T E AT R O ERA N D’AUTUN O TTOBRE O 0 1 L DA EMBRE C I D 4 1 AL 2014 Era, d’autunnno, è un programma che chiude un 2014 ricco di esperienze e di attività mentre, contemporaneamente, pone le basi per un 2015 che sarà un anno di svolta per la nostra Fondazione. In questo programma d’autunno si sintetizzano cinque linee di lavoro essenziali per la nostra identità e la nostra storia. Le nuove produzioni e la drammaturgia contemporanea: Alla Luce, regia di Roberto Bacci, drammaturgia di Michele Santeramo e Perché non ballate?, regia di Anna Stigsgaaard, drammaturgia di Gabriele Di Luca. Il rapporto con la comunità di Pontedera: il progetto Extra Pontem che fa seguito a quello de La Stazione del 2013. L’ospitalità internazionale: lo straordinario gruppo giapponese Mum & Gypsy e la grande danzatrice coreografa belga Lisbeth Gruwez, già a Pontedera con Jan Fabre. La sperimentazione di nuove forme di relazione con lo spettatore (bambini di età compresa 7 e i 10 anni): l’esperienza delle notti al Teatro con Il Sogno di Alice. Il lavoro sulla cultura teatrale: un incontro internazionale in occasione dell’uscita del primo volume dell’edizione italiana che raccoglie gli scritti di Jerzy Grotowski Testi 1954-1998 curata da Carla Pollastrelli, in collaborazione con Mario Biagini e Thomas Richards. Il sottotitolo del primo volume La possibilità del teatro è anche il titolo dell’incontro, che sarà preceduto e accompagnato da un programma di presentazioni dei lavori del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, realizzati dai due ensemble diretti rispettivamente da Thomas Richards e da Mario Biagini. Con queste proposte, ci mettiamo al lavoro invitando i cittadini, gli spettatori e gli artisti a confrontarsi e ad arricchire ancora di più questa nostra esperienza, che è di tutti e per tutti. Roberto Bacci Direttore artistico, Fondazione Pontedera Teatro da venerdì 10 a domenica 12 ottobre ore 21.00 - Pontedera, Teatro Era Lettere a EXTRA PONTEM Extra Pontem “oltre il ponte, fuori del ponte” è un progetto dell’amministrazione comunale di Pontedera e della Fondazione Pontedera Teatro con il contributo della Regione Toscana / Assessorato al Welfare foto Simone Rocchi | video Nicola Zappa | direzione artistica Anna Stigsgaard | collaborazione artistica Alice Casarosa, Alice Maestroni, Irene Rametta, Silvia Tufano, Sara Morena Zanella | collaborazione organizzativa Sara Novi | collaborazione alla drammaturgia Michele Santeramo | collaboratori del quartiere Consulta n. 3 – Oltrera, Filarmonica Volere è Potere, Pontedera Danza, Istituto Superiore E. Montale, Istituto Comprensivo M. K. Gandhi, il Carnevale dei Ragazzi, le Compagnie Amatoriali del Teatro Era, Comunità familiare per minori, Centro Diurno Arcobaleno, Società Canottieri Pontedera, Accademia Guido Mazzinghi ©Simone Rocchi Il progetto Extra Pontem è iniziato a ottobre 2013. Attraverso laboratori con studenti di liceo e con ragazzi della comunità familiare del quartiere, attraverso interviste, concerti, letture e incontri con persone e associazioni, si è creata via via una rete di nuove relazioni tra il teatro ed il quartiere che lo ospita, con l’obiettivo finale di creare uno spettacolo corale in cui si uniscono le realtà presenti sul territorio. Lettere a EXTRA PONTEM è l’occasione per tirare le somme di questo lavoro e per cercare risposte alle domande che ne sono scaturite: “Che cosa è l’identità di un quartiere? Deve avere per forza una identità? In che rapporto sta il passato col presente, e perché quando si parla di identità si tende a parlare sempre di passato?” Ma è anche un’occasione per vedere unite tutte le persone che durante un anno hanno collaborato con noi e che faranno vivere per tre sere un quartiere possibile. Lettere a EXTRA PONTEM , ovvero il “racconto di un quartiere”, segue l’esperienza maturata con il progetto La Stazione che ha visto realizzare uno spettacolo identificativo di quel