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DICEMBRE
L'EBOOK
Martedì
30 Dicembre 2014
L’INTRECCIO
Da valutare l’intreccio
fra il nuovo ravvedimento
che consente di regolarizzare
solo alcune violazioni
e le disposizioni penali
troducendo correzioni e inte­
grazioni. Il quadro è ricostruito
nella grafica riportata a fianco che prende in esame le novità delle fattispecie di reato e quel­
le delle regole procedurali. In particolare, per capire
l’impatto delle novità in mate­
ria di estinzione del reato, oc­
corre esaminare le disposizio­
ni vigenti e quelle future, in
modo da verificare differenze
e similitudini.
L’attuale articolo 13 del de­
creto legislativo 74/2000 pre­
vede che le pene previste per i delitti tributari sono diminuite fino a un terzo (sino al 17 set­
tembre 2011 la riduzione era fi­
no alla metà) e non si applicano
le pene accessorie previste se, prima dell’apertura del dibatti­
mento di primo grado, i debiti
tributari relativi ai fatti costitu­
tivi dei delitti, siano estinti me­
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t
LA SETTIMANA DI NORME & TRIBUTI
Catasto terreni
più semplice
LUNEDÌ: Edilizia e ambiente, Il merito, Autonomie locali e Pa
MARTEDÌ: Condominio
MERCOLEDÌ: Diritto dell'economia
GIOVEDÌ: Giurisprudenza / Il merito
VENERDÌ: Incentivi e agevolazioni
Pisani) evidenziano come il gap Iva
sia «positivamente correlato con le
condizioni economiche, il ciclo economico e la tax moral dell’area geografica». La propensione al­
l’evasione, dunque, si concentra nel meridione e in particolare in 6 regioni su 8 è superiore al 32 per cento. Sempre in queste regioni le spinte a fuggire dall’Iva sono molto più forti negli usi finali delle impre­
se (tra il 60% e il 75%) contro il 33­
39% per le transazioni legate ai con­
sumi finali delle famiglie. Rispetto alla media nazionale sono 11 le re­
gioni dove, secondo lo studio, le propensioni al gap sono inferiori ai valori. Quelli più bassi si registrano
nel Lazio, in Valle d’Aosta e in Trentino­Alto Adige. Nelle regioni
del Nord est le propensioni al gap degli usi finali delle imprese market
sono superiori alla media naziona­
le e superiori alla media del Nord­
Ovest. In generale, la propensione media al gap Iva dei consumi finali delle famiglie del Nord è inferiore a
quella del Meridione. Dall’analisi delle componenti regionali e strut­
turali delle peculiarità del gap Iva, emergono tre componenti che, se­
condo gli studiosi, aiutano a inter­
pretare la propensione all’evasio­
ne Iva. In primo luogo quella nazio­
nale dove la ”tendenza” al gap Iva osservata è del 26 per cento. C’è poi
la componente strutturale che di fatto aumenta il divario tra Nord e Sud, dove a far la differenza è so­
prattutto la quota che nell’econo­
mia del meridione risponde alla vo­
ce «settore pubblico» con un valo­
re pari all’1,5­2,5 per cento. Ma a pe­
sare sulla maggiore propensione all’evasione Iva al Sud è la compo­
nente locale , per la quale la fuga dal­
l’imponibile Iva è del 10% in tutte le regioni meridionali.
Lo studio diffuso ieri dalle Entra­
te conferma che l’Iva è una delle principali componenti dell’evasio­
ne in Italia. Anche il rapporto previ­
sto dal decreto sugli 80 euro (il Dl 66/2014) e realizzato dal Mef nelle scorse settimane sulle strategie di contrasto al sommerso evidenzia come l’evasione Iva «pesi» per ol­
tre il 43,6% sui 91,4 miliardi di euro di imposte sottratte a tassazione (media del periodo 2007­2012). Né lascia ben sperare il confronto in­
ternazionale. Isolando solo l’anno 2011, l’Italia ha il tax gap Iva più ele­
vato dei Paesi dell’Unione: 36,1 mi­
liardi di euro, davanti a Francia (32,2
miliardi di euro), Germania (26,9 miliardi di euro) e Regno Unito Così sul territorio
(19,5 miliardi di euro). Molto verosimilmente questi
dati hanno ispirato una serie di mi­ La stima del gap di base Iva nel periodo 2007­2010. Importi in miliardi di euro
sure antievasione. Basti pensare che sencondo il nuovo “working Usi finali Usi finali
Usi finali Usi finali
paper” sarebbe sufficiente spinge­
famiglie imprese Totale
famiglie imprese Totale
re dell’1% nel contrasto all’evasione
L’ANDAMENTO
PER
REGIONE…
Abruzzo
3,3
1,1
4,4
per ridurre il gap di imponibile Iva del 7 per cento. Di qui la volontà del Lombardia
28,3
5,5 33,8 Friuli V. G.
