Foglio settimanale n. 656 – Domenica 7 settembre 2014

INTENZIONI SANTE MESSE
AVVISI SETTIMA.ALI
Lunedì 8 settembre
Festa della Natività della beata Vergine Maria
Domenica 7 settembre
Ventitreesima domenica del tempo ordinario (A)
(Ezechiele 33,1.7-9 / Lettera ai Romani 13,8-10 / Matteo 18,15-20)
10,30 a Jalmicco Santa Messa celebrata da don
Vincenzo Salerno con Battesimo di Francesco Prelli.
11,00 in Duomo Santa Messa solenne con la partecipazione dei personaggi della Rievocazione storica. Canti liturgici del
Coro P.A. Pavona, diretto dal maestro Franco Gori.
Duomo
18,30 Giuseppe Gabbai / suor Renata De Marchi
Carlo stabile (7° ann.)
Martedì 9 settembre
Duomo
Ventitreesima domenica
del tempo ordinario
8,00
18,30 Bruna Franco (ann.)
Jalmicco
Inizia l’attività della SCUOLA PARITARIA DELL’I.FA.ZIA “REGI.A MARGHERITA”, gestita dalla Parrocchia. Le gior-
Duomo
19,00 Regina Cressatti / Adua Battistutta (1° ann.)
Vasco Mara (trig.)
Giovedì 11 settembre
nate di ingresso delle varie classi della
Scuola e del ido sono state comunicate
alle famiglie dei bimbi e bimbe iscritti.
8,00
18,30 Renzo Ferin
Venerdì 12 settembre
Duomo
8,00
18,30 Santa Messa delle Marie
Sabato 13 settembre
Duomo
8,00
19,00 Renato Martin (1° ann.) / defunti fam. Baccino, Iolanda,
Aldo, Stefano, Loris e Franco / Armando Verzin
Domenica 14 settembre
Festa dell’Esaltazione della Santa Croce (A)
Domenica 14 settembre
Festa dell’Esaltazione della Santa Croce
(Numeri 21,4-9 / Lettera ai Filippesi 2,6-11 / Giovanni 3,13-17)
Si stanno distribuendo gli inviti per la Festa dei
Lustri Matrimoniali (28 settembre: ore 11 S. Messa, al termine brindisi augurale). Chi volesse partecipare, dia la propria adesione entro il 21 settembre in canonica o nelle sacrestie delle chiese.
19,00
Mercoledì 10 settembre
Duomo
Lunedì 8 settembre
10,00 Santa Messa in Casa di riposo “A. Desio”.
11,00 in Duomo Santa Messa con celebrazione
del Matrimonio di Patrich Bearzot ed
Elena Rossi.
7 settembre 2014
8,00
18,30 Ester e David Nardin
Sottoselva
38° pellegrinaggio diocesano al Santuario Mariano di Castelmonte / Madone di Mont / Stara Gora.
Sabato 13 settembre
8,00
Parrocchie
SS. Redentore - Palmanova
S. Maria Maddalena - Jalmicco
e comunità di Sottoselva
Duomo
8,30 Leo e Lidia Pellizzoni
Jalmicco
10,30
Sottoselva
10,30 Marco, Sabrina e Armando Virgolin
Giuseppe ed Erminia
Duomo
11,00 Comunità parrocchiale
19,00 Quintina Preite (trig.)
CONFESSIONI IN DUOMO A PALMANOVA
Lunedì (feriale): 9,30 - 11,00
Sabato (feriale) alle 16,00
Alla domenica e festivi: 8,00 - 8,30
ADORAZIONE
AL SANTISSIMO SACRAMENTO
IN DUOMO A PALMANOVA
Lunedì (feriale) dalle 9,30 alle 11,00
BENVENUTA!
Salutiamo con sincero affetto suor Franca
Cremonesi, che è giunta fra noi nella comunità delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento.
Con il “benvenuto” le auguriamo una proficua
opera pastorale nella nostra comunità e
nella Forania.
«In verità io vi dico ancora:
se due di voi sulla terra si metteranno
d’accordo per chiedere qualunque cosa,
il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro».
foglio settimanale n. 656
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
COMPENDIO
Parte quarta: LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione prima: LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA
534. Che cos’è la preghiera?
La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni
conformi alla sua volontà. Essa è sempre dono di Dio che viene ad incontrare l’uomo. La preghiera cristiana è relazione personale e viva dei figli di
Dio con il loro Padre infinitamente buono, con il Figlio suo Gesù Cristo e
con lo Spirito Santo che abita nel loro cuore.
CAPITOLO PRIMO
LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA
535. Perché esiste una chiamata universale alla preghiera?
Perché Dio, per primo, tramite la creazione, chiama ogni essere dal nulla,
e, anche dopo la caduta, l’uomo continua ad essere capace di riconoscere
il suo Creatore conservando il desiderio di Colui che l’aveva chiamato
all’esistenza. Tutte le religioni, e in modo particolare tutta la storia della
salvezza, testimoniano questo desiderio di Dio da parte dell’uomo, ma è
Dio il primo ad attrarre incessantemente ogni persona all’incontro misterioso della preghiera.
LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA NELL’ANTICO TESTAMENTO
536. In che cosa Abramo è un modello di preghiera?
Abramo è un modello di preghiera perché cammina alla presenza di Dio,
lo ascolta e gli obbedisce. La sua preghiera è un combattimento della fede
perché egli continua a credere nella fedeltà di Dio anche nei momenti
della prova. Inoltre, dopo aver ricevuto nella propria tenda la visita del
Signore che gli confida il proprio disegno, Abramo osa intercedere per i
peccatori con audace confidenza.
