INVOCAZIONI Gesù, nostro Signore, che ci hai mostrato il vero volto del Pa‐ dre che ci ama, riempi la nostra vita! Gesù, nostro Signore, che ci hai chiamato a seguirti per le stra‐ de del mondo, donaci la forza e il coraggio per rinnovare il nostro “Si”. Gesù, nostro Signore, che ci chiedi di cercarti nelle periferie del mondo, rendi il nostro cuore umile e docile alla tua volontà. Gesù, nostro Signore, che ci rendi missionari del tuo Vangelo, donaci la credibilità, la coerenza e la passione per testimoniarti sempre e ovunque. Gesù, nostro Signore, che hai versato con amore il tuo sangue per noi, dona ai tanti cristiani perseguitati nel mondo di testimoniare con coraggio e perseveranza la fede in Te. “Periferie, Cuore della Missione” Padre nostro Preghiamo: Signore fa che questo Mese Missionario che stiamo cele‐ brando, sia per noi “ una celebrazione di grazia e di gioia”. Aiutaci a ri‐ scoprire che grazie al nostro Battesimo siamo chiamati tutti, nessuno escluso, ad essere Missionari ovunque. Aiutaci ad alimentare la gioia dell’evangelizzazione e a saper uscire verso le periferie del nostro territorio per incontrare i poveri che ci sono vicini e che spesso ignoriamo. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE COL SS. SACRAMENTO Adorazione Eucaristica Ottobre Missionario 2014 Canto finale: Annunceremo che tu 8 1 Canto: Come tu mi vuoi “Dal cuore alle periferie” 3° Momento – Inviati nel mondo 1° Lettore: Dal Vangelo di Giovanni (17, 6‐11) In ogni cuore ci sono delle periferie da raggiungere, ogni cuore ha bi‐ sogno di avere sanate delle periferie. Ognuno di noi conosce le proprie e sa quanto bene faccia stare a tu per tu con Gesù, il solo che attraver‐ so l’Amore può colmare ogni nostra inquietudine. Ognuno di noi deve avere a cuore le periferie del mondo, ma deve an‐ che esser capace di riconoscere quando lui stesso si colloca alla perife‐ ria della vita degli altri e della relazione con Dio. Su questa è importan‐ te lavorare, per incontrare poi il mondo, in Lui. INTRODUZIONE Guida: Come ci ricorda Papa Francesco, essere missionari con spirito significa essere evangelizzatori che pregano e lavorano (Evangelii Gaudium, n° 262). Non possiamo immaginare un impegno missionario che sia privo di continui momenti di preghiera e di intimità con nostro Signore. Attra‐ verso il pensiero del nostro Pontefice, ci lasciamo incontrare dalla Pa‐ rola di Dio, per sperimentare il suo Amore di Padre ed essere così in‐ viati in tutto il mondo per annunciare la buona notizia. Canto: Creati per Te Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mon‐ do, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, cu‐ stodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola co‐ sa, come noi. Breve spazio di silenzio Silenzio 2° Lettore: MEDITAZIONE “Il vero missionario, che non smette mai di essere discepolo, sa che Gesù cammina con lui, parla con lui, respira con lui, lavora con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario. Se uno non lo scopre presente nel cuore stesso dell’impresa missionaria, presto perde l’entusiasmo e smette di essere sicuro di ciò che trasmette, gli mancano la forza e la passione. E una persona che non è convinta, entusiasta, sicu‐ ra, innamorata, non convince nessuno.” (EG 266) Silenzio 2 7 ESPOSIZIONE SS. SACRAMENTO Preghiera corale: Cuore aperto e occhi spalancati O Signore, tutto quello che hai fatto e detto l’hai affidato anche a me, l’hai messo nelle mie fragili mani, perché lo porti per le strade sconfinate del mondo che è oltre il mio piccolo orizzonte. Tu vuoi che io, con l’abito feriale della mia fatica, tenga il cuore aperto e gli occhi spalancati per guardare, accogliere e trasmettere il mistero che libera e salva, così da essere un guerrigliero dell’amore sui campi della violenza; un banditore di misericordia nei seminterrati dell’emarginazione; un seminatore di stelle nel cielo opaco della mia stagione. Con gioia, Signore, accetto questo impegno. Però ‐ e te lo dico a mani congiunte ‐ non mi lasciare solo. Vieni anche Tu con me, perché il mio piede non inciampi, perché le difficoltà non mi avviliscano, perché il coraggio non si indebolisca. Vieni anche Tu con me così che ogni giorno possa stringerti la mano e insieme a te baciare e abbracciare quel pezzo di mondo che, fin da oggi, devo evangelizzare. Amen. (A. Dini) 6 1° Momento Incontrare la Parola 1°Lettore: Dal Vangelo di Marco (1, 32‐39) Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemonia‐ ti. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conosce‐ vano. Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Galilea. Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!» E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. Breve spazio di silenzio 2° Lettore: Meditazione “Senza momenti prolungati di adorazione, di incontro orante con la Parola, di dialogo sincero con il Signore, facilmente i compiti si svuota‐ no di significato, ci indeboliamo per la stanchezza e le difficoltà e il fervore si spegne. La Chiesa non può fare a meno del polmone della preghiera. Nello stesso tempo si deve respingere la tentazione di una spiritualità intimistica e individualistica, che mal si comporrebbe con le esigenze della carità, oltre che con la logica dell’Incarnazione. C’è il rischio che alcuni momenti di preghiera diventino una scusa per evitare di donare la vita nella missione.” (EG 262) Silenzio e riflessione personale 3 Preghiera corale: Chiamato ad annunciare Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami Signore, a vivere di Te, e a essere strumento della tua pace. Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra. Esercita su di me un fascino così potente, che io abbia a pensare come Te, ad amare la gente come Te, a giudicare la storia come Te. Concedimi il gaudio di lavorare in comunione ed inondami di tristezza ogni qualvolta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo. Infondi in me una grande passione per la verità, e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studio e non ho tribolato nella ricerca. Salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall’ipocrisia di chi salva i princìpi e uccide le persone. Trasportami, dal Tabor della contemplazione, alla pianura dell’impegno quotidiano. E se l’azione inaridirà la mia vita, riconducimi sulla montagna del silenzio. Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”, e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra. (Don Tonino Bello) 4 Canto: Con Francesco profeti tra la gente 2° Momento – L’Amore del Padre 1° Lettore: Dal Vangelo di Luca (11, 1‐4) Un giorno Gesù andò in un luogo a pregare. Quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: 'Signore, insegnaci a pregare. Anche Gio‐ vanni lo ha insegnato ai suoi discepoli'. Allora Gesù disse: 'Quando pregate, dite così: Padre, sia santificato il tuo nome, fa' che il tuo re‐ gno venga. Dacci ogni giorno il pane necessario, perdonaci i nostri peccati perché anche noi perdoniamo a chi ci ha offeso, e non abban‐ donarci nella tentazione'. Breve spazio di silenzio 2° Lettore: MEDITAZIONE “La prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbia‐ mo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da Lui che ci spinge ad a‐ marlo sempre di più. Però, che amore è quello che non sente la neces‐ sità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere? Se non proviamo l’intenso desiderio di comunicarlo, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci. Abbiamo bisogno d’implorare ogni giorno, di chiedere la sua grazia perché apra il nostro cuore freddo e scuota la nostra vita tiepida e su‐ perficiale.” (EG 264) Silenzio 5
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