
dovuto
disabili. sia adulte è
dei servizi rivolti alle persone
che potranno
essere
con un loro conseguente
al fine di contrastare
soggette
ad un ridimensionamento
delle
utilizzo nell'assistenza.
tali pericoli di arretra mento, nel corso del 2012 si è ritenuto
opportuno prorogare per tutto il 2013 (DGR 1416 del 12/11/2012)
regionali per la non autosufficienza, coprendoli con fondi provenienti
Tali fondi sono serviti per la programmazione
relativa all'anno
gli atti di indirizzo
dal fondo regionale.
2013 , il cui
della spesa, verrà analizzata entro il primo semestre 2014.
Invece per la programmazione
relativa all'anno 2014 è stato approvata
monitoraggio
la DGR n. 1524 del 23
dicembre 2013 che ha rivisto le priorità sulla base dell'attuale sistema di risorse, e ha
riavviato su tali obiettivi tutta la programmazione
a supporto della rete dei servizi territoriali
incrementando
ancora di più /'integrazione
fra risorse sociali e sanitarie e vincolando quote di
risorse economiche, come richiesto dal Fondo per la non autosufficienza
ministeriale del 23 marzo 2013), per le gravissime disabilità compresa
amiotrofica (SLA).
Di seguito si riportano
2012 e l'anno 2013:
le risorse assegnate
rispettivamente
nazionale (Decreto
la sclerosi laterale
per l'esercizio
finanziaria
anno
2012
FRNA euro 4.000.000,00
Fondo SLA euro 1.610.000,00
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Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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Regione Umbria
Giunta Regionale
2013
FNNA euro 4.785.000,00
FRNA euro 3.164.121,00.
Relativamente
riferisce
al comma
2 dell'art.
al primo triennio
18, legge regionale
(2009-2011)
di vigenza
9/2008
la presente
relazione
si
della legge.
Lett. a) Punti 1,2,3.
La non autosufficienza
rispetto
- area di welfare
alla sanità ed al sociale, ha comportato
aumento
risorse
- come rilevato
complessivo
aggiuntive,
trascinamento
un generale
degli interventi
per
le annualità
già evidenziato
accrescimento
nelle prestazioni,
considerazione
dedicati, superiore
ha
e trasversale
di vigenza della legge un
infatti
L'introduzione
avuto
e degli interventi,
in tutte le Zone/Distretto,
l'effetto
di
di
ha significato
'con Uh au'mento sostanziale
sull'area dei servizi rivolti alle persone disabili,
i dati ed i grafici relativi
ed al numero
autonoma
alle aspettative.
in considerazione,
resosi evidente soprattutto
sia adulte che minori.
Di seguito si riportano
nel primo triennio
che, sul piano delle prestazioni
registratosi
oramai
degli interventi
alla spesa
attivati
sostenuta
e alla spesa
nel triennio
media
registrata
in
per
intervento:
COMPONENTI Fondo Non autosufficienza
Fondo
USL)
sanitario
(Aziende
€ 174,5 Milioni
Fondo sociale (Comuni)
Fondo
PRINA
(FNNA
+
RISORSE REGIONALI)
€ 52,5 Milioni
€ 19,7 Milioni
TOT ALE € 246,7 Milioni
5
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
III:]
~II]
Ill]
InJ
l' 'J
Regione Umbria
Giunta Regionale
IL FNA IN UMBRIA.