2,8
1,2
4,0
Governo e dell’amministrazione 19,9
4,7 24,6 Trentino A. A.
finanziaria (emersa già nella circo­ Campania
2,7
1,2
3,9
lare 25/E/2014 della scorsa estate) 16,6
4,7 21,3 Umbria
2,1
1,0
3,1
di puntare maggiormente sul con­ Piemonte
trasto alle frodi, comprese quelle Sicilia
16,7
4,5 21,2 Basilicata
1,9
0,5
2,4
«carosello» che tendono a far “spa­
rire” l’Iva. Per proseguire con gli in­ Veneto
16,2
4,9 21,1 Molise
1,1
0,3
1,4
terventi nell’ultima legge di stabili­
14,6
4,4 19,0 Valle d’Aosta
0,4
0,1
0,5
tà (legge 190/2014, pubblicata ieri in Emilia R.
«Gazzetta Ufficiale» ­ si vedano an­
Lazio
10,0
5,4 15,4 Italia
177,4
53,9 231,3
che gli articoli alle pagine 36 e 37) come lo split payment per le forni­ Puglia
12,0
3,3 15,3 …E PER MACRO­AREA
ture alla Pa che debutterà già dal 1° 10,1
3,9 14,0 Nord Ovest
49,4
12,1 61,5
gennaio e l’ampliamento del rever­ Toscana
se charge (compreso quello nella 6,8
2,0
8,8 Sud
45,0
12,0 57,0
grande distribuzione organizzata Calabria
che però dovrà passare prima dal Marche
4,5
1,8
6,3 Nord Est
36,3
11,7 48,0
via libera di Bruxelles). Misure che,
4,1
1,8
5,9 Centro
26,7
12,1 38,8
però, rischiano anche di ridurre Liguria
fortemente – come evidenziato nei 3,3
1,5
4,8 Isole
20,0
6,0 26,0
giorni scorsi – la liquidità a disposi­ Sardegna
zione di imprese e professionisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’adesione può estinguere il reato
tivo all’infedele od omessa pre­
sentazione della dichiarazione o agli omessi versamenti Iva o ritenute viene assolto, i rispetti­
vi reati sono estinti. Per gli altri
delitti, invece, il pagamento consentirà di ottenere una ridu­
zione fino alla metà della pena edittale. È questa una delle no­
vità più importanti contenute
nella bozza del decreto legisla­
tivo che riforma i reati tributari
che è stata esaminata da parte del Consiglio dei ministri che si
è svolto alla vigilia di Natale.
