F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] “Amicus Plato, sed magis amica veritas” – La Letterina n. 415– giovedì 13 novembre 2014 – AL DIRIGENTE SCOLASTICO ALL’ALBO AL DIRETTORE SGA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO La “buona” scuola . Quando? Anche l’Anci in una nota-rapporto su La Buona Scuola ha evidenziato come la mancanza di risorse adeguate compromette anche, i percorsi d’integrazione ed educazione dedicati ai disabili e l'aumento costante della presenza degli alunni con cittadinanza non italiana. La notizia dell’imminente pubblicazione del bando di concorso per i nuovi dirigenti comincia a mettere un moto un fermento di corsi di preparazione e costituisce altresì un positivo beneficio per la scuola lo sviluppo di maggiori competenze organizzative, legislative, gestionali oltre che didattiche, le quali arricchiscono il patrimonio delle risorse umane della scuola. In questo numero diamo spazio alle tematiche dell’autonomia e della buona scuola, dando voce anche ai Genitori anche se poco presenti e saremo ben lieti di poter ospitare notizie relative a progetti didattici delle scuole. La Letterina è “cosa nostra” e racconta le cose di “casa nostra”. Utilizziamo al meglio questo strumento che ci rende uniti nella convergenza dei comuni traguardi di scuola buona, bella, efficiente e di qualità. Noi facciamo la nostra parte. La consultazione sul documento “La Buona Scuola” ha avuto termine. Si sommano le adesioni, i numeri di accesso al questionario. Si dovrebbero adesso tabulare le proposte pervenute. Sarà fatto? A questo interrogativo risponde lo scetticismo e la sfiducia nei confronti del Governo e dei suoi rappresentanti, i quali usano la parola SCUOLA con lettere maiuscole, ma poi riducono e tagliano i viveri che la aiutano a crescere. Le controverse e alterne notizie circa le prospettive di realizzazione dei buoni propositi indicati ne “La Buona Scuola” quali: l’immissione in ruolo, la fine del precariato, l’organico funzionale, sono indicative di un disagio che si diffonde e pervade non solo il palazzo della Minerva, ma tutte le scuole, piccole e grandi, dei grossi centri urbani e delle periferie. La scuola soffre, è ammalata, ha bisogno di cure e di vitamine, invece viene imposta dall’alto una rigorosa e drastica dieta, che la debilita sempre più. Le promesse, anche se ancora confuse e non bene definite, della Buona Scuola, accompagneranno l’intero anno scolastico, anche per verificare quanto di ciò che è indicato nel documento riuscirà a tradursi in concretezza. Giuseppe Adernò [email protected] Vai al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 1 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] Sommario CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO note sul bilancio Luisa La Colla (Pd) presidente della III Commissione Consiliare LA CGIL E LE PENSIONI (Pietro Ichino) L’EDUCAZIONE AL “GENDER” nuovo devastante virus (Salvatore Indelicato) COORDINAMENTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Comunicato L’AUTONOMIA SCOLASTICA E IL PARADOSSO DI ZENONE (Gaetano Bonaccorso) SFOGLIANDO “LA BUONA SCUOLA” – Riflessioni e commenti LETTERA AL MINISTRO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI LA BUONA SCUOLA POSSIBILE PER UNA CITTADINANZ GLOBALE (Avvenire) LA DIRIGENZA NELLA “RENZIANA” BUONA SCUOLA (Maria Frisella) LA BUONA SCUOLA CULTURA E PROFESSIONALITA’ (Adriana Bongiorno) LA BUONA SCUOLA E I GENITORI (Giuseppe Adernò) PENSANDO ALLA BUONA SCUOLA (Giambattista Totis) LA BUONA SCUOLA MANIPOLATA (Age di Firenze) NOTIZIE CONCORSO A DIRIGENTE - Corsi di Eurosofia CONTENZIOSO: La rubrica sui conflitti della scuola. DIRIGENTE E DSGA competenze e contrasti ( Roberto Tripodi) CORSI DI FORMAZIONE EUROSOFIA ****************************** La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 2 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO Note sul bilancio Ovviamente i miei emendamenti, fatto a novembre con la maggior parte delle non sono passati!!! In somme già spese, con pochissimi margini di discussione era il bilancio della manovra, e, soprattutto con grandi criticità per città. Naturale, proponevo di quanto riguarda i bilanci delle società levare soldi al cerimoniale del partecipate, che non sono mai stati guardati e Sindaco per impinguare i capitoli studiati in nessuna commissione consiliare e, sui delle manutenzioni ordinarie delle 370 scuole di quali i Revisori dei conti, pongono diversi Palermo, non si poteva votare! Le 370 scuole interrogativi. hanno già 61.000,00 € in bilancio, non gli Un Bilancio che di partecipato, non ha nulla in bastano? tutti i sensi! Un bilancio dal quale non si evince a Ho incontrato i responsabili quanto ammontano del cantiere municipale di realmente i contenziosi, Palermo per mettere alla luce che, al Comune di i disservizi riscontrati Palermo possono nell’attuazione della comportare un milionario manutenzione delle scuole danno erariale, e di cui comunali. Il cantiere nessuno risponde! Un municipale per la mancanza bilancio di una delle città di fondi necessari, più tartassate dalle tasse, Quel che resta dell’asilo comunale di indispensabili per l’acquisto che però ha un enorme Via Annibale Di Francia (Quartiere Sperone) di materiale, e per la carenza avanzo di di mezzi, è costretto a intervenire solo a chiamata amministrazione, sintomo non di buon governo e per interventi urgenti. Questo trasforma la come vorrebbero far credere, ma si scarsissima manutenzione ordinaria in manutenzione progettualità di spesa e dunque incapacità, e, con straordinaria con un aumento enorme dei costi meno servizi efficienti. che, se risolto nei tempi dovuti, costerebbe la Un bilancio che fa capire che tutto ciò che questa metà. È assurdo che su una richiesta di 180 mila Amministrazione realizza, e' "a tempo euro effettuata dagli uffici, l’amministrazione determinato", a "scadenza", si, perché vorrei intenda mettere a disposizione appena 61 mila capire quando finirà questa Consiliatura, cosa ne 700 euro che non sarebbero sufficienti a coprire sarà di Amap, Amat, Rap, ma anche delle neanche un terzo degli interventi. pedonalizzazioni, della stazione Sant'Erasmo etc. Il capitolo inerente la protezione civile per far si Che peccato, occasioni sprecate! Penso che la che la città si dotasse finalmente del suo bel frase che in questo periodo la città di Palermo ha piano di sicurezza e, che questo venisse sulla bocca e' : " io ... speriamo che me la cavo"! pubblicizzato a dovere, anche posizionando i segnali di sicurezza, ma perché? Palermo e' per Luisa La Colla (Pd) caso a rischio di allagamenti, di smottamenti, di presidente della terza terremoti, di crolli? La sicurezza dei cittadini mi commissione consiliare di Palermo sa che non interessa a nessuno, soprattutto a . quelli che, come il Sindaco, ne sono, in base ad una Legge Nazionale, i responsabili. Un bilancio Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 3 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA CGIL E LE PENSIONI È ufficiale: la Cgil appoggia il referendum abrogativo della riforma delle pensioni promosso dalla Lega di Matteo Salvini, che si propone di tornare a collocare sulle spalle delle nuove generazioni il costo delle pensioni dei cinquantenni e sessantenni di oggi (oltre che di mandare il Paese a gambe all’aria). Tutto induce a pensare che la stessa scelta sarà compiuta nelle prossime settimane dai Civati, i Cuperlo e i Fassina; insieme a SEL, naturalmente. Ricordate il discorso sul superamento del bipolarismo tradizionale sinistra/destra? Se è “di sinistra” difendere gli interessi dei lavoratori più deboli, in questi giorni ci si sarebbe dovuti aspettare che, nel dibattito sul Jobs Act, la vecchia sinistra politica e sindacale chiedessero a gran voce misure più severe di controllo sulla qualità e gli esiti della formazione professionale finanziata con il denaro pubblico; misure più incisive per garantire efficienza ed efficacia dei servizi di assistenza offerti ai lavoratori che perdono il posto; una ricostruzione urgente di quasi tutti i sistemi regionali di orientamento scolastico e professionale, la cui gravissima inefficienza è una delle cause principali del maggior tasso di disoccupazione giovanile rispetto al tasso generale. Ci si sarebbe potuti aspettare, ancora, che vecchia sinistra politica e sindacale rivendicassero in modo ultimativo l’affiancamento immediato alle nuove norme in materia di licenziamento, già nel decreto che entrerà in vigore il 1° gennaio, del diritto dei lavoratori licenziati al contratto di ricollocazione. Perché, invece, non una sola parola su questi capitoli cruciali per la sicurezza dei più deboli nel mercato del lavoro? Ve lo dico io: perché controllo sulla formazione e sull’orientamento professionale significa mettere sotto stress i dipendenti delle Regioni preposti a questi servizi; perché contratto di ricollocazione significa rendere contendibile la funzione, costringendo i Centri per l’Impiego pubblici a confrontarsi con le agenzie specializzate che su questo terreno sono mediamente molto più capaci. Dunque, meglio concentrarsi sulla difesa senza se senza ma e senza speranza dell’articolo 18. Anche qui a fianco della Lega di Matteo Salvini. Naturalmente. Pietro Ichino Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 4 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] L’EDUCAZIONE AL “ GENDER” nuovo devastante virus inventato dall’occidente liberal-massonico L’ultima aberrazione viene direttamente dagli USA e dal Nord Europa liberal-massonico e si sta insinuando come una virus nei gangli vitali degli apparati educativi della vecchia Europa, oliata dai burocrati di Bruxelles che senza alcuna legittimazione politica e legislativa hanno dirottato ingenti risorse, provenienti dai Fondi Europei, in pseudo programmi di aggiornamento e formazione indirizzati al nuovo credo dell’ideologia “ gender”. Ma che cos’è l’ideologia del gender? La teoria del gender è un’ideologia a sfondo utopistico basata sull’idea, già propria delle ideologie socio-comuniste e fallita miseramente, di negare che l’umanità è divisa tra maschi e mira a eliminare le identità sessuali “naturali”; non è il corpo sessuato con cui ognuno di noi è nato a determinare l’essere maschio o femmina di ogni essere umano, ma una scelta personale alla quale contribuiscono anche le condizioni della società in cui si vive. Uomo o donna non si nasce, insomma, ma si diventa, magari per scelta, e non irreversibile. realtà, ma solo l’orientamento del desiderio. Si tratta di una vera e propria sfida antropologica al fondamento culturale non solo della nostra società ma di tutte le società umane. In sostanza, significa negare che le diversità fra donne e uomini siano naturali, e sostenere invece che sono costruite culturalmente, e quindi possono essere modificate a seconda del desiderio individuale. L’adozione di una “prospettiva di genere” è stata la linea ideologica adottata con forza da alcune delle principali agenzie dell’Onu e dalle Ong che si occupano di controllo demografico, con il sostegno della maggior parte delle femministe dei Paesi occidentali, ma con l’opposizione dei molti gruppi nati a difesa della maternità e della famiglia. Da qui il termine gender (che è più elegante e neutro di “sesso”) non solo è entrato nel nostro linguaggio, ma utilizzando la copertura del programma anti-omofobia 2014/2015 di concerto con le principali associazioni LGBT italiane, il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha concordato con “Agedo”, “Arcigay”, “ArciLesbica”, “Associazione Radicale Certi Diritti”, “Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli”, “Equality Italia”, “Famiglie Arcobaleno”, “Gay Center”, “MIT” un piano strategico nazionale di contrasto all’omofobia e la transfobia che ha assunto a base ideologica proprio la teoria del gender. Ma che cosa c’entra la lotta all’omofobia con la diffusione della teoria del gender? Non dovrebbe centrare nulla ma le associazioni LGBT, ne hanno fatto impropriamente la piattaforma ideologica e culturale per la loro battaglia di riconoscimento dei matrimoni gay. L’ONU ha adottato una Strategia Nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, recepita il 30 aprile 2013, dall’“Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni” (UNAR) per volere dell’allora Ministro del Lavoro (con deleghe alle Pari Opportunità) Elsa Fornero. Tale “Strategia Nazionale” si focalizza sull’asse di La chiave della rivoluzione del gender è il linguaggio, come si deduce da qualche ordinamento giuridico, dove solo cambiando qualche termine – “genitore” invece di “madre” e “padre”, “parentalità” invece di “famiglia” – si è riusciti a cancellare nei documenti la famiglia naturale. Con un’altra operazione artificiosa si sostituiscono “sesso” con “sessualità” e “sessuato” con “sessuale”, per confermare che non conta la La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 5 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] intervento programmatico dedicato all’“educazione e istruzione” che individua nella scuola il luogo principale di formazione di una nuova cultura che favorisca il «processo di accettazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere» . In tale prospettiva, le parti hanno, infatti, stabilito l’avvio di corsi formativi per tutte le figure apicali degli uffici scolastici regionali e provinciali e l’istituzione, all’interno della Settimana contro la violenza e discriminazione, della lotta all’omofobia e alla transfobia come tema centrale per l’anno scolastico 2014-15. La Ministra Giannini ha promesso, alle numerose realtà associative LGTB, un confronto più assiduo anche rispetto alla stesura delle nuove linee guide sul contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Il governo affida dunque alle associazioni LGBT il delicato e fondamentale compito di redigere le politiche educative nazionali in ambito scolastico. Tra queste anche il “Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli” che continua oggi l’opera di distruzione e dissoluzione morale della nostra società iniziata dal suo ideologo Mario Mieli colui che negli Elementi di Critica Omosessuale del 1977, scriveva che gli uomini nascono «naturalmente» con un’innata tendenza polimorfa e «perversa», caratterizzata da una «pluralità delle tendenze dell’Eros e da l’ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo». Il governo ha affidato all’Istituto A.T. Beck, associazione professionale di psicologia e psicoterapia, incaricata dall’UNAR, la realizzazione di opuscoli informativi rivolti agli/alle insegnanti per il contrasto del bullismo omofobico nelle scuole. Tutto ciò secondo un protocollo d’intesa MIUR-Pari Opportunità che parla di approfondimento nelle scuole di “temi riguardanti la violenza di genere, la violenza nei confronti dei minori, la pedopornografia, anche on line, il bullismo anche quello a sfondo omofobico e transfobico.” La guida contro la discriminazione sconsiglia per esempio ai genitori di leggere fiabe ai bambini perché promuovono solo la famiglia”. Per le Pari opportunità è, dunque, davvero ora di finirla con la bigotta famiglia tradizionale. Aria nuova ci vuole, specialmente per i bambini. Avanti allora con esempi più moderni, di coppie omosessuali, con genitori uno e due! Può il MIUR e il Ministero delle Pari Opportunità imporre alle scuole e agli insegnanti una ideologia che mira a distruggere i valori tradizionali della società e sostituirsi alle famiglie che sono le depositarie dell’educazione dei loro figli? E’ lecito in nome dell’eguaglianza e del rispetto dei diritti civili stravolgere quelli che sono i canoni consolidati e costituzionalmente garantiti dei valori della nostra civiltà? L’aggressione educativa del “ gender “ nei confronti dei giovani e delle famiglie è una delle più pericolose derive formative del nostro secolo che come un virus letale si annida nei centri nevralgici dell’Europa e degli States e tende ancor di più ad aumentare il divario con le altre società quali la Cina, la Russia, l’India e i paesi islamici che già hanno steso un cordone sanitario contro questo virus dell’Occidente malato e decadente. La libertà educativa è un valore imprescindibile che non può essere strappato alle famiglie e imposto ai docenti con pseudocampagne formative e libelli dell’UNAR pagati con i fondi dell’Europa. Salvatore Indelicato [email protected] cell 330365449 Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 6 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] COORDINAMENTO dei DIRIGENTI delle ISTITUZIONI SCOLASTICHE della PROVINCIA di GROSSETO Comunicato Il coordinamento dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche della Provincia di Grosseto, che rappresenta 29 istituzioni scolastiche delle 32 esistenti, intende esprimere il proprio malessere per la mortificante situazione professionale già delineatasi da tempo e che attualmente sta assumendo contorni inaccettabili. Il riferimento, tra gli altri, è al ridimensionamento delle indennità di posizione e di risultato comunicata in questi giorni dal MIUR, ma soprattutto alla esclusione dei dirigenti scolastici dai ruoli unici della dirigenza pubblica (art. 10 del D.L 1557). Chiediamo ai colleghi in primis, e a tutte le rappresentanze sindacali, di farsi interpreti delle seguenti forme di protesta (o di altre da condividere), che siano portatrici di una forte rilevanza mediatica e di una adeguata risonanza istituzionale. Il coordinamento propone : 1) la restituzione simbolica delle chiavi delle scuole ai singoli Prefetti in un giorno comune per tutte le Province, in quanto non ci sentiamo riconosciuti come dirigenti della pubblica amministrazione. 2) tutti i dirigenti indosseranno una maschera bianca nel corso di un evento condiviso da attuarsi nello stesso giorno presso le singole istituzioni scolastiche o altrove: siamo invisibili!!! 3) la presenza di presìdi presso l’USR e/o le sue sedi distaccate sul territorio, in cui evidenziare con cartelloni e striscioni la situazione stipendiale in riferimento agli oneri dirigenziali, in modo da informare l’opinione pubblica 4) la presenza di presìdi presso il Miur o Palazzo Chigi con analoghe modalità. Insieme a tali forme di protesta di tipo mediatico proponiamo una ulteriore forma di lotta di tipo istituzionale: Disattesa di quanto previsto dalla direttiva sulla valutazione del sistema scuola, in quanto se non siamo riconosciuti nel ruolo unico della dirigenza pubblica, cade il presupposto per la governance dell’intero processo e fra tutti la valutazione dei dirigenti stessi. È da evidenziare che la suddetta valutazione incide sull’attribuzione dell’indennità di risultato che sarà oggetto di decurtazione (nota del 6 novembre 2014 prot. n. AOODGPER.14724). Ovviamente i dirigenti scolastici non sono contrari alla valutazione, ma non certo nel quadro mortificante del ruolo della dirigenza scolastica così come si sta delineando. Il coordinamento si dichiara disponibile a qualsiasi altra forma di “protesta”, anche mediatica, capace di esprimere con forza il profondo malessere della categoria. Alocci Maria, Cristina Armillei, Maria Luisa Astorino Assunta, Baffetti Antonella Bartolini Fiorella Bartolini Marta Borrelli Anna Rita Brunello Paola Capitini Roberta Carbone Anna Maria De Pietro Alfonso Giannetti Claudia Giovannini Daniela Lamioni Gloria Machetti Cinzia Matini Patrizia Mugnai Roberto Risolo Fabio Maria Rossi Marcella Squitieri Nunziata Tantulli Rosa Trani Maria Grazia Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 7 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] L’AUTONOMIA SCOLASTICA E IL PARADOSSO DI ZENONE.. Il fascismo è il legittimo erede della democrazia italiana eternamente ministeriale e conciliante, paurosa delle libere iniziative popolari, oligarchica, parassitaria,e paternalistica.