IL TASSISTA Una iniziativa di Tassista Italiano www.uritaxi.it [email protected] Una iniziativa di Newsletter di formazione culturale e professionale del Newsletter mensile gratuita Luglio-Agosto 2014 Resp. editoriale: Claudio Giudici www.uritaxi.it Resp. di redazione: Roberto Testori Sindacati: incontro al Ministero con “sorpresa” Alcune sigle del parlamentino nazionale taxi hanno presentato una proposta tutta loro in gran segreto Il Parlamentino Taxi alcune settimane fa aveva nominato una commissione tecnica per elaborare eventuali proposte condivise in preparazione dell’incontro col Ministero. All’inizio della riunione però, alcune sigle, pur facendo parte del Parlamentino taxi, a sorpresa, ed in modo a nostro avviso alquanto scorretto, hanno consegnato una proposta tutta loro, all’insaputa di tutte le altre sigle del Parlamentino. Le sigle in questione sono le stesse che si sono sempre contraddistinte nei momenti difficili e che ben conosciamo, che aderiscono a Rete Imprese Italia e Alleanza Cooperative e più precisamente: Confartigianato, Cna, Casartigiani, Legacoop e Confcooperative. Nel nostro intervento abbiamo chiesto al Ministero che rendesse noto a tutti il testo di tale proposta, disconoscendola nel frattempo come espressione del Parlamentino, in attesa di venirne a precisa conoscenza dei contenuti. Il Ministero ci ha assicurato che a stretto giro Se così dovesse essere, pur essendo stati noi per primi a cercare un dialogo con tutti, pur di far fronte comune contro le liberalizzazioni, abbiamo espresso in anticipo tutta la nostra più ferma contrarietà. Inoltre, abbiamo consegnato ufficialmente al Ministero una lettera che smonta tutte le tesi dell’Antitrust, in quanto alcuni rappresentanti del noleggio presenti le stavano sostenendo. ci invierà il testo, e noi naturalmente subito dopo lo renderemo pubblico a tutti. Ascoltando però con attenzione gli interventi dei consegnatari del documento, abbiamo avuto la brutta impressione che costoro, invece di voler - come vorremmo noi - lottare per rendere illegittime tutte le forme di abusivismo e i servizi alternativi attualmente presenti nel nostro settore, (noleggi, nuove applicazioni, sevizi di cortesia, navette, ecc, ecc.), ci è sembrato che le volessero “regolare” e quindi legittimare. Paper dell’IBL: “Taxi ed Ncc: due Saulli Uritaxi Lazio: “consentire ai mondi destinati all’integrazione” Taxi l’accesso al tridente pedonale” l punto lampante di come sta cambiando la mobilità cittadina è uno: i due servizi, taxi e noleggio con conducente, sono ormai convergenti. È stata la tecnologia ad avvicinare gli ambiti. Gli smartphone, ovviamente, e l’iperconnessione in mobilità dei cittadini. Segue a pag. 3 Da lunedì 1 Agosto Piazza di Spagna sarà interamente pedonale. Esattamente come accadde nel 1998 per Piazza del Popolo le polemiche per la totale chiusura ai mezzi a motore di una della piazza simbolo della città sono piovute sull’amministrazione sempre impegnata a rilanciare il progetto di chiudere alle auto il Centro Abbiamo poi ribadito che per regolamentare le app non serve alcuna modifica alla Legge 21, come alcuni hanno chiesto, perché la stessa Legge non ne proibisce l’utilizzo, e noi non siamo contrari alle innovazioni, ma abbiamo chiesto però pesanti sanzioni per tutti gli operatori che utilizzano qualsiasi applicazione come strumento per violare le Leggi, ed ancor più pesanti sanzioni per i gestori delle stesse e per chi “ricarica” sul prezzo finale della corsa che deve pagare l’utente. Al termine, il Ministero ci ha detto che nei Segue a pag. 2 Firenze: dal 4390 Taxi dedicato per le mamme in dolce attesa Un nuovo servizio gratuito dedicato alle mamme in dolce attesa. Si chiama Taxi Premaman e garantisce la priorità sulle chiamate nel caso in cui la futura mamma debba correre in ospedale. Segue a pag. 2 CHIAMA IL TAXI CON IT