FATCA: diventano possibili alternative alla registrazione, ma molti interrogativi restano ancora senza risposta 11 Marzo 2014: da pochi giorni l'autorità fiscale statunitense ha pubblicato una bozza definitiva delle disposizioni d’esecuzione modificate relative alla FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act). Questa bozza prevede ulteriori agevolazioni per determinati gestori patrimoniali indipendenti (GPI). Questi ultimi potrebbero beneficiare dello status di “Certified Deemed Compliant” ed evitare la registrazione. Le disposizioni d’esecuzione emendate non sono ancora state pubblicate ufficialmente. Restano ancora aperte molte questioni di dettaglio riguardo la certificazione come numerosi altri interrogativi. È ancora incerta la posizione della maggior parte delle banche, sia in Svizzera che all'estero, alla domanda se accettare la certificazione dei GPI svizzeri o se esigere la registrazione. Solo la registrazione presso l'IRS (Internal Revenue Service) offre una garanzia effettiva di conformità alla FATCA a partire dal 1° luglio 2014. L'Accordo FATCA tra la Svizzera e gli Stati Uniti prevede che i GPI in Svizzera debbano registrarsi senza tuttavia dover mettere in pratica il complesso programma Compliance. L’accordo prevede inoltre che se delle disposizioni d’esecuzione dell'autorità fiscale americana prevedano ulteriori agevolazioni, gli istituti finanziari in Svizzera potrebbero chiederne l’applicazione. Certificazione presso le banche depositarie A fine febbraio 2014, l'IRS (Internal Revenue Service) ha pubblicato delle modifiche alle disposizioni d'esecuzione della FATCA. Questi adeguamenti prevedono che i Financial Advisor ai sensi del diritto statunitense possano essere "certificati" (Certified) presso le banche depositarie dei loro clienti in gestione invece di essere registrati presso l'IRS. L'attività di gestione di patrimoni di un cliente depositati in una banca per il tramite di una procura rientra nella definizione di Financial Advisor US. Con tale certificazione presso tutte le banche, nelle quali sono custoditi i patrimoni dei clienti in gestione, il GPI assolve quindi i propri obblighi ai sensi della normativa FATCA. La certificazione diventerebbe quindi un'alternativa alla registrazione. Registrazione o certificazione? Non è possibile valutare a questo stadio se un GPI svizzero deve registrarsi presso l'IRS (o concludere un processo di registrazione iniziato) o se può scegliere la strada della certificazione in ogni singola banca depositaria. L’IRS ha annunciato che altre modifiche delle disposizioni d’esecuzione saranno ancora pubblicate, ma la data per l’attuazione - il 1° luglio 2014 - non verrà posticipata. Ad oggi solo la registrazione presso l’IRS – in generale in qualità di “Registered Deemed Compliant” – garantisce quindi di essere conformi nei termini. Le banche depositarie riconoscono lo status di "Certified deemed-compliant foreign financial institution ? La risposta - e le esigenze –potrebbero variare in funzione della banca, presso la quale il GPI gestisce i patrimoni del cliente. Per quanto abbiamo potuto constatare finora, prima che questa alternativa fosse pubblicata, parecchie banche tendono ad insistere su una registrazione indipendente del GPI. 11.03.2014 Le condizioni della certificazione non sono ancora state decise La procedura di certificazione necessaria all'ottenimento dello status di "Certified Deemed Compliant foreign financial institution" non è ancora stata finalizzata. Le basi legali del diritto statunitense e le disposizioni d'esecuzione dell'IRS lasciano un ampio margine di azione. Il contenuto definitivo dei formulari da utilizzare non è ancora conosciuto e sarebbe anche possibile che la certificazione si fondi in complemento su delle attestazioni fornite dai revisori. Rischia quindi, alla fine dei conti, di essere più complessa e lunga che una semplice registrazione in qualità di “Registrered Deemed Compliant”. Infine le condizioni delle banche in relazione a questo status non sono ancora conosciute. A livello internazionale resta inoltre da sapere come gli altri Stati, in particolare quelli che hanno sottoscritto un accordo con gli Stati Uniti sulla base del “modello 1“, valutino la conformità dei gestori patrimoniali stranieri. Esiste la possibilità che questi Stati per gli operatori finanziari stranieri, che non sono domiciliati in uno Stato del Modello 1, richiedano l'obbligo di registrazione. La certificazione possiede un vantaggio rispetto alla registrazione: evita al gestore di creare un rapporto giuridico con l'autorità fiscale americana. Per i gestori che si oppongono fondamentalmente ad un tale rapporto, la certificazione può quindi, se accettata dalle banche, costituire un’alternativa. Interrogativi chiariti e questioni in sospeso Alcuni degli interrogativi aperti sull'attuazione della FATCA e dell'Accordo FATCA nel frattempo sono stati chiariti. È stato chiarito che le entità che esercitano la gestione come “attività accessoria” o i "GPI con un gran numero di altre attività", e cioè i GPI che, negli ultimi tre anni o dall’inizio della loro attività, non hanno raggiunto più della metà del loro ricavo lordo con prestazioni comprese dalla FATCA, non ricadono nel campo di applicazione della FATCA. Le pure attività di consulenza (senza l'esistenza di una procura), la gestione di immobili (senza gestione di fondi della clientela) come la distribuzione di prodotti finanziari, se non vengono presi in consegna fondi della clientela, non rientrano nel campo di applicazione della FATCA. Parimenti sono fuori dal campo di applicazione anche i GPI attivi come ditte individuali ai sensi del Codice delle Obbligazioni. Restano ancora aperti gli interrogativi sul trattamento di relazioni d'affari fiduciarie e attività di trustee. L’ASG vi informerà sugli sviluppi in materia. 11.03.2014
© Copyright 2024 ExpyDoc