Lo schema di decreto legisla­
tivo,. in realtà, cambia profon­
damente il quadro del vecchio decreto legislativo 74/2000, in­
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ADEMPIMENTI
Riforma delle sanzioni. Per infedele od omessa dichiarazione e omessi versamenti di Iva e ritenute
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Quasi l’80% della base imponibile sfuggita al fisco riguarda beni e servizi destinati alle famiglie
pSe il debito tributario rela­
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L’Iva «nascosta» supera i 231 miliardi
mente». Il gap medio della base imponibile Iva negli anni 2007­
2010 è di poco superiore a 231 miliar­
di di euro. Il 77% della base imponi­
bile mancante (177 miliardi) si può “intestare” ai consumi finali delle famiglie e il restante 23% (54 miliar­
di) ai consumi finali delle imprese. Se poi si prova a scattare un’istanta­
nea su dove si evade di più la foto­
grafia mette in primo piano le re­
gioni del Sud Italia (isole compre­
se) dove, in media, l’evasione Iva vale circa 83 miliardi. A descrivere il fenomeno del gap di base imponi­
bile Iva in Italia, ovvero del rappor­
to tra la differenza di base imponi­
bile e quella teorica (cioè l’imponi­
bile Iva che si avrebbe in assenza di evasione), è il nuovo working pa­
per «Argomenti di discussione». Il secondo studio della pubblicazio­
ne scientifica diffusa ieri online dal­
l’agenzia delle Entrate, oltre a porre
l’accento sui consumi finali, evi­
denzia le caratteristiche che posso­
no influenzare la distribuzione ter­
ritoriale del gap Iva. I tre estensori (Elena D’Agosto,
Massimiliano Marigliani e Stefano OSPITALITÀ
IN VISTA DI EXPO
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Lotta all’evasione. Studio delle Entrate sulla media 2007­2010: record al Sud e nelle isole dove il gap tra dichiarato e sommerso arriva a 83 miliardi
p«A.A.A. cercasi Iva disperata­
IL FUTURO
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Poste Italiane – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 CONV.L.46/2004.ART.1.C.1. DCB Milano
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12
14
diante pagamento, anche a se­
guito delle speciali procedure conciliative o di adesione al­
l’accertamento.
Ora, però, arriva una novità.
Le modifiche contenute nel de­
creto delegato differenziano, infatti, gli effetti del pagamento
del debito tributario a seconda del tipo di reato commesso:
1 per la dichiarazione infedele (anche di sostituto di imposta) l’omessa presentazione e gli
omessi versamenti dell’Iva e delle ritenute, si ottiene l’estin­
zione del reato;
1 negli altri casi il beneficio è
sostanzialmente analogo a
quello previsto fino al 17 set­
tembre 2011 e cioè la riduzione
fino a metà (e non più fino a un
terzo) della pena edittale prevista.
Il pagamento deve riguarda­
re i fatti costitutivi del delitto (le
violazioni penalmente rilevan­
ti) e non necessariamente l’in­
tera contestazione che è stata effettuata dall’amministrazio­
ne finanziaria. Per espressa previsione (confermata anche dalla circolare 154/E del 2000) è
possibile anche avvalersi dei vari istituti deflattivi del con­
tenzioso (per esempio adesio­
ne e conciliazione).
In tale contesto potrebbe ri­
velarsi in futuro particolar­
mente utile il ravvedimento operoso attraverso cui regola­
rizzare solo le violazioni costi­
tuenti reato e non anche le altre.
A differenza, ad esempio, del­
l’adesione il contribuente non è
tenuto a “sanare” tutti gli illeciti
ma solo quelli ritenuti opportu­
ni. Va da sé che in presenza di più violazioni, alcune delle qua­
li costituenti reato, potrebbe convenire effettuare un ravve­
dimento e non un accertamen­
to con adesione.
Il pagamento delle violazio­
ni deve avvenire entro l’aper­
tura del dibattimento in sede
penale e quindi sostanzial­
mente entro la prima udienza
QUOTIDIANO DEL FISCO
Gli approfondimenti
su abuso del diritto
e incentivi alle Pmi
Sul Quotidiano del Fisco tutti i
giorni l’offerta informativa del
Gruppo Sole 24 Ore in materia
tributaria. Il Quotidiano del
Fisco offre una panoramica
completa di notizie e approfon­
dimenti per gli operatori profes­
sionali. Nell'edizione online
oggi:
l’analisi di Daniele Piva e
Valerio Vallefuoco dedicata alla
decorrenza dello scudo penale
sulle contestazioni di abuso del
diritto previsto dallo schema di
Dlgs approvato in prima lettura
dal Consiglio dei ministri del 24
dicembre;
l’approfondimento di Alberto
Bonifazi e Anna Giannetti sulle
novità per le Pmi contenute
nell’ultima legge di stabilità e
che, quindi, potranno essere
sfruttate a partire dal prossimo
anno;
il focus curato da Paolo Bonolis
sulle agevolazioni disponibili
per le start up innovative anche
alla luce degli ultimi chiarimenti
del ministero dello Sviluppo
economico;
il commento di Ferruccio Boget­
ti e Gianni Rota a una recente
sentenza della Ctp Parma
relativa alla validità degli
accertamenti parziali.
www.quotidianofisco.ilsole24ore.com
Fonte: elaborazione su dati agenzia delle Entrate
Il quadro delle novità
COME CAMBIANO I REATI TRIBUTARI
ART. 2
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per
operazioni inesistenti
Non punibilità per imponibili non superiori a 1.000 euro/annui
dibattimentale.