(Piero Gobetti) Il paradosso di “Achille e la Tartaruga” appartiene a , filosofo e matematico del V sec. a.C. e fu utilizzato per difendere le tesi del suo maestro Parmenide, che sosteneva che il movimento è illusione. Una delle descrizioni più famose del paradosso è dello scrittore argentino Jorge Luis Borges: «Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga, simbolo di lentezza. Achille corre dieci volte più svelto della tartaruga e le concede dieci metri di vantaggio. Achille corre quei dieci metri e la tartaruga percorre un metro; Achille percorre quel metro, la tartaruga percorre un decimetro; Achille percorre quel decimetro, la tartaruga percorre un centimetro; Achille percorre quel centimetro, la tartaruga percorre un millimetro; Achille percorre quel millimetro, la tartaruga percorre un decimo di millimetro, e così via all’infinito; di modo che Achille può correre per sempre senza raggiungerla». Il lettore avrà già capito di chi parliamo: Achille è il nostro amato presidente del consiglio, velocissimo capo tribù di una democrazia tribale e la tartaruga è la scuola, con la sua illusione di cambiamento e le irrecuperabili lentezze dell’autonomia scolastica.. Seguendo l’esempio di Zenone e considerando i gap strutturali che la tartaruga-scuola contiene, è possibile immaginare che non riuscirà mai a raggiungerla e a modificarla ammesso che voglia farlo veramente, non con le proposte che si sentono in giro, basate sulla quantità e non sulla qualità. Il primo gap è stato lo smantellamento del metodo di insegnamento tradizionale. Non più il fascino severo del docente, la competenza specifica nelle discipline, il sapere critico, l’ascolto in classe ordinato e attento furono lo strumento dell’ educazione e della formazione dei giovani, ma il passaggio dal Paradigma dell’Insegnamento a quello dell’Apprendimento, la sostituzione della memoria umana con quella cibernetica, il sapere critico, nutrito dalla faticosa ricerca sui libri e dalla riflessione sostituito da una conoscenza generica ed enciclopedica, la ricerca di una dimensione esistenziale che negasse qualunque forma di gerarchia in nome di un tuismo universale. Il nuovo contesto culturale della scuola di massa ha richiesto innanzitutto di abbandonare la vecchia figura del docente visto come il depositario assoluto del sapere, unico trasmettitore di conoscenze e solitario attore del processo educativo. Il docente avrebbe dovuto abbandonare il ruolo di sage on the stage, per divenire morbido docente-regista capace di realizzare un apprendimento cooperativo tra i suoi allievi, un imparare ad imparare insieme, sulla base delle multiple intelligenze gardneriane per una scoperta attiva e un’applicazione concreta del sapere. Il docente era l’eclissi e il discente il girasole, una fucina irresistibile di idee, una voglia incontrollata di conoscenze, un bisogno irresistibile di risolvere, finalmente, stando seduto sul divano di casa sua, i problemi del mondo. Un discente ineducato, spesso, abbandonato alla propria autonoma crescita da genitori permissivi e intolleranti, perché dediti all’edonismo berlusconiano. La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 8 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] L’autonomia scolastica divenne l’ancella di questo nuovo sistema con l’intento di favorire la dimensione orizzontale del sapere, attraverso una costruzione ed organizzazione decentrata e vicina alle esigenze del territorio, colmare i guasti del passato e guidare i giovani verso un nuovo illuminismo culturale. Proprio negli anni, in cui nacque l’autonomia, un’associazione professionale, la Gilda degli insegnanti, proponeva uno stipendio europeo che tenesse conto del valore e dell’importanza di questi docenti e di questa rivoluzione copernicana per la crescita del paese. Contro l’appiattimento operaistico voluto fortemente dai sindacati confederali, in armonica solidarietà con il governo di allora, con l’appoggio di giornali di potere borghese e di mass-media, quella voce professionale e sindacale non fu ascoltata, adducendo a sua colpa anche il fatto che fosse un’associazione non firmataria, non prona, non obbediente alla logica della spartizione e del compromesso. Già da allora la convinzione che la professionalità post-fordista dei docenti fosse appagata e motivata ed accettata, con stile contrario ad ogni prestazione di lavoro, grazie agli elogi improduttivi,vani,ingannevoli ed ipocriti che anche l’attuale presidente consiglio offre a piene mani, fu causa dell’insuccesso dell’intera operazione. Quella voce ribelle, che riconosceva il valore dei docenti nella società italiana, scomparve assorbita da un vano desiderio di riconoscimento che si trasformò, ovviamente, in una comoda e borghese rappresentanza.Il secondo gap è la cosiddetta “ meritocrazia”, cioè la meritometria . Nella riforma renziana si dice di voler premiare il merito. Nel lontano 2000 il ministro Berlinguer fu costretto a dimettersi perché voleva verificare il merito con commissioni nutrite anche di sinistre presenze sindacali. Se in una classe di scuola primaria viene inserito un bambino che impara con difficoltà a causa di esperienze personali dolorose,e le sue insegnanti, nel quinquennio, riescono a sanare una buona parte delle sue ferite, e questo bambino continua il suo percorso alla scuola superiore di primo e secondo grado e alla fine dei cicli, ha acquisito, grazie anche alle sue risorse , una solidità culturale ed emotiva che gli permetteranno di vivere una vita dignitosa e serena, come si fa a riconoscere e a quantificare il merito di quelle docenti che con spessore umano e pedagogico hanno saputo raddrizzare l’infelicità promessa dalle cattiverie proprie dell’essere umano o dalle ingiustizie di un sistema politico incapace di sanare le innumerevoli eguaglianza della nostra matrigna? Il merito, come il fascino del docente che stimola lo studente a camminare sul filo della realtà come un acrobata, è riconoscibile con verifiche successive non valutabili all’interno del percorso scolastico. Tranne che per merito non si intenda fare altro che il docente, cioè il progettista, l’accompagnatore, il confessore, il marketing, il compagnone, l’adulatore e l’elogiatore del dirigente scolastico, etc etc. Il terzo gap è che la scuola italiana è un possesso quasi esclusivo della piccola e media borghesia( più piccola che media in seguito all’impoverimento di tutti gli operatori che gravitano nel mondo della scuola pubblica, docenti, personale amministrativo e famiglie).Secondo Hauser, la piccola borghesia ha subito e continua a subire un processo di massificazione culturale, alimentato dai mass-media, che tramuta le contraddizioni economiche in problemi psicologici. La sua nevrosi e tensione quotidiana e la frustrazione di essere una formazione sociale che conta sempre di meno e che subisce, la costringe costantemente in difesa. Le patologie che caratterizzano i docenti sono per il 60% di carattere psichiatrico dense, in particolar modo, dell’ansia che colpisce l’insegnante che entra in classe di fronte a ragazzi inadatti all’ascolto, all’ordine, al rispetto dell’autorità e si materializzano nelle infinite note sul registro ,che registrano l’impotenza educativa e formativa. Ormai ogni momento in classe può tradursi in un disastro per la vita( è di questi giorni la condanna di un insegnante di 68 anni in pensione a pagare 3 milioni e mezzo di euro, per essersi distratta un attimo dall’attenzione delle sue alunne che facevano educazione fisica). La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 9 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] Chi tra di loro non accetterebbe volentieri un distacco o permettendo alla donna di fare, al contrario dell’uomo, un comando per l’autonomia scolastica, chi non si più cose insieme, ma con l’alta probabilità di nuocere nasconderebbe in una giuria popolare, chi non aspira ad alla sua salute? Si vuole risparmiare sulla scuola andare anticipatamente in pensione e odia l’ex ministro ricorrendo al multitasking femminile? Fornero, chi non cerca di utilizzare le micro- patologie Si pretende che, in un sistema sociale ancora fortemente contratte nell’esercizio del mestiere per avere periodi maschilista, con gli effetti violenti che produce il giusto più o meno lunghi di riposo e tornare a sorridere alla tentativo delle donne di acquisire una definitiva vita? I difetti storici della piccola borghesia stanno autonomia economica, sociale e sentimentale, proprio emergendo con tutto il loro nell’ambito scolastico le donne conservatorismo inadeguato a insegnanti, nuove eroine, sante, sorreggere l’apertura alare di una testimoni di giustizia perequativa, con rivoluzione culturale. L’idolatria per un orario di 36 ore settimanali, le l’uomo forte, in cui s’incarnano e si supplenze territoriali, i periodi di realizzano le proprie vane ed inutili vacanza restituiti allo Stato con lavoro velleità, l’altissima frequenza di pomeridiano, corsi di formazione partecipazione alle sciocche, qualificati, e una manciata di euro in mortificanti, ammorbanti trasmissioni più al mese( perché di questo si televisive della cucina, della morte in tratta)sappiano conciliare la vita diretta, del tale e quale show, del privata con la vita lavorativa, senza ballando tra le stelle indicherebbero più incorrere nel grigiore emotivo, una fuga dalla ragione, dalla cultura, nell’irritabilità, nella difficoltà di Zenone di Elea dalla visione critica del presente. E concentrazione, nel collasso di nervi, infine, ultimo gap, si predica dappertutto la parità di con un passaggio immediato dalla padella alla brace? genere( in economia, negli incarichi politici, nelle aule Insomma, per concludere il movimento (con il parlamentari, perfino si auspica una donna cambiamento connesso) come dimostra il paradosso di