Indice cartella stampa Fieragricola 2014 Fieragricola guarda a innovazione e sostenibilità nei campi, evento trasversale al comparto e sempre più internazionale.……………………………………………………………………………………………….….p. 2 Fieragricola, la mappa del quartiere fieristico………………………………………………………………….…..p. 4 Fieragricola, la grande sfida della meccanica agricola italiana, le novità: vigneto, frutteto e la piattaforma dell’usato…………………………………………………………………………………………………….…...p. 5 Fieragricola, vetrina internazionale delle zootecnia, attenzione alle dinamiche di mercato e dell’asta della bruna……………………………………………………………………………………………………………..p. 6 A Fieragricola bioenergie protagoniste, dal Governo nuove opportunità per il biometano…..p. 8 Latte, il mercato mondiale è positivo e trascina anche l’Italia, a Fieragricola zootecnia e mercati sotto i riflettori……………………………………………………………………………………………………………….……p. 9 A Fieragricola serre idroponiche e colture protette, lotta ai cambiamenti climatici per un’agricoltura più sostenibile………………………………………………………………………………………..…...p. 10 A Fieragricola le innovazioni per un’agricoltura smart, attenzione ai consumi e connessioni web fra le novità………………………………………………………………………………………………………………..p. 11 A Fieragricola il Forum dell’agricoltura sostenibile e QR code, risparmi anche di 150 euro ad ettaro. Italia: concimi -24% in 5 anni…………………………………………………………………………………..p. 13 A Fieragricola le opportunità della multifunzione, agriturismo, fattorie didattiche e sociali per migliorare i redditi …………………………………………………………………………………………………………….p. 14 Intervista a Ettore Riello: «Fieragricola al passo con l’Agricoltura che cambia, innovazione e sostenibilità al servizio delle produzioni»……………………………………………………………………………p. 15 Intervista a Giovanni Mantovani: «Fieragricola potenzia l’internazionalizzazione, approccio concreto per rispondere alle esigenze del settore»..……………………………………………………………p. 16 1 FIERAGRICOLA GUARDA A INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NEI CAMPI EVENTO TRASVERSALE AL COMPARTO E SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Il presidente di Veronafiere, Ettore Riello: «La manifestazione rappresenta una finestra sul futuro dell’agricoltura, sempre più multifunzionale, tecnologica, inserita in un panorama di iniziative dedicate all’agroalimentare Made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly, Enolitech». Il direttore generale, Giovanni Mantovani: «L’agricoltura è un comparto estremamente dinamico e sempre più caratterizzato da un orientamento multiple choice». Innovazione. Sostenibilità. Trasversalità. Internazionalizzazione. Sono i punti cardinali della 111ª edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 6 al 9 febbraio. Con una storia che affonda le proprie radici nel 1898, Fieragricola si prepara ad accompagnare l’ennesima evoluzione del comparto primario, spina dorsale di quell’agroalimentare Made in Italy che vale 250 miliardi di euro e ne esporta 35 nel mondo. I numeri di Fieragricola. Ad oggi sono oltre 1.000 gli espositori - tra diretti e rappresentati - che hanno aderito a Fieragricola 2014 (dati in attesa di certificazione). Nove i padiglioni utilizzati, oltre a 4 aree demo ed espositive esterne. Fra i pilastri della fiera la meccanica agricola, la zootecnia, le energie da fonti rinnovabili in agricoltura, vigneto e frutteto, le agroforniture. Le delegazioni estere provengono da Olanda, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria e Turchia, Russia, Ucraina, Iran, Marocco, Cina e Sudamerica. Sono oltre 600 gli animali in esposizione nel settore zootecnico di Fieragricola; mentre sul fronte della formazione professionale, il calendario di convegni, workshop e seminari prevede più di 90 appuntamenti per gli operatori. La rassegna di Veronafiere dedicata all’agricoltura ha adottato, anche nella cadenza biennale individuata nel 2004, una formula trasversale, ma ad elevato tasso di specializzazione, elementi che la consolidano fra le più importanti manifestazioni a livello europeo. «Fieragricola è da sempre per il mondo agricolo un appuntamento atteso - dichiara il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - e costituisce non soltanto l’evento storico per eccellenza, insieme a Fieracavalli, avendo entrambe 115 anni di storia, ma rappresenta una finestra sul futuro dell’agricoltura, sempre più multifunzionale, tecnologica, inserita in un panorama di iniziative dedicate all’agroalimentare Made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly, Enolitech». «L’agricoltura è un comparto estremamente dinamico e sempre più caratterizzato da un orientamento multiple choice - afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -. Nell’evoluzione che si sta delineando in questi ultimi anni ci sono agricoltori che allo stesso tempo sono allevatori, ma anche produttori di energie da fonti rinnovabili oppure inseriti nella filiera della trasformazione e della vendita diretta. Per questi motivi Fieragricola desidera offrire ai visitatori strumenti di crescita e di informazione su larga scala». Fieragricola si rivolge pertanto ad agricoltori, allevatori, mangimisti, imprenditori delle agro-energie e dell’agriturismo, veterinari, contoterzisti, dealer di macchine agricole, studenti delle scuole superiori e dei Dipartimenti universitari di Agraria. L’evento si caratterizza per un elevato tasso di dinamicità, nell’ottica anche di alimentare l’elemento della spettacolarizzazione, che non può mancare nelle fiere. Aree dinamiche più ampie. Le aree delle prove dei mezzi sono state allargate. Non solo. Per il pubblico saranno predisposte una tribuna coperta e un’arena per la presentazione delle trattrici agricole e delle attrezzature. 2 Come detto, innovazione e nuove tecnologie passano dalla sostenibilità. Un obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie a strumenti quali l’agricoltura di precisione e l’agricoltura blu (conservativa), per rispondere alle esigenze di sostenibilità economica, ambientale e produttiva. Vigneto e frutteto. Fra le novità di Fieragricola 2014, meritano grande attenzione due interi padiglioni (4 e 5), dedicati a vigneto e frutteto, con un’area Forum, uno spazio con trattrici e macchine specializzate per due comparti produttivi (ortofrutta e vino) che, ricorda il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, «esportano nel complesso quasi 10 miliardi di euro». Le altre novità. Fieragricola promuove nel proprio contenitore internazionale strumenti e tecnologie hitech, dalle app per l’agricoltura fruibili su smartphone e tablet, che rappresentano l’ultima frontiera in ausilio a sistemi di guida satellitare o di geoposizionamento. Spazio anche alle colture protette, a quelle in serra, ai sistemi idroponici, con corollari adeguati: film plastici, tunnel, impiantistica, banchi di fertirrigazione/climatizzazione, substrati, centraline meteo, sensori, attrezzature per fumigazione, microrganismi antagonisti, sementi, piantine, portainnesti, fertilizzanti ed agro-farmaci specifici. Agrimeccanica. Quattro padiglioni oltre alle aree esterne, con tutte le grandi case costruttrici presenti, rappresentano uno dei grandi fulcri di Fieragricola. Accanto ai grandi mezzi, alle trattrici e alle moto agricole, alle attrezzature, la componentistica, pneumatici, lubrificanti. «Fieragricola dedica ancora maggiore attenzione al comparto della meccanica agricola - specifica Mantovani - alla luce anche di una sorta di rinazionalizzazione delle grandi case italiane, dopo che negli ultimi 10-15 anni avevano delocalizzato all’estero. Veronafiere è, ancora una volta, il perno per rilanciare un mercato interno che, seppure in flessione, ritorna al centro del business dell’agrimeccanica Made in Italy». Zootecnia. Verona ospita il 13° European Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46ª mostra nazionale della razza Bruna. Evento molto atteso per gli allevatori da latte, l’asta internazionale organizzata da Anarb. Ampi spazi poi per