RASSEGNA Stampa 28 maggio 2014 SOMMARIO Repubblica – Lauree con la truffa, processo al prof Repubblica.it – Estorsioni e minacce per le pulizie al Policlinico, scattano due arresti BlogSicilia – Palermo, pressioni e minacce per appalto al Policlinico: 2 arresti GdS – Palermo, intervento su una donna: restituita funzionalità alla mano QdS – A Falcone e Borsellino l’atrio di Giurisprudenza di Unipa GdS – Politecnico. Cambiamenti climatici GdS – Steri. Viaggio nelle antiche strade siciliane La Sicilia – Agrigento. Convegno al Cupa Sicilia Informazioni.com – Cervelli in fuga, palermitano a Houston ai vertici della ricerca scientifica La Sicilia – Catania. Università, Portoghese sarà il direttore generale QdS – Ragusa. La Provincia è fuori dall’Università Repubblica – Via libera alle nomine della Sanità, parte la corsa degli aspiranti “vice” La Sicilia – Sanità, ok in commissione per sedici direttori generali Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna - [email protected] LA REPUBBLICA - pag Palermo 28/5/2014 data I IL TITOLO NON VALEVA PER VLSCRIZIONE ALL'ORDINE DEGLI ARCIIITETII Lauree con la truffa, processo al prof SALVO PAUt7/0L0 I dalla "Guida dello studente". Di più, truffati. Cento laureati in Conservazione e restauro dei beni architettonici non si sono potuti iscrivere all'albo degli architetti dopo la laurea, nonostante le promesse dell'Università. E adesso l'ex presidente del corso di laurea, Franco Tomaselli, èfinito sotto accusa: dopo l'esposto dei laureati beffati, il gip Castiglia ha ordinato l'imputazione coatta per il docente. E gli studenti si preparano a presentare una maxi-richiesta di risarcimento danni. NGANNATI APAGiNAViii La facoltà di Architettura a Palermo Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA ez data 28/5/2014 pag VIII Palermo cronaca Laureati ma non architetti, il gip ordina un processo per il prof Tomaselli indagato per truffa: "Indicazioni false sulla Guidadellostudente" SALVO PALAllOLO NELLA Guida dello studente era descritta come una laurea innovativa e dalle grandi prospettive di lavoro. Invece, era solo una laurea fantasma. Ma cento "architetti conservatori" lo scoprirono troppo tardi, quando chiesero all'Ordine degli architetti di iscriversi all'albo. La risposta fu un secco «no», perché non erano abilitati alla progettazione e alla direzione dei lavori. Ora, il giudice delle indagini preliminari Giuliano Castiglia ordina alla procura di avviare un processo nei confronti dell'ex presidente del corso di laurea, il professore Franco Tomaselli. L'accusa nei suoi confronti è pesante, truffa. La procura avrebbe voluto archiviare il caso, ma dopo l'opposizione dei laureati il giudice ha ordinato l'imputazione coatta. «Appare comprovato — ha scritto Giuliano Castiglia — che la nonveritiera indicazione contenuta nel regolamento didattico di ateneo trasposta anche nella guida dello studente della facoltà di architettura ha indotto in errore svariati studenti». Sotto accusa è il corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni architettonici ed atnbientali. «Nel regolamento dell'università— scrive gip nella suaordinanza—erano indicati obiettivi formativi diversi da quelli inrealtàpropri del corso». «In particolare — prosegue il giudice non conformemente alla realtà, è stato indicato come obiettivo formativo del corso la formazione di soggetti potenzialmente responsabili della progettazione e della direzione dei lavori nel settore del restauro, del recupero, del riuso, della manutenzione e della valorizzazione del patrimonio edilizio storico». «Diversamente — è l'accusa del gip — il corso non formava soggetti abilitati o abilitabili alla progettazione e/o alla direzione dei lavori». _ Agli atti dell'inchiesta è finita anche una lettera dai toni perentori con cui il rettore Roberto Lagalla invitava la facoltà di Architettura a correre ai ripari dopo la denuncia dei laureati, nel 2010. Ma si mette male anche per i vertici dell'università, che potrebbero essere costretti ad elargire lauti risarcimenti. Il giudice Castiglia scrive infatti: «Appare comprovata la circostanza che l'odierno indagato ha tratto c oncret a utilità dalla non veritiera indicazione da lui stesso fornita, come certamente l'ha tratta