IL 27 SETTEMBRE LA 3^A BTA ALL'INIZIATIVA “PULIAMO IL MONDO”: PENSIERI, RIFLESSIONI, IMPRESSIONI, RACCONTI... “Il 27/09/2014 ha avuto luogo l' iniziativa di Legambiente: “Puliamo il Mondo”. A questa iniziativa hanno aderito oltre 1700 comuni in tutta Italia compreso Arezzo. L'ITIS ha partecipato all' iniziativa con la nostra classe 3^ A del settore delle Biotecnologie Ambientali, contribuendo al risanamento e alla pulizia del parco del Pionta....“ (Niccolò) “... Abbiamo fatto questa uscita didattica per la pulizia del parco del Pionta e visto che noi abbiamo scelto di studiare gli esseri viventi e il loro ambiente, è nostro dovere TUTELARLO”. (Gioele) “...la classe 3A Biotecnologie Ambientali si è dedicato al progetto “Puliamo il mondo”, iniziativa di volontariato ambientale, al fine di combattere il degrado e cercare di rendere migliore il posto in cui viviamo....Il nostro presente e il nostro futuro sono condizionati dall’ambiente in cui viviamo; noi studenti vorremo migliorarlo e questo progetto di Legambiente ci ha permesso di muovere il nostro primo piccolo passo per un mondo migliore”.(Angela) “.....La prima missione degli studenti come amici dell’ ambiente è stata compiuta e questi sperano di poter fare ancora molte cose per rendere soprattutto la propria città pulita e decorosa”. (Aurora) “...secondo il mio parere è insufficiente svolgere questa iniziativa solamente una volta all'anno ma dovremmo svolgerla più di frequente. Un altro aspetto fondamentale è il rispetto delle regole e delle norme vigenti. Se tutti i cittadini rispettassero tali regole e comportamenti civili, vivremmo in un mondo più salutare e vivibile”.(Gianluca) "Abbiamo liberato il parco Pionta dai rifiuti e fatto del nostro meglio, raccogliendo sacchi e sacchi di ogni tipo di immondizia....Così abbiamo fatto del nostro meglio, equipaggiati di guanti , scope, sacchi e tanta voglia di iniziare sin da adesso a svolgere il nostro ruolo di "amanti dell'ambiente". Abbiamo così finito la giornata di volontariato, guardando alle nostre spalle prima di andare via: un posto migliore, migliore grazie a noi, nel nostro piccolo".(Simona) “..Abbiamo trovato e visto cose indescrivibili che non ci aspettavamo ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la grandissima quantità di siringhe usate.” (Francesco A.) “... Muniti di guanti e strumenti adatti alla raccolta di rifiuti, abbiamo cominciato a ripulire il parco del Pionta, differenziando i rifiuti in buste diverse. Oltre a ciò abbiamo trovato molte siringhe lasciate lì da chi aveva fatto uso di stupefacenti: queste sono state poi raccolte dagli addetti alla raccolta delle siringhe (volontari adulti). E’ stata un' esperienza molto formativa ed interessate a cui tutti dovrebbero partecipare”.(Francesco G.) “... Tra lo sporco erano presenti molte buste dei panini e materiale scolastico quindi parte dello sporco raccolto era fatto dagli alunni della sede del Pionta”. (Simone S.) “...Così, divisi in gruppi, e accompagnati dai professori, abbiamo cominciato a perlustrare la zona e cercando di fare attenzione a dove camminavamo (ce lo hanno raccomandato 20 volte minimo) raccoglievamo tutto ciò che inquinava e sporcava l'ambiente. Eravamo inoltre muniti di sacchetti per la raccolta differenziata che poco a poco hanno cominciato a riempirsi. Quando l'area più esterna finalmente è stata pulita, ci siamo radunati tutti nel retro della scuola che era la parte che necessitava di più di pulizia. Con 30 paia di mani si fa presto ma non è stato così facile, infatti la parte più insidiosa è stata quella dello scovare (ma non raccogliere) le 68 siringhe (contate) che si trovavano tra le buste di plastica e i rifiuti di merendine e schifezze varie. Con l'aiuto degli operai siamo riusciti a pulire,nel giro di 2 ore circa, l'area intorno alla scuola ... Tra una risata e l'altra, tra una foto e un'altra le ore sono passate così velocemente che non ce ne siamo accorti. Ci siamo divertiti veramente tanto (abbiamo perso anche un'ora di inglese) ed è assolutamente un'esperienza da rifare. “ (Luigi) “...All'inizio ci