Direzione Processo Legislativo InfolegCrpNews Silvia Bertini A cura di: Maria Morello, Maria Grazia Valente Settore Studi Documentazione e Supporto Giuridico Legale Aurelia Jannelli Realizzazione grafica: Simonetta Morreale 15 LUGLIO 2014 SOMMARIO AMBIENTE 4 Indagine sulle acque in bottiglia 4 Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata 4 BILANCIO – FINANZE – CREDITO – ECONOMIA 5 Il Regolamento UE n. 1024/2013 sul meccanismo unico di vigilanza DIRITTO AMMINISTRATIVO 5 5 La colpa grave nell’illecito contabile 5 Processo amministrativo 5 Potere giuridico e atto autoritativo 6 DIRITTO COSTITUZIONALE 6 Corte Costituzionale e ricorso straordinario 6 L’eccesso di potere 6 FEDERALISMO FISCALE 7 PRIVACY 7 Consigli del Garante per il rispetto della privacy durante le vacanze estive PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 7 8 Il personale nel DL n. 90/2014, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari” 8 Prevenzione e contrasto alla corruzione 8 Il danno all’immagine della P.A. 9 La Riforma del Formez 9 2 REGIONI 10 PDL della Regione Campania n. 533 del 19 giugno 2014 “Istituzione del servizio di sociologia del territorio della Regione Campania” 10 PDL della Regione Marche n. 425 del 27 giugno 2014 “Riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”. 10 SANITA’ 11 Sentenza Costa e Pavan: procreazione assistita e ricorso diagnosi pre-impianto 3 11 AMBIENTE Indagine sulle acque in bottiglia Nel Dossier redatto da Legambiente intitolato “Regioni imbottigliate (l’indagine sul business delle acque in bottiglia n Italia) si rileva che, in media, le aziende che imbottigliano pagano 1 euro ogni 1.000 litri, ovvero, appena un millesimo di euro per litro imbottigliato. Questo avviene perché i canoni di concessione, stabiliti dalle Regioni sono particolarmente bassi. Onde porre rimedio a questa criticità e creare criteri uniformi da adottarsi su tutto il territorio nazionale, nel 2006, la stessa Conferenza Stato-Regioni aveva provato a disciplinare questo settore, con un documento di indirizzo che, proponeva canoni uniformi con l’obbligo di pagare sia in funzione degli ettari dati in concessione che per i volumi emunti o imbottigliati, indicando come cifre di riferimento almeno 30 euro per ettaro e un importo tra 1 e 2,5 euro per m3 imbottigliato; però nell’applicazione concreta risulta che siamo ancora lontani dal raggiungimento di queste indicazioni. Nel testo, in particolare, si affrontano, i seguenti aspetti: il record tutto italiano di consumo di acqua in bottiglia; i canoni di concessione per le acque minerali ed il mancato introito per le Regioni. Il testo del Dossier è reperibile al seguente indirizzo: http://www.legambiente.it/sites/default/files/ docs/legambiente_altreconomia_regioniimbot tigliate2014_0.pdf Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata Nel Dossier intitolato “Comuni ricicloni 2014” redatto da Legambiente con il patrocino del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ed in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Assobioplastiche, Conai, FederAmbiente, Fise Assoambiente e Fise Unire ed altri, emerge che, i Comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata siano ben 1328 e rappresentano il 13,7% della popolazione italiana. Quelli che hanno inviato la scheda di documentazione firmata sono 35 più dello scorso anno. Sono in aumento i Comuni che esercitano la raccolta di rifiuti al centro sud, quasi il 20% del totale dei premiati (erano il 14,5% lo scorso anno). Sono, invece, rimasti invariati i Comuni “Rifiuti Free”, l’eccellenza dell’eccellenza, cioè quelli che devono smaltire solo 75 Kg. di rifiuti procapite all’anno. Inoltre, nel testo, sono presenti le seguenti novità: Milano, che rappresenta un segno evidente dell’affermazione del sistema di raccolta “porta a porta” anche nelle metropoli; il balzo in avanti di molti comuni marchigiani, grazie al sistema di penalità e premialità introdotto dalla Regione in occasione del sistema di tariffazione puntuale (paghi l’indifferenziato che produci). In questi segnali volti al positivo si possono individuare i punti di stimolo per un cambiamento veloce e virtuoso: si sa come organizzare un servizio moderno di raccolta differenziata e come stimolare mediante la leva tariffaria i corretti comportamenti della cittadinanza e le nuove tecnologie ICT (Information and Communication Technology) in questo senso possono favorirne il processo. Il testo del Dossier è reperibile al seguente indirizzo: