CONVEGNO APERTO ALLA CITTADINANZA La presa in carico infermieristica dell’Assistito nella fase end-stage delle insufficienze d’organo, tra intensività e palliazione. Il rispetto dei principi etico-deontologici per un’Assistenza Infermieristica proporzionata ai bisogni della Persona. Dott. M. Tettamanti Docente di Etica e Deontologia professionale, CdL in Infermieristica Università degli Studi MI- Bicocca, Responsabile Sistema Gestione Qualità, RD Istituti Clinici Zucchi – M Razionale/presentazione La vastità dell’argomento non consente una possibile compiuta analisi di tutti i temi chiamati in causa. Ci poniamo l’obiettivo di discutere: • • • • La fase end-stage La Persona/Cliente Principi etici, bioetica, Deontologia Analisi etica Conclusioni Un giorno in ospedale Josè Perez - 1929 - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 93.62.240.137 Fri, 18 Apr 2014, 07:47:11 Il GdL ha individuato i seguenti obiettivi generali da sviluppare nel presente documento: Gli straordinari progressi della medicina e le moderne tecnologie sanitarie hanno consentito una sensibile diminuzione della mortalità che, insieme all’incremento dell’aspettativa di vita della popolazione, rappresentano un’indiscutibile vantaggio sociale. Questi fenomeni però, hanno prodotto anche l’effetto di prolungare lo stadio finale di molte patologie severe. • identificare i criteri clinici e di valutazione globale disponibili in letteratura, utili a individuare i malati con insufficienza cronica end-stage e a consentire scelte appropriate di cura; • fornire un contributo alla rimodulazione dei percorsi clinici e assistenziali per questi malati; • fornire un supporto agli operatori per coinvolgere i familiari nelle decisioni terapeutiche; • fornire una definizione dei criteri etici che ispirano le scelte terapeutiche. Criteri clinici .. LL.GG0.. Buone pratiche.. Razionale/presentazione Il percorso clinico-assistenziale finalizzato alla “presa in carico” della - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 93.62.240.137 Fri, 18 Apr 2014, 07:47:11 PERSONA con insufficienza d’organo in fase end-stage implica sempre più spesso, l’adozione di un trattamento intensivo e palliativo simultaneo. Tutto ciò impone, ineluttabilmente, la capacità di perseguire nuovi obiettivi di cura, proporzionati allo stato di salute e all’attesa di vita del paziente. Si tratta di una scelta difficile, a volte drammatica ma necessaria, che i Team sanitari dei vari contesti clinici oggi debbono saper intraprendere. 1 METAPARADIGMA DISCIPLINARI Il metaparadigma è la struttura organizzativa concettuale o filosofica di una disciplina o di una professione. ASSISTENZA INFERMIERISTICA: METAPARADIGMA DISCIPLINARI Si basa sui seguenti concetti fondamentali e sulla relazione fra i concetti di: Rappresenta il fenomeno centrale o primario di interesse per una particolare disciplina. 12/05/2014 7 La salute è intesa come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia o infermità. (O.M.S.) 9 Assistenza Infermieristica 8 AMBIENTE L’ambiente è costituito dall’insieme di tutte le condizioni, le circostanze e gli influssi che circondano la PERSONA ed agiscono sul suo comportamento. Condizioni, circostanze ed influssi sono di natura biologica, psicologica e sociale. 12/05/2014 10 ADVOCACY METAPARADIGMA 0. considera la Persona/Cliente appartenente alla comunità umana e quindi degna di rispetto. Nel suo ruolo di ADVOCATE l’Infermiere considera per prima cosa i valori umani fondamentali del Cliente e in seguito agisce in modo da proteggere la dignità umana, la privacy e le scelte. Se la Persona non è in grado l’infermiere ne difende il benessere coerentemente a quanto voluto prima dal Cliente o in accordo con le persone significative per lo stesso. (Questa interpretazione è la più coerente con Code o Ethics for Nurse, ICN) ASSISTENZA INFERMIERISTICA L’assistenza infermieristica ha lo scopo di favorire l’interazione fra la PERSONA e l’ambiente nello svolgimento delle attività di vita quotidiane per la promozione, il mantenimento e il recupero della salute. 12/05/2014 Persona 12/05/2014 La salute è sostanzialmente essere autonomi nello svolgimento delle attività di vita che quotidianamente ogni persona compie e, inoltre, è avere le conoscenze e il potere per partecipare attivamente alle scelte collettive. 