quartiere, spettacolo andato in scena con un grandissimo successo di pubblico e di partecipanti i primi di giugno 2013. Di nuovo in scena un quartiere, “fuori del ponte”, con storie raccontate da cittadini singoli, da associazioni, dalla scuola, allo scopo di delineare un’ immagine corale e viva di un luogo importante della città, valorizzando le relazioni e accentuando il senso di appartenenza e di identità. Il progetto del Comune di Pontedera, ideato e realizzato dalla Fondazione Pontedera Teatro, con il contributo della Regione Toscana realizza una rappresentazione all’interno del Teatro Era in cui gli abitanti del quartiere e della città, vivendo una esperienza unica di socializzazione e di condivisione potranno comunicare contenuti, sensazioni con il linguaggio complesso e completo del teatro. Liviana Canovai, Assessore alla Cultura del Comune di Pontedera Pontedera, Teatro Era I volti di un quartiere f Mostra fotografica di Simone Rocchi Inaugurazione sabato 11 ottobre, ore 18 seguirà aperitivo La mostra sarà visibile nei giorni di spettacolo e da lunedì 13 a venerdì 17 ottobre dalle ore 15 alle 18. La mostra fotografica I volti di un quartiere è un evento collaterale del progetto teatrale Extra Pontem. La mostra documenta il viaggio di un fotografo tra i commercianti di Fuori del Ponte: ha proposto loro di farsi ritrarre non solo nel ruolo di commercianti, ma anche attraverso i loro sogni e le loro passioni. Così si è trovato a fotografare la fioraia di via Veneto in un vestito suntuoso, perché la sua formazione è da costumista teatrale, oppure trasformare la cucina della Pescaccia in un ambiente come il mare d’agosto, per non parlare della sessione di foto nella cella frigorifera del macellaio. Le fotografie contribuiscono così a uno degli obiettivi del progetto Extra Pontem: quello di gettare uno sguardo nuovo e fresco sul quartiere e sui volti che, a forza di vederli ogni giorno, non si vedono più. Quando mi è stato chiesto di seguire fotograficamente questo progetto non sono riuscito neanche a pensarci due volte, sono cresciuto lì, For der Ponte, quindi avere davanti all’obiettivo soggetti che mi hanno visto bambino è stato per me molto emozionante. Trovarsi di fronte il figlio del macellaio Goriano o la figlia del mago della pizza Antonio è stato a dir poco fantastico; molto divertente e costruttivo anche lavorare con i ragazzi e le ragazze delle attività più recenti come la fioraia Veronica o il friggitorie/psicologo Erald... I commercianti sono sempre la faccia di un quartiere e non potevano non essere partecipi di un progetto simile. Ho cercato di fermare in alcuni istanti ciò che essi sono, rappresentando ogni soggetto in un trittico. Simone Rocchi da giovedì 23 ottobre a domenica 9 novembre - Pontedera, Teatro Era Compagnia Laboratorio di Pontedera ALLA LUCE h drammaturgia Michele Santeramo regia Roberto Bacci con Sebastian Barbalan, Michele Cipriani, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Tazio Torrini costumi “La Scaletta Creazioni” di Maria Giovanna Nardi | spazio scenico Roberto Bacci | direzione tecnica Sergio Zagaglia | allestimento e luci Stefano Franzoni |immagine e grafica Cristina Gardumi | organizzazione e produzione Angela Colucci, Eleonora Fiori, Manuela Pennini | ufficio stampa Micle Contorno, LeStaffette Raffaella Ilari e Marialuisa Giordano | comunicazione web Pier Giorgio Cheli | foto Alice Casarosa | durata 75’ ©Alice Casarosa produzione Fondazione Pontedera Teatro Due coppie di ciechi raggiungono il luogo in cui si gioca la “partita” per poter vedere. Un croupier gestisce il gioco le cui regole si trovano in un libro dal titolo: ALLA LUCE. Una coppia è formata da marito e moglie il cui drammatico conflitto verrà svelato dal gioco; l’altra coppia è composta da due fratelli, il più anziano dei quali trascina con sé il più giovane, come possibile vittima, per poter riacquistare la vista. Le prove da superare