20141122 Programma di Sala Vocalità da Camera

Emma Martellini, soprano, ha studiato
al conservatorio “Dall’Abaco” di Verona
con Vincenzo Cecchetelli e Rina Malatrasi,
diplomandosi a pieni voti per poi
perfezionarsi sotto la guida di M. Olivero,
F. Corelli e C. Thiolas. Sin dagli esordi la
sua brillante carriera si è contraddistinta
per un costante apprezzamento di
pubblico e critica. Già finalista al Concorso
di Macerata e al “Mattia Battistini” di Rieti,
ha vinto i Concorsi “Rosita e Ferrante
Mecenati” di Adria, “Giuseppe Verdi” di
Parma e “Adriano Belli” di Spoleto. Sotto
la direzione di A. Curtis, affiancata dal
mezzosoprano
Gloria
Banditelli,
ha
interpretato al Festival di Innsbruck il
personaggio di Esilena nel Rodrigo di
Haendel; sempre diretta da Curtis, si è
esibita
in
un
concerto
dedicato
interamente ad arie di Vivaldi su testi di
Metastasio,
nell’ambito
del
Festival
Barocco di Como. In collaborazione con la
Fenice di Venezia, al Festival delle Ville
Venete, ha impersonato Amelia in Un Ballo
in Maschera. All’Opera Theatre di Pittsburg
ha debuttato in Otello di Verdi, nella parte
di Desdemona, diretta da P. Bay.
Successivamente è tornata per tre stagioni
all’Opera Estate Festival, interpretando i
ruoli di Aida nell’omonimo capolavoro
verdiano, Nedda in Pagliacci e infine
Tosca. Rilevanti le sue interpretazioni di
Tosca a Bilbao con J. Pons e la direzione di
T. Conlin, di Leonora ne Il Trovatore al
Colón di Buenos Aires diretta da Valery
Gergiev, nella verdiana Messa da Requiem
a
Monaco
di
Baviera,
Dortmund,
Saarbrücken e Praga. Il suo poliedrico
talento
ha
infine
determinato
una
rinnovata
passione
per
la
vocalità
cameristica, spaziando tra autori, stili ed
epoche.
Numerose
le
incisioni
discografiche e video, per Bongiovanni,
BMG Ricordi, RAI Video, Polydor, Music
Center e Airon. Da anni tiene masterclass
sulla vocalità operistica e da camera.
Marco Bizzarini si è diplomato in
pianoforte al Conservatorio di Brescia,
ha conseguito la laurea in in musicologia
all’Università di Pavia e il dottorato di
ricerca all’Università di Padova. Tiene
concerti con solisti e cantanti di fama
internazionale privilegiando la riscoperta
di rarità cameristiche, con particolare
predilezione per il repertorio italiano,
francese e tedesco tra Otto e Novecento.
Svolge attività di ricerca musicologica e
d’insegnamento all’Università di Padova.
Suoi libri e studi, tra cui una monografia
su Benedetto Marcello, sono stati
pubblicati
in
Italia,
Inghilterra,
Germania, Polonia, Lituania e Stati Uniti.
Dal 2005 collabora con l'Istituto Italiano
Antonio Vivaldi della Fondazione Cini di
Venezia.
Castello 5170, 30100 Venezia
tel 041.5286797 - fax 041.2416238
[email protected]
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www.foresteriavenezia.it
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Centro Culturale Protestante
PALAZZO CAVAGNIS
Concerto
del 22 novembre 2014
Alle 18h00
Anniversari musicali del 2014:
la vocalità da camera
da Giovanni Sgambati
a Richard Strauss
Intervengono
Emma Martellini, soprano
Marco Bizzarini, pianoforte
Sabato 22 novembre
ore 18:00
Nell'ambito degli anniversari musicali del 2014,
questa sera abbiamo il piacere di proporre un
programma dedicato alla vocalità da camera da
Giovanni Sgambati a Richard Strauss. Gli artisti
ospiti sono la soprano Emma Martellini ed il
pianista Marco Bizzarini. Vi auguriamo una
piacevole serata.
H.