12/05/2014 Ambiente METAPARADIGMA METAPARADIGMA SALUTE Salute 11 2 COMPETENZA / RESPONSABILITA’ METAPARADIGMA PERSONA Il concetto di competenza è costituito da 2 attributi fondamentali: -CAPACITA’ DI RISPONDERE -RESPONSABILITA’ La persona è un sistema vivente formato dalle componenti biologica, psicologica e sociale in continua interazione fra di loro e con l’ambiente circostante. Può essere definita come l’essere in grado di rispondere delle proprie azioni e comporta che vengano fornite le ragioni e spiegazioni soddisfacenti per le proprie azioni o per come è stato eseguito il proprio dovere 12/05/2014 (Fry- Revere, 1992) PERSONA 14 La PERSONA, capace di relazionarsi, interpreta ciò che osserva in modo oggettivo e simbolico: è soggetto razionale e sensibile, con una propria coscienza: non può accettare di essere trasformato in oggetto per altri. è un incontro con altri PERSONA che la riconoscono e l’accolgono “portatrice” di diritto. Ha diritto alla relazione cioè al rispetto della sua specifica dimensione umana che trascende l’uomo come corpo oggettivo. 12/05/2014 15 Valore per la sua alterità e per i valori che ha in sé 12/05/2014 16 Valore standard che una standard che una persona, una società, persona, un gruppo ritiene una società, importante un gruppo VALORI PERSONALI: convinzioni morali o personali, attitudini o standard considerati importanti per la persona e che costituiscono la base del suo comportamento e delle sue scelte VALORI MORALI: valori attribuiti alle azioni, comportamenti, istituzioni o tratti del carattere umani. Fanno sì che le Persone difendano concetti come la vita umana, la libertà e l’autodeterminazione, il benessere sociale e personale ritiene importante 12/05/2014 17 3 Il paradigma Persona è ora variato non siamo più né sani né malati potrebbe non esistere più il concetto di salute secondo la definizione dell’OMS ma anzi00000.. concetto di salute della Persona che ingigantisce e la sanità che si restringe sempre più negli interessi (facendo scaturire una terra di nessuno) e che stà diventando sempre più complessa. Complessità che non significa «cosa difficile» ma profondamente interrelata, al punto che nella sua scomposizione si perdono alcuni pezzi. Razionale/presentazione La pianificazione delle cure rispettosa dell’AUTODETERMINAZIONE DEL SOGGETTO, diviene realmente condivisa attraverso l’integrazione ed il confronto tra gli Operatori, affinché si sviluppino capacità e competenze relazionali esperte, per prospettare all’Assistito ed alle persone significative, una “modalità di cura” che può anche considerare l’interruzione dei trattamenti, quando ritenuti sproporzionati, seppur nella garanzia della qualità di vita e della dignità umana.. (E. Manzoni, Nursing Cuore 2014). “richiamo alla Bioetica” Termine coniato dal cancerologo statunitense “Una nuova disciplina per combinare la conoscenza biologica con la conoscenza del sistema dei valori umani” V. R Potter (1970 e 1971): “studio sistematico delle dimensioni morali – inclusa la visione morale, le decisioni, la condotta, le linee guida – delle scienze della vita e della salute, con l’impiego di una varietà di metodologie etiche in una impostazione interdisciplinare”. I 4 PRINCIPI DIRETTIVI 1. 2. 3. 4. PRINCIPIO DI AUTONOMIA: rispetto della libertà dei soggetti, tramite il consenso informato PRINCIPIO DI BENEFICIENZA (BENEFICIALITA’): promuovere sempre attivamente il bene del singolo paziente (interpretazione ippocratica) o promuovere il maggior bene del maggior numero di soggetti (interpretazione utilitaristica). Conflitto individuo-società PRINCIPIO DI NON MALEFICENZA: divieto di arrecare danno PRINCIPIO DI GIUSTIZIA: esigenza di rispettare una equa distribuzione degli oneri e dei benefici tra i pazienti (problemi relativi a placebo o trattamento meno efficace; trials clinici e randomizzazione). Il principilismo Etica biomedica che cerca di risolvere i dilemmi morali presenti nella pratica clinica richiamandosi a una serie di principi “La moralità ci richiede non solo di trattare le persone autonomamente, e di evitare di danneggiarle; ma anche di contribuire al loro benessere, e garantire loro un trattamento equo ed appropriato.” T.Beauchamp & J.Childress, Principles of Biomedical Ethics –fourth edition, Oxford University Press, 1994 (Principi di etica biomedica, Firenze, Le Lettere, 1999) PRINCIPIO DI BENEFICENZA Principio secondo il quale l'operatore sanitario, oltre a non fare del male, si adopera per procurare il maggior bene possibile alla Persona/cliente. La beneficità si è spesso realizzata nel contesto di un rapporto nettamente asimmetrico (paternalismo), all'interno del quale l'operatore decideva (decide) e l'ammalato si limita ad aderire. Stabilisce l’obbligo di