TAXI - L’APP NOVITA’ Con un’unica App chiami un Taxi e paghi con carta di credito tramite PAYPAL e con abbonamento aziendale direttamente dal tuo smartphone nelle principali città italiane. Scaricala subito E’ GRATIS Segue a pag. 2 Una iniziativa di IL TASSISTA www.uritaxi.it Pagina 2 Edizione di Luglio-Agosto 2014 A Firenze taxi dedicato per le future mamme Parte a Roma la pedonalizzazione del tridente Segue dalla prima pagina Segue dalla prima pagina Il servizio è stato presentato al caffè delle Giubbe Rosse dal presidente della cooperativa 4390 TaxiFirenze, Claudio Giudici. Una volta iscritte, tramite il sito internet www.4390.it. o telefonando (055.4390), le future mamme potranno usufruire di un taxi a qualsiasi ora del giorno e della notte per farsi accompagnare in ospedale nel momento del parto. Un’auto arriverà a prenderle in pochi minuti, il tassista caricherà le valigie e le accompagnerà all’ospedale richiesto. Il servizio è gratuito. Chi ne farà uso, infatti, dovrà pagare solo la tariffa taxi standard, nonostante la priorità riservata. ‘’Taxi premaman ribadisce la nostra attenzione alle esigenze della città e delle persone - dice Giudici - continuiamo a rivolgerci alle fasce più deboli, dopo l’app per le persone sorde ‘’Taxisordi’’ ed ‘’Ecotaxi’’, ci dedichiamo alle future mamme». Taxi premaman è infatti solo l’ultimo di una serie di servizi che TaxiFirenze riserva ai clienti, tra i quali ‘’Davanti casa’’ per la sicurezza delle donne, le app per gli utenti sordi e l’impegno ambientale, con il 35% di vetture ecosostenibili. Storico. L’appello del sindaco alle forze dell’ordine per uno “sforzo ulteriore affinché le opere di abbellimento del salotto di Roma si accompagnino anche a misure che possano permettere che quel salotto non venga trasformato, come alcuni temono, in un ‘suk’”. Ma le preoccupazioni restano tra i commercianti restano, forti del fatto che nel precedente intervento che ha riguardato la zona antistante al Colosseo lungo via dei Fori Imperiali si è trasformata in un bazar per gli abusivi a caccia di turisti. Ma i commercianti non sono gli unici a temere per le involuzioni che potrebbe portare il progetto. Sul piede di guerra anche i tassisti. Daniele Saulli di Uritaxi ha scelto Affaritaliani.it per lanciare un monito al Campidoglio: “Le auto bianche sono un servizio pubblico a servizio di turisti e residenti, molti dei quali sono anziani. Non possono vietarci di andarli a prendere quando ne hanno bisogno.” I tassisti si uniscono all’appello dell’associazione dei commercianti di via Condotti guidata da Giovanni Battistoni. “E’ necessario creare un percorso. Il Comune ci ha assicurato un percorso obbligato con un accesso da via Bocca di Leone e via del Babbuino ma non basta. Devono permetterci di transitare su Via del Corso, infondo lo possono fare i furgoni per il carico e scarico delle merci, perchè non noi per caricare e scaricare turisti e residenti?”. E se nulla dovesse cambiare già si annuncia un settembre caldo: “Non escludiamo proteste clamorose”. Fonte: Affari Italiani.it Fonte: La Nazione Incontro al Ministero dei Trasporti del 31 Luglio I Tassisti Uritaxi di Pescara vincono il ricorso al Tar Segue dalla prima pagina prossimi giorni ci avrebbe consegnato un articolato di Legge che recepisce le richieste delle categorie (già immaginiamo quali saranno), e che avremmo dovuto fornire i nominativi per formare una commissione tecnica di 7 persone che lo esamini affinchè il Ministero possa portarlo subito in approvazione al Parlamento. Per il momento rimaniamo in attesa dei documenti ufficiali. Subito dopo però, ho la vaga impressione, come del resto avevamo previsto già da diversi mesi fa, che dovremo immediatamente riunire i colleghi URI e URITAXI di tutta Italia come abbiamo fatto nei momenti più difficili per la nostra categoria, e che ormai si stanno