i capi bufalini, avicoli, ovini e caprini. Riflettori accessi anche sulla suinicoltura e i bovini da carne. Fonti rinnovabili. Fieragricola viaggia sui binari dell’energia pulita, con le formule più innovative dell’impresa agricola: bioenergie solide (legno e residui vegetali), biogas, biocombustibili liquidi, cogenerazione, trigenerazione, solare termico e fotovoltaico, eolico, energia dai rifiuti, riciclo. Le agro-forniture. La sostenibilità passa anche attraverso i mezzi tecnici e le agro-forniture, come agrofarmaci e fitofarmaci, fertilizzanti e fertirrigazione, trappole e diffusori di feromoni, mezzi ausiliari, agro-biofarmaci, substrati e sementi, sistemi innovativi per l’attuazione dell’agricoltura sostenibile, vivaismo e genetica vegetale. Strumenti necessari al miglioramento dei risultati colturali in campo, variabile assolutamente non trascurabile per le imprese e le filiere agricole. L’area vede anche la presenza di alta tecnologia di servizio per analisi chimiche, software, ricerca agronomica. Ma anche le nuove necessità delle aziende agricole in tema di assicurazioni, accesso al credito e telecomunicazioni. La mappa. Fieragricola 2014 è stata studiata con un nuovo layout espositivo, in modo da agevolare i visitatori nel proprio percorso, tenuto conto appunto del fatto che i settori merceologici rappresentati sono aumentati. PADIGLIONE 1: La multifunzione dell’azienda agricola; attrezzature e prodotti per la gestione del verde e l’attività forestale. PADIGLIONE 2: Servizi per l’agricoltura. Agrofarmaci, fertilizzanti, sementi, mezzi tecnici per l’agricoltura e consulenza. Colture protette e fertirrigazione. PADIGLIONE 3: Energie rinnovabili in agricoltura. PADIGLIONI 4 e 5: Macchine, attrezzature, prodotti e servizi per la viticoltura e la frutticoltura. PADIGLIONI 6 e 7: Macchine e attrezzature agricole. PADIGLIONE 9: Genetica, mostre e aste animali. PADIGLIONE 11: Tecnologie e prodotti per l’allevamento.AREA ESTERNA A - Area demo: Dimostrazioni tecniche di macchinari e attrezzature (pieno campo e vigneto). AREE ESTERNE B, C e D - Aree espositive e Aree demo: Aree dinamiche delle aziende costruttrici. Dimostrazioni tecniche di macchinari in funzione. 3 Padiglione 1: La multifunzione dell’azienda agricola Attrezzature e prodotti per la gestione del verde e l’attività forestale Area Esterna A: Area demo Dimostrazioni tecniche di macchinari e attrezzature (pieno campo e vigneto) Padiglioni 6-7: Macchine e attrezzature agricole Padiglione 2: Servizi per l’agricoltura Agrofarmaci, fertilizzanti, sementi, mezzi tecnici per l’agricoltura e consulenza Colture protette e fertirrigazione Padiglione 9: Genetica, mostre e aste animali Padiglione 11: Tecnologie e prodotti per l’allevamento Padiglione 3: Energie rinnovabili in agricoltura Padiglioni 4-5: Macchine, prodotti, attrezzature e servizi per vigneto e frutteto 4 Aree esterne B-D-C: Aree espositive e aree demo Aree espositive Aree demo delle aziende costruttrici Dimostrazioni tecniche di macchinari in funzione FIERAGRICOLA, LA GRANDE SFIDA DELLA MECCANICA AGRICOLA ITALIANA LE NOVITÀ: VIGNETO, FRUTTETO E LA PIATTAFORMA DELL’USATO Quattro padiglioni e tutti i più importanti marchi mondiali del settore presenti alla manifestazione. Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Il giro d’affari generato in Italia dalle imprese della meccanica agricola si colloca al primo posto a livello mondiale per gamma di prodotto e al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, per fatturato, pari a 7,5 miliardi di euro». Con quattro padiglioni (4-5-6-7) e la presenza di tutti i più importanti marchi mondiali del settore tra i quali John Deere, Case IH, New Holland, Same Deutz-Fahr, Agco (Fendt, Massey Ferguson), Argo Tractors (Landini, Mc Cormick, Valpadana), Claas, Goldoni, Bcs, Merlo, Krone, Maschio Gaspardo, Antonio Carraro, Berti Macchine Agricole, Manitou, Marchetti Macchine Agricole, Caffini, Breviglieri, Dieci - la meccanica agricola è l’asse portante di Fieragricola di Verona (111ª edizione, 6-9 febbraio). «Lo scenario nel quale la meccanica agricola si sta muovendo è in evoluzione e dimostra che anche in questo comparto il Made in Italy è decisamente ricercato e apprezzato - afferma il presidente di Veronafiere, Ettore Riello -. Prova ne è che, dopo anni in cui l’espansione sui mercati esteri è andata a braccetto con la delocalizzazione, l’Italia è il paese europeo che ha registrato la percentuale maggiore di backshoring, il ritorno cioè in Italia della produzione». I motivi possono essere individuati in una maggiore specializzazione della manodopera, nel know how superiore alla media, nella flessibilità. Elementi che hanno portato nel tempo il comparto a generare un fatturato di 7,5 miliardi di euro, con performance di export in crescita (+7% nel 2012), a fronte di una flessione - da cinque anni a questa parte costante - che hanno portato le vendite di trattori in Italia al di sotto delle 20mila unità nel 2013. Le ultime elaborazioni di FederUnacoma, sindacato di rappresentanza dei costruttori, aderente a Confindustria, sulla base dei dati del ministero dei Trasporti, indicano che anche nel 2013 le immatricolazioni di trattori sono scese dell’1,7%, con 19.017 mezzi registrati. In uno scenario complessivamente in flessione, è in attivo il bilancio per le mietitrebbiatrici che, probabilmente anche sulla spinta delle esigenze di raccolta legate alla filiera delle biomasse energetiche, chiudono l’anno con una crescita del 13,9 per cento. «Ciononostante - analizza il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - il giro d’affari generato in Italia dalle imprese del settore si colloca al primo posto a livello mondiale per gamma di prodotto e al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, per fatturato. Fieragricola, manifestazione internazionale con una forte attenzione all’eccellenza Made in Italy, può essere senza dubbio un trampolino per spingere sulla specializzazione e sulle nuove gamme di prodotto, sempre più caratterizzate da elevata tecnologia, interazione con tablet e smartphone, sistemi di precisione satellitare per un’agricoltura più sostenibile». Le richieste dei costruttori. Per rilanciare il mercato su scala nazionale, i principali costruttori di macchine agricole a livello mondiale hanno chiesto - alla vigilia di Fieragricola - di declinare in fretta l’applicazione della Politica agricola comune (Pac) a livello italiano. Un appello che il ministero delle Politiche agricole e le Regioni hanno raccolto con senso di responsabilità, definendo lo scorso 16 gennaio il riparto delle risorse destinate a livello territoriale. Allo stesso tempo, le case costruttrici hanno rilanciato l’idea di prevedere specifici bandi per l’innovazione in agricoltura aperti anche alle imprese agromeccaniche, alla luce anche del ricorso sempre maggiore che le imprese agricole fanno dell’agricoltura in outsourcing, stimata (fonte: Nomisma) in quasi 4 milioni di giornate nelle aziende agricole. 