presidentessa della repubblica)e guarda caso, nella Zenone e il suo maestro Parmenide non esiste. Almeno scuola soltanto si accetta che stia scomparendo il genere in un paese irredimibile come il nostro, dove la maschile! democrazia è tribale e la tartaruga ha una corazza Si vogliono sfruttare, in modo bieco e unilaterale, le consunta e degradata dai tumori che vi hanno seminato i connessioni nervose del cervello femminile che, come capi tribù precedenti. dicono gli scienziati si incrociano tra i due emisferi, Gaetano Bonaccorso Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 10 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] VERSO “LA BUONA SCUOLA” – Riflessioni e commenti LETTERA AL MINISTRO un’operazione lunga e piena di incognite) e, comunque, prima che sia stata determinata l’effettiva consistenza dell’organico dell’autonomia. Pur comprendendo le motivazioni di risparmio di spesa, che sono alla base della proposta di cancellazione degli esoneri dei docenti vicari, esse non possono prevalere sull’esigenza di garantire alle scuole le condizioni minime per un regolare ed efficace funzionamento. A tal riguardo ci chiediamo se dal 1° settembre 2015 il Dirigente scolastico troverà nell’organico aggiuntivo di scuola le professionalità qualificate e disponibili ad assumere compiti e funzioni di staff e di collaborazione con la dirigenza e se il dirigente avrà la facoltà di scegliere i docenti con funzioni vicarie cui concedere l’esonero o il semiesonero. Il provvedimento rischia di sortire effetti del tutto contrari al suo apparente scopo: invece di dare strumenti all’autonomia della scuola, finisce per sottrarglieli nei fatti. Chiediamo a Lei Sig. Ministro, al Governo e a tutti i Parlamentari che hanno a cuore la scuola e il suo compito educativo di introdurre nella Legge di stabilità in discussione la garanzia che solo a decorrere dall’effettiva attuazione dell’organico dell’autonomia gli esoneri ed i semiesoneri previsti dal citato art. 459 saranno ricompresi in tale organico e che non vi sarà abrogazione del medesimo art. 459 prima che venga normata la facoltà per il Dirigente scolastico di scegliere i docenti cui affidare l’incarico di collaborazione. Dichiarandoci disponibili a partecipare ad un incontro specifico sulla questione, anche al fine di illustrarLe più dettagliatamente la ricaduta del provvedimento, Le porgiamo i più distinti saluti. Onorevole Ministro I Dirigenti, scolastici italiani non hanno accolto con favore l’annuncio dell’abrogazione per il 2015 dell'articolo 459 del TU 297/94, che prevede la possibilità di riconoscere, in rapporto al numero delle classi funzionanti, l'esonero o il semiesonero dall'insegnamento ai docenti collaboratori del dirigente. E’ noto a tutti che l’istituzione scolastica autonoma costituisce oggi un’organizzazione complessa con molteplici articolazioni interne e rapporti impegnativi e costanti con altrettanto numerose realtà esterne. Le operazioni relative al dimensionamento degli ultimi anni hanno innalzato, in alcuni casi anche oltre il ragionevole, la consistenza numerica delle autonomie: ogni dirigente si rapporta mediamente ad oltre cento unità di personale, quasi sempre distribuite su più plessi/succursali e, in molti casi, su diversi comuni. Governare una simile realtà in termini di efficacia e di efficienza, come principi etici e dettato normativo richiedono, presuppone una 'organizzazione ben definita e stabile nel tempo. Un'organizzazione così ampia e complessa richiede necessariamente una leadership diffusa, in stretto rapporto fiduciario con il dirigente scolastico. Deve trattarsi, pertanto, di funzioni di sistema stabili e incardinate nell'assetto organizzativo della scuola, di elevata qualificazione professionale, opportunamente formate e retribuite, di cui devono essere riconosciuti i crediti professionali, anche in vista del corso/concorso per la dirigenza scolastica. L’abrogazione del citato art. 459, contenuta nella Legge di Stabilità, finirebbe per cancellare con un tratto netto la possibilità per il dirigente scolastico di scegliere una figura di sistema strategica per l’organizzazione della scuola. Ci permettiamo di osservare che l’abrogazione dell’istituto dell’esonero interviene prima che sia stato approvato il regolamento di attuazione dell’organico funzionale (che sarà certamente Ezio Delfino presidente nazionale DiSAL Paolino Marotta presidente nazionale ANDIS Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 11 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA BUONA SCUOLA POSSIBILE PER UNA CITTADINANZA GLOBALE Una scuola capace di valorizzare il corpo docente. Ma anche in grado di procedere sulla via dell’autonomia piena e del sistema paritario. Che in concreto permetta ai genitori la libertà di scelta in campo educativo e di essere co-protagonisti nella scuola; che ponga al centro lo studente come persona, valorizzandone le potenzialità. Ecco l’immagine di «buona scuola» che emerge leggendo i documenti finali che le associazioni del mondo cattolico e della scuola paritaria hanno elaborato in questi due mesi di consultazione nazionale, che si chiude oggi in forma ufficiale a Matera con il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Non si tratta di un documento alternativo a quello del governo, bensì l’analisi puntuale e critica di quel testo che in 60 giorni di consultazione on line ha ottenuto un milione di contatti e oltre centomila questionari completati. Una consultazione che ha percorso l’intera Penisola con oltre 15mila incontri, molti dei quali promossi proprio dall’ associazionismo cattolico che si occupa di scuola, che ha dimostrato per l’ennesima volta di volersi mettere in gioco e di far sentire la propria voce. Una apertura di credito a questo nuovo tentativo di ridare slancio al nostro sistema formativo, anche se tutti avvertono che questa volta alle parole dovranno davvero seguire i fatti. E così scorrendo i documenti delle varie associazioni e movimenti emerge ancora una volta una scuola viva. A iniziare dalla valorizzazione dei docenti. Aspetto sul quale si soffermano soprattutto le associazioni professionali degli insegnanti. A sorpresa - ma non troppo a dire il vero -, non è il piano di assunzione di 140mila precari a concentrare l’attenzione, anche se tutte le associazioni lo ritengono un buon intento. A essere sotto osservazione, invece, è il come impiegare al meglio e come selezionare i nuovi ingressi. Anche da parte dei dirigenti scolastici, che, come sottolinea la Disal-presidi, sul tema delle nuove assunzioni occorre «porsi il problema a che cosa serve la scuola? Ovvero quale concezione urge servire in questo momento storico e quindi quali strumenti e soluzioni mettere in campo e garantire perché il contesto di ciascuna scuola sia messo in grado di realizzare il suo fine?». «Il precariato è un problema serio reale e serio, ma non è certo il primo punto» si legge nel testo dei docenti di Diesse (della Compagnia delle opere). È la «valorizzazione della professione docente, con una formazione in servizio stabile» a concentrare le maggiori attese. «Una formazione in servizio che deve diventare obbligatoria» aggiungono i docenti medi cattolici dell’Uciim, avanzando anche proposte sui «crediti didattici, formativi e professionali che devono essere giustamente equilibrati», auspicando che la valutazione riguardi il gruppo scuola più che il singolo docente, proprio per valorizzare il concetto di comunità educante. Sulla stessa linea anche i maestri cattolici dell’Aimc che nel loro documento indicano tra i punti necessari «la definizione del ruolo unico della docenza; garantire alti livelli di qualificazione per tutti gli insegnanti, la formazione obbligatoria in servizio, la valutazione e l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche; e la necessità di ridefinire gli organi di governo delle scuole». Un tema, quest’ultimo punto, molto a cuore anche della associazioni dei genitori. La richiesta è unanime da parte sia dei genitori cattolici dell’Age, sia dei genitori delle scuole cattoliche (Agesc): essere protagonisti nel percorso educativo trovando nella scuola un alleato. Anche per questo riformare gli organi collegiali è importante per le due associazioni che, sottolinea l’Age, «per essere efficaci devono superare "l’autoreferenza del personale nelle decisioni", prevedendo "la parità tra il numero dei rappresentanti del personale scolastico e il numero dei rappresentanti di genitori e studenti». Richiesta e anche una piccola critica: dei genitori si parla molto nella presentazione di questo , che il premier Renzi, ha definito «un nuovo patto educativo», poi, però, quando si parla della «nuova governance – sottolinea l’Agesc – il documento non cita mai i genitori, come se gli unici soggetti attivi nella scuola possano essere solo i dirigente, i docenti e il personale amministrativo». Eppure nei loro documenti Age e Agesc affrontano tutti i temi sul tavolo suggerendo e indicando possibili soluzioni o aspetti da tenere in La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 12 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] considerazione per evitare risultati negativi. Ad esempio l’Age suggerisce che «nella valutazione del merito e per l’assunzione si potrebbe proporre che nel "gruppo di valutazione" entrino i genitori, in grado di rendere esplicita "la reputazione" e il consenso che un docente riscuote tra le famiglie». O l’Agesc che mette in guardia, sul caso dei nuovi insegnamenti, che la loro introduzione porti alla contrazione dell’autonomia degli istituti scolastici, che vedono ridursi i margini per una scelta basata su un proprio progetto didattico». Non manca la voce degli studenti, che, a differenza di tutti le altre associazioni, sono riusciti a presentare come tavolo di consultazione presso il ministero un documento unitario di tutte le 7 sigle presenti (tra