PROGRAMMA DELLA SERATA
Alfredo Catalani (1854-1893)
Senza baci (Contessa Lara)
L’odalisca (Thomas Moore)
La pescatrice (Heinrich Heine)
Eugen d’Albert (1864-1932)
Da Fünf Lieder, Op. 17:
Sehnsucht (Gustav Kastropp)
Erwachen (Josef Huggenberger)
Giovanni Sgambati (Roma, 1841 - 1914)
Allievo di Liszt e amico di Wagner, si afferma
come pianista in tutta Europa. Con Bazzini,
Martucci e Bossi s'impegna per la rinascita della
musica strumentale in Italia. La sua fama è tale
che gli viene offerta una cattedra al Conservatorio
di Mosca, comunque rifiutata dal diretto
interessato per il suo forte attaccamento a Roma.
Scrive due sinfonie, molti pezzi per pianoforte,
liriche da camera, musica d’insieme, un Concerto
per pianoforte e orchestra e un’ambiziosa Messa
da Requiem, eseguita al Pantheon nel 1901, nel
primo anniversario della morte di re Umberto I.
Tito Mattei (Campobasso, 1841 - Londra,
1914) Pianista e compositore, diviene professore
all’Accademia di Santa Cecilia di Roma ed effettua
numerose tournée di successo in Europa. Nel 1863
si trasferisce definitivamente a Londra, dove
pubblica una gran quantità di romanze da camera
e di pezzi per pianoforte.
Alfredo Catalani (Lucca, 1854 – Milano,
1893) Allievo di Bazzini al Conservatorio di
Milano, frequenta gli ambienti letterari della
scapigliatura. Nel 1888 ottiene la cattedra di
composizione a Milano. Ammirato anche dal
concittadino Puccini, dopo alcuni tentativi giovanili
accompagnati da esiti alterni, si afferma
definitivamente come operista con Loreley e La
Wally. Muore di tisi a soli trentanove anni.
Tito Mattei (1841-1914)
La harpe, per pianoforte
Giovanni Sgambati (1841-1914)
4 Melodie liriche, Op. 32:
Perché? (Heinrich Heine)
Le allodole (Robert Hamerling)
Il tramonto (Laura Beatrice Mancini Oliva)
Te solo (Ada Negri)
Tout bas
Giovanni Anfossi (1864-1946)
Gondoliera (n. 1 da Due pensieri intimi), per
pianoforte
Richard Strauss (1864-1949)
Da Vier Lieder, Op. 27:
Heimliche Aufforderung (John Henry Mackay)
Morgen (John Henry Mackay)
Cäcilie (Heinrich Hart)
Giovanni Anfossi (Ancona, 1864 - Milano,
1946) Studia pianoforte al Conservatorio di
Napoli con Giuseppe Martucci e composizione
con Pietro Platania. Nel 1894 viene chiamato a
Milano per insegnare pianoforte nel Collegio
Reale delle fanciulle; in questa stessa città fonda
e dirige la scuola musicale “Pasquale Anfossi”
(dal
nome
diun
suo
celebre
antenato
compositore) a cui dedica tutte le sue energie.
Luisa Bàccara e Arturo Benedetti Michelangeli
sono tra i suoi più celebri allievi. Pubblica musica
corale e per pianoforte.
Eugen d’Albert (Glasgow, 1864 - Riga,
1932) Pianista e compositore tedesco d’origine
scozzese, diviene allievo e amico di Liszt.
S’impone in tutta Europa come uno dei migliori
interpreti di Beethoven. Compone ventun opere
teatrali, tra cui Tiefland (1903), rimasta a lungo
in repertorio, accanto a molti pezzi per
pianoforte, Lieder e musica da camera.
Richard Strauss (Monaco di Baviera, 1864 Garmisch, 1949) Figlio di un noto cornista, ma
non imparentato con gli Strauss viennesi autori
di musica da ballo, intraprende gli studi classici e
musicali. Nel 1882 assiste con il padre alla prima
del Parsifal di Wagner a Bayreuth. Nel 1885
Hans von Bülow lo chiama a dirigere a
Meiningen. Attivo a Weimar e Berlino, si afferma
come uno dei più autorevoli direttori d’orchestra
del suo tempo. Nello stesso tempo crea celebri
poemi sinfonici quali Don Juan (1888) e Also
sprach Zarathustra (1896). Con il nuovo secolo
s’impone come operista avviando una feconda
collaborazione
con
il
poeta
Hugo
von
Hofmannsthal. Dal 1912 al 1924 dirige l’Opera di
Vienna e dà un impulso decisivo alla fondazione
del Festival mozartiano di Salisburgo. Tra i suoi
capolavori teatrali spiccano Salome, Elektra, Der
Rosenkavalier, Ariadne auf Naxos, Die Frau ohne
Schatten e Arabella.