compiere il bene terapeutico della Persona secondo una visione oggettiva del bene. 4 Consenso (convenzione di Oviedo – legge 145/2001) art. 5 Comporta il riconoscimento dei DIRITTI DI AUTODETERMINAZIONE (diritto della riservatezza e della privacy) Implica il DOVERE d’informare e di rendere possibili scelte realmente autonome da parte dei soggetti Giustifica alcune REGOLE PRATICHE più determinate e pertinenti all’ambito biomedico (dire la verità, rispettare la privacy, tutelare le informazioni confidenziali) La convenzione di Oviedo – Ratificata con L. 145/2001 - Art. 9 Volontà precedentemente espresse Saranno prese in considerazione le volontà precedentemente espresse nei confronti dell’intervento medico da parte del paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la propria volontà. Un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero e informato. Tale persona riceve preliminarmente informazioni adeguate sulla finalità e sulla natura del trattamento nonché sulle sue conseguenze e sui suoi rischi. La persona interessata può in qualsiasi momento, revocare liberamente il proprio consenso. in sintesi il principio di AUTODETERMINAZIONE Rispetto dell’autonomia (respect of autonomy): tutela le capacità decisionali della persona, la sua capacità di autodeterminarsi, di progettare un futuro Consenso Dissenso agli atti terapeutici Limite del principio di autonomia: (rifiuto alimentazione, emotrasfusione, ecc) DILEMMA ETICO PRINCIPIO DI GIUSTIZIA Consiste nell'agire con imparzialità e nell'offrire pari opportunità di accesso alle cure, in modo che a bisogni analoghi corrisponda un trattamento analogo senza alcuna forma di discriminazione Migliore trattamento per ogni cliente (casi simili dovrebbero essere trattati nello stesso modo) Es sperimentazioni: richiede che, una volta determinati i criteri (di reclutamento, di trattamento etc.) siano applicati in modo equo. Etica collettiva Etica individuale Progresso scientifico Potenziale beneficio per altre persone Assicurare la miglior assistenza ad ogni persona Anche effettuare un bilancio fra costi, rischi e benefici (principio di utilità) 5 Conflitto … tra … Diritto della Persona Obbligo dell’operatore AUTODETERMINAZIONE PRESTARE LA MIGLIORE ASSISTENZA POSSIBILE. Costituzione della Repubblica Italiana - Art 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La Costituzione della Repubblica Italiana – Art. 13 GARANTISCE L’inviolabilità della libertà personale, ivi compresa la salute e l’integrità fisica PROBLEMA/DILEMMA ETICO conflitto fra valori PROBLEMA ETICO-DEONTOLOGICO conflitto fra principi etici e doveri morali della professione Articolo 16 L’antinomicità nel conflitto dei principi si determina quando due o più principi, che poggiano su premesse di uguale validità o che sono considerati di uguale importanza, si contraddicono reciprocamente. L’infermiere si attiva per l’analisi dei dilemmi etici vissuti nell’operatività quotidiana e promuove il ricorso alla consulenza etica, anche al fine di contribuire all’approfondimento della riflessione bioetica. 6 Se, fino a poco tempo fa, erogare una “buona assistenza infermieristica” o una “buona medicina” significava portare il maggior beneficio al paziente (riesaminando i propri comportamenti allo scopo di basarli su prove di efficacia), oggi l’intervento sanitario non può più essere deciso solo dai professionisti sanitari, ma deve essere innanzitutto concordato con il Paziente che è persona autonoma e capace di determinare le proprie scelte. L. Maffei «Etica e professione infermieristica: Un percorso metodologico per l’analisi dei dilemmi etici in Tempo di Nursing 60/2011 Collegio IP.AS.VI di Brescia Griglia per l’analisi (ETICA) dei vari casi clinici a) Il comportamento obbligato A che cosa siamo tenuti: - per legge? - per deontologia professionale? - per regolamenti e normative aziendali Verifica: quali conseguenze medico-legali (penali/civilistiche) o deontologiche possono derivare dal comportamento in questione? La promozione del massimo morale 3. L’orientamento al bene del paziente (Principio di beneficità) - sulla base della diagnosi e della prognosi (o degli esiti), quali trattamenti medici, scientificamente corretti, si possono proporre? - tali trattamenti influenzano positivamente la prognosi nel caso specifico? - come vengono valutati rispettivamente i benefici ed i danni? - esistono alternative terapeutiche? Ognuna di queste alternative quali aspetti potrebbe comportare (abbreviazione della vita, sofferenze fisiche e morali, peggioramento