loro le cattoliche Msac e Msc). Cinque i punti: una legge quadro nazionale sul diritto allo studio; potenziamento della partecipazione studentesca negli organi collegiali; valutazione partecipata; competenze di cittadinanza; uno statuto degli studenti in stage. Anche le associazioni delle scuole cattoliche paritarie (Fism, Fidae e Foe) non hanno fatto mancare il proprio contributo. Unanime la sottolineatura di una scarsa considerazione verso il sistema paritario e la necessità, al contrario, di riconoscere in modo chiaro e definitivo, anche sul profilo economico, il servizio pubblico svolto dalla scuole paritarie. Insomma ancora una volte l’associazionismo cattolico si è posto in prima linea per la scuola. Anche sul fronte dell’educazione alla cittadinanza mondiale: le Ong Cisv, Acra-Ccs, Coopi, Cospe in un testo unitario chiedono che la «buona scuola sappia attrezzarsi per l’educazione alla cittadinanza globale». Da Avvenire Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 13 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA DIRIGENZA SCOLASTICA NELLA RENZIANA “BUONA SCUOLA” peraltro, la revoca del decentramento e dell’autonomia – normativamente ormai sancita - a favore di una ricentralizzazione. Il M.I.U.R. che persevera nell’uso (e non certo per compiacere i “non addetti ai lavori”) di quell’appellativo desueto non fa che svelare il suo rinnovato empito ricentralistico (come a dire, ironicamente e a mo’ di difesa: stai buono, caro “preside”, ricordati di essere un sottoposto, “non allargarti troppo”, accontentati di avere tante responsabilità, non rivendicare altro…..!) La Riforma ipotizzata da Renzi, la proclamata importanza ascritta alla scuola non possono continuare a non considerare che la “scuola militante”, come appare enfatizzata dal documento renziano, anche quando dotata di operatori competenti e al passo con le istanze formative dei nostri tempi (cosa da vedere), anche alla luce delle problematiche ed emergenze attuali, senza un “timoniere” che, conoscendo la rotta sappia dirigere da abile navigatore, eserciti nel suo mix di competenze manageriali e di leadership, un governo adeguato alla multifattorialità e complessità dei tempi e dei bisogni, la scuola “non va da nessuna parte” (espressione molto in voga). Noi riteniamo che la scuola non può perseguire fini ed obiettivi senza un dirigente che sappia essere un infaticabile promotore di innovazione, ricerca, crescita e sviluppo, umano e sociale. Anche la democrazia più avanzata non può ancor oggi fare a meno di una leadership, di una guida che per quanto le viene richiesto dalla norma e dai fatti (responsabile è sempre il capo!) sia però nel contempo come ancora non è - valorizzata, incentivata e promossa ai livelli giuridici ed economico-finanziari che le competono. Se si vuole veramente dar forza e credito alla scuola come luogo di formazione e palestra di cittadinanza attiva e democratica, è necessario che la categoria della dirigenza “scolastica” non trovi più nel suo aggettivo virgolettato un limite, una diminutio capitis, ma di contro una nuova e tangibile valorizzazione che si traduca nella possibilità di essere assimilata al ruolo unico della dirigenza della P.A. Maria Frisella [email protected] A proposito della consultazione pubblica sulla scuola, una stimata collega mi ha inviato questa sua riflessione che potrebbe essere una risposta da parte di ciascuno al sondaggio 1. La dirigenza scolastica nella renziana “buona scuola” Nell’esiguo spazio assegnato alla figura del dirigente scolastico – segno di una considerazione discutibile e non esaltante (come se la scuola agìta, tradotta in quella formula “la scuola agli insegnanti” potesse procedere anche da sola, quando i fatti lo smentiscono), così recita un brano de “La buona scuola”: «Dobbiamo mettere la scuola nelle condizioni di cambiare rotta. Per farlo, il timoniere [la sottolineatura è di una collega]è essenziale: al dirigente scolastico va data la possibilità di organizzare meglio il lavoro all’interno della scuole, guidare il piano di miglioramento, di concordare le sfide con il territorio e con gli altri attori sociali dell’area vasta che sostiene l’istituto”(“La buona scuola”, p. 69). Ad una attenta ed essenziale riflessione non sfugge tale rilievo: mentre si considera correttamente il D.S. “timoniere” e in tal modo se ne riaffermano le trasformazioni di status, ruolo e funzioni - intervenuti già con il D. Lgs. 29/93 e sanciti nella L. 59/97, nel D. Lgs. 59/98, nel D.L.gs. 165/2001 e successive modificazioni, che attribuiscono al D.S. una variegata e inedita dimensionalità e corrispondente pluralità di responsabilità (che lascerebbero coerentemente preludere ad una attribuzione di merito, considerazione e qualificazione maggiori e migliori rispetto a quelle di fatto vissute dallo stesso, ridotto a una sorta di “barone dimezzato”, confinato in una limbica zona grigia, “elargito” solo di oneri e privato nei fatti di onori congruenti con le competenze ora richiestegli) - il D.S., ancora indicato come “preside”, viene ripetutamente nel nome – e non solo- considerato e trattato come quel burocrate sottoposto al potere centrale, come mero praesidium (di qui il già appellativo di “preside” e di “direttore didattico”, ormai datati da almeno tre lustri, figure non autonome e sottoposte al potere centrale rappresentato dal locale “Provveditore agli Studi”, oggi non più tale e quindi senza potere sovraordinato verso il D.S., ma semplice e mero burocrate “coordinatore degli A.T.P: Ambiti territoriali Provinciali). La riaffermazione dell’appellativo giustificherebbe, Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 14 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA BUONA SCUOLA Cultura e “professionalità” La proposta di sistema di istruzione di un paese che aspiri a rimanere competitivo ed avanzato, deve includere criteri valoriali e culturali. Nella scuola secondaria superiore deve essere riconosciuta e riaffermata la valenza culturale della formazione tecnica e professionale e deve essere posta sullo stesso piano della formazione umanistica: la dimensione professionale, infatti, non è un settore ma una funzione fondante di tutto il sistema paese. Il settore tecnico-professionale deve prevedere curricola per figure professionali ampie, come emerge dalle numerose analisi sui fabbisogni,con durata anche differenziata, che renda possibile anche uscite intermedie e rientri per completare il percorso formativo. E’ opportuno che la “regionalizzazione” dell’istruzione professionale non significhi che il percorso formativo sia visto come destinato a coloro che devono “eseguire”, magari “obbedire”, non disponendo delle stesse competenze di coloro che, essendo formati dallo Stato,sono i cittadini destinati a “dirigere” Il sapere è una condizione che rende ogni società competitiva: qualità e quantità dei saperi sono condizioni irrinunciabili per la crescita personale, ma anche per lo sviluppo della società competitiva. Tutti i modelli scolastici più avanzati ruotano attorno al rapporto tra “cultura” e “professionalità:sapere e saper fare; la competitività delle imprese non è più basata su una dimensione aziendale, ma sull’ambiente più ampio in cui essa si trova ad operare Pertanto, nel mondo odierno in cui gran parte delle imprese sono a carattere sovranazionale, i contributi dei vari sistemi scolastici nazionali si qualificano per la precisa capacità di elaborare una proposta formativa coerente con le richieste provenienti dal sistema produttivo. Con il termine “professionalità” non può più intendersi il mero addestramento pratico, bensì un insieme di conoscenze applicate di tipo scientifico-tecnologico che richiedono una preparazione di elevato spessore culturale. Se la cultura nasce dallo studio e dall’esperienza, trasmettere cultura è cosa ben diversa dal trasmettere nei percorsi scolastici tradizionali conoscenze e nozioni attraverso lezioni frontali e compiti in classe. Gli studenti ricevono la “cultura” dall’intero ambiente scolastico e dalle sue sollecitazioni, durante l’arco di tutta la loro permanenza a scuola. Pertanto la distinzione tra “cultura” e “professionalità” ha perso molto del suo significato da quando è stato riconosciuto che in ogni settore della vita lavorativa esistono componenti culturali e professionali, conoscenze, abilità e “competenze”. Occorre sviluppare il diritto all’istruzione poiché il rafforzamento e la valorizzazione del cittadino/lavoratore, il suo sforzo continuo di crescita, autoeducazione e perfezionamento, durante tutta la vita attiva, concorre alla crescita del Paese, al rafforzamento della democrazia, al miglioramento progressivo della funzionalità sociale, civile ed economica. Gli interessi dell’economia, dell’ordine sociale, delle famiglie devono mediarsi con quelli dell’individuo in età evolutiva e non prevaricarlo. Secondo la sua naturale disposizione, è necessario che la buona scuola sappia coltivarne capacità, attitudini reali, curiosità, scoprirne le vocazioni Adriana Bongiorno School Children in Palermo, Sicily, 1961 Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 15 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA BUONA SCUOLA E I GENITORI La positiva esperienza del progetto “scuola in chiaro2.0” che ha reso i genitori attivi all'atto di iscrizione dei figli a scuola viene ribadita a pg.81 quale percorso e stile comunicativo tra le famiglie e le istituzioni, risparmiando tempo e risorse. Nella premessa introduttiva al cap.4 “Ripensare ciò che s’impara a scuola” a pg.88 si legge: “Non è difficile convincere gli studenti che migliorare la qualità del loro tempo a scuola possa fare la differenza per il loro futuro. Né spiegare ai genitori che aggiornare ciò che i loro figli imparano a scuola sia necessario”. Nel capitolo 5 ed in particolare a pg 115 sotto il titolo “atlante del lavoro che cambia”, si ribadisce in