durante la partita potranno rendere la vista ai giocatori, ma per ciascuno di essi, il possibile ritorno alla luce, indicherà un diverso destino. Rivalità, Tradimento, Crudeltà, Disprezzo, Violenza, Prevaricazione, Paura della Morte, sono le sette prove che nel libro ALLA LUCE sono descritte come gli ostacoli da superare per poter dimostrare il controllo delle proprie emozioni negative. Sembrano esperienze rare, pressoché escluse dalla nostra vita quotidiana, in cui il nostro operare o il nostro punto di vista su ciò che ci circonda è da noi percepito sempre come “giusto” o, almeno, “giustificato”. Roberto Bacci Ho sempre pensato che siano i personaggi a raccontare, con la loro vita, le tematiche di cui si vuole parlare, quindi cominciai a mettere su carta questi quattro giocatori. I personaggi mi hanno dato una mano, come sempre. Ho cominciato a riconoscerli, a saperli ascoltare, palpitare, e non erano più quattro ciechi, ma quattro individui, ciascuno con la sua storia, i suoi desideri, la sua volontà. Michele Santeramo da giovedì 23 a sabato 25 ottobre ore 21, domenica 26 ottobre ore 18.30, da martedì 28 a giovedì 30 ottobre ore 21, venerdì 31 ottobre ore 22.30, sabato 1 novembre ore 21, domenica 2 novembre ore 18.30, da martedì 4 novembre a venerdì 7 novembre ore 21, sabato 8 novembre ore 22.30, domenica 9 novembre ore 21 venerdì 24 ore 22.30 sabato 25 ottobre ore 18.30 Pontedera, Teatro Era Mum&Gypsy DOTS AND LINES, AND THE CUBE FORMED the many different worlds inside. and light h testo e regia Takahiro Fujita i nterpreti Aya Ogiwara, Shintaro Onoshima, Ayumi Narita, Satoshi Hasatani, Jitsuko Mesuda, Satoko Yoshida collaborazione musicale Yoshio Otani | disegno luci Kaori Minami | suono Rie Tsunoda | direzione di scena Susumu Kumaki | tour manager e operatore sottotitoli Yuko Uematsu | traduzioni Miwa Monden | organizzazione Kana Hayashi | p roduzione Mum & Gypsy | coproduzione Steep Slope Studio | durata 80’ | spettacolo in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese ©Ilaria Costanzo Mum&Gypsy è una compagnia teatrale fondata nel 2007 da Takahiro Fujita, uno dei più giovani esponenti della “zero generation” giapponese. Questa nuova generazione di registi e drammaturghi è venuta alla ribalta dopo il 2000, influenzata dalle ricerche del regista e drammaturgo Oriza Hirata che ha teorizzato e praticato fin dagli anni ’90 una nuova forma di teatro che attraverso l’uso di un lessico comune, colloquiale, restituisse in scena la lingua reale, superando gli stereotipi di linguaggio importati dall’Occidente. P artendo dalle teorie del maestro, Takahiro Fujita ha maturato un suo personale stile drammaturgico basato su linee narrative che si sviluppano in parallelo attraverso un complesso intreccio di scene, ripetute come una sorta di refrain e presentate dalle prospettive dei diversi personaggi. Uno stile che ricorda quello di un certo cinema fatto di un rapido susseguirsi di scene che si stanno svolgendo contemporaneamente. Nei suoi ultimi lavori il giovane regista ha posto al centro della sua ricerca il tema della memoria personale come espressione del mondo interiore, ma anche della realtà quotidiana dei giovani giapponesi. Dots, lines and the cube parte da un fatto di cronaca. Nel 2001, in una piccola città del Giappone, un uomo uccide una bambina il cui corpo viene ritrovato in un fosso. La notizia di questo infanticidio colpisce l’opinione pubblica, soprattutto i giovani del posto. Fujita mette in scena quei ragazzi e quelle ragazze, dieci anni dopo, nel 2011, e oggi, raccontando la loro vita attuale e i loro ricordi attraverso un format cronologico fatto di continui refrain che richiamano alla memoria il passato. In collaborazione con Fondazione Pontedera Teatro / Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / MESS International Theatre Festival Sarajevo / Associazione Lis Lab Performing Arts, Meina (NO), Inteatro Polverigi (AN) / Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina / Marche Teatro | con il sostegno di Performing Arts Japan Programme for Europe (PAJ Europe) – Touring Grant della Japan Foundation e dell’Arts Council Tokyo ©Simone Rocchi da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, da venerdì 7 a domenica 9 novembre da venerdì 21 a domenica 23 novembre, da venerdì 5 a domenica 7 dicembre Teatro Era, Pontedera PERCHÉ NON BALLATE? h liberamente ispirato a racconti e poesie di Raymond Carver drammaturgia Gabriele Di Luca | regia Anna Stigsgaard con Michele Altamura, Roberto Capaldo, Catia Caramia, Silvia Tufano | voci Michele Cipriani, Alice Maestroni, Francesco Puleo, Tazio Torrini | scene e luci Erica Artei | allestimento Stefano Franzoni | direzione tecnica Sergio Zagaglia | sarta Patrizia Baccari | produzione Fondazione Pontedera Teatro | durata 80’ In un mondo senza speranza e senza disperazione i personaggi di Carver soffrono un disagio che non si può ben capire: insonni, disoccupati, ipocondriaci, alcolizzati, senza soldi, infelici, non sanno come migliorare le loro vite perché non arrivano a formulare il male che li colpisce; è un disagio planetario da cui vorrebbero scappare ma non sanno come. Così assomigliano a tutti noi che vorremmo sempre andare altrove, portandoci comunque, sempre dietro, noi stessi, come delle scatole pesanti ed ingombranti. Ci sono temi, personaggi, sogni, ossessioni che legano i singoli racconti e le poesie di Raymond Carver. Con Perché non ballate? abbiamo cercato di seguire questi sentieri sotterranei, ma anche di crearne di nuovi, attraverso la scrittura di Gabriele Di Luca e il lavoro degli attori. Ci siamo messi alla ricerca di tutto il mistero e tutta l’impotenza del mondo carveriano, dove niente può mitigare il fatto che gli esseri umani si sentono spodestati nella propria vita: qualsiasi cosa accada, resta per loro lontana ed irrilevante come se la vita non fosse del tutto reale, pur continuando a provocare inquietudine e dolore. venerdì 31 ottobre ore 21, sabato 1 novembre ore 22.30, domenica 2 novembre ore 21, venerdì 7 novembre ore 22.30, sabato 8 novembre ore 21, domenica 9 novembre ore 18.30, venerdì 21 e sabato 22 novembre ore 21, domenica 23 novembre ore 18.30, venerdì 5 e sabato 6 dicembre ore 21 e domenica 7 dicembre ore 18.30 venerdì 14 e sabato 15 novembre 2014, dalle ore 20.30 alle 8.30 - Pontedera, Teatro Era Il sogno di Alice h una notte a teatro nel paese delle meraviglie spettacolo con sonno e risveglio per bambini dai 6 ai 10 anni liberamente tratto da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol con Giacomo Bogani, Alice Casarosa, Alice Maestroni, Marco Ripoldi e Silvia Tufano musiche originali Giacomo Bogani, Alice Casarosa e Irene Rametta scenografie Marco Buldrassi e Emidio Bosco | allestimento e regia Sara Morena Zanella è buio qua dentro. C’è odore di polvere e caramella sciolta. C’è silenzio, tanto silenzio che si sente battere il cuore. è il tuo o il mio? Tutti e due, battono allo stesso identico ritmo e per questo se ne sente uno soltanto. Noi qui siamo, e qui, in ogni caso, è altrove o chissà dove. In questo mondo cala la sera, gli orologi segnano le ore, ma è soltanto un grande gioco di situazioni invertite, riflesso del reale, dove prevale l’irrefrenabile libertà dell’immaginazione, della poesia, della musica. Qui è possibile cambiare forma, è possibile viaggiare tra sogno e realtà. Se si lascia alla mente la piena libertà di interpretare quel che gli occhi vedono, senza limitarsi alla risposta più immediata, si è nella disposizione d’animo per intraprendere questo viaggio, per abbandonarsi alla voglia di sogno, per entrare nella dimensione della fantasia, dove tutto è possibile. Alcuni studi dicono sia possibile influenzare i sogni: sembra sia possibile farlo controllando i pensieri prima di dormire. Questo è quello che vogliamo provare. è davvero possibile vivere tutti lo