Rassegna Web del 17.07.2014 POLITICA E ISTITUZIONI .......................................................................................................................... 3 DDL LUDOPATIE: PARERE FAVOREVOLE DALLA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. MA “SI VALUTINO MISURE A FAVORE DI CHI DISINSTALLA SLOT” .................................................................................................................................. 3 DDL LUDOPATIE: ACCESO DIBATTITO SUL DIVIETO DI PUBBLICITÀ AL GIOCO, IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ............... 3 CRIPPA (M5S), “L’ESERCIZIO CHE NON POSSIEDE PIÙ SLOT DOVREBBE POTER AUTOMATICAMENTE RESCINDERE IL CONTRATTO, SENZA ALCUNA PENALE” ............................................................................................................................................. 3 BARONI (M5S), “RELAZIONE TECNICA SU DDL LUDOPATIE DEVE ARRIVARE IN TEMPI BREVI” ......................................................... 4 DL SEMPLIFICAZIONE UFFICI GIUDIZIARI: EMENDAMENTO M5S PER COPERTURA FINANZIARIA DAI GIOCHI ................ 4 LEGA NORD. “NO A CREDITO D’IMPOSTA SU FONDI EROGATI A SOSTEGNO CULTURA DA PARTE DELLE SOCIETÀ DI GIOCO” ............................................................................................................................................................................. 4 MERCATO .............................................................................................................................................. 4 CODERE, PROROGA AL 6 AGOSTO PER ACCORDO CON I CREDITORI ............................................................................... 4 NEWSLOT E VLT...................................................................................................................................... 4 VLT, CORTE COSTITUZIONALE: “NON FONDATI I DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ” SU TASSA SULLA FORTUNA. OBBLIGO DI VERSARLA NASCE SOLO DOPO L’OMOLOGAZIONE DEI SISTEMI .................................................................................. 4 VLT: TASSA SULLA FORTUNA IN VIGORE DAL PRIMO AGOSTO 2014................................................................................................. 6 TASSA SULLA FORTUNA E VLT: OPERATORI INVOCANO CHIARIMENTI SU MODALITÀ TECNICHE E OPERATIVE ............................... 6 VLT: CONSIGLIO STATO NON SOSPENDE LE PENALI DA 500MILA EURO COMMINATE A BPLUS ..................................... 7 SLOT E VLT. QUALI LOGICHE PREVARRANNO NELL’OPERAZIONE DI RAZIONALIZZAZIONE DEL MERCATO? ................... 7 SCOMMESSE, POKER E ONLINE ............................................................................................................... 8 SCOMMESSE SPORTIVE, IN 6 MESI GIOCATI 1,3 MILIARDI. A NAPOLI, ROMA E MILANO UN TERZO DELLE PUNTATE. PER LE IPPICHE RACCOLTA A 22,3 MILIONI ...................................................................................................................... 8 SCOMMESSE IPPICHE, IN SEI MESI GIOCATI 22,3 MILIONI. MILANO, LA PROVINCIA IN CUI SI GIOCA DI PIÙ, ENNA FERMA A ZERO ............................................................................................................................................................................................... 8 POKER ONLINE, NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO MERCATO IN CALO SIA PER IL CASH (-28,3%) SIA PER IL TORNEO (23,5%) ............................................................................................................................................................................... 8 POKER A TORNEO, NEL PRIMO SEMESTRE 2014 RACCOLTA A 363 MILIONI DI EURO (-23,5%). A POKERSTARS, LOTTOMATICA E BWIN.PARTY L’80% DEL MERCATO ........................................................................................................................ 9 SCOMMESSE: I GESTORI SNAI ASSOCIATI AD AGISCO AVVIANO LE PROCEDURE PER RECEDERE DAI CONTRATTI CON SNAI SPA ........................................................................................................................................................................... 9 UNIVERSITÀ DI HARVARD: “IL POKER ONLINE NON INCENTIVA IL GIOCO PATOLOGICO” ............................................. 10 CRONACA ............................................................................................................................................ 10 GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO. LA PROVINCIA DI TRENTO: UN SONDAGGIO PER CONOSCERE IL FENOMENO…CON LA PROMESSA DI UNA BELLA VINCITA............................................................................................................................ 10 VINCI CASA. ASS. CODICI CHIEDE IL RITIRO: “INCENTIVA LA LUDOPATIA” ..................................................................... 11 PUGLIA. PASTORE: “VINCICASA, GIOCO DAL MECCANISMO DIABOLICO” ....................................................................................... 11 MONDO ............................................................................................................................................... 12 UK. NASCE GAMING BUSINESS GROUP, LA NUOVA ASSOCIAZIONE DEGLI OPERATORI DEL GIOCO ............................. 12 A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DI GAMENET S.P.A. Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 2 POLITICA E ISTITUZIONI DDL LUDOPATIE: PARERE FAVOREVOLE DALLA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. MA “SI VALUTINO MISURE A FAVORE DI CHI DISINSTALLA SLOT” (AGIMEG - 17/07/2014) La Commissione Attività Produttive, commercio e turismo della Camera, ha espresso parere favorevole, ma con osservazione, sul ddl anti-ludopatie licenziato a fine giugno dalla Commissione Affari Sociali. “Esaminato il testo unificato delle proposte di legge recanti «Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” e “apprezzato l’intento generale del progetto di legge in titolo consistente nella predisposizione di una strategia complessiva volta alla tutela, alla cura e alla riabilitazione dei soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico, e dei loro familiari, alla protezione dei minori e dei soggetti vulnerabili e alla prevenzione della diffusione dei fattori di rischio del gioco d’azzardo patologico, anche attraverso l’affermazione di un approccio consapevole al gioco”, la Commissione “delibera di esprimere parere favorevole” a patto che la Commissione competente “valuti la possibilità di prevedere ulteriori misure di favore per quegli esercizi commerciali che, non essendo nelle condizioni di potersi adeguare ai nuovi requisiti previsti per detenere lecitamente apparecchi per il gioco, decidano conseguentemente di rescindere contratti in essere che prevedono consistenti penali ai concessionari”. Per quanto più specificamente di competenza della X Commissione, “non può che essere apprezzabile il disegno complessivo volto a limitare e regolamentare il proliferare di sale da gioco nel tessuto commerciale dei centri abitati, favorito anche da una tassazione di favore rispetto agli altri esercizi commerciali”. DDL LUDOPATIE: ACCESO DIBATTITO SUL DIVIETO DI PUBBLICITÀ AL GIOCO, IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (AGIMEG - 17/07/2014) “E’ necessaria una riflessione più approfondita sul divieto di propaganda pubblicitaria diretta e indiretta del gioco d’azzardo su tutto il territorio nazionale, con un impatto certamente negativo sulle imprese del settore e sull’occupazione. Dovrebbe essere possibile valutare una formulazione meno rigida di tali disposizioni, prevedendo, ad esempio, la possibilità di pubblicità in particolare fasce orarie per la tutela dei minori, visto che in altri Paesi europei non sussiste questa forma di restrizione sulla pubblicità del gioco d’azzardo”. Lo ha detto ieri in commissione Attività Produttive alla Camera, il presidente Abrignani (FI), nel corso della discussione sul ddl ludopatie su cui la commissione ha espresso parere favorevole con osservazioni. L’on. del PD, Basso, ha poi aggiunto che “nel comprendere le ragioni a fondamento dell’intervento svolto dal collega Abrignani, non condivide il merito delle sue osservazioni in quanto il settore regolamentato dal provvedimento in esame ha un evidente impatto sociale”. Il divieto di pubblicità “è già previsto in altri Paesi, quali ad esempio la Germania, in analogia al divieto di pubblicità per il tabacco”, ha spiegato e aggiunto che “le limitazioni solo per i minori non riescono ad ottenere risultati di rilievo come dimostrato dal recentissimo esempio dei mondiali di calcio che hanno trasmesso in orari pomeridiani pubblicità vietate in quella fascia oraria. La pubblicità del gioco d’azzardo è distorsiva del mercato pubblicitario perché gli operatori del settore sono in grado di fare offerte molto vantaggiose per il mercato pubblicitario trattando di attività ad elevatissima redditività e sottoposte, come si rileva nelle premesse della proposta di parere, ad una tassazione di favore”. Anche l’on. Crippa (M5S), si è associato alle considerazioni del collega Basso sul divieto di propaganda del gioco che ” deve essere mantenuto nella formulazione prevista nel testo in esame, trattandosi di un fenomeno patologico che giustamente il provvedimento intende di contrastare”. im/AGIMEG CRIPPA (M5S), “L’ESERCIZIO CHE NON POSSIEDE PIÙ SLOT DOVREBBE POTER AUTOMATICAMENTE RESCINDERE IL CONTRATTO, SENZA ALCUNA PENALE” (AGIMEG - 17/07/2014) “Si dovrebbe prevedere una condizione volta a tutelare quegli esercizi commerciali che, non essendo in grado di adeguarsi alle nuove prescrizioni normative in tema di requisiti dei locali, si potrebbero trovare nella situazione di dover corrispondere pesanti penali in caso di rescissione dei contratti con i concessionari delle apparecchiature. Le disposizioni contenute ai commi 1 e 3 dell’articolo 15, che disciplina gli obblighi relativi ai luoghi per il gioco d’azzardo, e sono destinate agli esercizi commerciali già in attività, prevedono un lasso di tempo di diciotto mesi per l’adeguamento; ma se ad esempio l’esercizio non ha un locale da dedicare alle apparecchiature da gioco, si troverà costretto a rescindere il contratto e Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 3 potrebbe dover pagare una penale. E’ opportuno quindi prevedere espressamente che se la nuova normativa impone determinati requisiti, l’esercizio che non li possiede dovrebbe poter automaticamente rescindere il contratto senza la corresponsione di alcuna penale”. E’ il suggerimento dell’on. Crippa (M5S) ieri in commissione Attività Produttive alla Camera, nel corso della formulazione di parere (favorevole) sul ddl Ludopatie, licenziato a fine giugno dalla commissione Affari Sociali, che è competente per materia. im/AGIMEG BARONI (M5S), “RELAZIONE TECNICA SU DDL LUDOPATIE DEVE ARRIVARE IN TEMPI BREVI” (AGIMEG - 17/07/2014) “Auspico che la relazione tecnica venga predisposta e presentata in tempi brevi in modo da consentire una rapida conclusione dell’iter legislativo del provvedimento”. Lo ha detto ieri in commissione Affari Sociali alla Camera, l’on. del M5S Baroni, nel corso di una brevissima trattazione del ddl ludopatie che la commissione stessa ha licenziato a fine giugno. Dello stesso parere anche l’on. del PD, Lenzi, che condivide “lo stesso auspicio” vista l’urgenza. im/AGIMEG DL SEMPLIFICAZIONE UFFICI GIUDIZIARI: EMENDAMENTO M5S PER COPERTURA FINANZIARIA DAI GIOCHI (AGIMEG - 17/07/2014) “Il nostro