anche l'Università di Palermo, con danno di vario genere per gli studenti tratti in errore (innanzitutto patrimoniale, connesso alle spese universitarie affrontate SOTTO ACCUSA Il professore Franco Tomaselli, ex presidente del corso di laurea in restauro dei beni architettonici e al mancato conseguimento della auspicata e prospettata abilità professionale ) ». Dice l'avvocato Michele Calantropo, che assiste un nutrito gruppo di laureati truffati: «Il danno subito è stato davvero pesante. I laureati si sono dovuti iscrivere nuovamente all'università per conseguire una laurea in Architettura, con vitenori costi di non poco conto. Dispiace che si sia dovuti arrivare fin qui, dopo più di tre annidi battaglia legale: adesso incombe il rischio della prescrizione, sarebbe unabeffa per chi ha chiesto giustizia e ha avuto un riconoscimento importante della fondatezza delle proprie denunce». RIPRODUZIONE RISERVATA Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Repubblica.it Estorsioni e minacce per le pulizie al Policlinico, scattano due arresti L'inchiesta riguarda vari episodi criminali verificatisi dopo che l'azienda sanitaria aveva deciso di rescindere il contratto con la ditta calabrese "Euroservices srl", aggiudicataria dell'appalto di pulizia e sanificazione, per gravi carenze nello svolgimento del servizio Due arresti a Palermo nell'ambito di un'indagine della Digos su pressioni per l'appalto delle pulizie al Policlinico "Paolo Giaccone", denunciate nel 2012 dal direttore generale dell'ospedale universitario. Agli indagati, Marco Tuzzolino e Dario Anzalone, entrambi di 35 anni, il Gip contesta nei provvedimenti restrittivi il reato di estorsione e al solo Tuzzolino anche l'interruzione di pubblico servizio. La denuncia riguardava vari episodi criminali verificatisi al Policlinico quando l'azienda sanitaria aveva deciso di rescindere il contratto con la ditta calabrese "Euroservices srl", aggiudicataria dell'appalto di pulizia e sanificazione, per gravi carenze nello svolgimento del servizio. Secondo l'accusa, Tuzzolino, referente per il Policlinico della "Euroservices" e anche titolare occulto di uno dei bar più noti della stessa zona, ha cercato di condizionare con l'intimidazione la direzione sanitaria anche ricorrendo in più occasioni alla violenza fisica e verbale. Tra i fatti oggetto dell'indagine, minacce rivolte ai capi sala dei reparti di Chirurgia vascolare e di Terapia intensiva neonatale, perché attestassero la soddisfacente esecuzione dei lavori di pulizia. In altri casi, richieste di interventi di pulizia, ad esempio del tecnico della camera iperbarica e del personale del reparto di Chirurgia clinica respiratoria, erano state disattese al fine di contenere i costi. Inoltre, sostengono gli inquirenti, Tuzzolino e Anzalone hanno costretto, dietro minaccia di licenziamento o di trasferimento o di orari disagevoli, vari dipendenti della "Euroservices" a disdire la loro iscrizione a un sindacato di categoria e a transitare in un altro. In questo modo, l'organizzazione sindacale non gradita ai due indagati ha subito una perdita di quote di iscrizione di circa duemila euro. © Riproduzione riservata 28 maggio 2014 Palermo, pressioni e minacce per appalto al Policlinico: 2 arresti CRONACA 28 maggio 2014 di Markez Avrebbero minacciato e tenuto sotto pressione i vertici dell’azienda sanitaria Policlinico di Palermo per non fare rescindere il contratto di pulizia e sanificazione dei locali. All’alba gli agenti della Digos hanno arrestato Marco Tuzzolino e Dario Anzalone entrambi di 35 anni dopo lunghe indagini coordinate dal sostituto procuratore Siro De Flammineis. Sono accusati di minacce, estorsione e interruzione di pubblico servizio. La vicenda ruota attorno all’appalto aggiudicato alla ditta calabrese Euroservice srl, società che aveva presentato un forte ribasso ma che non avrebbe garantito il servizio previsto dal capitolato d’appalto. I vertici aziendali avevano proposto la rescissione del contratto. A questo punto sarebbero entrati in azione Tuzzolino e Anzalone che avrebbero creato un clima di costante intimidazione durato per oltre due anni, a partire dalla fine del 2011 sino al 2013. La denuncia nel 2012 è stata presentata dal Direttore