Parrocchie Formica, Campiglio Tariffa Regime Libero “Poste Italiane Spa” - Spedizione in abbonamento Postale -70% DL 353/2003 (conv. In.L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB MODENA Iscr. al Trib. di Mo. n. 1333 (05/07/96) - Dir. Resp. Mons. Franco Borsari - N. 12 - MARZO 2014 - Parroco Don Stefano Andreotti cell. 334.89.59.816 Due parole da Formica In questi mesi a Formica e Garofano abbiamo cercato di migliorare le strutture delle due chiese. A Formica sono stati riparati i tetti della chiesa e della canonica che facevano acqua e le relative grondaie. Poi è stato rifatto l’impianto di riscaldamento del salone della canonica, sdoppiato il riscaldamento della chiesa e delle aule adiacenti, messo a norma l’impianto elettrico della chiesa, rifatta la centrale termica e la relativa canna fumaria per un totale di 30.000 Euro. Grazie all’aiuto di tanti altri volontari è stato possibile anche rimettere in ordine e isolare termicamente i due solai della canonica e delle aule e del salone a fianco della chiesa, restaurare i banchi e le panche della chiesa, imbiancare la canonica, il salone e le aule di fianco alla chiesa levigare e lucidare il pavimento della chiesa. Rimangono altre opere da realizzare e confidiamo nella già collaudata e puntuale generosità di tanti parrocchiani e volontari. A Garofano invece sono state ripulite le grondaie gratuitamente dal signor Franco Ruzza, ripulito il soffitto della canonica e grazie all’amministrazione del Comune di Savignano per l’interessamento e il personale sostegno della Signora Valdimira Gozzoli, assessore presso il comune, è stato possibile illuminare la Chiesa del Garofano dall’esterno. Il signor Natale Vandini infatti ha gratuitamente scavato il tratto di collegamento per portare la corrente elettrica ai due fari a basso consumo. E’ stato possibile anche riverniciare le due porte esterne della chiesa e tutti gli scuretti della canonica, speriamo di potere rimodellare anche l’intonaco della chiesa affetto dall’umidità e ristuccare il pavimento. Oltre a questa fase di riordino e messa a norma dei vari impianti, speriamo di procedere bene con la squadra di calcio US Formica, il laboratorio creativo del lunedì pomeriggio per i bambini delle scuole Una voce da Campiglio-Pratomaggiore A Pratomaggiore tutto sembra tranquillo e procedere per il meglio. Grazie all’aiuto dei nostri giovani, di alcuni parrocchiani e degli studenti della scuola di Agraria Spallanzani, è stato possibile completare la potatura della lunga siepe dietro alla Chiesa e le piante del giardino di fronte alla Chiesa. E’ stato possibile anche ripulire i fossi per il defluire dell’acqua piovana che a volte fuori usciva nella parte privata di via Per Sassuolo, riordinare la cantina con una nuova scaffalatura “solida e fatta in casa” per potere meglio collocare alcune suppellettili della sagrestia e collocate dietro all’altare. In previsione ci stiamo preparando ad una ristrutturazione della sagrestia più funzionale e ordinata. Si è costituito un nuovo gruppo di mamme per la pulizia mensile della chiesa e uno speculare gruppo di mamme dedito soprattutto a confezionare torte e dolci per mercatini di volta in volta per scopi diversi. L’ultimo mercatino del 16 febbraio scorso ha reso 750 Euro che ha permesso l’acquisto di generi alimentari da aggiungersi a quelli ricevuti durante la raccolta alimentare del 22 febbraio presso i supermercati di tutta la provincia. Procede il restauro dei banchi della chiesa per opera di alcuni amici volontari di Fiorano, la pianificazione per la riparazione del tetto della chiesa e altre opere minori di manutenzione ordinaria. E’ stato possibile anche installare due striscioni