gruppo ha presentato un emendamento all’articolo 53 che, in un’ottica di maggiore giustizia sociale, prevede una copertura finanziaria a valere sui profitti delle società concessionarie dei giochi d’azzardo”. Lo ha annunciato ieri in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, l’on. Colletti (M5S), annunciando un emendamento che rintraccia copertura finanziaria dal settore giochi, per garantire le misure previste dal “DL per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”. im/AGIMEG LEGA NORD. “NO A CREDITO D’IMPOSTA SU FONDI EROGATI A SOSTEGNO CULTURA DA PARTE DELLE SOCIETÀ DI GIOCO” (JAMMA – 17/07/2014) La Lega Nord, con un emendamento al decreto cultura e turismo all’esame delle Commissioni del Senato ha proposto di non riconoscere il credito di imposta per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013, per interventi di manutenzione, protezione, restauro, promozione e valorizzazione di beni culturali alle società che svolgono attività inerenti il gioco pubblico. Sulla proposta ha espresso voto contrario il Governo. MERCATO CODERE, PROROGA AL 6 AGOSTO PER ACCORDO CON I CREDITORI (JAMMA – 17/07/2014) Attraverso un comunicato Ufficiale alla Borsa spagnola Codere fa sapere di aver raggiunto un accordo per un ulteriore stand still fino al 6a agosto prossimo per il raggiungimento dell’accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito. NEWSLOT E VLT VLT, CORTE COSTITUZIONALE: “NON FONDATI I DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ” SU TASSA SULLA FORTUNA. OBBLIGO DI VERSARLA NASCE SOLO DOPO L’OMOLOGAZIONE DEI SISTEMI (AGIMEG - 17/07/2014) La Corte Costituzionale “dichiara non fondata (…) la questione di legittimità costituzionale dell’art. 10, comma 9, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 26 aprile 2012, n. 44, sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 97 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio, con l’ordinanza indicata in epigrafe”. Si tratta della norma che prevedeva una tassa addizionale del 6% sulle vincite di alcuni giochi, i dubbi di legittimità costituzionale erano stati sollevati per le videolottery. gr/AGIMEG Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 4 VLT, Corte Costituzionale: Obbligo di versare la tassa sulla fortuna nasce solo successivamente all’omologazione dei sistemi La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità sollevata sulla tassa sulla fortune applicata ai premi – per la sola parte eccedente i 500 euro, con un’aliquota del 6% – centrati alle videolottery. LA sentenza comunque salva la posizione delle concessionarie, visto che per la Consulta in sostanza l’obbligo di versare il prelievo non sarebbe sorto fino all’effettiva omologa dei sistemi di gioco. L’omologazione infatti è un “presupposto necessario per la nascita dell’obbligazione tributaria”. Inoltre, “il termine ha “una sua rilevanza funzionale, e più precisamente dilatoria, solo nel caso – rivelatosi del tutto irrealistico – di omologazione anteriore”. La questione di legittimità costituzionale della tassa sulle vincite per le videolottery ruotava attorno al termine del 1° settembre 2012, a partire dal quale il prelievo avrebbe dovuto essere applicato. Per le concessionarie si trattava di un termine impossibile da rispettare dal momento che – per applicare la tassa – era necessario modificare i sistemi di gioco, e quindi avviare un nuovo processo di omologa con Sogei il partner tecnologico dell’Aams. Sostanzialmente, con i ricorsi giudiziari le concessionarie puntavano a scongiurare il rischio di venire sanzionate a causa che del mancato rispetto del termine. “Nella prospettazione del TAR” riassume la Corte Costituzione, “il termine fissato dalla disposizione in esame sarebbe perentorio, come si desumerebbe dal drastico effetto sanzionatorio conseguente al mancato adeguamento tecnico dei sistemi di gioco”. Per la Consulta tuttavia, “La ricostruzione del quadro normativo di riferimento e della relativa vicenda amministrativa, anche in relazione agli sviluppi successivi all’ordinanza di rimessione, induce a ritenere non corretto l’assunto del rimettente”. LA Corte ricorda che i Monopoli con il decreto direttoriale del 12 ottobre 2011 – con cui avevano introdotto la tassa – avevano stabilito che per le videolottery “a decorrere dal 1 gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2012, al fine di consentire i necessari adeguamenti tecnologici dei suddetti apparecchi, necessari per dare attuazione alla variazione della quota destinata alle vincite di cui alla successiva lettera b), si applica un prelievo dell’11,80 per cento sull’ammontare delle somme giocate”. E sottolinea che ”Nessuna sanzione era dunque ricollegata allo spirare del termine fissato, e di sanzioni non vi è traccia neanche nel d.l. n. 16 del 2012, che, nel recepire l’intero decreto direttoriale, ivi compresa la previsione di necessarie disposizioni attuative al fine di consentire la modifica dei sistemi di gioco e la conseguente applicabilità dell’addizionale, ha spostato al 1° settembre 2012 il termine di decorrenza del tributo”. L’iter per l’adeguamento dei sistemi di gioco è stato ultimato solo nel marzo 2014, i Monopoli quindi con decreto direttoriale del 6 giugno 2014 – “realizzati tutti i presupposti di natura tecnica che hanno sino ad oggi ostacolato la concreta decorrenza applicativa del nuovo prelievo erariale addizionale” – hanno previsto l’obbligo dei concessionari di procedere al suo versamento “a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla data di deposito della sentenza della Corte costituzionale”. Per la Corte “Quest’ultimo provvedimento rende manifesta la consapevolezza dell’amministrazione della prevalenza logica e giuridica dell’omologazione dei sistemi di gioco rispetto al