generale dell’azienda sanitaria. Sarebbe stato Marco Tuzzolino, ritenuto dagli agenti della Digos titolare occulto di uno dei bar più importanti della zona del Policlinico a minacciare i dipendenti dell’ospedale per ottenere le dichiarazioni positive sulla pulizia dei locali. L’appalto prevedeva alcuni standard che non venivano rispettati. Per proseguire nel servizio nonostante livelli di pulizia non soddisfacenti Tuzzolino avrebbe minacciato il capo sala del reparto di chirurgia vascolare o quello del reparto di terapia intensiva neonatale. Ancora sempre in modo violento avrebbe negato gli interventi di pulizia e sanificazione al tecnico della camera iperbarica e al personale del reparto di chirurgia clinica respiratoria. Tutto per garantire un massimo profitto alla ditta Euroservices, limitando il più possibile gli interventi effettuati per contenere i costi del servizio appaltato. A Marco Tuzzolino e Dario Anzalone viene contestato il reato di estorsione. Sempre dietro minacce hanno imposto ai propri dipendenti la disdetta dell’iscrizione ad un sindacato di categoria più rappresentativo all’interno dell’azienda sanitaria e per favorire il transito verso un altra sigla. Il danno provocato al sindacato è di 2 mila euro visto che tra i lavoratori delle pulizie le iscrizioni calavano da 113 ad appena 8. Giornale di Sicilia ez 28/5/2014 data pag 8 Fatti & Notizie MEDICINA. Tecnica innovativa al Policlinico per combattere l'artrite reumatoide Palermo, intervento su una donna: restituita funzionalità alla mano Carmelo Nicolosi PALERMO dm. È difficile stappare una bottiglia, afferrare un bicchiere, vestirsi senza essere aiutati, Mettersi le scarpe, prendere una pentola, allorché le articolazioni delle mani sono state distrutte dall'artrite reurnatoide, malattia infiammatoria cronica fortemente invalidante. Colpisce sciprattutto le articolazioni e in molti pazienti, se non si interviene prestissimo ha un decorso progressivo in grado di rovinare la struttura non solo delle mani, ma anche dei piedi e delle ginocchia. Di recente, alla Chirurgia plastica e ricostruttiva dell'Azienda universitaria policlinico di Palermo, diretta dal professore Francesco Moschella, è stato attuato un intervento che ha pochi precedenti in Italia. Sono state sostituite, in unica seduta operatoria, con sostanze biocompatibili, tutte e quattro le articolazioni della mano in una LE ARTICOLAZIONI SONO STATE SOSTITUITE CON PROTESI IN SILICONE persona giovane. L'intervento consiste nel trattare pazienti con deformità alle mani dovute ad artrite reumatoide, asportando tutte le articolazioni della mano e sostituendole con protesi in silicone. «Queste protesi di ultima generazione - spiega il dottore Massimiliano Tripoli, che ha attuato l'innovativo intervento chirurgico vanno a sostituire completamente l'intera articolazione della mano. Togliendo il dolore, correggendo la deformità, portando le dita in asse, si consente ai pazienti di riprendere la funzionalità della mano, migliorando notevolmente la loro qualità di vita. In Italia, ancora se ne fanno pochi perché la tecnica da utilizzare non si è ancora estesa nel Paese». Tripoli ha appreso la sofisticata tecnica lavorando in Francia e in Lussemburgo, dove questa viene utilizzata già da qualche anno. I pazienti trattati riprendono a scrivere, a tenere oggetti in mano, a cucinare, a vestirsi, cosa prima impossibile. , L'intervento è stato attuato su una signora di 42 anni (la malattia colpisce di più le donne con un rapporto di 3 al rispetto agli uomini), con artrìte reumatoide deformante. La mano era completamente deviata e inutilizzabile. Sono state sostituite le articolazioni metacarpo-falangee, con quattro protesi articolari. «La signora - dice Tripoli - ha ricominciato a vivere meglio, a guidare l'auto, a prendersì cura dei figli, a espletare le attività domestiche e personali». Telecamere hanno ripreso le fasi prima, durante e dopo l'operazione. (*CM) Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data dS pag t/TIDI i tODlo ICI L t t 28/5/2014 17 In occasione dell 22esimo anniversario della morte A Falcone e Borsellino l'atrio di Giurisprudenza di Unipa PALERMO - Cerimonia sentita e partecipata quella che si è svolta lo scorso 23 maggio