http://www.ricicloni.it/assets/files/f6/e0/com uni-ricicloni-2014.pdf 4 BILANCIO – FINANZE – CREDITO – ECONOMIA Il Regolamento UE n. 1024/2013 sul meccanismo unico di vigilanza Nel commento intitolato “Il Regolamento UE n. 1024/2013 sul meccanismo unico di vigilanza e l’unione bancaria europea. Prime riflessioni.”, a cura di Francesco Ciraolo, si rileva che, l’adozione del sopracitato regolamento sull’istituzione di un Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU- Single Supervisory Mechanism) nell’area europea, segna un importante traguardo verso l’attuazione di uno dei più grandiosi obiettivi politici degli ultimi tempi consistente nella creazione di un quadro finanziario per l’Europa indicato nel termine più comune di “Unione Bancaria Europea”. Il progetto di approdare a questa nuova realizzazione era già stato annunciato nel corso del 2012, come testimoniato nel corso dello stesso anno nel Rapporto Van Rompuy, stilato dal Presidente del Consiglio Europeo, in stretta collaborazione con i Presidenti della Commissione, dell’Eurogruppo e della BCE (Banca Centrale Europea). Il testo del commento è reperibile al seguente indirizzo: http://www.amministrazioneincammino.luiss.i t/wpcontent/uploads/2014/07/Ciraolo_Unionebancaria.pdf DIRITTO AMMINISTRATIVO La colpa grave nell’illecito contabile Nell’articolo “La colpa grave nell’illecito contabile oggi”, a cura del prof. Enrico Bonelli, pubblicato da GiustAmm (Cop. n. 7/2014), si constata che la nuova forma di colpevolezza per essere colta in tutte le sue implicazioni, deve essere letta in sintesi con il processo di riforma della P.A. ed in particolare, in relazione all’emergere dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. Nel testo, in particolare, si affrontano i seguenti aspetti: l’elemento psicologico della colpa grave nel contesto riformato della responsabilità amministrativa; la tipicità e la valutazione in concreto di detta colpa nell’illecito contabile e le figure sintomatiche di colpa grave del c.d. eccesso di potere finanziario. Processo amministrativo Nel commento intitolato “L’efficienza della P.A. e le nuove norme per il processo amministrativo”, a cura del Cons. Marco Lipari, pubblicato da GiustAmm (Cop. n. 7/2014), si rileva che il D.L. 24 giugno 2014, n. 90, in vigore dal 25 giugno 2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” contiene numerose disposizioni concernenti, in modo diretto o indiretto, l’organizzazione e l’attività della Giustizia amministrativa. Secondo l’Autore, ne deriva un’impostazione completamente condivisibile in quanto l’efficienza della P.A. è un obiettivo realizzabile solo con il concorso di una giustizia amministrativa adeguata. Ma nel contempo, è opportuno considerare anche che la tutela giurisdizionale moderna e celere possa attuarsi solo agendo preventivamente sull’amministrazione ed i suoi procedimenti riducendo i motivi di contenzioso. Nel testo, gli aspetti trattati sono molteplici, quelli di maggior interesse sono i seguenti: le ragioni dell’intervento: 5 giustizia amministrativa ed efficienza del sistema pubblico; gli interventi urgenti e l’informatizzazione del processo amministrativo; il ridimensionamento degli oneri formali nelle procedure di gara. Le ricadute processuali della nuova disciplina; le innovazioni riguardanti il rito speciale in materia di contratti pubblici (art. 120 del codice del processo); la nuova disciplina delle misure cautelari ed il relativo limite; la decisione del giudice. Il nuovo termine di venti giorni per il deposito della sentenza completa di motivazione; la pubblicazione anticipata del dispositivo della sentenza: abbreviazione dei termini e istanza di parte; la disciplina transitoria e il nuovo rito di cui all’art. 120; il contrasto all’abuso del processo e la sua portata innovativa. Potere giuridico e atto autoritativo Il prof. Enrico Follieri, nella relazione “Potere giuridico e atto autoritativo nel pensiero di Antonio Romano Tassone”, pubblicata da GiustAmm (Cop. n. 7/2014), afferma che detto potere è centrale nel diritto pubblico e può essere esaminato sotto molteplici profili. In particolare, nella relazione, si affrontano, i rilievi preliminari; la fonte di legittimazione del potere statale; la legittimazione del potere politico nonchè la riconduzione ad unità dell’autorità degli atti dei pubblici poteri. DIRITTO COSTITUZIONALE Corte Costituzionale e ricorso straordinario Nella nota di commento intitolata “Corte Costituzionale e ricorso straordinario come