Manifesto per insegnare e apprendere le Materie scientifiche in

Per ulteriori informazioni e per associarsi al Network STENCIL visita il sito
www.stencil-science.eu oppure contatta i partner STENCIL in Italia o il coordinatore
del progetto.
Amitié srl - www.amitie.it (coordinatore)
via val d’Aposa 3, 40123 Bologna
Francesca Magrefi - [email protected]
Tel +39 051273173
Area della Ricerca CNR-INAF di Bologna - www.bo.cnr.it
via Gobetti 101, 40129 Bologna
Mila D’Angelantonio - [email protected]
Tel. +39 05163988905; +39 0516399790
MUSE - Museo delle Scienze di Trento - www.muse.it
corso del Lavoro e della Scienza 3, 38123 Trento
Cattadori Matteo - [email protected]
Tel. +39 0461270343; +39 0461270301
Università di Modena e di Reggio Emilia - OFFICINA EMILIA - www.officinaemilia.it
via Tito Livio 1, 41123 Modena
Prof. Russo Margherita - [email protected]
Tel. +39 0592056877; +39 0592058263
Liceo Scientifico Statale “N.TRON” - www.tron.vi.it
via Luzio 4, 36015 Schio (VI)
Christine Zanoni - [email protected]
Tel. +39 0445521715
Il “Manifesto per insegnare e apprendere le materie scientifiche in modo creativo” è stato
realizzato nel 2013 dal Network STENCIL nell’ambito delle attività di valorizzazione dei risultati
(WP7 coordinato dall’Area della Ricerca del CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna,
sotto la Presidenza della dr.ssa Mariangela Ravaioli - www.bo.cnr.it).
Con il contributo di:
Marco Bedosti - Liceo Ginnasio “L. Galvani” Bologna
Lucilla Capotondi - CNR - ISMAR Bologna
Mila D’Angelantonio - CNR - ISOF Bologna
Francesca Magrefi - Amitié srl
Elisa Mannini - Liceo Ginnasio “L. Galvani” Bologna
Olivia Levrini - Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna
Giorgio Lulli - CNR-IMM Bologna
Vito Vitale - CNR-ISAC Bologna
Un ringraziamento speciale alla prof.ssa Susanna Magnani del Liceo Ginnasio “L. Galvani” di
Bologna e a Yoana Minkova e agli studenti della Private Vocational School for Multimedia,
Computer Graphic Design and Animation (Sofia, Bulgaria)
Foto di Giorgio Lulli
L’immagine a pagina 2 è di Veronika Vasileva (Private Vocational School for Multimedia,
Computer Graphic Design and Animation - Sofia, Bulgaria)
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della
Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa
pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità
sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa
contenute.
Manifesto per
insegnare e apprendere
le materie scientifiche
in modo creativo
La rete Comenius STENCIL - Science Teaching European Network
for Creativity and Innovation in Learning - è stata finanziata
dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma di
Apprendimento Permanente ed è nata nel 2011. STENCIL coinvolge
partner di 9 differenti Paesi europei (Bulgaria, Germania, Grecia,
Francia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia e Turchia) che lavorano
insieme per il rinnovamento dell’educazione scientifica. STENCIL
offre a insegnanti di materie scientifiche, dirigenti scolastici, decisori
politici e a tutti coloro che si occupano di educazione scientifica in
Europa una piattaforma – www.stencil-science.eu – con lo scopo di
incoraggiare la riflessione comune e la cooperazione europea.
I principali prodotti di STENCIL sono:
Il Catalogo online di Iniziative di Educazione Scientifica che
raccoglie più di 1200 progetti su varie tematiche provenienti da
molte scuole e Paesi d’Europa.
I Rapporti Annuali sullo Stato dell’Innovazione nell’Educazione
Scientifica che presentano pratiche innovative a livello nazionale ed
europeo.
Le Linee Guida per l’insegnamento e l’apprendimento delle
materie scientifiche in modo creativo che mettono in evidenza
le maggiori problematiche e suggeriscono raccomandazioni per
possibili iniziative future.
Le seguenti raccomandazioni sono indirizzate alle autorità
scolastiche e ai decisori di ogni livello e derivano dall’analisi
dei risultati e dei dati raccolti nell’ambito di STENCIL.