nell'atrio dell'ex facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Palermo. In occasione del 22esirno anniversario della morte del magistrato antimafia Giovanni Falcone ucciso con la moglie e i quattro uomini della scorta, infatti, l'Ateneo ha deciso di decretare alla memoria del giudice e all'amico collega, anch'egli vittima di mafia, Paolo Borsellino, una parte dei suoi locali. Così dallo scorso venerdì l'atrio dell'ex facoltà di via Maqueda è intip:)lato ai giudici Giovanni Falcone e Giuseppe Liotta, il presidente Paolo Bor- del Senato della Repubblica sellino. Pietro Grasso, il prefetto Un'iniziativa Francesca Cannizzo, il preche for- sidente della Regione temente voluta Rosario Crocetta e autorità dalle asso- civili e militari. Ed è la ciazioni Con- massima autorità dello Stato trariaMente e in loco, insieme a quella acRum con il cademica, ovvero il presupporto degli sidente del Senato Grasso e il studenti della rettore Làgalla, a scoprire la . facoltà. Tanti targa di marmo, accolta da un gli ospiti che hanno pre- lungo applauso e dalle note senziato alla cerimonia: il ,del Silenzio. "Un'emozione sindaco di Palermo Leoluca • grandissima" dicono alOrlando, il rettore Roberto l'unisono Lucia Borsellino e Lagalla e Maria Falcone e Maria Falcone i cui cari si Lucia Borsellino, rispetti- sono formati proprio nelle vamente sorella e figlia dei aule della facoltà di Giuridue magistrati uccisi da Cosa sprudenza di Palermo. "Sono nostra nel 1992. Presenti orgogliosa di essere cresciuta anche il presidente della accanto alle persone che oggi scuola delle Scienze giuonoriamo — afferma ancora ridiche ed economico-sociali Borsellino — e mi auguro — dice rivolgendosi ai giovani presenti numerosi nonostante 1 a pioggia — che abbiate Scoperta dal fiducia nel fatto che potete, rettore Lagalla con le vostre capacità, costruire piano piano un futuro anche una traga migliore". (dm) di marmo Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa FUPROWLONE R1SERVATA Giornale di Sicilia I data pag Appuntamenti 28/5/2014 29 • Politecnico Cambiamenti climatici Domani dalle 9 alle 18 nell'aula Capitò della Scuola Politecnica dell'Università (viale delle Scienze) seminario sui cambiamenti climatici organizzato da GreenPa. Su «Climate Change: il futuro è già iniziato?» - a partire dall'ultimo rapporto della IPCC che ha confermato l'aumento delle temperature connesso con le emissioni di gas serra - parleranno Egidio Leonardo Arnone, Fabrizio Micari, Francesco Viola, Maurizio Cellura, Leonardo Noto, Gianfranco Rizzo, Dario Pumo, Domenico Caracciolo, Antonio Francipane, Alessandro Brancati, Antonino Granata, Gianluca Sarà, Salvatore La Bella, Marcella Cannarozzo e Tommaso Castronovo. Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa Giornale di Sicilia I data pag Appuntamenti 28/5/2014 29 • Steri Viaggio nelle antiche strade siciliane ***Verrà presentato oggi alle 18 alla chiesa di Sant'Antonio Abate, allo Steri (piazza Marina 61), il volume «Un viaggio nella Storia. Via Palermo - Messina per le montagne» di Rosa Maria Cucco e Ferdinando Maurici, (Edizioni d'arte Kalós). Il volume offre scorci incantevoli e paesaggi mozzafiato dell'entroterra siculo e ricostruisce il percorso della via Palermo - Messina per le montagne. Interverrà Aurelio Burgio, docente universitario di Topografia antica. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data 28/5/2014 LA SICILIA pag ez Agrigento 33 Convegno al Cupa Venerdì prossimo, nella sede del Polo universitario per la provincia di Agrigento, si terrà il secondo appuntamento con il convegno internazionale sul tema «Sguardi di genere e sapere sociologico fra le rotte del Mediterraneo», a cura di Ignazia Bartolini, esponsabile scientifica dell'iniziativa. Il convegno vuole essere un'occasione di scambio di esperienze e confronti teorici tra studiosi provenienti dalle diverse sponde del Mediterraneo, costituisce un network tra realtà accademiche impegnate negli stessi ambiti disciplinari e pone in rete realtà non accademiche orientate a tesaurizzare la loro esperienza, ricollocandola nell'alveo piu' ampio dell'area mediterranea. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Cervelli in fuga, palermitano a Houston ai vertici della ricerca scientifica 28 maggio 2014 - 09:42 La storia è come una delle tante, una di quelle dove i luoghi comuni, raccontato nei detti popolari “cu niesci arriniesci”, cioè che bisogna andar via per essere riconosciuti nel proprio ambito professionale. In questo racconto abbiamo conosciuto, Fabio Triolo, laurea a pieni voti in scienze biologiche ed una serie di Master internazionali che lo consacrano uno dei più importanti esperti in produzione di cellule staminali e progenitrici umane per le applicazioni cliniche. Nel 2003, Triolo viene reclutato a Palermo, dall’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) dell’University of Pittsburgh Medical Center dove ricopre il ruolo di Direttore del laboratorio di terapie e trapianti cellulari sperimentali fino al 2011. Durante questo periodo, fonda e dirige l’ufficio di ricerca, salute e scienze biomediche dell’ISMETT e progetta degli avanzatissimi laboratori di produzione cellulare conformi alle norme di buona fabbricazione che nel 2005 ottengono un finanziamento di oltre 6 milioni di euro dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie. Nel 2006 diventa il primo in Sicilia ad essere autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a svolgere le funzioni di Persona Qualificata presso le officine farmaceutiche autorizzate alla produzione di medicinali per terapia cellulare. A questo punto, altri avrebbero tirati i remi in barca, ma il nostro Fabio Triolo, verace tifoso palermitano, fonda nel 2007, l’unità di medicina rigenerativa e terapie cellulari che co-dirige fino alla fine 2010. Nel 2008 viene nominato tra gli esperti del polo nazionale di riferimento dei centri di risorse biologiche e delle biobanche della Presidenza del Consiglio dei Ministri e viene coinvolto attivamente nella scrittura e revisione di numerosi documenti regolatori nazionali, tra cui le linee guida della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le biobanche di malattie infettive e per le risorse biologiche di campioni umani istituiti a fini di ricerca, le linee guida del Ministero della Salute riferite al prelievo, al controllo, alla tracciabilità dei tessuti e delle cellule umane destinate alla produzione di medicinali per terapia avanzata per applicazione sull’uomo, e le linee guida del Centro Nazionale Trapianti per il prelievo e utilizzo di isole pancreatiche ed epatociti umani. Triolo viene anche nominato nella task force dei medicinali per terapie avanzate (terapie cellulari somatiche, terapie geniche e prodotti di ingegneria dei tessuti) dell’European Advanced Translational Research InfraStructure in Medicine (EATRIS), mirata a creare una infrastruttura di ricerca paneuropea composta da una rete di rinomati centri europei di ricerca traslazionale biomedica. Dalla comunità internazionale, Triolo è considerato un forte sostenitore dell’importanza della regolamentazione delle terapie avanzate e contribuisce attivamente alla loro implementazione. Ad esempio, è stato il primo a pubblicare specifici approcci e procedure di analisi del rischio applicabili alla produzione di terapie cellulari, e a fornire un modello specifico per centri di trapianti cellulari e laboratori di produzione cellulare, sopratutto se ai primi approcci con tecniche di gestione del rischio. Fino a quando nel 2011, la svolta decisiva, Fabio viene chiamato, dall’University of Texas Health Science Center di Houston (UTHealth), a dirigere il Nucleo Terapie Cellulari che include l’Evelyn H. Griffin Stem Cell Therapeutics Research Laboratory, in cui vengono prodotte cellule staminali per applicazioni cliniche di Medicina Rigenerativa, e il Judith R. Hoffberger Cellular Therapeutics Translational Laboratory, in cui vengono sviluppate innovative terapie basate su cellule staminali e progenitrici umane. Oggi Fabio, vive con la sua famiglia a Houston. Guida la traslazione di promettenti tecnologie terapeutiche sviluppate da ricercatori a livello pre-clinico, in processi che possano essere usati per produrre cellule e prodotti di ingegneria dei tessuti per applicazioni cliniche. I suoi più recenti interessi di ricerca riguardano lo sviluppo di terapie cellulari per danni neurologici (traumi cranio-encefalici, ictus, paralisi cerebrali