termine, come si evince non solo dalla eliminazione della sanzione ma anche dal complesso motivazionale, tutto incentrato sull’aspetto tecnico del necessario adeguamento dei terminali. In effetti, la disciplina legislativa, pur fissando un termine, pone l’accento sulla modifica dei sistemi di gioco, preoccupandosi di rinviare - come si è detto - ad una apposita e futura regolamentazione attuativa. Ciò rende evidente, da un lato, come il dato tecnico-fattuale della omologazione sia presupposto necessario per la nascita dell’obbligazione tributaria, e, dall’altro, come il termine abbia una sua rilevanza funzionale, e più precisamente dilatoria, solo nel caso – rivelatosi del tutto irrealistico – di omologazione anteriore, divenendo invece formalmente e sostanzialmente irrilevante nel caso contrario, sino al punto di non essere stato neppure preso in considerazione nel decreto con cui l’amministrazione ha finalmente portato a conclusione l’annosa e complessa vicenda”. gr/AGIMEG VLT, Consulta: “Non fondata la questione di legittimità sollevata sulla tassa sulla fortuna”. La sentenza La Corte Costituzionale ha dichiarato “non fondata (…) la questione di legittimità costituzionale” sulla norma che prevedeva una tassa addizionale del 6% sulle vincite di alcuni giochi. I dubbi di legittimità costituzionale erano stati sollevati per le videolottery. La sentenza della Consulta comunque salva la posizione delle concessionarie, visto che in sostanza l’obbligo di versare il prelievo non sarebbe sorto fino all’effettiva omologa dei sistemi di gioco. Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 5 VLT: TASSA SULLA FORTUNA IN VIGORE DAL PRIMO AGOSTO 2014 (GIOCONEWS – 17/07/2014) Nulla osta da parte della Corte Costituzionale per quanto riguarda la tassa sulle vincite superiori ai 500euro rispetto alla quale il Tar del Lazio aveva sollevato un dubbio di legittimità. Dubbio che, tuttavia, non sussiste secondo la Corte e la legge può quindi essere attuata. Questo significa che i sistemi di gioco attivi nella Penisola dovranno essere pronti per l'attuazione dei nuovi dettami entro e non oltre la fine del mese, cioè il prossimo 1 agosto 2014. La data era stata stabilita dal Direttore generale dei Monopoli, Luigi Magistro, che in uno specifico provvedimento - sottoposto anche all'attenzione della Corte durante la recente udienza - aveva specificato come "Le disposizioni (...) trovano applicazione a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla data di deposito della sentenza della Corte Costituzionale di definizione del giudizio promosso, innanzi alla stessa, con ordinanza del TAR Lazio, Sezione II, n. 6985 del 26 luglio 2012". COSA DICE LA NORMA DA ATTUARE - Il concessionario, attraverso le funzionalità dei sistemi di gioco Vlt adeguati ai fini dell’applicazione dell’addizionale del sei per cento sulla parte di ciascuna vincita eccedente euro 500,00, trattiene gli importi corrispondenti direttamente al momento della determinazione di tale vincita. L’addizionale, trattenuta ai sensi del comma 1, è versata dal concessionario entro il giorno 28 del mese successivo a quello di riferimento, con le modalità stabilite dall’articolo 19 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con divieto di compensazione, utilizzando il codice tributo “5273”, denominato “Apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lett. b), del Tulps – Addizionale sulla parte della vincita eccedente euro 500 – Art. 5, comma 1, Decreto Direttoriale Aams 12 ottobre 2011”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 20/E del 29 febbraio 2012. Al fine di consentire i necessari controlli, ciascun concessionario comunica al sistema di controllo Vlt, entro il 10 del mese successivo a quello di riferimento, tramite i messaggi previsti dal relativo protocollo di comunicazione, i dati riguardanti l’ammontare complessivo delle vincite, al lordo dell’addizionale, eccedenti euro 500,00, l’ammontare complessivo dell’addizionale e l’ammontare complessivo delle vincite nette. In ordine alle modalità di controllo e verifica, si applicano le disposizioni relative al prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lettera b) del RD 18 giugno 1931, n.773. Il decreto direttoriale prot. 2011/50017/Giochi/UD del 16 dicembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011, è abrogato. TASSA SULLA FORTUNA E VLT: OPERATORI INVOCANO CHIARIMENTI SU MODALITÀ TECNICHE E OPERATIVE (GIOCONEWS – 17/07/2014) Stavolta tutto è pronto davvero per l'introduzione della tassa sulle vincite superiori ai 500 euro (anche) sulle videolottery. Con la pronuncia depositata oggi dalla Corte Costituzionale, con la quale viene scongiurata l'ipotesi di improcedibilità della norma, diventa nota, al tempo stesso, anche la data in cui dovrà avvenire lo “switch off” per l'introduzione delle nuove disposizioni fiscali sulle piattaforme di gioco. Ovvero, il primo agosto, secondo la deadline fissata dall'Agenzia delle Dogane 'agganciata' alla pronuncia della Corte. LE MODIFICHE TECNICHE – Come spiegato in precedenza, gli operatori sono tutti pronti, già dallo scorso 3 giugno, per l'attuazione della nuova norma, avendo concluso con esito positivo le attività di verifica di conformità previste per l'aggiornamento dei sistemi di gioco in Sogei, partner tecnologico dell'amministrazione. I software, in effetti, sono stati aggiornati dai produttori di tecnologia alle nuove disposizioni, nonostante la tassazione del 6 percento sia rimasta off line, in attesa del via libera definitivo. Ora, alla luce della tempistica indicata dai Monopoli, gli addetti ai lavori dovranno soltanto attivare tale aggiornamento rendendolo operativo, tenendo anche conto che, una ulteriore circolare dell'Agenzia, aveva disposto l’avvio del nuovo protocollo di