I DATI2009/2011
NEL TRIENNia
SONO STATI SPESI
246.721.589
€
SONO STATI ATTIVATI
36.189 INTERVENTI
lA SPESA MEDIA
PER INTERVENTO È STATA PARI A
6.818 €
La tabella seguente riporta
triennia su base aziendale:
AZIENDA USL
i dati della spesa
ANNO 2009
per la non autosufficienza
ANNO 2010
ANNO 2011
registratasi
nel
TRIENNIO
USL 1
€ 10.232.094
€ 11.325.581
€ 11.411.100
€ 32.968.775
USL 2
€ 21.627.310
€ 27.841.208
€ 27.648.906
€ 77.117.423
USL 3
€ 14.349.774
€ 15.892.209
€ 16.883.609
€ 47.125.592
USL 4
€ 33.215.417
€ 32.094.981
€ 24.199.402
€ 89.509.800
UMBRIA
Rispetto
€ 79.424.595
alle risorse
assegnate
€ 87.153.978
le risorse
€ 80.143.016
del FNA effettivamente
utilizzate
€ 246.721.589
nel triennia
si
evincono dai dati sotto riportati:
6
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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IUJ
IIIl
Il J
n'I
" J
Regione Umbria
Giunta Regionale
USL 1
USL 2
€ 77.827.124
€ 77.117.423
99%
USL 3
€ 50.354.203
€ 47.125.592
94%
USL 4
€ 93.625.975
€ 89.509.800
96%
€ 258.125.341
€ 246.721.589
96%
MBRIA
II taglio dei trasferimenti
2011
RISORSE SPESE
RISORSE
IMPEGNATE
€ 36.318.040
AZIENDA USL
ha registrato
rifinanziamento
ha comportato
permanere
€ 32.968.775
del Fondo Sociale nazionale
le prime
consistenti
agli EE.LL., che proprio a partire
variazioni,
connesso
dello stesso Fondo per la Non Autosufficienza
anche una gestione molto prudente
di consistenti
anche
all'incertezza
da parte dell'autorità
sul
nazionali,
con il conseguente
delle risorse assegnate,
fondi residui sulla gran parte delle zone. Comparando
su base aziendale è evidente
ASL, sulle quali evidentemente
dal
poi il Fondo
innanzitutto la diversa consistenza delle risorse nelle quattro
influisce il diverso quadro demografico, ma anche gli alti livelli
di spesa consolidati negli anni precedenti all'istituzione del Fondo per la Non Autosufficienza,
come la spesa sanitaria
nel temano,
che costituisce
un evidente tratto distintivo
caratterizzante
evidenziare
le politiche
sanitarie
e socio-sanitarie
è la tendenza a una sostanziale
l'alto (l'aumento
ridimensionamento
della spesa soprattutto
di quel territorio.
riduzione delle differenze
Altro elemento
da
giocata da un lato verso
nell'ASL 2 e nella 3) e dall'altro verso il basso con un
della spesa (sia sociale che sanitaria)
SPESA FNA TRIENNIO
nel temano.
INTERVENTI NA TRIENNIO
87.153.978
12.429
79.424.595
-Li
-. ..
. .
,
"".3.'0."6
ANNO
2010
11.398
d""
"
.
'-",-~'~;.I-
AN NO 2009
12.362
I
i
I
1
I
I
J
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ANNO
t.-
"
2011
ANNO
)
I
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I
L
2009
ANNO
20
lO
I
ANNO
2011
SPESA MEDIA PER INTERVENTO
-6.483
..
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.
ANNO
2009
ANNO 2010
ANNO
-'
2011
7
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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Regione Umbria
Giunta Regionale
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~ l(,/
A proposito
aggregato
del monitoraggio
per "gruppi
preponderante
della spesa registrata
target"
nel triennio va evidenziato
da cui si evince che
adulti, rappresenta
l'altra grandezza
44% della spesa indirizzata
significativa.
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altresì il /f-tti[Q[0./
la spesa per gli anziani
rispetto alle altre voci, anche se la spesa complessiva
agli anziani, il 39% per la disabilità
sia quella
per la disabilità, minori e
In termini percentuali
ciò si traduce con il
nel suo complesso
(12%
disabili minori e 27 % disabili adulti) e il14 % per la psichiatria. Vi è poi una parte pari al 3%
che rappresenta
la quota di Fondo che trasversalmente
esempio i trasporti
o altre voci che difficilmente
riguarda
tutti i gruppi,
possono essere imputate
come ad
a singole categorie
di utenti.
La spesa per gruppi di popolazione 2009/2011.
Dato regionale
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3';11;.
L'analisi summenzionata
evidenzia
che l'obiettivo
di incremento
del sistema
di protezione
sociale e cura delle persone non autosufficienti e delle relative famiglie - per il primo triennio
di vigenza della legge - può considerarsi centrato.