ripetendo troppo spesso negli ultimi anni. Ma di questo, come abbiamo sempre sostenuto, una parte di colpa è anche nostra, perchè non siamo ancora riusciti a capire che sta dentro noi stessi, il vero male della nostra categoria. Loreno Bittarelli Presidente nazionaleUritaxi Alla di Si chiude la vicenda a favore dei tassisti pescaresi del Co.ta.pe, difesi dall’Avvocato di Uritaxi Leopoldo Facciotti. Una vicenda che in passato ha contato momenti di protesta anche molto accesi, riguardante l’accesso all’Aeroporto da parte dei tassisti di altri comuni. fine il Tar dell’Abruzzo ha dato quinragione ai colleghi di Uritaxi. Il testo della sentenza può essere letto a questo indirizzo: http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Pescara/Sezione%201/2013/201300444/ Provvedimenti/201400363_01.XML Fonte: Uritaxi.it Una iniziativa di IL TASSISTA Pagina 3 Edizione di Luglio-Agosto 2014 www.uritaxi.it Padova: prende il taxi ma poi non paga Il giovane milanese credeva di far fesso il tassista. Non gli è andata bene, perchè dopo più di mezz’ora di strada l’autista ha consegnato il truffatore in mano agli genti della Sezione Volanti della Questura. Arrivato sul posto il tassista si è trovato davanti un giovane, ventisettenne, milanese, vestito normalmente. La richiesta è stata di portarlo a Monselice. Ma giunti sul posto,il giovane milanese ha detto al tassista che non aveva i soldi per pagarlo. Cosa si aspettava? Voleva che l’autista si arrabbiasse, prendesse nota dei suoi documenti? Il tassista non ha fatto molte scenate. L’autista ha inserito la marcia, girato l’auto e ha imboccato la strada verso Padova. E non ha accettato alcun compromesso dal passeggero. Sarebbe arrivato in Questura e avrebbe consegnato il truffatore agli investigatori. Ma giunto in Prato della Valle il tassista si è trovato una pattuglia della Sezione Volanti e l’ha fermata. Agli agenti ha raccontato il fatto e ha consegnato il passeggero ai poliziotti. L’ultimo tratto di strada il milanese lo ha fatto a bordo della Volante che l’ha portato in Questura. È stato denunciato e rilasciato, ma con l’avvertimento di stare lontano dai tassisti e il consiglio di andarsene. Bologna: slittano le nuove tariffe taxi Salta l’accordo per l’adeguamento delle tariffe taxi, che prevede un aumento del 9,5% su tutte le tratte. Il documento, firmato il 31 marzo dai sindacati e dalle due cooperative di taxisti (Cat e Cotabo) rimarrà sospeso. L’aumento che doveva entrare in vigore il primo di agosto è stato temporaneamente rinviato al 14 settembre, ma non è escluso che la data slitti ancora. All’origine dello stop c’è un’assemblea dei taxisti Cat, circa 150, che hanno di fatto sfiduciato i propri rappresentanti votando all’unanimità contro l’accordo già firmato. Ma come spiega il rappresentante di Uritaxi Ermanno Simiani «non è stato espresso nel documento un’ipotesi di tetto da fissare alle scontistiche». INSOMMA, sconti e servizi sì, ma a tutto c’è un limite, sostengono i taxisti della Cat. «L’accordo è stato firmato un po’ frettolosamente, ben dopo la mezzanotte. Non c’è stata un’enorme chiarezza», continua il sindacalista. «Per il momento si sta cercando di trovare una conclusione positiva della questione. Il problema è legato anche ai servizi in più che sono da dare previsti nell’accordo. La discussione è stata rinviata in questi giorni tra l’assessore al traffico Andrea Colombo e le strutture Cat e Cotabo. Le tariffe dovevano andare in vigore il primo di agosto, per ora sono rinviate al 14 settembre. Fonte: Padova oggi news Fonte: Resto del Carlino Secondo l’Istituto Bruno Leoni “eliminare elementi di discriminazione” tra Taxi ed Ncc Segue dalla prima pagina Così come, per esempio nel caso dei primi, l’innovazione aveva già di molto staccato le (ex) auto gialle dai posteggi pubblici per farle circolare più virtuosamente tramite radiotaxi