stesso sogno? Per una notte tutto il teatro sarà allestito per sprofondare insieme in un bellissimo sogno, un sogno in bianco e nero, con elementi rossi e verdi. Se uno sogna da solo, è soltanto un sogno, ma se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà. Come i semi che sognano sotto la neve, il nostro cuore sogna la primavera. capienza limitata – prenotazione obbligatoria - colazione inclusa max 12 partecipanti sabato 29 novembre, ore 21 Pontedera, Teatro Era Voetvolk vzw AH/HA ideazione & coreografia Lisbeth Gruwez composizione, design del suono e assistenza Maarten Van Cauwenberghe con Mercedes Dassy, Anne-Charlotte Bisoux, Lisbeth Gruwez, Vincente Arlandis Recuerda, Lucius Romeo Fromm stylist Catherine Van Bree | supervisore artistico Bart Meuleman | design luci Harry Cole | assistente luci Caroline Mathieu | collaboratore alla produzione Liesbeth Stas produzione Voetvolk vzw durata 1 h ©Michel Petit Cinque corpi si incontrano in un locale anonimo nel cuore della notte. Sulla scia delle circostanze diventano lentamente sempre più vicini l’uno all’altro, come la spazzatura si accumula in una strada deserta. Questa sinergia conferisce loro un potere inaspettato. Si fondono in una delle manifestazioni più espressive del genere umano: la risata. Ne deriverà un incontro che diventerà una festa pericolosa di estasi condivisa. Con lo spettacolo Ah / Ha Lisbeth Gruwez inaugura un nuovo percorso di ricerca sul corpo in estasi. La performance si interroga sull’abbandono e sui meccanismi che muovono il corpo mentre si ride. Inizialmente il corpo sorride, si rilassa, poi perde gradualmente ogni controllo, diventa ora mostruoso ora meraviglioso. Co-produzione Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis, Next Festival, Theater Im Pumpenhaus, Théâtre d’Arras / TANDEM ARRAS-DOUAI, Dampfzentrale, Le Triangle – scène conventionnée pour la danse-Rennes, Théâtre La Bastille, Les Brigittines, AndWhatBeside(s)Death, MA - Scène nationale de Montbéliard and Troubleyn | Jan Fabre residenze Troubleyn | Jan Fabre, KVS, Les Brigittines | con l’aiuto di NONA, Provincie Antwerpen e De Vlaamse Gemeenschap | distribuzione internazionale Key Performance da venerdì 12 ore 15 a domenica 14 dicembre ore 13 Pontedera, Teatro Era La possibilità del teatro Jerzy Grotowski, TESTI 1954 – 1964 Un incontro di riflessione e confronto f L’edizione italiana che raccoglie gli scritti di Jerzy Grotowski, Testi 1954-1998, si articola in quattro volumi che usciranno con cadenza semestrale a partire dall’autunno 2014, nella collana “Oggi, del teatro” diretta da Roberto Bacci e Carla Pollastrelli, per i tipi de La casa Usher. L’edizione raccoglie interventi, articoli, saggi, incontri pubblici, conferenze, conversazioni e interviste: la biografia creativa e intellettuale di uno dei grandi maestri eretici e riformatori del teatro del Novecento attraverso le sue parole. La prima edizione polacca è uscita in un unico volume di oltre mille pagine nella primavera del 2013, frutto del lavoro triennale dell’équipe dei curatori. Il primo volume dell’edizione italiana, con il sottotitolo La possibilità del teatro, comprende interventi, articoli, reportage, scritti e interviste – in massima parte inediti – pubblicati in Polonia nel periodo tra il 1954 e il 1964: testimonianza straordinaria di un pensiero radicale sulla funzione del teatro e dell’arte rispetto alla società. Costituisce una piccola rivelazione la serie di interventi politici che risalgono ai primi mesi del 1957 e sorprendenti per acume e sapienza sono i primissimi scritti sul teatro del giovane Grotowski, studente dell’Accademia d’Arte Drammatica di Cracovia. In occasione dell’uscita del primo volume dell’edizione italiana, la Fondazione Pontedera Teatro insieme al Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards promuove un incontro pubblico ispirato e stimolato dagli scritti del primo Grotowski, dalle questioni e dalle