Comune di Vigonza PIANO di AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE PAES The Covenant of Mayors (D.C.C. 48/2009) Campagna Commissione Europea SEE Sustainable Energy for Europe Con il contributo di: Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union Con il supporto tecnico di: Ing. Andrea Rodighiero – SOGESCA Srl Dott. Emanuele Cosenza – SOGESCA Srl Università IUAV di Venezia Unità di Ricerca Energia e Città Conurbant Website: http://www.conurbant.eu Disclaimer La responsabilità del contenuto di questa pubblicazione è esclusivamente degli autori. Esso non riflette necessariamente l’opinione della Comunità Europea. La Commissione Europea non è responsabile per qualsiasi uso possa essere fatto delle informazioni contenute nel presente documento. Indice 1 1.1 1.2 1.3 1.4 2 3 Introduzione Cose’è un PAES Finalità del PAES Orizzonte temporale I cambiamenti climatici in atto Il quadro di riferimento della politica energetica 2.1 La politica energetica comunitaria 2.2 La politica energetica nazionale 2.3 Il contesto regionale 2.4 La politica energetica per il settore dell’edilizia 2.4.1 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nel quadro normativa comunitario 2.4.2 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nel quadro normativo nazionale 2.4.3 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nella disciplina regionale 6 6 7 8 10 L’Inventario delle emissioni Nota metodologica Inquadramento ed assetto territoriale del Comune di Vigonza La struttura economica Il sistema infrastrutturale e la mobilità Il profilo energetico I consumi 3.6.1 La Pubblica Amministrazione 3.6.2 Il settore residenziale 3.6.3 Il settore terziario 3.6.4 Il settore Trasporti 3.6.5 Il settore Industriale 3.6.7 Il settore rifiuti urbani 3.6.8 Il consumo complessivo del territorio 3.7 Produzione locale di energia 12 12 12 16 19 21 21 21 23 24 25 27 28 28 30 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 4 4.1 5 1 1 1 2 2 Concertazione e partecipazione Coinvolgimento dei portatori di interesse Il Piano d’Azione 5.1 La strada già percorsa 5.1.1 Produzione locale di energia 5.1.2 Edifici, impianti e strutture opache 5.1.3 Edifici, impianti e strutture opache 5.1.4 Miglioramento della raccolta differenziata 5.2 Piano d’Azione futuro 6 6.1 Monitoraggio del Piano e descrizione dei progressi Gli indicatori 10 11 11 31 34 35 35 38 39 40 42 81 81 1. Introduzione 1.1 Cos’è un PAES Nell’Unione Europea la domanda di energia negli edifici rappresenta il 40% di tutto il consumo finale di energia, mentre un altro 30% è richiesto dallo stato attuale dei trasporti. Questo consumo si concentra nelle città e nelle aree urbanizzate che gravitano loro attorno, dove sono insediati più della metà dei residenti e dove si svolgono la maggior parte delle funzioni antropiche quotidiane (risiedere, studiare, lavorare, acquistare, etc.). Questo elevato consumo è anche l’indicatore dell’alto potenziale delle misure di risparmio energetico che è possibile applicare in questi territori per ridurre i costi e per aumentare la qualità ambientale, e sono alla base delle azioni di incoraggiamento (anche finanziario) dell’Europa verso le comunità 'intelligenti' che vadano verso soluzioni “integrate e sostenibili in grado di offrire energia pulita e sicura a prezzi accessibili ai cittadini, ridurre i consumi e creare nuovi mercati”. Da queste premesse nasce la definizione europea di smart city in cui l’ottimizzazione degli aspetti energetici della vita di una città, quali i consumi elettrici, termici, efficienza energetica e mobilità, assumono un ruolo fondamentale. ll PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) è uno degli strumenti messi a disposizione a livello europeo per questo obiettivo ed è definito dal Patto dei Sindaci. E’ questa un’iniziativa della Commissione Europea per coinvolgere attivamente le città nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale mediante il conseguimento degli obiettivi “20-20-20”, che prevedono, entro il 2020 e rispetto ai livelli del 1990, la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento dell’efficienza energetica del 20%,e l’incremento del 20% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per l’applicazione del PAES a livello locale, le amministrazioni comunali sono chiamate a fare una seria riflessione sulle modalità di funzionamento della propria città riguardante l’analisi attuale dei consumi energetici nei diversi settori (pubblico/privato, residenziale/produttivo, trasporti) e sulla costruzione di una visione di medio-lungo termine per la riduzione dei costi energetici. 1.2 Finalità del PAES Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa incentrata su interventi a livello locale nell’ambito delle competenze dell’autorità locale. Il PAES si concentra quindi su azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 ed il consumo finale di energia da parte degli utenti finali. L’impegno assunto dall’Amministrazione Comunale copre quindi l’intera area geografica di competenza del Comune di Vigonza e riguardano sia il settore pubblico che quello privato. L’Amministrazione, aderendo all’iniziativa Patto dei Sindaci ed avviando la raccolta dei dati di consumo energetico sul proprio territorio finalizzati alla stesura di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, da il buon esempio, adottando delle misure di spicco per i propri edifici, gli impianti ed il proprio parco automobilistico. Gli obiettivi principali dell’Amministrazione riguardano gli edifici, le attrezzature e gli impianti. Il PAES include anche gli interventi relativi alla produzione locale di elettricità 1 (principalmente tramite impianti fotovoltaici), e la generazione locale di riscaldamento. Il PAES copre quelle aree in cui l’Amministrazione è in grado di influenzare il consumo di energia a lungo termine (come la pianificazione territoriale). Gli elementi chiave per la preparazione del PAES sono: 1.3 svolgere un adeguato inventario delle emissioni; assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche; garantire un’adeguata gestione del processo; assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto; essere in grado di pianificare ed implementare progetti sul lungo periodo; predisporre adeguate risorse finanziarie; integrare il PAES nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve entrare a far parte della cultura degli Amministratori); documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a punto dagli altri comuni aderenti al Patto dei Sindaci; garantire il supporto degli stakeholder e dei cittadini. Orizzonte temporale L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020. Il PAES indica quindi chiaramente al suo interno, le strategie che l’Amministrazione intende intraprendere per raggiungere gli obiettivi previsti per il 2020. Poiché non sempre è possibile programmare in dettaglio tutte le misure ed i budget concreti per un periodo mediamente lungo, all’interno del documento sarà presente una distinzione fra: una visione con una strategia di lungo periodo e degli obiettivi sino al 2020, che comprende un impegno formale in aree come quella della pianificazione territoriale, trasporti, e mobilità, appalti pubblici, standard per edifici nuovi o ristrutturati; misure dettagliate per i prossimi 2-3 anni che tradurranno strategie e obiettivi in azioni. Visione a lungo termine e misure dettagliate saranno parte integrante del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. 1.4 I cambiamenti climatici in atto Il clima del nostro pianeta è dinamico e si sta ancora modificando da quando la Terra si è formata. Le fluttuazioni periodiche nella temperatura e nelle modalità di precipitazione sono conseguenze naturali di questa variabilità. Vi sono comunque delle evidenze scientifiche che fanno presupporre che i cambiamenti attuali del clima terrestre non dipendano esclusivamente da cause naturali: l’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera sta causando un corrispondente incremento della temperatura globale della Terra. 2 Anche nel Veneto si registra, a livello climatico, quanto sta accadendo su scala spaziale maggiore, ossia una tendenza alla crescita dei valori termici e a una diminuzione delle precipitazioni. L’analisi sui dati climatici del Veneto degli ultimi 50 anni (periodo 1956-2004), è stata effettuata dal Centro Meteorologico ARPAV di Teolo, utilizzando un set di 9 stazioni per i dati di temperatura e di 49 stazioni per i dati di precipitazione. L’aumento delle temperature Le medie annuali delle temperature massime giornaliere registrano nel periodo 1956-2004, indicano un incremento medio di circa 0.46°C per decennio. Fig.1: andamento delle temperature massime in Veneto dal 1956 al 2004: la linea rossa rappresenta l’andamento mediato su un intervallo di 5 anni, la linea nera rappresenta la tendenza lineare stimata. È importante rilevare che la crescita più significativa dei valori di temperatura massima si colloca negli ultimi 20 anni circa, mentre, nel precedente periodo l’andamento appare mediamente più stazionario. La diminuzione delle precipitazioni Per quanto riguarda le precipitazioni, in analogia a quanto osservato in media nell’area mediterranea, in Veneto si registrano, nel periodo analizzato, dei valori totali annui in calo con una diminuzione media per decennio di circa 34 mm. 3 Fig.2: andamento delle precipitazioni annue in Veneto dal 1956 al 2004: la linea rossa rappresenta l’andamento mediato su un intervallo di 5 anni, la linea nera rappresenta la tendenza lineare stimata. Dall’analisi della figura 2 si può osservare un primo periodo, dal 1956 alla fine degli anni ’70, caratterizzato dalla presenza di diverse annate, anche consecutive, molto piovose mentre successivamente sembra aumentare notevolmente la variabilità interannuale con alternanza di annate siccitose ad annate piovose. L’aumento dei gas serra Il clima è influenzato dalle concentrazioni in atmosfera di alcune sostanze che, trattenendo la radiazione a onda lunga emessa dalla terra, inducono un aumento della temperatura troposferica e danno origine all’“effetto serra”. Nell’ultimo secolo le attività umane hanno provocato un significativo incremento delle concentrazioni in atmosfera di anidride carbonica (CO2) e di altri gas a effetto serra, come il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O) e i clorofluorocarburi (CFC), determinando così un aumento dell’effetto serra naturale. Le emissioni di CO2 in Veneto derivano principalmente dalla combustione delle fonti primarie di energia di origine fossile (in particolare petrolio, carbone e gas naturale) e dipendono quindi dalle quantità e dalla qualità dei combustibili fossili consumati annualmente. In particolare, i macrosettori maggiormente responsabili dell’emissione di CO2 sono le centrali elettriche (35%), i processi industriali (18%), il terziario e l’agricoltura (17%) e i trasporti stradali (15%). La concentrazione di CO2 in atmosfera è misurata presso l’Osservatorio dell’Aeronautica Militare di Monte Cimone a una quota di 2.165 metri sul livello del mare, dal 1978 al 2001, sotto l’egida del GAW (Global Atmosphere Watch) dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO: World Meteological Organization). La concentrazione di CO2 in atmosfera (espresso in ppm) rappresenta la concentrazione di gas misurato nella libera atmosfera ed è un ottimo indicatore dell’incremento prodotto complessivamente dall’attività umana. 4 Nella Figura 3 si osserva un incremento costante dal 1978 (concentrazione misurata pari a circa 336 ppm) fino al 2001, quando si è registrato un valore medio di 371 ppm, con una crescita globale di 1,6 ppm/anno. La bassa crescita osservata nel 1992 è dovuta all’eruzione del vulcano Pinatubo, avvenuta nel 1991, mentre il forte incremento osservato nel 1998 su quasi tutto il pianeta fu causato da una fase intensa de El Niño-Southern Oscillation. Infine, è da notare la variabilità ciclica della concentrazione all’interno di ciascun anno, che riflette la variabilità stagionale di emissione/assorbimento di CO2 della biosfera (fotosintesi clorofilliana). Fig. 3 - Concentrazione di CO2 in atmosfera. (Fonte: ARPAV: Anno 2006) 5 2. Il quadro di riferimento della politica energetica 2.1 La politica energetica comunitaria A livello europeo, i primi passi verso una politica energetica comune sono stati fatti a partire dalla seconda metà degli anni ’90, soprattutto per quanto riguarda la promozione di un mercato liberalizzato dell’energia, e con la ratifica del Protocollo di Kyoto, nel 2002, si sono gettate le basi per una comune politica europea che individui le azioni da realizzare per costruire un sistema di produzione e consumo di energia compatibile con la tutela dell’ambiente e coerente con uno sviluppo sostenibile. Con il libro verde, dell'8 marzo 2006, "Una strategia europea per un'energia sostenibile, competitiva e sicura" - COM(2006) 105 - la Commissione ha dato forma ad una precisa politica energetica europea di fronte alle numerose sfide in termini di approvvigionamento e di effetti sulla crescita e sull'ambiente in Europa, ponendo le basi per il raggiungimento degli obiettivi economici, sociali e ambientali individuati. La Commissione individua tre obiettivi principali della politica energetica europea: - la sostenibilità, per lottare attivamente contro il cambiamento climatico, promuovendo le fonti di energia rinnovabili e l'efficienza energetica; - la competitività, per migliorare l'efficacia della rete europea tramite la realizzazione del mercato interno dell'energia; - la sicurezza dell'approvvigionamento, per coordinare meglio l'offerta e la domanda interne di energia dell'UE nel contesto internazionale. Nel Giugno 2009 sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea gli atti legislativi che costituiscono il cosiddetto “Pacchetto Clima ed Energia” che rappresenta una vera e propria svolta a favore della sostenibilità e della sicurezza energetica europea. Con esso acquisiscono valore giuridico vincolante gli obbiettivi del 20 – 20 – 20 con i quali l’Unione europea si è impegnata ad aumentare l’efficienza energetica del 20%, ridurre il consumo di energia del 20% ed aumentare il ricorso a fonti energetiche alternative del 20%, entro il 2020. Tra gli strumenti realizzati per favorire il risparmio di energia e dell’efficienza energetica, si ricorda la direttiva 2002/91/CE sulla disciplina delle prestazioni energetiche in edilizia aggiornata dalla direttiva 2010/31/UE, che individua requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici e disciplina i criteri generali della certificazione energetica degli edifici. Tale direttiva è stata recepita nel nostro Paese con il D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i., che avvia un nuovo sistema di progettazione degli edifici mirato all’efficienza energetica, e prevede la certificazione energetica degli edifici quale strumento di sensibilizzazione e di indirizzo del mercato immobiliare. 6 2.2 La politica energetica nazionale La recente approvazione della nuova direttiva europea per l’efficienza energetica, la 2012/27/Ue, chiede agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica. I principali ambiti sui quali si dovrà agire sono i seguenti: • Edifici (articolo 4 e 5) • Appalti pubblici (articolo 6) • Utilities (articolo 7) • Diagnosi energetiche (articolo 8) • Contatori intelligenti (articolo 9) • Contabilizzatori di calore (articolo 9) • Informazioni sui consumi in fattura (articolo 10) • Informazione e coinvolgimento dei consumatori (articolo 12) • Promozione del mercato dei servizi energetici (articolo 18) • Strumenti finanziari e fondo nazionale Coerentemente con queste necessità, la nuova Strategia Energetica Nazionale si incentra su quattro obiettivi principali: 1. Ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei. E’ questa l’area in cui si parte da una situazione di maggior criticità e per la quale sono necessari i maggior sforzi: differenziali di prezzo del 25% ad esempio per l‘energia elettrica hanno un impatto decisivo sulla competitività delle imprese e sul bilancio delle famiglie. 2. Continuare a migliorare la nostra sicurezza e ridurre la dipendenza di approvvigionamento dall’estero, soprattutto nel settore gas. Partiamo da una buona situazione, ma è necessario migliorare soprattutto la capacità di risposta ad eventi critici (come la crisi del gas del febbraio 2012 ci ha dimostrato), e ridurre il nostro livello di importazioni, che oggi costano al Paese circa 62 miliardi di euro l’anno. 3. Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico. Considerando le opportunità, anche internazionali, che si presenteranno in un settore in continua crescita (stimati 38 mila miliardi di investimenti mondiali al 2035) e la tradizione e competenza del nostro sistema industriale in molti segmenti, lo sviluppo del settore industriale energetico è un obiettivo in sé della strategia energetica. 4. Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal “Pacchetto europeo Clima Energia 2020” e mantenere gli alti standard raggiunti in termini di qualità del servizio. Tutte le scelte mireranno ad un mantenimento e miglioramento degli standard ambientali, già oggi tra i più elevati al mondo. Nel medio-lungo periodo (2020, principale orizzonte di riferimento di questo documento), per il raggiungimento degli obiettivi la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure a supporto avviate o in corso di definizione: 1. La promozione dell’Efficienza Energetica, strumento più economico per l’abbattimento delle emissioni, che porta importanti benefici grazie alla riduzione delle importazioni di 7 combustibile e quindi dei nostri costi energetici, e con un settore industriale ad elevato potenziale di crescita. 2. Lo sviluppo dell’Hub del Gas sud-europeo, tramite il quale possiamo diventare il principale ponte per l’ingresso di gas dal Sud verso l’Europa, creando un mercato interno liquido e concorrenziale, con prezzi allineati a quelli degli altri Paesi europei. 3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali possiamo superare gli obiettivi europei di sostenibilità (‘20-20-20’) contenendo la spesa in bolletta, con benefici di sostenibilità e sicurezza di approvvigionamento, e di sviluppo di un settore in forte crescita. 4. Il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi, tramite cui è possibile raddoppiare l’attuale produzione, con importanti implicazioni in termini di investimenti, occupazione, riduzione della bolletta energetica ed incremento delle entrate fiscali. 5. Lo sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico, per affrontare le criticità del settore mantenendo e sviluppando un mercato libero e pienamente integrato con quello europeo, in termini sia di infrastrutture che di regolazione e competitivo in termini di prezzi finali. 6. La ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, con la quale accompagnare il settore verso una progressiva ristrutturazione e ammodernamento, raggiungendo gli obiettivi europei e garantendo elevati standard di servizio e competitività per il consumatore. 7. La modernizzazione del sistema di governance, con l’obiettivo di rendere più efficace e più efficienti i nostro processi decisionali. La realizzazione di questa strategia consentirà un’evoluzione del sistema graduale ma significativa, con i seguenti risultati attesi al 2020: • -15 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall’82 al 65% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza energetica, aumento rinnovabili, maggiore produzione nazionale di idrocarburi e minore importazione di elettricità; • 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi); • -19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 1990. 2.3 Il contesto regionale Il Burden Sharing individua l’obiettivo di incidenza delle fonti rinnovabili sui Consumi Finali Lordi al 2020. La Regione del Veneto, con la recente adozione (Dgr n. 1820 del 15/10/2013) del Piano Energetico Regionale, sulla base dei dati raccolti nella fase di analisi, quantifica l’effettivo impegno legato al conseguimento dell’obiettivo imposto dal Burden Sharing, sia in termini di risparmio energetico che di fonti rinnovabili. Il Burden Sharing si traduce nella definizione di obiettivi specifici regionali, espressi dalla seguente formula: 8 (consumi finali lordi coperti da fonti energetiche rinnovabili) (consumi finali lordi totali) espresso in % Il valore nazionale assegnato a tale obiettivo al 2020 è pari al 17% e l’obiettivo assegnato alla Regione del Veneto con D.M. 15 marzo 2012 (c.d. “Burden Sharing”) è pari al 10,3%. Si evidenzia che “i consumi finali lordi” (denominatore) comprendono i consumi di energia elettrica, termica e di carburanti per i trasporti, mentre “i consumi finali lordi coperti da fonti energetiche rinnovabili” (numeratore) comprendono l’energia prodotta da rinnovabili (FER-E + FER-C) con esclusione dei consumi coperti da fonti rinnovabili nei trasporti FER-T (per quanto esposto nel capitolo dedicato al “Burden Sharing”). Le stime e gli scenari elaborati nel Piano Energetico Regionale (scenario tendenziale e scenario di efficienza e di risparmio energetico) e i relativi obiettivi imposti dal Burden Sharing alle regioni non possono non tenere conto delle conseguenze legate all’attuale crisi mondiale. I valori di produzione di energia da FER sono calcolati sull’ipotesi di consumi finali lordi al 2020 pari a 12.349 ktep6. L’effetto dell’attuale crisi ha causato una diminuzione dei consumi energetici, comportando una rivisitazione al ribasso del trend di aumento dei consumi energetici previsti al 2020. Pertanto i valori di riferimento dei consumi finali lordi con cui calcolare gli obiettivi del Burden Sharing, espressi nella percentuale del 10,3% al 2020, sono pari a 11.923 ktep, di cui 1228,1 ktep coperti da fonti rinnovabili, per lo scenario tendenziale, mentre, per lo scenario relativo all’efficienza energetica, i consumi sono pari a 11.111 ktep di cui 1144,4 ktep coperti da fonti rinnovabili. Allo stato attuale, con riferimento all’anno 2010, la produzione di energia da fonti rinnovabili è stata pari a 781,1 ktep, di cui 372,17 ktep sono dati dalla produzione di energia elettrica e 409 ktep sono dati dalla produzione di energia termica. Pertanto la percentuale di consumi finali lordi coperti da fonte rinnovabile è pari a 7,1%. Nella Figura seguente è rappresentata la produzione attuale di FER al 2010, pari a 781,1 ktep, confrontata con le traiettorie di sviluppo delle FER necessarie per raggiungere l’obiettivo del 10,3% secondo lo scenario tendenziale e lo scenario relativo all’efficienza energetica. 9 Fig. 4 - Obiettivi del Burden Sharing espressi in termini di energia prodotta da fonti rinnovabili secondo i differenti scenari di sviluppo per la Regione del Veneto (fonte: elaborazione DII - UNIPD) Pertanto la Regione del Veneto, per poter adempiere agli obiettivi imposti dal Burden Sharing, deve incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili di 447 ktep nel caso di scenario tendenziale o di 363,3 ktep nel caso di scenario di efficienza energetica. Nella Tabella seguente sono riassunti i quantitativi di energia prodotta da FER necessari per conseguire gli obiettivi imposti dal Burden Sharing per i differenti scenari, tendenziale e di efficienza energetica. Tabella 1 - Incremento di energia prodotta da FER necessario per conseguire gli obiettivi imposti dal Burden Sharing in riferimento allo scenario tendenziale e allo scenario di efficienza energetica (fonte: elaborazione DII - UNIPD) 2.4 La politica energetica per il settore dell’edilizia 2.4.1 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nel quadro normativo comunitario I principali atti normativi comunitari finalizzati al contenimento dei consumi energetici in edilizia sono la Direttiva 2001/91/Ce relativa al rendimento energetico in edilizia e recentemente la Direttiva 2010/30/Ce. In tali atti l’Unione Europea indirizza tutti gli Stati membri alla realizzazione di edifici ad impatto zero. L’obiettivo da raggiungere è l’efficienza energetica nel settore edilizio e, nello specifico, un abbassamento di almeno il 20% del consumo di energia, considerato che attualmente gli edifici costituiscono la principale causa in Europa di produzione di Co2 incidendo per il 40% sui consumi energetici totali. 10 Tutti i Paesi membri devono adottare misure in grado di raggiungere tale scopo ed in particolare devono garantire che entro il 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione, definiti “ad energia quasi zero”, siano dotati di sistemi ad altissima efficienza e risparmio energetico e utilizzino fonti energetiche rinnovabili, come, ad esempio, impianti fotovoltaici e pompe di calore, che permettono di ridurre le emissioni di anidride carbonica e di ridurre costi energetici. 2.4.2 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nel quadro normativo nazionale Anche per quanto attiene ai consumi energetici in edilizia, la disciplina della materia è stata fortemente influenzata della produzione normativa comunitaria. Essa parte con la Legge 9 gennaio 1991, n. 10 che contemplava aspetti di certificazione energetica edilizia ed è seguita dal D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, che aveva trasferito alle Regioni, le competenze amministrative sulla certificazione energetica degli edifici. Il recepimento della Direttiva 2002/91/CE è avvenuto con il D.lgs. n. 192 del 19 agosto 2005, che è stato modificato ed integrato dal D. Lgs. n. 311 del 29 dicembre 2006. Il quadro normativo si completa con il D.P.R. 2 aprile 2009 n.59, regolamento di attuazione dell'art. 4, c. 1 lettere a) e b), del D. Lgs. 192/05, che definisce le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici e con le Linee Guida nazionali di cui al D.M. 26 giugno 2009. Da ultimo, la Dir 2010/31/Ce è fase di recepimento da parte dello Stato italiano. 2.4.3 Il contenimento dei consumi energetici in edilizia nella disciplina regionale L’edilizia sostenibile, oggetto della legge regionale n. 4 del 09 marzo 2007 ”Iniziative ed interventi regionali a favore dell’edilizia sostenibile”, rappresenta una prima possibile risposta alla pesante crisi ambientale di cui l’attività edificatoria tradizionale si pone fra le cause, incidendo per circa un terzo sul consumo globale di energia disponibile nel pianeta. In Italia attualmente il consumo medio da riscaldamento degli ambienti oscilla tra i 150 e i 200 KWh/mq/a, laddove in Germania, nonostante il clima sia più rigoroso, la normativa vigente non consente che gli edifici di nuova costruzione consumino più di 70. KWh/mq/a. Detto limite è spesso peraltro ulteriormente contenuto grazie all’osservanza - nell’attività edificatoria - delle tecniche e degli strumenti di bioedilizia. La cultura edificatoria nordica indica dunque al resto d’Europa la strada da seguire se intende ottemperare agli obiettivi imposti dal Protocollo di Kyoto. In tale ambito la legge regionale n. 8 luglio 2009, n. 14, prevede la possibilità di attuare, in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali, interventi di integrale demolizione di edifici realizzati anteriormente al 1989, consentendone la ricostruzione con aumenti fino al 40 per cento del volume esistente per gli edifici residenziali e fino al 40 per cento della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso, situati in zona territoriale propria, qualora vengano utilizzate le tecniche costruttive di cui alla L.R. n. 4/2009. La Giunta Regionale ha quindi approvato le linee guida in materia di edilizia sostenibile con D.G.R. 7 luglio 2009, n. 2063 e 04/08/2009 n. 2499, individuando altresì le modalità per la graduazione della volumetria assentibile in riferimento alle prestazioni energetico – ambientali degli edifici. 11 3. L’Inventario delle emissioni L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la CO2 emessa nel territorio dell’autorità locale durante l’anno di riferimento. Il documento permette di identificare le principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di riduzione. 3.1 Nota metodologica Il lavoro di raccolta dei dati per la formulazione dell’Inventario delle Emissioni per il Comune di Vigonza ha seguito una procedura bottom up. Tutte le informazioni raccolte rispetto ai consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione, sono state raccolte analizzando i consumi per ciascuno degli edifici comunali, consumi in ambito termico ed elettrico, singolarmente presi e per un lasso di tempo compreso fra gli anni che vanno dal 2009 al 2011. Stessa cosa si è fatta per i consumi generati dall’illuminazione pubblica, per i quali sono stati raccolti i consumi analizzando i quadri elettrici che servono la pubblica illuminazione nel territorio comunale, la quale conta in totale 4.745 punti luce. Il parco autoveicoli in dotazione al personale della Pubblica Amministrazione del Comune di Vigonza ammonta in totale a 35 veicoli, dei quali sono stati rilevati i consumi per ogni singolo automezzo. Per quanto concerne i settori di ambito privato, residenziale, commerciale, industriale ed agricolo, ci si è avvalsi della collaborazione delle utilities che si occupano della distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno del territorio comunale, segnatamente Acegas, Enel Rete Gas ed Edison D.G. per il gas ed Enel Distribuzione per i consumi elettrici. I consumi imputabili a ciascuno dei settori energivori presenti all’interno del territorio comunale, non sono pertanto stimati, ma rappresentano la situazione reale e riportano quantitativi di energia consumata in termini reali. Grazie a questo genere di approccio si possono fare considerazioni quanto più vicine alla realtà per quanto riguarda i consumi generati all’interno del territorio comunale ed inoltre, quantificare in termini realistici gli interventi necessari a raggiungere gli obiettivi che un Comune sottoscrive aderendo all’iniziativa Patto dei Sindaci. Un approccio che tenga conto della filosofia bottom up nella raccolta delle informazioni, garantisce la possibilità di tracciare un quadro preciso delle problematiche e dei punti di forza presenti all’interno del territorio in cui si va ad operare. 3.2 Inquadramento ed assetto territoriale del Comune di Vigonza Vigonza è un comune di 22.075 abitanti (2010), situato nel settore nord-orientale della provincia di Padova, a circa 10 chilometri dal capoluogo provinciale. Occupa una superficie di 33,32 chilometri quadrati, a un’altitudine media di 10 metri sul livello mare. 12 Vigonza Coordinate Latitudine Longitudine Altitudine 10 m s.l.m. Superficie 33,32 km² 45° 27′ 0″ Nord 11° 59′ 0″ Est Greenwich Min. Max. Abitanti 22 075 (31/12/2010) Densità 662,52 ab./km² Frazioni Comuni confinanti 7 17 Busa, Codiverno, Peraga, Perarolo, Pionca, San Vito Località: Barbariga, Capriccio, Carpane, Codivernarolo, Luganega, Prati Cadoneghe, Campodarsego, Fiesso d’Artico (VE), Noventa Padovana, Padova, Pianiga (VE), Stra (VE), Villanova di Camposampiero Nel comune di Vigonza l’evoluzione della popolazione è descritta a partire dal 1951 fino al 2011, avendo come riferimento la popolazione iscritta all’anagrafe al 31 dicembre di ogni anno e facendo riferimento alle ricostruzioni intercensuarie pubblicate dall’Istat. L’andamento rispetta Il persistere della bassa fecondità, il progressivo allungamento della vita media e il sempre maggiore numero di persone di età superiore ai 65 anni. Questi indicatori sono in linea con quelli dell’Europa, dove in molti casi solo l’apporto dell’immigrazione compensa alcuni effetti negativi dell’invecchiamento, sostenendo la crescita della popolazione. Come evidenziato nella tabella seguente, nel 1951 i residenti a Vigonza ammontavano a 11.067, nel 2001 a 19.458 e nel 2011 raggiungono quota 22.075, segnando rispettivamente un incremento di 8.391 e 11.008 unità, raddoppiando, quindi, rispetto al 1951. Come confronto è riportato anche l’andamento della popolazione riferito ai residenti complessivi in provincia di Padova. A livello provinciale si evidenziano dinamiche alternate e in crescita soprattutto nell’ultimo decennio (2001-2011). L’andamento demografico sul territorio comunale è nel complesso stabile, registrando una crescita costante, raggiungendo il picco massimo nel decennio ’61-’71 (+20,8%) e ’91-01 (16,6%). Il peso percentuale della popolazione di Vigonza sul totale della provincia di Padova è costantemente crescente con il valore massimo nel 2011 (2,4%). Anno 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011 11.067 1,56 11.458 3,5% 1,65 13.843 20,8% 1,81 15.107 9,1% 1,86 16.681 10,4% 2,03 19.479 16,6% 2,29 22.017 13 % 2,40 715.039 - 694.017 2,9 762.998 9,9 809.667 6,1 820.318 1,3 849.857 3,6 921.361 8,4 Δv % 2011-1951 Vigonza Residenti Variazione Peso % sulla provincia Provincia Padova Residenti Variazione Tab.2 - Dinamica della popolazione nel comune di Vigonza. (Fonte: Dati ISTAT. Censimento della popolazione) 98,9% 28,8 13 Tab. 3 - Variazione % della popolazione nel comune di Vigonza. Nella tabella che segue, è riportato l’andamento della popolazione di Vigonza nell’ultimo decennio, il numero di famiglie e la media dei componenti per famiglia. L’analisi della struttura del nucleo familiare acquista rilevanza in relazione alla costruzione degli scenari di Piano in cui sarà necessario proiettare al 2020 la struttura delle famiglie e della popolazione per quantificare il numero di abitazioni nuove occupate. Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Popolazione residente 19.479 Variazione assoluta - Variazione % Numero famiglie Media componenti per famiglia - - - 19.849 +370 +1,90% 20.677 +256 +1,25% 20.157 20.421 20.880 21.208 21.419 21.879 22.075 22.017 22.227 +308 +264 +203 +328 +211 +460 +196 -58 +210 - - +1,55% 7.161 2,81 +0,98% 7.708 2,71 +1,31% +1,57% +0,99% +2,15% +0,90% -0,26% +0,95% 7.327 7.527 7.882 8.069 8.388 8.674 8.830 8.785 2,78 2,74 2,69 2,65 2,61 2,54 2,49 2,53 Tab. 4 - Dinamica della popolazione nel comune di Vigonza. (Fonte: Dati ISTAT. Censimento della popolazione) Nel comune di Vigonza la popolazione è di tipo regressivo, poiché la percentuale dei giovani (15,3%) è inferiore alla percentuale degli ultrasessantacinquenni (17,8%). L’età media, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente, è di +42 anni nel 2013, rispetto ai 40 anni del 2002. 14 Immagine da fotogrammi del volo aereo del 2008 Per quanto riguarda l’inquadramento e l’assetto territoriale, la zona nord del Comune è un ambito sostanzialmente ancora agricolo-produttivo, con una rilevante presenza di aziende agricole di una certa dimensione dedite anche al vivaismo e alle produzioni agricole 15 sovvenzionate dai finanziamenti comunitari. Questo assetto prevalentemente agricolo che nel tempo è riuscito a trovare un giusto equilibrio con la componente naturale (filari alberati, siepi campestri, macchie boscate, ecc.) oggi ancora considerevolmente presenti e che strutturano la componente paesaggistica degli spazi aperti, ben si presentano alle attività ricreative, sportive, didattiche, del tempo libero e del turismo. All’interno del PAT del Comune di Vigonza si prospetta per i prossimi dieci anni, una capacità insediativa nuova per questo ambito, riferita all’edificazione residenziale, la quale sarà pari a circa 136.354 m3, per un incremento teorico previsto della popolazione residente pari a circa 617 nuovi abitanti. La zona di Vigonza centro è un ambito di tipo prevalentemente residenziale, dove sono collocati i maggiori servizi comunali e dove sono previsti anche i nuovi servizi di dimensione intercomunale. Le previsioni inserite all’interno del PAT sono di dotare questo ambito della maggiore capacità insediativa futura, per far si che le nuove edificazioni siano più vicine possibili ai servizi e si riesca in questo modo a densificare l’esistente e contenere gli spostamenti con mezzi privati. Nei prossimi dieci anni, la capacità insediativa nuova per questo ambito, riferita all’edificazione residenziale prevista nel PAT ammonta a 372.000 m3, per un incremento teorico della popolazione residente pari a circa 1.683 nuovi abitanti. La zona di Vigonza sud è un ambito di tipo misto, con presenza di residenza e di attività produttive e commerciali. E’ questo l’unico dei tre ambiti in cui è stato prevista dal Piano Intercomunale della Città Metropolitana la possibilità di nuove aree per attività produttive e commerciali per una capacità insediativa di 74.970 m2 (Fonte PAT Vigonza). Nei prossimi dieci anni, la capacità insediativa nuova per questo ambito, riferita all’edificazione residenziale, sarà pari a circa 281.000 m3, per un incremento teorico della popolazione residente pari a circa 1.269 nuovi abitanti. 3.3 La struttura economica Il comune di Vigonza è incluso nell’Area Centrale della provincia di Padova, quindi per l’analisi comparativa dei settori produttivi si farà riferimento ai dati statistici provinciali e della corrispondente Area territoriale1. L’Area Centrale, di estensione di circa 10 km attorno al capoluogo, con circa 425 mila abitanti, pari al 46,1 % della popolazione dell’intera provincia, indicativamente, può essere collocata tra i primi dieci comuni italiani per entità demografica. Quest’area e la parte settentrionale del territorio padovano, sono fortemente integrate con il sistema economico delle province di Venezia, Vicenza e Treviso, formando con esse il nucleo centrale dell’economia veneta. Il totale delle Sedi di impresa presenti nel comune di Vigonza, iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, ammonta a 2.104 unità (Area Centrale: 40.605, provincia di Padova: 92.783), pari al 5,2% rispetto all’Area Centrale e al 2,3% rispetto al dato provinciale, di cui 618 sono imprese artigiane, pari al 6,1% dell’Area Centrale e al 2,2% del totale provinciale (al 31.12.2011). 1 Al 31 dicembre 2011. 16 Insediamenti produttivi Vigonza Area Centrale Ind. Serv. 2.290 47.631 Totale insediamenti per settori Artig. Totale 618 2.524 Agric. A 234 10.114 50.458 2.827 Industria BE 433 5.358 327 Comm. GI 832 Servizi H–P 683 U.I. n.c. 15 6.002 18.399 17.600 272 Costruz. F Tab. 5 - Provincia di Padova - Area Centrale: Struttura produttiva risultante dal Registro delle Imprese al 31.12.2011. La dimensione delle imprese è quella tipica del Nord Est italiano, con la prevalenza di unità produttive con meno di 9 addetti. Il numero di addetti per insediamento è di 8.370 unità corrispondente al 4,7% dell’Area Centrale. Il reddito pro-capite è stato calcolato in 24.757 euro (Area Centrale: 29.995 euro; provincia: 26.605 euro). Agricoltura Le attività agricole sono presenti in modo uniforme in tutta la provincia, con una particolare specializzazione per la zootecnia e la cerealicoltura nell’area settentrionale, la vitivinicoltura nella fascia collinare e l’ortofrutta nella zona sud-occidentale. Negli ultimi anni si è realizzata una progressiva integrazione tra agricoltura e attività di trasformazione agroindustriale nell’area settentrionale e in quella meridionale della provincia, che ha consentito di raggiungere elevati standard qualitativi delle produzioni. I dati del Registro delle Imprese riferiti al 31.12.2011 indicano un numero di “imprese operative in agricoltura” nel comune di Vigonza pari a 234 unità, nel territorio dell’Area Centrale sono presenti nello stesso periodo 2.827 unità e sul territorio provinciale 15.666 unità, rispettivamente il 8,3% e l’1,5% del totale areale e provinciale. Industria La struttura industriale provinciale è caratterizzata dalla presenza di piccole e medie imprese, per nicchie di mercato tra loro complementari. All’interno delle attività manifatturiere vanno ricordati i settori della trasformazione alimentare, della meccanica di precisione, della carpenteria industriale, delle macchine per le lavorazioni degli alimenti e dell’agricoltura, della produzione di beni di consumo di alta qualità e dei relativi macchinari. Rilevante è anche la presenza delle produzioni del legno-mobile, delle calzature, dei filati e della maglieria, dell’abbigliamento, di biciclette e veicoli a due ruote, dei prodotti in vetro, dei sistemi di illuminazione, delle apparecchiature e della componentistica per elettronica, telecomunicazioni ed informatica. Il comune di Vigonza fa parte del “Distretto calzaturiero della Riviera del Brenta”, distribuito lungo il corso del Brenta tra le province di Padova e Venezia, dove si trova la maggiore estensione territoriale del distretto. Comprende il quartiere di di Camin (fraz.ne del Comune di Padova) ed i Comuni di Saonara, S. Angelo di Piove di Sacco, Noventa Padovana, Vigonza e i 17 comuni veneziani di Fiesso d'Artico, Fossò, Stra, Vigonovo, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Pianiga, Dolo, Santa Maria di Sala, Mirano. A livello regionale, il complesso delle aziende del distretto della Riviera del Brenta costituisce oltre il 60% dell’intero insieme delle aziende che operano nel settore; a livello nazionale, comprende circa il 10%. Per quanto riguarda il fatturato, il distretto produce in valore la metà circa del totale Veneto del settore e oltre il 10% di quanto realizzato in Italia. Nella condizione di stagnazione del mercato dei beni di consumo, va rilevata la sostanziale tenuta della calzatura e in misura minore, degli accessori. Gli aspetti critici del settore non appaiono connessi a mutamenti della domanda a breve/medio termine, quanto alla capacità futura del distretto di poter sostenere "in loco" la domanda stessa, in termini di competenza e capacità produttiva. Per quanto riguarda l’Industria dell’Area Centrale rispetto ai dati provinciali, il numero delle Unità Locali dedite all’Industria (manifatturiero, energia, estrattive) si attesta nel 2011 al 36,0%, pari a 5.358 unità. Vigonza è presente con 433 unità corrispondenti al 8,1% sull’Area territoriale e 2,9% sul dato provinciale. Notevole è la presenza dell’industria delle “costruzioni” e delle “lavorazioni specializzate per le infrastrutture” nella provincia di Padova. Nell’Area Centrale il settore delle costruzioni è rappresentato dal’38,0% del totale provinciale, Vigonza conta 327 unità pari al 5,4% della corrispondente Area territoriale. Il Terziario La rilevanza del terziario nell’economia padovana è confermata dalla presenza di 12 settori appartenenti all’area del commercio-servizi su un totale di 13 attività economiche con più di 1.000 sedi legali di impresa. All’interno del terziario è notevole il numero delle attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso, degli intermediari commerciali, delle attività immobiliari, della ristorazione, dei servizi destinati alle persone, dei trasporti e della logistica. Commercio e pubblici esercizi La grande distribuzione ha modificato profondamente la struttura del commercio, riorganizzandone l’intero comparto, con la concentrazione in poche grandi superfici, di molte delle attività che prima erano disseminate sul territorio. Oltre la metà delle unità locali del commercio fanno riferimento all’Area Centrale. Nel 2011 il numero di Unità Locali dedite al Commercio nel territorio dell’Area Centrale era di 18,399 unità corrispondenti al 53,6% del totale provinciale; Vigonza contribuisce con 832 unità pari al 4,5%. 18 Servizi Per quanto riguarda i Servizi, la loro distribuzione vede il predominio dell’Area Centrale con una percentuale del 58,7% della provincia Nel comune di Vigonza sono presenti 683 Imprese pari al 3,9% della corrispettiva Area territoriale. Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati di dettaglio dei vari settori economici del comune Vigonza e dell’Area Centrale. Vigonza Superficie (km2) Popolazione residente (anno 2011) N. abitanti per km2 Addetti (anno 2009) Reddito prodotto - milioni € (anno 2010) Reddito pro-capite in € Sedi di impresa (anno 2011) Artigiane Industria e Terziario Insediamenti produttivi Industria e Terziario Numero abitanti per: (val. max. = 1) Totale insediamenti produttivi Totale insediamenti Industria e Terziario Imprese artigiane Insediamenti per settori Attività agricole Industria (manifatturiero, energia, estrattive) Costruzioni Commercio Servizi Non classificate Credito Sportelli bancari Depositi bancari (milioni €) Impieghi bancari (milioni €) Area Centrale Provincia PD % Vigonza su: Totale AC Provinci a 33,3 377,3 2.147,0 8,8 1,6 22.016 424.592 921.659 5,2 2,4 8.370 660,7 177.320 1.125,5 343.747 429,3 4,7 2,4 546,5 13.011,2 24.855,0 4,2 2,2 24.757 2.104 29.995 40.605 26.605 92.783 5,2 2,3 618 10.114 28.248 6,1 2,2 2.524 1.879 50.458 37.851 111.079 77.503 5,0 5,0 2,3 2.290 47.631 95.413 4,8 2,4 8,7 8,4 8,3 35,6 42,0 32,6 234 2.827 15.666 8,3 1,5 327 6.002 15.779 5,4 2,1 9,6 433 8,9 5.358 832 18.399 15 272 683 11 205,0 457,5 17.600 337 8.182 16.494 2,4 9,7 14.880 34.302 29.974 478 8,1 4,5 3,9 5,5 2,9 2,4 2,3 3,1 646 3,3 1,7 27.468 2,8 1,7 14.029 2,5 1,5 Tab. 6 - Sintesi dati economici del comune di Vigonza, anno: 2011. (Fonte dati: Camera di Commercio della Provincia di Padova) 3.4 Il sistema infrastrutturale e la mobilità La mobilità è uno degli aspetti di maggiore criticità ambientale nell’Area Metropolitana in generale e nelle relazioni tra comuni di cintura ed il capoluogo. Il Comune di Vigonza non fa eccezione e risente di queste criticità reali e potenziali. La posizione di Vigonza, nodale nel quadrante nord est di Padova e prossima a tutte le principali infrastrutture di trasporto dell’area, interviene in maniera rilevante a fare della mobilità uno dei 19 maggiori determinanti di cui tenere conto. Sono due le arterie autostradali convergenti e il casello di Padova est è uno di quelli con maggiori difficoltà di smaltimento nelle ore di punta, con conseguenti effetti sulla viabilità immediatamente limitrofa. In particolare viene interessata la SR 307 e la Strada dei Vivai (SP 40): il nodo più critico è rappresentato dalla direttrice di accesso a Padova da Vigonza, in particolar modo in prossimità delle località Busa di Vigonza e Ponte di Brenta. Critica è anche la SR 11 Padana superiore. In ambito metropolitano vengono evidenziate criticità anche lungo la direttrice proveniente da nord (in ingresso a Vigonza) dai territori della Provincia di Venezia (Noalese). Altre tratte con problemi di saturazione sono la direttrice trasversale che interessa il territorio di Noventa Padovana (collegamento Ponte di Brenta – centro di Noventa – Camin), direttrice in ingresso a Padova attraverso la località di Camin e la tratta interna dell’abitato di Strà. Fig. 4 – Flussi di traffico nell’ora di punta del mattino nel territorio di Vigonza. I colori, dal giallo al viola, indicano le classi di criticità (Fonte: Piano provinciale della Viabilità, agg. 2011). I mezzi pubblici offrono molte opportunità che tuttavia sono sfruttate in modo non equilibrato sulla varie direttrici per le diverse motivazioni allo spostamento. Non stupisce infatti che le destinazioni pendolari in direzione di Padova capoluogo e di Venezia, per le note difficoltà di sosta a destinazione, privilegino il trasporto pubblico sia su gomma sia su ferro. Per contro tutte le altre destinazioni e motivazioni vedono prevalere il trasporto su auto privata, con le inevitabili conseguenze in termini di volumi di traffico e di concentrazione nodale e temporale. Questa tendenza particolare si conferma poi nel settore del trasporto pubblico qualora si vada a considerare la ripetizione modale tra i mezzi su gomma e quelli su ferro. Questi aspetti, oltre a rappresentare dati di interesse metropolitano, riguardano anche, in particolare, il comune di Vigonza che può essere servito da due stazioni: quella di Vigonza-Pianiga e quella di ponte di Brenta, entrambe inserite nella rete regionale SMFR. 20 3.5 Il profilo energetico L’inventario di base delle emissioni (BEI: Baseline Emission Inventory), è l’inventario delle emissioni annue di CO2 relative agli usi energetici finali che insistono sul territorio comunale e per le quali l’Amministrazione comunale ha competenza diretta o ha modo di intervenire in forma indiretta, attraverso il coinvolgimento degli stakeholders o attraverso strumenti regolatori. Sono esclusi dall’inventario delle emissioni, le infrastrutture di carattere sovracomunale, quali l’autostrada o le emissioni di aziende di grande dimensione che aderiscono autonomamente a meccanismi di “emission trading”, le cosiddette aziende ETS. L’inventario costituisce il quadro conoscitivo del PAES e delinea il profilo energetico caratteristico sui cui intervenire per ridurre le emissioni. Come anno di riferimento per la redazione dell’inventario è stato assunto il 2010, in linea con la scelta della maggior parte degli altri Comuni italiani. I dati raccolti sono inoltre stati aggiornati su base annua fino al 2011 in modo da costituire una breve serie storica degli andamenti dei consumi che insistono sul territorio comunale e tenere monitorato l’andamento su base annua di questi ultimi. Gli usi energetici del territorio, così come indicato nelle Linee Guida per la redazione del PAES, riguardano il parco edilizio di proprietà comunale, l’illuminazione pubblica, il parco edilizio privato, il settore terziario, le piccole e medie imprese che popolano il tessuto industriale locale non afferenti al Sistema di Emission Trading (ETS), il trasporto privato in ambito urbano ed il trattamento del rifiuto secco non differenziato. I dati sui consumi energetici sono stati raccolti ed elaborati per vettore energetico e per macro settore (residenziale, terziario, trasporti, agricoltura ed industria). I dati sui consumi energetici per le macro aree dell’ambito privato citate, sono stati raccolti coinvolgendo direttamente le utilities che si occupano della distribuzione di energia elettrica e termica all’interno del territorio di Vigonza. Enel Distribuzione ha fornito i dati di consumo di energia elettrica suddivisi per aggregati per i macro settori di consumo e suddivisi per bassa, media ed alta tensione dall’anno 2006 all’anno 2010. Per il settore gas sono state interpellate Edison DG, Enel Rete Gas, Acegas APS S.p.a., 2IGAS Infrastruttura Italiana Gas, le quali hanno fornito i dati sul consumo locale di gas per un range di anni dal 2007 al 2012. All’interno del territorio comunale, è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti che al 2010 (anno base dell’Inventario) ammontava ad una percentuale pari al 72,8% su un totale di 10.476,24 tonnellate di rifiuti raccolti, con una produzione di 322,2 kg/ab di rifiuto differenziato e di 141,9 kg/ab di rifiuto non differenziato. 