537. Come pregava Mosè?
La preghiera di Mosè è tipica della preghiera contemplativa: Dio, che
chiama Mosè dal Roveto ardente, s’intrattiene spesso e a lungo con lui
«faccia a faccia, come un uomo con il suo amico» (Esodo 33,11). Da questa
intimità con Dio, Mosè attinge la forza per intercedere con tenacia a favore del popolo: la sua preghiera prefigura così l’intercessione dell’unico
mediatore, Cristo Gesù.
538. Quali rapporti hanno nell’Antico Testamento il tempio e il re con
la preghiera?
All’ombra della dimora di Dio - l’Arca
dell’Alleanza, poi il tempio - si sviluppa
la preghiera del Popolo di Dio sotto la
guida dei suoi pastori. Fra loro, Davide è
il re «secondo il cuore di Dio», il pastore
che prega per il suo popolo. La sua
preghiera è un modello per la preghiera
del popolo, poiché è adesione alla promessa divina e fiducia, colma d’amore,
in Colui che è il solo Re e Signore.
(109. continua)
GESÙ .O. SI SEGUE I. SOLITARIA...
È difficile fare esperienza di Cristo se non la si condivide con i cristiani di oggi, con la
Chiesa di oggi. L’esperienza cristiana non è un cammino in solitaria. Il rischio è di farsi un
Gesù “mio”... che non è certo quello che Gesù stesso voleva. Molti rifiutano apertamente l’esperienza comunitaria della fede e, in particolare, rifiutano la Chiesa. Dicono che credono in
Gesù ma non nella Chiesa.
Andando un po’ in profondità a queste loro affermazioni si avverte un sincero rifiuto della Chiesa così come
loro la sentono e come essa si presenta a loro e al mondo d’oggi. Se si è sinceri, tutti abbiamo spesso dei moti di
rifiuto di certe manifestazioni della Chiesa, sia del passato che di oggi. Non che questa sia una mancanza di fede.
Anzi è necessario che la Chiesa in continuazione si auto-critichi per domandarsi in continuazione se è fedele o meno al mandato di Gesù di rappresentarlo in terra. È questo in fondo il moto di continua conversione al vangelo che
tutti nella Chiesa si è chiamati a fare, dal papa fino all’ultimo battezzato.
Nelle esperienze quotidiane si hanno molte significative situazioni di fede vissuta: i piccoli incontri per strada
con gente di ogni tipo e diverse per cultura, lingua, stato sociale, razze e religioni diverse oppure momenti liturgici
o di preghiera dove si può essere in molti o in pochissimi. Si hanno le esperienze di amicizie e di cammini gioiosi e
simpatici o dolorosi per molteplici sofferenze. Ma si può anche assaporare la dimensione “cattolica” della Chiesa,
nel senso letterale del termine. La Chiesa è davvero “universale”: il messaggio di Cristo coinvolge e accomuna davvero persone di luoghi, culture e lingue assai diverse.
È vero, non si può seguire Cristo in solitaria! Cristo stesso ha detto ai suoi amici che lui è presente dove c’è una
comunità che cerca di stare insieme, nell’amore, nella cura reciproca e nel perdono reciproco.
Non una massa... ma una comunità reale che alla fine contagia il mondo intero.
PAPA FRANCESCO A REDIPUGLIA - 13 SETTEMBRE
Sabato prossimo, 13 settembre, Papa Francesco sarà al Sacrario di Redipuglia, in
occasione del centenario della Grande Guerra.
Il Pontefice sosterà in quel “memoriale” «per pregare per i caduti di tutte le guerre. L’occasione è il centenario per l’enorme tragedia che è stata prima Guerra
mondiale di cui ho sentito tante storie dolorose dalle labbra del mio nonno che
l’ha fatta sul Piave».
L’Arcivescovo di Udine, mons. Mazzocato, esprime la propria gioia per la visita a Redipuglia di Papa Francesco: «Siamo stati gioiosamente sorpresi dall’annuncio fatto da
Papa Francesco di una sua visita al Sacrario militare di Redipuglia. Il Santo Padre sarà
tra noi in occasione del centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, che egli definisce “enorme tragedia”. Viene a portare la sua preghiera in suffragio dei tanti giovani caduti sul fronte e per invocare il dono della pace tra i popoli nel cuore dell’Europa. Si sente
spinto a fare questo viaggio anche dal ricordo familiare dei racconti del nonno che combatté sul Piave. Ci prepariamo ad accogliere con tanto affetto e nella preghiera l’arrivo del
Successore di Pietro che ci confermerà nella fede e nella comunione tra le Chiese, specialmente quelle che riconoscono le loro radici nella Chiesa madre di Aquileia.»
La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha dichiarato: «Attendiamo il Santo Padre per pregare e ricordare con Lui, assieme alle donne e agli uomini di buona volontà, tutti i Caduti che, di qualsiasi
lingua, religione, tendenza, con qualsiasi divisa, si immolarono sulle pietraie del Carso e in tutti gli altri luoghi del
massacro. Essi ci ammoniscono ancora una volta a perseguire il bene supremo della pace, della fratellanza, della concordia. Solo così facendo, oggi, possiamo veramente sperare di ricordare la sacralità di quei Caduti, sotto qualsiasi
bandiera».