Franz Schubert DIE WINTERREISE Ciclo di Lieder su testo di Wilhelm Müller Alessandro Cortello, tenore Michele Bravin, pianoforte Il Lied, termine tedesco che indica una composizione per voce e pianoforte che si può tradurre in italiano con “canzone”, è un genere fondamentale per la cultura musicale (e non solo) del mondo germanico e Die Winterreise di Franz Schubert (1797‐ 1828), scritta tra il 1827 e il ‘28 mettendo in musica 24 liriche del poeta tedesco Wilhelm Müller (1794‐1827), è uno dei due grandi cicli che il padre del Lied romantico ci ha lasciato e uno dei più alti vertici – se non il più alto – della musica vocale da camera. Il Viaggio d’Inverno presenta la storia di un ragazzo che abbandona la sua città e parte senza una meta dopo aver visto la donna amata andare sposa ad un partito migliore (Ihr Kind ist eine reiche Braut!, vostra figlia ora è una ricca sposa, rimprovererà ai mancati suoceri la notte della partenza), impersonando così il Wanderer, il Viandante, figura importantissima in tutto il mondo culturale tedesco. Il suo è un viaggio solitario nella fredda e deserta campagna della Germania centrale, che lo porterà ad isolarsi dalla società umana per dialogare solamente con la Natura, che mai come in questa occasione gli si rivelerà ostile e matrigna: il giovane si ritroverà a cercare compagnia nelle impronte degli animali nella neve, i cani lo allontaneranno abbaiando quando cercherà di avvicinarsi ad un villaggio e solo una cornacchia, ferale presagio, gli farà compagnia lungo tutta la strada. Ogni luogo dove un uomo possa trovare riposo gli sarà negato; anche quando un cimitero gli apparirà ospitale come una calda osteria, nemmeno lì ci sarà posto per lui. E così tra sogni e lacrime gelate, illusioni e deliri (Will kein Gott auf Erden sein, sind wir selber Götter!, se non c’è nessun dio sulla terra, allora siamo noi stessi Dei!, urlerà contro la tempesta) soltanto alla fine potrà entrare in contatto con un altro essere umano, un povero vecchio, vagabondo come lui, che trascinando i piedi stanchi e nudi nella neve va di villaggio in villaggio suonando il suo vecchio e scalcinato organetto. Ed è a quest’uomo che rivolgerà le fatidiche domande: Soll ich mit dir geh'n? Willst zu meinen Liedern deine Leier dreh'n?, posso venire con te? Accompagnerai i miei canti con il tuo organetto?, condannandosi così a rinnovare per sempre il suo dolore nel canto, come forse il vecchio a sua volta sta facendo da molti anni. Alessandro Cortello si è perfezionato con Alfredo Mariotti, sotto la cui guida si è diplomato in canto presso il Conservatorio “Tomadini” di Udine. Contemporaneamente presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro studia pianoforte con Manrico Bisighini (diplomandosi presso il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara) e composizione con Battista Pradal. Attualmente cura la sua preparazione vocale con Claude Thiolas. Ha vinto due edizioni del Concorso cameristico internazionale per voci solistiche “C. A. Seghizzi” di Gorizia: nel 2005 per il ruolo di Jephte nell’omonimo oratorio di G. Carissimi, eseguito poi sotto la direzione di Walter Themel e nel 2007 per la categoria “Liederistica” in duo con il pianista Alessandro Sica, con il quale ha partecipato a numerose Rassegne e Festival e ha frequentato masterclass del soprano Catherine Dubosc. Appassionato interprete della musica vocale da camera, ha eseguito i più importanti cicli liederistici di Schubert e di Schumann, oltre a numerose composizioni di autori quali Haydn, Beethoven, Loewe, Clara Schumann, Liszt, Wolf, Mahler, Strauss, Berg, Chaikovskij, Rachmaninov, Sibelius, Grieg e De Falla; si è esibito con i pianisti David Giovanni Leonardi, Michele Bravin, Federico Lovato, Andrea Rucli, Claudia Foresi, con il Trio Operacento e il Trio di Parma e affiancato dalla voce recitante di Quirino Principe. È stato Alfredo in “Traviata” di Verdi, il Conte d’Almaviva nel “Barbiere di Siviglia” di Rossini, Ernesto nel “Don Pasquale” (con Alfredo Mariotti nel ruolo del titolo) e Nemorino in “Elisir d’amore” di Donizetti, Pinkerton in “Madama Butterfly” e Pong in “Turandot” di Puccini. Ha partecipato alle produzioni Rai in diretta in mondovisione di “Rigoletto a Mantova” (2010) con Placido Domingo nel ruolo del