5 La meccanizzazione a Fieragricola. A Fieragricola 2014, si presenta la meccanica agricola nel suo insieme. Accanto ai grandi mezzi, alle trattrici e alle moto agricole, i visitatori potranno trovare attrezzature, componentistica, pneumatici, lubrificanti. Vigneto e frutteto. Fra le novità legate alla meccanizzazione che i visitatori troveranno a Fieragricola, due interi padiglioni dedicati a vigneto e frutteto, con trattrici specializzate, trattori isodiametrici e cingolati, oltre ad attrezzature, prodotti e vivaismo per due comparti ad alto tasso di specializzazione. Vigneto e frutteto, in termini di export, generano complessivamente un fatturato di oltre 10 miliardi di euro. I costruttori italiani sono leader a livello mondiale nei segmenti ad alto tasso di specializzazione, come vigneto e frutteto, con un mercato fortemente export-oriented, considerato che oltre il 70% dei mezzi viene venduto al di fuori dei confini italiani. A Fieragricola le innovazioni specifiche sono, in particolare, legate alla meccanica finalizzata alla gestione dell’intero ciclo di vita della pianta, compresa la distribuzione dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari. Il comparto ha come obiettivo quello della meccanizzazione integrale del vigneto, per limitare al massimo l’intervento umano. Un traguardo che si potrebbe raggiungere, ha ipotizzato il prof. Domenico Pessina, docente di Meccanica agraria e Meccanizzazione viticola all’Università di Milano, «in un decennio, forse meno, a patto che la sostenibilità diventi davvero una priorità effettiva dell’azienda agricola». Tutti i giorni, poi, i visitatori potranno partecipare ad un corso di «potatura dolce», realizzato da Fieragricola in collaborazione con L’Informatore Agrario, con l’obiettivo di preservare la salute della vite, allungarne il ciclo di vita e migliorarne la produttività. Più aree dinamiche. Sono state anche potenziate, a Fieragricola, le aree dinamiche, attrezzate con una tribuna coperta e un’arena per la presentazione al pubblico delle trattrici agricole e delle attrezzature. Consapevoli che anche la parte dello show gioca un ruolo prioritario in una fiera internazionale del settore primario. Focus sull’usato. Grande attenzione è poi assicurata al settore dell’usato, che in Italia si stima che riguardi ogni anno la compravendita di circa 32mila trattrici, per un valore intorno ai 2,8 miliardi di euro. La manifestazione internazionale di Verona ha già messo online sul proprio sito (www.fieragricola.it) il servizio Fieragricola Marketplace, una piazza virtuale per la compravendita di macchine e attrezzature agricole nuove o usate, accessori e componentistica, sulla quale potranno essere inseriti gli annunci di vendita e/o visualizzate tutte le occasioni di acquisto, filtrando la propria ricerca per regione, categoria merceologica o prezzo. FIERAGRICOLA VETRINA INTERNAZIONALE DELLA ZOOTECNIA ATTENZIONE ALLE DINAMICHE DI MERCATO E ALL’ASTA DELLA BRUNA Sono oltre 600 gli animali in esposizione all’evento. La genetica e le nuove frontiere della genomica bovina e suina, le tecnologie e i prodotti per l’allevamento e gli eventi nel ring. Nel padiglione 9 sotto i riflettori il 13° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46ª mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna. A Fieragricola (6-9 febbraio) i padiglioni 9 e 11 di Veronafiere sono dedicati alla zootecnia. Sotto la lente, in particolare, la genetica bovina e suina, le tecnologie e i prodotti per l’allevamento, le mostre nel ring e, fra le novità, gli approfondimenti sulla suinicoltura e i bovini da carne e l’asta internazionale dei capi di razza Bruna. Complessivamente, sono oltre 600 gli animali in esposizione all’evento internazionale di Veronafiere dedicato alla zootecnia, fra bovini da latte, bovini da carne, capi bufalini, avicoli, ovini e caprini. 6 L’Associazione italiana allevatori si conferma un partner di Fieragricola (così come di Fieracavalli) estremamente importante. Grazie infatti ad Aia e alle associazioni territoriali e di razza andrà in scena nel ring del padiglione 9 il 13° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46ª mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna. Due eventi che riusciranno, come sempre, a calamitare migliaia di allevatori, alla luce anche del periodo estremamente positivo per il comparto lattiero, che recentemente ha siglato un nuovo contratto di fornitura all’industria, alla cifra record di 44,5 centesimi al litro. Le mostre bovine, inoltre, costituiscono una vetrina di grande rilievo per evidenziare e fare il piano relativo ai progressi della zootecnia sul piano della genetica, della morfologia, dei parametri legati alla produttività, alla longevità e alla funzionalità, ma anche a variabili come la fertilità e, elementi più recenti per la valutazione delle bovine, i valori che mettono in luce la resa in fase di caseificazione. Le mostre bovine. Avrà una forte presenza internazionale il 13° Open Holstein Dairy Show, evento che porta in gara le migliori bovine da latte di razza Frisona. Giudice del confronto sarà Hank Van Exel, proprietario di un’azienda nei pressi di Sacramento, in California, dove alleva circa 1.500 capi, dei quali 300 Jersey. Due anni fa mattatore dell’11° Open Holstein Dairy Show fu l’allevamento mantovano Errera Holsteins di Davide Errera, che conquistò non soltanto il primo premio assoluto, ma anche la palma nelle categorie «Miglior mammella vacche adulte», «Campionessa vacche adulte», la campionessa «Vacche di 2 anni Junior» e il premio «Miglior soggetto per produzione per giorno di vita». Venerdì 7 febbraio, dalle ore 10, si terrà lo Junior Show. Il clou sarà domenica 9, a partire dalle 9,30, con l’evento dedicato alla Holstein. Giovedì 6 febbraio è in programma la giornata dedicata ai ragazzi degli istituti di Agraria, con il coinvolgimento dell’Aia e delle associazioni di razza (dalle 10 alle 18). Venerdì dalle 10 la seconda sessione di valutazioni morfologiche con gli studenti e, a seguire, la 9ª Mostra nazionale Bruna junior club, rivolta agli allevatori baby (e ai giovani animali). Sabato 8 febbraio, via alla 46ª mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, a partire dalle 8,30. Il programma completo di Bruna 2014 a Fieragricola è consultabile sul sito www.anarb.it. L’asta internazionale della Bruna. Novità particolarmente attesa dal mondo allevatoriale è l’asta internazionale della Bruna, in programma sabato 8 febbraio alle 11,30. Saranno venduti 10 lotti di embrioni e animali provenienti dai Paesi della Federazione europea di razza (compresa la Svizzera, una delle realtà dove la Brown Swiss è estremamente radicata sul territorio). Focus suinicoltura. L’allevamento e la filiera dei suini fanno ritorno a Fieragricola, grazie a collaborazioni di rilievo con l’Anas, l’Associazione nazionale degli allevatori di suini, che parlerà, giovedì 6 febbraio (ore 14,30, Galleria dei Signori, padiglioni 11-12) di «Produzioni tipiche e biodiversità: un’opportunità per la sostenibilità e la valorizzazione della suinicoltura italiana». Una iniziativa che si propone di approfondire le peculiarità del sistema suinicolo nazionale, alla luce delle opportunità assicurate dalla salumeria Dop e dalla diversificazione produttiva, con l’obiettivo di valorizzare economicamente l’attività delle filiera. Venerdì 7 febbraio (ore 10,30, Galleria dei Signori, padiglioni 11-12), luci puntate sul convegno che Fieragricola ha organizzato in collaborazione con Anas sul «Benessere degli animali: l’impegno della suinicoltura italiana». Un’opportunità senza dubbio che distingue ulteriormente le peculiarità delle produzioni Made in Italy, ma che ha comportato investimenti onerosi da parte degli allevamenti. Fieragricola e Anas affronteranno le nuove opportunità e le disposizioni normative più recenti, al fine di individuare soluzioni più idonee alla realtà italiana, come ad esempio i materiali manipolabili e l’alimentazione fibrosa delle scrofe asciutte. 