Rassegna Stampa Filippo Cantoni 27 Gennaio 2014

Rassegna del 27 gennaio 2014
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
Gazzetta Di Mantova
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RUGBY COLORNO: VIADANA IN LUTTO PER CANTONI
1
LE NAZIONALI
La Gazzetta Di Parma
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IL PAPÀ: RACCOGLIEREMO I RICORDI DI FILIPPO
La Gazzetta Di Parma
18
«IL GUERRIERO CHE NON SI ARRENDEVA»
La Gazzetta Di Parma
1, 18 FILIPPO, COMMOSSA PREGHIERA SUL «SUO» CAMPO DA RUGBY
La Provincia Di Cremona4
C. Calestani
2
4
5
RUGBY, AZZURRINO MUORE IN INCIDENTE
9
SUPER10
Il Gazzettino Di Treviso 9, 16 MARCHIOL FORMATO TRICOLORE: STRISCIA POSITIVA DA PLAYOFF
Alberto Duprè
10
Rugby Colorilo:
Viadana in lutto
per Cantoni
Il mondo del rugby è in lutto per
la morte di Filippo Cantoni,
18enne del Rugby Colorno
deceduto l'altro giorno a causa
di un incidente stradale nel
centro del Parmigiano a due
passi dalla sua casa. Un lutto che
colpisce anche il Rugby viadana:
Stefano Cantoni, padre di
Filippo, consigliere della Fir, è
stato vice presidente e ad degli
Aironi. Filippo Cantoni
era in forza all'Accademia Ivan
Francescato di Parma. Sabato
doveva giocare nell'amichevole
tra U.20 Colorno-Viadana, gara
annullata per lutto.
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
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Il papà: raccoglieremo iricordidi Filippo
«Con mia moglie vorremmo creare una galleria di foto e video per non dimenticare questi 18 anni. Aiutateci»
Cristian Calestani
N
el campo dove ha lottato per anni Al centro di quel rettangolo
verde dove spesso riceveva il premio di
Man of the match. E' lì che famigliari e amici - oltre un migliaio di
persone as s iepate sul le tribune e
intorno allo stadio Maini - si sono
incontrati per un momento di
pregh iera nel giomo della convocazione per 1 "ult ima partita di Filippo Cantora, il 18ennedi Colorilo scomparso tragicamente sabato mattina sull'argine del Galasso
- a poche cent inaia di metri da
casa- forse colpito daun malore.
«Spero che l'autopsia confermi
questa ipotesi - h a detto il papà
Stefano al termine del momento
di preghiera - ma pare che Filippo
si sia addormentato primadi finire nel l'acqua co ni'auto. Questo
per noi, sevenisse suffragato dagli
esami medici, sarebbe un grande
sollievo. Vorrebbe dire che non ha
sofferto, che si è addormentato ed
è andato incielo».
Ora spetterà agi i esami autoptici,
che saranno disposti nei prossimi
gio mi dal magistrato, eh iari re definit ivamente co sa ha spento il
sorriso di Ffl ippo e causato
quell'uscita di strada sabato mattina che ha fatto finire la C3di
Cantoni ruote all'aria nell'alveo
del canale Galasso.
«Mi sento in dovere di ringraziare
tutti - aveva detto poco prima papà Stefano -apartire dall'intera,
famiglia del rugby. Nonci rendiamo ancora conto di quello che è
successo, ma tutte le manifestazioni di stima, i messaggi, le strette di mano, le paiole arrivate in
queste ore ci hanno fatto piacere.
No n abbiate panraa co ntattaic i.
Nessuno disturba.perché dopo
questo terremoto che ci ha colpito
ogni segnale e ogni messaggio serve per ricostruire. Sarà un percorso molto difficile, maconfidiamo
inunafamiglia così grandecome
quella del rugby. Dimostrazioni di
vicinanza ci so no arrivate da tutto
il mondo».
Nel suo discorso agli oltre mille
presenti al «Maini» Cantoni ha ricordato anche Alberto Cigarini, il
rugbista 25enne scomparso pochi
mesi fa. «Io e mia moglie - ha poi
ripreso Cantoni - ci siamo interrogati tanto i n queste ore. Lei so prattutto mihadetto: ricordiamo
bene questi 18 anni co n Fil ippo e
così chiedo a tutti coloro che hanno ricordi di Filippo, dai filmati di
una partita al le immagini di un
allenamento, di farce! i avere nel
tempo. Ci piacerebbe avere una
galleriadi suoi ricordi».