rimedio giustiziale alternativo alla giurisdizione (considerazioni a margine di Corte Cost. n. 73 del 2 aprile 2014)”, a cura del prof. Andrea Carbone, pubblicato da GiustAmm (Cop. n. 7/2014), si osserva come il sopracitato ricorso abbia riconosciuto una particolare attenzione da parte della dottrina e della giurisprudenza a seguito della modifica apportata al D.P.R. n. 1199/1971 dall’art. 69 della L. n. 69 del 18 giugno 2009, la quale ha reso vincolante il parere adottato dalla Sezione consultiva del Consiglio di stato e ha ammesso la possibilità di sollevare, questione di legittimità costituzionale. Nel testo, in particolare, ci si sofferma sul quadro di riferimento; sul giudizio di ottemperanza; sulla ricorribilità in Cassazione; sulla pronuncia della Corte Costituzionale; sul ricorso istituzionale quale rimedio giustiziale; sui profili di perplessità nell’impostazione della Corte; sulle ulteriori criticità dell’istituto. Le molteplici ombre che hanno circondato il nuovo assetto del Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica paiono essersi dissipate alla luce dei principi sanciti dalla sentenza in commento, che non ha aderito al principio della giurisdizionalizzazione del ricorso straordinario, ma ne affermato il ruolo di rimedio alternativo alla giurisdizione perseguendo quindi una giustificazione che ha trovato riscontro in dottrina. L’eccesso di potere Nell’articolo intitolato “L’eccesso di potere manifesto e l’eccesso di potere legislativo”, a cura dell’avv. Pietro Quinto, pubblicato da LexItalia (n. 7/8/07/2014), si constata che il D.L. n. 90/2014, contiene un complesso di disposizioni e, fra queste si distingue, l’introduzione della figura di potere manifesto, come limite del sindacato del giudice 6 amministrativo (G.A) sugli incarichi direttivi ai magistrati. Di questa norma è difficile comprenderne la reale portata. Infatti, in questo senso, sin dalla rilevante decisione del Consiglio di Stato n. 3 del 1892, non si può riconoscere nel provvedimento amministrativo un eccesso di potere laddove la valutazione dei fatti posti alla base del provvedimento stesso non contengano nulla di illogico e irrazionale o di contrario allo spirito della legge. Recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Cassazione in tema hanno precisato come la delicatezza della funzione, di rilevanza costituzionale, esercitata dal CSM, imponga che le sue decisioni siano maggiormente attente nell’esercizio dell’attività amministrativa funzionale all’attribuzione di uffici direttivi. Quindi ne consegue un più puntuale rispetto dell’onere motivazionale che deve tener conto dei parametri utilizzati per la valutazione dei candidati, del rispetto del principio comparativo, della coerenza con precedenti scelte. FEDERALISMO FISCALE Nell’articolo intitolato “Il federalismo fiscale: una riforma dimezzata? Stato della legislazione, problemi aperti e prospettive”, a cura di Pasquale Lo Duca, laureato in scienze delle pubbliche amministrazioni dell’Università della Calabria, viene condotta un’analisi sui principali elementi caratterizzanti il nuovo sistema di finanziamento degli enti territoriali regolato dalla L. 42 del 2009 e dai suoi decreti attuativi. Nel testo, in particolare, in primo luogo, si esamina il livello di congruità tra le premesse riformatrici, sottese all’introduzione del c.d. federalismo fiscale in Italia e la pratica traduzione sul piano normativo; in secondo luogo, si pone l’attenzione sui nodi critici che sono presenti all’interno della stessa legge delega, soffermandosi sui vizi di legittimità costituzionali ivi presenti in quanto lesivi della clausola di autosufficienza ex art. 119, comma 4, Cost. e di quanto disciplinato in tema di perequazione dalla stessa Carta fondamentale (art. 117, comma 2, lett. e) e 119, comma 3). Una volta superata la crisi economicafinanziaria il legislatore dovrà riflettere sulla direzione che vorrà imporre alla forma di Stato o, meglio dovrà decidere se valorizzare la Repubblica delle autonomie derivante dal combinato disposto degli artt. 5 e 114 Cost., attuando così il modello autonomistico rilevato dal Titolo V, Parte II Cost. Il testo dell’articolo è reperibile al seguente indirizzo: http://www.federalismi.it PRIVACY Consigli del Garante per il rispetto della privacy durante le vacanze estive Con una scheda informativa, doc. web n. 3240343 del 5 luglio 2014, il Garante Privacy ha fornito una serie di consigli per utilizzare in modo sicuro internet e i social network. In