- sabato 30 agosto 2014 - TASSULLO l'Adige - Pagina: 45 - Zabbeni (Fillea Cgil): «Passaggio molto negativo, incontro urgente» Tassullo spa «spaccata» Sindacato in allarme Preoccupa la bocciatura dell’aumento di capitale TASSULLO - «È come se fosse crollato un pilastro. Questo è un passaggio molto, molto negativo». È preoccupato, Maurizio Zabbeni, segretario di Fillea Cgil che segue, con i colleghi Fabrizio Bignotti (Filca Cisl) e Gianni Tomasi (Feneal Uil), le vicissitudini del gruppo imprenditoriale che fa capo a Tassullo spa. Preoccupato per la inaspettata bocciatura, da parte della maggioranza dei soci, in una assemblea spaccata al proprio interno, dell’aumento di capitale per 2 milioni di euro (da 4.600.050 a 6.600.050 euro, con sovrapprezzo di un’azione da un euro per ogni azione optata) proposto dal consiglio di amministrazione. «Martedì prossimo» annuncia «ne discuteremo in assemblea con i lavoratori. Siamo preoccupati, perché quanto successo, se la situazione non viene recuperata, può avere un effetto deflagrante per il futuro dell’azienda». Zabbeni aggiunge: «Il momento non è facile, il mercato del cemento è praticamente fermo. Anche per questo sta, saggiamente e da anni, diversificando gli impegni: i progetti delle celle frigo ipogee per le mele e dei data center in grotta, quelli di internazionalizzazione, alla ricerca dei nuovi mercati con la grande di- stribuzione. Noi, però, diciamo: va bene diversificare, ma il segmento dei materiali tecnici di punta (calce naturale, cementi particolari...) ad alto valore aggiunto va presidiato, anche se non è in grado di saturare la capacità produttiva dello stabimento». «L’azienda» osserva il sindacalista di Fillea Cgil «ci ha garantito che non vuole disinvestire, che vuole anzi mantenere in essere la produzione a Ozzano Monferrato e Solferino, che sta investendo nella ricerca di nuovi mercati esteri... L’aumento di capitale, in questa direzione, è un pilastro che viene a cadere. Chiederemo subito un incontro urgente con la proprietà, per capire come intenda recuperare la situazione. Anche perché, per gli addetti (una ottantina in val di Non, ndr) sono stati esauritti tutti gli strumenti di sostegno del reddito e, fino a fine luglio 2015, non è possibile attivare altra cassa integrazione ordinaDo. S. ria».
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