Poi è partito il lungo applauso ac-
compagnato dal classico urto tutti abbracciati - dei rugbisti a
fi ne partita da parte dei compag ni
di Filippo proprio in quel centro
sport ivo cheaveva visto Cantoni
protagonista per 1 "ultimapartita
ufficiale lo scorso 22 dicembre con
la casacca dell'Accademiacontro
il Colo mo e per l'ultimo allenamento solo giovedì scorso.
Un messaggio di saluto a Filippo
l'hannorivoltoanche il presidente
del Rugby Colorilo Mario Padovani e l'allenatore dell Accademia
Roland de Marigny. «Di solito lia detto Padovani - ci troviamo al
campo per vedere dello sport, per
festeggiare e divertirci. Oggi è tut to diverso. L'unica co sa che dobbiamo pensare è quella di essere
felici di aver conosciuto Filippo».
Toccante anche il messaggio di de
Marigny: «Ho avuto la fortuna
con Christian Presterà di convocare Pippo quando dovevamo giocare le partite dell 'Accademia Ieri
il Signore ha convocato Pippo per
la sua squadra. E' stato un piacere
conoscerlo. Dobbiamo diregrazie
alla suafaniigliapiena di calore,
agli amici e compagni di squadra.
GraziePippo».
Tra gli interventi anche quello di
Giovanni Mazzi del Team Exodus
di don Antonio Mazzi. «Non sono
venuto a Colorilo per raccontare
favole - ha detto - perché so no padre di unaragazzanata nel '95 come Filtopo,perché ogni giorno as sisto ragazzi disgraziati cilene
combinano di tutti i colori e ai
quali non succede mai niente
quando poi aquelli bravi comeFiI ippo è capitato questo e poi perché il nostro slogan è avere una
tremendavogl iadi vivere. Non so
dalie spiegazioni. La pio messa che
posso farvi è quello di portare qui
don Antonio Mazzi che in oltre ottantanni di vita ne ha viste tal niente tante dariuscireadare un
senso a qualcosache come dice Vasco di senso non ne ha. Vi chiedo
però di stare vicino a Stefano, Rosannae Alice. A tutti i ragazzi che
sono qui chiedo di vivere anche
per Filippo. Viviamo in un mondo
in aii il divertimento sembrai "unica cosa e invece quando succedono
co se come questa cambiamo tutti.
Dobbiamo vivere per luicon l'impegno eia voglia che avevalui».
II momento di preghiera, con la
recita del rosario, è stato guidato
dal parroco di Colorilo don Marcello Benedilli: «Giochiamo con
Filippo la sua partita più importante perché possa arrivare alla
metaddlapienezzadellavitain
Dio. Filippo è sempre stato il più
fo ite e co sì a lui eh ied kmo di farci
vincere tutti perché la sua vittoria
sarà anche la nostra». •
99
Eallenatore
De Marigny:
«Il Signore l'ha
convocato
nella sua squadra»
99
Giovanni Mazzi:
del Team Exodus:
«Si viva per lui
con l'impegno
che aveva lui»
Il presidente
Padovani:
«Dobbiamo essere
contenti per averlo
conosciuto»
LE NAZIONALI
Pag. 2
LE NAZIONALI
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Gli amia: «Fra tanti interrogativi, una certezza. Ognuno di noi ambiva ad essere come Filippo: un bel ragazzo, bravo a scuola ed eccellente nello sport»
«Il guerriero che non si arrendeva»
«Dopo l'allenamento
non riposo ma studio.
E in vacanza cercava
sempre una palestra»
Il Arrivano alla spicciolata al bar
Pippo diSorbolo.classicoritrovo
dei ragazzi sorbolesi. Uno dei
luoghi teatro di tante giornate
spensierate trascorse in paese
insieme a Filippo. Si fanno coraggio fra di loro gli amici sorbolesi di Cantoni. Tra abbracci e
pacche sulle spalle, cercano di
trovare un perché ad una morte
che per loro resta piena di interrogativi. «Ognuno ambiva ad
essere come Filippo- raccontano -. Un bel ragazzo, bravo a
scuola dove otteneva ottimi risultati, eccel lente nello sport. Al
primo impatto poteva sembrare
un ragazzo timido, ma in realtà
era sempre pronto a condividere
tutto tra noi amici».