siamo diretti verso i giardini della stazione dove ci hanno spiegato come dovevamo agire per pulire il parco. In seguito siamo andati verso il Pionta e ci siamo diretti verso la scuola, e lì ci hanno fatto trovare tutti gli attrezzi che ci servivano per poter pulire al meglio e ci hanno consegnato dei guanti, delle scope, dei rastrelli, dei sacchi della spazzatura blu e neri (quelli neri per la carta e quelli blu per tutto il resto: plastica, lattine e vetro). Inoltre ci hanno detto di non raccogliere le siringhe ma di incaricare qualcuno di indicare tutti i posti in cui venivano trovate, in modo che dopo ci sarebbero andati gli incaricati di Legambiente con uno strumento specifico a raccoglierle. Ci siamo messi al lavoro e abbiamo cercato di fare del nostro meglio; abbiamo trovato un numero molto elevato di siringhe e anche di fazzoletti con del sangue...Il posto è abbastanza degradato e pieno di rifiuti, dovremmo rivalorizzarlo perchè è un parco molto bello; ma soprattutto non dovremmo permettere di usarlo per farci determinate cose che lo rovinano e basta! E' stata una bella esperienza, che rifarei molto volentieri. Spero che ne faremo altre di questo genere.. anche perché alla fine è nostro compito pulire l'ambiente visto che siamo stati noi a sporcarlo e a inquinarlo!” (Alice) “...Il nostro “campo di lavoro” è stato il parco del Pionta ad Arezzo, nei pressi della sede del biennio dell’ITIS. Sono state trovate cartacce, bottiglie, vestiti, pacchetti di sigarette, ma soprattutto ci siamo imbattuti in un’innumerevole quantità di siringhe, che hanno dimostrato il livello di gravità della situazione in cui si trova la zona, che non riesce a restare ad un livello accettabile di decoro urbano, oltre a risultare un luogo potenzialmente pericoloso. E’ stata una mattina molto produttiva dato che, anche se a piccoli passi, abbiamo visto un piccolo miglioramento nella qualità dell’ambiente circostante. Il nostro operato è stato sicuramente di grande aiuto per questa iniziativa e per ridurre il livello di inquinamento del parco, ma ciò che speriamo è di aver sensibilizzato soprattutto i ragazzi della nostra età da un punto di vista di rispetto dell’ambiente, in modo che iniziative del genere in futuro non siano più necessarie, o almeno il meno possibile”.(Riccardo) “....Il “raccolto” comprendeva praticamente di tutto: lattine, bottiglie di plastica, accessori scolastici (penne, righe, ecc..), pezzi metallici, involucri alimentari ecc.. Tra tutto questo anche numerose siringhe gettate lì da chissà quanto tempo e molti oggetti di uso comune, come vestiti e ombrelli.” (Melissa) “....a questa iniziativa hanno partecipato sia stranieri che italiani. Noi alunni in specifico ci siamo preoccupati di svolgere la pulizia esterna della sede del Pionta. Armati di scope, guanti e buste della spazzatura abbiamo iniziato con la pulizia del cortile della sede e in seguito alla pulizia dello spazio retrostante, il quale era, purtroppo, in condizioni di degrado assoluto...” (Eduardo) “Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo....Clean Up the World unisce gruppi locali, scuole e istituzioni in un insieme di attività finalizzate a migliorare l'ambiente in cui vivono.In Italia questa iniziativa viene organizzata da Legambiente e la nostra scuola ha aderito a questo progetto, cosi ci siamo ritrovati nel parco del Pionta accompagnati dal prof. Del Gamba e dalla prof. Castellucci, armati delle migliori intenzioni ed entusiasti di dare il nostro piccolo contributo per ripulire e rivalorizzare quest' area. È un parco molto rappresentativo e importante per la nostra città, infatti anticamente vi sorgeva il Duomo vecchio, inoltre in epoca etrusca una necropoli. Purtroppo oggi non è difficile trovare segnali di degrado: rifiuti abbandonati, poca cura per la vegetazione, pericolosissime siringhe abbandonate, aree giochi per bambini in cattive condizioni. Per questo motivo sono molto contento di aver dato il mio piccolo contributo a questa iniziativa molto utile.” (Matteo) “...Ci siamo occupati di pulire la zona del parco del Pionta, riempiendo