Del 24 Ottobre 2014 Estratto da pag. 5 Nuovo Eib, sarà sfida fra «big» Fra i progettisti i bresciani Cremonesi, Fermi, Papa e Aegis accanto a 5+1 Immobiliare Fiera e Comune sperano in uno sconto: ci sono solo 6,3 milioni Le imprese ci sono, i progetti pure. Ora la sfida sarà farsi bastare i soldi disponibili per riqualificare il «ciambellone» Eib e farne un palazzetto dello sport da 5mila posti, con classificazione «gold», vale a dire buono per le gare internazionali. Questa era la scommessa dell’amministrazione Del Bono e (anche) su questo si misurerà il successo (o meno) dell’operazione. Mercoledì è scaduto il bando di gara per l’appalto integrato, progettazione esecutiva e lavori. Quattro le proposte arrivate. Ieri mattina, in Camera di commercio, l’apertura delle buste. La prima proposta è arrivata dalla Montagna Costruzioni di Pesaro, impresa nata oltre 100 anni fa e che in città si sta già occupando dell’ampliamento della clinica Sant’Anna; i progettisti vedono come capofila lo studio Crew di Lamberto Cremonesi (tra i suoi lavori le stazioni della metropolitana di Brescia) affiancato dalla società di progettazione Intertecnica e dallo studio Fermi. La seconda proposta è della Italiana Costruzioni di Roma che nel suo portfolio vanta opere come il Maxxi e la Torre Orizzontale della Fiera di Milano; il ridisegno del «ciambellone» in questo caso è affidato allo studio 5+1 di Genova, dalla cui matita sono usciti la nuova sede dell’agenzia spaziale italiana, a Roma, la Torre Orizzontale di Rho e il complesso «Life», in città. La terza busta porta invece il marchio Unieco, colosso delle cooperative edilizie con sede a Reggio Emilia, uno dei soci costruttori di Brebemi; il progetto è firmato dallo studio Aegis di Brescia, lo stesso che ha elaborato la riqualificazione dell’ex Poliambulanza e le Tre Torri di via Flero. L’ultimo plico è arrivata da Roverbella, in provincia di Mantova, ed è a nome della Coghi spa, impresa nata nel 1966 e che all’attivo ha residenze nel mantovano, il centro natatorio di Suzzara, il plesso scolastico di Solferino. Il ridisegno del PalaEib è affidato alla Ital-Engineering di Eliseo Papa, specializzata nella progettazione di impianti sportivi, dallo stadio di Tirana al velodromo di Montichiari. Ieri si è proceduto alla verifica documentale, per controllare che i candidati avessero i requisiti per partecipare alla gara. Le buste con il progetto e l’offerta economica sono rimaste sigillate. Sarà la commissione di tecnici nominata dall’Immobiliare Fiera a valutare le proposte. Il lavoro dovrebbe durare un mese in modo che per fine anno si arrivi all’aggiudicazione dei lavori. Il cantiere dovrebbe partire a inizio 2015 e chiudersi nella primavera 2016. Per ora il presidente dell’Immobiliare Carlo Massoletti si è detto soddisfatto della «qualità» delle imprese e della «serietà» dei progettisti. «Peccato solo non ci siano imprese bresciane» ha commentato l’assessore Michela Tiboni. Resta poi il nodo risorse. L’operazione prevede che l’Immobiliare ristrutturi a sue spese il «ciambellone» per poi girarlo alla Loggia in cambio degli oneri d’urbanizzazione non ancora versati. Il problema è che il bando, articolato in due lotti, vale in tutto 8,8 milioni. La fidejussione bancaria della Fiera (in pratica le risorse disponibili) si fermano a 6,3 milioni. Il «debito» con il Comune si chiude con il valore del «ciambellone», ma per pagare i lavori bisogna farsi bastare i 6,3 milioni. Ecco perché si spera in un consistente ribasso d’asta. «L’auspicio è che si possa chiudere tutto subito» ha spiegato Franco Bettoni, ad dell’Immobiliare. «Siamo fiduciosi» ha aggiunto Tiboni. Altrimenti si dovranno lasciare indietro alcuni lavori (e quindi la certificazione «gold») o la Loggia dovrà mettere di tasca propria le risorse mancanti. Davide Bacca
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