Eco di Bergamo 23/05/2014

14 Economia
L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 23 MAGGIO 2014
Da Treviglio i serramenti in legno
che hanno conquistato gli arabi
La Falegnameria Aresi guarda ai mercati esteri e strizza l’occhio al design
Dopo la commessa per un resort in Qatar, progetto in corso per l’Arabia Saudita
Latte, una protesta Coldiretti
Fa un certo effetto pen­
sare che un’impresa con 13 di­
pendenti sia corteggiata dai bu­
sinessman del Qatar e dell’Arabia
Saudita. Nemmeno ci voleva cre­
dere Giancarlo Aresi, direttore
generale della Falegnameria
Aresi di Treviglio, quando un
gruppo di arabi si è presentato in
azienda, che fosse realmente in­
teressato a concludere un affare.
Tutto perché qualcuno ha notato
la pubblicità della società su una
rivista di settore e ne è stato col­
pito a tal punto da voler andare
a vedere con i propri occhi i pro­
dotti dell’azienda bergamasca,
portandosi appresso la pagina
strappata dal giorna­
le.
La fortuna non guasta
Quote latte
Coldiretti:
«Niente multe
per l’Italia»
ci sono sempre difficoltà nel re­
perire commesse, ma il nostro
punto di forza sta nella persona­
lizzazione del prodotto». I serra­
menti che escono dallo stabili­
mento di Treviglio si rivolgono
ad una fascia medio­alta, proprio
perché vengono messi a punto
strizzando l’occhio al design, alla
ricerca di linee pulite ed essen­
ziali. «La gran parte del giro d’af­
fari (che l’anno scorso si è atte­
stato intorno ai 4 milioni di euro,
ndr) viene realizzato ancora in
Italia ­ spiega Aresi ­ ma stiamo
lavorando per conquistare nuovi
mercati».
«Niente multe latte per gli
allevatori italiani quest’anno perché
l’Italia non ha superato il proprio livel­
lo quantitativo di quota latte assegna­
to dall’Unione Europea».
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1. La Falegnameria Aresi di
Treviglio ha realizzato i serra­
menti in legno rivestiti in
alluminio per un complesso
turistico a Doha, capitale del
Qatar 2. Il direttore generale,
Giancarlo Aresi, lavora nel­
l’azienda di famiglia fondata
dal nonno Alfredo nel 1947
Fondata nel 1947
Che cosa piace del­
l’azienda, oltre i suoi
stessi prodotti, è pre­
sto detto: la qualità e la
flessibilità. La prima
caratteristica si deve
anche alla lunga espe­
rienza che la Falegna­
meria Aresi vanta nel
settore. «Fu fondata
nel 1947 da mio nonno
Alfredo, che aveva frequentato
la scuola di Arti e mestieri di Tre­
viglio ed era nato con la passione
per il legno», racconta Aresi. Ad
affiancare Giancarlo in azienda
c’è il padre Roberto, amministra­
tore della società.
Ieri padre e figlio hanno preso
parte al secondo incontro nel­
l’ambito dell’iniziativa «Interna­
zionalizzarsi per competere al
meglio 2.0», promossa da Con­
findustria Bergamo in partner­
ship con il sistema bancario, por­
tando la propria testimonianza
su come approcciare i mercati
esteri. Anche se a dir la verità, è
stato il mondo a bussare alla por­
ta dell’azienda di Treviglio. n
I prodotti
dell’azienda
si rivolgono
ad una
fascia
medio­alta
Aresi attribuisce par­
te del successo al fato:
«La fortuna aiuta gli
audaci», dice. Intanto
questo «colpo» si è
tradotto in una com­
messa per l’Anantara
Doha Island Resort &
Spa, un mega complesso turisti­
co alle porte della capitale del
Qatar. La Falegnameria Aresi ha
fornito serramenti in legno rive­
stiti in alluminio ­ un migliaio
circa ­ per la struttura alberghie­
ra: un ordinativo del valore di
circa 1,5 milioni di euro. E ora
l’azienda punta gli occhi sul Me­
dio Oriente in generale e sul­
l’Arabia Saudita in particolare,
dove è in trattativa per un pro­
getto nell’ambito dell’edilizia re­
sidenziale. L’obiettivo della so­
cietà, che realizza serramenti in
legno, rivestiti in alluminio o in
vetro, è rafforzarsi all’estero, da­
to che il mercato dell’edilizia do­
mestico non è in gran forma.