dello stato di benessere)? Secondo M.D.M. Fowler (1987) “Esiste un metodo per analizzare e valutare una situazione, scegliendo un’azione, agendo e poi rivalutandola. Tuttavia bisogna fare attenzione. Nel prendere una decisione, anche con un metodo di analisi e di valutazione di un dilemma morale, le scelte etiche rimangono difficili per la natura perché ci impongono doveri ed esigenze conflittuali o ci offrono alternative che sembrano ugualmente insoddisfacenti . Tuttavia un metodo per prendere una decisione etica ci può fornire una guida generale per una considerazione riflessiva dei problemi morali”. b) Il comportamento eticamente giustificabile La difesa del minimo morale 1. evitare ciò che nuoce o danneggia il Cliente (principio di non maleficità): - il Cliente potrebbe ricevere un danno par la salute o per la sua integrità dal trattamento previsto? - si sta omettendo un intervento che potrebbe impedire un abbreviamento della vita del Cliente o un danno permanente? 2. Opporsi a discriminazioni e ingiustizie (principio di giustizia): - In una società giusta tutte le persone meritano uguale considerazione e rispetto. In questo caso il Cliente è discriminato per motivi di ordine ideologico, sociale, razziale o economico? - esistono considerazioni di ordine sociale (aziendale) che inducano ad offrire al Cliente un livello di assistenza medico/infermieristica inferiore a quanto clinicamente appropriato? 4. Il coinvolgimento del Cliente nelle decisioni che lo riguardano (principio di autonomia): - chi prende la decisione diagnostico-terapeutica (il medico, la famiglia del malato, il malato stesso)? - se decide il Cliente, attraverso quale processo informativo è stato messo in grado di decidere (semplice presentazione delle alternative, modulo scritto da firmare, calde raccomandazioni di aderire al progetto terapeutico)? - cosa si conosce del sistema dei valori del Cliente e del suo atteggiamento nei confronti dei trattamenti medici (intensivi, di rianimazione, palliativi, conservativi)? - il Cliente è stato informato circa i trattamenti proposti, i rischi ed i benefici potenziali e le possibili alternative? - è stata offerta al paziente la possibilità di avere un secondo parere? - se il paziente non può essere coinvolto nella valutazione e nella scelta, chi può fare le veci del paziente nel prendere le decisioni? 7 c) Il comportamento eccellente Riferendoci al “quadrilatero della soddisfazione” possiamo ottenere che le persone coinvolte nel trattamento del caso (professionisti, Clienti, familiari, autorità sanitarie) raggiungano la posizione della “giusta soddisfazione” (o almeno della “giusta insoddisfazione”)? giustamente soddisfatto giustamente insoddisfatto ingiustamente soddisfatto ingiustamente insoddisfatto Il concetto di “clausola di coscienza” nell’ambito sanitario è stato definito dal Comitato Nazionale di Bioetica nel 2004, nell’ambito di un pronunciamento in merito alla legittimità per l’operatore sanitario di ricorrere all’obiezione di coscienza in caso di richiesta di prescrizione e somministrazione della cosiddetta pillola del giorno dopo. In quella circostanza il Comitato Nazionale di Bioetica individuò nel concetto di “clausola di coscienza” un principio guida al quale ispirare il comportamento etico degli operatori sanitari in quei casi dove l’obiezione di coscienza propriamente detta non sia contemplata per legge. Nell’ordinamento giuridico dello Stato, l’obiezione di coscienza è prevista solo in relazione all’interruzione volontaria di gravidanza, legge 194 del 1978 e alla procreazione medicalmente assistita, legge 40 del 2004. (IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INFERMIERI ITALIANI Presentazione di Annalisa Silvestro ) L’invocazione dalla clausola di coscienza sarebbe ammissibile anche nei casi in cui non esista una precisa disposizione normativa che ne disciplina l’esercizio, ma in questi casi diviene condizione essenziale, per l’esercizio del diritto ad astenersi, che sussistano le condizioni volte a non pregiudicare i diritti altrui. Parte III. Aspetti etici e giuridici nelle insufficienze croniche d’organo “endstage “Nessuna teoria è in grado di offrire strumenti per sfuggire ai conflitti ed ai dilemmi in tutti i contesti” Bechaump e Childress, 1999 GRAZIE DELL’ATTENZIONE non dà una risposta automatica ad un quesito etico offre una base condivisibile per svolgere il ragionamento morale, per scegliere razionalmente BUONA GIORNATA DELL’INFERMIERE 8
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