La Napoli di Sir William Hamilton torna a vivere con Di Meo

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La Napoli di Sir William
Hamilton torna a vivere con Di Meo
Januaria Piromallo* Ogni anno una location diversa, vini di buona annata, parterre di alto rango, questa è la
formula del party itinerante di Generoso Di Meo, prima ginecologo poi enologo e miglior...
Ogni anno una location diversa, vini di buona
annata, parterre di alto rango, questa è la formula
del party itinerante di Generoso Di Meo , prima
ginecologo poi enologo e miglior promoter di se
stesso. Aggiungete poi un'energia inesauribile e
contagiosa. Il risultato quest'anno sono 500 inviti
del gotha aristocratico per la festa alla Royal
Academy of Arts di Londra, tempio della cultura.
Ma, ahimè, gli altri metà di mille rimarranno a
bocca asciutta: «Il servizio d'ordine quest'anno è
rigidissimo. Mi hanno imposto di rispettare il
numero, mi dispiace per tutti quelli che si
sentiranno esclusi...», dice Generoso mentre è in
partenza per Londra.
In anteprima per Il Tempo svela alcuni dettagli del
party top secret: «Ci sarà un'etichetta speciale,
abbinata a una vinificazione speciale, creata nelle
nostre cantine Si tratta appunto della “Selezione
Hamilton” di Taurasi Riserva (vendemmia 2007). Con questa mostra, quest’anno ho voluto rinsaldare
il rapporto tra la Capitale inglese e Napoli, l’ex Capitale del Regno delle Due Sicilie, attraverso gli scatti
del fotografo Massimo Listri che rievocheranno la Napoli di Sir William Hamilton, grande collezionista
di quadri e oggetti molto apprezzati dai visitatori del Grand Tour, all’epoca stupiti dal fascino, appena
venuto alla luce, di Pompei ed Ercolano».
Ogni anno un tema diverso, come si vestiranno le signore? «Come le dame da Grand Tour, ma basta
anche un tocco di eleganza d'antan, una veletta, un bastone da passaggio, un ombrellino, una borsetta
vintage, un cappellino un po' fru fru. Me le immagino in promenade lungo Via Caracciolo. La cura del
dettaglio è la mia filosofia. E si festeggerà pure il XIII calendario realizzato dall'Associazione culturale
“Di Meo Vini ad Arte”, ormai diventato the Cult, sembra quasi che abbia sostituito il padre di tutti i
calendari, quello Pirelli. Sulle alture dell'Irpinia, raggiungi l'azienda di famiglia di Salza dove
quest'anno si è stappato il Fiano di AV 2000 Selezione Erminia Di Meo, dedicato alla sorella. Un
progetto mirato a far conoscere e comprendere il grande talento di questo vino bianco irpino che, in
questa speciale etichetta, esce sul mercato dopo 14 anni dalla vendemmia.
Varchi l'ingresso della villa ottocentesca. Tutto è partito da qui, Generoso, visioni strategiche e fiuto
ineccepibile, con suo fratello Roberto si sono spinti ben oltre le vigne della loro terra. Teatri, musei e
ambasciate di tutto il mondo, gli spalancano le porte. Da New York a Madrid, passando per Mosca, e
vabè l'abbiamo detto il prossimo appuntamento è propria la Russia della zarina Caterina. Andando a
ritroso nella memoria: «Il mio progetto è nato in cantina, davanti alle vecchie botti. I primi spnsor sono
state realtà locali. Poi sono arrivati i big. La cosa più divertente è trovare le location: da Cipriani Wall
Street, al hotel particulier du Marais a Parigi, dall' aeroporto di Tempelhof a Berlino al museo di
Capodimonte a Napoli». Il party più glamour fra tanti? "Non saprei, forse quello di Marrakesch, da mille
e una notte. O quello cultural chic al museo Nazionale di Varsavia».
Januaria Piromallo* ; * scrittrice de Il sacrificiodi Eva Izsak