maniera chiara che l’offerta formativa deve essere rispondente alle esigenze delle famiglie e dei territori. La ricerca e la valorizzazione delle risorse anche private, non possono non coinvolgere i genitori e le famiglie che vogliono per i propri figli la scuola migliore e di qualità (pg.119). Nel presentare le modalità del bilancio partecipato, che coinvolge studenti e rappresentanti dei genitori, si sollecita a pg.122 un clima di fiducia da parte di studenti e famiglie verso una migliore comprensione degli impegni costanti dei dirigenti scolastici nel gestire la complessità dei bilanci sempre più ristretti per esigenze formative. Il compito e la funzione dei genitori a scuola appare implicito nell’espressione “comunità scolastica”, ma non sempre appare chiaro lo specifico compito della Comunità che dovrebbe prevedere convergenza d’ideali e d’intenti educativi. Si fa presente inoltre che nel documento su "La Buona Scuola" non è prevista la figura del Rappresentante di classe, che è il primo importante livello di partecipazione, e prefigura Organi collegiali 'snelli', con un'enfatizzazione del ruolo del Dirigente scolastico e l'introduzione delle Fondazioni, così come già la proposta di legge Aprea, che tanto è stata avversata da più parti Pochi sono i passaggi del documento su LA BUONA SCUOLA che fanno esplicito riferimento alle famiglie e alla presenza dei genitori nella scuola. Nei diversi capitoli in cui si definisce l’immagine della scuola per la nuova società, scuola del sapere e del saper fare, che privilegia la professionalità dei docenti, orientata ad uscire dal grigiore dei trattamenti indifferenziati, come pure nei capitoli relativi all’organizzazione del tempo scuola, dell’orientamento al lavoro, i genitori sono indirettamente presenti e partecipi. In dieci pagine figura il riferimento esplicito, alle famiglie ed in particolare nelle pagg.63 e 64 in riferimento al progetto di miglioramento della scuola che viene comunicato alle famiglie come strumento d’informazione e di trasparenza. Nel capitolo sulla trasparenza a pg 67 sono chiamati in causa i genitori, responsabili delle scelte della scuola per i propri figli; a pg 70 si richiama il valore della comunità scolastica e pg.71 si esplicita la governance della scuola attraverso il Consiglio dell’Istituzione. Nel sogno della scuola, tutta collegata a banda larga e tecnologicamente dotata dei nuovi strumenti di comunicazione, si esplicita che “occorre lavorare per ridurre i costi per le famiglie”, specie negli acquisti connessi all’editoria. L’intenzionalità di aprire le scuole in orario extrascolastico indirettamente coinvolge le famiglie in questa nuova progettualità della scuola, aperta la territorio tramite un patto intergenerazionale, ma la realizzazione di tale progetto presuppone la disponibilità del personale della scuola e i necessari compensi aggiuntivi per lo svolgimento di tale lavoro. A pg. 78, sviluppando il tema dell’inclusione si fa esplicito riferimento non solo alla garanzia dei diritti degli alunni, ma anche al miglioramento dell’organizzazione territoriale dei rapporti con le famiglie. La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 16 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] Nella contingente situazione di crisi economica e di riduzione della spesa pubblica l’unica àncora di salvezza resta il “contributo volontario” e il disegno predisposto da Renzi per la Buona scuola è quello delle “fondazioni”. Al n. 6.2 del documento, infatti, si legge: “ Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti per colmare le esigenze d’investimenti nella nostra scuola…. cantiere sempre aperto che richiede costante cura e aggiornamento”! “La costituzione in una Fondazione o in un ente con autonomia patrimoniale per la gestione di risorse provenienti dall’esterno, deve essere priva di appesantimenti burocratici”. In poche parole il Governo aiuta e sostiene la Buona scuola agevolandola soltanto nelle procedure burocratiche per cercare soldi e finanziamenti all’esterno, ma non interviene di tasca propria, infatti, tutte le innovazioni proposte e annunciate sono tutte a “spesa invariabile”. Il documento elenca quindi lo School bonus, lo School gaurentee, che finanzia corsi di alternanza scuola lavoro e i laboratori didattici e quindi il Crowdfunding micro finanziamento dei progetti didattici da parte di enti esterni ai quali il Governo aggiungerà come premio una piccola parte. Il modello proposto si riferisce al sistema inglese, ma la nostra realtà culturale è molto lontana e chi ha scritto il testo appare come un marziano che scende sulla terra e apporta il vangelo della “finanza buona” che cade come un seme tra i rovi e muore soffocato ancor prima di nascere. I Genitori chiedono: la promozione degli Organi collegiali della scuola, e la riduzione di costi, sprechi e malfunzionamenti (libri di testo, cattedre coperte fin dal primo giorno di scuola, ditte di pulizie ecc.). I genitori desiderano e auspicano che le scuole funzionino sin dal primo giorno di scuola, che non ci siano frequenti interruzioni per scioperi e attività sindacali, e che le scuole siano luoghi sicuri, protetti, puliti per il bene dei ragazzi. Le spese che i genitori sostengono per l’istruzione dovrebbero essere detraibili ai fini fiscali (libri, trasporto, attività aggiuntive, corsi di lingue, educazione fisica e sportiva.). La tanta auspicata richiesta, sempre disattesa, del buono scuola per studente da utilizzare nello scuola statali e paritarie rimane una meteora. Eppure si ritiene che potrebbe costituire una risorsa di sviluppo e di crescita di qualità per la scuola tutta. La responsabilità educativa sancita dalla Costituzione resta sempre a carico dei genitori copre tutto l’arco della giornata dello studente, quando è a scuola e quando è a casa. Nell’esercizio di questa responsabilità agisce la fiducia verso l’Istituzione scolastica e verso i docenti che si prendono cura dei ragazzi. Nel rapporto tra genitori e scuola la domanda educativa che i genitori dovrebbero fare non è quella MIO FIGLIO COME VA? Bensì MIO FIGLIO COME CRESCE COM’E’ Su questa domanda pensata bene e formulata correttamente si gioca tutta la dimensione educativa e la cooperazione tra la famiglia e la scuola, perché “a scuola i genitori contano” e sono importanti, così come per la famiglia la scuola e la formazione dei figli è importante Collaboriamo insieme e insieme camminiamo per costruire una BUONA SCUOLA. Giuseppe Adernò Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 17 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] PENSANDO ALLA BUONA SCUOLA Mi sembra del tutto evidente che una buona scuola sia quella che opera per aiutare i giovani a costruirsi una personalità critica e riflessiva che li accompagni nell’inserimento nella società. Bisogna dare atto al Presidente Renzi che l’idea di prendere tempo per concretizzare la proposta di immissione in ruolo di circa 150000 docenti, avviando una “consultazione “ on line, su un canovaccio di proposte, ha, se non altro, il merito di aver spinto migliaia di persone a discutere e “costretto” parte del personale scolastico ad elaborare e dire la propria sul tema ; sicuramente ciò è avvenuto per gli addetti ai lavori (organizzazioni professionali, sindacati e simili) ed in parte in alcune scuole , non molte in verità, in cui Dirigenti, avveduti e scrupolosi, hanno posto il problema all’o.d.g. stimolando i Collegi Docenti a promuovere documenti o comunque a discuterne. Il Fatto di per se è sicuramente positivo laddove è avvenuto, poiché parte dei docenti vive la scuola come un’ ufficio ,come un lavoro rutinario, per cui sono scarsamente attenti al loro ruolo sociale e all’importanza che i loro comportamenti, la loro passione civile e professionale hanno nella formazione dei giovani. Ovviamente gli insegnanti sono una categoria solo dal punto di vista sindacale e forse neppure da quel punto di vista poiché ogni docente, per la specificità del lavoro che è chiamato a svolgere, è un “unicum” difficilmente catalogabile. Ci sono insegnanti che “segnano” di se gli studenti, ed altri ancora i di cui nessuno si ricorda neppure il nome ed ,ancora, mestieranti che sfogano sugli alunni le frustrazioni della propria esistenza. In questo caleidoscopio di tipologie di docenti è piombata la proposta renziana . C’è chi ha scritto , chi ha fatto un onesto “sforzo” per dare un contributo : si giunge, alla fine della consultazione ,alla conclusione che per taluni si è svolta una consultazione democratica sacrosanta e doverosa , per altri si è svolto l’ennesimo “coupe de teatre” del nostro Presidente del Consiglio giovane, giovanile, simpatico, ottimista e popolare… Penso che la verità stia in entrambe le posizioni, nel senso che , presumo, alcune idee saranno valutate, qualche contributo e/o suggerimento sarà assimilato ma la sostanza delle scelte seguiranno altri riferimenti. 1) Sicuramente la scuola superiore perderà l’ultimo anno , nel senso che si svilupperà in quattro anni perché, parafrasando un detto frequente, ce lo chiede l’Europa; infatti è ineludibile nell’integrazione europea che l’equipollenza dei titoli di studio nel mercato del capitale umano europeo sia rispondente al quadro , già approvato anni fa e a cui ogni legislazione dei paesi membri si sta lentamente allineando. 