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IL PROTAGONISMO DEI GIOVANI HIV POSITIVI
Altini Pietro, Patrucco Stefano, Di Chio Caterina, Katiuscia Greganti
Associazione Arcobaleno Aids ONLUS (Torino)
Meeting o gruppi
residenziali di terapia
e sostegno
Il progetto di ricerca qui presentato nasce
dalla proposta di alcuni giovani HIV positivi,
partecipanti ad un gruppo di terapia
residenziale (detto meeting), di raccontarsi
e narrare la propria storia di vita per
riflettere sui propri vissuti e per divulgare
informazioni e conoscenze intorno al tema
dell’HIV.
Valutazione - Risultati
Come gli stessi giovani hanno reso evidente nel corso
della ricerca, per un giovane HIV positivo riconoscersi e
sentirsi parte di un gruppo di pari sieropositivi infonde
fiducia e accresce le loro speranze, poiché consente di
vedere e sentir parlare persone che hanno affrontato
positivamente problemi simili ai loro. Esprimere,
condividere ed elaborare in gruppo le proprie emozioni,
talvolta intense e a lungo soffocate (come spesso quelle
suscitate dalla comunicazione della diagnosi), risulta
essere un’esperienza profondamente terapeutica.
Ascoltarsi e confidarsi, condividere esperienze e
sentimenti con persone che vivono un destino comune,
permette di abbandonare il sentimento di unicità rispetto
alla malattia, intensificato dalla segretezza in cui spesso i
giovani sono costretti a vivere. Il fatto che al meeting tutti
siano reciprocamente a conoscenza del segreto più
profondo e che non ci sia bisogno di nascondersi,
nemmeno quando si assume la terapia (fenomeno
piuttosto frequente tra i ragazzi, talvolta anche all’interno
dei contesti familiari), consente ai partecipanti di
concentrare e impiegare le energie e le risorse personali
per condividere informazioni e strategie su come convivere
con il virus dell’HIV. La partecipazione ai gruppi
residenziali favorisce quindi l’incorporazione della
sieropositività all’interno della propria immagine identitaria.
La ricerca, infine, ha consentito agli operatori delle 5 realtà
italiane partecipanti, di sistematizzare un modello circolare
di azione ed intervento, che prende avvio dalle narrazioni
dei pazienti e ritorna a “dar loro voce”, nella direzione della
maggiore responsabilizzazione e condivisione delle scelte
all’interno della relazione di cura, riconoscendo il paziente
quale principale esperto della sua condizione.
Ricerca – libro
Accogliendo la proposta dei giovani, l’Associazione Arcobaleno AIDS, in
collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e con la
partecipazione dell’Associazione Essere Bambino (Brescia), dell’Associazione
Centro Aurora contro l’AIDS pediatrico ONLUS (Bologna), della Clinica Pediatrica
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, del Dipartimento di PediatriaUniversità di Napoli Federico II, ha realizzato un progetto di ricerca qualitativa dal
titolo HIV E NARRAZIONE, coinvolgendo venti giovani sieropositivi di diverse città
italiane, che hanno narrato la propria storia di vita. Le storie degli adolescenti e dei
giovani adulti HIV positivi, sono state analizzate e, in un secondo tempo, rilette da
professionisti diversi (medici, psicologici, antropologici, volontari ecc.), i cui contributi
hanno dato vita ad una pubblicazione dal titolo: Vivere la sieropositività. I giovani, la
comunità, l’AIDS, edito da Liguori. Il libro è un prezioso strumento di divulgazione e
di riflessione sulla condizione di sieropositività, a partire dalla voce delle persone
direttamente interessate.
Il protagonismo dei
giovani HIV positivi
Il protagonismo e il coinvolgimento attivo dei giovani nel
processo di gestione della malattia non solo favoriscono la
consapevolezza dei vissuti legati all’infezione da HIV,
aumentando la capacità di esprimerli e di condividerli, di
individuare risorse e strategie, di sviluppare un senso di
appartenenza ad una rete di supporto e di scambio, ma
offrono altresì, ai professionisti della cura, un’importante
occasione di riflessione e, alla comunità intera, una lettura
della condizione di sieropositività a partire dalla voce delle
persone direttamente interessate.
Nella ricerca-azione qui presentata, il protagonismo risulta
essere al contempo la finalità ultima della ricerca, nell’ottica
dell’empowerment delle persone, ma anche la principale
metodologia adottata per realizzarla.
Spettacolo
Dalle storie dei venti giovani HIV
positivi, è stato messo in scena lo
spettacolo teatrale Il TUO
RACCONTO, LA MIA STORIA, con
il doppio obiettivo di consentire ai
giovani di rivedersi e di rivedere le
loro storie e i temi salienti da essi
emersi, e di sensibilizzare
l’opinione pubblica sul tema
dell’HIV
Meeting
(gruppi residenziali di terapia e sostegno)
Le storie di vita, analizzate, interpretate da professionisti diversi nel libro e messe
in scena da attori professionisti nello spettacolo teatrale, sono state l’oggetto
principale del successivo meeting nazionale per giovani HIV positivi. Il meeting
ha visto come protagonisti, oltre a 22 operatori, i giovani che hanno narrato la
propria vita e ragazzi più giovani di loro, (40 ragazzi in tutto) di varie città italiane
(Cagliari, Bologna, Brescia, Napoli, Padova, Roma, Torino).
In occasione di questo incontro residenziale, i giovani hanno avuto la possibilità
di “riprendere in mano” le proprie storie di vita, ascoltandone brani e commenti
contenuti nel libro, di vederle rappresentate attraverso lo spettacolo, di discutere
e confrontarsi, in modo attivo e partecipativo, intorno ai temi comuni emersi dalle
storie e ai vissuti emotivi ad essi collegati
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