Appare interessante
autosufficienti,
residenziale e
disabili adulti,
nel grafico che
invece, circa la finalità di mantenimento
a domicilio delle persone
non
esaminare il dato relativo alla spesa per aree di intervento (domiciliare,
semi residenziale) rispetto ai gruppi di popolazione su individuati (anziani,
disabili minori e non autosufficienti psichiatrici), secondo quanto evidenziato
di seguito si riporta:
8
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
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Regione Umbria
Giunta Regionale
La spesa per aree di intervento nei gruppi di popolazione
u SEMIRESIDEN.
1 DOMICIUARE
DISABILI ADUlTI
ANZIANI
Rispetto
agli
problematiche
obiettivi
generali
PSICHIATRIA
DISABIU MINORI
previsti
sul fronte degli interventi
omogeneizzazione
RESIDENZIALE
nel
PRINA, persistono
sulla domiciliarità
doveva essere residuale
di
tra
tra le stesse.
al welfare comunitario
rispetto
serie
di forti differenziazioni
Appare evidente infatti che il ventaglio di offerta dei servizi-interventi
buona parte riconducibili
una
nell'area anziani e su quello della
del sistema nel suo complesso, per il permanere
le Aziende e fra Zone ricomprese
ancora
agli interventi
posti in essere sono per
e semi-residenziale.
Il welfare residenziale
di cura e sollievo prestati
presso il domicilio.
Di fatto, soprattutto
per gli anziani si può vedere un uso abbondante
di risorse per
l'inserimento
in strutture residenziali. Di difficile lettura è il livello di riduzione di tale
intervento
nel
dell'anziano
non
Inoltre tra le criticità che permangono, se alcune sono in parte in via di risoluzione,
quelle legate alla definitiva regolamentazione
del sistema di compartecipazione
come
alle
autosufficiente
prestazioni
prossimo
triennio.
Ciò infatti
impatta
sulla
tutela
grave e privo della rete di sostegno (familiare e/o caregiver).
da parte delle persone
non autosufficienti,
persistono
invece, quelle relative alla
presenza di una forte differenziazione
delle strategie messe in atto dalle Aziende e quelle
connesse con il permanere, in alcuni casi, di una separazione netta tra le risorse dei Comuni e
quelle aziendali.
Su tali aspetti
programmazione
occorrerà
regionale,
concentrare
maggiormente
gli sforzi di indirizzo
e di
affinché si riducano le diversità di approccio e soprattutto
affinché tutto il sistema si orienti a sostenere i livelli conseguiti di domiciliarità e di
semiresidenzialità
anche attraverso la riorganizzazione complessiva degli interventi messi in
campo.
9
Direzione Regionale Salute e coesione sociale
alB
a.ll
UIJ
Ull
"n
Regione Umbria
Giunta Regionale
Lett. a) Punto 4.
Gli interventi
posti in essere in attuazione
un contenimento
dei tempi di attesa per lo scorrimento
residenziali.
Occorre a tal proposito
popolazione
umbra - ulteriormente
!'indicatore
della Legge regionale
in questione
tenere
9/2008
hanno determinato
delle liste di accesso alle strutture
conto altresì del trend di invecchiamento
acuito dal 2009 ad oggi - che rende necessario
in base anche all'impatto
della
leggere
sul dato assoluto del trend demografico
nei
termini suddetti
D'altro
Iato, il cambiamento
impoverimento,
esercitare
ivi compreso
socio-economico
il forte aumento
una funzione di deterrenza
complessivo
della
popolazione
della disoccupazione
giovanile,
nei confronti della istituzionalizzazione
ed il suo
potrebbe
degli anziani, di
cui tenere conto nelle successive fasi di programmazione.
Lett. b)
Per il triennio in considerazione
e, a tutt'oggi, non è stato ancora
strumento di rilevazione del grado di soddisfacimento della popolazione
dei familiari conviventi.
11
messo a punto uno
non autosufficiente e
APR. 2014
10
Direzione Regionale Salute e coesione sociale