per indicare la locazione della chiesa di Pratomaggiore sulla via per Sassuolo nel giardino della parrocchia. Il bene sembra procedere per il meglio cercando di ridurre gli sprechi e riciclare gli oggetti usati, infatti sia a Pratomaggiore che a Formica si continua a raccogliere scarpe, vestiti giochi usati, tappi di plastica e tutti i tipi di metalli ad eccezione di frigoriferi e mobili. Al termine dell’autunno sono state completate le opere murararie per impermeabilizzare la terrazza adiacente alla sagrestia della Chiesa di Campiglio e la sottostante cantina. Questi gesti potrebbero sembrare semplici come in realtà sono, ma ci auguriamo che siano in realtà simbolici del nostro modo di essere cristiani e solidali con le diverse realtà del territorio. Un riuso dei vari materiali per valorizzarli prima che vengano dismessi completamente, fa parte del nostro modo di essere cristiani e responsabili del creato. In futuro speriamo anche di organizzare pranzi o cene suddividendo per vie gli invitati e così dare un piccolo contributo al territorio della parrocchia nel favorire che i vicini di casa si sentano ancora più vicini tra di loro e anche alla nostra realtà parrocchiale. elementari, il corso di ricamo del sabato pomeriggio, un futuro corso di taglio e cucito nonché l’apertura di un ambulatorio infermieristico per effettuare iniezioni intramuscolari, medicazioni, controllo della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo (per appuntamento) per opera di alcune infermiere dell’ospedale di Vignola. Per informazioni rivolgersi a Cristina tel. 347.8908054 oppure ad Antonella tel. 334.7822515 Procede bene la raccolta di scarpe, vestiti, giochi, tappi di plastica e metalli ad eccezione di frigoriferi e mobili. Tutto questo nel tentativo di essere presenti sul territorio di Formica-Garofano e zone limitrofe secondo un autentico stile cristiano di servizio gratuito. Grazie a tutti, D.Stefano Hai gioca oli, abiti, scarpe o accessori in buono stato che non usi più? E tappi di plastica? Portali in Parrocchia! Hai voglia di aiutare gli altri? Vuoi fare volontariato in Parrocchia? Contatta il parroco Don Stefano o vieni in Parrocchia Grazie a tutti, D.Stefano 1 Arte e Cultura Il famoso dipinto “La conversione di San Paolo” eseguito dal Caravaggio, è stato realizzato all’età di trent’anni ed è custodito presso la Chiesa di Santa Maria del Popolo in Roma, all’interno della Cappella Cerasi. La tela, di grandi dimensioni, è stata dipinta poco dopo quella presso la Chiesa di San Luigi dei Francesi in Roma, per la Cappella Contarelli. La grande tela (2.30x1.75 mt) propone la conversione sulla via per Damasco. Inconsueta l’ambientazione: la scena è una semplice stalla, una postazione poco prima la città cui Saulo era diretto. Testimoni della vicenda soprannaturale: il cavallo, che occupa più della metà del dipinto, un anziano palafreniere che appena s’intravede sulla destra del dipinto, dietro il muscoloso collo possente del destriero. Paolo, invece, è riverso a terra, rappresentato nell’istante successivo a quella «luce del cielo –che - gli folgoreggiò intorno» abbattendolo al suolo. L’ambientazione poverissima, spoglia tanto da parere ai suoi contemporanei perfino blasfema; invece è la luce la vera ed autentica costruzione del dipinto che fa la protagonista principale del teatro della vicenda. Manifestazione della divinità, di semplici azioni quotidiane; è un farsi prossimo del Dio nella storia nella semplicità. In questa tela proviene dall’alto, una sorta di folgore divina, che squarcia la tenebra del paganesimo, dell’indifferente, del persecutore, del calunniatore. Quest’elemento cardine colpisce Saulo che cade; tutto è