I ricordi insiemealle elementari,
alle medie e poi per qualcuno anche nel mondo dello sport si accavallano. Fili ppo, nato il 27 marzo
del 1995, era cresciutoaSorbolo.il
paese dove aveva vissuto nella
zona di via Venezia fino a pochi
anni fa prima del trasferimento in
via Galasso a Colorno. «Da qualche tempo aveva tanti impegni
per seguire le sue numerose passioni -continuano i ragazzi di Sorbolo -, ma un momento per noi lo
trovava sempre. Ci saremmo dovuti vedere proprio sabato sera
dopo il suo rientro da Milano. Perché anche se aveva tante cose da
fare lui riusciva ad organizzarsi
per saltarci fuori in tutto, e sempre piuttosto bene. Era uno di
quelli che non si arrendono mai».
Nello sport come a scuoia.
«Se era necessario stava sveglio
anche sino all'una per studiare al
ritorno dagli allenamenti. Non si
accontentava della sufficienza,
voleva sempre dare il meglio. Era
davvero impeccabile, un modello
di riferimento per ognuno di noi».
Dagli schermi dei telefonini
scorrono le immagini delle vacanze passate insieme. Foto di
festee visi sorridenti in spiaggia.
«Anche quando andavamo in
vacanza, la prima cosa che faceva era informarsi sulla palestra più vicina perché lui era così: riusciva a conciliare tutto lo
sport, la scuolae gli amici».
Infiniti i messaggi postati anche
ieri sullapaginaFacebookdi Cantoni, post in ani vo da tutta Italia G
anche dall'estero. «E" bastato
uno sguardo perché diventassimo due fratelli-uno dei messaggi riportati -. Oggi piango mio fra-
LE NAZIONALI
tello e un guerriero. Di guerrieri
ne avremmo bisogno sempre,
ma sono quelli che se ne vanno
prima Colornesi, conoscenti, famiglie, compagni di squadra,
rugbisti del Colomo e praticanti
non piangete. Lui era un guerriero! Lo sapete come si onora un
guerriero?Si amerà sempre.si loderà, si cercherà di imitarlo perchélui era un buono. Un giorno lo
ritroveremo con una palla ovale,
in un campo verde, con delle righe bianche e quattro pali, nello
sport da guerriero che lui aveva
scelto. Ciao Filippo e arrivederci
da Fio, tuo fratello guerriero».
E poi ancora: «Ti ricorderemo
sempre con quel sorriso che
apriva il cuore. Sarai sempre il
nostro campione. Un bacione
Pippo».*
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TRAGEDIA GENITORI, AMICI, COMPAGNI DI SQUADRA E OLTRE MILLE PERSONE ALLA CERIMONIA
Filippo, commossa preghiera
sul «suo» campo da rugby
Colornoe Sortolo uniti nel dolore. Il papà: «Unagalleriaper ricordarlo»
COLORNO
UE' un dolore unico quello di
Sorbo lo e Colorilo. Da una parte
il paese che ha visto crescere Filippo, dall'altra quello che lo ha
accolto come cittadino pochi anni fa e che lo ha visto formarsi
come atleta nella lunga gavetta
nel settore giovanile del rugby.
Unanime èia sofferenza perla
morte di Filippo Cantoni, diciottenne vittima di un incidente
stradale, sabato mattina: l'auto
sulla quale viaggiava è finita in
un canale a poche centinaia di
metri dalla sua casa.
Ieri lo hanno ricordato com-
mossi i sindaci dei due paesi. E
una toccante cerimonia si è tenuta nel campo dove Filippo ha
giocato per anni.
Al centro di quel rettangolo
verde dove spesso ricevevail premio di «Man of the match», familiari e amici - oltre un migliaio
di persone assiepate sulle tribu-
ne e intorno allo stadio Maini - si
son o i neon trati per un m om ento
di preghiera.
«Ringrazio tutti -hadetto papà
Stefano - a partire dalla grande
femi glia del ni gby. Vo gì iamo creare una galleria con i ricordi di Filippo».