e, più di recente, app di geolocalizzazione. “Un Ncc e un tassista, all’atto pratico, sono oggi molto più simili di quanto non fossero venti anni fa – scrive Diego Menegon, ricercatore ed economista dell’Istituto Bruno Leoni, in un paper in cui delinea una serie di soluzioni – ciò non solo perché la scarsità dei secondi conduce spesso il cliente a prenotarli in anticipo, ma anche perché lo sviluppo tecnologico ha consentito ai primi di essere più facilmente raggiungibili. Di conseguenza, essi oggi si trovano in concorrenza l’uno con l’altro per soddisfare un segmento importante del mercato”. (...) Secondo Menegon la risposta è evidentemente negativa. Stando allo studio, diverse sono le strade per superare l’impasse. Riguardano, in particolare, l’abolizione di quelli che l’Antitrust ha ormai da anni individuato come “elementi di discriminazione competitiva tra taxi e Ncc in una prospettiva di piena sostituibilità dei due servizi”. Insomma, protrarre il testa a testa è inutile: l’orizzonte non può che vedere un’integrazione fra i due servizi (nonostante a livello legislativo sia al momento impossibile) e con quelli di car pooling e ride sharing alla Blablacar o Car2Go. Per non parlare di UberPop. Il tema è non tanto modificare la regolamentazione del sistema dei taxi quanto svecchiare quella del noleggio con conducente. Come? Per esem- pio, ricorda Menegon, abrogando l’obbligo di ricezione della prenotazione di trasporto nella rimessa, l’obbligo di averesede o rimessa nel territorio del comune che ha rilasciato l’autorizzazione (art. 3, c. 3, e 8, c. 3, l. 21/1992) e l’obbligo dipartenza e rientro presso la rimessa (art. 11, c. 4, l. 21/1992). (...) Altra soluzione sarebbe un albo unico delle auto pubbliche. Un po’ sulla falsa riga di quanto accaduto in Irlanda. E, in conclusione, le strade sembrano due: “Una, più breve, che consentirebbe, attraverso la rimozione di alcuni limiti di servizio agli Ncc di aprire ad una maggiore concorrenza il settore del trasporto pubblico non di linea, come da anni chiede l’Antitrust, sulla base del mancato pieno soddisfacimento della domanda” chiude Marangon. Fonte: Wired portal Una iniziativa di IL TASSISTA Pagina 4 Edizione di Luglio-Agosto 2014 www.uritaxi.it Caso Uber: perchè sono i Tassisti ad avere ragione Uber: sulla carta non c’è niente di male, anzi, si tratta di qualcosa che dovrebbe favorire gli utenti, che così avrebbero un servizio più veloce ed efficiente. Ma le cose stanno proprio così? si buttano fuori mercato i taxisti professionali. Che naturalmente, per la sinistra fighetta da salotto e da terrazza romana, sono solo una corporazione che deve arrendersi al “progresso” tecnologico. (...) Le Ncc sono state le prime a denunciare l’invasione di mercato. Uber ha dovuto accontentarsi delle Ncc di disperati che non hanno un portafogli sufficiente, poca roba in sé, ma ottimo alibi per agganciare gli abusivi totali, quelli che non hanno nessuna licenza, non pagano assicurazioni speciali, non pagano tasse e fanno tutto in nero. A questo punto, ci si aspetterebbe che a rivoltarsi per prime fossero le istituzioni: i comuni che vedono evadere le licenze ed il Ministero dell’economia per le tasse. (...) Questo è solo uno degli aspetti dell’attacco al lavoro autonomo. Da venti anni, l’offensiva neo liberista ha preso di mira il lavoro dipendente privandolo di ogni garanzia, allungando gli orari ed abbassando i salari, ma soprattutto precarizzandolo. Ormai il “lavoro dipendente garantito” riguarda solo gli ultracinqantenni (non rimpiazzati man mano che vanno in pensione) ed una piccola minoranza di fortunati che ancora godono di un posto di lavoro “a tempo indeterminato”. E, invece, no, all’improvviso, tutti diventano comprensivi: quando si tratta di multinazionali come Uber, si sa, diventa tollerabile anche l’evasione fiscale dei piccoli. E’ ovvio