«Soffriamo comunque il cambia­
mento del mercato dell’edilizia,
F. B.
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Nel primo trimestre
il fatturato nei campi
comincia a risalire
L’agricoltura lombarda è
ancora in crisi ma il settore comincia
a registrare anche qualche timido
segnale di ripresa.
Questa la fotografia scattata
dall’indagine congiunturale
sulla situazione del settore
agricolo lombardo nel primo
trimestre 2014, presentata da
Regione e Unioncamere Lom­
bardia, in collaborazione con
le associazioni regionali del­
l’agricoltura.
Dunque l’agricoltura in re­
gione è ancora interessata da
una crisi che dura da più di due
anni. A dimostrarlo sono i dati
Movimprese del primo trime­
stre 2014, che registrano una
flessione del numero di impre­
se attive su base annua pari al
3,3%. Tuttavia questo primo
trimestre del 2014 registra an­
Florovivaismo in positivo
che qualche timido segnale po­
sitivo, testimoniato dal miglio­
ramento degli indicatori rela­
tivi al fatturato, anche grazie
al confronto con un primo tri­
mestre dell’anno scorso che
risultava molto depresso, e alla
redditività aziendale, dove
continuano a prevalere le valu­
tazioni negative ma in maniera
meno netta rispetto al trime­
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FOTO BEDOLIS
La missione economica
Il business si fa a Doha
E Crs punta al Kazakistan
Bastano due parole ­ petrolio e gas
naturale ­ per dare l’idea della realtà
che è il Qatar. Lo sviluppo che sta
conoscendo questa Paese fa gola,
soprattutto nell’ambito delle co­
struzioni, settore che in Italia sta
soffrendo molto.
Di recente la E3 Group di Bergamo,
società di consulenza e strategia
aziendale, ha organizzato una mis­
sione economica a Doha, in collabo­
razione con la Camera di commercio
italo­qatarina. Oltre alla Falegna­
stre precedente.
L’andamento del fatturato
nei primi tre mesi del 2014,
rispetto allo stesso periodo del
2013, registra per la prima vol­
ta da diversi trimestri a questa
parte una leggera prevalenza
di indicazioni di aumento
(24%) rispetto a quelle di dimi­
nuzione (20%), mentre la mag­
gioranza degli intervistati ha
dichiarato una situazione di
stabilità (56%).
L’indice sintetico risulta
quindi lievemente positivo
(più 0,05) e in miglioramento
sul quarto trimestre dell’anno
scorso (meno 0,22), con valori
superiori alla media per il set­
tore del latte, per quello suini­
colo e per il comparto florovi­
vaistico.
Valori negativi si registrano
invece per i cereali e gli ortaggi,
mentre per il vino si equivalgo­
no le indicazioni di aumento e
di flessione. In crescita anche
i dati relativi all’export, che ha
raggiunto i 33,4 miliardi, con
una crescita del 4,8% rispetto
al 2012, leggermente superiore
al dato nazionale del 4,6 %. n
Fa. Flo.
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meria Aresi di Treviglio, vi hanno
preso parte altre quattro aziende :
la Crs Impianti (impianti elettrici e
meccanici) di Gorle; la Metalltech
(elementi metallici per l’architettu­
ra) di Seriate; la Standgreen (allesti­
menti fieristici di design) di Palosco
e la Vetro G di Cosio Valtellino, in
provincia di Sondrio. «E3 Group ha
promosso una serie di incontri B2B
rivolti ad aziende che operano nel­
l’edilizia, con l’obiettivo di far in­
contrare domanda e offerta», spie­
ga il titolare Enrico Espinosa.