7 Venerdì 7 febbraio (ore 14,30 , Galleria dei Signori, padiglioni 11-12), Fieragricola insieme al Crefis (Centro di ricerche delle filiere suinicole), illustrerà gli «Strumenti e le politiche per la valorizzazione delle carni suine: esperienze europee a confronto». Un approfondimento mirato a fornire agli addetti ai lavori le indicazioni, anche a livello internazionale, per riportare in attivo un comparto che vale circa 20 miliardi di euro e registra cifre superiori al miliardi di euro nella fase di esportazione dei salumi. I bovini da carne. La filiera dei bovini da carne è un’altra delle sezioni di rilievo della 111ª edizione di Fieragricola. A Verona saranno presenti le principali razze allevate sulla Penisola: Limousine, Charolaise, Piemontese, Romagnola e Chianina. Il Veneto - con oltre 380mila capi allevati - rappresenta il 26% della produzione nazionale. Lo scenario di mercato, tuttavia, è piuttosto complesso. Importare animali dalla Francia per l’ingrasso è sempre più complicato per i costi, che si ripercuotono inevitabilmente sui costi di gestione degli allevamenti, a fronte di consumi in frenata e una redditività complessivamente negativa e comunque legata a doppio filo ai premi della Pac. Anche la burocrazia sta frenando le opportunità per la filiera italiana di raggiungere mercati interessanti, come la Turchia e il Nord Africa. Fieragricola si pone dunque come polo privilegiato per agevolare il dialogo fra gli stakeholder. A FIERAGRICOLA BIOENERGIE PROTAGONISTE DAL GOVERNO NUOVE OPPORTUNITÀ PER IL BIOMETANO Il padiglione 3 del quartiere fieristico interamente dedicato alle rinnovabili, un comparto in crescita, che ha proiettato l’Italia al terzo posto in Europa per produzione di energia verde, dietro soltanto a Germania e Svezia. A Fieragricola in esposizione il panorama completo per le imprese agricole multifunzionali: biomasse solide (da legno e residui vegetali), biogas, biocombustibili liquidi (biocarburanti), energia da rifiuti e riciclo scarti sia da produzione agricola che da verde urbano, cogenerazione e trigenerazione, eolico, idrogeno, solare termico e fotovoltaico. Il padiglione 3 di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 febbraio prossimi, sarà interamente dedicato alle bioenergie da fonti rinnovabili in agricoltura e all’efficienza energetica. Saranno presentate tutte le nuove forme di energia, che rappresentano in maniera sempre più rilevante una soluzione multifunzionale, un meccanismo di risparmio energetico, una fonte di reddito e un connubio concreto fra ambiente, imprenditorialità e sviluppo. Il comparto delle rinnovabili - nonostante il calo degli incentivi che progressivamente ha accompagnato questi ultimi anni, in parallelo però con la diminuzione dei costi di installazione degli impianti - è in crescita. Italia, Francia, Germania e Regno Unito, complessivamente, produrranno installazioni con fonti rinnovabili per 8 degli 11 gigawatt previsti in Europa. Rinnovabili, Italia terza dietro Germania e Svezia. Nel 2012 solo la Germania, con 136.814 GWh, e la Svezia, con 96.511 GWh, hanno prodotto più energia rinnovabile dell’Italia, che, toccando quota 92.222 GWh (+11% sul 2011), ha scavalcato la Spagna. Secondo l’ultimo rapporto del Gestore dei servizi energetici (Gse), gli impianti alimentati da fonti rinnovabili rappresentavano circa il 37% della potenza complessiva installata in Italia e il 31% della produzione lorda totale. Gli impianti italiani alimentati con fonti rinnovabili, a fine 2012, erano 484.587, contro i 335.151 dell’anno precedente. In testa si posiziona la produzione di energia da fonte idraulica con 41.875 Gwh, seguita dal solare (18.862 Gwh), l’eolico (13.407 Gwh), le bioenergie (12.487 Gwh) e la geotermica (5.592 Gwh). 8 Il panorama delle rinnovabili a Fieragricola. A Fieragricola il salone metterà in contatto le aziende espositrici con imprenditori agricoli, ingegneri, progettisti, installatori, consulenti specializzati ed energy manager, Esco (Energy service companies), utility per la fornitura di energia, ma anche banche, assicurazioni, servizi e istituti di ricerca. Il percorso espositivo si snoda attraverso biomasse solide (da legno e residui vegetali), biogas, biocombustibili liquidi (biocarburanti), energia da rifiuti e riciclo scarti sia da produzione agricola che da verde urbano, cogenerazione e trigenerazione , eolico, idrogeno, solare termico e fotovoltaico. A Fieragricola verrà riproposta la Bioenergy Arena, un’area forum per presentazioni e convegni di alto profilo, grazie ai principali player del settore. Nelle aree esterne (B e D), gli spazi dimostrativi, in cui le aziende potranno presentare i propri macchinari in funzione e le novità tecnologiche. A Verona il dibattito riguarderà anche le opportunità offerte dagli incentivi definiti nei giorni scorsi dal decreto interministeriale che punta allo sviluppo di una rete nazionale per il biometano. I bonus variano a seconda della destinazione del gas verde, a seconda che la destinazione sia l’immissione nella rete gas, l’autotrazione o la cogenerazione. LATTE, IL MERCATO MONDIALE È POSITIVO E TRASCINA ANCHE L’ITALIA A FIERAGRICOLA ZOOTECNIA E MERCATI SOTTO I RIFLETTORI La Borsa merci di Verona è una delle piazze più importanti a livello nazionale per la quotazione del latte spot. Con il «ciclone Cina» e le quotazioni in aumento delle polveri a livello internazionale anche le quotazioni in Italia ne traggono beneficio, tanto che è stato riconosciuto agli allevatori un prezzo record di 44,5 centesimi al litro fino al prossimo 30 giugno. Prospettive molto interessanti anche per i formaggi Dop. Fieragricola mette al centro dei grandi temi zootecnici quello del latte. Dal 6 al 9 febbraio, a Verona, la 111ª edizione della manifestazione internazionale dedicata al comparto primario mette al centro le produzioni zootecniche. «L’andamento del mercato è positivo – dichiara il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – e siamo certi che questa ventata di ottimismo, confermata anche dal recente accordo sul prezzo del latte a 44,5 centesimi al litro, sarà un elemento di propulsione anche per pianificare gli investimenti nelle stalle per l’annata in corso». La zootecnia da latte, complessivamente, è al centro di Fieragricola con numerosi eventi. Fra questi, grazie alla presenza di Aia e delle associazioni territoriali e di razza, è in programma il 13° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46ª mostra nazionale della razza Bruna, oltre all’asta delle bovine, organizzata da Anarb. Il «ciclone Cina». A livello mondiale, sottolinea Fieragricola sulla base dei dati Clal, piattaforma che monitora a livello mondiale il settore, si parla del «ciclone Cina». L’ex Celeste Impero sta acquistando notevoli quantità di latte e rappresenta forse il primo importatore al mondo nel settore. Nel 2012, la Cina ha importato quasi 1.220.000 tonnellate di prodotti lattiero caseari, l’11% dei volumi mondiali. Non solo. Se si sposta l’attenzione sulla polvere di latte intero, la Cina ha importato oltre 405.000 tonnellate, il 18% cioè degli scambi a livello planetario. Notevoli anche i ritmi tenuti nei primi 11 mesi del 2013: +71% le importazioni di latte, per 110.000 tonnellate di latte sfuso e confezionato e 140.000 tonnellate di latte per l’infanzia. Mentre i prodotti lattiero caseari, nel periodo gennaio-novembre 2013, hanno registrato un incremento del 37,27%, per complessive 821.000 tonnellate fra polvere di latte intero, polvere di latte scremato, burro e formaggi. 9 Freccia in alto anche per i derivati, dalla polvere di siero (+16,12%, per 402.000 tonnellate) al lattosio e caseinati (+10,64%, per complessive 88.000 tonnellate). Un dinamismo verso Pechino sulle rotte che partono dalla Nuova Zelanda (polvere di latte intero e formaggi), dagli Stati Uniti (Polveri di Latte scremato, siero e Formaggi), ma anche dalla Germania (latte confezionato) e dall’Olanda (latte per l’infanzia), che dovrebbe mantenere elevati i prezzi del latte in tutto il mondo, Italia compresa. La Cina rappresenta infatti un’opportunità anche per le imprese trasformatrici italiane. E l’interesse che realtà importanti come Granarolo o Sterilgarda hanno manifestato verso il Paese del Dragone sono una testimonianza. Consegne di latte in flessione. Un altro elemento che fa ipotizzare un 2014 in crescita sul piano delle quotazioni del latte è legato alle produzioni. L’Australia, nel periodo gennaio-novembre 2013 ha prodotto il 5,58% in meno su base tendenziale e così il burro (-7,15%), i formaggi (-9,56%) e le polveri (rispettivamente -12,56% per la polvere di latte intero e -12,14% per quella scremata); gli Stati Uniti hanno prodotto appena lo 0,46% in più di latte, l’Europa lo 0,23% in più. Ma gli stock sono contenuti, altro fattore che fa ipotizzare un aumento delle mercuriali. Previsioni