che i privati abusivi possano fare prezzi più bassi non pagando tasse, licenze, assicurazioni speciali e, soprattutto, non facendolo professionalmente, ma nei ritagli di tempo, come integrazione extra, ma, in questo modo, Ora l’attacco si volge al lavoro autonomi: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori , contadini, professionisti tutti tartassati da una pressione fiscale insostenibile (ormai rappresentano il maggior gettito, dopo lo svuotamento del lavoro dipendente e la fuga dei grandi capitali nei paradisi fiscali), vessati da regolamenti assurdi e, soprattutto, stritolati dalle grandi imprese. I commercianti devono vedersela con la grande distribuzione che mette fuori mercato anche gli artigiani, i professionisti sono sempre più insidiati dagli studi associati che a volte sono mega strutture di migliaia di professionisti che hanno ancora parvenze di lavoro autonomo, ma che, in realtà sono solo dipendenti di un piccolo gruppo imprenditoriale, i coltivatori si trovano schiacciati fra l’incudine dei prodotti provenienti dai paesi emergenti ed il martello della grande distribuzione. Quanto ai piccoli imprenditori. sono l’altra faccia del “lavoro dipendente garantito”: o accettano di lavorare in nero, al di fuori di ogni tutela sindacale e di vivere della committenza parcellizzata della grande impresa globale. L’obiettivo è ridurre alla precarietà anche il lavoro autonomo. (...) Ma l’unica strategia vincente nei confronti del grande capitale multinazionale è nella formazione di una grande alleanza del lavoro fra dipendenti, autonomi e precari. Ma queste cose la sinistra istituzionale non le vuole e non le cerca. E’ una sinistra sostanzialmente antipopolare. Fonte: Aldogiannuli.it Pisa: tassista sotto choc picchiato e rapinato da un gruppo di giovani Si sono presentati come clienti. E nel giro di neanche mezz’ora si sono trasformati in rapinatori privi di scrupoli nel picchiare e derubare il tassista che li aveva prelevati in piazza della Stazione. Prima di fuggire lo hanno incappucciato. Botte e minacce di morte, con un coltello puntato alla gola, quelle ricevute da Franco Tinagli, 65 anni, di Ghezzano, a cui quattro giovani, tre uomini e una donna, italiani, hanno portato via portafogli con carte di credito, cellulare, e, soprattutto, la Ford Focus station wagon com- prata dal tassista circa tre mesi fa.(...) Nella mano destra il bandito impugna una lama la cui punta preme sulla gola del tassista. «Non reagire e non ti succederà niente» è la minaccia dei rapinatori. Il tassista è sotto choc: «Ragazzi, prendetevi quello che volete, ma lasciatemi andare, ho una famiglia da mantenere». tafogli». L’ennesima minaccia prima della fuga: «Noi andiamo a prelevare. Se i numeri sono sbagliati torniamo e ti ammazziamo. Uno di noi resterà qui con il coltello». (...) L’auto se ne va. Sullo sterrato non si sentono passi. Il rapinato percorre, sotto la pioggia, almeno due chilometri prima di arrivare alla caserma dei carabinieri. Suona, ma non risponde nessuno. Sparisce il cellulare, gli prendono il portafogli e si accorgono che ha alcune carte di credito e il bancomat. Vogliono il pin per prelevare soldi. «Ero frastornato e non ho dato subito i numeri - spiega il tassista -. Allora hanno continuato a minacciarmi. Ho dato il pin della carta che uso con più frequenza. Non gli bastava. Lo volevano di tutte. Sono stato costretto a dargli il foglietto che tenevo nel por- A circa 500 metri abita un nipote. Si attacca al campanello e gli racconta quello che è successo. Sono circa le 3,40. Il servizio di radiotaxi risulta disattivato e l’auto non può essere localizzata. È la fine di un incubo con la chiamata al 113 per il padre di famiglia in balìa di quelli che per la polizia sono quattro balordi con i giorni contati. Fonte: La Nazione Pisa
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