infantili) e di applicazioni autologhe di ingegneria tessutale basate su tessuti extraembrionali (liquido amniotico, gelatina di Wharton). In Sicilia torna solo per trascorrere delle vacanze, e fare “rifornimento” dei dolci tipici della nostra terra, dei colori unici e del mare cristallino. Ma siamo certi, che in cuor suo, guarda la nostra e la sua terra d’origine, come una terra bruciata dal sole che non gli ha permesso di svolgere ciò che più ama fare: aiutare il prossimo con le sue ricerche. Certamente, anche Fabio, nutre la segreta speranza che in un prossimo e imminente futuro anche la Sicilia, offra la possibilità a professionisti come lui di non scavalcare l’oceano per esercitare la professione. Utopia o luogo comune? Forse l’una e l’altra …ma qui siamo già entrati nel regno delle favole. data LA SICILIA ez 28/5/2014 pag 34 Catania GLI SVILUPPI DEL CASO MAGGIO: VENERDÌ LA NOMINA Università, Portoghese sarà il direttore generale Il tam tam, già all'indomani della revoca del contratto al prof. Lucio Maggio, dava il dott. Federico Portoghese come favorito tra i papabili per la nomina a nuovo direttore generale dell'Università. E così sarà, al di là dei passaggi formali che ancora devono essere consumati. Il nome di Portoghese, attuale direttore dell'Area Finanza ed ex direttore amministrativo dell'ateneo negli anni del primo mandato dell'ex rettore Antonio Recca, è stato proposto ieri dal rettore Giacomo Pignataro dinanzi al Senato Accademico, che all'unanimità - e con la sottolineatura di un applauso - ha espresso il proprio parere favorevole. Il primo step per arrivare alla nomina di Portoghese, che avverrà già venerdì dopo la seduta e la scontata approvazione del Consiglio di amministrazione, che già in maniera pressocché unanime aveva appoggiato la linea del rettore, procedendo a deliberare il "licenziamento" di Maggio, al quale come noto - veniva contestata la gestione "autonoma" del ruolo di direttore generale, plasticamente manifestatasi, secondo i vertici e gli organi collegiali di governo dell'ateneo, nel rinnovo di due contratti in scadenza per altrettanti funzionari e nell'affida- mento attraverso il cottimo fiduciario della manutenzione di un impianto antincendio. Nessuna sorpresa quindi peri! dopo Maggio. Insieme con quello di Portoghese erano circolati i nomi altrettanto autorevoli di Armando Conti, direttore della Scuola superiore presieduta dal prof. Francesco Priolo, e di Vincenzo Reina, oggi a capo dell'ufficio legale dell'Università. In favore di Portoghese, probabilmente, ha giocato il fatto che già da direttore amministrativo ha già conosciuto e gestito l -azienda Università". Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa R. CR. dS data 28/5/2014 pag 15 OTI DI i t OD I ICI L t t Le istituzioni cittadine e politiche temono che questa scelta possa compromettere il futuro dell'ateneo La Provincia .è fuori dall'Università il cOmmissario straordinario Floreno ha deliberato il recesso dell'Ente dal Consorzio • RAGUSA — La Provincia regionale di Ragusa recede dalla partecipazione al Consorzio universitario. La decisione assunta dal commissario straordinario dell'Ente, Carmela Floreno, a seguito dell'approvazione della legge regionale sull'istituzione dei 'Liberi consorzi dei Comuni e delle 'città metropolitane, ha suscitato non poche critiche nel mondo politico. Dal primo novembre 2014, infatti, la delibera di La decisione si spiega alla luce del passaggio verso i Liberi consorzi recesso diventerà efficace, partendo dal presupposto che la legge istitutiva dei Liberi consorzi comunali ha attribuito agli stessi, fino al 31 ottobre di quest'anno, le funzioni già di competenza delle soppresse Province regionali con la conseguenza che il Libero consorzio comunale nell'assetto delineato dalla predetta legge non è successore in universum jus dell'ente Provincia, bensì un diverso soggetto giuridico. La decisione è stata presa quindi perché non è consentito mantenere e trasferire in capo ai Liberi consorzi partecipazioni ad associazioni, fondazioni, enti, istituzioni dai quali possano derivare situazioni di squilibrio per la finanza. La recessione, stando alla normativa, non appare del tutto sconside- rata e non penalizzante per lo stesso Consorzio