Emma Martellini, soprano, ha studiato al conservatorio “Dall’Abaco” di Verona con Vincenzo Cecchetelli e Rina Malatrasi, diplomandosi a pieni voti per poi perfezionarsi sotto la guida di M. Olivero, F. Corelli e C. Thiolas. Sin dagli esordi la sua brillante carriera si è contraddistinta per un costante apprezzamento di pubblico e critica. Già finalista al Concorso di Macerata e al “Mattia Battistini” di Rieti, ha vinto i Concorsi “Rosita e Ferrante Mecenati” di Adria, “Giuseppe Verdi” di Parma e “Adriano Belli” di Spoleto. Sotto la direzione di A. Curtis, affiancata dal mezzosoprano Gloria Banditelli, ha interpretato al Festival di Innsbruck il personaggio di Esilena nel Rodrigo di Haendel; sempre diretta da Curtis, si è esibita in un concerto dedicato interamente ad arie di Vivaldi su testi di Metastasio, nell’ambito del Festival Barocco di Como. In collaborazione con la Fenice di Venezia, al Festival delle Ville Venete, ha impersonato Amelia in Un Ballo in Maschera. All’Opera Theatre di Pittsburg ha debuttato in Otello di Verdi, nella parte di Desdemona, diretta da P. Bay. Successivamente è tornata per tre stagioni all’Opera Estate Festival, interpretando i ruoli di Aida nell’omonimo capolavoro verdiano, Nedda in Pagliacci e infine Tosca. Rilevanti le sue interpretazioni di Tosca a Bilbao con J. Pons e la direzione di T. Conlin, di Leonora ne Il Trovatore al Colón di Buenos Aires diretta da Valery Gergiev, nella verdiana Messa da Requiem a Monaco di Baviera, Dortmund, Saarbrücken e Praga. Il suo poliedrico talento ha infine determinato una rinnovata passione per la vocalità cameristica, spaziando tra autori, stili ed epoche. Numerose le incisioni discografiche e video, per Bongiovanni, BMG Ricordi, RAI Video, Polydor, Music Center e Airon. Da anni tiene masterclass sulla vocalità operistica e da camera. Marco Bizzarini si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Brescia, ha conseguito la laurea in in musicologia all’Università di Pavia e il dottorato di ricerca all’Università di Padova. Tiene concerti con solisti e cantanti di fama internazionale privilegiando la riscoperta di rarità cameristiche, con particolare predilezione per il repertorio italiano, francese e tedesco tra Otto e Novecento. Svolge attività di ricerca musicologica e d’insegnamento all’Università di Padova. Suoi libri e studi, tra cui una monografia su Benedetto Marcello, sono stati pubblicati in Italia, Inghilterra, Germania, Polonia, Lituania e Stati Uniti. Dal 2005 collabora con l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia. Castello 5170, 30100 Venezia tel 041.5286797 - fax 041.2416238 [email protected] [email protected] www.foresteriavenezia.it Siamo anche su Facebook: ForesteriaValdeseVenezia Centro Culturale Protestante PALAZZO CAVAGNIS Concerto del 22 novembre 2014 Alle 18h00 Anniversari musicali del 2014: la vocalità da camera da Giovanni Sgambati a Richard Strauss Intervengono Emma Martellini, soprano Marco Bizzarini, pianoforte Sabato 22 novembre ore 18:00 Nell'ambito degli anniversari musicali del 2014, questa sera abbiamo il piacere di proporre un programma dedicato alla vocalità da camera da Giovanni Sgambati a Richard Strauss. Gli artisti ospiti sono la soprano Emma Martellini ed il pianista Marco Bizzarini. Vi auguriamo una piacevole serata. H. PROGRAMMA DELLA SERATA Alfredo Catalani (1854-1893) Senza baci (Contessa Lara) L’odalisca (Thomas Moore) La pescatrice (Heinrich Heine) Eugen d’Albert (1864-1932) Da Fünf Lieder, Op. 17: Sehnsucht (Gustav Kastropp) Erwachen (Josef Huggenberger) Giovanni Sgambati (Roma, 1841 - 1914) Allievo