specchio di quella Fonte, ogni superficie, il bel mantello porpora di Saulo, il mantello pezzato del cavallo, i piedi nudi dell’anziano scudiero. Tutto si impressiona di quella luce, riverbera di quella potenza. Ma non è il mero significato simbolico che impressiona, bensì l’inquietante realismo di un corpo non ancora completamente caduto. Si scorge il moto ancora attivo delle gambe, inclinate, le braccia alzate, gli occhi accecati dalle palpebre chiuse in segno di difesa da quel bagliore. E’ un crescendo: la spada alla sinistra affrancata alla cinta è lontana, non può difenderlo, è lì al suo fianco predata come il padrone. Sbigottiti per lo stupore gli attori di questa scena e anche noi osservatori. Il cavallo è in una posa singolare: l’anteriore destro è rialzato, d’istinto per non calpestare il cavaliere caduto. Mentre il palafreniere è anch’egli accecato dalla folgore divina che ha colpito Saulo, l’unico testimone, cosciente ma impossibilitato a comunicare la dinamica dei fatti, è il cavallo con l’occhio aperto e rivolto al suo cavaliere. Nella prima versione del dipinto, rifiutata dai committenti, la scena presentava il Salvatore nel momento in cui chiedeva «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Mentre nella versione ultima, quella a noi giunta la presenza della divinità è ancora più accorata, resa nell’assenza, che ci fa percepire la fragilità di Paolo [iv] di fronte alla soprannaturale maestosità della Manifestazione celeste. La vita di Caravaggio Una vita movimentata come poche, vissuta intensamente e senza sosta. Ottenne gloria ed onori, si guadagnò l’affetto e la protezione dei potenti. Conobbe la fuga, la paura, il disonore, il disprezzo. Cercò la rissa, la violenza e lo scontro. E la sua morte sembra uno scherzo della storia. Michelangelo Merisi nacque nel 1571. Non è certo se il luogo di nascita sia stato Milano o Caravaggio, un paese in provincia di Bergamo, dove la famiglia si era trasferita per sfuggire alla peste. E’ sicuro comunque che egli si firmò sempre Michelangelo Merisi da Caravaggio, per questo meglio conosciuto semplicemente come Caravaggio. Perse il padre prestissimo e la madre quand’era ancora un giovane ventenne. Dopo essersi liberato dei beni di famiglia e dopo i primi contatti con la pittura, nel 1592 lasciò definitivamente la Lombardia e si trasferì a Roma. Qui trascorse qualche tempo come apprendista, presso la bottega di Lorenzo il Siciliano e poi in quella del pittore Antiveduto Grammatica. A 23 anni entrò nella bottega del Cavalier d’Arpino: un pittore molto apprezzato nella Roma del tempo. Qui Caravaggio dipinse una grande quantità di nature morte con fiori e frutta. Il 1595 è l’anno della svolta. La vita di Caravaggio cambiò quando conobbe il Cardinale Francesco Maria del Monte, il primo a comprendere il grande talento del pittore. Sotto la sua protezione, Caravaggio otterrà numerose committenze e la sua fama si diffonderà per tutta la capitale. Il Cardinale non solo gli commissionò un gran numero di opere private, per sé e per gli amici, ma gli fece anche ottenere le prime committenze pubbliche. Il rapporto di Caravaggio con le 2 committenze pubbliche e con i soggetti sacri fu però sempre controverso: moltissime pale d’altare e opere a tema sacro che gli erano state commissionate furono poi rifiutate. Il modo in cui egli dipingeva affascinava i suoi contemporanei ma ciò che egli dipingeva, la vividezza e la schiettezza con cui lo faceva era troppo “umana” per essere accettata come oggetto di devozione e venerazione. Così accadde anche per le prime committenze pubbliche con La Conversione e il Martirio di San Matteo. La sua attività artistica fu sempre ostacolata dal carattere del pittore. Assiduo frequentatore di taverne e luoghi poco raccomandabili, era spesso al centro di risse e schiamazzi. La sicurezza con cui ostentava un talento non comune e la facilità con cui scivolava nella violenza gli procurarono non pochi problemi. Ma nel 1606, durante una rissa in cui anch’egli rimase ferito, Caravaggio uccise Ranuccio Tommasoni, con cui aveva già avuto altre discussioni precedenti. L’omicidio gli procurò la condanna alla decapitazione. L’unica cosa che potè fare fu fuggire immediatamente da Roma. Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio è a Napoli. Qui venne accolto con tutti gli onori che accompagnavano la sua grande fama di pittore. Molti furono i committenti e gli ammiratori, notevole la sua influenza sulla pittura napoletana. Tra le tante opere di questo periodo, vale la pena di ricordare i Sette Atti di Misericordia e il Davide con la Testa di Golia. Nel 1607 Caravaggio parte per Malta. Qui conosce il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri, che gli fece anche da modello per alcune tele. Il 1 dicembre dello stesso anno ne fu allontanato: probabilmente giunse a Malta la notizia della condanna a morte che pendeva sulla sua testa. L’espulsione fu motivata definendo Caravaggio un uomo” foetidum et putridum”( fetido e putrido). Caravaggio si spostò allora in Sicilia. Tra il 1608 e il 1609 fu a Messina, a Catania e a Palermo. In Sicilia Caravaggio lavorò molto e molto velocemente. E’ probabile che egli non si sentisse sicuro. La condanna a morte infatti diceva che chiunque avrebbe potuto decapitarlo in qualsiasi momento: sull’isola egli temeva per la sua vita. In questo periodo dipinse il Seppellimento di Santa Lucia e la Resurrezione di Lazzaro. Lasciata la Sicilia, ritornò a Napoli, ospitato dalla Marchesa Costanza Colonna. L’ultimo periodo della vita di Caravaggio è alquanto rocambolesco, in linea, del resto, con tutta la sua vita. Caravaggio infatti venne a sapere della possibilità che la sua condanna a morte fosse revocata dal Papa Paolo V. Si imbarcò segretamente su un traghetto diretto a Porto Ercole, in Toscana: voleva arrivare a Palo, in territorio papale. Ma, per errore, venne arrestato. Rilasciato, tornò a Porto Ercole nel tentativo di recuperare i suoi beni, compresa la tela che gli era necessaria come merce di scambio per la sua libertà. Ma purtroppo la sua nave era già ripartita. In preda alla febbre e alla disperazione per veder svanire le sue speranze di salvezza, Caravaggio vagò delirante sulla spiaggia di Porto Ercole dove morì, a soli 39 anni, il 18 luglio del 1610. Pochi giorni dopo, giunse a Napoli la lettera che lo sollevava dalla condanna. ANAGRAFE CAMPIGLIO PRATOMAGGIORE Defunti Sandoni Dimer Gherardini Serafina Sacchi Laura Salsi Lina Preti Franco Corni Domenico Menabue Dante Carboni Renzo Zanatoni Gemma Pifferi Leonetto Castagnini Bruna Taliani Ada Camureti Lina Fiorini Alfonso Venturelli Cesarina Ferrari Azelia Ferrari Michele Orlandi Genoeffa Solmi Lucia Credi Luisa Aloisio Giuseppe Baraccani Adriana 02/01/2013 02/02/2013 07/03/2013 29/03/2013 17/04/2013 13/05/2013 18/06/2013 19/06/2013 26/08/2013 30/08/2013 30/08/2013 10/10/2013 21/10/2013 27/10/2013 11/11/2013 19/11/2013 22/11/2013 24/11/2013 03/12/2013 13/12/2013 21/12/2013 23/12/2013 Battezzati Marano Beatrice Paraluppi Chiara Soci Riccardo Clò Eleonora Lucia Samuele Ori Anastasia Galli Tommaso Pizzirani Leonardo Magni Alice Di Rosa Vanessa Passini Sara Rossi Filippo Pizzirani Eleonora Graziosi Andrea Provesti Nicole 16/02/2013 14/04/2013 11/05/2013 26/05/2013 26/05/2013 10/06/2013 23/06/2013 30/06/2013 31/08/2013 08/09/2013 08/09/2013 15/09/2013 10/11/2013 17/11/2013 08/12/2013 