molti sacchi di rifiuti, dividendo plastica, vetro e lattine dal resto. Purtroppo sono state ritrovate a terra molte siringhe, che sono state raccolte dal personale specializzato. Nonostante abbiamo raccolto solo una minima quantità di rifiuti presenti ad Arezzo, questo evento è stato comunque un’importante campagna di sensibilizzazione per i cittadini. Speriamo che questo gesto simbolico sia di esempio e coinvolga sempre più persone per riuscire a preservare sempre meglio l’ambiente.” (Silvia) "Nella giornata di sabato 27 Settembre noi ragazzi della terza ambientale ci siamo dati molto da fare per pulire una parte della città di Arezzo che sta andando un po’ in degrado, la zona del Pionta...” (Martina) “Si deve porre attenzione all'ambiente: è il nostro ambiente di vita, cioè i luoghi all’interno dei quali abitiamo, lavoriamo e che costituiscono il paesaggio di cui godiamo ogni volta che percorriamo le nostre zone. È lo stesso paesaggio che viene giustamente apprezzato da chi vive in ambienti urbani. Questo ambiente ha bisogno di attenzione, proprio per questo, come ogni anno, associazioni come Legambiente organizzano una giornata per la pulizia dell’ambiente urbano. Anche ad Arezzo, in questa giornata, varie associazioni e scuole, tra cui anche la nostra, hanno partecipato a questo evento. In particolare la classe terza della sezione ambientale si è impegnata nel ripulire il parco del Pionta da rifiuti che sono stati differenziati in base alla loro composizione “ (Elia) “Sabato 27 settembre la classe terza dell'indirizzo di biotecnologie ambientali ha partecipato, insieme ad altre scuole e associazioni, al progetto “Puliamo il mondo” organizzato in diverse città d'Italia. L'iniziativa prevedeva di “armarsi” di vernice, scope e amore per l'ambiente per restituire alla città un aspetto curato e civile. In particolare ai ragazzi della “3^ABA” è stata assegnata la zona del Pionta, vista la vicinanza con le due succursali della scuola. E' proprio intorno ad una di queste che si è concentrato il lavoro e i ragazzi si sono adoperati a raccogliere e dividere i rifiuti sparsi per terra tra le foglie. La sporcizia trovata intorno alla scuola era composta anche dagli involucri delle merendine degli studenti e dall'occorrente per iniettarsi droga. E' stato difficile recuperare plastica e alluminio rispetto ai rifiuti indifferenziati poiché non si possono considerare riciclabili gli oggetti sporchi. Numerosi sono stati i sacchi pieni di immondizia che alla fine della mattinata si contavano e decisamente più gradevole, perfino bella, la vista dei dintorni della scuola senza l'orma pesante della noncuranza dell'uomo”. (Lisa) "....Siamo andati alla sede ITIS del Pionta e personale del Comune ci ha dato picchetti di legno per raccogliere i rifiuti , sacchi per la raccolta differenziata , sacchi neri per materiane non riciclabile , guanti di protezione , pale e ci hanno detto che se vedevamo qualche siringa dovevamo segnalarne la collocazione e che sarebbe arrivato un addetto a raccoglierle in tutta sicurezza. Abbiamo lavorato per tre ore circa , trovando molti rifiuti di plastica, ferro, carte, scale di legno, bombolette di vernice , penne, oggetti di ogni genere e anche, in un buco nel retro della scuola, il “rifugio” di una persona senza casa. Inoltre abbiamo trovato molte siringhe, alcune ancora tappate, altre stappate con ago e liquido". (Simone B.) "....il progetto che prende il nome di "PULIAMO IL MONDO" ci riguarda in mondo diretto, poiché, oltre al fatto di essere un'esperienza fortemente legata al nostro indirizzo scolastico, ci coinvolgeva nel pulire il parco pubblico che si estende intorno a due succursali del nostro Istituto...Abbiamo riscontrato vari tipi di materiali inquinanti, come ad esempio mozziconi di sigarette, lattine, bottiglie in vetro e in plastica, ma anche una buona quantità di rifiuti di tipo "sanitario", come ad esempio siringhe, flaconi di sostanze, buste di medicinali usati e fazzoletti pieni di sangue, che indicano un'incuranza nei confronti dell'inquinamento da parte della popolazione