particolare, si evidenzia come la pubblicazione di foto e filmati debba sempre essere autorizzata dai soggetti ritratti. Per coloro che non vogliono far conoscere la località in cui si trovano durante le vacanze, il consiglio utile è quello di disattivare le opzioni di geolocalizzazione di smartphone e tablet oltre a quelle dei social network utilizzati. Nel contempo è anche opportuno evitare di inserire sul web informazioni troppo personali, come l’indirizzo di casa o la foto dove si parcheggia l’automobile ed è utile prestare attenzione al luogo in cui si scaricano le applicazioni per giochi ed i suggerimenti turistici, poiché questi prodotti software possono nascondere dei virus. E’ importante anche fruire di aggiornamenti software costanti e programmi antivirus per 7 evitare furti di dati o violazioni della privacy. Per proteggere i dati contenuti in smartphone e tablet conviene inoltre impostare un codice d’accesso non banale e conservare con cura il Codice IMEI, che si trova in una scatola al momento dell’acquisto. Il testo della scheda è reperibile al seguente indirizzo: http://www.garanteprivacy.it/web/guest/hom e/docweb/-/docweb-display/docweb/3240343 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il personale nel DL n. 90/2014, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari” Nell’articolo intitolato “Il personale nel D.L. 90”, a cura di Arturo Bianco, si evidenzia che sono molteplici le norme contenute nel sopracitato Decreto Legge che vanno ad impattare sul personale delle P.A. Tra le più importanti, si menzionano le seguenti: il divieto di trattenimento in servizio, le nuove regole per le assunzioni a tempo indeterminato, la modifica della disciplina della mobilità, l’ampliamento dell’assegnazione della sede di lavoro, l’allargamento della possibilità di collocare il personale pubblico in disponibilità, il divieto di conferimento di incarichi dirigenziali e di consulenza da parte delle PA ai pensionati, l’ampliamento del numero di incarichi dirigenziali a tempo determinato, il taglio delle aspettative, dei permessi e dei distacchi sindacali, le limitazioni ai compensi per gli avvocati dipendenti e soprattutto dirigenti, l’abrogazione della possibilità per i segretari di percepire i diritti di rogito, l’abrogazione della possibilità per i dirigenti di percepire i compensi per la realizzazione di opere pubbliche e la progettazione urbanistica. In particolare, nel testo l’autore si sofferma sui seguenti punti: l’assunzione a tempo indeterminato; i tagli al trattamento economico dei segretari e dei dirigenti; gli incarichi a tempo determinato; i pensionati; la mobilità. Il testo dell’articolo è reperibile al seguente indirizzo: http://www.marcoaurelio.comune.roma.it/asp /MADoc.asp?IdT=24&IdD=4716 Prevenzione e contrasto alla corruzione Nella relazione intitolata “Gli strumenti di prevenzione nel contrasto alla corruzione”, a cura di Filippo Patroni Griffi, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, si evidenzia che, la crescente domanda di contrasto alla corruzione è da collegarsi soprattutto ai costi economici e di ordine sociale del fenomeno. In particolare, nel testo, si affrontano il valore etico e la lotta alla medesima; quello che è stato compiuto in ordine alla prevenzione e trasparenza; il quadro normativo e l’avvio della sua attuazione; l’adeguamento alla disciplina internazionale; la situazione attuale e le future prospettive; l’attuazione del quadro normativo, la centralità dell’ANAC, la convergenza delle politiche per il settore pubblico. A parere del relatore un primo passo di notevole importanza è stato compiuto, con il recente D.L. n. 90 del 2014 che è teso a concentrare l’attività dell’ANAC sul contrasto preventivo alla corruzione, rafforzandone nel contempo, le funzioni di monitoraggio e attribuendovi le risorse. A questa disposizione normativa, dovrebbero seguire altri interventi, quali il riordino della disciplina sostanziale in tema di appalti, liberando il codice da materie improprie (come ad. es. le disposizioni organizzative) e integrandoli con il recepimento delle ultime Direttive europee in tema di appalti e concessioni. Ed infine 8 andrebbe ripensato il sistema dei controlli, che dovrebbero essere moderni ed efficaci, tesi a penetrare la gestione senza paralizzarne l’azione. Il testo dell’articolo è reperibile al seguente indirizzo: http://www.federalismi.it Il danno all’immagine della P.A. Nell’articolo intitolato “Il danno all’immagine della P.A. tra giurisprudenza