Calendario Liturgico ANAGRAFE FORMICA Defunti Palazzi Valter Raimondi Claudio Maresca Carmela Rapini Oreste Clò Giorgio Raimondi Ines Calzolari Marisa Vallicelli Ambellina Bernabei Floriana Tebaldi Giulio Pengo Roberta Magnani Ettore Flandi Renato Rosi Armida Gasparini Lorenza Caiti Vittorio Gozzoli Luciano Ricci Margherita Ropa Albina Destantini Giovanni Chiodi Aggeo Viesti Francesco Polo Carrara Rina Sermolini Bice Galassi Sergio Fraulini Alfredo Roli Nino Bertanti Dario Artioli Emma Fraulini Gino 09/01/2013 20/01/2013 21/01/2013 12/02/2013 15/02/2013 18/02/2013 02/03/2013 23/03/2013 29/04/2013 30/04/2013 04/05/2013 18/05/2013 20/06/2013 06/07/2013 09/07/2013 10/07/2013 24/07/2013 29/07/2013 05/08/2013 06/08/2013 13/08/2013 15/08/2013 23/08/2013 03/09/2013 08/09/2013 04/10/2013 13/10/2013 26/10/2013 28/11/2013 06/12/2013 Battezzati Galassi Alex Ingordini Miriam Rovinalti Demid Roli Sofia Torreggiani Ludovica Bonfiglioli Anita Mastrostefano Lucia Montanari Ginvevra Sadda Martina Balugani Giorgia Masini Giulia Prato Emanuele Clò Mattia Poletti Filippo Poletti Veronica Nozzi Eufemia Kalinowski Matteo Karol Cappa Edoardo Cimarosa Rebecca 03/03/2013 07/04/2013 07/04/2013 28/04/2013 18/05/2013 19/05/2013 02/06/2013 15/06/2013 16/06/2013 29/09/2013 29/09/2013 26/10/2013 27/10/2013 16/11/2013 16/11/2013 30/11/2013 22/12/2013 24/12/2013 25/12/2013 Campiglio - Pratomaggiore 11 Aprile Via Crucis a Campiglio ore 20:45 per le vie del Borgo Antico 13 Aprile Domenica delle Palme ore 11:15 S.Messa e benedizione degli ulivi 17 Aprile Giovedì Santo ore 20:30 S.Messa e lavanda dei piedi 18 Aprile Venerdì Santo ore 20:30 Liturgia della Passione e consegna della Croce 19 Aprile Sabato Santo dalle ore 14:00 alle ore 16:00 benedizione delle uova e confessioni ore 20:30 Veglia Pasquale 20 Aprile S.Pasqua ore 11:15 S.Messa a Pratomaggiore; ore 16:00 Messa presso la casa di riposo Sagittario; ore 18:00 S.Messa a Campiglio. 1 Maggio S.Cresime ore 11:15 a Pratomaggiore nel mese di Maggio ore 20:30 recita del rosario in parrocchia a Pratomaggiore, alle Tavernelle e a Campolongo. 4 Maggio ore 16: 30 da Campiglio processione del voto di S.Croce e ritorno a Campiglio per la S. Messa alle ore 17:30. ore 19:30 cena insieme ore 20:30 serata musicale. 11 Maggio Celebrazione della Prima Comunione ore 11:15 a Pratomaggiore 17 Maggio Conclusione anno catechistico 28 Maggio ore 20:30 S. Messa a Pratomaggiore e conclusione del mese di Maggio 22 Giugno Domenica del Corpus Domini ore 18:00 S. Messa a Campiglio e processione Eucaristica 3 U.S. Formica un nome, una squadra... 21 Luglio 2013. Per molti è una semplice data, ma per altri è il giorno di un nuovo inizio. Sì, ed è proprio questo che è successo nell’oratorio della Formica (frazione di Savignano sul Panaro). Tutto ebbe inizio con un folle pensiero di due giovani, ai quali venne l’idea di fare di un gruppo grezzo, disunito e disordinato di ragazzi, una squadra che li unisse sotto la bandiera della correttezza, dell’amicizia e soprattutto del divertimento. A pensarci bene si può tranquillamente ammettere che all’inizio non c’era molta fiducia nel progetto, e le difficoltà incontrate nel cammino sono state tante, ma la buona volontà dei due giovani Mister ha permesso di far sì che l’oratorio si trasformasse in un luogo in cui si poté formare una vera squadra da calcio. Parlando con i ragazzi di questa iniziativa, essi si sono rivelati molto disponibili e con l’aiuto di un terzo Mister, di due adulti e soprattutto del permesso concesso dal Don, il disegno ha cominciato a prendere forma. Ora sono passati circa sette mesi da quando tutto cominciò, e i passi avanti fatti della U.S. Formica hanno portato i loro