Tra queste, la Crs Impianti, che negli
ultimi anni ha intrapreso la strada
dell’internazionalizzazione, grazie
alla quale si prevede che il fatturato,
dai 14 milioni del 2013, quest’anno
salga a 18 milioni. Concentrata in
particolare su un progetto in Ghana,
l’azienda guarda con interesse al
Qatar e «con questa missione l’au­
gurio è di riuscire a chiudere un ac­
cordo di collaborazione con una so­
cietà manifatturiera del posto»,
sottolinea l’amministratore delega­
to Gino Zambaiti (il presidente è
Stefano Civettini). Ma Zambaiti as­
sicura che la vera sfida è il Kazaki­
stan, dove l’azienda punta a chiude­
re un progetto a breve.
L’annuncio arriva dalla
Coldiretti che sottolinea come
gli allevatori italiani di bovine
da latte «non devono versare il
prelievo e tanto meno gli acqui­
renti devono trattenerlo. Il latte
ceduto alle latterie dagli alleva­
tori italiani è stato di 10,831 mi­
lioni di tonnellate, al di sotto ­
sottolinea la Coldiretti – del
quantitativo nazionale delle
consegne di latte assegnato all’
Italia che è di 10,923 pr l’annata
che va inizia il fino al 1 aprile al
31 marzo».
«È il quarto anno consecutivo
che la produzione nazionale ­
precisa Coldiretti ­ rimane sotto
il tetto massimo assegnato dal­
l’Unione Europea all’Italia, ol­
tre il quale scatta il cosiddetto
splafonamento e le sanzioni
conseguenti. Nel resto d’Europa
molti Paesi grandi produttori di
latte come Germania, Olanda,
Danimarca, Irlanda, Austria e
Polonia hanno chiesto tramite
le loro organizzazioni agricole
un aumento del loro quantitati­
vo assegnato dal momento che
le loro produzioni di latte hanno
abbondantemente superato la
loro quota produttiva, con la
Coldiretti che è stata l’unica or­
ganizzazione italiana ad opporsi
a questa ingiustizia nell’interes­
se dei propri allevatori». n
Fusione Creberg
Nessuno
ha esercitato
il recesso
Nessuno degli azionisti del
Credito Bergamasco che non hanno con­
corso all’approvazione della delibera
per la fusione nel Banco Popolare ha
esercitato il diritto di recesso. Il termine
scadeva il 14 maggio. Il valore di liquida­
zione era pari a 12,238 euro.
Premio tedesco a Same
L’associazione economica italo­tedesca Mercurio­Diw ha asse­
gnato a Same Deutz­Fahr il premio Mercurio 2014 «per il
contributo sostenibile dato alla collaborazione economica italo­
tedesca, per l’impegno esemplare nel campo dell’innovazione
e del trasferimento tecnologico e il conseguente apporto positivo
all’immagine del made in Italy». Il premio è stato consegnato
a Düsseldorf dall’ambasciatore italiano in Germania Elio Men­
zione a Francesco Carozza, vice presidente di Same, che ha detto:
«Siamo orgogliosi di questo premio, riconoscimento degli inve­
stimenti compiuti in ricerca e sviluppo e nell’innovazione».
Il concambio fissato per la fusio­
ne è di 1,412 azioni ordinarie del
Banco Popolare di nuova emissio­
ne per ogni azione ordinaria Cre­
berg. Le azioni del Banco di nuova
emissione a servizio della fusione
saranno messe a disposizione
dalla data di efficacia della fusio­
ne, se sarà un giorno di Borsa, o il
primo giorno di Borsa aperta suc­
cessivo. Con tutta probabilità l’ef­
ficacia della fusione decorrerà da
domenica 1° giugno. Il titolo Cre­
berg lascerà il listino. Ieri il Banco
ha chiuso cedendo il 2,20% a 11,98
euro, mentre il Credito Bergama­
sco perde il 3,46%, a 16,75 euro. n