POSITION PAPER DI TEICOS UE srl

TEICOS UE s. r. l.
POSITION PAPER DI TEICOS UE s.r.l.
Osservazioni sul Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014.
Documento di predisposizione del PAEE 2014 – Bozza Giugno.
Osservazioni specifiche
A) PUNTO 3.1.7
B) PUNTO 3.1.1, PUNTO 3.1.7, PUNTO 3.2.1 e PUNTO 3.2.1.2
C) PUNTO 3.2.2, PUNTO 3.3.1
D) PUNTO 3.3.2, PUNTO 3.3.1
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TEICOS UE s.r.l. –C.F./ P.I. 11451400151
Sede legale: via Enrico Caviglia, 3/a – 20139 MILANO – tel 02/57408813 - fax 02/533964 – PEC [email protected]
www.teicosgroup.com - [email protected][email protected][email protected]
R.I. 351668 Tribunale di Milano - SOA n. 37471/10/00 Associata Assimpredil n. 05589 Certificata ISO 9001:2008
TEICOS UE
S.R.L.
Osservazioni specifiche
A) PUNTO 3.1.7
(Altre misure orizzontali di efficienza energetica).
La presentazione degli strumenti di finanziamento di interventi di riqualificazione
energetica, all’interno del PAEE 2014 è assai esaustiva, però c’è una comunicazione
poco chiara sull’avvio della nuova fase di questi strumenti sarà, ovvero, quando
partirà di nuovo un bando per l’accesso al Fondo Kyoto per il periodo 2014-2020, il
Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.
E’ necessario promuovere delle linee guide per le Regioni, sulla ripartizione e
sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014 – 2020 dedicati agli interventi di
riqualificazione energetica, in modo tale da favorire la ripresa del settore edile e
creare un considerevole numero di nuovi posti di lavoro.
B) PUNTO 3.1.1, PUNTO 3.1.7, PUNTO 3.2.1 e PUNTO 3.2.1.2
(Il conto termico, Quadro di sintesi dei meccanismi incentivanti, Quadro legislativo
per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, e Misure e strumenti degli
obiettivi di efficienza energetica in edilizia)
La proroga e l’aumento delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
degli immobili esistenti è ben colta. Però lo strumento Conto termico, non sembra
funzionare visto che solo circa il 5% dei fondi stanziati sono stati utilizzati, forse a
causa di una scarsa informazione presso i potenziali soggetti beneficiari, o di una
non adeguata gestione del Fondo stesso. Il basso sfruttamento del Fondo sarebbe
anche dovuto al fatto che viene erogato una volta realizzato l’intervento? Ciò porta
a un investimento iniziale elevato, senza garanzia sull’erogazione dei fondi al
richiedente.
Per quanto riguarda, il finanziamento di interventi su edificio scolastici, il
cofinanziamento degli interventi dal MIUR, assieme al MATTM, nel quadro del
programma operativo nazionale e il programma operativo interregionale 20072013, sarebbe interessante riattivarlo, non solo per alcune regioni, durante il periodo
2014 - 2020.
L’incentivazione degli interventi di ristrutturazione negli alberghi dovrebbe essere
adottata al più, in vista all’EXPO 2015, un evento con quale queste strutture
potrebbero ripagarsi gli investimenti da effettuare.
La misura di finanziamento, dal Decreto Piano Casa 2014, degli interventi di
riqualificazione energetica dell’edilizia popolare potrebbe portare gli abitanti, gli
amministratori e agli operatori nel processo decisionale ad avviare degli interventi
di riqualificazione che non riguardano più solo la sostituzione di impianti tecnici, ma
anche una coibentazione migliore delle strutture.
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Il discorso del FTT (Finanziamento Tramite Terzi) può essere valido nel caso di
interventi legati al teleriscaldamento e teleraffrescamento, e difficilmente
nell’edilizia per le condizioni sine qua non di garanzie di rientro dell’investimento e
di tempi di rientro contenuti.
C) PUNTO 3.2.2, PUNTO 3.3.1
(Strategia di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale, Edifici
del governo centrale)
L’osservazione da fare qua è sulla posizione prepotente concessa all’Agenzia del
Demanio, non solo come gestore di un portale informatico dove è riportato un
inventario nazionale degli immobili occupati e di proprietà della PA centrale, ruolo
che è conveniente per motivi logistici e di controllo dei dati (mq, dati di consumo
energetico…). Però il ruolo di centrale di committenza concesso per l’individuazione,
ovvero la scelta degli operatori esecutori degli interventi potrebbe portare alla
restrizione dell’attribuzione dei lavori a un numero di operatori di una specifica
categoria. Sarebbe idoneo decentralizzare questa missione al livello regionale,
provinciale o anche comunale. A quei livelli potrebbe avvenire l’individuazione degli
operatori, ma l’ultima parola l’avrà sempre l’Agenzia del Demanio, dopo un primo
livello di selezione. In questo modo si aumenterebbe la possibilità di partecipazione
di diverse categorie di imprese a questi interventi di riqualificazione energetica.
D) PUNTO 3.3.2
(Valutazione statistica dei consumi energetici)
La percentuale annuale di riqualificazione energetica del 3% deve essere un valore
costante di superficie riqualificata annualmente, valutata sulla superficie soggetta a
riqualificazione energetica del 2014 e non deve ridursi nel tempo. Questo impegno
di riqualificazione degli edifici pubblici deve essere visto come un volano per le altre
tipologie edilizie (residenziale privato, terziario privato, …).
Inoltre quest’obbligo di realizzazione di interventi di efficientamento energetico
dovrebbe avere come obiettivo la percentuale di risparmio sulla situazione ex-ante,
lasciando ai professionisti la possibilità di scegliere gli interventi adeguati. Inoltre le
percentuali di risparmio attese dovrebbero essere più ambiziose ed essere
finalizzate agli edifici NZEB.
Si ritiene comunque che le valutazioni sui risparmi energetici ottenibili attraverso gli
interventi di tipo Deep renovation, siano cautelative rispetto la percentuale di
risparmio considerata al livello europeo, pari al 60 - 90% sui consumi energetici exante.
Il rapporto costi-benefici deve tener conto dell’incremento del valore dell’immobile
e della vita utile per ampliare l’ambito di adeguatezza del contratto EPC agli
interventi sull’involucro.
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