comunicazione necessario al colloquio tra i sistemi di gioco dei concessionari e il sistema di controllo Vlt già dal 5 maggio 2014, proprio per consentire tutti gli adempimenti propedeutici all’avvio del nuovo regime. LA RICHIESTA DEGLI OPERATORI – Ora però, appena ricevuto il verdetto della Corte, gli operatori si interrogano sulle modalità di esecuzione delle nuove norme. In particolare – spiegano alcuni tecnici a GiocoNews.it – l'auspicio è di poter avere un ulteriore incontro con l'amministrazione o un provvedimento formale dal quale poter conoscere le modalità tecnico-operative per la transizione verso il nuovo software. In effetti, il decreto siglato da Magistro, non entrava nei dettagli dell'operazione che dovrebbe avvenire, Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 6 presumibilmente, nello stesso momento per tutte le piattaforme evitando così una disparità di condizioni operative sul mercato. Per questo si rende opportuno – secondo gli addetti ai lavori – un intervento chiarificatore per definire come procedere. VLT: CONSIGLIO STATO NON SOSPENDE LE PENALI DA 500MILA EURO COMMINATE A BPLUS (AGIMEG - 17/07/2014) “Anche a prescindere dal fumus dei motivi di gravame proposti, non sia ravvisabile – avuto riguardo alla natura meramente patrimoniale del provvedimento contestato ed alla solvibilità della parte pubblica per il caso di eventuale ripetizione – quel pregiudizio “irreparabile” previsto dall’art. 98 c.p.a”. Con questa motivazione il Consiglio di Stato non ha accolto l’istanza sospensiva avanzata da Bplus nel ricorso contro le due penali – da 225mila e 250mila euro – comminate dai Monopoli di Stato perché le macchine non hanno fornito tutte le risposte alle rilevazioni effettuate tra il 2010 e il 2011 dal sistema di controllo della Sogei. La questione ora verrà trattata nel merito dal Consiglio di Stato: l’udienza al momento non è stata ancora fissata. gr/AGIMEG SLOT E VLT. QUALI LOGICHE PREVARRANNO NELL’OPERAZIONE DI RAZIONALIZZAZIONE DEL MERCATO? (JAMMA – 17/07/2014) Quella di oggi è una personale riflessione su come la competenza e la capacità di fare scelte strategicamente vincenti possono condizionare fortemente la performance di una società che opera nel settore degli apparecchi da intrattenimento a vincita. E questo a dispetto delle tante, troppe, dissertazioni che negli ultimi tempi circolano su stampa e social secondo le quali il prodotto ‘giochi’ sia semplicemente un’offerta ‘confezionata’ appositamente per ingannare un consumatore inconsapevole e vulnerabile. Il mercato delle slot e dei terminali Vlt, come sanno bene gli operatori, è sempre stato al centro di un acceso dibattito circa i ruoli e le diverse funzioni dei soggetti che vi partecipano. Altra questione, di non poco conto, quella dell’importanza delle location e degli elementi che fanno la differenza. Alla luce delle possibilità che si intervenga, in una logica di razionalizzazione del mercato, ad una riduzione del numero degli apparecchi, risulta quanto mai interessante riflettere sull’analisi dei dati di incasso di entrambe le tipologie di apparecchi rese note in questi giorni da due importanti concessionari, diversi per DNA (si fa per dire) e soprattutto diversi nel modo di operare sul mercato. La prima di queste società si chiama Codere. Codere è una società di origine spagnola, da sempre operante sul mercato degli apparecchi da gioco e negli ultimi anni attiva su diversi mercati del mondo. Da molti anni, più di 15, è presente in Italia, prima con la gestione delle sale Bingo e successivamente con slot e videolotterie. Codere gestisce in Italia 7.335 slot connesse, peraltro, al sistema di rete che mette a disposizione anche di altre società di gestione. Le oltre 7000 slot gestite direttamente registrano, altre un anno, un incasso medio giornaliero, al netto delle vincite, di circa 60 euro. Le Vlt, apparecchi da gioco destinati ad una particolare tipologia di esercizi pubblici, sono 1133 e per lo più risultano essere installate all’interno delle sale bingo gestite dalla società. L’incasso medio lordo di una Vlt è di 195 euro. Il che significa che a questa cifra vanno sottratte imposte e oneri vari. La società, va detto, da sempre ha scelto di optare per un marketing low profile, senza campagne di forte impatto e quindi con investimenti contenuti. Solo pochi giorni fa un’altra società, di primissimo piano nello scenario del mercato del gioco pubblico italiano, ma con un pedigree completamente diverso, ha reso noto i numeri della propria performance sul mercato. La società, che va detto non nasce come impresa nel comparto dell’apparecchio da intrattenimento, ma che opera principalmente come concessionaria di altre tipologie di giochi, gestisce sul mercato un numero di apparecchi molto simile a quello della spagnola Codere. Per altro va precisato che , almeno per quanto riguarda le Vlt, si tratta di apparecchi simili, ovvero con gli stessi giochi. Se le Awp registrano un incasso medio lordo di circa 50 euro, ovvero almeno 10 euro in meno rispetto ad una macchina gestita da Codere, per le Vlt il gap tra l’incasso medio/giorno è di oltre 100 euro, quindi poco meno del 50%. . Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 7 Si tratta di numeri tutto sommato ‘esigui’ agli occhi di un osservatore poco informato sulla realtà del mercato ma che non lo sono di certo per chi sa bene quali siano i ‘margini’ di questa tipologia di offerta di gioco. Lo sanno bene i gestori degli apparecchi da intrattenimento e lo sanno anche gli esercenti. Numeri come quelli riportati da società del settore fanno ben capire come ci si trovi di fronte a mercati al limite della sostenibilità e di come diverse strategie di mercato possono portare a risultati sicuramente diversi. Dieci anni dopo il lancio sul mercato delle prime slot a vincita limitata valgono ancora le vecchie regole: oculata gestione del prodotto e conoscenza del mercato fanno la differenza, anche nel gioco. Bisognerà vedere se queste logiche prevarranno, su ogni altra, quando si opererà, come sembra si farà, nella cosiddetta razionalizzazione dell’offerta o se si procederà secondo meccanismi che rispondono più agli interessi di singoli operatori, più influenti di altri.mc SCOMMESSE, POKER E ONLINE SCOMMESSE SPORTIVE, IN 6 MESI GIOCATI 1,3 MILIARDI. A NAPOLI, ROMA E MILANO UN TERZO DELLE PUNTATE. PER LE IPPICHE RACCOLTA A 22,3 MILIONI (AGIMEG - 17/07/2014) Le scommesse sportive nei primi sei mesi del 2014 raggiunge 1 miliardo 360,9 milioni di euro. Il dato fa riferimento alla sola raccolta effettuata nella rete di agenzie, e non comprende le giocate piazzate online. LA città in cui si gioca maggiormente è Napoli, con una raccolta di 222,4 milioni di euro (il 16,3% del totale), seguita da Roma (121,8 milioni, l’8,9% del totale) e Milano (90 milioni, il 6,6%). Queste tre città insieme attraggono quasi il 32% delle giocate. All’opposto della classifica sei province sarde: Olbia Tempio (587mila euro), Oristano (307mila euro), Nuoro (281mila euro), Medio Campidano (101mila eruo), Ogliastra (72mila euro), Carbonia Iglesias (43mila euro). Per quanto riguarda la redditività per singoa agenzia, il rapporto più elevato si ha nella provincia di Prato, dove ogni punto incassa in media 305.700 euro, seguita da Isernia (266.200 euro) e Parma (265.500 euro). All’estremo opposto ancora delle province sarde, in questo caso si parte dai 67mila euro delle agenzie di Sassari (al sest’ultimo posto), per arrivare ai 25.400 di quelle del Medio Campidano. gr/AGIMEG SCOMMESSE IPPICHE, IN SEI MESI GIOCATI 22,3 MILIONI. MILANO, LA PROVINCIA IN CUI SI GIOCA DI PIÙ, ENNA FERMA A ZERO Le scommesse ippiche nei primi sei mesi dell’anno hanno attratto giocate per 22,3 milioni. Il dato fa riferimento alle sole giocate piazzate nella rete fisica, non comprende quelle effettuate sui siti di gioco online. Le provincie in cui si gioca maggiormente sono Milano (3,6 milioni, il 16,3% del totale), Roma e Napoli (ciascuna supera i 3 milioni, il 13,7% del totale). Queste tre province insieme – informa l’Agimeg su dati Aams – raccolgono il 43,8% delle scommesse. All’estremo opposto, Sondrio (12 euro), Rovigo (3 euro) e Enna, dove non è stato puntato nemmeno un euro. Milano resta in testa anche alla classifica della redditività per singola agenzia. Ogni punto infatti di media ha attratto 45.700 euro di scommesse. Sul secondo e terzo posto del podio salgono però Fermo (61.500 euro) e Pisa (52.800 euro). Roma scende in 15esima posizione (24.600 euro circa), Napoli in 34esima (14mila euro). gr/AGIMEG POKER ONLINE, NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO MERCATO IN CALO SIA PER IL CASH (-28,3%) SIA PER IL TORNEO (-23,5%) (AGIMEG - 17/07/2014) Cala di quasi un terzo la raccolta del poker online in modalità cash nel primo semestre del 2014. Si passa infatti dai 3 miliardi e 70 milioni di un anno fa, agli attuali 2,2 miliardi, per un calo del 28,3%. Tra gli operatori, PokerStars controlla oltre la metà del mercato e precisamente il 52,7% del totale. Completano il podio Lottomatica, con una quota di mercato del 10,5% e bwin.party (8,5%). Di seguito le quote di mercato dei maggiori operatori: Operatori Pokerstars Lottomatica Bwin.party Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Quota di mercato 52,7% 10,5% 8,5% Pag. 8 Microgame Eurobet Snai Sisal Intralot Scommettendo 7,6% 6,2% 5,8% 3,8% 0,9% 0,4% POKER A TORNEO, NEL PRIMO SEMESTRE 2014 RACCOLTA A 363 MILIONI DI EURO (-23,5%). A POKERSTARS, LOTTOMATICA E BWIN.PARTY L’80% DEL MERCATO Il poker online in modalità torneo nel primo semestre del 2014 perde il 23,5% delle giocate, passando dai 475 milioni di raccolta dello stesso periodo del 2013 agli attuali 363. Leader del segmento PokerStars che attrae oltre il 60% delle giocate. Seguono Lottomatica (11,1%) e bwin.party (circa 29 milioni, 8%). Questi tre operatori da soli controllano quasi l’80% del segmento. Di seguito le quote di mercato dei principali operatori: Operatori Pokerstars Lottomatica Bwin.Party Microgame Snai Sisal Eurobet Intralot Scommettendo Quota di mercato 60,1 11,1 8,0 5,3 4,9 1,9 1,6 0,5 0,4 SCOMMESSE: I GESTORI SNAI ASSOCIATI AD AGISCO AVVIANO LE PROCEDURE PER RECEDERE DAI CONTRATTI CON SNAI SPA (JAMMA – 17/07/2014) AGISCO – Associazione Giochi Scommesse – nel corso di un incontro con gli Associati che operano come “Gestore” per conto del Concessionario Giochi Pubblici SNAI Spa ha preso in esame – si legge in una nota dell’associazione – i punti cruciali del rapporto tra gli stessi Gestori e SNAI Spa: • Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del Concessionario SNAI, che nel primo semestre 2014 – secondo dati diffusi di recente dalla stampa – ha raggiunto il minimo storico della raccolta scommesse mediante rete fisica del 26.1%. • Denunciando la mancata messa a disposizione da parte di SNAI dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, dati indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa SNAI, che pone alla base della remunerazione della propria Rete l’andamento del “Pay-Out” sulle scommesse sportive, e cioè la “condivisione del rischio” fra Concessionario e Gestore. • Evidenziando che il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di SNAI, non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni. Richiede un incontro urgente da tenersi con il Concessionario SNAI S.p.A. alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; prende atto dell’avvio da parte dei Gestori delle procedure previste dall’art. 12 del vigente contratto di Gestione con SNAI al fine di recedere dal medesimo contratto, qualora non siano assunti da parte di SNAI S.p.A. immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese. Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 9 UNIVERSITÀ DI HARVARD: “IL POKER ONLINE NON INCENTIVA IL GIOCO PATOLOGICO” (JAMMA – 17/07/2014) Sono queste le conclusioni di uno studio condotto dalla Harvard Medical School´s Division on Addiction. Si tratta del più vasto studio mai condotto fino ad ora ed è basato su dati anonimi raccolti dal database di PokerStars e di Bwin analizzando le azioni di scommesse di milioni di giocatori di poker, giocatori di casinò online e scommettitori sportivi. Lo studio dimostra che solo una piccola percentuale di giocatori ha dimostrato “comportamenti di gioco eccessivo”, in linea con i dati di 35 anni fa – molto prima dell’arrivo del gioco d’azzardo online. La ricerca di Harvard in numeri La Harvard Medical School ha esaminato 4.000 giocatori di casinò online e 40.000 scommettitori sportivi dal database di Bwin per un periodo di due anni e ha scoperto che i giocatori di casinò online – in media – giocano una volta ogni due settimane e perde circa il 5,5% del proprio bankroll ogni volta. Gli scommettitori sportivi collocati 2,5 scommesse con una spesa media di 5,50 dollari ogni quattro giorni. La ricerca di Harvard è stata integrata da uno studio condotto dall’Università di Amburgo, della durata di sei mesi, che ha analizzato le abitudini di gioco di oltre due milioni di giocatori di poker su PokerStars. Questa ricerca ha stabilito che il giocatore medio si collega online per circa 4,88 ore a settimana e pagato meno di un dollaro all’ora per tavolo in rake o per le tasse di iscrizione al torneo. Prima del recente rapporto di Harvard, il già grande sondaggio sui giocatori di poker online era stato condotto dalla Nottingham Trent University per conto dell’organismo di autoregolamentazione eCOGRA. L’indagine eCOGRA è stato condotto al culmine del boom del poker online (nel 2007) e ha scoperto che i giocatori di poker online si collegavano online due o tre volte la settimana per una media di 1-2 ore . L’importo della scommessa media durante una sessione ai tavoli nel 2007 era di 45,00 dollari, con un rake medio all’ora per tavolo circa di circa 1,20 dollari. Il rapporto di Harvard conferma le osservazioni formulate in un documento nel 2011 da due ex dipendenti della divisione di Harvard – Howard Shaffer e Ryan Martin. I due ricercatori hanno osservato che, contrariamente alle previsioni, la prevalenza del gioco d’azzardo patologico è “rimasta stabile nel corso degli ultimi 35 anni, nonostante un aumento senza precedenti delle possibilità e l’accesso al gioco d’azzardo”. CRONACA GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO. LA PROVINCIA DI TRENTO: UN SONDAGGIO PER CONOSCERE IL FENOMENO…CON LA PROMESSA DI UNA BELLA VINCITA (JAMMA – 17/07/2014) Quale modo migliore per incentivare le persone a partecipare ad un sondaggio sul fenomeno del gioco d’azzardo nella provincia di Trento se non quello di promettere la vincita un buono spesa di 50 euro? Quella che potrebbe sembrare una bufala e invece l’ultima trovata di un gruppo di ricercatori dell’Università di Trento e dell’università Cattolica di Milano a cui è stato commissionato dalla Provincia di Trento uno studio sul gioco d’azzardo patologico sul territorio trentino. Lo scopo del sondaggio è quello di raccogliere dati sul gioco d’azzardo patologico per capire “se alcune persone sono più a rischio di altre nello sviluppare questa particolare patologia”. La cosa interessante è che il sondaggio viene somministrato attraverso una piattaforma specializzata in sondaggi retribuiti e il messaggio indirizzato ai potenziali partecipanti è davvero significativo “Il tuo contributo è importante! Le domande a cui risponderai ci consentiranno di raccogliere dati sul gioco d’azzardo e alla fine potrai decidere se partecipare allo studio dove riceverai un buono spesa del valore che va da 25 a 50 Euro!”. Peccato che di divertente in questa storia e in altre simili ci sia davvero molto poco. La cosa davvero grave è che da ricerche come queste si parte per promuovere e sostenere iniziative che spesso costano alla collettività migliaia e addirittura milioni di euro ( come nel caso del Trentino Alto Adige) e che vengono spacciati come attività a tutela del cittadino . Se il valore di queste iniziative si dovesse misurare dalla professionalità di chi Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 10 tratta argomenti così delicati non avremmo dubbi su come giudicarli. E’ arrivato il momento che qualcuno non vigili più solo sull’offerta di gioco o su chi è autorizzato a farlo, ma soprattutto su chi ‘gioca’ su argomenti come questo. Il sondaggio Il sondaggio come dicevamo viene somministrato online attraverso una nota piattaforma specializzata. Le prime domande riguardano la partecipazione ai giochi e la frequenza. Successivamente si chiede la disponibilità a partecipare allo studio. In questo caso si deve inserire la mail “così da poter essere invitato a far parte della ricerca che consisterà in una serie di brevi esercizi da svolgere al computer (massimo un’ora), ricevendo alla fine un rimborso in buoni spesa, che può variare da 25 a 50 euro”. Successivamente si verrà contattati da un ricercatore dell’Università di Trento ( di cui omettiamo il nome) che procederà a comunicare l’esito del test e chiedere la disponibilità a partecipare allo studio VINCI CASA. ASS. CODICI CHIEDE IL RITIRO: “INCENTIVA LA LUDOPATIA” (JAMMA – 17/07/2014) L’associazione dei consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino) chiede il ritiro della nuova Lotteria Vinci Casa della Sisal, ampiamente pubblicizzata in questi giorni con spot televisivi nelle fasce orarie di