TRAGEDIA IL CORDOGLIO DEI SINDACI DI COLORNO E SORBOLO PER LA MORTE DI FILIPPO
Due paesi
un solo dolore
La Canova: il figlio che ogni mamma vorrebbe
La Zanichelli: un esempio per i suoi coetanei
LE NAZIONALI
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COLORNO- SORBOLO
UE' un dolore unico quello di
Sortolo e Colorilo. Da una parte
il paese che ha visto crescere Filippo, dall'altra quello che lo ha
accolto come cittadino pochi anni fa e soprattutto visto formarsi
come atleta nella lunga gavetta
nel settore giovanile del Rugby
Colorilo.
Unanime è la sofferenza per
una morte inspiegabile capitata
adun ragazzo «troppo bravo per
andarsene così presto».
Il dolore è anche quello dei
tanti genitori sorbo le si e colornesi che hanno sempre visto in
Filippo un modello per i loro figli, l'esempio da seguire per crescere nel migliore dei modi.
«Colorilo in poco tempo vede
un'altra giovane vita spegnersi
in modo violento» le parole
commosse del sindaco di Colorilo Michela Canova, tra i primi
ad arrivare sul luogo dell'incidente sabato mattina dopo essere stata avvisata da un dipendente comunale di queir automobilefinitadentroil canale Galasso.
«Filippo era un ragazzo modello - aggiunge il primo cittadino -. Lo dico da sindaco, ma
ancora prima da madre. Era veramente il figlio che ogni mamma avrebbe voluto avere. Bravo
nello sport, bravo a scuola e nella
vita. Non aveva colpi di testa, era
sempre posato. Ha vissuto i suoi
18 anni con grande intensità. Nei
miei cinque anni da sindaco la
scomparsa di Filippo è stato il
fatto più straziante a cui ho dovuto assistere. Conoscendo bene
la famiglia, quanto accaduto lascerà un segno profondo in me e
in tutta la nostra comunità».
Tantacommozione anche nelle
parole dell'assessore coloriiese
allo Sport Stefano Mori, spesso
di «casa» al centro sportivo di
via Ferrali per le tante iniziative
sportive organizzate dal Rugby
Colorilo.
«Ho visto Filippo in occasione di alcune manifestazioni
sportive - ha detto l'assessore - e,
da subito, sono rimasto meravigliato dallo spirito e dal comportamento di questo ragazzo.
Un giovane di bella presenza,
molto bravo e attento dentro e
fuori dal campo. Il suo modo di
approcciarsi agli altri, i suoi atteggiamenti facevano capire subito la sua grande umanità. Poi
mi hanno detto die era il figlio
del dirigente del Rugby Colorilo
Stefano Cantoni. Da lì ho subito
collegato tutto. Quando un ragazzo cresce comportandosi bene è sicuramente merito suo, ma
anche degli insegnamenti della
sua famiglia che non gli ha mai
fatto mancare l'appoggio necessario per diventare quello che
era: un campione dentro e fuori
LE NAZIONALI
dal campo anche grazie ad uno
sport i aii valori erano interpretati al meglio da Filippo».
«La sua scomparsa - ha concluso l'assessore Mori - lascia
tutti quanti attoniti».
Il dolore di Colorno è anche
quello di Sorbolo, il paese dove
Filippo h a vissuto con la famiglia
sino a podii anni fa, prima di
trasferirsi in via Galasso a Colorno. Il paese d'origine della
mamma Rosanna Bianchi e il
luogo dell'infanzia e dell'adolescenza di Filippo.
«Tutta Sorbolo si stringe alla
famiglia Cantoni - ha detto il
sindaco di Sorbolo Angela Zanichelli a nome dell'amministrazione comunale - al papà
Stefano, alla mamma Rosanna
Bianchini e alla sorella Alice.
Tutte persone stimatissime nel
nostro paese. Filippo era uno dei
nostri ragazzi, cresciuto tra noi,
ma era soprattutto un esempio
da seguire per molti suoi coetanei. Da alcuni anni non abitava più qui, ma il legame con
Sorbolo era rimasto fortissimo e
le sue gesta sul campo rappresentavano un motivo d'orgoglio
per tutti noi. Anche a Sorbolo,
qualora la famiglia fosse d'accordo, siamo disponibili per organizzare un momento di ricordo pubblico per Filippo eventualmente in accordo con la parrocchia». •
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LE NAZIONALI
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Rugby, azzurrino
muore in incidente
Parma—Filippo Cantoni, 18
anni, giovane rugbista del
Colorno e della nazionale
giovanile, è morto ieri mattina per un incidente stradale. È finito con la propria auto in un canale, a 400 metri
da casa, a Bezze di Colorno
(Parma). Dopo essere cresciuto nelle giovanili del
Rugby Colorno, ha indossato la maglia della nazionale
azzurra under 18, esordendo
anche nel campionato di Serie A vestendo la casacca colornese. In questa stagione
era in forza alla formazione
dell'Accademia Nazionale
Ivan Francescato di Parma.