positive. Il mercato sta attraversando una fase indubbiamente frizzante, come il recentissimo rinnovo del contratto fra allevatori e l’industria di trasformazione Galbani, del gruppo francese Lactalis, ha dimostrato. Accordo fra le parti anticipatamente rispetto alla scadenza naturale dell’intesa sottoscritta lo scorso luglio e un prezzo fino al 30 giugno 2014 dell’ordine di 44,5 centesimi al litro. Un record storico, che inevitabilmente innescherà un rimbalzo verso l’alto anche dei formaggi a pasta dura. I dati Clal evidenziano un ulteriore aspetto positivo, legato alle quotazioni delle polveri. La polvere di latte scremato ad uso alimentare vale, sul mercato olandese, 3.300 euro per tonnellata, nello stesso periodo del 2013 il listino era di poco superiore ai 2.650 euro. Performance analoghe anche in Germania (3.275 euro contro i 2.681 di 12 mesi fa). Ancora più elevata la quotazione della polvere di latte intero, che in Germania ha toccato i 3.790 euro la tonnellata; una corsa inarrestabile da un livello di 3.060 euro del gennaio 2013. A FIERAGRICOLA SERRE IDROPONICHE E COLTURE PROTETTE LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER UN’AGRICOLTURA PIÙ SOSTENIBILE Ospitato nel padiglione 2, il mondo legato alla serra consente un notevole risparmio di energia e una riduzione di costi interessanti, accompagnati da una produttività di molto superiore alle coltivazioni in campo aperto. In Italia sono circa 40mila gli ettari di serre per le coltivazioni. Circa 10mila ettari si trovano in Sicilia. Il padiglione 2 di Fieragricola, in programma dal 6 al 9 febbraio a Veronafiere, è il regno delle colture protette, della colture in serra, dei sistemi idroponici, della fertirrigazione: un mondo che guarda ad un’agricoltura ad alto tasso di innovazione, fra nuove tecnologie, lotta integrata, materiali innovativi a proteggere le produzioni. In Italia sono circa 40mila gli ettari di serre per le coltivazioni. Circa 10mila ettari si trovano in Sicilia. Fieragricola porta a Verona le ultime frontiere delle colture protette, compreso il corollario di film plastici, tunnel, impiantistica, banchi di fertirrigazione e per la climatizzazione, substrati, centraline meteo, sensori, attrezzature per fumigazione, microrganismi antagonisti, sementi, piantine, portainnesti, fertilizzanti ed agro-farmaci specifici. L’agricoltura in serra è una via privilegiata per la sostenibilità ambientale, produttiva ed economica. Ne è convinto l’agronomo Silvio Fritegotto, esperto del settore e partner di Fieragricola nell’organizzazione di seminari e convegni sul tema. «L’imprenditore agricolo riesce a risparmiare sul piano energetico per il 10 riscaldamento e il raffrescamento - osserva - ma anche in termini di risorse idriche utilizzate e di agrofarmaci. In serra, grazie all’impiego di insetti antagonisti, è possibile ridurre a zero l’impiego di mezzi tecnici». La serra, inoltre, permette di aumentare notevolmente le rese produttive. «La coltura più diffusa in serra in Italia oggi è il pomodoro da mensa - prosegue Fritegotto - con circa 8mila ettari. Rispetto allo stesso prodotto ottenuto in pieno campo, il risparmio energetico calcolato in termini di energia potrebbe arrivare fino al 50%, mentre in termini di produzione si possono ottenere dai 40 ai 60 chilogrammi per metro quadrato, contro al massimo i 20 chilogrammi in campo aperto». Realtà all’avanguardia sul tema come l’Olanda arrivano a produrre anche 100 chilogrammi di pomodoro da mensa per metro quadrato in serra. Un'altra variabile che nel tempo ha registrato progressi notevoli è legata ai film plastici. «Le innovazioni tecnologie del prodotto consentono non soltanto di far passare più luce - spiega Fritegotto - ma ha anche migliorato la resistenza. La durata dei teli è passata dai 2-3 anni ai 10 anni, con minori costi per gli agricoltori e indubbi vantaggi per l’ambiente». I convegni. Saranno tre i grandi temi affrontati: le serre, la sostenibilità e l’innovazione (la tecnologia al servizio della produttività e della sostenibilità); i substrati di coltivazione ed il controllo delle patologie in serra con i microrganismi antagonsti (fari puntati alle migliori soluzioni fitopatologiche); sicurezza sul lavoro nel settore orto-florovivaistico (una delle scommesse da portare a termine con successo). La specificità della produzione in serra impone accorgimenti particolari, ma consente allo stesso tempo di contenere le variabili meteo, particolare non indifferente in fase produttiva e di raccolto. Allo stesso tempo, è utile conoscere le tecniche per una gestione smart delle risorse climatiche, i fabbisogni legati all’irrigazione con il giusto mix di acqua e fertilizzanti, gli elementi per il controllo biologico e la presenza di anidride carbonica, da tenere costantemente monitorata. Sono previsti, inoltre, mini-corsi per tecnici (a pagamento) e workshop tematici sia tecnici che aziendali in una specifica area Forum, sempre all’interno del padiglione 2. L’elenco completo degli eventi è sul sito www.fieragricola.it. A FIERAGRICOLA LE INNOVAZIONI PER UN’AGRICOLTURA SMART ATTENZIONE AI CONSUMI E CONNESSIONI WEB FRA LE NOVITÀ «All’agricoltura affidiamo le riposte sulla necessità di avere, per il futuro, sempre più cibo, con produzioni più sostenibili e sicure sul piano della sicurezza, della tracciabilità e anche della qualità. Per raggiungere questi obiettivi servono nuove tecnologie, ma anche nuove tecniche colturali, più rispettose dell’ambiente e del suolo. Quanto alla zootecnia, per il futuro bisognerà fare i conti con nuove rotte commerciali e, possibilmente, con richieste sempre maggiori anche per il Made in Italy di qualità. Per raggiungere questi obiettivi anche Fieragricola, come vetrina internazionale e luogo di dibattito, può dare risposte al mondo agricolo in maniera trasversale». Lo assicura il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, alla vigilia della 111ª edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 6 al 9 febbraio. L’impresa agricola del futuro, inoltre, sarà sempre più connessa con internet, il web, i tablet e gli smartphone. Ed è proprio dall’hi-tech informatico che parte il viaggio fra le novità di Fieragricola. L’azienda Salvarani di Reggio Emilia propone dispositivi per la guida satellitare e parallela, attraverso joystick e pulsantiere adattabili alle tecnologie Isobus o Canbus. Strumenti in grado di collegare tutte le funzionalità dei mezzi e delle attrezzature come diserbatrici e spandiconcime. 11 Se gli strumenti per l’agricoltura del futuro punteranno a coniugare sostenibilità e informatizzazione, impossibile non visitare il padiglione 2, dedicato a servizi per l’agricoltura, agrofarmaci e colture protette. Nell’area Fieragricola, in collaborazione con AgroNotizie Image Line e Lsp, organizzerà il Forum dell’agricoltura sostenibile, un percorso dedicato alla sostenibilità e alla rintracciabilità di cinque filiere vegetali: dal vino alle orticole, dalla frutta ai cereali, fino ai trasformati. Attraverso un QRCode, il visitatore potrà accedere alle informazioni sull’origine, la storia, il territorio di riferimento del prodotto di origine agricola. Si tratta di informazioni reali, raccolte in campo grazie ad un avanzato ed innovativo software online: il Quaderno di Campagna (www.quadernodicampagna.it). Inoltre, il Forum dell’agricoltura sostenibile prevede un’area denominata Rete assistenza tecnica, spazio interattivo dove agricoltori e operatori del settore possono incontrare diverse realtà professionali (studi tecnici, associazioni, centri di ricerca) per ottenere consulenze gratuite da professionisti ed esperti di un pool di organizzazioni: Agrea Centro Studi, Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Sicilia, Sagea, Studio Agronomico Sata. Altre novità sul versante delle bioenergie (padiglione 3). Forti di un trend di crescita esponenziale e diffuso ormai a livello mondiale (la Cina nel 2014 avvierà