protagonista, la direzione di Zubin Mehta e la regia di Marco Bellocchio e di “Cenerentola, una favola in diretta” (2012) con la direzione di Gianluigi Gelmetti e la regia di Carlo Verdone. Ha cantato la parte del tenore solista nella prima esecuzione italiana di “The Armed Man – A Mass for Peace” di Karl Jenkins, che si è tenuta a Mariano del Friuli (Go) sotto la direzione di Georg Grün, e ha ricoperto più volte le parti solistiche del Te Deum di Charpentier, del Magnificat di Mendelssohn, della Messa in Sol di Schubert, della Missa in Tempore Belli di Haydn (con la direzione di Antonio Ballista), dei Requiem di Mozart, Dvořak e Verdi, della Petite Messe Solennelle di Rossini e dei Carmina Burana di Orff, oltre che di composizioni sacre di compositori friulani come Candotti e Tomadini. Si è esibito in varie sale e teatri italiani (tra cui il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” di Udine, il Verdi di Pordenone, il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Civico di Castello di Cagliari), in Austria, a Praga e a San Pietroburgo. Ha partecipato alla registrazione dell’integrale delle composizioni organistiche di Marco Enrico Bossi per la Tactus, incidendo con Andrea Macinanti alcuni brani per tenore e organo. Michele Bravin si è diplomato brillantemente in Organo e Composizione Organistica ed in Pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste sotto la guida di G. Russolo e M. Puxeddu. Si diploma inoltre con il massimo dei voti in Didattica della Musica al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia dove consegue anche il diploma accademico di secondo livello per la formazione di docenti di strumento musicale discutendo una tesi di carattere metodologico‐didattico su W. A. Mozart. Si è perfezionato con Piet Kee e Ludger Lohmann all’Accademia Internazionale d’Organo di Haarlem (Olanda). Ha seguito corsi di interpretazione organistica con L. Ghielmi, R. Antonello N. Hakim e M. C. Alain. Si dedica inoltre allo studio e approfondimento della letteratura clavicembalistica; quest'anno è impegnato in una serie di concerti in cui presenterà le “Variazioni Goldberg” di J. S. Bach, uno tra i lavori più interessanti per strumento a tastiera del grande maestro tedesco. Ha approfondito la direzione corale seguendo corsi di metodologia del canto corale, tecnica direttoriale, analisi musicale e tecnica vocale con G. Acciai, G. Mazzucato, M. Trombetta. Svolge intensa attività concertistica (ha già al suo attivo oltre 600 concerti) in Italia, Austria, Francia, Croazia, Olanda, Ungheria, Portogallo sia come solista (organo e pianoforte) che pianista accompagnatore, in duo con vari solisti ed in diverse formazioni vocali ‐ strumentali. Ha suonato con musicisti di fama internazionale quali P. Thibaud, P. Vernikov, B. Canino. È insegnante d’Organo, Pianoforte e Storia della Musica presso la Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro dove svolge anche attività di pianista accompagnatore durante i master ‐ class estivi di Alto Perfezionamento, collaborando con le classi dei maestri G. Corti, L. Magera, S. Burns, A. Pay, C. Desderi, F. Mondelci e altri. È pianista collaboratore nei corsi di Alto Perfezionamento tenuti dal M° Claudio Desderi presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro, finalizzati alla messa in scena di importanti produzioni teatrali (Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Don Giovanni di Mozart.) Dal 2004 è Direttore didattico della scuola di musica della “Polifonica Friulana Jacopo Tomadini” di San Vito al Tagliamento. Tiene regolari corsi di Storia della Musica presso la U.T.E di Portogruaro. Da 27 anni ricopre l’incarico di organista titolare presso la chiesa parrocchiale Santa Margherita Regina di Villanova di Fossalta (VE), dove è anche direttore del locale coro polifonico “S.Margherita”. Svolge servizio organistico presso l’Abbazia benedettina S. Maria in Sylvis di Sesto al Reghena (PN). Ha al suo attivo diverse produzioni discografiche per l’etichetta Rainbow Classics: “Orgelwerke ‐ J. S. Bach”, “Trumpet & Organ – Concertos”, “Organi d’arte del Veneto Orientale”, Musiche vocali e organistiche di P. A. Pavona, “Quando Jesu est in corde” Musiche sacre di L. De Grassi.
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