La ricerca in Didattica delle Scienze ha prodotto molti esempi
di buone pratiche indirizzate all’innovazione ma il loro impatto
sull’insegnamento in larga scala è ancora modesto.
Dovrebbero essere studiati e sperimentati nuovi metodi e strumenti
per raccogliere dati comparabili in tutta Europa e indagare a fondo
la natura del divario tra ricerca e pratica scolastica nei diversi
contesti. Dovrebbero essere promosse iniziative e attività che
possano colmare questo divario, ponendo particolare attenzione
a incoraggiare la partecipazione di insegnanti e scuole in progetti
europei dedicati all’educazione scientifica.
Raccomandazione 1
Raccomandazione 3
Sebbene la diffusione delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione) sia ampiamente promossa dalle autorità scolastiche, si
osserva ancora un notevole ritardo nel loro utilizzo. Il motivo può essere
identificato nei curricula che non sono stati adeguatamente ripensati per
sfruttare al meglio il potenziale educativo offerto dalle TIC.
Contemporaneamente all’adozione di materiali scolastici basati sulle
nuove tecnologie, dovrebbero essere potenziati e sostenuti attività e
progetti dedicati alla revisione dei tradizionali curricula, in modo da
valorizzare al meglio il potenziale educativo offerto dalle TIC.
Gli insegnanti dovrebbero essere incoraggiati a esplorare nuovi
strumenti ed essere lasciati liberi di modificare la pratica scolastica
di conseguenza.
La metodologia IBL (Inquiry Based Learning) è considerata dalla Didattica
delle Scienze uno dei principali vettori d’innovazione. Le potenzialità
dell’IBL sono tuttavia recepite in misura modesta dalla scuola e dagli
insegnanti e molteplici fattori ne ostacolano la diffusione e l’utilizzo.
Le buone pratiche basate sull’IBL dovrebbero essere maggiormente
divulgate per mostrare come gli attuali curricula scolastici possano
essere modificati in modo da valorizzare le potenzialità di questo
metodo nel sensibilizzare e motivare gli studenti e la società rispetto
alle scienze. I ricercatori in Didattica delle Scienze, in collaborazione
con gli insegnanti, dovrebbero indagare a fondo i fattori che ancora
ostacolano la diffusione dell’IBL nella pratica scolastica.
Raccomandazione 2
Raccomandazione 4
La qualità dell’educazione è fortemente correlata alla qualità e alle
competenze del corpo insegnante. I risultati della ricerca in Didattica
delle Scienze sottolineano la necessità che gli insegnanti rafforzino la loro
capacità di lavorare in gruppo e le loro competenze relazionali e mostrano
quanto le comunità di pratica siano fondamentali per uno sviluppo
professionale a lungo termine.
Le autorità scolastiche
dovrebbero
promuovere comunità
di pratica efficaci e
sostenibili, nell’ambito
delle quali insegnanti,
formatori, ricercatori,
dirigenti e decisori
politici possano
lavorare insieme
in vista di obiettivi
specifici e condivisi.
Gli obiettivi
dovrebbero valorizzare
ed essere strettamente
correlati ai contesti
locali e socio-culturali
in cui operano le
scuole.
L’impatto della scienza sulle questioni sociali, legato alla problematica
cosidetta “di genere e minoranze”, non è ancora sufficientemente
riconosciuto. Il tema delle diversità culturali può essere un fattore
di profonda innovazione epistemologica nell’educazione scientifica
stimolando approcci alla scienza inclusivi e per tutti.
Dovrebbero essere incoraggiate e sostenute iniziative e azioni
mirate a diffondere la percezione di come e perché la questione “di
genere e minoranze” incida sull’impatto della scienza sulla società , e
viceversa come l’insegnamento delle scienze, anche implicitamente,
possa influire sulla questione “di genere e minoranze”. Dovrebbero
essere diffuse esperienze scolastiche che si siano mostrate efficaci
per: i) stimolare l’interesse delle ragazze verso la scienza e le carriere
scientifiche, ii) promuovere l’inclusione.
Raccomandazione 5