installazione per 12 gigawatt e si calcola che fra 20 anni produrrà più energia da fonti rinnovabili di Stati Uniti, Europa e Giappone insieme), le energie da fonti rinnovabili in agricoltura stanno mutando pelle. Così, molti espositori di biomasse porteranno impianti di potenza medio-bassa, con soluzioni di cogenerazione da 63 a 360 kW (come l’azienda bresciana AB Energy). Avanzano anche nuove tecnologie, come quella che l’azienda EnviTec Biogas Italia porta a Fieragricola. Presentando EnviThan, un sistema compatto ed estremamente efficace per la raffinazione del biogas in biometano, mediante una tecnologia a membrane. Innovazione è sinonimo anche di soluzioni mirate al contenimento dei costi, persino quando si parla di costruzioni al servizio dell’agricoltura. Rapidità di montaggio e costi contenuti, infatti, sono gli elementi di forza del modello di capannone coibentato realizzato a moduli, che possono essere facilmente montati ed eventualmente smontati, proposto da Bedendo Costruzioni. La meccanica strizza l’occhio ad ambiente e costi. Berti Macchine agricole di Verona propone un nuovo modello di diserbatrice meccanica interfilare, chiamata ECOsprint. Si tratta di un’attrezzatura utile per la pulizia dell’erba sottofila di vigneti e frutteti ed è disponibile sia nella versione con telaio indipendente applicabile su tutti i tipi di trattori, che in combinazione con la trinciatrice Berti modello TFB/Y. Si tratta di un’attrezzatura che lavora parallelamente alle piante, anche quelle giovani, senza danneggiarne i fusti, evitando l’utilizzo di diserbanti chimici. Maschio Gaspardo presenta una vasta gamma di nuovi prodotti. Fra questi il penta vomere portato Lelio, caratterizzato dal telaio pieghevole che rende agevole e sicuro il trasporto stradale, riducendo le sollecitazioni al sollevatore. Particolarmente adatto per la pianura padana a vocazione maidicola, ecco il modello Uragano, che nasce specificatamente per il trattamento antipiralide del mais, ma che si adatta a tutti gli usi, dagli interventi di difesa agrochimica sui cereali, a operazioni molto specifiche come il disseccamento chimico dei fiori del tabacco, il trattamento dell’asparago o la demasculazione dei portaseme nelle colture di mais da riproduzione. Attenzione anche al prodotto, nell’ottica particolare del meteo. L’azienda Corradi Impianti presenta le nuove reti antipioggia e antigrandine, per la protezione dei frutteti. Strumenti tecnologicamente rinnovati e in grado di preservare il reddito degli agricoltori. L’azienda piacentina Tecnovict, all’avanguardia a livello mondiale per l’agricoltura di precisione applicata al vigneto, propone, fra le altre macchine, un modello in grado di applicare in maniera automatica concimi e sfogliatura in quantità variabile in base allo stato vegetativo di una zona rispetto ad un’altra. La 12 spollonatrice modello 116, con sistema di irrorazione sui polloni, è descritta come un’alternativa validissima, in quanto permette risparmi di acqua e di prodotto chimico dal 50 all’80 per cento. A FIERAGRICOLA IL FORUM DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE E QR CODE RISPARMI ANCHE DI 150 EURO AD ETTARO. ITALIA: CONCIMI -24% IN 5 ANNI Eventi, convegni, approfondimenti, ma anche una Rete di assistenza tecnica per la consulenza gratuita di esperti. Bayer Crop Science presenta il progetto Magis sulla vitivinicoltura sostenibile. A livello italiano manca ancora la normativa sul Pan, il Piano di azione nazionale per l’applicazione della direttiva comunitaria sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Produrre di più con minore impiego di mezzi tecnici, con un duplice beneficio: sull’ambiente e sui bilanci aziendali. È la sostenibilità, uno dei grandi temi della 111ª edizione, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 febbraio. Un tema fondamentale nel futuro dell’agricoltura che si interseca con le attese dei consumatori (secondo una ricerca divulgata dalla Commissione europea, il 94% del campione intervistato in Italia - e il 95% in Europa - pensa che utilizzare prodotti rispettosi dell’ambiente sia la cosa giusta da fare) e che allo stesso tempo si allinea con le esigenze di tutela del suolo e dell’ambiente e di minori costi in fase di produzione. «I sistemi attuali di agricoltura di precisione piuttosto che l’utilizzo di mezzi per l’interramento dei reflui zootecnici sotto l’apparato radicale dei cereali – afferma Leonardo Bolis, presidente di Confai – consente di ridurre l’impiego di prodotti a base azotata e di risparmiare fino a 150 euro per ettaro». Un esempio concreto, al quale si possono affiancare le nuove tecnologie, che i visitatori possono trovare a Fieragricola, e che vanno nella direzione di un minore dispendio di energia e di un’applicazione più mirata dei mezzi tecnici. Si pensi ai sensori ottici in grado di leggere il fabbisogno di azoto delle piante in tempo reale, mentre i trattori si muovono in campagna. Sistemi di trasmissione computerizzata, poi, trasmettono allo spandiconcime l’input sul dosaggio da distribuire nei campi. O, ancora, le apparecchiature in grado di rilevare già in fase di raccolta il livello di aflatossine nel mais, col vantaggio di sapere se il prodotto avrà bisogno di trattamenti di pulizia nella fase preliminare allo stoccaggio. Anche l’Unione europea, col progetto Euphoros, ha calcolato i benefici sull’orticoltura in serra in termini di energia e di chimica. Le serre sostenibili sono in grado di abbattere del 50% il consumo energetico, il 30% dei fertilizzanti e il 10% degli agrofarmaci. Il trend che vede una diminuzione dell’impiego dei concimi è piuttosto marcato. Secondo alcune ricerche, infatti, se si esclude l’urea, che ha segnato un aumento del 3% dal 2007 al 2012, l’utilizzo dei concimi nello stesso periodo è sceso del 24%, passando da 4.144.954 tonnellate a 3.133.898 tonnellate. La sostenibilità ha mille volti: ambientale, economica, sociale, legata alla sicurezza sul lavoro. Fieragricola porta il tema sotto i propri riflettori. Attraverso convegni, incontri, ma anche in uno spazio (nel padiglione 2) in cui per quattro giorni andrà in scena il Forum dell’agricoltura sostenibile, un percorso dedicato alla sostenibilità e alla rintracciabilità di cinque filiere vegetali: dal vino alle orticole, dalla frutta ai cereali, fino ai trasformati. Attraverso un QRCode, il visitatore potrà accedere alle informazioni sull’origine, la storia, il territorio di riferimento del prodotto di origine agricola. Si tratta di informazioni reali, raccolte in campo grazie ad un avanzato ed innovativo software online: il Quaderno di Campagna (www.quadernodicampagna.it). Altra novità di Fieragricola 2014, la Rete di assistenza tecnica, uno spazio interattivo dove agricoltori e operatori del settore possono incontrare diverse realtà professionali (studi tecnici, associazioni, centri di ricerca) per ottenere consulenze gratuite da professionisti ed esperti di un pool di organizzazioni. Fra questi, Agrea Centro Studi, Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, Collegio 13 Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Sicilia, Sagea, Studio Agronomico Sata, Collegio Nazionali dei Periti Agrari e Periti A. Laureati. Da Bayer il progetto Magis. Nato nel 2009 su iniziativa di Bayer CropScience, oggi il progetto di agricoltura di precisione – protagonista a Fieragricola nel padiglione 4, in un’apposita area – coinvolge numerosi attori, fra cui le Università di Milano, Torino e Firenze, il CNR, Assoenologi, Image Line, Kuhn. Si tratta del primo e più avanzato progetto per la sostenibilità della produzione del vino in Italia, e uno dei più avanzati al mondo. Ogni giorno, durante la manifestazione, Magis illustrerà temi specifici, legati alle cinque aree sulle quali si basa il protocollo: la gestione agronomica, degli agrofarmaci, delle avversità della vite, delle attrezzature e della qualità e sicurezza delle uve e del vino. Tra i