e legislazione”, a cura di Vittorio Raeli, consigliere di Stato, si rileva che il sopracitato danno è una figura di ricorrente applicazione nella procedura giudiziaria, almeno fino all’entrata in vigore del D.L. n. 78/2009, conv. nella L. n. 102/2009 che ne ha posto limiti alla risarcibilità. Ne deriva che quest’ultimo dovrebbe discostarsi dal modello civilistico del danno non patrimoniale per assumere una valenza sanzionatoria e superare le difficoltà sul piano probatorio. Nel testo, in particolare, si affrontano i seguenti punti: il danno non patrimoniale delle persone giuridiche e quello all’immagine nella giurisprudenza delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione; l’evoluzione della nozione di danno non patrimoniale e di quello all’immagine nella giurisprudenza della Corte dei Conti; la disciplina introdotta dall’art. 17, comma 30ter, D.L. 1 luglio 2009, n. 78; la giurisprudenza costituzionale e la reazione della giurisprudenza contabile ed il danno all’immagine nella recente legislazione. Il testo dell’articolo è reperibile al seguente indirizzo: http://www.federalismi.it La Riforma del Formez L’articolo intitolato “La riforma del Formez nel decreto legge di riforma della P.A.”, a cura dell’avvocato Mauro Alovisio, pubblicato sulla rivista “Quotidiano Enti Locali” (09/07/2014), si sofferma sull’art. 20 del D.L. n. 90/2014 il quale prevede che, al fine di razionalizzare le politiche di supporto allo sviluppo dello Stato degli enti territoriali e nel rispetto della loro autonomia, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione deve proporre all’Assemblea del Formez Pa lo scioglimento della medesima e, nel contempo, la nomina di un Commissario straordinario con la funzione di assicurare la continuità della gestione delle attività. Quest’ultimo deve prospettare entro il 31 ottobre 2014, un piano delle politiche di sviluppo delle amministrazioni dello stato e degli enti territoriali, salvaguardando i livelli occupazionali del personale che ivi lavora e gli equilibri finanziari dell’Associazione ed individuando le forme e relative strutture per l’attuazione delle suddette politiche. Si ricorda che il Formez PA è un centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A. che opera a livello nazionale e risponde al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Esso perseguiva, nel settore della formazione, le seguenti finalità volte a: predisporre modelli formativi idonei a favorire la qualificazione del personale delle amministrazioni regionali e locali per l'acquisizione di nuove professionalità, anche mediante l'organizzazione di corsi-concorsi per l'accesso; sperimentare nuove modalità formative idonee a valorizzare l'apprendimento a mezzo di internet ed assicurare la formazione continua delle amministrazioni pubbliche; rendere un supporto per la valutazione della qualità dei servizi e delle offerte formative, nonché della loro rispondenza ai requisiti di volta in volta richiesti dall'ente; favorire, attraverso appositi interventi formativi, il percorso di internazionalizzazione delle amministrazioni pubbliche; assistere il DFP nelle attività di 9 coordinamento del settore formativo pubblico. Tale decreto prevede la soppressione di detto ente nell’ottica dell’unificazione delle scuole di formazione pubblica e di relativa razionalizzazione del sistema delle scuole di formazione delle amministrazioni centrali e contenimento della relativa spesa. REGIONI PDL della Regione Campania n. 533 del 19 giugno 2014 “Istituzione del servizio di sociologia del territorio della Regione Campania” Con la presente proposta di legge, la Regione Campania, intende avviare in adempimento all’emanazione delle linee guida per l’attuazione della legge 328/2000, dal 2001 il proprio sistema integrato delle politiche sociali regionali. Esso rappresenta l’insieme coerente e coordinato delle attività sociologiche necessarie ai bisogni dei cittadini ed è assegnato in ogni ambito territoriale con la presenza di almeno un operatore sociologo. Le finalità che detto servizio persegue sono le seguenti: contribuire al benessere del sistema di convivenza, fronteggiare e prevenire i fenomeni di disagio relazionale in famiglia, nella scuola e nella comunità; promuovere il pieno ed armonico sviluppo sociale dell’individuo in relazione ai contesti di vita familiari, lavorativi, amicali, del tempo libero, associativi e comunitari. Al servizio di sociologia del territorio competono le seguenti funzioni: interventi