APPENDICE II Francesco Maria Paradiso. Mediterraneo 36.2 1SPlMJEPOEB Esempi di composizione elettroacustica 183 Il comporre musicale nell’età dell’informatica Composizione strumentale, composizione elettroacustica, composizione assistita dal calcolatore, computer music e interazioni digitali, drammafonia e musica applicata, sonorizzazione, sound design, sono questi alcuni dei campi possibili del panorama compositivo-creativo e dell’espressione musicale-sonora nell’età dell’informazione automatica. Per tutto quello che porta con sé (tecnologia divenuta stile, assenza strumentale e, come scrisse H. di scrittura e visività, interazione fra , «nata proprio autore ed ascoltatore, sonorità senza sul punto d’intersezione fra limiti, ecc.) la musica elettronica, la p repoca” o g r edella s s ostoria t e cdella n o l musica, ogico ed “terza iniziata dopo le grandi ere della musica illuminismo estetico», è uno dei vocale e strumentale e, come scrisse H. in terreni più problematici ed Stuckenschmidt, «nata proprio sul punto apparenza senza confini del d’intersezione fra progresso tecnologico musicale e del sonoro del ed illuminismo estetico», è uno dei terreni ventunesimo secolo.senza Dalla più problematici ed in apparenza seconda metà delsonoro ‘900,deli suoni confini del musicale e del ventunesimo secolo. Dalla seconda creati sinteticamente sonometà entrati del ‘900, i suoni creati sinteticamente nell’orizzonte dei più e la pratica sonoelettroacustica entrati nell’orizzonte più e la si èdeiradicata nel pratica elettroacustica si è radicata nel metabolismo dei compositori per metabolismo dei compositori per i quali quali non v’è distinzione alcuna noniv’è distinzione alcuna fra “musica e fra “musica e musica”. Con musica”. Con consapevolezza e realismo già nel 1976 L. Berio si spinse ad affermare: consapevolezza e realismo già «La musica elettronica in un si certo senso ad nel 1976 L. Berio spinse “non esiste più”, perché è dappertutto e affermare: «la musica elettronica fa parte del pensare musicale di tutti i in un certo senso “non esiste giorni». più”, perché è dappertutto e fa parte del pensare musicale di 184 Francesco Maria Paradiso, Mediterraneo 36.2, per clarinetto in si bemolle e ‘live electronics’, Ed. Rugginenti, Milano. La prima pagina. 193 mediterraneo 36.2 Mediterraneo 36.2 per clarinetto e ‘live electronics’ IL TEMPO DIRETTO Il tempo diretto o reale “si riferisce alla sintesi/ elaborazione del suono in cui i calcoli sono effettuati determinando anche la velocità di risposta del sistema. Nella sintesi/elaborazione in tempo diretto o reale il flusso dei dati passa direttamente alla scheda audio ed il suono può essere ascoltato nello stesso tempo in cui viene generato o con ritardi minimi”. (cfr. A. Cipriani M. Giri, Roma 2009, p. 47) IL TEMPO DIFFERITO Il tempo differito “si riferisce alla sintesi/ elaborazione senza che venga necessariamente determinata la velocità di risposta del sistema. Nella sintesi/elaborazione in tempo differito i dati che rappresentano un suono vengono salvati in un file audio e solo successivamente il suono potrà essere ascoltato”. Francesco Maria Paradiso, Mediterraneo 36.2, (2004) per clarinetto in si b. e ‘live electronics’. Ed. Rugginenti, Milano. Il titolo della composizione è riferito alla densità media delle acque del Mar Mediterraneo. Il lavoro è caratterizzato dall’impiego di una notevole quantità di articolazioni, effetti strumentali, di figure e di timbri elettroacustici, dall’utilizzo di differenti modi d’attacco, di produzione del suono e di tecniche strumentali; ed ancora da diversi procedimenti di trattamento (sintesi ed elaborazione) del suono in tempo diretto o reale. Mediterraneo 36.2 è un brano concepito sopra frammenti di un canto popolare siciliano: la “ladàta” (cfr. Alberto Favara, Canti della terra e del Mare di Sicilia, I vol., Ricordi 19071959). Nata fra XIII e XVI secolo in cittadine e villaggi al centro dell’isola, la “ladàta” sembra possedere la più antica e completa struttura (testi, espressione lirica, linee melodiche) fra i canti popolari “della terra e del mare” di Sicilia. La “ladàta” è il lamento (la Lamentatio, in dialetto siciliano: lamentu, lamintanza) per la Passione di Cristo e il dolore di Maria, cantato ancora oggi durante i rituali processionali della Settimana Santa nell’area di Caltanissetta – cittadina del centro dell’isola - da gruppi maschili di cantori formati da una o due voci soliste con accompagnamento di più voci. (Ibidem) 185 mediterraneo 36.2 l’articolazione della forma e l’elaborazione del suono Mediterraneo 36.2 è diviso in tre parti principali. parte prima La prima parte è divisa in tre sezioni: [A], [B], [C]. Sezione [A]. In [A] una serie di figure veloci e virtuosistiche sono interposte fra quattro brevi frammenti della melodia popolare variata da brevi glissandi, scivolamenti ed oscillazioni microtonali. I frammenti sono trattati con operazioni di micro trasposizione d’altezza (Harmonizers – Harm.) e diversi tipi di riverberazione (Reverb Effect – Rev. Eff.). Tramite quattro buffers di memoria (registra – Record buffer, e rimanda – Play) viene composta, ed eseguita in tempo reale dall’esecutore elettronico, un’”eco” (una linea di ritardo) di frammenti melodici non trattati. Sezione [B]. In [B] una serie di intervalli di ampiezza differente e di brevissima durata assieme ad articolazioni ripetute e d’andamento virtuosistico sono inframezzate da pause e da elaborate cellule ritmico-melodiche caratteristiche della linea originale. La seconda parte è trattata con sintesi granulare (Gran.) ed effetti di trasposizione d’altezza (Harm.). Sezione [C]. In [C] una sezione di concezione e struttura polifonica e multitimbrica che conclude la prima parte. I suoni singoli, i suoni multifonici (ossia insiemi di suoni omogenei con armonici di intensità più o meno eguale, e insiemi con suoni di timbro differente prodotti dall’emissione ravvicinata, un semitono circa, di due suoni con sovrapposizione dei relativi armonici) ed il passaggio dagli uni agli altri e viceversa, sono trattati con operazioni di filtraggio (Comb filters – FLT.) e di trasposizione d’altezza (Harm.). 186 BUFFER Un buffer è un’area (o uno spazio) di memoria creata per contenere dei dati temporaneamente. FILTRAGGIO Il filtraggio è una operazione di trattamento del segnale che permette la trasformazione dello spettro di un qualsiasi segnale in maniera finalizzata. FILTRO Il filtro è un dispositivo che modifica lo spettro di un segnale ed agisce enfatizzando o attenuando determinate frequenze. A livello percettivo, la manipolazione dello spettro determina un cambiamento nel timbro di un suono. MULTIFONICO Il termine multifonico (multiphonic) indica nei legni “la generazione simultanea di più frequenze di vibrazione nella singola colonna d’aria di uno strumento”. (cfr. B. Bartolozzi, Nuovi suoni per i legni, Milano 1974, p. 35).
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