Tesi di dottorato dal titolo La didattica come pratica inclusiva: studio di contesti tra culture e politiche educative. Dottorando: Dainese Roberto Sintesi Mettere in correlazione la didattica con i processi di integrazione in classi della scuola primaria dove è presente anche uno studente con disabilità è stato lo scopo di questo percorso di ricerca. Sono stati indagati i seguenti ambiti: • I processi inclusivi e le dinamiche sociali nella classe • Le pratiche didattiche • Le componenti motivazionali degli alunni con disabilità. Sono stati approfonditi dei contesti classe appartenenti a diverse condizioni culturali, legislative, organizzative perché il campione di analisi è stato individuato non solo in Italia (Padova) ma pure in Brasile. Questo ha permesso non una comparazione ma un ulteriore approfondimento di analisi per sollecitare nuove e più significative riflessioni suscitate da confini e prospettive allargate. Finalità ed obiettivi Ad un livello più operativo esplicitiamo i seguenti obiettivi specifici: - conoscere le costanti che emergono in una attività laboratoriale rivolta a promuovere processi inclusivi - conoscere le costanti sopra indicate nei vari ordini di scuola (primaria, secondaria di primo e secondo grado) - analizzare quelle costanti in relazione ad un approfondimento dei processi inclusivi e delle dinamiche relazionali nella classe - conoscere le pratiche didattiche attivate dagli insegnanti delle classi dove è presente un alunno con disabilità e figlio di migranti - conoscere le costanti che emergono nella classe ordinaria quando è prevista una separazione tra classe ordinaria e dispositivo speciale - realizzare uno strumento da destinare agli insegnanti per valutare la portata inclusiva delle pratiche attivate in una classe Le ipotesi Ci siamo posti in questo lavoro con il desiderio di individuare risposte alle seguenti domande: 1. Quali sono le costanti, in ambito didattico, che emergono quando in una classe ordinaria - dove è presente un alunno con disabilità - viene ipotizzato un intervento laboratoriale che nasce con lo scopo di sollecitare processi inclusivi? Tali costanti variano nei diversi ordini di scuola? Come variano? 2. Quando la scuola viene messa alla prova da una compresenza di più bisogni (la condizione di figli di migranti e di persona con disabilità) come reagiscono gli insegnanti rispetto alle scelte didattiche? Quali soluzioni didattiche gli insegnanti ritengono più significative? 3. In un macrocontesto dove è prevista una separazione degli interventi (quello nella classe ordinaria e quello in un dispositivo speciale) quale didattica/didattiche si prediligono nella classe ordinaria a favore di tutti, quando l’alunno con disabilità è nella classe? Le collaborazioni In Italia è stata significativa la collaborazione in provincia di Padova, a Piove di Sacco, con la Direzione Didattica che, in quanto scuola capofila del Centro Territoriale per l’Integrazione, ha permesso i collegamenti con le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio. Ancora in Italia si è potuto realizzare un percorso di approfondimento sulle tematiche della didattica e dell’inclusione scolastica grazie alla collaborazione nel Progetto: “Lineamenti di un Progetto di studio e ricerca su: Alunni con disabilità, figli di migranti. Approcci culturali, questioni educative, prospettive inclusive” promosso da Settore Istruzione e politiche delle Differenze del Comune di Bologna in parternariato con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Bertin” di Bologna. Per quanto riguarda gli studi all’estero essi hanno potuto realizzarsi grazie alla collaborazione con le seguenti Università partner: - Université Lumiere- Lyon 2 (Francia) - Universidade Federal de Uberlândia (Brasile). Inoltre, in Francia ricordiamo la collaborazione con il Centre de recherche sur les liens sociaux (Université Paris-Descartes) e l’Institut National Supérieur de formation et de recherche pour l’éducation des jeunes Handicapés et les Ensseignements Adaptés (INS HEA) di Parigi. La metodologia e gli strumenti di indagine La ricerca sul campo ha seguito un approccio quantitativo e qualitativo e si è avvalsa di strumenti diversificati: griglie di valutazione, questionari, interviste in profondità, focus group, schede di rilevazione. Risultati della ricerca L’intreccio degli studi ci ha permesso di analizzare scelte didattiche e di indagare dinamiche relazionali che ci hanno consentito di ipotizzare una scala per l’analisi delle pratiche inclusive denominata SAPI - Scala per l’Analisi delle Pratiche Inclusive e GOIPS - Griglia di Osservazione Interazioni Partecipazione Sollecitazioni desunte dalle costanti emerse.
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