frutti. Passo dopo passo la nostra squadra si sta rafforzando grazie alla buona volontà impiegata dal comitato della U.S. Formica e dai ragazzi membri del Team. Tuttavia non toglie il fatto che abbiamo ancora molto da imparare e soprattutto da fare. Abbiamo affrontato squadre d’alto livello come L’Olimpia, Il Valsa e la Vignolese e nonostante abbiamo incassato un bel numero di reti, l’atmosfera che si insegna è quella di non gettare mai la spugna, perchè un vero vincitore è colui che cade dieci volte e si rialza undici. Nessun giovane allievo viene “scartato” come succede in altri posti; tutti hanno il diritto di giocare e divertirsi stando in armonia. Le nostre regole e valori sono semplici: rispetto per tutti, allenamento con serietà, serenità nello stare insieme e correttezza tra le persone. Concludiamo l’articolo dicendovi di essere orgogliosi di aver fatto diventare quello che è oggi la U.S. Formica Calcio. Fare catechismo oggi: gioia o tristezza? Insegnare il catechismo significa proporre ai ragazzi e ad adulti lo stile di vita che, sull’esempio affascinante di Gesù, Dio Padre chiede a ciascuno di noi di seguire: amare Lui e il prossimo. Per noi catechiste, preparare l’incontro per i fanciulli che ci vengono affidati è un impegno bellissimo perché scopriamo sempre più quanto è grande l’amore di Dio per noi! Egli ci rende suoi figli con il Battesimo, ci fa cristiani adulti capaci di agire nella Chiesa come suoi testimoni (Cresima), ci fa commensali alla sua Mensa (Eucaristia), è pronto ad abbracciarci dopo i nostri peccati (Confessione). Ogni sabato, trasmettere la gioia di sentirsi amati da Dio così gratuitamente diventa invece sempre più faticoso: a mano a mano che i ragazzi crescono in età non sono più capaci di ascoltare, non hanno rispetto delle catechiste e nemmeno dei compagni in difficoltà che a volte arrivano a mortificare. Allora ci chiediamo: noi adulti, famiglie, parrocchia, scuola, società, abbiamo a cuore l’educazione morale e religiosa dei nostri giovani? Facciamo tutto il possibile per incoraggiarli e sostenerli durante il loro percorso di crescita spirituale, come facciamo per la scuola, lo sport, il tempo libero? Fondamentale per noi catechiste è la collaborazione dei genitori: che si interessino di ciò che i loro figli fanno a catechismo, che partecipino alle celebrazioni, che prendano parte alla vita parrocchiale, che accompagnino i figli nella preparazione dei Sacramenti. Impegniamoci ad essere per loro esempi validi di convivenza civile. Le catechiste di Formica Parrocchia Santi Angeli Custodi Formica presso la parrocchia di Formica, via Tavoni, 275 sarà disponibile un servizio gratuito offerto da infermiere professionali per iniezioni intramuscolari medicazioni controllo pressione arteriosa controllo stick glicemico consulenza infermieristica in generale Le infermiere riceveranno per appuntamento rivolgersi a: Cristina 347 8908054 Antonella 334 78 22 515 Calendario Liturgico Formica 13 Aprile 2014 Domenica delle Palme ore 10:00 S.Messa e benedizione degli ulivi 20 Aprile 2014 S.Pasqua ore 9:00 S.Messa a Garofalo ore 10:00 S. Messa a Formica 17 Aprile 2014 Giovedì Santo ore 20:30 S.Messa e lavanda dei piedi 4 Maggio 2014 ore 10:00 Messa di Prima Comunione 18 Aprile 2014 Venerdì Santo ore 16:00 liturgia della Passione ore 20:30 Via Crucis 19 Aprile 2014 Sabato Santo dalle ore 15:00 alle ore 17:00 Benedizione delle uova e confessioni ore 20:30 Veglia Pasquale 10 Maggio 2014 Conclusione anno catechistico 31 Maggio 2014 ore 20:30 chiusura del mese della Madonna, processione da Formica a Garofalo ABITI USATI, SCARPE USATE, SVUOTA CANTINE Telef. Don Stefano 334 89 59 816 4
© Copyright 2024 ExpyDoc