La norma fa riferimento (co­
Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
ART. 3
me nel passato) all’estinzione
Risponde del reato chi commette operazioni simulate oggettivamente o soggetti­
del debito. La Corte di cassa­
vamente ovvero avvalendosi di documenti falsi o di altri mezzi fraudolenti idonei
zione, in più occasioni, ha chia­
ad ostacolare l'accertamento, quando, congiuntamente l'imposta evasa è supe­
rito che il beneficio è subordi­
riore, per ciascuna imposta, a euro 30.000 e l'ammontare complessivo degli
nato all’intero pagamento del elementi sottratti ad imposizione, è superiore al 5% degli elementi attivi indicati
dovuto non essendo sufficien­
in dichiarazione, o, comunque, è superiore a 1 mil ione di euro
te aver avviato il piano di ratea­
zione. Ovviamente in questa Dichiarazione infedele
ART. 4
ipotesi sarebbe sufficiente
1) La soglia viene innalzata a 150.000
concluderla entro l’apertura
2) Non si tiene conto della non corretta classificazione dell'inerenza o della non
del dibattimento. deducibilità di elementi passivi reali
Quando le nuove norme en­
treranno in vigore, in virtù del Dichiarazione infedele del sostituto di imposta
ART.4
favor rei, sarà possibile appli­
Nuovo reato. Indicazione nel 770 di un ammontare dei compensi, interessi
COMMA 1 TER
care la disposizione più favore­
ed altre somme inferiore a quello effettivo, qualora l'ammontare delle ritenu­
vole al reo anche per il passato.
te non versate riferibili alla differenza è superiore a 50.000 euro.
Ne consegue che il contribuen­
te che ha un procedimento pe­
Omessa dichiarazione
ART. 5
nale pendente per dichiarazio­
1) La pena viene aumentata: si passa dalla reclusione da un 1 a 3 anni alla reclusione
ne infedele, omessa presenta­
da 1 anno e 6 mesi a 4 anni
zione, omessi versamenti del­
2) La soglia di punibilità viene innalzata da 30.000 a 50.000 euro
l’Iva o delle ritenute, se ha
pagato il dovuto all’ammini­
Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
strazione (prima dell’apertura ART. 8
Non punibilità per imponibili non superiori a 1.000 euro/annui
del dibattimento) potrà invo­
care l’estinzione del reato. Se Occultamento o distruzione di documenti contabili
ART. 10
invece il procedimento riguar­
La pena viene aumentata dalla reclusione da 6 mesi a 5 anni alla reclusione da un
da gli altri delitti tributari potrà
anno e sei mesi a 6 anni
ottenere la riduzione fino alla
metà della pena.
Omesso versamento ritenute certificate
ART. 10 BIS
Il decreto legislativo che è
1)Il reato si commetterà anche se le ritenute sono state indicate in dichiarazione
stato esaminato il 24 dicembre
(e non necessariamente certificate)
introduce, inoltre, una causa
2)La soglia di punibilità viene innalzata a 150.000 euro
di esclusione del reato allor­
chè l’imposta sui redditi o l’Iva
Omesso versamento Iva.
