Il successo di... un'altra storia (caffè alzheimer) 2014 Si è chiuso, presso la sede del Q.2 a Villa Arrivabene, il ciclo dei caffè alzheimer 2014 organizzato dalla CSD- Diaconia Valdese Fiorentina, grazie alla Casa di Riposo il Gignoro, in collaborazione con il Q.2 e la Biblioteca Comunale L. Luzi, e arrivato quest'anno alla sua terza edizione. Un ciclo importante, coinciso con il vero e proprio “decollo” dell'iniziativa, alla quale il Gignoro ha lavorato molto in questi anni, contando sui propri operatori, qualificati sia nel lavoro socioassistenziale con gli anziani che nelle attività innovative (alcune delle quali utilizzate nel corso dei caffè) e su un finanziamento del progetto grazie all'otto per mille della Tavola Valdese. Il Comune di Firenze, tramite il Quartiere 2 e le commissioni cultura e sociale, ha dato il proprio sostegno politico, concretizzatosi con l'offerta delle sedi della biblioteca comunale M. Luzi e di Villa Arrivabene, in cui si sono svolti gli incontri, oltre che con la preziosa collaborazione degli operatori pubblici dei due enti. Da ricordare il sostegno per la stampa dei materiali di promozione e la collaborazione dell'Ufficio sociale allargato e della locale Rete di Solidarietà nell'informazione pubblica data a chi si rivolge al proprio centralino e l'aiuto nell'organizzazione di ulteriori servizi di volontariato per favorire la frequenza ai caffè ( accompagnamenti). Il lavoro di rete, appena descritto, fa da contrappunto al lavoro “corale” che anche quest'anno ha animato l'organizzazione e lo svolgimento degli 11 incontri dei Caffè, i quali hanno registrato complessivamente circa 110 presenze, tra persone affette da demenze senili, familiari e “caregivers” a vario titolo (badanti, volontari). Gli incontri, svoltisi da da gennaio a giugno, avevano una programmazione ben precisa e un tema conduttore, ideato con l'obiettivo di fornire ai partecipanti gli stimoli idonei ad attivarne i livelli emotivi, esperenziali e di “ricordo”, senza tralasciare l'offerta culturale e lo spazio di ascolto dedicati ai familiari ed accompagnatori. Luoghi e momenti dove le persone hanno potuto incontrarsi liberamente, interrompere la solitudine dove spesso la malattia li confina ed incontrare gli operatori esperti del Gignoro insieme ai conduttori delle attività di altre Associazioni ed “amici” del progetto, il cui contributo è stato fondamentale per la buona riuscita degli appuntamenti. Un ulteriore motivo di soddisfazione per la Casa di Riposo il Gignoro è la collaborazione di tutte le figure interne alla struttura che hanno lavorato all'iniziativa, senza dimenticare l'apporto offerto dai volontari, internazionali e del servizio civile nazionale, oltre che i tirocinanti e i singoli volontari: una rete interna quanto mai completa e appassionata. L'esperienza dei Caffè appena conclusa sintetizza felicemente il significato concreto del “lavoro di rete”, cosa questo implichi quando pubblico e privato si incontrano positivamente, attivando le sinergie di un contesto territoriale e connettendo i molteplici aspetti di una problematica complessa come quella della malattia di alzheimer e delle demenze senili. Luglio 2014 Ufficio Comunicazione e sviluppo DVF
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