scoperte che essi ci offrono. Emerge da quei testi la figura di un giovane artista militante, consapevole che il suo campo d’azione è la Polonia a sovranità limitata, e che non esita a lottare per difendere la propria visione radicale del teatro e dell’arte in un rapporto dinamico con la società, vista non come insieme di “fruitori”, ma come complesso di esseri umani immersi nel Cosmo e consapevoli della propria transitorietà. Ci sembra importante proporre alla riflessione i temi emergenti dagli scritti giovanili di Grotowski per stimolare il confronto e la discussione, oggi, sulla possibilità del teatro come campo d’azione, di scoperte e di intervento. Sono invitati all’incontro artisti, uomini di teatro, studiosi e critici: da quanti negli ultimi decenni si sono confrontati con il lavoro e gli scritti di Grotowski fino alle generazioni più giovani, per le quali, troppo spesso, Grotowski è un nome o un capitolo nei libri di storia del teatro. L’incontro si articola in quattro sessioni dalle ore 15 di venerdì 12, alle ore 13 di domenica 14 dicembre. Precede e accompagna le giornate dell’incontro un programma di presentazioni dei lavori del Workcenter, realizzati dai due ensemble diretti rispettivamente da Thomas Richards e da Mario Biagini, e la presentazione dell’ultimo spettacolo diretto da Roberto Bacci Alla luce. / Segue il programma dettagliato martedì 9 dicembre ore 21 sede del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards a Vallicelle Focused Research Team in Art as Vehicle, diretto da Thomas Richards Sessione di lavoro aperta mercoledì 10 dicembre ore 21 Pontedera, luogo da definire Open Program del Workcenter, diretto da Mario Biagini Electric Party Songs giovedì 11 dicembre ore 21 sede del Workcenter a Vallicelle Open Program, diretto da Mario Biagini I Am America venerdì 12 dicembre ore 21 Pontedera, Teatro Era, sala Thierry Salmon Compagnia Laboratorio di Pontedera Alla Luce ore 22.30 sala Thierry Salmon Open Program, diretto da Mario Biagini Not History’s Bones - a Poetry Concert sabato 13 dicembre ore 21 Pontedera, Teatro Era, sala Ryszard Cieslak Focused Research Team in Art as Vehicle, diretto da Thomas Richards The Living Room ore 22.30 sala Thierry Salmon Compagnia Laboratorio di Pontedera Alla Luce domenica 14 dicembre ore 15 Pontedera, Teatro Era, sala Thierry Salmon Focused Research Team in Art as Vehicle, diretto da Thomas Richards chez Eve anteprima ore 17 sala Ryszard Cieslak Open Program, diretto da Mario Biagini The Hidden Sayings (Le Parole Nascoste) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 18 tel. 0587.55720/57034, mail: [email protected] BIGLIETTI Intero 12 € | Ridotto 10 € | Studenti 8 € PREVENDITA online: www.vivaticket.it nei punti vendita convenzionati Biglietteria del teatro: nei giorni di spettacolo da 2 ore prima dell’inizio della replica. hPRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (Alla Luce / DOTS AND LINES, AND THE CUBE FORMED / PERCHé non Ballate? / IL SOGNO DI ALICE) dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 18 tel. 0587.55720/57034 / mail: [email protected] f ingresso gratuito (I Volti di una quartiere / La possibilità del teatro Grotowski 1954 – 1964) IL SOGNO DI ALICE: ingresso 15 € LEttere a Extra Pontem: ingresso 2 €. L’incasso sarà donato all’Associazione di Volontariato Onlus CDKL5 per Christian. Biglietteria del teatro: dal 6 al 12 ottobre, dalle ore 17 alle ore 20 RIDUZIONI Under 18 e over 60, ARCI, Carta Più Feltrinelli, docenti e collaboratori Scuola Normale Superiore di Pisa, tesserati persinsala, altre associazioni convenzionate il cui elenco sarà disponibile in biglietteria. FONDAZIONE PONTEDERA TEATRO - TEATRO ERA Parco Jerzy Grotowski Via Indipendenza, Pontedera (PI) Tel +39.0587.55720 / 57034 Fax +39.0587.213631 [email protected] - www.pontederateatro.it Comune di Pontedera Bandecchi & Vivaldi
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