ART. 10 TER
evasa non è superiore al 3% del
La soglia di punibilità viene innalzata a 150.000 euro
reddito imponibile o dell’Iva
dichiarata. In ipotesi di dichia­ COME CAMBIA LA PROCEDURA
razione infedele (soglia di pu­
nibilità a 150.000 euro) sarà
Pagamento del debito tributario
ART. 13
conseguentemente necessa­
Se il debito viene pagato prima del dibattimento (anche con gli istituti deflativi)
rio che il contribuente abbia
a) i reati di dichiarazione infedele, omessa presentazione e omesso versamento
un redito imponibile superio­
Iva e ritenute sono estinti
re a 5 milioni. Invece in ipotesi
b) la pena per gli altri reati è ridotta fino alla metà (rispetto all'attuale riduzione di 1/3)
di fatture false, stante la rile­
vanza penale oltre i 1.000 euro,
Nuove aggravanti
ART. 13
potranno beneficiare della
Pene aumentate della metà se:
causa di esclusione tutti i con­
a) le imposte complessivamente evase nel periodo sono superiori a 1 milione;
tribuenti: ovviamente, più al­
b) il reato è commesso nell'esercizio di attività bancaria e finanziaria
to sarà l’importo delle opera­
zioni Iva o del reddito imponi­
Esclusione della punibilità
ART. 19 BIS
bile e più l’importo delle fattu­
La punibilità è esclusa quando l'importo delle imposte sui redditi evase non è
(nuovo)
re false non costituente reato
superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato o l'importo dell'Iva evasa non è
sarà maggiore.
superiore al 3% dell'Iva dichiarata. Per tali fatti sono raddoppiate le sanzioni di
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cui al decreto legislativo 471/1997
LE INIZIATIVE
Il convegno
IL 29 GENNAIO
A Telefisco 2015
i chiarimenti
su legge
di stabilità
e nuove sanzioni
T
orna l’appunta­
mento annuale di
Telefisco: il 29 gen­
naio 2015 imprese e profes­
sionisti potranno appro­
fondire tutte le tematiche
legate alle novità fiscali in­
trodotte dalle manovre
per il 2015. Gli esperti del
Sole 24 Ore illustreranno,
durante l’annuale conve­
gno giunto ormai alla
24esima edizione, le novi­
tà fiscali che interessano
imprese e professionisti.
Attenzione puntata, dun­
que, sulle novità che saran­
no previste dalla legge di stabilità per il 2015 appena approvata dal Parlamento, sulle disposizioni attuative della delega per la riforma fiscale, a partire dall’abuso del diritto e dalla riforma
delle sanzioni penali, oltre che sulle novità in materia di contabilità e sulle proce­
dure per il rientro dei capi­
tali dall’estero disciplinate
dalla legge 186/2014 in vigo­
re dal 1° gennaio 2015 che in­
troduce, tra l’altro, il reato di autoriciclaggio. E, anco­
ra, sotto esame a Telefisco
2015 anche le novità in ma­
teria di e­commerce che prenderanno il via l’anno
prossimo e spazio anche
alle novità introdotte dal
decreto semplificazioni. A
cominciare da quelle sul­
l’Iva con la modifica delle
regole per le richieste di
rimborsi e dall’iscrizione
immediata al Vies, per arri­
vare a quelle sulle comuni­
cazioni (black list, lettere
d’intento e Intrastat). Con
un approfondimento sulle conseguenze per profes­
sionisti e intermediari abi­
litati sull’introduzione del­
la dichiarazione dei redditi
precompilata e della certi­
ficazione unica per i sosti­
tuti d’imposta che conterrà
anche i redditi di lavoro au­
tonomo.
Come negli anni passati,
sarà possibile seguire i la­
vori di Telefisco presso
una delle sedi collegate, di­
stribuite su tutto il territo­
rio nazionale. Banche, Or­
dini professionali e orga­
nismi associativi locali
possono diventare partner
del Sole 24 Ore e attivare
una sede di Telefisco nella
propria città: tutte le infor­
mazioni per aderire sono
disponibili all’indirizzo
www.ilsole24 ore.com/te­
lefisco. In alternativa è pos­
sibile chiamare il numero de­
dicato 02. 349732 09 oppure scrivere una mail alla casella [email protected]. Per diventare partner di
Telefisco 2015 è necessa­
rio mettere a disposizione
una sala convegni di dimensioni sufficienti (da
50 a mille posti) per giove­
dì 29 gennaio e il pomerig­
gio del giorno precedente
(per l’allestimento e le prove tecniche di colle­
gamento). © RIPRODUZIONE RISERVATA