benefici: la protezione dall’erosione, un’attività biologica più intensa, una maggiore fertilità. Magis indica anche linee guida per una corretta modalità di gestione dell’irrigazione, dispone misure legate all’utilizzo responsabile degli agrofarmaci con indicazioni relative a tutte le fasi di trasporto, stoccaggio, preparazione delle miscele, esecuzione dei trattamenti e operazioni finali di lavaggio e smaltimento. Prevede, inoltre, un elenco predefinito e limitato di principi attivi, selezionati tra quelli a minor impatto ambientale, che è possibile utilizzare. Il Pan. A Fieragricola uno degli argomenti sui quali si svilupperà la discussione sarà il Pan, il Piano di azione nazionale per l’applicazione della direttiva comunitaria sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. La legge sulla difesa integrata obbligatoria è già entrata in vigore, mentre il Pan deve ancora vedere la luce. Col rischio che per l’Italia scatti la procedura di infrazione. A FIERAGRICOLA LE OPPORTUNITÀ DELLA MULTIFUNZIONE AGRITURISMO, FATTORIE DIDATTICHE E SOCIALI PER MIGLIORARE I REDDITI Il settore è in crescita, anche se con ritmi inferiori rispetto agli anni precedenti. A Verona focus sulle strategie per migliorare le opportunità di business, in collaborazione con L’Informatore Agrario. Agriturismo, trasformazione di prodotti, vendita diretta, energia rinnovabile. Ma anche fattoria didattica e fattorie sociali, un mondo – quest’ultimo – che configura di fatto una sorta di welfare privato. La multifunzionalità conquista sempre di più l’impresa agricola, anche se il trend di crescita ha incrementi marginali inferiori rispetto agli anni precedenti, in un mercato ormai maturo, con 20.500 agriturismi censiti dall’Istat nel 2012 (+0,3% sul 2011). La 111ª edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 6 al 9 febbraio, dedica grande attenzione anche alla multifunzione, con eventi specifici realizzati in collaborazione con le Edizioni L’Informatore Agrario. Giovedì 6 e sabato 9 febbraio alle 10.30 nel padiglione 1 (Area Workshop Multifunzione dell’azienda agricola) si parlerà con gli esperti del comparto di «Agriturismo, come aumentare le opportunità di business», mentre a seguire è prevista per i visitatori la consulenza per la multifunzionalità dell'azienda agricola. «In una situazione che nel tempo si è evoluta – spiega Marco Boschetti, relatore del convegno e direttore del Consorzio agrituristico mantovano – diventa fondamentale diversificare l’offerta, migliorare la qualità dell’ospitalità rurale e inventarsi nuove idee; le aziende italiane non sono attrezzate per i grandi gruppi. Bisognerà lavorare anche in questa direzione». Secondo uno studio del professor Angelo Frascarelli, economista agrario dell’Università di Perugia, la redditività media netta degli agriturismi italiani è stata di 28mila euro/anno con un’occupazione media di tre persone per 200 giorni all’anno (dati 2011). 14 Margini per crescere, in ogni caso, ce ne sono. Anche se i costi di gestione medi, rispetto all’estero, sono più alti. Una variabile che non penalizzerebbe eccessivamente gli agriturismi italiani, che possono fare leva sulle produzioni agroalimentari Made in Italy, in ogni caso un valore aggiunto. «Conta molto nella crescita dell’ospitalità rurale – prosegue Boschetti - la capacità di fare rete e di rivolgersi anche ai turisti stranieri, che in momenti di crisi riescono a fare la differenza in termini di presenze». Assimilate agli agriturismi, anche sul piano fiscale, le fattorie didattiche (circa 2.500) e quelle sociali (circa 500), che svolgono attività ludico-educativa e, in alcuni casi, di terapia per disabili o persone svantaggiate. Un modello che funziona e che ha analogie con altre realtà in Europa. In Norvegia le fattorie sociali sono circa 550, 500 nei Paesi Bassi, 150 in Germania, 200 in Austria. Venerdì 7 febbraio (Centro congressi Europa, sala Vivaldi, ore 9-13), Fieragricola, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che è centro di referenza nazionale sulla pet therapy, parlerà appunto di fattorie sociali e della cura con gli animali. RIELLO: «FIERAGRICOLA AL PASSO CON L’AGRICOLTURA CHE CAMBIA INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ AL SERVIZIO DELLE PRODUZIONI» «Fieragricola dal 1898 accompagna l’evoluzione del settore e ne anticipa le tendenze, come deve fare un evento che ha 115 anni di storia e che è stato il trampolino di lancio per Veronafiere, che oggi rappresenta in ambito agroalimentare il 45% dell’offerta fieristica in Italia, con un panorama di iniziative dedicate alla filiera simbolo del Made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly, Enolitech». L’agricoltura si dà appuntamento a Verona. Dal 6 al 9 febbraio. La 111ª edizione di Fieragricola (www.fieragricola.it), manifestazione internazionale (dal 2004 biennale) dedicata al comparto primario, «dal 1898 accompagna l’evoluzione del settore e ne anticipa le tendenze, come deve fare un evento che ha 115 anni di storia e che è stato il trampolino di lancio per Veronafiere, che oggi rappresenta in ambito agroalimentare il 45% dell’offerta fieristica in Italia, con un panorama di iniziative dedicate alla filiera simbolo del Made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly, Enolitech». Parola di Ettore Riello, presidente di Veronafiere. Presidente Riello, quali sono i grandi temi di Fieragricola 2014? «Innovazione e sostenibilità. Sono queste le sfide dell’agricoltura a livello mondiale, se pensiamo che la terra, nel 2030, dovrà sfamare oltre 8 miliardi di persone, i cui fabbisogni alimentari medi saranno superiori a quelli attuali. La produzione di cibo parte dall’agricoltura e le esigenze saranno sempre più legate alla quantità e alla qualità. Parliamo di food security, intesa come sicurezza alimentare e sicurezza di avere cibo. Fieragricola parlerà anche di questi temi, che inevitabilmente passano attraverso produzioni più sostenibili in termini economici e ambientali. Alla base del progresso, però, serve l’innovazione». L’agricoltura è sempre più un settore strategico? «Senza dubbio. Basti dire che, in uno scenario europeo caratterizzato da livelli record di disoccupazione, l’agricoltura rivela una sostanziale tenuta. Anche in Italia, dove è in corso un processo evolutivo nel comparto primario, stanno nascendo nuove imprese, molte delle quali trainate da giovani imprenditori. È un segnale importante, se si tiene conto che in Italia oltre un terzo degli agricoltori ha più di 65 anni e solo il 5% ha meno di 35 anni. Un dato che finalmente sta cambiando e che porta con sé progressi in termini di know how, nuove tecnologie. Fieragricola sarà sempre più smart perché, ancora una volta, sa dove andrà il settore e ne conosce le esigenze». 