COMPUTERLINKS è ora Arrow Ecs. Ma al bando ogni rivoluzione

18 giugno 2014
Computerlinks è Arrow ECS. Ma al bando ogni rivoluzione
di Laura Del Rosario
Con il cambio di denominazione sociale il 1 giugno è stato completato il processo di transizione.
Laurent Sadoun, President, Worldwide Services e EMEA di Arrow ECS ci parla dell'anima della
società e di quelle che sono le prospettive per il mercato italiano
Dopo l’accordo stipulato a fine 2013 ora il processo di transizione, con il cambio di denominazione
sociale, è giunto alla sua conclusione: ora Computerlinks è ufficialmente Arrow ECS.
Computerlinks è così entrato a far parte della compagine del distributore a valore aggiunto
statunitense, presente in 29 nazioni in EMEA e in 58 paesi nel mondo. Fondata nel 1935 a New York,
con oltre 16.000 dipendenti, offre prodotti, servizi e soluzioni a VAR, System Integrator e fornitori di
software indipendenti e solo nel 2013 ha registrato un fatturato di 21,4 miliardi di dollari.
Computerlinks entra in Arrow nella divisione ECS (Enterprise Computing Solutions), che raccoglie
tutte le attività legate all’ambito It e che proprio in virtù di questa
acquisizione entra nel mercato italiano, consapevole della focalizzazione
di Computerlinks in ambito Security. “La sicurezza è un fattore chiave
per un distributore che vuole operare nell’ambito del Secure Datacenter
di domani, come Arrow – spiega Laurent Sadoun, President,
Worldwide Services e EMEA di Arrow ECS -. Abbiamo disegnato una
strategia a cinque anni, che definiamo Five Years Out, nel quale trovano
spazio security, mobile e software defined datacenter. In particolare, la
nostra volontà è quella di presidiare il mondo del datacenter, dove è chiaro che servono altri vendor”.
Per quanto riguarda l’Italia Sadoun non snocciola numeri ben precisi, ma afferma con convinzione che
il business sta andando bene e che le prospettive per il futuro sono buone.
“Il mercato italiano è un buon mercato, molto ben sviluppato e presidiato da molti rivenditori skillati –
prosegue il manager -. Anche sul fronte della concorrenza non mancano gli attori, ma noi crediamo di
poter fare la differenza. Quello che ci contraddistingue è il nostro essere multispecialisti“.
“Anche l’assetto nel team italiano non subirà mutamenti. Siamo molto
soddisfatti del management e nel futuro porteremo semplicemente nuove
linee e nuovi brand che vadano a completare l’offerta attuale – afferma
ancora Sadoun -. Non vogliamo fare una rivoluzione, ma dare innanzitutto
valore a quello che c’è già. In questo momento il punto è l’implementazione
dei processi e delle metodologie”.
Un occhio di riguardo merita, infine, l’ambito Cloud. L’obiettivo di Arrow è
quello di portare i rivenditori a trasformarsi in cloud resellers e gli Isv a
indirizzare le tematiche SaaS. Anche nel nostro paese sarà probabilmente
introdotta la ArrowSphere, la piattaforma per lo sviluppo di servizi cloud
per rivenditori e Msp.
Soddisfazione anche da parte del team management italiano. “Sono stato uno sponsor dell’operazione
di acquisizione. Io personalmente sono molto ambizioso e lo è anche la squadra italiana – commenta
Federico Marini, Managing diretto della filiale italiana -. Siamo fiduciosi che il futuro ci riserverà
solo cose positive e una crescita importante”.