di Liszt e amico di Wagner, si afferma come pianista in tutta Europa. Con Bazzini, Martucci e Bossi s'impegna per la rinascita della musica strumentale in Italia. La sua fama è tale che gli viene offerta una cattedra al Conservatorio di Mosca, comunque rifiutata dal diretto interessato per il suo forte attaccamento a Roma. Scrive due sinfonie, molti pezzi per pianoforte, liriche da camera, musica d’insieme, un Concerto per pianoforte e orchestra e un’ambiziosa Messa da Requiem, eseguita al Pantheon nel 1901, nel primo anniversario della morte di re Umberto I. Tito Mattei (Campobasso, 1841 - Londra, 1914) Pianista e compositore, diviene professore all’Accademia di Santa Cecilia di Roma ed effettua numerose tournée di successo in Europa. Nel 1863 si trasferisce definitivamente a Londra, dove pubblica una gran quantità di romanze da camera e di pezzi per pianoforte. Alfredo Catalani (Lucca, 1854 – Milano, 1893) Allievo di Bazzini al Conservatorio di Milano, frequenta gli ambienti letterari della scapigliatura. Nel 1888 ottiene la cattedra di composizione a Milano. Ammirato anche dal concittadino Puccini, dopo alcuni tentativi giovanili accompagnati da esiti alterni, si afferma definitivamente come operista con Loreley e La Wally. Muore di tisi a soli trentanove anni. Tito Mattei (1841-1914) La harpe, per pianoforte Giovanni Sgambati (1841-1914) 4 Melodie liriche, Op. 32: Perché? (Heinrich Heine) Le allodole (Robert Hamerling) Il tramonto (Laura Beatrice Mancini Oliva) Te solo (Ada Negri) Tout bas Giovanni Anfossi (1864-1946) Gondoliera (n. 1 da Due pensieri intimi), per pianoforte Richard Strauss (1864-1949) Da Vier Lieder, Op. 27: Heimliche Aufforderung (John Henry Mackay) Morgen (John Henry Mackay) Cäcilie (Heinrich Hart) Giovanni Anfossi (Ancona, 1864 - Milano, 1946) Studia pianoforte al Conservatorio di Napoli con Giuseppe Martucci e composizione con Pietro Platania. Nel 1894 viene chiamato a Milano per insegnare pianoforte nel Collegio Reale delle fanciulle; in questa stessa città fonda e dirige la scuola musicale “Pasquale Anfossi” (dal nome diun suo celebre antenato compositore) a cui dedica tutte le sue energie. Luisa Bàccara e Arturo Benedetti Michelangeli sono tra i suoi più celebri allievi. Pubblica musica corale e per pianoforte. Eugen d’Albert (Glasgow, 1864 - Riga, 1932) Pianista e compositore tedesco d’origine scozzese, diviene allievo e amico di Liszt. S’impone in tutta Europa come uno dei migliori interpreti di Beethoven. Compone ventun opere teatrali, tra cui Tiefland (1903), rimasta a lungo in repertorio, accanto a molti pezzi per pianoforte, Lieder e musica da camera. Richard Strauss (Monaco di Baviera, 1864 Garmisch, 1949) Figlio di un noto cornista, ma non imparentato con gli Strauss viennesi autori di musica da ballo, intraprende gli studi classici e musicali. Nel 1882 assiste con il padre alla prima del Parsifal di Wagner a Bayreuth. Nel 1885 Hans von Bülow lo chiama a dirigere a Meiningen. Attivo a Weimar e Berlino, si afferma come uno dei più autorevoli direttori d’orchestra del suo tempo. Nello stesso tempo crea celebri poemi sinfonici quali Don Juan (1888) e Also sprach Zarathustra (1896). Con il nuovo secolo s’impone come operista avviando una feconda collaborazione con il poeta Hugo von Hofmannsthal. Dal 1912 al 1924 dirige l’Opera di Vienna e dà un impulso decisivo alla fondazione del Festival mozartiano di Salisburgo. Tra i suoi capolavori teatrali spiccano Salome, Elektra, Der Rosenkavalier, Ariadne auf Naxos, Die Frau ohne Schatten e Arabella.
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