15 Rispetto ad altre fiere di settore Fieragricola scommette su un modello trasversale. Per quale motivo? «I motivi sono più di uno. La tradizione storica di Fieragricola, che ha sempre coniugato la meccanizzazione alla zootecnia alla produzione, ampliandosi dal 1898 sulla base dell’evoluzione del settore. Inoltre, è questa la richiesta degli addetti ai lavori: chiedono specializzazione, ma senza trascurare i segmenti che compongono l’agricoltura. Non possiamo dimenticare che l’impresa agricola del futuro sarà sempre di più multiple choice, in grado di coniugare più modelli produttivi, dalla ceralicoltura alle colture specializzate, dalle produzioni in serra all’allevamento, dalla filiera corta all’agriturismo, dalle energie rinnovabili alla terziarizzazione dei servizi. A Verona dal 6 al 9 febbraio troveranno tutto questo». Fieragricola sarà anche il primo evento di ampio respiro dopo l’approvazione dei regolamenti attuativi della Pac. «Esattamente. Anche a livello nazionale abbiamo visto che si è raggiunto finalmente l’accordo in Conferenza Stato-Regioni, premessa importante per l’applicazione della Pac e la declinazione a livello territoriale. Era un traguardo importante da raggiungere e l’obiettivo, grazie all’impegno del ministero delle Politiche agricole e delle Regioni, è stato conseguito. Il valore complessivo dei fondi per lo sviluppo rurale, come è noto, è di 20,85 miliardi di euro in sette anni, di cui 18,6 destinati all'attuazione dei programmi regionali e 2,2 miliardi di euro destinati a misure nazionali, nel settore della gestione delle crisi, delle infrastrutture irrigue della biodiversità animale e al finanziamento della nuova rete rurale. Ora bisogna proseguire con le declinazioni territoriali, per garantire alle imprese agricole l’assistenza economica per programmare il proprio futuro senza discontinuità e con uno sviluppo il più possibile armonico, in modo da proseguire il processo di rafforzamento del Made in Italy in termini di produzione, di export, di immagine e, conseguentemente, della sua tutela. Temi, questi, che saranno affrontati a Fieragricola». MANTOVANI: «FIERAGRICOLA POTENZIA L’INTERNAZIONALIZZAZIONE APPROCCIO CONCRETO PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL SETTORE» «Attendiamo risposte positive dai principali Paesi europei quali Olanda, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria e Turchia, ma anche da Paesi più lontani come Russia, Ucraina, Iran, Marocco, Cina e Sudamerica». Fieragricola scommette su un modello trasversale, in grado di coinvolgere tutti i segmenti del comparto primario, sulla scorta di una «multifunzionalità sempre più individuata come modello vincente di impresa agricola in grado di diversificare e migliorare le prospettive di reddito». Lo dice il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, parlando della 111ª edizione di Fieragricola (www.fieragricola.it), in programma dal 6 al 9 febbraio. Direttore Mantovani, uno degli elementi che caratterizza Fieragricola è da sempre l’internazionalizzazione. Cosa si aspetta dalla 111ª edizione? «Una crescita ulteriore di presenze estere, tenuto conto che nella precedente edizione, due anni fa, il fattore meteorologico, con molti aeroporti del Nord bloccati per neve, incise complessivamente sulla manifestazione. Abbiamo investito molto sull’incoming, rispondendo alle esigenze degli espositori. Attendiamo risposte positive dai principali Paesi europei quali Olanda, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Turchia e Marocco, ma anche da Paesi più lontani come Russia, Ucraina, Iran, Cina e Sudamerica». 16 Quali sono le novità di Fieragricola 2014?«Sono diverse. Basti pensare che l’imminente Fieragricola dedicherà due padiglioni, il 4 e il 5 alle macchine, le attrezzature, i prodotti e i servizi per la viticoltura e la frutticoltura. Una scelta che scaturisce dall’attenzione di Veronafiere al territorio circostante, ma anche dalla potenzialità di due comparti, vino ed ortofrutta, che costituiscono due aspetti importanti del Made in Italy e che generano circa 10 miliardi di euro di export. La decisione è piaciuta al punto che alcuni costruttori hanno raddoppiato la propria presenza, affiancando agli stand nell’area della meccanica tradizionale, per così dire, anche una presenza nei padiglioni dedicati a vigneto e frutteto». Sono state migliorate anche le aree dinamiche esterne. «Esattamente. A Fieragricola 2014 sono stati predisposti spazi ancora più specializzati, oltre che più confortevoli per i visitatori, visto che sarà realizzata una tribuna coperta». Un’altra novità riguarda la presenza delle colture protette, fuori terra, le serre e la fertirrigazione. Come mai? «Sono branche legate all’agricoltura sostenibile sul piano ambientale ed economico e costituiscono una risposta a quelle variazioni sempre più frequenti che è forse eccessivo definire cambiamenti climatici. Di certo in questi ultimi anni l’agricoltura ha dovuto fare i conti con mutamenti sul versante dell’andamento stagionale, con precipitazioni estremamente abbondanti piuttosto che quasi del tutto assenti. Ciò significa che gli agricoltori non devono più essere considerati dei meri produttori, ma anche i difensori del paesaggio e un presidio attivo del territorio. Aspetti che verranno toccati dagli oltre 90 tra convegni, seminari e workshop di Fieragricola, in linea con la riforma della Pac, che dedica attenzione ai redditi delle imprese agricole e alla possibilità di assicurarli». La sostenibilità è uno dei cardini di Fieragricola. «La sostenibilità è uno dei grandi aspetti che riguardano l’agricoltura. In futuro bisognerà produrre di più e meglio, possibilmente con costi di produzione minori, ma assicurando qualità e trasparenza a vantaggio della libera scelta dei consumatori. Per affrontare al meglio questo scenario, all’interno del padiglione 2 è stato previsto il Forum dell’Agricoltura Sostenibile: quattro giorni di approfondimenti, convegni, interviste, con importanti novità. Uno spazio – denominato Rete di assistenza tecnica – in cui i visitatori possono chiedere consulenze gratuite ad agrotecnici, periti agrari, agronomi e forestali. Inoltre, è stata predisposta un’area speciale dedicata alla rintracciabilità e alla sostenibilità in cinque filiere produttive. Fieragricola avrà un approccio concreto e diretto per rispondere alle esigenze del mondo agricolo, dalla produzione all’accesso al credito, dalla filiera corta alla produzione di energia». Quali novità ci sono sul versante della zootecnia? «Parto dalle conferme. Una forte presenza di Aia, punto di riferimento per gli allevatori e, possiamo dirlo, partner di Veronafiere sia per Fieragricola che per Fieracavalli. Grazie alla presenza di Aia e delle associazioni territoriali o di razza potremo contare sul 13° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e sulla 46ª mostra nazionale della razza Bruna. E poi l’asta internazionale, con 10 lotti di embrioni, seme e animali provenienti dai paesi della Federazione europea della Bruna. Un evento di grande rilievo, particolarmente atteso dagli allevatori. Ma ci saranno anche spazi dedicati ai capi bufalini, agli avicoli, gli ovini e i caprini. Con due nuovi grandi focus, dedicati a due filiere di estrema importanza per il Nord Italia: la suinicoltura e i bovini da carne». Due novità estremamente interessanti… «Sono due linee particolarmente all’avanguardia della zootecnia nazionale e, purtroppo, entrambe in difficoltà. La suinicoltura è concentrata per oltre l’80 per cento nel Nord Italia e può contare su una filiera che vale circa 20 miliardi, con una quota di export, solo per la salumeria, che supera il miliardo di euro. Fieragricola sarà l’occasione per discutere sulle problematiche che affliggono la produzione di suini: scarsa redditività per produttori e macellatori, il problema della Direttiva nitrati, la necessità di accelerare sul 17 sistema dell’etichettatura e le difficoltà di accesso al credito, che non riescono a frenare l’avanzata della soccida. Situazione complicata anche per i bovini da carne, presenti a Veronafiere con le principali razze allevate sulla Penisola: Limousine, Charolaise, Piemontese, Romagnola e Chianina. I ristalli dalla Francia sono sempre più in contrazione, i costi di produzione in salita libera e i consumi in frenata. Per non dire che la burocrazia sta frenando le opportunità per la filiera italiana di raggiungere mercati interessanti, come la Turchia e il Nord Africa». Link ad altro materiale utile per la stampa Instant book «Agricoltura 2030, strumenti di analisi per pianificare il futuro» http://www.fieragricola.it/it/comunicati_stampa/ Elenco completo dei convegni, workshop e seminari http://www.fieragricola.it/mosaic/conventions_search/0/it/06 Calendario degli eventi e delle iniziative http://www.fieragricola.it/mosaic/events_search/0/it/06 Foto www.fotoveronafiere.com username: 111fieragricola/password: freefoto credits: Foto Ennevi-Veronafiere Servizio stampa Veronafiere Tel.: +39.045.829.82.42-82.85 E-mail: [email protected] Web: www.fieragricola.it 18
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