maggior ascolto. Il gioco incentiva la ludopatia secondo i consumatori. Ivano Giacomelli, Segretario del Codici, spiega: “in un periodo di così grave difficoltà economica lo Stato dovrebbe progettare politiche programmatiche di lungo periodo, sia per risollevare l’economia italiana che per risolvere l’emergenza casa, e non sedurre gli italiani con una lotteria che regala case. Avallando sistemi del genere, non si fa altro che giocare con le difficoltà dei cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà, che farebbero di tutto per migliorare la loro situazione economica. Per non parlare poi del problema della dipendenza da gioco: come potranno reagire a questa grande tentazione tutte le persone che subiscono le conseguenze della ludopatia e che magari hanno perso tutto, persino la casa, per la smania di giocare?” Vinci casa della Sisal mette in palio proprio un’abitazione. Si giocano 5 numeri su un totale di 40 e se questi vengono estratti si vince l’immobile. Le probabilità di vittoria sono molto scarse, la possibilità di beccare 5 numeri sono una su 658.008. Secondo Codici la questione vera, per cui la lotteria dovrebbe essere messa al bando, è che in un momento di estrema difficoltà per single e famiglie, si tratta di un forte incentivo a giocare, con il rischio di alimentare la ludopatia. “Le difficoltà dei cittadini non sono un gioco!” dicono dall’associazione. Una problematica così sentita dagli italiani come l’acquisto della casa non può essere sfruttata dalla Sisal, il gruppo privato del settore gioco e servizi di pagamento che ha oltre 45.000 punti vendita in Italia. I recenti dati Istat sulla diffusione della povertà in Italia sono solo di qualche giorno fa e mostrano che una persona su 10 vive ormai una condizione di povertà assoluta. Si tratta del dato storico più negativo registrato dal 2005, da quando sono iniziate questo tipo di rilevazioni. PUGLIA. PASTORE: “VINCICASA, GIOCO DAL MECCANISMO DIABOLICO” (JAMMA – 17/07/2014) Il consigliere regionale Franco Pastore, componente del Comitato regionale di contrasto al gioco d’azzardo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.“Radio, tv, il web, tutti i media ne parlano, il bombardamento è cominciato e l’arma è, ancora una volta, letale. Agisce facendo leva su uno dei bisogni più essenziali nella vita di una persona, un bisogno di duplice senso e di duplice natura: biologico e sociale. Il bisogno di avere un tetto, una casa. E lo fa nel momento peggiore, quello della massima crisi del settore edile e della massima impossibilità di accendere un mutuo per la maggior parte delle persone. E’ questa l’ultima diavoleria del Gratta&vinci. Con cinque euro compri un “Vinci Casa” e se azzecchi cinque numeri su 40, la Sisal “finanzia” l’acquisto di una casa del valore di 500.000 euro. Le possibilità che accada sono 1 su 658.008. C’è qualcosa che non va e che non può andare. Ripeto, tutto ciò è diabolico. Lo Stato e la politica, chi governa non può permettere che si lucri sulla disperazione e che la si usi per guadagnare, per rastrellare i pochi spiccioli che ancora restano nelle tasche dei cittadini. Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 11 Anziché promuovere politiche, progetti e cercare percorsi utili a risollevare l’economia e rimettere in moto un circolo virtuoso, creando reddito vero, derivante dal lavoro, si permette a gruppi e lobby potentissimi di sfruttare miseria, sconforto e povertà. Il Comitato regionale pugliese per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, che rappresento, non resterà insensibile innanzi a ciò. Certo non abbiamo né la prerogativa né la forza di contrapporci a tali realtà, ma possiamo farci ascoltare. Già altre volte ho rivolto un appello a tutte le forze sociali per agire uniti, in blocco e fare arrivare un segnale chiaro di contrarietà a tutte quelle attività e iniziative che promuovono il gioco d’azzardo e i fenomeni di illegalità ad esso spesso collegati, a prescindere che si tratti di attività clandestine o non. Quello che invece vorrei dire a chi non riesce a non cadere nella tentazione di “giocare” è di pensare ai propri figli, al proprio futuro. Quelle poche monete tenetele in tasca, quella è la miglior vincita, non lasciatevi ingannare”. MONDO UK. NASCE GAMING BUSINESS GROUP, LA NUOVA ASSOCIAZIONE DEGLI OPERATORI DEL GIOCO (JAMMA – 17/07/2014) GBG, Gaming Business Group, è la nuova associazione che riunisce gli operatori britannici del gioco e che rappresenta le aziende che occupano oltre 100.000 addetti. L’industria del gioco nel Regno Unito è stata integrata in un nuovo organismo associativo che rappresenta le imprese che operano nella gestione degli apparecchi a vincita limitata nei pub, nei bingo, FEC e Casinò online e LBO. La GBG conta oggi 50 membri delle organizzazioni imprenditoriali più influenti del paese. Uno dei suoi partner è Nick Harding, ex presidente della BACTA e Peter Hannibal, anche lui già membro dell’associazione dei produttori di Awp. GBG si finanzia con le quote associative e copre un ampio spettro di aziende. “Il nostro obiettivo è quello di rappresentare una voce unica nel Regno Unito. Siamo da complemento ad altre associazioni di categoria. Uno dei nostri punti di forza è la capacità di parlare di diverse tipologie di macchine da gioco. Abbiamo già partecipato ad alcuni incontri con la Commissione Gioco d’azzardo e siamo impegnati a contribuire a un dialogo normativo più aperto. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il nostro ambiente di business, partecipando alle decisioni del governo e tutelando il futuro delle nostre imprese attraverso la regolamentazione e la responsabilità sociale, per fare un esempio ” spiega Peter Hannibal. Rassegna WEB di giovedì 17 luglio 2014 Pag. 12
© Copyright 2024 ExpyDoc