3.6 I consumi 3.6.1 La Pubblica Amministrazione Gli usi energetici da addebitare direttamente alla Pubblica Amministrazione, rappresentano l’1,4% delle emissioni totali generate all’interno del territorio comunale. I consumi energetici di diretta competenza del Comune sono quelli relativi al proprio patrimonio edilizio di proprietà e non a gestione affidata a terzi, all’illuminazione pubblica e la parte dei consumi riguardanti i 21 veicoli comunali in dotazione al personale della Pubblica Amministrazione per lo svolgimento delle sue funzioni. I consumi di energia gestiti direttamente dal Comune riguardano quindi: Patrimonio edilizio, del quale sono stati rilevati i consumi dei 10 edifici maggiormente “energivori” tra cui scuole elementari e medie, strutture sportive, centri socio culturali e assistenziali ed uffici. Gran parte di questi edifici presentano prestazioni energetiche abbastanza scarse. I consumi apportati dagli edifici pubblici, per quanto concerne il consumo di elettricità, ammonta complessivamente a 351,7 MWh per l’anno 2010 per un totale di 145 tonnellate di CO2 emesse. Gli edifici che risultano essere maggiormente energivori sono l’edificio che ospita la sede dei servizi sociali e la biblioteca, quello che ospita la sede civica ed alcuni uffici amministrativi e quelli che ospitano le due scuole medie Don Milani e di Codiverno. I consumi termici imputabili agli edifici in questione, fanno segnare un consumo complessivo per riscaldamento pari a 240.415 m3 di metano. In questo caso gli edifici con i consumi più alti nell’anno base 2010 sono rappresentati dal Palasport e dalle scuole medie Don Milani e Codiverno. Per l’illuminazione Pubblica è stato rilevato un dato di consumo complessivo e non differenziato per singolo quadro elettrico, consumo che ammonta a 2.436 MWh per l’anno 2010, per un totale di 1.006 tonnellate di CO2 generate. La tipologia delle lampade installate presenta la seguente tipologia di sorgenti luminose: 66,9% sodio alta pressione, 20,3% vapori di mercurio, 6,6% vapori ad alogenuri, 6,04% tubi fluorescenti, 0,14% LED. Il totale della potenza elettrica installata è pari a 556 kW alla quale si aggiunge una dissipazione termica dei circuiti ausiliari del 10% più le perdite in linea del 5% per un totale complessivo di 642 kW. Il parco auto comunale in dotazione al personale pubblico conta circa 35 veicoli fra automobili, furgoni, motocicli e mezzi movimento terra. Sono tutti mezzi alimentati a benzina o diesel, non sono presenti mezzi elettrici o alimentati a GPL o metano. Il consumo complessivo di questi mezzi ammonta a 160 MWh (consumo di benzina e diesel) per un totale di 42 tonnellate di CO2 emesse per l’anno di riferimento 2010. Consumi ed emissioni imputabili alla P.A. nell'anno 2010 in MWh Consumi elettrici e termici degli edifici pubblici 2.683 Consumi elettrici derivanti dall’illuminazione pubblica 2.436 Consumi di carburante della flotta veicoli comunale 160 Emissioni generate dai consumi energetici della P.A. (tCO2e) 1.662 Consumi ed emissioni della Pubblica Amministrazione (2010) 22 Energia totale settore (MWh) Emissioni totali settore (tCO2e) 2.683 614 160 42 Illuminazione pubblica 2.436 1.006 Totale 5.279 1.662 Settore Edifici Parco macchine Riassunto dei consumi per ambito di consumo energetico Emissioni di CO2 derivanti dalle attività comunali per l’anno 2010 3.6.2 Il settore residenziale Come si nota dal grafico che descrive le emissioni del territorio per settore, il settore residenziale produce il 29% delle emissioni totali prodotte all’interno del territorio comunale di Vigonza. Delle 32.489 tonnellate di CO2 totali generate da questo settore, 10.298 sono imputabili ai quasi 25 milioni di kWh di elettricità consumata nel settore residenziale, e le restanti 22.191 tonnellate dagli 11,3 milioni e mezzo circa di m3 di gas consumato per il riscaldamento, il condizionamento, la cottura dei cibi e l’utilizzo dell’acqua calda sanitaria. Il settore residenziale e quello commerciale insieme producono il 42% delle emissioni dell’intero territorio comunale, quota che rappresenta la quota delle emissioni dovute prevalentemente a consumi energetici degli edifici. Per il solo settore residenziale, gli utenti connessi alla fornitura di energia elettrica nell’anno 2010, risultavano essere 9.027, mentre quelli connessi alla rete gas non sono stati forniti dalle utilities interpellate. Se si va a vedere il grafico di rappresentazione dei consumi totali dei settori (Figura 2) si nota come il settore residenziale incida per il 33% sul totale dei consumi generati all’interno dell’intero territorio comunale, ed è secondo solo ai trasporti nel computo dei settori maggiormente energivori. 23 Consumi ed emissioni del settore Residenziale nell'anno 2010 in MWh Consumi elettrici del settore residenziale 24.935 Consumi termici del settore residenziale 110.331 Emissioni generate dai consumi energetici del settore residenziale (tCO2e) 32.489 Consumi ed emissioni del settore residenziale di Vigonza (2006) Tipo di combustibile Consumo totale di energia (MWh) Emissioni totali (tCO2e) Elettricità 24.935 10.298 Gas naturale 110.331 22.191 Totali 135.266 32.489 Riassunto dei consumi per vettore energetico (2006) Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 214 215 558 975 647 608 Dopo il 1991 524 Totale 3.741 Edifici per classi di età nel Comune di Vigonza (ISTAT 2001) 3.6.3 Il settore terziario Il settore terziario e dei servizi pesa per il 13% delle emissioni complessive. All’interno del territorio comunale sono presenti altre strutture del settore di importanza rilevante a livello energivoro quali stazione ferroviaria, scuole secondarie di secondo grado. Le utenze elettriche allacciate alla rete di distribuzione per questo settore erano in totale 1.395 nell’anno 2010, delle quali 9 in media tensione e le restanti 1.386 in bassa tensione. I consumi elettrici del settore terziario fanno segnare un consumo complessivo di poco superiori ai 25 milioni di kWh per l’anno 2010. Per quanto riguarda i consumi termici di questo settore, questi ammontavano nell’anno 2010 a circa 2,3 milioni di m3 di gas metano per riscaldamento ed usi tecnologici. 24 Consumi ed emissioni del settore Terziario nell'anno 2010 in MWh Consumi elettrici del settore terziario 25.160 Consumi termici del settore terziario 22.757 Emissioni generate dai consumi energetici del settore terziario (tCO2e) 14.968 Consumi ed emissioni del settore terziario di Vigonza (2010) Tipo di combustibile Elettricità Gas naturale Totale Energia totale (MWh) Emissioni totali (tCO2e) 25.160 22.757 47.916 10.391 4.577 14.968 Riassunto dei consumi per vettore energetico (2010) 3.6.4 Il settore Trasporti Il peso del settore trasporti che incide per il 38% sulle emissioni totali generate all’interno del territorio del Comune di Vigonza, risente in modo preponderante dell’utilizzo degli autoveicoli privati. Tale dato, nella compilazione dell’Inventario delle Emissioni (IBE), può essere calcolato tenendo conto soltanto di due metodologie. La prima riguarda l’inserimento nel modello LAKS dell’Inventario del numero di km percorsi dall’intero parco dei veicoli privati all’interno del territorio di Vigonza per un determinato anno (in questo caso il 2010), il secondo inserendo i quantitativi di carburante venduto a livello locale in quel determinato anno. La scelta, per motivi legati alle reali possibilità di rilevamento del dato, è caduta sul secondo metodo. Per avere un dato quanto più riferibile alla realtà comunale e non distorta dalla posizione geografica di transito nella quale in comune si trova, si è proceduto al calcolo delle vendite tenendo conto dei dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico su base provinciale per tipologia di carburante, i quali sono stati parametrizzati e rapportati alla popolazione del Comune di Vigonza e messi in relazione al parco auto circolante all’interno del territorio di Vigonza per l’anno 2010 (dati messi a disposizione dalle sessione dedicata al rilevamento statistico sul sito dell’ACI). Non essendoci analisi specifiche a riguardo per il territorio, si tengono a riferimento le analisi riportata su scala provinciale dal “Rapporto sullo stato dell’ambiente 2006”. Nel periodo 19912004, la popolazione residente nella provincia di Padova ha subito un aumento complessivo pari al 6,2%. Se da una parte si è registrato per il Comune di Padova una diminuzione del 4,8%, nei comuni della prima cintura, l’incremento medio nello stesso periodo è stato del 14,3%. Tale fenomeno incide sulle dinamiche della mobilità poiché potrebbe aumentare la domanda di spostamento dalla periferia, dove si concentrano i luoghi di residenza, alla città, dove invece sono concentrati i poli attrattori di traffico come le scuole, i principali luoghi di lavoro, ma anche i 25 luoghi di cura o servizi di livello sovracomunale. Tale effetto determina verosimilmente non tanto un aumento assoluto del numero di viaggi, quanto piuttosto un allungamento del percorso medio e quindi l’impossibilità di raggiungere la destinazione a piedi o in bicicletta. L’analisi della mobilità padovana che emerge dalle indagini ISTAT 2001 e comparata con le indagini del 1991 evidenzia comunque: un numero di spostamenti giornalieri complessivi pari a 400.423, sugli stessi valori del 1991; una ripartizione di utilizzo tra mezzi pubblici e privati pari a circa 1:5 contro una ripartizione 1:3 registrata nel 1991, cioè il trasporto pubblico su gomma passa dal 16% al 12% ed anche gli spostamenti utilizzando le biciclette e quelli a piedi, diminuiscono passando dal 25% al 18%, dato quest’ultimo giustificato dal fatto che le distanze percorse sono aumentate; il 67% degli spostamenti sono dovuti al lavoro, il restante 33% allo studio o altri motivi, dato che rimane confermato per tutto il decennio 1991-2001; l’utenza che utilizza i mezzi pubblici per i propri spostamenti è rappresentata per il 77% da studenti ed altro per il restante 23% da lavoratori. Gli spostamenti dai poli generatori sono effettuati prevalentemente con mezzi privati motorizzati (59% auto e 7% moto), mentre il mezzo pubblico su gomma raccoglie in media circa il 12% degli spostamenti (18% a piedi o in bicicletta); il polo d’attrazione principale è il Comune di Padova che rappresenta la principale destinazione per un totale di 133.341 spostamenti attratti da altri comuni al giorno. Nello specifico, per quanto concerne il comune di Vigonza, la situazione del parco veicoli circolante Copert fornito da ACI per l’anno 2010 descrive la seguente situazione: Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2010 nel Comune di Vigonza Non Non TIPOLOGIA EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 contempla identificat TOTALE to o Autovetture 868 589 2.734 3.196 5.829 438 4 13.658 Veicoli leggeri 286 163 409 538 477 25 2 2 1.902 e pesanti Trattori 8 13 11 10 8 50 stradali Motocicli 914 418 452 650 1 2.435 Autobus 18 4 6 6 34 Totale 18079 Consistenza del parco veicoli circolante nel territorio di Vigonza 2010 (Fonte ACI) Come si può facilmente evincere, escludendo la contabilizzazione dei trattori stradali e degli autobus circolanti che garantiscono in trasporto pubblico, il rapporto veicoli/abitanti per il Comune di Vigonza risulta essere di 0,82 veicoli/ab. I consumi stimati di carburante per il Comune di Vigonza ammontavano nell’anno 2010 a 3.409 tonnellate di benzina, 10.474 tonnellate di diesel e 125 tonnellate di GPL, complessivamente responsabili di 43.871 tonnellate ci CO2 emessa nell’anno 2010 26 Consumi ed emissioni del settore Trasporti nell'anno 2010 in MWh Energia consumata da vendita di benzina per il settore trasporti 41.389 Energia consumata da vendita di diesel per il settore trasporti 124.914 Energia consumata da vendita di GPL per il settore trasporti 1.599 Emissioni generate dai consumi energetici del settore trasporti (tCO2e) 43.871 Consumi ed emissioni del settore trasporti di Vigonza (2010) 3.6.5 Il settore Industriale Il settore Industriale assume un peso relativamente basso pari al 18% delle emissioni complessive del territorio comunale. Questo avviene fondamentalmente perché il bilancio del PAES è circoscritto sul confine del Comune di Vigonza e non considera che le attività produttive gravitano sull’area metropolitana di Padova che è direttamente confinante con il Comune di stesso, ma anche con l’area confinante che si trova in Provincia di Venezia, essendo il Comune di Vigonza in mezzo ai due capoluoghi di provincia come precedentemente descritto. La rappresentazione cartografica che segue, sia pure semplificata, delle aree destinate alla produzione industriale e assimilabili mostra che una vera e propria linea di siti industriali si dispone in sinistra Brenta come una barriera aggiuntiva a quelle naturali ed infrastrutturali, caratteristica che sotto il profilo ambientale costituisce una limitazione. La ricognizione sullo stato di utilizzo delle aree a destinazione produttiva è anche indicativa di una disponibilità ancora notevole, utile per eventuali rilanci produttivi (Fonte PATI). I consumi elettrici del settore Industriale per l’anno 2010 ammontano a circa 38,8 milioni di kWh complessivi, di cui 26,6 milioni consumati dai 26 clienti allacciati in media tensione, ed i restanti 12,2 dai 381 clienti allacciati in bassa tensione e sono responsabili di 16.049 tonnellate di CO2 emesse. I consumi di gas metano per gli usi tecnologici ed industriali è pari a 2,2 milioni di m3 e producono emissioni di CO2 per 4.409 tonnellate. Consumi ed emissioni del settore Industriale nell'anno 2006 in MWh Consumi elettrici del settore industriale 20.003 Consumi termici del settore industriale 12.214 Emissioni generate dai consumi energetici del settore industriale (tCO2e) 11.937 Consumi ed emissioni del settore industriale di Vigonza (2010) 27 Tipo di combustibile Elettricità Gas naturale Totali Energia totale (MWh) 20.003 12.214 32.216 Emissioni totali (tCO2e) 9.481 2.455 11.937 Riassunto dei consumi per vettore energetico (2010) 3.6.7 Il settore Rifiuti Urbani Per quanto riguarda i rifiuti urbani la produzione pro capite in provincia di Padova ha l’andamento tendenzialmente in crescita. Attualmente la raccolta nella provincia di Padova si riferisce a 4 bacini distinti anche se la tendenza sarebbe di formarne uno solo per cercare di ottenere economie di scala nella gestione. Vigonza è inclusa nel bacino PD1 dell’Alta Padovana. Nell’anno dell’Inventario 2010, la percentuale di rifiuti differenziati sul totale all’interno del Comune di Vigonza ammontava a 71,9% con compostaggio domestico e 70,8% senza compostaggio domestico con una produzione di rifiuto complessivo di 448,7 kg/ab (Rapporto sui rifiuti Comune di Vigonza 2011). Nel corso del triennio 2010-2012, la percentuale di raccolta differenziata è leggermente diminuita (dal 72,8% del 2010 al 72,2% del 2012), tuttavia si è abbassato anche il quantitativo di rifiuto totale prodotto pro capite, il quale è passato da 474,6 kg/ab del 2010 ai 435,1 kg/ab del 2012 con una flessione anche nel raffronto fra i due anni precedenti (474,6 kg/ab nel 2010, 448,7 kg/ab nel 2011). Pertanto, nella media fra i valori degli ultimi anni presi in considerazione, per i quali si dispone dei dati definitivi, il quantitativo di RSU non differenziato totale è diminuito di circa 234 tonnellate nel raffronto fra la media 2011-2012 e l’anno di riferimento 2010. 3.6.8 Il consumo complessivo del territorio L’energia consumata nel suo complesso all’interno del territorio comunale, sia per quanto concerne i consumi di energia in ambito pubblico che negli ambiti privati, ammonta ad un totale di 417.442 MWh, per un totale di 115.403 tonnellate di CO2 emesse nell’anno di riferimento 2010. Le emissioni imputabili alla Pubblica Amministrazione rispetto al totale delle emissioni generate all’interno del territorio comunale, rappresentano l’1,4%. Le 1.662 tonnellate di CO2 emesse dalla Pubblica Amministrazione per l’anno di riferimento 2010, sono imputabili per il 61% ai consumi generati dall’illuminazione pubblica, per il 37% ai consumi provenienti dagli edifici di proprietà del Comune di Vigonza (sono stati rendicontati 10 edifici sui quali effettuare interventi di efficienza energetica) e per il 2% dal parco auto in dotazione al personale della Pubblica Amministrazione il quale conta circa 35 veicoli fra automobili, furgoni, macchinari e motocicli. 