cittadina. E' infatti stato molto chiaro per noi che tale situazione di degrado ambientale è dannosa anche per i cittadini, sopratutto dal punto di vista sanitario, ed è da attribuire alla noncuranza di ognuno di noi, poiché, anche se indirettamente, siamo tutti responsabili di ciò a cui abbiamo assistito,ed è quindi giusto diffondere il messaggio chiave di questa esperienza: basta inquinare!!! C'è anche da fare un appunto alle autorità pubbliche competenti che non intervengono in alcun modo in un ambiente circostante a delle strutture ospedaliere e scolastiche " (Gabriele) "....Sabato 27 settembre 2014 la classe 3^A Biotecnologie Ambientali dell'Istituto Tecnico Galileo Galilei ha aderito e partecipato con vigore all'iniziativa internazionale “Puliamo Il Mondo”. Di cosa si tratta? “Puliamo Il Mondo” è l'edizione italiana di “Clean Up The World”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente" che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione di associazioni, aziende, comitati, amministrazioni cittadine e scuole, tra le quali istituti comprensivi e istituti di istruzione superiore come il nostro. ... Con questa iniziativa vengono liberati dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo. .... A livello locale noi alunni, forniti delle necessarie attrezzature, ci siamo occupati di rendere più presentabile e agibile il parco del Pionta, in particolar modo di ripulire dai numerosi rifiuti la parte sul retro della succursale del nostro istituto. Nel sito considerato, notevolissima è stata la presenza di siringhe utilizzate dai tossicodipendenti, così come sono stai ritrovati contenitori per le sostanze stupefacenti e fazzoletti insanguinati per tamponare. All'interno del parco vi erano anche molti rifiuti e giacigli improvvisati dai clochard, che abbiamo rimosso. Altri volontari si sono invece occupati del giardino del Campo di Marte, dietro alla stazione, nel quale, oltre che ripulire il terreno da fogliame e rifiuti, hanno provveduto alla verniciatura dei muri e dei raccoglitori per l'immondizia. I ragazzi della 3 ABA hanno imparato che ci vuole poco per sporcare, ma tanta fatica e impegno per ripulire. Tutto ciò si potrebbe evitare comportandosi in maniera educata e civile non solo in casa propria, ma anche negli ambienti pubblici." (Arianna) "...Nonostante il lavoro che abbiamo svolto rimangono ancora molte cose da fare. Un altro aspetto assai preoccupante, secondo me, non è la quantità di siringhe che abbiamo trovato, ma il fatto che si trovino dietro una scuola, luogo dove questi oggetti non dovrebbero assolutamente essere." (Davide) "... devo dire che è stata un'esperienza davvero bella e istruttiva e ho capito che gli esseri umani possono essere veramente ignoranti: gettare in un campo buste della spazzatura con i bidoni lì a 10 metri è da veri ignoranti!....Insomma, questa è stata un'esperienza utile, ma credo che giornate come questa non vadano organizzate solo una volta all'anno..., ma almeno una volta al mese, per riportare il nostro paese almeno alla decenza" (Daniele) "...Il degrado era infinito: trovavamo in ogni angolo lattine, plastiche e perfino indumenti, per non parlare delle siringhe, alle quali stavamo molto attenti. I sacchi, a fine mattinata, erano pieni: era stato faticoso, ma noi stessi sapevamo che quello era nemmeno un quarto dello sporco presente..." (Luca) "....I rifiuti speciali sono stati raccolti in appositi contenitori di plastica rigida destinati all'inceneritore. E' stata inoltre smantellata l'"abitazione di fortuna" abbandonata di una persona senza casa, collocata all'interno del muro posteriore della scuola. L'esperienza di questo progetto mi ha colpito e interessato ache perchè era la mia prima esperienza, ma soprattutto perché ho constatato dal vivo il degrado ambientale di un'area apparentemente "normale", utilizzata quotidianamente dagli studenti: Ciò che mi ha molto turbato è stato il numero elevato di siringhe usate, talvolta con presenza di materiale biologico, in un'area molto frequentata." (Irene)
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