LE NAZIONALI
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RUGBY
Marchiol formato tricolore:
striscia positiva da playoff
Il Marchiol campione d'Italia ha riacceso
i motori. Il derby vinto col San Dona ha
segnato il quarto successo di fila e
fruttato la 3. piazza in classifica. Il
Mogliano però è braccato da Viadana e
Prato. E domenica prossima chiuderà
l'andata facendo visita ai lombardi.
IN CRESCITA Mogliano sfrutta l'effetto Amlin
Il derby con S. Dona ha regalato il poker di fila. L'andata termina col big-match
Strìscia Marchiol
«Adesso Viadana
sfida da vincere»
Alberto Duprè
MOGLIANO VENETO
Il Marchiol Mogliano, con la
vittoria nel derby di sabato
contro San Dona per 28 a 13,
ha infilato la quarta vittoria
consecutiva rafforzando la
propria candidatura per i
playoff. I tricolori occupano il
4° posto, 3 punti avanti Viadana e Prato.
Domenica prossima si chiu-
derà il girone di andata con i
biancoblù impegnati nella difficile trasferta di Viadana,
ieri ko in trasferta a Prato per
22a 14, in quello che si può
considerare un vero e proprio
scontro diretto per le zone
nobili della classifica.
La ciliegina sulla torta
dell'ultimo successo è arrivata con il punto di bonus conquistato grazie alla quarta
meta nell'ultima azione del
SUPER10
match dopo che San Dona
aveva sprecato una comoda
occasione per prendersi il
punto di bonus difensivo.
Il tecnico Francesco "Cocco" Mazzariol commenta la
partita mettendo il focus sulle
difficoltà avute in mischia nella ripresa e sull'aspetto mentale che a suo dire può aver
condizionato i suoi ragazzi.
«Capisco anche la situazio-
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ne psicologica e di frustrazione dei nostri trequarti, per un
motivo o per un altro le mete
non arrivano oppure arrivano
con molta difficoltà e questo
non aiuta a rimanere calmi
abbastanza nei momenti cruciali del match come invece
servirebbe. Devono avere pazienza e continuare a lavorare e con il tempo la mole di
MAZZARIOL Al TREQUARTI
«Pazienza e lavoro:
le mete arrivano»
lavoro che facciamo porterà i
giusti frutti».
Il mediano Matt Cornwell,
autore della meta finale dopo
una bella azione corale della
squadra da dentro i propri 22,
vede il bicchiere mezzo pieno
anche se ammette che ci sono
ancora margini di miglioramento sul piano del gioco.
«Va colto l'aspetto positivo
della giornata con l'obiettivo
raggiunto nonostante non tutte le cose siano andate perfettamente. Intanto godiamoci
questa bella vittoria e poi alla
ripresa degli allenamenti,
guardando le immagini, parleremo di quello che potevamo
fare per evitare gli errori che
abbiamo commesso. Dobbiamo ancora lavorare duro per
migliorare ed andare a Viadana domenica cercando di fare
risultato per continuare la
nostra corsa al vertice della
classifica».
• LUTTO - La società Rugby
Mogliano del presidente Roberto Facchini si unisce al dolore
dei familiari per la prematura
scomparsa di Filippo Cantoni,
atleta del Rugby Colorno in
forza all'Accademia Nazionale
"Ivan Francescato", avvenuta
per un incidente stradale sabato a Colorno. Particolarmente
scosso dall'accaduto l'allenatore Mazzariol che aveva in passato allenato il ragazzo.
DECISIVO
Matt Cornwell
ha siglato
la 4. meta
che contro
San Dona ha
dato il bonus
H
B
il
OGNISPORT
Treviso
L'Imoco ipoteca le Final Four
SUPER10
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