2) I contenuti saranno sicuramente il risultato del dibattito da tempo intrapreso all’interno delle associazioni professionali e dal comitato dei “saggi” che ha operato a cavallo tra due governi di segno diverso per capirci l’era Berlinguer /Di mauro etc.. per il centro sinistra e la Moratti/Gelmini per il centro destra. I capisaldi del nuovo sapere sono abbondantemente e scrupolosamente descritti dai documenti che quel famoso comitato partorì senza soluzione di continuità tra i due periodi a gestione politica contrapposta. In questo scenario le novità scaturenti dalla consultazione saranno modesti , a riprova che l’operazione “la Buona Scuola” è stata, sostanzialmente , tutta politica per giustificare il ritardo imposto dai motivi di bilancio che hanno impedito il nostro Presidente del Consiglio a dare corpo alle novità annunciate nel dibattito politico. Sia chiaro, non voglio associarmi alla moltitudine dei detrattori del nostro Premier , poiché l’operazione qualche vantaggio l’ha avuta come dicevo all’inizio di questa nota e non è poca cosa in una realtà che vede il corpo docente, da tempo, distratto sul senso e sul ruolo che ha il proprio lavoro. Quindi? Quindi sarebbe il caso che i decisori politici la smettessero di voler ogni volta che cambia governo , “riformare” la scuola poiché il problema centrale è, principalmente, quello di come questa scuola declina le scelte e gli indirizzi assegnati. Nessuno infatti, segue i processi formativi così come avvengono ; il controllo è solo burocratico/formale, svolto sempre da soggetti sostanzialmente incompetenti e lontani dagli obiettivi istituzionali della scuola poiché titolari di compiti meramente burocratici; così abbiamo La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 18 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] scuole eccellenti se il caso ha voluto che in esse convergessero una prevalenza di soggetti illuminati (Docenti, Dirigenti, personale ATA) che , insieme ,determinano un ambiente favorevole all’apprendimento critico, nonostante la fatiscenza delle strutture e l’incapacità degli enti locali a mettere al centro del loro interesse i luoghi fisici dell’apprendimento. Viceversa abbiamo scuole ghetto dove l’ora di lezione è , generalmente, un’ ora di sacrificio e di sofferenza , dove gli alunni assimilano le peggiori pratiche dell’indifferenza dell’inutilità del sapere e del tirare a campare meglio possibile perché “add’a passà a nuttata”. Tra questi due estremi c’è la grande maggioranza della nostra “buona scuola” di cui nessuno si occupa e di cui nessuno avverte la drammaticità degli effetti che avrà sul nostro domani. Potrei fare degli esempi concreti per quei colleghi che sicuramente storceranno il naso: da quasi un decennio infatti negli indirizzi metodologici acclarati e consolidati c’è l’indicazione a procedere per una didattica per competenze e non una didattica meramente disciplinare in cui ognuno bada alla sua materia incurante dell’effetto sinergico che le discipline dovrebbero avere in una programmazione ragionata e intrecciata. Da 20 anni i “programmi“ non esistono più ,eppure ogni anno si ripete il rito delle riunioni dei Consigli di Classe in cui , nel caso migliore, ciascuno consegna il proprio “progetto educativo” disciplinare incurante di quello degli altri : si ripetono riti e si producono carte… ed ognuno fa quello che vuole con l’occhio attento a non creare attriti con i genitori e ridurre al minimo i confronti professionali con gli altri colleghi per non avere rogne e così via… La più grande riforma della scuola sarebbe fare una scuola “normale”, una scuola in cui ciascuno risponde del proprio operato e dove chi ha “altro da fare” potesse essere messo ai margini… La Buona scuola, quindi, abbisogna di verifiche e di analisi sui processi educativi in atto e di un aiuto per coloro che hanno perso la bussola del proprio dovere a ritrovare il senso della propria esistenza professionale. Prima di “rinnovare” o di “riformare” verifichiamo che quello che si è deciso un decennio fa si faccia.. Allo stato, è evidente che si può cambiare ancora tanto, ma in troppi continueranno a fare ciò che facevano prima--…. Totis Giovanbattista Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 19 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] LA BUONA SCUOLA MANIPOLATA LA CONSULTAZIONE : ECCO LE PROVE provinciale prof.ssa Angela Giardinaro e dal presidente Uciim della città di Catania preside Giuseppe Adernò. Che la consultazione #LaBuonaScuola non fosse del tutto trasparente era un sospetto che circolava da tempo; che si volesse far fuori la partecipazione democratica dei genitori era invece una certezza. Adesso che una proposta dell'Associazione genitori A.Ge. Toscana in difesa degli Organi collegiali viene tenuta ”in attesa di approvazione” da tre giorni, impedendo così che venga votata, anche il sospetto diventa certezza, visto che le altre proposte di A.Ge. Toscana si sono collocate tutte fra “Le più popolari” ed era facilmente prevedibile una consistente adesione. Immediata la risposta degli oltre quaranta genitori presenti: denunciamo il fatto, prepariamoci a votare la proposta se e quando sarà pubblicata e postiamo anche noi “W il Testo unico 297/94: attuiamolo prima di abrogarlo” con il testo “È illusorio pensare che sostituendo una buona legge con una più 'snella' le cose migliorino. Prima attuiamoli, gli Organi Collegiali, e poi vediamo se è vero che non funzionano. Non è mai stata fatta una seria formazione degli eletti; i Forags, che potrebbero farla, vengono lasciati languire: l'impressione è che si vogliano i genitori fuori dalla scuola, non volendo ammettere che, laddove i genitori sono competenti e consapevoli, contribuiscono sostanzialmente al miglioramento della qualità dell'offerta formativa”. Attesi tre giorni, inviata inutilmente una email di sollecito alla Segreteria tecnica del Ministero dell'Istruzione, responsabile dell'area di discussione “Sblocca scuola”, il fatto è stato reso pubblico a Catania in occasione del convegno Uciim "Responsabilità e compiti dei Genitori per la costruzione di una Buona Scuola attraverso gli Organi Collegiali" organizzato dalla presidente Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 20 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] NOTIZIE CONCORSO A DIRIGENTE: PREPARATI CON EUROSOFIA E ASASI L’ASASi al lavoro. Competenza e affidabilità al servizio dei presidi del futuro. Eurosofia, in collaborazione con Asasi, cura la preparazione degli insegnanti al nuovo corso-concorso per dirigenti scolastici, di cui il bando sarà pubblicato, a breve, per quasi 3.000 posti. Il concorso ha carattere nazionale ed è gestito dalla Scuola nazionale dell’amministrazione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il decreto che ne disciplina le modalità di svolgimento, tuttavia, atteso entro marzo scorso, ancora non è stato pubblicato. La normativa di riferimento è l’art. 17 del decreto legge 104/2013, come convertito dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, che prevede, come per la procedura concorsuale precedente: una probabile prova preselettiva, eventualmente vincolante per accedere alle fasi successive una o più prove scritte una prova orale valutazione dei titoli Il candidato che si è collocato in posizione utile rispetto al numero dei posti banditi, come aumentati del 20%, partecipa a un corso-concorso di formazione residenziale presso la Scuola nazionale, con spese di alloggio a suo carico, che gli aprirà le porte alla dirigenza scolastica. Possono accedere al corso-concorso i docenti immessi in ruolo da almeno cinque anni e in possesso del relativo diploma di laurea magistrale, ai sensi del comma 1, art. 17 della legge 128/13. Tuttavia, la giurisprudenza che si è formata in materia dopo i ricorsi promossi dall’Anief e la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, permette dietro ricorso al Tar Lazio l’ammissione dei docenti neo-immessi in ruolo con il requisito di cinque anni di servizio prestato anche come pre-ruolo, e la partecipazione dei docenti precari a tempo determinato con cinque anni di servizio. A seguito dell’esito finale (sentenze 9279/14, 5011/2014) dei ricorsi promossi nella passata procedura concorsuale, infatti, 12 docenti neo-immessi in ruolo e 3 docenti precari hanno superato tutte le prove e sono stati assunti come dirigenti scolastici. Nell’attesa della prossima pubblicazione del bando concorsuale, Eurosofia con Asasi organizzano un corso in presenza e a distanza per affrontare i contenuti delle prove relative alle competenze pedagogiche, didattiche e manageriali specifiche. Il corso di preparazione, modellato sulle nozioni richieste nei precedenti concorsi a dirigente, intende fornire una formazione di fondo su macro tematiche di portata generale, indirizzando le lezioni in modo più mirato solo successivamente, sulla base delle indicazioni che emergeranno da bando e regolamento. Il corso sarà articolato in un ciclo di lezioni in presenza (30 ore) e in 3 moduli online rivolti a tutti i partecipanti nel territorio nazionale e avrà un costo di 450 €. In virtù della convenzione esistente tra Anief ed Eurosofia, gli iscritti con delega attiva al sindacato hanno una riduzione di 150 €. Compila la domanda di pre-adesione che non vincolante e inviala a [email protected] per ricevere il programma dettagliato e conoscere le modalità di iscrizione. ASASi Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 21 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] Scuola elementare Edmondo De Amicis, anno 1963 - 1964 CONTENZIOSO: La rubrica sui conflitti della scuola. DIRIGENTE E DSGA COMPETENZE E CONTRASTI Gentile preside, il mio DSGA ha deciso di non firmare un buono d’ordine che non condivide e ha scritto al direttore generale accusandomi di procedure illegittime. Il direttore ha risposto personalmente a lui e per conoscenza a me concordando con i rilievi mossi dal DSGA. In realtà le informazioni date dal DSGA, che vorrebbe evitare di interrompere i rapporti tra la nostra scuola e un’azienda, non sono proprio esatte e complete. Cosa posso fare? Lettera firmata Caro collega, a mio modesto parere il Direttore dei Servizi generali e amministrativi del suo istituto, non può intrattenere un rapporto epistolare diretto col Direttore Generale, scavalcando il dirigente scolastico, che ha la competenza alla funzione di interpretare la legge, ed è gerarchicamente di grado superiore, Ma