anche perché, come ha sottolineato lo stesso commissario Floreno, "si è cercato di mettere in sicurezza l'Ente mantenendo la copertura economica per le funzioni obbligatorie e non penalizzando il Consorzio universitario che non ha nulla da temere sul piano finanziario sino al 31 ottobre 2014 giacché sono stati mantenuti gli stessi impegni del 2012 e 2013". Dopo, quindi, toccherà ai nuovi organi del Libero consorzid in questione adottare le opportune determinazioni. La disposizione ha comunque allarmato le istituzioni cittadine e quelle i politiche che vedono in questa recessione "una voragine" per le facoltà. Lo stesso sindaco del capoluogo ibleo, Federico Piccitto, crede che questa scelta penalizzi il futuro dell'università iblea, ateneo che potrebbe così presto chiudere i kenz battenti. A Ragusa, _ comunque, si cerca ancora una soluzione alternativa anche perhr ché non convince ne- anche la rassicurazione effettuata dal commissario in merito alle risorse finanziarie. "Qui il percorso che • occorre predispone deve essere a media scadenza — ha sottolineato il vicesegretario provinciale del Partito democratico, Mario d'Asta -, altrimenti tutti gli sforzi fatti saranno vanificati. Ecco perché invito il commissario Floreno, anche a decisione presa a convocare un tavolo aperto a «tutti in cui possa esternare le ragioni del suo malessere e ascoltare quale sarà il feedback. Soltanto dopo, la sua decisione potrà essere realmente motivata e accolta dal territorio. Capisco, altresì, che la Floreno è un commissario straordinario e non legittimata dal voto popolare ma qui si parla delle risorse del nostro territorio e non possiamo permettere a nessuno di liquidare certe questioni a cuor leggero. Se la decisione sarà inevitabile — ha concluso d'Asta — allora va bene. Altrimenti, bisognerà rivedere tutto". Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Stefania Zaccaria RIPRODASSOAtE RISERVA. LA REPUBBLICA Se z Politica regionale data 28/5/2014 pag III Via libera alle nomine della Sanità, parte la corsa degli aspiranti "vice" Turn confermati i manager della Sanità scelti dal governo Crocetta. Ieri la commissione Affari istituzionali dell'Ars ha dato il via libera alle nomine, con alcune astensioni su Salvatore Ficarra (Asp di Agrigento ), Antonino Candela (Asp di Palermo), Fabrizio De Nicola (Asp di Trapani) e Marco Restuccia (Policlinico di Messina). La partita però non può dirsi chiusa: c'è ancora da riempire la casella dell'Asp di Catania, dove la designazione di Mario Zappia è stata revocata. Ma sulle superpoltrone pende anche l'incognita di un ricorso al Tar sul quale i giudici si esprimeranno il 15 giugno. Anche per questo l'assessore Lucia Borsellino ha fatto mettere a verbale che, se fosse dipeso solo da lei, avrebbe recuperato qualche nome escluso dall'elenco dei 76 finalisti. A meno di colpi di scena, la giunta ratificherà i decreti nella prossima seduta. A quel punto si aprirà la corsa alle poltrone di direttore sanitario e direttore amministrativo, che verranno scelti dai manager negli elenchi di idonei appena pubblicati darassessorato. In pole position ci sono Pippo Noto (Asp di Palermo ), Anselmo Madeddu (Asp di Siracusa), Luigi Aprea (Policlinico di Palermo), Osvaldo Ernandez ( Trapani ), Giorgio Trizzino ( Civico ). Tra le new entry Francesco Iacono (primario a Ragusa), Rosalia Murè ( direttore di presidio a Enna) e Giuseppe Giammanco (direttore di presidio al Garibaldi). Torna in lizza anche Giacomo Sampieri, ex commissario a Villa Sofia dimessosi dopo un avviso di garanzia per peculato e abuso d'ufficio. Come direttore amministrativo si fanno i nomi di Elvira Amata (Papardo-Piemonte ), Duilia Martellucci ( Civico di Palermo) e del commissario uscente Carmelo Pullara. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa g. sp. RIPRODUZIONE RISERVATA data LA SICILIA ez pag Regione 28/5/2014 1/2 REGIONE: SI INSEDIERANNO TRA 15 GIORNI Sanità, ok in commissione per sedici direttori generali Se non ci saranno altri intoppi burocratici tra 15 giorni i nuovi 16 su 17 direttori generali della Sanità 3 per i Policlinici (Palermo, Catania e Messina), 8 per le Asp (manca all'appello ancora la nomina per l'Asp di Catania) e 5 per le aziende ospedaliere si potranno finalmente insediare. Dopo un'attesa di oltreAaano e mezzo i nuovi direttori generali nominati dal governo Crocetta potranno, finalmente guidare le rispettive aziende. Il via libera è arrivato ANTONIO FIASCONARO PAGINA 2 ieri dalla Commissione Affari Istituzionali dell'Ars. • TRA QUINDICI GIORNI L'INSEDIAMENTO La commissione Ars dà il via libera a 16 direttori generali della Sanità siciliana ANTONIO FIASCONARO Se non ci saranno altri intoppi burocratici tra 10-15 giorni i nuovi 16 su 17 direttori generali della Sanità 3 per i Policlinici (Palermo, Catania e Messina), 8 per le Asp (manca all'appello ancora la nomina per l'Asp di Catania) e 5 per le aziende ospedaliere si potranno finalmente insediare. Dopo un'attesa di oltre un anno e mezzo - da febbraio 2013 in carica ci sono dei commissari straordinari - i nuovi direttori generali nominati dal governo Crocetta potranno, finalmente guidare le rispettive aziende. Il via libera è arrivato, ed era ora, ieri mattina dalla Commissione Affari Istituzionali dell'Ars presieduta da Antonello Cracolici (Pd). Ma non sono mancate alcune "fibrillazioni" al momento del voto. In Commissione, presente anche l'assessore alla salute, Lucia Borsellino, l'ok è arrivato con alcuni voti contrari e astensioni espressi dai deputati sui singoli direttori generali. Per bocciare le nomine, sarebbe servito il voto contrario di 10 dei 15 componenti della commissione, ma ieri presenti erano solo in undici: assenti Santi Formica - che ha deciso di lasciare la commissione per "tirarsi fuori" dalla responsabilità di queste nomine - Vincenzo Figuccia, Francesco Rinaldi e Salvatore Siragusa. Soltanto due deputati hanno espresso un voto contrario a tutte le 16 nomine: il capogruppo del Movimento cinque stelle Francesco Cappello e il capogruppo del Ncd Nino D'Asero. Il deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo ha invece espresso un voto contrario a tutte le nomine tranne quelle di Li Donni (Policlinico di Palermo), Candela (Asp di Palermo) e De Nicola (Asp di Trapani). In Commissione, però, pendeva una interrogazione del centrodestra che aveva sollevato dubbi sulle nomine di Candela, De Nicola e Ficarra. Secondo i deputati di opposizione, le valutazioni (con relativo punteggio) sono state errate. Su questo punto, il presidente della commissione Cracolici ha spiegatadi aver «chiesto chiarimenti al governo. Ma il governo ha risposto con una nota che non spiega nulla». Per questo motivo, in questi tre casi, Cracolici ha deciso di astenersi dal voto. Con lui, ha scelto la strada dell'astensione anche il deputato del Megafono Antonio Malafarina. Sulla nomina di Restuccia (Policlinico di Messina), oltre ai tre voti contrari sono arrivate le astensioni di Cracolici, Giovanni Panepinto (Pd), Gianluca Antonello Micciché (Udc) e Paolo Ruggirello (Articolo 4). Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA SICILIA Regione data pag 28/5/2014 1/2 Ricordiamo che all'appello dei manager manca ancora il sostituto di Mario Zappia che era stato designato a guidare l'Asp di Catania ma il governo ha fatto marcia indietro perché il suo incarico era "inconferibile". Quindi adesso la giunta Crocetta dovrà procedere alla nomina di un nuovo direttore generale il cui nome passerà di nuovo al vaglio della Commissione dell'Ars per il via libera all'incarico e all'insediamento. Ecco l'elenco dei nuovi direttori generali: Renato Li Donni (Policlinico Palermo); Paolo Cantaro (Policlinico Catania); Marco Restuccia (Policlinico Messina). Salvatore Lucio Ficarra (Asp Agrigento); Ida Grossi (Asp Caltanissetta); Calogero Muscarnera (Asp Enna); Gateano Sirna (Asp Messina); Antonino Candela (Asp Palermo); Maurizio Aricò (Asp Ragusa); Salvatore Brugaletta (Asp Siracusa); Fabrizio De Nicola (Asp Trapani); Angelo Pellicanò (Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania); Giorgio Giulio Santonocito (Azienda ospedaliera Garibaldi di Catania); Michele Vullo (Azienda ospedaliera Papardo-Piemonte di Messina); Giovanni Migliore (Azienda ospedaliera Civico di Palermo); Gervasio Venuti (Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo). ' Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
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