28 Emissioni complessive a Vigonza nell'anno 2010 Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e) 115.403 Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e) 1.662 Emissioni di gas serra pro capite del territorio comunale (tCO2e) 5,2 Tab. 7 - Emissioni del Comune di Vigonza (2010) Relativamente ai consumi di settore, si osserva che quello che incide in maniera più importante sul totale delle emissioni generate dal territorio risulta essere quello dei trasporti privati. Questo settore di consumo energetico, produce il 38% circa delle emissioni totali generate all’interno del territorio comunale. Per quanto riguarda l’incidenza degli altri settori, immediatamente dopo il settore trasporti, il settore che produce il maggior numero di tonnellate di CO2 emesse a livello locale con il 29% è il settore Residenziale. Questo settore nell’anno 2010 contava 9.027 utenti allacciati alla rete in bassa tensione (dati Enel Distribuzione) per un totale di 24.934 MWh elettrici di consumi. Per quanto riguarda i consumi di gas per il settore Residenziale, questi ammontavano nel 2010 a 110.331 MWh, tuttavia non siamo in questo caso in possesso del numero degli utenti allacciati alla rete gas. Il settore che segue quello residenziale per emissioni è quello Industriale. Questo settore fa segnare rispetto alle emissioni generali imputabili al territorio comunale di Vigonza, il 18%. Nell’anno 2010 i clienti allacciati alla rete di media tensione per questo settore erano complessivamente 26, mentre quelli allacciati in bassa tensione erano 381 (dati Enel Distribuzione), per un consumo elettrico totale di 38.869,5 MWh elettrici. Sul fronte dei consumi di gas in ambito industriale, i dati forniti dalle utilities che operano la distribuzione a livello comunale, segnalano un consumo pari 21.923 MWh termici. Non sono presenti all’interno del Comune di Vigonza industrie che consumano energia in alta tensione, ne che siano soggette ad ETS. Le imprese presenti sul territorio sono prevalentemente PMI locali. Il settore Terziario pesa per il 13% sul totale delle emissioni di CO2 generate. Il numero degli utenti allacciati alla rete elettrica per l’anno 2010 era di 9 utenti in media tensione e di 1.386 in bassa tensione. Il dato complessivo sui consumi elettrici così come fornito da Enel Distribuzione è di 27.947,6 MWh, mentre quello relativo ai consumi termici per questo ambito ammontano a 22.757 MWh. Per quanto concerne la produzione locale di energia, nell’anno 2010 erano in attività all’interno del Comune di Vigonza circa 46 impianti fotovoltaici, inclusi quelli installati sin dall’anno 2009 in quanto producevano energia elettrica rinnovabile anche durante l’anno dell’Inventario 2010 (dato GSE – Atlasole). Si tratta prevalentemente di impianti installati in ambito residenziale (potenze valutate fra 1-10 kW p) e di 3 impianti installati in ambito commerciale (potenze valutate fra 10-100 kW p) i quali hanno prodotto fra il 2009 ed il 2010 circa 296 MWh elettrici, consentendo di evitare emissioni di CO2 per 122 tonnellate. I quantitativi di rifiuto secco non differenziato prodotti nell’anno 2010 dal territorio ammontavano a 2.873 tonnellate, interamente conferite in discarica in qualità di rifiuto inerte, le quali hanno generato emissioni per 2.077 tonnellate di CO2. 29 Emissioni per settore nel Comune di Vigonza nell’anno 2010 (esclusa P.A.) Consumo di energia per settore nel Comune di Vigonza nell’anno 2010 (il dato sul settore Trasporti è un dato sulla vendita non sul consumo di carburanti. 3.7 Produzione locale di energia La fonte energetica rinnovabile che ha trovato maggiormente sviluppo nel territorio di Vigonza è stata il fotovoltaico. Se da un lato la scarsa disponibilità di biomassa a livello urbano o la ventosità o salti della rete fluviale rendono tali fonti meno appetibili per interventi di tipo diffuso, la particolare congiuntura del mercato dell’energia in Italia e la maturità delle tecnologie pone l’energia solare come particolarmente interessante. Il settore fotovoltaico ha visto dalla metà del 2008 ad oggi, una forte spinta grazie ai Decreti ministeriali di incentivazione del kWh prodotto ed immesso in rete. Il numero degli impianti fotovoltaici installati, all’interno del territorio comunale di Vigonza ha superato le 390 unità fra il 2007 ed il 2013, questo dato complessivo riguarda sia gli impianti installati dall’amministrazione pubblica che quelli installati da privati nelle rispettive macro aree residenziale, commerciale, industriale, agricola. 30 4. Concertazione e partecipazione 4.1 Coinvolgimento dei portatori di interesse Nell’iter formativo del PAES, l'Amministrazione di Vigonza ha ritenuto indispensabile un confronto con i principali attori del mondo produttivo. A tale scopo i Presidenti delle associazioni territoriali di Padova sono stati invitati, con nota prot. n. 19361 del 11/07/2013, al tavolo operativo indetto per il 24 luglio 2013 alle ore 10:00, presso l'ufficio urbanistica del Comune di Vigonza, con lo scopo di illustrare i dati raccolti nel PAES e di illustrare proposte e azioni concrete per l'abbattimento delle emissioni di CO2. PROGRAMMA DEI LAVORI 10:00 10:15 10:30 10:40 11:00 11:20 Benvenuto del Sindaco e dell’Assessore alle attività produttive Le motivazioni del Patto dei Sindaci e l’adesione del Comune di Vigonza Ing. Sebastiano Bugno – Consigliere comunale La politica energetica del Comune di Vigonza Dott. Antonio Buggin – Università IUAV di Venezia Gli incentivi disponibili: detrazioni fiscali, conto termico, certificati bianchi Ing. Andrea Barutta – Consigliere comunale Il PAES di Vigonza e le azioni del PAES Ing. Cosenza Emanuele – Sogesca Srl – Progetto Conurbant Dibattito e confronto Viene illustrato quanto il Patto dei Sindaci abbia fin ora trovato riscontro nelle amministrazioni comunali dell'Unione Europea. Anche se le adesioni non sono state totali, tuttavia i numeri attuali inducono a parlare di un grande successo dell'iniziativa, stabilendo che è necessario condividere con tutte le forze sociali (in special modo con il mondo del lavoro) tale tipo di progetti, evidenziando la necessita di istituire un tavolo permanente di confronto sul tema. Una parte importante dell’illustrazione ha riguardato il tema "Gli incentivi disponibili: detrazioni fiscali, conto termico, certificati bianchi" addentrandosi nei dettagli relativi agli incentivi per ogni tipo di intervento funzionale a migliorare le prestazione energetiche degli edifici sia essi pubblici che privati. Delle detrazioni fiscali, del conto 31 termico e dei certificati bianchi, vengono esplicate le modalità di accesso agli incentivi, le modalità di calcolo ed i casi di cumulabilità. Infine viene esposto il tema "Il PAES di Vigonza e le azioni del PAES" spiegando dettagliatamente il progetto Conurbant con l’approfondendo dei consumi sia pubblici che privati, delle corrispondenti emissioni in atmosfera di CO2 (redazione dell'inventario delle emissioni) e delle azioni necessarie per ridurre tali quantitativi suddivisi per tipologie e dimostrati con alcuni grafici esplicativi. Viene poi presentata la scheda di azione del PAES, di cui è stata distribuita una copia a tutti i presenti chiedendo che ciascuna associazione presenti entro il 6 settembre 2013, data per cui è fissato il prossimo tavolo operativo, una o più schede compilate. Si apre il dibattito confronto e viene chiesto a ciascuno dei presenti, in rappresentanza della propria associazione, di esporre la propria sensibilità rispetto al tema trattato, evidenziare problemi, esprimere idee, ipotesi di lavoro e proposte. Tra tutte le proposte illustrate, a titolo esemplificativo citiamo quella del rappresentante di Coldiretti Padova, il quale dice che il mondo agricolo vive sulla propria pelle i cambiamenti climatici. Il PAES in questo senso diventa un segnale importante, un esempio per cambiare il modello di sviluppo sostenibile, di attuazione di politiche agricole e ambientali di più ampio respiro. Informa che le politiche comunitarie sono in fase di revisione, il settore del greening acquista sempre più importanza e saranno incentivati gli imprenditori in grado di integrare la produzione con un sistema di sviluppo sostenibile della produzione. Esprime il concetto che è necessario evitare le scelte scriteriate del passato. Successivamente il 19/03/2014 si è provveduto a presentare il Paes ai diversi settori comunali. Hanno partecipato all’incontro rappresentanti di tutti gli uffici. L’incontro è stata l’occasione per estendere a tutti gli Uffici del Comune l’invito a fornire il proprio contributo riguardo le azioni che possono essere avviate per contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto, consistenti nella riduzione delle emissioni di CO2. 32 Inoltre l’Amministrazione in accordo con la direzione dell’Istituto comprensivo e con il Consiglio Comunale dei ragazzi ha avviato un’attività didattica per le seconde medie al fine di presentare il Patto dei Sindaci agli studenti. L’iniziativa si è composta di 2 lezioni nelle quali i ragazzi sono stati coinvolti nel fare una diagnosi energetica semplificata della loro scuola. La conclusione dell’attività si è concretizzata nella formulazione di un Piano di azione per la riduzione dei consumi energetici della scuola stessa. 33 5. Il Piano d’Azione L’obiettivo minimo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 rispetto a quelle del 2010 è ambizioso e richiede notevoli sforzi di pianificazione e monitoraggio dei risultati. Va però sottolineato che dal 2010 ad oggi molto è stato fatto in termini di azioni di sostenibilità energetica del territorio. Il piano d’azione qui sviluppato vuole rendere ragione dei passi sin qui compiuti in termini di sostenibilità ambientale degli usi energetici, realizzati soprattutto, ma non solo, dalla pubblica amministrazione nel proprio patrimonio immobiliare e nei propri servizi. Il piano d’azione verrà quindi suddiviso in due parti: 1. Lo stato di fatto, che raccoglie tutto quello che è stato realizzato dal 2011 ad oggi in termini di usi dell’energia rinnovabile e di efficienza energetica; 2. Il piano d’azione futuro, che analizzerà l’evoluzione del sistema energetico alla luce dei miglioramenti in divenire, unitamente ad un programma d’azione la cui integrazione porterà alla riduzione di emissioni seguendo gli interventi contenuti nelle schede d’azione. Di seguito viene riportata la tabella riassuntiva che riporta i punti di partenza e di arrivo per gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel territorio di Vigonza. COMUNE DI VIGONZA ANNO BASE 2010 Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e) 115.403 Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e) Emissioni pro capite (tCO2e) Anno di riferimento 1.662 5,2 2010 Popolazione 21.879 Obiettivo Patto dei Sindaci - 20% Obiettivo abbattimento Emissioni totali (tCO2e) pari a: -23.080 Tabella 14: Gli impegni del Comune di Vigonza di abbattimento emissioni al 2020 34 5.1 La strada già percorsa 5.1.1 Produzione locale di energia Azione A – Impianti fotovoltaici realizzati in conto energia nei settori privati Descrizione dell’azione Dal 2006 ad oggi il trend di installazione di impianti fotovoltaici ha visto una notevole accelerazione, grazie soprattutto alla generosa forma di incentivazione del Conto energia. In questa scheda si prende in considerazione tutto il parco fotovoltaico installato nei settori privati Commerciale, Industriale, Agricolo e Residenziale a partire dall’anno 2011 (anno successivo all’Inventario) fino alla fine dell’anno 2013. Obiettivi dell’azione Per quanto riguarda i settori privati alla fine dell’anno 2013, la potenza elettrica installata ammonta a circa: 1.119 kWp nel Residenziale (potenze inferiori ai 10 kW), 924 kWp nel Terziario (potenze tra 10 e 100 kW), 1.397 kWp nel settore Industriale (potenze sopra i 100 kW) Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2011-2013 Stima dei costi € 8.914.710 circa Modalità di finanziamento Fondi propri o con finanziamenti bancari Responsabile attuazione Settore edilizia privata - GSE Risultati ottenuti Produzione energetica F.R. [MWh] 3.785,5 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 1.455,7 tCO2e 35 Azione B – Installazione di impianti di solare termico in ambito privato Descrizione dell’azione Il Rapporto ENEA 2011 rileva i risparmi conseguiti dovuti all’installazione di impianti di solare termico su base regionale. La Regione Veneto, come risulta evidente dalla tabella sottostante, non è fra le Regioni con il più alto tasso di installazioni su base nazionale, attestandosi al penultimo posto con 4,5 MWh/anno di energia termica risparmiati grazie all’installazione di questo tipo di impianti. Al contrario, se si valuta il costo medio per impianto, la Regione Veneto in questa specifica graduatoria si colloca al decimo posto rispetto alle altre regioni italiane, con un costo medio per impianto di 7.366€ e fa segnare una media di 12,79 impianti installati ogni 10.000 abitanti. Per superficie totale di impianto installato, il Veneto si colloca al secondo posto rispetto alle altre regioni, questo significa che i propri impianti sono per la maggior parte di grossa portata e che vi è un’installazione meno diffusa in ambito residenziale rispetto ad altre regioni. Tuttavia nel 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato una nuova campagna di incentivazione allo sviluppo dei sistemi di produzione di energia termica da fonte solare, pertanto si prevede nei prossimi anni un sostanziale aumento delle installazioni anche in questa Regione e conseguentemente dei MWh/anno di energia risparmiata grazie alla produzione degli impianti di solare termico che verranno installati. Seguendo le indicazioni fornite dalle schede tecniche dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas per il calcolo del risparmio dell’energia primaria nelle aree a Fascia climatica 1 (fascia in cui la Provincia di Padova è compresa), è ipotizzabile il calcolo che segue, tenendo conto dei parametri di riferimento contenuti nella tabella e tenendo conto soltanto degli impianti installati fra il 2010 ed il 2013 (25 circa impianti per una superficie media di 6,95 m2): 10-3tep*61 (RSL)*25*6,95m2= 106 tep/anno 89 tep/anno*11,628= 1.232 MWh 1.232 MWh* 0,202= 248,8 tCO2 36 Obiettivi dell’azione Aumentare la produzione di fonti rinnovabili termiche. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2011-2013 Stima dei costi € 184.150 circa Modalità di finanziamento Fondi propri o con finanziamenti bancari Responsabile attuazione Privati cittadini Risultati ottenuti Risparmio energetico F.R. [MWh] 1.232 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 248,8 tCO2 37 5.1.2 Edifici, impianti e strutture opache Azione C – Riqualificazione edilizia privata mediante detrazione del 55% Descrizione dell’azione Da qualche anno in Italia è stato attivato virtuoso percorso che consente di detrarre il 55% degli investimenti in efficienza energetica degli edifici dalle imposte in 10 anni. Questa iniziativa ha avuto un forte impatto nel Veneto. La tabella sottostante ne chiarisce i contorni e fornisce una stima attendibile dell’impatto sul patrimonio immobiliare vigontino. Tipo di intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale TOTALI abitanti Vigonza totale [€] MWh risparmiati 162.866 210.049 1.011.388 304.629 952.545 2.641.476 21879 58 93 365 199 468 1.183 Tabella 1 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2010. Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto. Interventi in detrazione 55% Tipologia Intervento Strutture opache verticali Strutture opache oizzontali Infissi Solare termic Climatizzazione invernale Totale abitanti Vigonza Costo Totale [€] MWh risparmiati 276.257 335.674 1.521.511 381.936 1.268.796 3.784.174 21993 48 83 256 116 293 796 Tabella 2 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2011. Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto. Tabella 3 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2012. Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto. Obiettivi dell’azione Aumentare efficienza energetica degli edifici residenziali Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione 2010-2012 €Fondi propri o con finanziamenti bancari Settore edilizia privata Risultati ottenuti 38 Risparmio energetico ottenibile [MWh] 3.447 MWh Stima riduzione emissioni tCO2 696 tCO2 5.1.3 Illuminazione pubblica Azione D – Pubblica illuminazione – Implementazione di azioni di efficienza energetica Descrizione dell’azione L’Amministrazione ha proceduto nel corso degli anni passati all’efficientamento dei propri impianti di illuminazione pubblica, effettuando anche la richiesta dei TEE relativi. In particolare, l’efficientamento ha riguardato gli impianti di pubblica illuminazione ubicati presso: Zona Codiverno-Pionca Barbariga Vigonza Centro Peraga Perarolo Vigonza Sud Totali Tep/anno risparmiati 30 38 18 37 30 18 171 MWh 7,2 9,12 4,32 8,88 7,2 4,32 41,04 CO2 risparmiata 2,808 3,5568 1,6848 3,4632 2,808 1,6848 16,0056 Obiettivi dell’azione Aumentare l’efficienza energetica ed il risparmio energetico nel settore dell’illuminazione pubblica Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione € Modalità di monitoraggio Bolletta elettrica della Pubblica Illuminazione Fondi propri Settore Manutenzioni Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] 41,04MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 16 tCO2 Indicatore di performance Risparmio ottenuto in bolletta elettrica 39 5.1.4 Miglioramento della raccolta differenziata Azione E – Miglioramento della raccolta differenziata ed abbattimento del quantitativo pro capite di rifiuti prodotti Descrizione dell’azione Nell’anno dell’Inventario 2010, la percentuale di rifiuti differenziati sul totale all’interno del Comune di Vigonza ammontava a 71,9% con compostaggio domestico e 70,8% senza compostaggio domestico con una produzione di rifiuto complessivo di 448,7 kg/ab (Rapporto sui rifiuti Comune di Vigonza 2011). Nel corso del triennio 2010-2012, la percentuale di raccolta differenziata è leggermente diminuita (dal 72,8% del 2010 al 72,2% del 2012), tuttavia si è abbassato anche il quantitativo di rifiuto totale prodotto pro capite, il quale è passato da 474,6 kg/ab del 2010 ai 435,1 kg/ab del 2012 con una flessione anche nel raffronto fra i due anni precedenti (474,6 kg/ab nel 2010, 448,7 kg/ab nel 2011). Pertanto, nella media fra i valori degli ultimi anni presi in considerazione, per i quali si dispone dei dati definitivi, il quantitativo di RSU non differenziato totale è diminuito di circa 234 tonnellate nel raffronto fra la media 2011-2012 e l’anno di riferimento 2010. Produzione di rifiuti urbani per anno in tonnellate Anno Percentuale di raccolta differenziata (con compostaggio Totale tonnellate prodotte Totale tonnellate di RSU Kg pro capite di rifiuti complessivi prodotti 2009 73,7% 10.095 2.873 460,5 2010 72,8% 10.476 3.131 474,6 2011 71,9% 10.022 3.017 448,7 2012 72,2% 9.670 2.777 435,1 Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) Modalità di finanziamento 2011-2012 Fondi propri Responsabile attuazione Settore Ambiente Stima riduzione emissioni CO2 [t] 169 tCO2 Modalità di monitoraggio Aumento delle percentuali di raccolta differenziata E’ peraltro evidente che nel percorso di monitoraggio del PAES verranno affinati gli strumenti di monitoraggio delle trasformazioni che avverranno nel territorio, e di conseguenza queste ipotesi verranno corroborate da dati più precisi. Il percorso di efficienza sin qui realizzato consente di abbassare l’asticella del 2020 dalle 23.080 tCO2 a 20.474 tCO2 40 La strada già percorsa Settore Efficienza energetica degli impianti di pubblica Pubblico illuminazione Miglioramento della raccolta differenziata Scheda Azione Persona responsabile D Lavori Pubblici E Settore Ambiente Tot Costi stimati Risparmio energetico [€] previsto [MWh/anno] Produzione energia rinnovabile prevista [MWh/anno] Riduzione emissioni CO2 [t/a] 41 - 41 - % Riduzione emissioni CO2 sul totale 16 0,01% 169 0,15% 185 0,16% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia Privato Residenziale A GSE 2.669.940 1231 480,09 0,42% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia COMM A GSE 2.234.670 1017 396,63 0,34% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia IND A GSE 4.010.100 1536 599,04 0,52% Produzione di energia da impianti solare termico B ENEAUrbanistica 184.150 1232 248,86 0,22% Efficienza energetica da detrazione al 55 % C Edilizia Privata 696,29 0,60% Tot TOTALE Riduzione da interventi già fatti 3447 9.098.860 3.447 3.784 2.421 2,10% 9.098.860 3.488 3.784 2.606 2,26% 2,3% 41 5.2 Piano d’azione futuro Il piano d’azione futuro viene qui delineato nelle linee d’azione principali. Verranno descritte sinteticamente, per ogni tipologia di utenza finale, i margini di risparmio energetico e le tonnellate equivalenti di CO2 che ci si aspetta di ridurre grazie alle azioni di dettaglio che si intraprenderanno. Sarà compito della Giunta Comunale l’individuazione delle azioni di dettaglio, con le relative stime di investimento necessario, che renderanno esecutivo e realizzabile l’indirizzo che il Consiglio Comunale ha espresso approvando questo documento di sintesi. Alcuni settori di azione non contengono valori sulla stima di riduzione delle emissioni. Questo non perché su tale settore non si produrranno azioni, ma semplicemente perché è difficile, quando non improprio, stimarne tale valore. Le azioni che ad esempio verranno avviate nell’ambito del Coinvolgimento di cittadini e stakeholder serviranno a creare una cornice culturale all’interno del quale poi realizzare le iniziative “esecutive” che porteranno ad una riduzione delle emissioni realmente misurabili. 42 Settore: Edifici Scheda n. 1 pubblici Azione: Efficienza energetica sugli involucri opachi Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana AZIONE Descrizione L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni dei propri edifici al fine di valutare che tipo di risparmi energetici e miglioramenti prestazionali possano essere raggiunti tramite interventi strutturali su questi ultimi. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter candidare una selezione degli edifici identificati come migliorabili ad un finanziamento europeo tramite il fondo ELENA della Banca Europea degli Investimenti. Gli edifici che sono stati identificati sono: Obiettivi Miglioramento di circa il 30% delle prestazioni energetiche grazie ad interventi sull’isolamento degli involucri degli edifici pubblici MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 981.869 Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti ELENA Risparmio energetico ottenibile [MWh] 800 MWh Stima riduzione 160 tCO2 43 emissioni CO2 [t] Indicatore di performance Rendimenti energetici degli edifici sottoposti ad interventi di coibentazione Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 44 Settore: Edifici Scheda n. 2 pubblici Azione: Efficienza energetica sugli involucri trasparenti Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana AZIONE Descrizione L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni dei propri edifici al fine di valutare che tipo di risparmi energetici e miglioramenti prestazionali possano essere raggiunti tramite interventi strutturali su questi ultimi. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter candidare alcuni degli edifici identificati come migliorabili ad un finanziamento Europeo tramite fondo ELENA della Banca Europea degli Investimenti. Gli edifici che sono stati identificati sono: Obiettivi Miglioramento di circa il 18% delle prestazioni energetiche grazie ad interventi sull’isolamento degli involucri degli edifici pubblici MISURE Tempi (data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 1.423.345 Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti ELENA Risparmio energetico ottenibile 480 MWh 45 [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] 96 tCO2 Indicatore di performance Rendimenti energetici degli edifici sottoposti ad interventi di sostituzione degli infissi Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 46 Settore: Edifici Scheda n. 3 pubblici Azione: Efficienza energetica degli impianti di riscaldamento Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana AZIONE Descrizione L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni dei propri edifici al fine di valutare che tipo di risparmi energetici e miglioramenti prestazionali possano essere raggiunti tramite interventi strutturali su questi ultimi. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter candidare una selezione degli edifici identificati come migliorabili ad un finanziamento europeo tramite il fondo ELENA della Banca Europea degli Investimenti. Gli edifici che sono stati identificati sono: Obiettivi Miglioramento di circa il 20% delle prestazioni energetiche grazie ad interventi parco caldaie degli edifici pubblici MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 323.600 Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti ELENA Risparmio energetico ottenibile [MWh] 540 MWh 47 Stima riduzione emissioni CO2 [t] 108 tCO2 Indicatore di performance Rendimenti energetici degli edifici sottoposti ad interventi di sostituzione delle caldaie Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 48 Settore: Edifici Scheda n. 4 pubblici Azione: Produzione energia rinnovabile mediante l’installazione di impianti solare termico Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana AZIONE Descrizione L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni dei propri edifici al fine di valutare che tipo di risparmi energetici e miglioramenti prestazionali possano essere raggiunti tramite interventi strutturali su questi ultimi. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter candidare una selezione degli edifici identificati come migliorabili ad un finanziamento europeo tramite il fondo ELENA della Banca Europea degli Investimenti. Gli edifici che sono stati identificati sono: Obiettivi Produzione di energia rinnovabile grazie all’installazione di impianti sugli edifici pubblici MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 162.278 Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti ELENA Risparmio energetico ottenibile [MWh] 123 MWh 49 Stima riduzione emissioni CO2 [t] 34 tCO2 Indicatore di performance Rendimenti energetici degli impianti solare termico installati sugli edifici pubblici Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 50 Settore: Edifici Scheda n. 5 pubblici Azione: Produzione energia rinnovabile mediante l’installazione di impianti fotovoltaici Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana AZIONE Descrizione L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni dei propri edifici al fine di valutare che tipo di risparmi energetici e miglioramenti prestazionali possano essere raggiunti tramite interventi strutturali su questi ultimi. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter candidare una selezione degli edifici identificati come migliorabili ad un finanziamento europeo tramite il fondo ELENA della Banca Europea degli Investimenti. Gli edifici che sono stati identificati sono: Obiettivi Produzione di energia rinnovabile grazie all’installazione di impianti sugli edifici pubblici MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 329.250 Modalità di finanziament o Fondi propri – Finanziamenti ELENA Risparmio energetico 132 MWh 51 ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] 57 tCO2 Indicatore di performance Rendimenti energetici degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 52 Settore: Edifici Scheda n. 6 privati Azione: Miglioramento Referente: Settore efficienza impianti riscaldamento Edilizia Privata AZIONE Descrizione Il sistema provinciale del controllo caldaie fornisce dati affidabili sull’evoluzione del parco caldaie e della loro efficienza media. Il ruolo dell’amministrazione, di concerto con gli operatori economici di settore, sarà quello di incentivare la sostituzione degli impianti obsoleti con nuovi sistemi molto più efficienti ed affidabili. L’ingresso nel mercato a breve di sistemi a pompa di calore, unitamente alla forte spinta al miglioramento dell’efficienza derivante dai regolamenti eco-design di prossima emanazione, consentono di ipotizzare che il rendimento medio stagionale degli impianti di generazione potrà salire fino al 200% entro il 2020, grazie alla componente determinante delle applicazioni a pompa di calore 2 . A questo fine saranno di grande aiuto i futuri sistemi di incentivazione, quali il Conto energia termico e i Titoli di efficienza energetica, che supporteranno l’acquisizione di tali tecnologie in modo importante. Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Investimento a carico dei cittadini Modalità di finanziamento Saranno possibili investimenti diretti dei cittadini, che potranno usufruire anche degli incentivi derivanti dal Conto energia termico e dalle Detrazioni fiscali. Risparmio energetico ottenibile [MWh] Circa 20.754 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 4.192 tCO2 Indicatore di performance N° caldaie cambiate/anno Monitoraggio Rilievo statistico sulle caldaie vendute nel territorio comunale 2 EHPA (European Heat Pump Statistic): Outlook 2011 – www.ehpa.org 53 Settore: Edifici Scheda n. 7 privati Azione: Regolamento energetico - Miglioramento efficienza energetica degli immobili tramite interventi strutturali Referente: Settore Edilizia Privata AZIONE Descrizione Il Comune di Vigonza si è dotato di un regolamento energetico per incentivare la sostenibilità del nuovo edificato e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Il regolamento energetico si prefigge di dettagliare e rendere eseguibili una serie di azioni che potrebbero portare un aumento significativo dell’efficienza media degli edifici. Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni le prescrizioni riguarderanno i seguenti punti: Orientamento dell’edificio Sistemi di ombreggiamento Ventilazione naturale e controllata Sistemi solari passivi Impianti termici centralizzati e autonomi Fonti rinnovabili per la produzione di calore ed energia elettrica Impianti di illuminazione L’aspetto delle fonti rinnovabili è molto importante, poiché consente un elevato tasso di aumento della classe energetica lavorando esclusivamente sugli aspetti impiantistici. Andrà tuttavia evitata l’adozione di impianti a biomassa, che pur efficienti comportano un inaccettabile peggioramento delle emissioni nocive. Forte spinta andrà invece data alle pompe di calore, siano esse elettriche o termiche. L’Amministrazione ha provveduto nel corso del 2012-2013 ad effettuare degli audit energetici su alcuni isolati del proprio territorio, al fine di valutare l’efficienza energetica delle abitazioni costruite fino al 1976 (entrata in vigore della normativa sulle prestazioni energetiche degli edifici) e dopo tale data. Statisticamente è risultata una differenza media tra gli indici di energia primaria per il riscaldamento degli edifici ante 1976 e post 1976 di 107 (KWh/m2anno). Nel 2010 gli interventi di ristrutturazione edilizia sono stati 287, con un volume medio di 443 m3 , pari a un totale di 127.141 m3. Di essi, circa il 15% ha comportato misure di intervento energetico strutturale. Si stima, in ipotesi tendenziale, un risparmio annuo di energia pari a 680.199 KWh Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 54 Stima dei costi Investimento a carico dei cittadini Modalità di finanziamento Saranno possibili investimenti diretti dei cittadini, che potranno usufruire anche degli incentivi derivanti dal Conto energia termico e dalle Detrazioni fiscali. Risparmio energetico ottenibile [MWh] Circa 680,2 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 137,3 tCO2e Indicatore di performance N° di interventi di riqualificazione e loro valorizzazione in termini energetici Monitoraggio Il regolamento energetico verrà monitorato nei suoi effetti registrando tutti gli interventi sul territorio che porteranno a modifiche dell’assetto energetico degli edifici 55 Settore: Illuminazione Scheda n. 8 pubblica Interventi di efficienza energetica sulla pubblica illuminazione Referente: Settore Opere Pubbliche e Manutenzione Urbana Azione: AZIONE Descrizione Il numero complessivo di punti luce del Comune di Vigonza ammonta a 4745, distribuiti in modo disomogeneo in 187 quadri. Più del 67% del totale dei punti luce è costituito da apparecchi di tipo stradale, mentre gli apparecchi d’arredo ricoprono circa il 23% del totale; il rimanente è suddiviso tra il 7,2% di apparecchi per segnalazione e il 2,8% per proiettori. Se si prendono in considerazione i punti luce adibiti ad illuminazione stradale, circa l’80% di essi è equipaggiato con lampade al sodio, quasi la totalità sodio ad alta pressione; tuttavia una quota rilevante, più del 15% del totale apparecchi è ancora cablato con lampade ai vapori di mercurio a scarsa efficienza energetica. La restante quota, che si attesta a circa il 4% è quasi interamente coperta da lampade a ioduri metallici e CDM; trascurabile è la quota ricoperta da lampade a led, 0,1%, presenti solo nei punti luce alimentati da moduli fotovoltaici. Sono stati analizzati i seguenti interventi: installazione degli orologi astronomici; sostituzione dei corpi illuminanti e utilizzo di sorgenti luminose ad alta efficienza; installazione di alimentatori elettronici dimmerabili; installazione di riduttori di flusso centralizzati. A tali interventi si potranno poi sommare le ottimizzazioni dei contratti per l’acquisto di energia elettrica. Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi € 696.983 Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti regionali Risparmio energetico ottenibile [MWh] 493,7 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 238,5 tCO2e Indicatore di performance Numero punti luce sostituiti e calcolo dei risparmi ottenuti 56 Monitoraggio Verifica stato avanzamento lavori 57 Scheda n. 9 Settore: Automezzi P.A. Azione: Rinnovo parco automezzi P.A. Referente: Settore Ragioneria AZIONE Descrizione L'Amministrazione Comunale si impegna a effettuare una graduale sostituzione del parco veicoli pubblici e a introdurre soluzioni tecnologiche innovative al fine di ridurre le emissioni inquinanti. Le sotto-azioni prevedono le seguenti linee di intervento: Mantenimento stabile del numero di veicoli che compongono il parco veicolare comunale, al fine di favorire la diffusione e l'uso di sistemi di condivisione all'interno dell'Amministrazione Comunale; Impiego di sistemi speciali di adattamento dei veicoli esistenti benzina con metano o GPL, convertitori catalitici e filtri anti-particolato sulle macchine diesel; Progressiva dismissione dei veicoli più inquinanti e sostituzione con mezzi ibridi o elettrici; Monitoraggio annuale dei consumi per tipologia di carburante e relative emissioni. L'Amministrazione Comunale si impegna ad acquistare veicoli secondo criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ossidi di zolfo, ossidi di azoto e particolato atmosferico. Vista l'età del parco macchine, si ipotizza un risparmio del 30% delle Emissioni di CO2 (fonte dati Guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2 delle autovetture, approvata con decreto interministeriale del 31 luglio 2008, di concerto con i Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Infrastrutture e Trasporti, ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 17 febbraio 2003, n. 84). Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi (data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti nazionali e regionali Risparmio energetico ottenibile [MWh] 48 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 12,6 tCO2e Indicatore di performance Carburante risparmiato grazie all’utilizzo di autoveicoli efficienti con alimentazione a GPL o elettrici 58 Monitoraggio Scheda carburanti automezzi 59 Settore: Mobilità Scheda n. 10 Azione: urbana Diminuzione tempi di percorrenza con autoveicoli Referente: Settore Urbanistica AZIONE Descrizione L’Amministrazione fino al 2013 ha già realizzato 22 rotatorie sui principali incroci del sistema viario, con la soppressione di molti impianti semaforici: 1. Incrocio Via Aldo Moro Via S.Antonio 2. Incrocio Via Andreon - Via Germania 3. Incrocio Via Padova - Via Regia 4. Incrocio Via Diaz - Via S. Antonio 5. Incrocio Via Arrigoni - Ecocentro 6. Il Fagiolo - Accesso Tangenziale 7. Via Livenza 8. Via Paolo VI 9. Peraga - Via Marconi 10. Pua B - Via Bachelet 11. Pua B - Via Primo Maggio 12. Incrocio Via Regia - Via Toti 13. Incrocio Via Regia - Via Bachelet 14. Incrocio Via Regia - Via Diaz 1 15. Incrocio Via Regia - Via Diaz 2 16. Incrocio Via Regia - Via Stoccolma 17. Incrocio Via Regia - Via Udine 18. Via Padova - Tunnel 19. Via Garibaldi 20. Incrocio Via Ruffini - Via Oroboni 21. Incrocio Via Cornara - Via Cavin Maggiore 22. Vigonza Centro Sono previsti, nel periodo 2014-2020, altre 7 rotatorie: 1. Incrocio Via Cavour - Via Ruffini 2. Incrocio Via Ruffini - Via Pisacane 3. Incrocio Via Ruffini - Via Molino 4. Incrocio Via Roma - Via Molino 5. Incrocio Via Ariosto - Italferr 6. Incrocio Via Diaz - Continuazione di Via Atene 7. Via Manara - Lando Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento Fondi propri – Finanziamenti regionali Risparmio energetico Non stimabile 60 ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabile Indicatore di performance Carburante risparmiato grazie alla riduzione dei tempi di percorrenza Monitoraggio Tempi di percorrenza sulla principali arterie 61 Settore: Trasporti Scheda n. privati 11 Azione: Efficienza energetica nel settore dei trasporti privati Referente: Settore Ambiente AZIONE Descrizione Gli incentivi statali previsti per il 2007-2008-2009 in favore del rinnovo ecosostenibile del parco autovetture ed autocarri fino a 3.5 tonnellate, ha permesso un miglioramento del parco veicoli nazionale, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’applicazione del Regolamento Comunitario CE 443/2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri. La tabella che segue mostra la media di emissioni gCO2/Km per gli anni 2007-2008. Seguendo le indicazioni fornite dal Regolamento Comunitario di cui sopra, la media delle emissioni al km per gli autoveicoli fino a 3,5 tonnellate dovrà passare a 125 gCO2/Km entro il 2020. TIPOLOGIA Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2010 nel Comune di Vigonza Non Non EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 contempla identificato to 868 589 2.734 3.196 5.829 438 4 Autovetture Veicoli leggeri e 286 163 409 538 477 25 pesanti Trattori stradali 8 13 11 10 8 Motocicli 914 418 452 650 1 Autobus 18 4 6 6 Totale Fonte: Estrazione dati da ACI Autoritratto Comune di Vigonza 2010 2 TOTALE 13.658 1.902 2 50 2.435 34 18079 Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2012 nel Comune di Vigonza TIPOLOGIA EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 Autovetture Veicoli leggeri e pesanti Trattori stradali Motocicli Autobus Totale 806 455 2.293 2.925 5.604 2.052 10 249 147 362 511 473 99 0 8 887 9 13 367 4 11 403 5 10 830 5 8 2 2 Non TOTALE identificato 0 14.145 1.841 0 50 2.487 27 18.550 1 Fonte: Estrazione dati da ACI Autoritratto Comune di Vigonza 2012 Il Rapporto della European Federation for Transport and Environment descrive come il target al 2020 di 125 gCO2/Km da raggiungere come obiettivo al 2020 potrebbe rappresentare un 38% di riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal settore trasporti rispetto ai livelli del 2007, e che circa il 40% di esse verranno ridotte grazie al miglioramento delle prestazioni delle automobili grazie al Regolamento Comunitario CE/443/2009. Pertanto, valutato il parco auto circolante all’interno del comune di Vigonza che ammonta a 12.083 autovetture su un totale di 18.503 fra veicoli leggeri (dal totale autovetture sono state escluse quelle EURO 4-5-6 in quanto già soggette a normativa), pesanti, motocicli ed autobus circolanti nel territorio di Vigonza nell’anno 2012, si può stimare una riduzione prevista al 2020 valutata in: 7.387/18.079*100= 41% (percentuale delle auto sul totale dei veicoli nell’anno 2010) Consumi totali in MWh di carburante rilevati nel 2012 anno Inventario: 167.902 MWh 62 Emissioni totali da consumo di carburante rilevati nel 2010 anno Inventario: 43.871 tCO2 Si può pertanto concludere che: 167.902*38%*41%= 26.159 (stima dei MWh risparmiati al 2020 dal solo parco automobili) 43.871tCO2*38%*41%= 6.835 tCO2 (quota CO2 risparmiate al 2020) Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento Privati Risparmio energetico ottenibile [MWh] 26.159 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 6.835 tCO2 Indicatore di performance MWh risparmiati grazie all’efficientamento previsto dal Regolamento europeo 443/2009 e ripreso nel PAE 2011 per quanto riguarda il parco auto a livello nazionale. Monitoraggio Analisi rapporti ENEA, Ministero Sviluppo Economico, Database ACI Autoritratto 63 Settore: Edifici Scheda n. 12 Azione: privati Diffusione impianti fotovoltaici nel territorio Referente: Edilizia Privata AZIONE Descrizione In prospettiva il fotovoltaico risentirà della riduzione degli incentivi, anche se il contestuale abbassamento del costo degli impianti dovrebbe consentire la cosiddetta “Grid parity”, ovvero il raggiungimento della convenienza economica della tecnologia a prescindere da incentivi grazie al risparmio energetico ed alla valorizzazione dell’energia ceduta alla rete. Per “Grid Parity” si intendono le condizioni in cui, in un determinato paese, i ricavi netti (calcolando eventuali entrate da vendita energia, mancati acquisti, costi e deprezzamento nel tempo) derivanti dall’approvvigionamento di energia elettrica da un impianto FV sono equivalenti ai costi attualizzati che si sosterrebbero per l’acquisizione della medesima quantità di energia dalla rete in modo tradizionale. La figura seguente illustra una proiezione del prezzo degli impianti fotovoltaici da oggi al 2020, in funzione peraltro della fascia di potenza relativa e dal tipo di installazione. Previsione di costo per impianti FV al 2020. Fonte: EPIA: Connecting the Sun - Settembre 2011 - http://www.epia.org/news/publications/ Sulla base di questi dati è possibile immaginare che la “grid parity” del fotovoltaico in Italia sia molto vicina. Lo confermano autorevoli studi3 che ipotizzano il 2013 quale anno di inizio per l’Italia del raggiungimento delle condizioni di prezzo energetico e di investimento nel fotovoltaico tali da giustificare questo importante salto di qualità. Il Comune si farà carico di diffondere buone pratiche e di informare 3 EPIA - Solar Photovoltaics Competing in the Energy Sector: On the road to competitiveness Settembre 2011 64 adeguatamente, e in modo imparziale, i cittadini sui benefici dell’utilizzo della tecnologia fotovoltaica. La sua azione si articolerà nelle seguenti possibili iniziative: Realizzazione di uno o più impianti campione e monitoraggio delle prestazioni degli stessi, diffondendo le informazioni relative alle prestazioni economiche e tecniche Promozione di gruppi di acquisto per gli impianti, in modo da garantire accesso alla tecnologia a prezzi concorrenziali, essendo nel contempo informati adeguatamente ed in modo indipendente sui vantaggi della tecnologia fotovoltaica Diffusione delle esperienze dei cittadini che acconsentiranno ad essere “campioni del fotovoltaico” Obiettivi L’obiettivo di questa azione è incentivare l’acquisto di impianti fotovoltaici da parte di cittadini e imprese al fine di arrivare alla copertura dell’8 % del fabbisogno di energia elettrica al 2020 4 . Questo target appare raggiungibile alla luce dell’evoluzione dei prezzi e del trend sin qui registrato nella crescita della potenza installata. L’ostacolo da superare, e sul quale il Comune di Vigonza potrà rivestire un ruolo importante, sarà quello di supportare i cittadini nella comprensione dei meccanismi economici che stanno dietro alla scelta di installare un impianto fotovoltaico, soprattutto quando, nei prossimi anni, termineranno gli incentivi e questa tecnologia dovrà necessariamente camminare con le proprie gambe nel mercato libero dell’energia. Accompagnare cittadini ed imprese nella trasformazione da “consumatore” di energia a “consumatore” di energia sarà un compito arduo ma necessario, nel quale l’amministrazione locale giocherà un ruolo chiave. MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Circa € 5.373.800 Modalità di finanziamento Investimenti privati Risparmio energetico ottenibile [MWh] circa 2.579 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] circa 1.005 tCO2 Indicatore di performance kWp elettrici installati/anno Monitoraggio Monitoraggio annuale della potenza installata nel territorio padovano attraverso il sito del GSE 4 EPIA – Connecting the sun : Solar Photovoltaic on the road to large-scale grid integration – Settembre 2011 65 Scheda n. 13 Settore: Aree verdi Azione: Piantumazione alberi Referente: Settore Urbanistica AZIONE Descrizione Le aree verdi alberate contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni grazie alla loro funzione di assorbimento della CO2. Oltre a questo, la presenza, in ambito urbano e semi-urbano, di ampie zone alberate e a verde consente di ottenere un maggior comfort micro-climatico, sia estivo (riduzione della radiazione solare incidente) sia invernale (controllo dei venti freddi), e garantisce l’invarianza idraulica dei territori legata alla permeabilità dei suoli, caratteristica questa di rilevante importanza dato l’elevato rischio di allagamento a cui è sottoposto il territorio a causa della sempre maggior frequenza di eventi atmosferici estremi. Con questa azione il Comune di Vigonza si impegna a incrementare il numero degli alberi presenti sul territorio, per incrementare la capacità di assorbimento della CO2 e, allo stesso tempo, garantire: la tutela e la promozione del verde come elemento qualificante del contesto urbano e come fattore di miglioramento della qualità della vita dei cittadini; una razionale gestione del verde esistente e di quello di nuova formazione, con particolare riferimento alle funzione di mitigazione microclimatica; una efficacie regolazione degli usi delle aree verdi del territorio comunale in modo che siano compatibili con le risorse naturali presenti; una efficiente definizione degli intervento sul verde e sul territorio più consone al mantenimento ed allo sviluppo del patrimonio verde esistente ed alla connessione fra aree verdi, in modo da favorire la circolazione delle specie e la biodiversità, come previsto anche dal Piano di Assetto del Territorio; una diffusione della cultura del verde attraverso la sensibilizzazione e l’informazione del cittadino. L’Amministrazione ha inserito nel proprio regolamento edilizio l’indice di riequilibrio ecologico, con la messa a dimora di un albero ad alto fusto per ogni 200 mc di nuove costruzioni. Periodo 2012-2013: 345 alberi Periodo 2014-2020: 1.207 E’ possibile inoltre la valorizzazione economica di queste nuove piantumazione tramite la vendita ad “aziende verdi” i crediti di carbonio maturati. Obiettivi Stoccaggio della CO2 MISURE 66 Tempi (data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento Privati Stima riduzione emissioni CO2 [t] 802 tCO2 Indicatore di performance N° di alberi piantumati/anno Monitoraggio Pratiche edilizie 67 Settore: Scheda n. 14 Aumento sensibilità ambientale e creazione reti locali Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di settore Referente: Settore Urbanistica e Settore Ambiente Azione: AZIONE Descrizione Di fondamentale importanza per conseguire i risultati previsti sarà il coinvolgimento dei cittadini e imprese in un percorso virtuoso di consapevolezza ed aumento della cultura della sostenibilità. In questo senso verranno poste in atto una serie di iniziative volte a formare ed informare i vari segmenti della popolazione rispetto alle opportunità ed alla necessità di intraprendere un convinto percorso di aumento della propria impronta energetica. Non va trascurato il risparmio energetico conseguibile tramite un cambiamento comportamentale. Piccole azioni quotidiane che costno solo l’impegno di metterle in pratica possono permettere di raggiungere anche un risparmio del 5% sui consumi energetici finali del comparto residenziale. Questo tipo di risultato verrà raggiunto mediante: Informazione nelle scuole: verranno coinvolti i ragazzi in attività di formazione sul tema energetico quali la lettura di una bolletta, la comprensione dei meccanismi di risparmio energetico, etc. Questo si tradurrà poi in azioni che di riflesso coinvolgeranno le rispettive famiglie, come ad esempio la condivisione dei risparmi in bolletta conseguiti a casa grazie a comportamenti più virtuosi. Informazione ai cittadini: creazione di uno sportello informativo per ottenere informazioni su incentivi, opportunità, buone pratiche ed esperienze Coinvolgimento degli amministratori condominiali: essendo i principali punti di contatto con gli inquilini, dovrà essere attuata una costante collaborazione con le loro categorie al fine di metterli nelle condizioni di conoscere nel dettaglio tutte le opportunità derivanti dal risparmio energetico, anche alla luce delle recenti normative appena approvate. Coinvolgimento degli ordini professionali Creazione di un sezione del sito web del Comune di informazione e condivisione delle esperienze e delle buone pratiche del PAES Coinvolgimento dell’Università, in particolare la facoltà di Ingegneria, nella realizzazione di tesi e studi di fattibilità sulle azioni di efficienza enegetica e sul loro ritorno economico e sociale. Obiettivi Accrescere la cultura dell’energia e della sostenibilità per attuare con successo le azioni di risparmio energetico previsto MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2015-2020 Stima dei costi Non stimabile 68 Modalità di finanziamento Le campagne informative saranno finanziate dalla spesa corrente del Comune Risparmio energetico ottenibile [MWh] Non valutabile Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non valutabile Indicatore di performance Numero di cittadini ed operatori coinvolti nelle attività di informazione Monitoraggio Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i cittadini, nonché i programmi di formazione per le scuole con i relativi risultati in termini di persone raggiunte. 69 Settore: Scheda n. 15 Aumento sensibilità ambientale e creazione reti locali Azione: Nuovo Sportello Energia Referente: Settore Ambiente AZIONE Descrizione L’apertura dello Sportello Energia è atto a promuovere corsi ed attività di formazione ed educazione ambientale, monitorare e combattere i livelli di inquinamento fuorilegge di smog e rumore e promuovere progetti concreti per una mobilità meno inquinante ed invasiva ed un’urbanistica che valorizzi e recuperi il verde urbano. Inoltre lo Sportello aiuterà a portare a compimento le azioni previste inerenti gli interventi di efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili ed a fornire la massima informazione ed assistenza alla cittadinanza su questi temi fondamentali per la sostenibilità energetica del territorio di Vigonza. Obiettivi L’obiettivo principale dello Sportello sarà quello di conciliare due aspetti fondamentali della vita di una comunità locale: occupazione ed ambiente, attraverso vari progetti sulla mobilità, la riqualificazione urbanistica, e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento Le aperture dello Sportello Energia saranno finanziate dalla spesa corrente del Comune Risparmio energetico ottenibile [MWh] Sono azioni di supporto alle azioni pratiche che produrranno i veri benefici. Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabile Indicatore di performance Numero di progetti ed eventi, cittadini ed operatori coinvolti nelle attività di informazione Monitoraggio Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i cittadini, nonché i programmi di formazione per le scuole con i relativi risultati in termini di persone raggiunte. 70 Settore: Scheda n. 16 Aumento sensibilità ambientale e creazione reti locali Percorsi di informazione/sensibilizzazione nelle scuole Referente: Settore Istruzione e Settore Cultura Azione: AZIONE Descrizione Avviare nelle scuole un percorso didattico sul tema dell’energia. Si intende inserire nel programma didattico delle varie classi una serie di attività di educazione ambientale finalizzate all’approfondimento e alla sensibilizzazione sul tema dei consumi energetici. Tale percorso formativo sarà organizzato con il supporto di personale esterno (tecnici esperti in materia energetico-ambientale). In particolare la scuola diventa primo luogo di applicazione dei criteri di risparmio energetico appresi: dall’utilizzo dell’illuminazione e degli apparecchi elettrici (spegnere sempre dopo l’utilizzo e non lasciare la modalità stand by) alla gestione delle attività non scolastiche ospitate negli stessi edifici (accorpamento delle attività negli stessi giorni). Obiettivi Stimolare il confronto tra gli studenti e inserire in modo stabile nei programmi formativi i temi del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni CO2 Cambiamenti stili di vita: riduzione del 15% dei consumi di energia elettrica (scuole). MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento Le campagne informative saranno finanziate dalla spesa corrente del Comune Risparmio energetico ottenibile [MWh] Sono azioni di supporto alle azioni pratiche che produrranno i veri benefici. Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabili Indicatore di performance Numero di studenti ed operatori coinvolti nelle attività di informazione Monitoraggio Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per gli studenti, nonché i programmi di formazione con i relativi risultati in termini di persone raggiunte. 71 Settore: Scheda n. 17 Appalti pubblici di prodotti e servizi Applicazione del green public procurementacquisti verdi Azione: Referente: Settore Ragioneria AZIONE Descrizione L’Amministrazione Comunale vuole integrare i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto di prodotti e/o servizi. In tale modo si vuole incoraggiare la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Le scelte comprendono i settori: edilizia di proprietà comunale (appalti per opere e lavori) apparecchi informatici per gli uffici carta e prodotti derivati dal legno. Obiettivi Impiego dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) così come definiti dal Ministero dell’Ambiente. Razionalizzare acquisti e consumi. Incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti. Riduzione del 15% dei consumi di energia elettrica nel settore pubblico MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento I maggiori costi saranno finanziati dalla spesa corrente del Comune Risparmio energetico ottenibile [MWh] Sono azioni di supporto alle azioni pratiche che produrranno i veri benefici. Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabile Indicatore di performance Consumi verdi/consumi totali Monitoraggio Acquisti e consumi. 72 Settore: Mobilità Scheda n. 18 Azione: e trasporti Azioni integrate per una mobilità sostenibile Referente: Lavori Pubblici AZIONE Descrizione L’Amministrazione vuole continuare l’impegno nel potenziamento della rete dei percorsi ciclabili, per invogliare la popolazione a sostituire le autovetture con la bicicletta per quelle tratte quotidiane per cui non sia indispensabile l’utilizzo di un mezzo motorizzato. Negli ultimi anni il Comune di Vigonza ha provveduto a programmare una serie di percorsi ciclabili, per un estensione di circa 64,5 km, di cui 35,2 km già realizzate (55%), che si pongono l’obiettivo di connettere le frazioni al capoluogo e di garantire una mobilità sostenibile. A questo proposito, le misure di riorganizzazione della viabilità che hanno investito l’intero territorio comunale, si sono mosse in direzione della mobilità lenta, garantendo una serie di percorsi ciclo-pedonali che garantiscono ai cittadini di muoversi senza dover dipendere dall’automobile privata. L’amministrazione, consapevole che la sola realizzazione delle piste ciclabili non è sufficiente a cambiare un modello di mobilità così consolidato e radicato nelle abitudini della popolazione, come l’utilizzo della vettura privata, si è impegnata a creare un’ integrazione con i trasporti pubblici, con i nuovi percorsi della linea n. 10 che collegheranno il territorio di Vigonza con il capoluogo di provincia. Infine strategica è l’integrazione, attraverso nuovi ed adeguati parcheggi scambiatori, le due fermate della rete ferroviaria metropolitana di superficie (SFMR), con la stazione Porta Padova e la stazione Porta Venezia. Tutto ciò permetterà al comune di Vigonza di avvicinarsi a un processo di pianificazione della mobilità sostenibile che coinvolga direttamente i cittadini influenzandoli nelle loro scelte quotidiane. Per quanto riguarda la stima dei risultati di diminuzione delle emissioni climalteranti, non è stato possibile definire un’ipotesi di riduzione, tuttavia sarà compito dell’amministrazione avviare degli studi che consentano di comprendere il grado di sfruttamento di queste infrastrutture. Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento - 73 Risparmio energetico ottenibile [MWh] Sono azioni di supporto alle azioni pratiche che produrranno i veri benefici. Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabile Indicatore di performance Grado di utilizzo e di alternativa all’auto Monitoraggio Lunghezza di piste ciclabili realizzate 74 Settore: Mobilità Scheda n. 19 Azione: e trasporti Pedibus Referente: Lavori Pubblici AZIONE Descrizione Il comune di Vigonza ha già attivo sul proprio territorio l’iniziativa denominata “Pedibus”, volta alla sensibilizzazione sull’importanza della limitazione dell’uso dell’auto. Il “Pedibus” consiste in un autobus umano, composto solo dai passeggeri, cioè senza bisogno di un veicolo che inquini. I passeggeri sono tutti bambini che percorrono la strada fino a scuola seguendo percorsi in sicurezza, sotto la responsabilità di adulti. L’iniziativa si avvale della collaborazione della Direzione didattica, Istituto comprensivo, Comando di Polizia Locale e di alcuni genitori volontari. Con il “Pedibus”, l’amministrazione intende sostenere una modalità diversa di percorrenza casa-scuola, promuovendo l’autonomia degli studenti, rispondendo alle esigenze dei genitori, riducendo traffico, congestione e inquinamento. Obiettivi Ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non stimabile Modalità di finanziamento - Risparmio energetico ottenibile [MWh] Sono azioni di supporto alle azioni pratiche che produrranno i veri benefici. Stima riduzione emissioni CO2 [t] Non stimabile Indicatore di performance Numero degli alunni partecipanti all’iniziativa Monitoraggio Lunghezza dei percorsi 75 Settore: Terziario Scheda n. 20 Azione: e Residenziale Efficienza energetica degli usi elettrici Referente: Edilizia Privata AZIONE Descrizione Obiettivi Le numerose iniziative europee sul campo del risparmio di energia negli usi finali sta portando ad una veloce riduzione dei consumi elettrici nelle abitazioni. Il percorso è già intrapreso da tempo, ma la pesante imposizione di limiti minimi di efficienza energetica per i numerosi usi finali (elettrodomestici in primis, ma anche standby e illuminazione) genererà un trend di riduzione molto importante. Compito del Comune di Vigonza sarà quello di diffondere informazioni chiare ed indipendenti sui margini di risparmio conseguibili con l’adozione delle migliori tecnologie. Attualmente il trend di consumo specifico per l’abitazione media è rappresentato in figura. (Fonte: elaborazione da database Odyssee: http://www.odyssee-indicators.org/online-indicators/) Ridurre gli usi inefficienti dell’energia elettrica quali: Consumi in standby Dispositivi di illuminazione inefficienti Ridurre e promuovere l’uso di elettrodomestici efficienti MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non ancora quantificabili Modalità di finanziamento Finanziamenti privati Risparmio energetico ottenibile [MWh] Nell’attuale trend, e nell’ipotesi di una crescita non rilevante del volume edificato, si prevede un miglioramento del 15% dell’efficienza energetica negli usi dell’elettricità in ambito residenziale e commerciale, passando dai 50.095 MWh del 2010 (anno dell’Inventario) ai 42.581 MWh del 2020, con un risparmio di circa 7.514 MWh Stima riduzione 2.930 tCO2 76 emissioni CO2 [t] Indicatore di performance kWh/anno risparmiati Monitoraggio Consumi elettrici da Enel Distribuzione 77 Scheda n. 21 Settore: Industria Azione: Efficienza energetica in ambito industriale Referente: Edilizia Privata AZIONE Descrizione Obiettivi Confindustria Padova ha avviato da tempo un programma di sovvenzione ed audit per le aziende del territorio che sono interessate a fare interventi di efficienza energetica sugli impianti di illuminazione nei capannoni industriali, così come sui macchinari adibiti alla produzione manifatturiera. Confindustria ha anche offerto la propria disponibilità ai propri consociati a fornire un servizio di audit energetico gratuito per le imprese produttive presenti nell’area industriale di Vigonza ma anche per tutte le altre presenti nella provincia di Padova. Per questa azione specifica, viste anche le indicazioni presenti nel Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica edito da ENEA nel 2011 e nella nuova Direttiva 27/2012/CE sull’efficienza energetica, viene stimato un obiettivo di riduzione dei consumi termici ed elettrici del 15% al 2020 rispetto ai valori registrati nell’anno dell’Inventario 2010. Migliorare l’efficienza energetica in ambito industriale del 10% al 2020 rispetto ai valori rilevati nell’Inventario delle Emissioni 2010 per questo settore MISURE Tempi ( data inizio, data fine) 2014-2020 Stima dei costi Non ancora quantificabili Modalità di finanziament o Finanziamenti privati di cittadini/imprenditori Risparmio energetico ottenibile [MWh] Miglioramento del 20% dei consumi elettrici rilevati nel 2010: 7771 MWh Miglioramento del 20% dei consumi termici rilevati nel 2010: 4384 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 7771*0,39= 3030 tCO2 4384*0,202= 885 tCO2 Indicatore di performance MWh/anno risparmiati Monitoraggio Consumi termici ed elettrici forniti dalle utilities, attività di audit da parte di Confindustria Padova 78 Il Piano d’Azione futuro Settore Pubblico Scheda Azione Persona responsabile Riduzione emissioni CO2 [t/a] % Riduzione emissioni CO2 sul totale Efficienza energetica del parco auto in dotazione alla P.A. 9 Ragioneria Efficienza energetica dell'illuminazione pubblica 8 Manutenzioni Rinnovamento parco automezzi P.A. 10 Ragioneria Efficienza energetica sugli involucri degli edifici pubblici 1 Lavori Pubblici 981.869 800 160 0,14% Efficienza energetica sostituzione infissi degli edifici pubblici 2 Lavori Pubblici 1.423.345 480 96 0,08% Efficienza energetica sostituzione delle caldaie degli edifici pubblici 3 Lavori Pubblici 323.600 540 108 0,09% Installazione di impianti di solare termico su edifici pubblici 4 Lavori Pubblici 162.278 123 34 0,03% Installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici 5 Lavori Pubblici 329.250 57 0,05% Azioni integrate per una mobilità sostenibile 18 Pedibus percorsi casa-scuola 19 Piantumazione arborea ed aree verdi 13 Installazione impianti fotovoltaici in conto energia Residenziale 696.983 12,6 0,01% 494 238,5 0,21% 0,00% 132 0,00% Ambiente ed Ecologia 3.917.325 12 48 0,00% Tot Privato Produzione energia Costi stimati Risparmio energetico rinnovabile prevista [€] previsto [MWh/anno] [MWh/anno] Edilizia Privata 1.255.000 2.485 802 0,69% 132 1508,1 1,30% 770 254,1 0,22% 79 Installazione impianti fotovoltaici in conto energia Commerciale 12 Edilizia Privata 1.522.800 1039 343,04 0,30% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia Industriale 12 Edilizia Privata 2.596.000 770 599,68 0,52% Efficienza energetica da TEE e Conto termico 6 Edilizia Privata 20.754 4192 3,63% Efficienza energetica nel settore dei trasporti privati leggeri 11 Settore Urbanistica 26.159 6835 5,92% Formazione, informazione e disseminazione per cittadini e attori locali 14 UrbanisticaAmbiente 0 0,00% Percorsi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole 16 Settore Cultura Efficienza energetica degli usi elettrici resisenziali e commerciali 20 Edilizia Privata 7.514 2930 2,54% Efficienza energetica in ambito industriale 21 Edilizia Privata 12.155 3915 3,40% Nuovo Sportello Energia 15 Settore Ambiente Green Public Procurement della Pubblica Amministrazione 17 Settore Ragioneria Efficienza energetica strutturale degli edifici privati tramite Regolamento Edilizio 7 Edilizia Privata 680 137 0,12% 16,65% Tot TOTALE 5.373.800 67.262 2.579 19.206 9.291.125 68.732 2.711 20.714 Riduzione da interventi da farsi 17,95% TOTALE OBIETTIVO totale riduzione 23.080 20,25% 80 6. Monitoraggio del Piano e descrizione dei progressi Il monitoraggio rappresenta una parte importante nel processo del PAES. Infatti, in questa fase, è necessario monitorare, verificare e valutare l’evoluzione del processo di riduzione delle emissioni di CO2 al fine di assicurare al PAES la possibilità di continuare a migliorarsi nel tempo e adattarsi alle condizioni di mutamento, per conseguire comunque il risultato di riduzione atteso. Una rendicontazione puntuale sull’effettivo stato di avanzamento delle azioni descritte nelle schede del PAES è pertanto necessario e le schede potranno essere oggetto di azioni correttive qualora si rilevi uno scostamento positivo o negativo rispetto agli scenari ipotizzati. Il PAES, quindi, non si conclude con l’approvazione del piano ma comporta una necessaria continuità dei lavori sin qui effettuati con un’attività di controllo, aggiornamento, elaborazione dati e confronto. Secondo quanto previsto dalle Linee Guida pubblicate dalla Commissione Europea (pag. 75) per un corretto monitoraggio, il Comune di Vigonza provvederà alla produzione dei seguenti documenti: - Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME), da preparare almeno ogni 4 anni compilando il modello già utilizzato per l’Inventario di Base; le Linee guida suggeriscono comunque di compilare il modello annualmente, pertanto tale contabilità verrà mantenuta ogni anno; - Relazione di Intervento, da presentare ogni 2 anni, contenente informazioni qualitative sull’attuazione del PAES e una contestuale analisi qualitativa, correttiva e preventiva; tale relazione verrà redatta nello specifico seguendo il modello fornito dalla Commissione Europea; - Relazione di Attuazione, da presentare ogni 4 anni, insieme all’IME, con informazioni quantitative sulle misure messe in atto, gli effetti sui consumi energetici e sulle emissioni, stabilendo eventuali azioni correttive e preventive in caso di scostamento dagli obiettivi. Anche in questo caso sarà seguito il modello specifico definito dalla Commissione Europea. 6.1 Gli indicatori L’attività di monitoraggio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia delle politiche energeticoambientali attuate nel Piano ed è finalizzata ad osservare l’evoluzione della realizzazione delle diverse azioni proposte nel PAES, con il raggiungimento del relativo obiettivo di riduzione di emissioni di CO2. Le valutazioni e le analisi del monitoraggio sono in grado di fornire ad amministratori e tecnici utili contributi e riscontri per la revisione dei contenuti del piano e, 81 contemporaneamente, sono spunto e momento pianificazione di settore e di livello comunale. attivo nei confronti della Il sistema di monitoraggio è progettato in fase di elaborazione del piano stesso e vive lungo tutto il suo ciclo di vita. La progettazione implica la verifica e integrazione degli indicatori da utilizzare, accompagnati dai relativi valori obiettivo e soglie di sostenibilità, e l’organizzazione di modalità e tempi per la raccolta e per l’elaborazione delle informazioni necessarie al loro calcolo. L’andamento di ciascun indicatore sarà oggetto di un momento di diagnosi ed approfondimento finalizzato a comprendere quali variabili hanno influito sul raggiungimento degli obiettivi di piano o sul loro mancato rispetto. 82
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