il DSGA scavalca anche l’Ufficio scolastico territoriale - ufficio ragioneria che ha la delega per l’area Amministrativo - Giuridico - Legale e Contabile. Mi permetto di ricordare che il Decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3 (Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato recita “art. 16. Dovere verso il superiore. L'impiegato deve eseguire gli ordini che gli siano impartiti dal superiore gerarchico relativamente alle proprie funzioni o mansioni. Quando, nell'esercizio delle sue funzioni, l'impiegato rilevi difficoltà od inconvenienti, derivanti dalle disposizioni impartite dai superiori per l'organizzazione o lo svolgimento dei servizi, deve riferirne per via gerarchica, formulando le proposte a suo avviso opportune per rimuovere la difficoltà o l'inconveniente. Parimenti per via gerarchica deve essere inoltrata ogni altra comunicazione od istanza dell'impiegato. Tuttavia l'impiegato ha diritto di consegnare al proprio superiore pieghi suggellati diretti al Ministro, esclusivamente per questioni personali di particolare gravità e delicatezza attinenti al rapporto d'impiego. Tali pieghi devono essere inoltrati d'ufficio senza indugio.” La procedura seguita dal suo DSGA è pertanto quanto meno irrituale. Io una volta scrissi al MIUR, ma fui rimproverato, diffidato dall’insistere nel rapporto diretto e invitato a riferire all’USR che era il mio interlocutore naturale. Per quanto riguarda il merito delle questioni poste, essendo alcuni rilievi dell’Ufficio Scolastico Regionale fondati, la invito a riunire il consiglio d’istituto perché deliberi nel merito della finalizzazione e ripartizione dei contributi volontari delle famiglie. Infatti il Consiglio è organo politico di indirizzo e di controllo dell’attività della scuola, mentre a lei competono poteri solo esecutivi, negoziali e gestionali. Roberto Tripodi Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 22 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] CORSI DI FORMAZIONE EUROSOFIA EUROSOFIA, centro di formazione riconosciuto, popone alle scuole la PROGRAMMAZIONE DELL'ATTIVITA' DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DOCENTE ED ATA - A.S. 2014/2015 Proposta relativa a un modulo di 4 ore in presenza Costo € 122,95 82,00 82,00 206,56 103,28 74,00 Voce di spesa 1.Progettazione (Eurosofia) 2.Direzione del corso 3.0manizzazione (SCUOLA) 4.Docenza (€ 51,64 x ora) x collaboratore 5.Tutoring (€ 25,82 x ora) x collaboratore Analisi del COStI(definita in relazione alla location della formazione e affe spese di vitto, alloggio e viaggio dei relatori) 6.Monitore DSGA della scuola (€ 18,50 x ora) - 7.Valutatore DS della scuola 100,00 58,00 - 8. Personale ATA per assistenza (€ 14,50 x ora) Opzionale 9. Spese relatore (viaggio, vitto e alloggio eventuali) produzione materiale Da verificare max. 200,00 e Costo complessivo max per scuola 1.028,79 Proposta relativa a un modulo di 8 ore in presenza Analisi del costi.(definita in relazione alla location della formazione e alle spese di vitto, alloggio e viaggio dei relatori) Voce di spesa 1. Progettazione (Eurosofia) 2.Direzione del corso 3.Organizzazione (SCUOLA) 4.Docenza (€ 51,64 x ora) x collaboratore 5.Tutoring (€ 25,82 x ora) x collaboratore 6.Monitore DSGA della scuola (€ 18,50 x ora) - Costo C 245,90 163,93 163,93 412,88 206,56 148,00 7.Valutatore DS della scuola - 8. Personale ATA per assistenza (€ 14,50 x ora) Opzionale 9. Spese relatore (viaggio, vitto e alloggio eventuali) e produzione materiale - Da verificare max. Costo complessivo max per scuola 200,00 116,00 400,00 2.057,20 Proposta relativa a un modulo di 12 ore in presenza Analisi dei costi(definita relazione alla location della formazione e affe spese di vitto, alloggio e viaggio dei relatori) in Voce di spesa 1. Progettazione (Eurosofia) 2.Direzione del corso 3.0manizzazione (SCUOLA) 4.Docenza (€ 51,64 x ora)x collaboratore 5.Tutorinq (€ 25,82 x ora) x collaboratore 6.Monitore DSGA della scuola (€ 18,50 x - Costo € 368,85 245,90 245,90 619,68 309,84 222,00 ora) 7.Valutatore DS della scuola 8. Personale ATA per assistenza (€ 14,50 x ora) Opzionale 9. Spese relatore (viaggio, vitto e alloggio eventuali) e produzione materiale - Da verificare max. Costo complessivo max per scuola - Fonte finanziamento Istituzione scolastica 300,00 174,00 600,00 3.086,17 1.Finanziamento L.440/97 a.s. 2013/2014; 2.Finanziamento attivita di Formazione pers. Docente ed ATA; 3.Economie su avanzo di amministrazione (economie) 2013; 4.Fondi speciali previsti dal Miur per le attivita formative richieste dalla legge (es. artt. 8,16 L. 128/13, art. 50 L. 35/12, art. 4 L. 170/2010) Torna al sommario La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 23 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] L’ASASI PROMUOVE L’USO DEL SOFTWARE LIBERO L’ASASI aderisce alle raccomandazioni Europee sulle specifiche di uso da parte delle P.A. del software libero e pertanto, la Letterina viene diffusa in formato internazionale ODT open document. In alternativa la Letterina è distribuita nel formato PDF Portable Document Format. Questo formato è leggibile con il software gratuito Acrobat Reader, scaricabile mediante il seguente link Download Acrobat Reader . Sul sito www.asasicilia.org sono reperibili i numeri arretrati della letterina ISCRIZIONE ALL’ASASi Per ottenere l’adesione all’ASASi di una scuola o di una rete di scuole e per pagare la quota annuale: 1) Delibera del Consiglio di Circolo/Istituto o dell’organo preposto se si tratta di una rete di scuole; non è obbligatorio inviarla; basta citarne gli estremi nella lettera di adesione; 2) Lettera di adesione: va inviata una comunicazione presso la sede operativa sotto indicata anche per posta elettronica e registrazione on-line da effettuare sul sito dell’ASASi; 3) Pagare la quota associativa annuale: SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE : 50,00 euro RETI DI SCUOLE: 25,00 euro x numero di scuole che compongono la rete (esempio: rete di 10 scuole = 250,00 euro) Il versamento, a favore dell’Associazione, va fatto tramite bonifico bancario, utilizzando l’IBAN riportato di seguito. La spesa va imputata, nell’ambito del Programma Annuale. Associazione delle Scuole Autonome della Sicilia, c/o ITIS Volta, Viale dei Picciotti 1, 90123 Palermo. Banco Popolare Siciliano- IT07 Z 05034 04603 000000147624, via Buonriposo, 110, 90124 Palermo, ag. N°3. ORGANIGRAMMA ASASI 2013-2016 Presidente Onorario Roberto Tripodi ([email protected]) Presidente Lo Scrudato Vito Liceo Classico Umberto I (PA), ([email protected]) Vicepresidente Salvatore Indelicato ITI Cannizzaro di Catania, ([email protected]) Tesoriera Francesca Paola Puleo ICS E. Ventimiglia di Belmonte Mezzagno (PA) ([email protected]) Comitato di coordinamento Attinasi Pietro IS Petralia Sottana (PA), ([email protected]) Linda Piccione SMS Pluchinotta S. Agata li Battiati (CT) Grande Valentina III ICS S. Lucia (SR),( [email protected]) Novelli Maria IIS RipostoI.T.N. + I.T.G. + I.P.S.I.A.M. (CT), ([email protected]) Teresa Buscemi Liceo Scientifico Statale "Ettore Majorana" (AG), Bongiorno Adriana IIS “Enrico Medi” (PA). ([email protected]) Comitato dei Garanti Maria Paola Iaquinta (CT) Mauthe Degerfeld Fabio ICS GIOVANNI XXIII (Trabia PA), ([email protected]) D’Agata Laura ICS Padre Gabriele Allegra (Valverde CT) Rampulla Angela ICS Giovanni Paolo II (Belpasso CT), supplente ([email protected]) Casertano Mario Liceo Scientifico Einstein (PA) supplente. Collegio dei Sindaci Ficicchia Francesco IIS De Felice Giuffrida (CT), ([email protected]) Finocchiaro Giampiero IC Lanza Baronessa (Carini PA), [email protected] Santangelo Margherita ITI Volta (PA) ( [email protected]) Triolo Paola IC Don Bosco (Ribera AG), supplente ([email protected]) Russo Giuseppe (PA), supplente La Letterina, settimanale on line dell’A.S.A.Si. Sicilia - Rete delle scuole autonome della Sicilia - Statuto del 29.01.2003 dal notaio La Fata di Palermo Direttore Responsabile: Giuseppe Luca - Iscrizione al registro del Tribunale di Palermo II sez. civile al n.8/2010 24 F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome - Statuto del 2001Sede legale : Via dei Prefetti 47 - Roma - c/o ANCI - Sede Operativa: c/o ITIS A. Volta, Passaggio dei Picciotti 1, 90123 Palermo Tel. 091 6494211 - 091 6494216 - fax 091 474126 - sito web: www.associazionescuole.it - e-mail: [email protected] Redazione della LETTERINA Direttore responsabile Luca Giuseppe ([email protected]) Direttore redazionale Giuseppe Adernò ([email protected]) Redazione Roberto Tripodi ([email protected]), Lucia Rovituso ([email protected]), Giuseppe Adernò ([email protected]), Adriana Bongiorno ([email protected]), Gaetano Bonaccorso ([email protected]), Bianca Boemi ([email protected]), Giovanna Orlando ([email protected]), Concetta Guagenti, Pietro Attinasi ([email protected]). L’ASASI aderisce a FNASA Federazione delle scuole autonome (Federazione Nazionale delle Associazioni Scuole Autonome) Campania Associazione della Scuole della Campania Emilia Romagna Associazione scuole autonome Bologna Friuli Venezia Giulia Associazione delle Scuole del Friuli Venezia Giulia Lazio Associazione Scuole Autonome del Lazio Lombardia Associazione Scuole Autonome Bresciane Lombardia Associazione Istituzioni Scolastiche Autonome Mantovane Lombardia Associazione delle Scuole Autonome Provincia di Bergamo Lombardia Associazione Scuole Varese Piemonte Associazione Scuole Autonome del Piemonte Puglia Associazione Scuole Autonome della Puglia Sardegna Associazione Scuole Autonome della Sardegna Sicilia Associazione Scuole Autonome della Sicilia Consultare per le news dal mondo della scuola il sito scolastico siciliano www.aetnanet.org e i siti web delle Associazione Scuole Autonome Copyright Il copyright degli articoli è libero. Chiunque può riprodurli. 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