sociorelazionali e comunicazionali in contesti residenziali e semiresidenziali, per soggetti e gruppi con manifesto disagio sociale; interventi socio-relazionali e comunicazionali in centri di accoglienza per l’assistenza alle donne e/ minori maltrattati e/o abusati; interventi socio-relazionali e comunicazionali a favore di soggetti fragili minacciati o vittime di violenza fisica, sessuale o di stalking; interventi socio-relazionali e comunicazionali a favore delle famiglie con membri con disabilità; interventi socio-assistenziali e comunicazionali in favore di famiglie ad alto rischio di disgregazione ed altri casi. Detti servizi si avvalgono dell’opera di sociologi professionisti iscritti nelle associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale. Il testo della proposta di legge è reperibile al seguente indirizzo: http://www.consiglio.regione.campania.it/cm s/CM_PORTALE_CRC/servlet/Docs?dir=atti&fil e=533.PDF PDL della Regione Marche n. 425 del 27 giugno 2014 “Riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”. La Regione Marche intende sostenere la biodiversità del proprio territorio sotto il profilo economico, culturale ed ambientale riconoscendo la figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. Tale figura deve svolgere una funzione tesa a mantenere in vita le tradizioni agricole, valorizzandone nel contempo le produzioni locali con lo scambio di saperi e conoscenze. L’obiettivo principale da perseguire è finalizzato a proteggere il territorio dagli effetti negativi dell’abbandono delle attività agricole, attraverso la valorizzazione del ruolo di “custodi del territorio”. Quest’ultimo può essere attribuito sia agli imprenditori agricoli singoli (coltivatori diretti o allevatori) o alle associazioni agricole (biologiche, agriturismi, fattorie didattiche, vivai) che esercitano l’attività nell’ambito del 10 territorio regionale. Coloro i quali esercitano tale funzione devono essere iscritti in un unico albo regionale e devono svolgere le seguenti attività come: salvaguardare la biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali; provvedere all’allevamento di razze e varietà locali appartenenti al patrimonio di interesse agrario, zootecnico e forestale delle Marche; recuperare, raccogliere e conservare alberi tipici marchigiani e alberi monumentali, che presentino caratteristiche di maggior interesse ambientale e culturale di cui al censimento predisposto dal competente assessorato e infine, provvedere alla manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione tese alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e alla difesa delle avversità atmosferiche e incendi boschivi nei territori montani. Il testo della proposta di legge è reperibile al seguente indirizzo: http://www.consiglio.marche.it/banche_dati_ e_documentazione/iter_degli_atti/pdl/pdf/pdl 425_9.pdf SANITA’ Sentenza Costa e Pavan: procreazione assistita e ricorso diagnosi pre-impianto Nel saggio intitolato “Sentenza Costa e Pavan: il giorno dopo. L’emersione del desiderio di concepire un figlio sano come paradigma delle interazioni tra il diritto internazionale e il diritto interno”, a cura di Antonio Iannuzzi, ricercatore di istituzioni di diritto pubblico presso l’università degli studi Roma Tre e Valentina Zambrano, ricercatrice di diritto internazionale presso l’università Niccolò Chiusano; si illustra la questione dell’ammissibilità del ricorso alla diagnosi preimpianto per le coppie non sterili ma affette da patologie geneticamente trasmissibili, a seguito della sentenza della Costa e Pavan resa dalla Corte EDU. Quest’ultima è di notevole importanza in quanto permette di esaminare lo stato dei rapporti fra diritto internazionale e quello nazionale sotto l’ottica dei rapporti tra le Corti e la tutela multilivello dei diritti. In particolare, nel testo si esaminano i seguenti aspetti: il problema dell’adeguamento dell’ordinamento italiano alla CEDU nel caso della sopracitata sentenza; la questione del previo esaurimento dei ricorsi interni tra giudice europeo e quello costituzionale; le conseguenze individuali della sentenza Costa e Pavan: l’ordinanza cautelare del Tribunale di Roma che disapplica la legge n. 40 del 14 febbraio 2004, le conseguenze generali della sentenza Costa e Pavan: le ordinanze del Tribunale di Roma che sollevano la questione di legittimità costituzionale. Il testo del saggio è reperibile al seguente indirizzo: http://www.costituzionalismo.it/articoli/482/ 11
© Copyright 2024 ExpyDoc